COSA VUOL DIRE ESSERE GIOVANI A CASALGRANDE?

Il Comune di Casalgrande ha avviato un percorso di ascolto e progettazione condivisa della attività giovanili a Casalgrande. La prima tappa del percorso si è svolta nei primi mesi del 2022 ed ha visto i giovani del luogo cimentarsi in un contest video. Cosa vuole dire essere giovani a Casalgrande? Come vedono la loro vita in città? Per provare a rispondere a questa domanda e dare voce ai ragazzi, l’associazione giovanile TILT Aps e il Comune di Casalgrande, con il sostegno della Proloco, hanno organizzato il contest ‘Casalgrande 2030’, rivolto a ragazzi dai 15 ai 25 anni, con l’obiettivo di promuovere l’ascolto e il protagonismo giovanile nella comunità locale. Per partecipare al contest ‘Casalgrande 2030’, i ragazzi dai 15 ai 25 anni, da soli o in gruppo, hanno dovuto registrare un video con qualsiasi mezzo a disposizione (smartphone, webcam o videocamera), per provare a rispondere, dal loro punto di vista, alla domanda ‘Cosa vuole dire essere giovani a Casalgrande?’. I video sono stati pubblicati sui canali Instagram pubblici dei partecipanti, e doveva contenere l’hashtag #casalgrande2030 o il tag all’account ufficiale del Comune @comunedicasalgrand. Il tema del video era libero, poteva essere sia ironico o serio, rappresentare la realtà dell’oggi o essere proiettato in un ipotetico futuro. Sono stati ammessi anche videoclip o storie di finzione. I vincitori hanno avuto un premio in denaro. Questo contest è stato uno dei punti di partenza di un percorso condivisione e progettazione collettiva delle attività giovanili che l’Amministrazione intende sviluppare nel 2023. Un percorso che vorrebbe arrivare anche alla creazione di una Consulta Giovani, organo di consultazione e di promozione di proposte nei confronti dell’amministrazione. L’Amministrazione ha scelto di dare al contest il nome di ‘Casalgrande 2030’, perché consapevole che si tratta di un progetto che guarda lontano, che non vuole mettere radici, un cammino che deve essere condiviso anche con tutta la comunità locale, che diventa educante e pone al centro i giovani, un percorso di costruzione di fiducia reciproca, di reti solidali e sostenibili che richiede tempi lunghi. Inoltre il progetto si inserisce in un percorso più ampio che chiede a tutti di impegnarsi per il raggiungimento degli obiettivi 2030 di Agenda Onu 2030”....Leggi di più