Regione Emilia-Romagna

G.A.P. - GenerAzione Parco

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2021

Anno Finanziamento

2021

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Anno di avvio

Anno di chiusura

2022

Data inizio del processo

14/02/2022

Data fine del processo

12/10/2022

Durata (mesi)

8

Richiesta e concessione della proroga

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale

Il Comitato di Garanzia Locale sarà nominato nel corso del primo Tavolo di Negoziazione e ne faranno parte tre membri da esso individuati. I membri saranno individuati tra un/una rappresentante dell’Ente Parco (Ente decisore), uno/una nominato/a dal Tavolo di negoziazione in rappresentanza della comunità, e un/una esperto di facilitazione. Ai tre membri verrà chiesto in particolare di monitorare il giusto e sufficiente coinvolgimento dei giovani, la coerenza dei temi di discussione e delle azioni rispetto al raggiungimento degli SDG’s, l’adattabilità delle proposte emerse rispetto alle caratteristiche socio-culturali del territorio e la correttezza dei metodi di coinvolgimento, comunicazione e facilitazione (tempi, ritmo delle attività, propensione all’ascolto) ovvero del principio di imparzialità da parte dei conduttori. Il comitato di garanzia supervisionerà tutte le fasi del processo, rapportandosi con lo staff, e avrà facoltà di convocare il Tavolo di Negoziazione nel caso lo ritenesse necessario. Sarà coinvolto anche nelle fasi successive al processo per monitorare gli esiti e gli impatti.

Struttura responsabile del processo

Settore Amministrativo Contabile

Indirizzo

Viale dei Tigli 5/a, 47864 Pennabilli (RN)

Tavolo di Negoziazione

Il Tavolo di Negoziazione, a seguire TdN, assume un ruolo di governance del processo nell’ottica più ampia di partecipazione. Il processo di costruzione del TdN si allinea agli obiettivi dell’Agenda 2030. Per creare e costituire il TdN si procederà ad una convocazione mirata (invio di lettera/fax/mail a cura della segreteria organizzativa). Il soggetto richiedente/decisore e sottoscrittori dell’accordo rappresentano il nucleo di partenza del TdN. L’incontro è “preliminare” all’avvio del processo e ha l’obiettivo di condividere: - mappa dei portatori di interesse/relazione; - modalità di selezione dei partecipanti al TdN; - regole del TdN; - indicatori/strumenti del monitoraggio del processo (in itinere) In ragione di quest’ultimo punto sarà convocato all’incontro anche il Comitato di Garanzia. Il TdN sarà costituito dai rappresentanti di gruppi formali e informali del territorio che, in questi ultimi anni, hanno dimostrato interesse verso i temi dei giovani e la volontà di confrontarsi per individuare strategie d’azione comuni. Oltre a queste realtà già mappate in questi anni, si lascerà la possibilità di partecipare a quelle che saranno interessate specificatamente al processo proposto e quelle che ne verranno incuriosite durante la sua implementazione. Queste, a seconda della fase del processo di implementazione dei lavori, dovranno ricevere tutto il materiale per essere allineate con il resto del gruppo. Il TdN verrà di volta in volta convocato tramite comunicazione pubblica aperta a tutti, se ne darà pubblicità tramite il sito e i canali di comunicazione dell’Ente Parco. Alla prima presentazione pubblica del processo partecipativo saranno sollecitate e accolte eventuali manifestazioni di interesse a farne parte, specie se rappresentative di categorie non ancora incluse. L’obiettivo è che il TdN sia composto da almeno 15 figure, mantenendo comunque la flessibilità necessaria all’inclusione di eventuali nuove figure. Il TdN si insedierà nella prima fase del processo partecipativo. In questa fase si doterà di un Regolamento comune che disciplina le modalità di confronto e decisione nonché l’entrata di eventuali altri componenti. Inoltre, valuterà il cronoprogramma, le modalità di coinvolgimento e comunicazione, le attività e i metodi, gli indicatori di monitoraggio del percorso. Il TdN sarà costantemente aggiornato dallo Staff tecnico e sarà convocato almeno una volta al mese (anche via web) per aggiornamenti e proposte, per confrontarsi sulla giustezza del percorso (coerenza dei quesiti, pertinenza dei contributi, emersione delle priorità), per prendere eventuali decisioni e per indicare eventuali modifiche al fine di raggiungere migliori risultati. Gli incontri saranno facilitati e si prevede la stesura di un report dettagliato di ogni incontro che sarà pubblicato sul sito del Parco. Il Tavolo di negoziazione sarà coinvolto anche a termine del progetto, per l’approvazione del DocPP, la sua presentazione pubblica

Titolari della decisione

Ente di gestione del Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello

Soggetti esterni

Ceas Multicentro per l'Educazione alla sostenibilità nelle aree urbane / Fondazione Piano Strategico Rimini

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

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Carpegna / Frontino / Montecopiolo / Piandimeleto / Pietrarubbia / Pennabilli

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Il percorso in particolare si articolerà in queste fasi: FASE 1_ Attivazione del Tavolo di Negoziazione (a seguire TdN): composto dai partner del progetto e da un insieme di portatori di interesse, che rappresentano i principali soggetti organizzativi (formalizzati e non) del territorio. FASE 2_Mappatura di reti di “comunità prossime”: Il TdN si attiverà per l'individuazione degli attori che entreranno a far parte del processo e per continuare, anche a processo avviato, l'inclusione di nuovi attori. Verranno coinvolti giovani residenti nei Comuni del Parco e nei Comuni limitrofi, giovani frequentatori del Parco, giovani interessati da attività lavorative, giovani che fruiscono dei beni naturali e culturali, giovani nati all'interno del parco ma che vivono altrove. Verranno mappate le reti esistenti comprese da giovani e non, formali ed informali, con particolare attenzione a quelle che coinvolgono giovani abitanti del Parco, in rete con giovani provenienti dalle aree urbane più prossime. In questa fase verranno svolte circa 30 interviste semi strutturate per portare a conoscenza del processo di partecipazione e verificare l’attitudine rispetto alla creazione di un sistema di co-gestione per la tutela e valorizzazione del territorio del Parco. FASE 3_ Condivisione del percorso: prevedrà l’organizzazione di due momenti pubblici aperti a tutta la cittadinanza e agli stakeholders già identificati per dare visibilità all’iniziativa e raccogliere informazioni utili, fare emergere nuovi portatori di interesse rispetto alle tematiche proposte. In questa fase verrà mostrata la prima bozza di mappatura della comunità, mettendo in luce gli aspetti e valori del Parco che sono emersi nella prima fase di interviste. Inoltre, saranno previsti momenti di formazione per il personale del Parco e potranno partecipare alla formazione anche i partecipanti del TdN e ad altri soggetti interessati. FASE 4_ Co-planning: questa fase prevede la co-progettazione del Patto Generazionale: i membri del TdN, raccogliendo gli stimoli emersi dalle interviste e dagli incontri pubblici, sotto la guida di facilitatori esperti in co-progettazione, stileranno la bozza del Patto Generazionale. In particolare tre sono le principali tematiche che verranno affrontate durante i laboratori e che saranno sintetizzate nel documento finale. La prima tematica è quella del governo del territorio che si allinea con il target 11 degli SDG’s: l’obiettivo del tavolo tematico è comprendere le modalità attraverso cui la partecipazione delle comunità nella definizione della programmazione delle attività culturali dell’Ente Parco possa garantire che tutti gli abitanti siano in grado di abitare e co-creare un territorio attivo e resiliente. La seconda tematica riguarda il target 15 degli SDG’s: in particolare le attività di co-planning saranno rivolte a comprendere il valore ambientale del territorio e a proporre azioni per promuovere un uso più efficiente delle sue risorse, la tutela del patrimonio paesaggistico e la difesa della biodiversità. La terza tematica riguarda al target 12 degli SDG’s: obiettivo di questo tavolo tematico è di comprendere quali opportunità di crescita economica si possano trovare nel territorio a partire dalle risorse ambientali, culturali e paesaggistiche che questo custodisce e di proporre strumenti condivisi per una valorizzazione turistica, lenta, responsabile e produttiva (alla creazione di filiere del riciclo, prodotti locali, tradizionali). Questa fase prevede l’alternanza di sessioni di comunicazione e condivisione plenaria e il lavoro di progettazione nei tre tavoli tematici individuati, in cui i partecipanti saranno divisi in gruppi di lavoro ristretti. FASE 5_ Co-assessment: La comunità si racconta. La mappatura della “comunità prossime” prodotta nella seconda fase e linee programmatiche individuate nel Patto abbozzato nella quarta fase, saranno presentate a tutti gli stakeholder e alla cittadinanza attraverso un evento, della durata di tre giorni che proporrà una serie di azioni, interventi, visite sul territorio e seminari in linea con gli argomenti emersi durante il processo partecipato. Questa fase ha l’obiettivo di riflettere e raccontare le modalità di abitare il territorio e le sue “comunità prossime”, a partire dalle informazioni raccolte nei tavoli tematici precedenti. Durante la presentazione pubblica sarà testato il livello di soddisfacimento rispetto alle proposte elaborate e verranno raccolti eventuali commenti e suggerimenti di modifica. I soggetti del TdN, tenuto conto di quanto emerso, provvederanno alla stesura finale e all'approvazione del Documento di proposta partecipata (DocPP). Fase_6_Garanti del Patto Generazionale: l’ultima fase prevede l’identificazione dei 3 giovani da inserire all’interno della Consulta, che siano garanti del Patto Generazionale e diano continuità nel tempo all'ascolto dei giovani. Infine, il Parco dovrà esprimersi in merito al processo e a come intendono dar seguito al DocPP

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Strumenti digitali utilizzati

piattaforme per incontri in videoconferenza e dirette su Facebook

Numero partecipanti (stimate o effettive)

50

Presenza femminile rilevata

Si

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Nessuna prevalenza

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

Ascolto attivo / OST (Open Space Technology) / Design Thinking

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

L'obiettivo del processo è l'ascolto delle idee e visioni dei giovani residenti e dei giovani portatori di interesse (tra i 14 e i 40 anni), del Parco Sasso Simone e Simoncello, affinché siano considerate e utilizzate come strumento di pianificazione delle politiche dell'Ente. Il risultato sarà la redazione di un Patto Generazionale, ovvero di un documenti che sintetizza visioni e idee dei giovani, con specifico riferimento alle tematiche indicate dagli obiettivi dell’Agenda 2030: Obiettivo 10. Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni. Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. Obiettivo 12. Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili. Obiettivo 15. Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità. Ulteriore risultato sarà l'inserimento di 3 giovani, ragazzi e/o ragazze (tra i 18 e i 35 anni), all'interno della Consulta del Parco, delegati/e dai Comuni e Province o nominati direttamente dall’Ente di gestione del Parco, affinché siano garanti del Patto Generazionale e diano continuità nel tempo all'ascolto e alla rappresentanza dei giovani. La Consulta del Parco è rappresentativa delle categorie economiche, sociali, culturali, delle associazioni ambientaliste e degli enti maggiormente rappresentativi e interessati all’attività del Parco. L’inserimento di giovani all’interno della Consulta vuole dare una prospettiva e voce al Patto Generazionale per esprimere il proprio parere sugli atti di cui la Consulta si esprime: a) documento preliminare del Piano per il Parco; b) proposta di Regolamento del Parco; c) proposta del Programma triennale di gestione e di valorizzazione del Parco; d) bilancio annuale di previsione; e) altri atti per i quali lo statuto richieda il parere. Obiettivi specifici del progetto sono: Una mappatura delle reti di "comunità prossime" utile alla pianificazione di interventi e azioni di valorizzazione; Una mappatura dei valori condivisi rispetto alla percezione dell'Area protetta e un messaggio di apertura ad un nuovo modo di gestire il territorio, basandosi su un maggior ascolto della cittadinanza. Inoltre, analizzare in quali attività i giovani non sono coinvolti, il perchè e che opportunità ci potrebbe essere nel coinvolgerli di più. L’elaborazione di una mappatura della “comunità”, e di quei valori condivisi e riconosciuti come patrimonio materiale e immateriale del territorio e del suo habitat. Le ricadute possono riguardare la nascita e/o il consolidamento di nuove reti formali e informali, sia tra gli abitanti del Parco, sia tra essi e chi da esterno lo frequenta e può contribuire alla sua crescita. L’Esplorazione di prossimità

Risultati Attesi

Attivare una sperimentazione sociale ed un'analisi del rendimento sociale del Parco capace di attivare gli attori locali, pubblici e privati, del terzo settore del territorio in oggetto. Per generare e sperimentare un nuovo modo di vivere l’ambiente. Una Generazione creativa di idee. Presentare un nuovo modo di percepire l’ambiente alla comunità, tramite la collaborazione tra pubblico e privato. Riattivare la comunità per abitare in un nuovo modo, partecipato, il territorio Infine, il percorso partecipato sarà occasione per presentare gli obiettivi dell'Agenda 2030 e la loro traduzione nel contesto locale. Definizione di risultati attesi misurabili: - coinvolgimento di 40 giovani; - realizzazione di 30 interviste; - attivazione di 30 associazioni, organizzazioni locali; - realizzazione di 5 incontri pubblici; - realizzazione di 2 - 3 incontri di formazione; - attivazione di 1 TdN

Risultati conseguiti

Il risultato del processo ha preso la forma di un accordo condiviso tra l’Ente Parco e i giovani che vivono e frequentano il territorio: il Patto raccoglie la promessa, gli obiettivi, le capacità, le competenze, le responsabilità e gli strumenti. Questo percorso è stato l’inizio di un processo che vuole continuare, a partire dalle criticità rilevate, come il bisogno di tempi maggiori per coinvolgere in un’effettiva partecipazione nei territori meno abituati a certi processi. Dall’altro lato ha evidenziato anche la rilevanza di avere un finanziamento che supporti processi di attivazione. Sarà ora il compito dei ragazzi e ragazze che entreranno a far parte della Consulta continuare a raccogliere le espressioni di partecipazione attiva per mantenere un dialogo aperto tra l’Istituzione e i cittadini.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Indice di partecipazione

28 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

L’analisi del contesto partirà dal Parco, ma si allargherà su tutto il territorio. Sono già stati contattati diversi attori locali, i quali hanno dimostrato interesse nel voler supporto sia durante e la fine del processo partecipato, coinvolgendo i partecipanti al tavolo di negoziazione. Sono inclusi nel progetto, attraverso accordo formale, le seguenti realtà: - Fondazione Valmarecchia: Ente di formazione professionale; - Università di San Marino; I partner sono stati individuati per la loro capacità di coinvolgere in particolare il target giovani e per il loro interesse e attivismo nei temi trattati dal processo partecipativo. Nella prima fase si intende proseguire a mappare e contattare altri portatori di interesse, stimolando il loro coinvolgimento nel processo. Ad esempio: -i Rappresentanti delle Pro Loco del territorio -I Rappresentati delle amministrazioni locali -Rappresentante dell’Istituto Comprensivo Olivieri di Pennabilli -Consulta del Parco (che riunisce i rappresentanti delle categorie professionali dei Comuni, dell’Università di Urbino, delle associazioni venatorie e piscatorie, delle associazioni ambientaliste, delle Comunanze agrarie) -un Rappresentante dei Musei -Agenzia Piano Strategico -un Rappresentante del GAL Valli Marecchia e Conca -Ass. Scout Rimini -ass. Humus -Cescot Rimini -Università di Bologna campus di Rimini -ass. Figli del Mondo e Appennino l’Hub -The Climate Route APS -ass. Ultimo Punto di Pennabilli -liceo Einstein-Rimini -Coop. di Comunità di San Leo -rete IT.A.CA’ Festival del turismo responsabile - tappa Sasso Simone e Simoncello -Imprese agricole e turistiche del territorio Saranno stimolati tramite contatto diretto di baristi, esercenti, gestori, educatori, gruppi di vicinato e soggetti che difficilmente prendono parte al confronto pubblico per difficoltà logistiche, linguistiche o limiti auto-imposti. Particolare attenzione sarà posta alla sollecitazione di: - testimoni privilegiati (opinion leader riconosciuti dai giovani); - persone con diverse abilità e loro familiari; - persone con diversa cultura di origine (gruppi etnici). Si prevedono collaborazioni con studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, giovani imprenditori, persone che si sono trasferite da altri territori a quello in oggetto, insegnanti, rappresentanti e soci di associazioni di volontariato, culturali e sportive, rappresentanti del mondo dell’agricoltura, del commercio, del turismo, dell’industria, dell’artigianato, dei gestori di musei, animatori nelle parrocchie e ad altri soggetti che avranno un impatto nelle decisioni emergenti dal processo. Si farà particolare attenzione all’inclusione di soggetti non attivi nelle associazioni e nelle categorie anche attraverso attività di consultazione mirate, presso abitazioni o strutture che li ospitano o nei luoghi pubblici. Si presterà attenzione anche all’equilibrio di genere tra i partecipanti (sollecitando la presenza dell’eventuale componente mancante)

Modalità di inclusione

Ogni altro soggetto che intenderà partecipare al percorso sarà incluso e prontamente aggiornato dallo Staff di progetto. Durante gli incontri, inoltre, sarà cura dello Staff di progetto monitorare la presenza di nuovi soggetti. Verrà tempestivamente comunicato il calendario degli incontri non appena verrà concordato con i partecipanti. A percorso avviato, vi sarà un’attività rivolta ai partecipanti dedicata alla mappatura di eventuali altri soggetti non ancora coinvolti e alla definizione di azioni volte alla loro inclusione, anche grazie all’attivazione dei soggetti già aderenti. Allo stesso tempo, si raccoglieranno tramite il sito del Parco le manifestazioni di interesse da parte di gruppi di cittadini e associazioni a prendere parte al TdN. Tutti i soggetti verranno coinvolti attraverso strumenti di comunicazione integrati. Lo saranno soprattutto attraverso un invito diretto via mail e telefono, supportato da una campagna di comunicazione che prevede l’attivazione di una pagina sul sito del Parco dedicata e relativi social, la condivisione di contenuti attraverso i social e la newsletter dell’Ente Parco e dei partner coinvolti, la redazione di comunicati stampa, la stampa e la diffusione di locandine nei principali luoghi di aggregazione, la messa in onda di un invito su Cosmic Fringe Radio, una webradio locale. Ulteriori strumenti di sollecitazione: - Comunicazioni mirate (lettera dedicata a realtà organizzate); - Inviti personalizzati per interviste e focus group; - Pieghevoli/Locandine presso bacheche di zona e punti di incontro (bar, poste, scuole); - Comunicati stampa Web e web 2.0: - Avvisi “in progress” su pagine web dedicate; - Post e feed su social network; - Presenza su piattaforme di “conversazione”; - Google form; Durante il percorso si intende sollecitare e gestire la continuità della partecipazione attraverso l’organizzazione degli incontri in maniera itinerante sul territorio, privilegiando l’incontro nel pomeriggio/sera (durante la settimana) o la mattina/pomeriggio nei giorni festivi. La continuità sarà ricercata anche attraverso la proposta di attività dinamiche e progettate su target specifici (specie per la categoria giovanile). Gli incontri si svolgeranno in spazi accessibili a tutti, in ottemperanza alle disposizioni previste per l’emergenza sanitaria COVID 19. Il calendario degli incontri, i contenuti in discussione e gli esiti progressivi del percorso saranno tempestivamente resi pubblici (on line e off line). Il TdN si impegnerà, inoltre, a coinvolgere altri potenziali portatori di interesse, non per forza residenti nel Parco, ma in qualche modo coinvolti nelle sue dinamiche di sviluppo, come ad es. operatori turistici, guide ambientali, soggetti di possibili filiere di prodotto ecc

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

I lavori del Tavolo di negoziazione saranno organizzati principalmente su tre fasi: 1- Fase di apertura e allineamento, 2- Fase di emersione, proposte e approfondimenti 3- Fase di valutazioni tecniche e chiusura. Tutti gli incontri del tavolo di negoziazione verranno condotti da facilitatori esterni che si doteranno di strumenti e metodologie che saranno adattate a seconda delle condizioni in cui sarà possibile lavorare: in digitale o dal vivo. In fase di apertura i partecipanti dovranno, attraverso attività che stimolano il confronto, prevenzione/risoluzione di eventuali conflitti e l’ascolto attivo (ad es. interviste di gruppo, focus group, lavori in plenaria), condividere obiettivi e finalità del processo, modalità e strumenti di lavoro, bisogni, aspettative e regole del gioco. Saranno svolte circa trenta interviste semi-strutturate ai principali portatori di interessi. Nella seconda fase verranno realizzate attività di dialogo aperte al pubblico per favorire l’emersione delle proposte e l’individuazione degli ambiti di lavoro principali, su cui strutturare un’attività di analisi e approfondimento, per questo scopo verranno in aiuto le metodologie dell’Open Space Technology e del design thinking. In questa fase, per prevenire o risolvere determinati conflitti, verranno organizzati gruppi di lavoro aperti che attraverso attività di “workshop scenario” approfondiranno le proposte e arriveranno a definire il Patto da presentare all’Ente Parco. I sottogruppi potranno servirsi della consulenza di esperti esterni e avranno momenti dedicati di allineamento, aggiornamento e confronto con gli altri gruppi del tavolo. I singoli soggetti saranno sempre liberi di cambiare sottogruppo, laddove lo necessitano. Il confronto nei sottogruppi si avvarrà, laddove dovesse essere necessario, del metodo del consenso. In questa fase di co-progettazione, i soggetti promotori dell’iniziativa alterneranno la conduzione dei laboratori, con attività di formazione condivisa e dei brevi approfondimenti volti a migliorare le attività svolte e a correggerle rispetto ad eventuali problematiche che il processo può sollevare

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Durante l’ultima fase il tavolo si ricomporrà e si confronterà con i soggetti tecnici che ascolteranno le proposte e consiglieranno modifiche o miglioramenti da apportare affinché le proposte all'interno del Patto siano realistiche e implementabili. In questa fase è prevista la redazione del DocPP

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Il percorso partecipativo prevede la costruzione di un’immagine coordinata con logo e un piano di comunicazione che avverrà attraverso una pagina dedicata sul sito del Parco attivo sin dall’inizio del percorso e l'apertura di una casella di posta elettronica dedicata. La comunicazione pubblica sarà costante, dall’inizio alla fine del processo partecipativo e sarà caratterizzata dall’impiego di diversi strumenti per informare, promuovere e condividere con la collettività sia il programma delle attività che lo sviluppo del confronto, nonché i risultati finali. Il piano di comunicazione prevede anche l’utilizzo di social network (Facebook, Instagram), la condivisione dei contenuti attraverso i canali social, una pagina dedicata nel sito web e le newsletter dell’Ente Parco e degli altri soggetti coinvolti, la redazione di comunicati stampa, divulgazione attraverso web radio e un incontro iniziale di presentazione (nei limiti delle norme anti Covid19). Verranno redatte e stampate cartoline che illustrano il percorso, per facilitare il passaparola e verranno pensati hashtag dedicati e riconoscibili al fine di raggiungere una più ampia risonanza. I canali di comunicazione attivati per l’avvio del percorso saranno utilizzati per continuare a divulgare le attività e il “work in progress” anche nei mesi successivi. Nella pagina web dedicata sarà pubblicato il progetto, il piano di spesa, i materiali utili alla divulgazione (logo, comunicati, contatti ecc). Verrà pubblicata la documentazione degli incontri (fotografie, video), gli eventuali schemi, mappe, documenti di lavoro e i report scritti. Anche i verbali degli incontri con il Tavolo di Negoziazione e con il Comitato di Garanzia saranno pubblicati sulle pagine dedicate e facilmente accessibili. Nel caso in cui l’emergenza sanitaria non potesse rendere possibili gli incontri pubblici in presenza, verranno organizzate dirette streaming diffuse sui canali social e web del Parco. I social network del progetto e dei principali partner saranno attivi anche durante il percorso partecipativo e dopo la sua conclusione per raccontarne le azioni, le iniziative e i risultati e per informare della presenza della documentazione all’interno del sito. Al termine del percorso partecipativo verrà redatto il DocPP, con eventuali allegati, che verrà presentato pubblicamente, inserito nel sito web e divulgato digitalmente o in modalità cartacea a tutti i soggetti coinvolti nonché a tutti i soggetti (amministrazioni, imprese, associazioni, ecc) che verranno indicati dai partecipanti

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1769 del 02/11/2021

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Soggetto pubblico diverso da Comune

Premialità Tecniche

Settore

Politiche in materia sociale e sanitaria, ambientale, territoriale, urbanistica e paesaggistica

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

Durante il processo partecipativo il monitoraggio e controllo delle attività sarà delegato al Comitato di Garanzia, al quale sarà chiesto di compilare a metà e a fine percorso un documento che espliciti eventuali evidenze, utili allo staff tecnico. Il percorso partecipativo sarà illustrato al Consiglio del Parco dallo staff tecnico, in compresenza con i rappresentanti del Comitato di Garanzia e del Tavolo di Negoziazione, a fine percorso, per entrare più nel dettaglio degli esiti. Successivamente alla conclusione del processo si darà mandato al Comitato di Garanzia locale e all’associazione promotrice del percorso di tenere i rapporti con l’Ente Parco per monitorare lo stato di avanzamento delle decisioni assunte a seguito del documento di proposta partecipata (DocPP) A 6 mesi dell'avvio dei progetti emersi dalla proposta redatta nel DocPP, verrà convocato il Tavolo di Negoziazione e il Comitato di Garanzia per una verifica dell'andamento e per valutare l’attivazione di eventuali progettualità continuative.

Formazione del personale

1

Descrizione delle attività di formazione

Nelle fasi di Avvio e condivisione del percorso, sono previste le attività formative dal titolo “Partecipare nel Parco” rivolte al personale dell’Ente Parco, il Tavolo di Negoziazione e ad altri soggetti interessati. La formazione ideata sulla base delle caratteristiche del progetto, sarà tenuta da esperti e in modalità digitale. Le lezioni prevedono modalità di svolgimento dinamiche e partecipative, anche grazie all’ausilio di strumenti interattivi come Mentimeter, quiz e materiale video, risultando così il meno frontali possibile. Le attività formative saranno strutturate in 2 - 3 incontri della durata di circa 2 ore ciascuno e verteranno sui seguenti argomenti: Gli strumenti partecipativi; Beni comuni e il ruolo del Parco con esperienze nazionali; Ecosistemi naturali e processi partecipati dal basso; La formazione sarà erogata da esperti, docenti universitari e casi studio. Tutti gli incontri formativi verranno registrati e resi pubblici, assieme alle slide, sulla pagina dedicata del Parco. I materiali didattici verranno inviati ai partecipanti. Gli aderenti alla formazione verranno inoltre invitati a prendere parte ai corsi Regionali in materia di partecipazione, quali ad esempio il percorso “IMPARARE FACENDO INSIEME: formazione per la partecipazione.”. Infine, il percorso formativo prevede di promuovere il corso di autoformazione online ideato dalla Regione e curato da Labsus: “BENI COMUNI: DALLA TEORIA ALLA PRATICA. Approfondimento sull'amministrazione condivisa dei Beni Comuni.”

Istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Soggetti che non hanno ricevuto contributi dal bando partecipazione nell’ultimo triennio

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Giovani

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Bonus integrazione settori

Allegati

01 - Scheda progetto

media/enteparco-simonesimoncello_progetto_bando2021.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

media/parco sasso docpp.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

media/parco interreg. simone relazione sito.pdf

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 02/07/2023