Regione Emilia-Romagna

Beni Comuni Piedimonte Matese

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Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Anno di avvio

Anno di chiusura

2019

Gestione di Processo

Indirizzo

P.za Roma, SNC, 81016 Piedimonte Matese CE

Titolari della decisione

Comune di Piedimonte Matese (CE)

Territorio Interessato

Piedimonte Matese

Caratteristiche

Ambito di intervento

Design del processo partecipativo

Il 5 dicembre 2017 il Consiglio Comunale di Piedimonte Matese ha approvato all’unanimità il Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani. Il Regolamento, che dà attuazione agli articoli 118 comma 4, 114 comma 2 e 117 comma 6 della Costituzione, è lo strumento che disciplina la collaborazione tra cittadini attivi che intendono prendersi cura dei beni comuni della propria città e l’amministrazione comunale. Con questo nuovo strumento anche i cittadini di Piedimonte Matese potranno quindi stringere accordi con il proprio comune per prendersi cura di un bene comune urbano, proponendo idee e stabilendo insieme all’amministrazione la durata e le modalità di gestione e di monitoraggio degli interventi. Le proposte di collaborazione ammesse possono riguardare: beni materiali (a solo titolo esemplificativo: strade, piazze, portici, aiuole, parchi e aree verdi, aree scolastiche, edifici, ecc.); immateriali (a solo titolo esemplificativo: inclusione e coesione sociale, educazione, formazione, cultura, sensibilizzazione civica, sostenibilità ambientale, riuso e condivisione, ecc.); digitali (a solo titolo esemplificativo: siti, applicazioni, social, alfabetizzazione informatica, ecc.). I cittadini attivi sono tutti i soggetti, singoli, associati o comunque riuniti in formazioni sociali, anche informali o di natura imprenditoriale, che indipendentemente dai requisiti riguardanti la residenza o la cittadinanza si attivano per periodi di tempo anche limitati per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani. Chiunque quindi può fare una proposta di cura, gestione condivisa o rigenerazione di un bene comune, anche i cittadini singoli possono formulare una proposta, ma il successo di un’iniziativa spesso nasce dalla condivisione delle proprie idee con altre persone che possono contribuire e migliorare il progetto. Le manifestazioni di interesse, formulate dai cittadini attivi, volte a proporre interventi di cura, rigenerazione o gestione condivisa dei beni comuni urbani in forma condivisa con l’amministrazione, devono pervenire al Comune in forma telematica o attraverso l’Ufficio dell’Amministrazione Condivisa. Il Comune può altresì individuare dei beni comuni urbani per i quali vorrebbe attivare dei patti di collaborazione. Approvate delle linee guida, il Comune pubblica un avviso per la presentazione di proposte da parte delle cittadine e dei cittadini attivi. Gli articoli 6, 7 e 8 del Regolamento stabiliscono le tipologie di interventi ammessi, distinguendo tra patti di collaborazione ordinari e patti di collaborazione complessi. In ragione della diversa complessità sono definite diverse modalità di accesso. Si distinguono fra patti ordinari e patti complessi. I patti di collaborazione sottoscritti dal Comune saranno pubblicati sul presente portale al fine di darne massima visibilità alla cittadinanza. I patti di collaborazione complessi riguardano spazi e beni comuni che hanno caratteristiche di valore storico, culturale o che, in aggiunta o in alternativa, hanno dimensioni e valore economico significativo, su cui i cittadini propongono di realizzare interventi di cura o rigenerazione che comportano attività complesse o innovative volte al recupero, alla trasformazione ed alla gestione continuata nel tempo per lo svolgimento di attività di interesse generale. Il Comune può autonomamente individuare e proporre in apposito elenco ai cittadini i beni comuni urbani che possono essere oggetto di patti di collaborazione complessi. I cittadini attivi possono a loro volta proporre all’amministrazione beni comuni da inserire nell’elenco. Nel caso di patti complessi, al fine di dare maggiore pubblicità alle proposte di collaborazione, l’Ufficio o il Responsabile delegato competente può ricorrere alle procedure della democrazia partecipativa, convocando entro 15 giorni dalla pubblicazione dell’avviso un’assemblea dei beni comuni. Il processo si intende concluso con la definizione delle modalità di approvazione dei patti di collaborazione.

Impatto emergenza Covid19 sul processo

Processo non modificato

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Il Regolamento, che dà attuazione agli articoli 118 comma 4, 114 comma 2 e 117 comma 6 della Costituzione, è lo strumento che disciplina la collaborazione tra cittadini attivi che intendono prendersi cura dei beni comuni della propria città e l’amministrazione comunale

Premialità Tecniche

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Crediti

Processo segnalato da

Segnalazione web Nazionale

Segnalato da Persona

Osservatorio partecipazione
Data ultima modifica: 29/10/2022