RI-GENERAZIONI PARTECIPATE
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Processo
Stato di avanzamento
Concluso
Natura Processo
Processo certificato e finanziato
Anno della certificazione
2014
Anno Finanziamento
2014
Importo finanziato dal Bando
9.050,00 €
Cofinanziamento altri soggetti
Si
Percentuale Cofinanziamento
75%
Costo complessivo del processo
80.000,00 €
Anno di avvio
Anno di chiusura
2015
Data inizio del processo
15/12/2014
Data fine del processo
09/06/2015
Durata (mesi)
6
Gestione di Processo
Struttura responsabile del processo
Comitato di Distretto: organo di indirizzo politico e di governo della programmazione sociosanitaria distrettuale composto dai sindaci dei 5 Comuni che costituiscono il Distretto (Casalecchio di Reno, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa) e dal Direttore dell'AUSL di Bologna - Distretto di Casalecchio di Reno. - Ufficio di Piano; Ufficio Pari opportunità.
Indirizzo
Via Domenico Cimarosa, 5, 40033 Casalecchio di Reno BO, Italia
Tavolo di Negoziazione
Aperto ai principali soggetti organizzati che parteciperanno all'assemblea. Gli incontri saranno condotti in base al regolamento che verrà approvato dai partecipanti al TdN in fase di avvio del processo. Sarà prevista la presenza di un moderatore che aiuti a rispettare i tempi e l'oggetto previsti per la discussione e a facilitare la sintesi.
Territorio Interessato
Mappa

Caratteristiche
Ambito di intervento
Tematica specifica
Tipo di partecipazione
Partecipazione volontaria
Codecisione
Sì
Design del processo partecipativo
1. fase di condivisione del percorso Obiettivo: attivazione della comunità locale e coinvolgimento di nuovi attori sociali (in particolare donne, anche straniere, e giovani, anche di Il generazione); risultato atteso: ampliamento dei soggetti attivi nella programmazione partecipata del welfare distrettuale. Obiettivo: confronto sulle modalità di lavoro e sugli 'obiettivi prioritari; risultato atteso: condivisione del percorso complessivo. Obiettivo: costituzione del tavolo di negoziazione; risultato atteso: individuazione di un organo di mediazione e sintesi. 2. fase di svolgimento: Articolazione degli incontri alternando appuntamenti in plenaria (assemblee e tavoli di negoziazione) e appuntamenti ristretti (incontri di formazione laboratoriale, gruppi di lavoro, incontri interistituzionali organizzativi). - Apertura del processo: Obiettivo: incontri in plenaria moderati da tutor dei processi partecipati formati dall'Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale e da facilitatori, a cui seguiranno lavori di gruppo e attività di formazione al fine di arrivare a elaborare, secondo modalità partecipate, una traccia di regolamento per la rigenerazione e l'utilizzo condiviso degli spazi pubblici o per le nuove regole partecipative all'interno delle consulte tematiche e di frazione; risultato atteso: definizione della traccia di regolamento, definita in modo partecipato, con attenzione ad una declinazione che sia flessibile sui territori del Distretto (in particolare sul Comune di Casalecchio di Reno, di Monte San Pietro e Zola Predosa) e coerente con le caratteristiche contestuali locali; acquisizione di competenze sulle pratiche e sui metodi partecipativi da parte dei partecipanti alla formazione; acquisizione di esperienza rispetto alle pratiche di pari opportunità. - Chiusura del processo: Obiettivo: elaborazione di un documento di proposta partecipata quale sintesi dei risultati e delle proposte generate dal percorso, da sottoporre agli amministratori locali. Risultato atteso: riconoscimento della "cittadinanza" nei risultati ottenuti e fattibilità delle proposte emerse. 3. fase di impatto sul procedimento amministrativo/decisionale Obiettivo: presentazione della proposta progetluale agli amministratori locali (Comitato di Distretto e Giunte dei Comuni di Casalecchio di Reno, Monte San Pietro e Zola Predosa); risultato atteso: approvazione della proposta progettuale da parte degli amministratori locali ed eventuale avvio dell'attivazione di sperimentazioni locali, in base alle specifiche condizioni territoriali, con il coinvolgimento della comunità locale. Obiettivo: diffusione dei risultati raggiunti ai fini del consolidamento della pratica programmatoria allargata; risultato atteso: definizione della sperimentazione quale esempio di buona pratica.
Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali
Sì
Numero partecipanti (stimate o effettive)
175
Presenza femminile rilevata
No
Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Conciliazione tempi di vita e lavoro
Si
Figure Professionali
Tecniche di Partecipazione
Obiettivi e Risultati
Obiettivi
Attivazione della comunità locale e coinvolgimento di nuovi attori sociali con attenzione alle dinamiche di pari opportunità di genere (maschio/femmina), genesi (nativi/migranti) e generazione (classi di età), con uno sguardo attento soprattutto ai target donne straniere e giovani di Il generazione. Miglioramento dei legami di coesione sociale mediante azioni di co-progettazione della rigenerazione e utilizzo di spazi, fisici e relazionali, comuni, mantenendo fisso l'obiettivo dell'attenzione al superamento delle discriminazioni e della co-costruzione di un rinnovato senso di appartenenza e di identità, con un interesse ai temi della sostenibilità ambientale. Sensibilizzazione e promozione distrettuale di pratiche e metodi partecipativi di programmazione attenti alle pari opportunità tramite un laboratorio formativo rivolto ai soggetti proponenti ed aderenti interessati. Creazione di momenti di ascolto e di comunicazione, di partecipazione ai processi decisionali e l'attivazione di sedi di confronto fra e con i diversi interlocutori locali. Confronto con altre realtà extradistrettuali che hanno già avviato esperienze similari nell'ambito della riprogettazione allargata di spazi comuni. Presentazione delle proposte progettuali al Comitato di Distretto e agli amministratori locali dei Comuni di Casalecchio di Reno, Monte San Pietro e Zola Predosa. Avvio di un percorso di confronto con le amministrazioni locali per studiare la fattibilità di applicazione concreta dei regolamenti in contesti reali, con il coinvolgimento della comunità locale, in base alle specifiche condizioni territoriali. Diffusione dei risultati raggiunti ai fini del consolidamento della pratica programmatoria allargata.
Risultati Attesi
Tramite un percorso partecipativo, il supporto di una consulenza qualificata nelle metodologie e temi relativi alle pari opportunità, la formazione degli operatori dei Servizi, dei soggetti organizzati e dei cittadini interessati su pratiche e metodi di progettazione sensibile alle pari opportunità partecipativi risultati attesi sono: - la condivisione di metodologie partecipative da adottare all'interno della più ampia governance sociosanitaria e nelle politiche di welfare distrettuale; - l'ampliamento dei soggetti attivi nella programmazione partecipata del welfare distrettuale; - lo sviluppo da parte dei partecipanti, con particolare riferimento alle nuove generazioni, di abilità e prassi di empowerment e capacity building sui temi della sostenibilità ambientale e nella costruzione di comunità educanti; - la definizione di proposte di regolamenti, definite in modo partecipato, da declinare sul territorio in coerenza con le caratteristiche contestuali locali e che contengano un'attenzione alle pari opportunità e alla coesione sociale anche nell'applicazione dei regolamenti stessi; - l'approvazione della proposta progettuale da parte degli amministratori locali; - l'acquisizione, da parte dei partecipanti alla formazione, di competenze sulle dinamiche di genere e sulle pari opportunità di accesso in base ai criteri del genere, della genesi e della generazione; - la definizione della sperimentazione quale esempio di buona pratica.
Risultati conseguiti
Complessivamente i risultati di partecipazione raggiunti sono ritenuti positivi sia in termini quantitativi che qualitativi. Si è, infatti, registrato un ampliamento, sebbene timido, dei soggetti attivati/attivabili in riferimento alle 3 dimensioni delle pari opportunità di genere, genesi e generazioni, che conferma l’importanza e la necessità di proseguire con l’impegno e l’investimento a favore di percorsi partecipati che possano essere uno stimolo all’attivazione della comunità e al suo empowerment. La ricerca di metodologie partecipative innovative e di strumenti di conciliazione dei tempi di vita-lavoro rappresenta, quindi, una sfida su cui continuare a lavorare per 16 raggiungere risultati che siano sempre più rappresentativi della complessità sociale. Il gradimento espresso dai partecipanti è stato rilevato nella costanza nella partecipazione e nella serietà e impegno dimostrati duranti gli incontri. Essi stessi hanno chiesto di poter prevedere ulteriori momenti di confronto anche oltre il termine specifico del progetto. Questo riscontro positivo incoraggia il Distretto a sperimentare dinamiche di partecipazione anche in altri contesti di progettazione socio-sanitaria distrettuale.
Documenti di proposta partecipata previsti
Sì
Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo
Sì
Descrizione Documenti
Documento di proposta partecipata
Upload Documento finale condiviso
Livello di partecipazione
EMPOWERMENT
Indice di partecipazione
Requisiti per la Certificazione di Qualità
Sollecitazione realtà sociali
Inviti tramite posta elettronica, telefonate mirate, comunicazioni tramite social network ai soggetti istituzionali, al terzo settore e al mondo profit, con particolare attenzione all'inclusione di tutti i soggetti che possano garantire pari opportunità di accesso e di rappresentanza delle differenze di genere, di abilità, di cultura, di età e di appartenenza politica partitica. Sarà pubblicato sul sito web dell'Ufficio di Piano, nei giornali degli enti locali, sulla pagina e sul profilo Facebook dedicato, avviso pubblico per la partecipazione agli incontri esplicitandone le finalità. Conferenza stampa d'avvio del processo. Sarà coinvolta nel percorso la Commissione Mosaico d'InSieme, organismo politico-tecnico di promozione e attuazione delle politiche di pari opportunità di ASC InSieme, con particolare attenzione alle metodologie di ricerca-azione in ottica di pari opportunità. Per le diverse abilità saranno sollecitatati i Servizi sanitari del distretto AUSL e le associazioni di familiari di disabili e i soggetti gestori delle strutture residenziali e semiresidenziali per disabili.
Modalità di inclusione
Tutti gli interessati e i partecipanti riceveranno tramite e-mail e news e post su Facebook i materiali e i verbali relativi al percorso potranno consultare e scaricare tutta la documentazione dall'apposita pagina del sito dell'Ufficio di Piano. Questo consentirà una partecipazione informata anche da parte di coloro che non avranno potuto partecipare di persona ai momenti di incontro. Durante gli incontri verranno utilizzate, metodologie partecipative che permetteranno a tutti i partecipanti di "entrare in scena" e mettersi in gioco
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura
La scelta dei metodi da utilizzare sarà fatta in modo partecipato all'interno del TdN, in funzione delle indicazioni dei facilitatori: Focus group, Open Space Technology, Teatro di interazione sociale, Gruppi di lavoro.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura
Saranno utilizzati metodi per la mediazione delle eventuali divergenze e di verifica di eventuali accordi tra i soggetti partecipanti, anche, nel rispetto degli statuti degli enti interessati, attraverso l'uso di strumenti di democrazia diretta, o partecipativa e deliberativa, quali Focus group, gruppi di lavoro, votazioni
Modalità di comunicazione dei risultati del processo
Tutta la documentazione relativa al processo partecipativo, compresa quella prodotta dai partner e dai soggetti coinvolti, sarà disponibile sul sito web dedicato: www.comune.casalecchio.bo.itludp nella sezione dei percorsi partecipati riservata al progetto RI-GENERAZIONI PARTECIPATE. Utilizzo social media. Verranno utilizzati anche strumenti cartacei di informazione quali giornali prodotti dalle istituzioni locali, volantini, brochure ...
Sintesi della valutazione regionale
Progetto certificato dal Tecnico di garanzia ai sensi dell’art. 8 lettera b) della LR n. 3/2010
Premialità Tecniche
Settore
Politiche per le pari opportunità di genere e il contrasto ad ogni forma di discriminazione
Accordo formale preventivo
Sì
Modalità del monitoraggio e indicatori
Comunicazione pubblica degli esiti del percorso e delle risultanze derivanti dal monitoraggio.Referente per le operazioni di controllo a livello distrettuale sarà l'Ufficio di Piano per la Salute e il Benessere sociale che riceverà rendicontazione periodica da parte degli enti responsabili per le singole realtà locali.
Soggetti specifici
Non prevista nel bando di riferimento
Tipologia di Soggetto proponente
Soggetto pubblico diverso da Comune
Allegati
Crediti
Processo segnalato da
Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 31/01/2020