Regione Emilia-Romagna

Ti ASPetto a casa: percorso partecipativo per l'avvio del progetto "Senior Coach per l'invecchiamento attivo"

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Certificato

Processo

Stato di avanzamento

Progetto

Natura Processo

Processo certificato non finanziato

Anno della certificazione

2019

Cofinanziamento altri soggetti

Si

Costo complessivo del processo

20.000,00 €

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale

Fin dall'inizio sarà costituito un Comitato di Garanzia locale (CdG) tra i partecipanti formato da delegati degli attori e sarà costituito come sottogruppo del TdN. Avrà il compito di seguire il processo dal punto di vista metodologico, verificare il rispetto dei tempi e azioni previste, applicazione delle metodologie e monitoraggio degli esiti. Inoltre sorveglierà il rispetto del programma stabilito, delle regole, dello stile imparziale dei conduttori delle discussioni e congruenza degli atti e delle comunicazioni degli enti responsabili rispetto agli esiti del processo. In caso di anomalie e obiezioni, dovrà tenere i rapporti con il Tecnico di garanzia. Il CdG ha inoltre il compito di responsabile delle attività di monitoraggio e controllo continui e dell'implementazione del monitoraggio dopo la conclusione. I membri del CdG sono individuati tra persone che conoscono le pratiche di discussione pubblica, le metodologie partecipative e della documentazione messa a disposizione dal Tecnico di garanzia. Il CdG di garanzia sarà arricchito, volta per volta da esperti individuati tra i partecipanti al processo partecipativo ritenuti idonei, e motivati. Nella prima seduta stila un regolamento di funzionamento con modalità di convocazione, sede degli incontri, responsabilità, modalità di svolgimento delle sedute e di presa di decisioni e la regolazione dei conflitti . Il CdG nomina, al suo interno un coordinatore/referente, i membri non dovranno superare il numero di 13. I membri dello staff di progetto non potranno far parte del Comitato di garanzia Il TdG utilizzerà il sistema di monitoraggio e di controllo previsto dal presente progetto L'insediamento del CdG sarà documentato da un atto deliberativo di ASP; dopo l'insediamento il CdG adotterà atti attraverso verbali che saranno resi pubblici e messi a disposizione.

Tavolo di Negoziazione

Fin dall'inizio sarà costituito un Tavolo di Negoziazione (TdN) costituito da tre rappresentanti partner iniziali (per accordi o votazioni),tre rappresentante di ASP e tre rappresentanti di Comuni. Durante processo, saranno aggiunti altri sei rappresentanti dei soggetti che si candidano ad entrare nel partenariato.

Titolari della decisione

ASP Terre di Castelli - Giorgio Gasparini

Soggetti esterni

Unione Terre di Castelli

Territorio Interessato

Mappa

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Castelnuovo Rangone / Castelvetro Di Modena / Guiglia / Marano Sul Panaro / Savignano Sul Panaro / Spilamberto / Vignola / Zocca

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

FASE DI APERTURA Fase di condivisione del progetto partecipativo che partirà con un evento pubblico informativo di open day. L'evento potrà essere gestito in parte in Open Space Technology preliminare propedeutico all'attivazione del Laboratorio 1. Laboratorio 1 - ASPettiamo anche te Durata: 15 giorni da 15 Gennaio 2020 A chi è rivolto: fruitori, familiari, istituzioni, ASP, freelance, imprese, cooperative, associazioni, terzo settore. Obiettivi: far conoscere le finalità del processo partecipativo e captare l'interesse dei soggetti partecipanti in termini di un possibile futuro coinvolgimento. Risultati attesi: adesioni dei partecipanti, a coinvolgersi attivamente nel processo partecipativo per interesse diretto al progetto o solo per sviluppare esperienza partecipativa. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Laboratorio 2 Durata: 2 mesi da Febbraio 2020 A chi è rivolto: persone anziane e famiglie, ASP Obiettivi: stimolare un confronto partecipato tra i possibili fruitori del servizio per definire le reali esigenze in termini di invecchiamento attivo e individuare possibile interesse per il progetto. Risultati attesi: mappatura dei bisogni, desideri e possibili risposte ai bisogni. Laboratorio 3 Durata: 2 mesi da Marzo 2020 A chi è rivolto: operatori socio-sanitari, imprenditori, associazioni di categoria, associazioni, terzo settore, istituzioni, imprenditori Obiettivi: coinvolgere i soggetti attivi del territorio e le istituzioni per individuare soluzioni che il Senior Coach possa mettere a disposizione delle persone anziane e delle famiglie. Risultati attesi: mappa dei servizi innovativi da proporre per l'invecchiamento attivo in casa FASE DI CHIUSURA Laboratorio 4 Durata: 2 mesi da Maggio 2020 A chi è rivolto: fruitori, soggetti attivi, istituzioni locali, Distretto sanitario, ASP Obiettivi: definire le nuove modalità e le caratteristiche dell'offerta che il Senior Coach porterà sul territorio. Risultati attesi: stakeholder map per idea progettuale per definire i ruoli dei singoli attori coinvolti nel progetto. AZIONI TRASVERSALI Percorso formativo Durata: 6 mesi da Gennaio 2020. Verrà attivato durante il Laboratorio 1 e seguirà come esercitazione pratica durante gli altri laboratori A chi è rivolto: operatori socio-sanitari, imprenditori, responsabili di associazioni di categoria, associazioni, soggetti del terzo settore, istituzioni, imprenditori Obiettivi: Formazione su strumenti e metodologie per generare percorsi partecipativi e sul co-design di servizi per l'invecchiamento attivo. Risultati attesi: fornire le competenze su modalità progettuali di co- progettazione che rendano i servizi identificativi dei reali e bisogni della popolazione. Impatto sul procedimento amministrativo L'ASP intende strutturare un monitoraggio concreto delle varie fasi del processo partecipativo elaborando per ogni laboratorio documenti per la rendicontazioni (report delle attività svolte, registro presenze, definizione del raggiungimento di dati, indicatori di valutazione di impatto, mappatura evolutiva del progetto partecipativo). Il prodotto finale del processo partecipativo consterà in un Documento di Proposta Partecipata (DocPP) la cui redazione sarà coordinata dal responsabile del processo, assieme al curatore. Il Tavolo di Negoziazione e il Comitato di Garanzia locale potranno aggiungere le proprie considerazioni ed comunicare al Tecnico di garanzia eventuali incongruenze. Una volta approvato dal Tavolo di negoziazione e dal CdG, il DocPP sarà comunicato all'ASP. Il TdN e il TdG seguiranno l'aggiornamento sul processo e l'impatto che il DocPP avrà nel procedimento amministrativo dell'ASP. L'ASP renderà pubblico il DocPP dopo averlo adottato insieme agli Enti istituzionali e i soggetti del partenariato finale. Verrà poi comunicato dall'ASP al Tecnico di garanzia regionale. IMPEGNI DOPO CHIUSURA DEL PROCESSO Alla fine del processo partecipativo l'ASP intende avviare due nuovi processi che saranno supportati da nuovi atti amministrativi specifici: Strutturazione del Progetto esecutivo del Senior Coach; Strutturazione di un Partenariato pubblico-privato per le gestione del progetto esecutivo. La strutturazione del Progetto esecutivo terrà conto dei risultati ottenuti dai laboratori partecipativi, che sarà oggetto di Atto deliberativo specifico da parte dell'ASP; porterà alla strutturazione di una blueprint per la riorganizzazione dei servizi di invecchiamento attivo in casa e prevederà un piano finanziario con le possibili fonti di finanziamento. Il partenariato sarà il risultato delle adesioni emerse durante i Laboratori e prevederà uno specifico percorso partecipato per la realizzazione di un Accordo formale di Partenariato che individui ruoli, impegni, responsabilità e risorse che ogni partner metterà a disposizione.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

No

Figure Professionali

Esperti della specifica materia trattata (Esterni)

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Il progetto partecipativo è principalmente finalizzato a promuovere l'empowerment delle persone anziane nel co- progettare il loro percorso di invecchiamento attivo nel proprio ambiente di vita, perché diventino protagonisti del loro "stare in salute". Nello stesso tempo intende coinvolgere in maniera attiva gli altri portatori di interesse (stakeholders) che intendono partecipare condividendo l'impegno verso lo scopo e, in maniera più vasta, a sviluppare processi di engagement per accompagnare la persona che invecchia in un vero e proprio cammino alla scoperta di se stessi, la maturazione di una buona consapevolezza, non solo di sé, delle proprie potenzialità, ma anche della realtà e dei contesti di vita mentre invecchia restando inserito nel proprio ambiente e nella propria comunità. Gli obiettivi specifici che il processo partecipativo si propone sono i seguenti: - coinvolgere i cittadini singoli e associati del Distretto di Vignola e dei Comuni dell'Unione Terre di Castelli alla partecipazione attiva per sviluppare sensibilità compiuta al tema dell'invecchiamento attivo in casa auto promovendo la propria salute attraverso l'utilizzo di stili di vita sani; - coinvolgere i soggetti istituzionali (Comuni dell'Unione Terre di castelli , Distretto sanitario e ASP) in attività di co-progettazione in ottica di innovazione sociale; - coinvolgere attivamente soggetti attivi (imprese, cooperative, associazione del terzo settore), persone anziane e familiari nel co-progettare attraverso co-design progetti personalizzati di invecchiamento attivo in casa in salute; - attivare e sviluppare nuove collaborazioni tra cittadini singoli e associati, istituzioni, soggetti attivi, per sviluppare progetti di innovazione sociale di ambito locale, rivolti all'evoluzione dell'attuale modello di Welfare verso una sua maggiore efficacia e sostenibilità; - consolidare modalità di partecipazione dell'ASP per lo sviluppo dei propri progetti attraverso l'utilizzo di metodologie di Design thinking che consentano ai portatori di interesse di essere protagonisti sin dal principio dei nuovi servizi che verranno offerti; - verificare le condizioni locali (ambiente sociale, condizioni socio economiche locali, caratteristiche imprenditoriali locali, capacità di "fare rete") per lo sviluppo di un processo di Social Delivery che l'ASP intende coordinare per costruire nuova offerta di prodotti (ICT) e servizi rivolti alla popolazione anziana, correlati in ottica di innovazione sociale attraverso la figura del Senior Coach.

Risultati Attesi

Il processo partecipativo ambisce a co-progettare alcune importanti innovazioni rispetto alle modalità consolidate di servizi domiciliari di natura assistenziale passiva, riorientandoli verso processi e percorsi di engagement personale e comunitario di invecchiamento attivo in casa. Ciò si può ottenere se si coinvolgono in maniera attiva e pro-attiva tutti i soggetti che hanno interessi relativi a questi servizi (stakeholder): persone anziane, familiari, caregiver, professionisti, associazioni locali, istituzioni, soggetti imprenditoriali e del terzo settore, volontariato e altri che lo stesso processo partecipativo intende individuare durante il suo svolgimento. Partendo da tale presupposto si elencano a seguire i risultati attesi del progetto, in termini di prodotti, suddivisi per stakeholder Anziani soli e famiglie: 1. Mappa dei bisogni e desideri della popolazione anziana in termine di attività, i servizi e i prodotti; Comunità, Istituzioni Locali e ASP: 1. Mappa dell'offerta che gli stakeholder coinvolti nel processo partecipativo possono mettere a disposizione; 2. Partenariato definitivo per lo sviluppo integrato futuro del progetto Senior Coach; 3. Un modello di servizio innovativo del sostegno alla domiciliarità; 4. Profilo professionale del Senior Coach in termini di competenze da acquisire; 5. Mappa di soluzioni tecnologiche assistive (comprese soluzioni di Active Assisted Living, Internet of Things, Connected Health Care, Adattamenti Ambientali per l'accessibilità e la sicurezza); 6. Mappa dei bisogni formativi per un successivo programma formativo articolato in merito ai temi precedenti con livelli di approfondimento in base ai bisogni emersi in fase di percorso partecipativo e che si integrerà con attività formative in altri ambiti (da definire col gruppo progettuale); 7.Disegno/architettura di un sistema tecnologico di base a supporto del processo di empowerment dell'utente, del Senior Coach e di altre figure coinvolte nel processo di innovazione del servizio; Partnership (Distretto di Vignola / Unione Terra di Castelli / stakeholder): 1. Cabina di regia per lo sviluppo integrato futuro del progetto e per la sua governance; 2. Luogo fisico pubblico aperto in cui creare uno sportello di orientamento e portierato per usufruire dei servizi che saranno messi a disposizione al progetto Senior Coach: ambienti accessibili per gli orari di apertura e attrezzati (sale per laboratori/incontri partecipativi, accesso a internet, computer, stampanti-scanner); 3. Scheda di Integrazione di soluzioni tecnologiche in servizi e modalità operative esistenti.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Indice di partecipazione

13 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Durante il processo partecipativo, con i soggetti che manifesteranno un interesse preciso a proseguire un rapporto di collaborazione per partenariato concreto sarà proposto di lasciare un contatto per un percorso dedicato per costruire il percorso di condivisione per la costituzione del partenariato definitivo in fase di conclusiva. Proprio per dare coerenza all'approccio della "porta aperta", durante tutte le fasi del processo partecipativo si proseguirà nel coinvolgimento di altri soggetti singoli o associati che potrebbero avere interesse a coinvolgersi e che nella prima fase non sono stati rintracciati o non avevano manifestato interesse. Gli stessi laboratori, di durata mensile, sono strutturati per gestire queste attività di "porta aperta" I potenziali interessati vengono individuati e avvisati in diverse modalità: -proseguendo la comunicazione pubblica in fase di apertura con ulteriori eventi di comunicazione pubblica e diffusione programmata sui social, -organizzazione di gruppi dedicati durante i laboratori che si impegnano a individuare e avvisare i potenziali interessati: anziani soli, badanti stranieri/ e, assistenti familiari stranieri, anziani soli, famiglie di anziani soli -invio di comunicazione diretta tramite posta elettronica a soggetti del terzo settore, organizzazioni sindacali, associazioni di anziani e di categoria conosciuti o che emergeranno attraverso i gruppi di lavoro per conoscenze personali o di categoria associativa -questionari specifici da somministrare a persone anziane in assistenza domiciliare e in strutture residenziali e ai familiari per focalizzare quanto necessario ai possibili utenti che già usufruiscono di servizi tradizionali di assistenza. L'occasione per questo ulteriore coinvolgimento sarà anche la diffusione dei report dei singoli laboratori sui social e tramite gli stessi soggetti che stanno partecipando. Se durante il processo emergono scenari nuovi non previsti prima, si prefigurano ulteriori comunicazioni pubbliche, negli ambienti, quartieri e strutture di potenziale impatto, per estendere l'invito a nuovi soggetti specifici la cui importanza è emersa nei laboratori. Saranno ricercati gli operatori e ospiti dei servizi per anziani, domiciliari diurni e residenziali, in particolare gli anziani fragili e soli già assistiti in cure domiciliari e assistenza domiciliare, ospiti delle case di riposo, RSA, Centri diurni. Le badanti si coinvolgeranno tramite mediatori culturali, comunicazioni bilingue, canali di comunicazioni specifici in luoghi di incontro consueti e dedicati individuando leader informali o rappresentanti provvisori, da invitare al Tavolo di negoziazione. Per tutti questi, durante il Laboratorio 1 si attiveranno iniziative per raggiungerli e farli partecipare individuando orari specifici, creando spazi di discussione protetti (circoli per stranieri), forme di raccolta delle opinioni e pareri a loro adatti: proposte da inviare per iscritto, audio registrazioni personali, mediazioni culturali).

Modalità di inclusione

Per lo svolgimento degli incontri si utilizzano metodologie validate dei processi partecipativi e progettazione partecipata(DDDP). Le diverse metodologie saranno adattate ai diversi incontri: storytelling, brainstorming, dibattito guidato, OST (utili fase iniziale e apertura), focus group, discussioni aperte guidate, metodologia degli scenari, world caffè (nelle fasi intermedie e conclusiva e finale). Una specifica metodologia, il design thinking sarà utilizzata per i laboratori partecipativi, oltre che per la fase di apertura degli stessi, in quanto approccio di progettazione per trovare soluzioni a problemi con tecniche di design. L'approccio è basato sulla convinzione che il design sia di tutti e per tutti, che le idee e le capacità che tutti hanno possano essere espresse attraverso metodi alternativi di brainstorming in cui si punta alla condivisione, all'importanza del lavoro in team e all'esaltazione della diversità che è arricchimento per tutti e permette di raggiungere risultati importanti. La metodologia pone i bisogni come il motore di tutte le idee innovative dando alle persone ciò che loro vogliono e trasformando così il bisogno latente in domanda e si basa sulla capacità dei progettisti di considerare allo stesso tempo: i bisogni umani e nuove visioni di vivere bene; le disponibilità materiali e le risorse tecniche; i limiti e le opportunità di un progetto o di un business. In questo approccio partecipativo, l'utente diventa un partner di processo dalla raccolta dei dati, fino alla prototipazione di nuove idee e alla progettazione delle soluzioni. Tutte le metodologie sopra descritte contemplano, al loro interno, modalità e metodi per la mediazione dei conflitti, in quanto finalizzate alla implementazione di una DDDP. Qualora si rendesse necessario e opportuno attivare ulteriori e specifici interventi di mediazione delle eventuali divergenze e forte conflittualità saranno sistematicamente avviate, da parte dei conduttori e facilitatori dei processi partecipativi, le modalità previste dalla gestione dei conflitti nelle attività di gruppo (utilizzo di intelligenza emotiva e problem solving). Solo in casi di verifica di accordi tra soggetti organizzati dotati di proprio statuto, saranno utilizzate modalità di soluzione delle divergenze con il voto della democrazia deliberativa con adozione di un atto dopo votazione . Si vota esprimendo 4 opzioni, (1 - favorevole e sostenitore; 2 - favorevole non sostenitore; 3 contrario non oppositore; 4 oppositore) - Se ci sono 1 o più oppositori allora si chiede agli oppositori un intervento e altrettanti interventi ai sostenitori. Se gli oppositori rientrano dalle opposizioni si votano nuovamente a maggioranza le posizioni rimanenti. Se gli oppositori non rientrano, come almeno "contrari non oppositori", si chiede al tavolo di votare se procedere con il voto a maggioranza o rimandare la discussione.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Non sono distinti strumenti di apertura da quelli di chiusura. Se veda sezione modalità inclusione per la descrizione di tutti gli strumenti indicati nel progetto

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Non sono distinti strumenti di apertura da quelli di chiusura. Se veda sezione modalità inclusione per la descrizione di tutti gli strumenti indicati nel progetto

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Sarà organizzato un evento pubblico di apertura per condividere il progetto partecipativo e uno di chiusura per la restituzione dei risultati definitivi. I laboratori saranno preceduti da una comunicazione pubblica in fase di apertura e in fase di chiusura. Sarà adottata una comunicazione continua secondo canali tradizionali che permettono di comunicare tutta la documentazione formale prodotta ed elaborata nel corso del processo, dalla certificazione del progetto fino alle relazioni richieste dal Tecnico di garanzia. Attraverso una pagina web dedicata sarà fornito un accesso completo almeno alle seguenti informazioni: contenuti del progetto; verbali degli incontri del Tavolo di Negoziazione e dell'eventuale Comitato di Pilotaggio; verbali descrittivi e sintetici ed eventuali reportage audiovisivi degli eventi DDDP; documento di Proposta Partecipata; relazioni da fornire al Tecnico di garanzia: relazione intermedia e relazione finale; altri documenti richiesti dal Tecnico di garanzia. La pagine web sarà facilmente accessibile attraverso banner o link posizionati in evidenza sulle home page del sito dell'ASP e dei soggetti firmatari degli accordi pubblici e privati. La stessa documentazione sarà messa a disposizione in cartelle stampate presso l'URP dell'ASP e dei soggetti firmatari degli accordi pubblici e privati Sarà attivata una comunicazione dinamica durante la preparazione e svolgimento dei laboratori e degli eventi collaterali tramite mass media: Conferenza stampa di apertura e chiusura dei lavori, spot radio, stampa di materiale informativo divulgativo, canali social network, newsletter da parte di Comuni, AUSL, ASP, trasmissioni radiofoniche, lettere, articoli, interviste su quotidiani, volantini e affissioni pubbliche (brochure, pieghevoli, locandine, manifesti).

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1247 del 22/07/2019

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Soggetto pubblico diverso da Comune

Percentuale Cofinanziamento

25%

Premialità Tecniche

Settore

Progetti per la promozione di comportamenti volti a preservare e migliorare lo stato di salute e di benessere di tutte le fasce di età

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

Le attività di monitoraggio e di controllo del processo partecipativo vertono sui seguenti tre aspetti: 1.attività del processo partecipativo inerenti lo svolgimento dei laboratori e dei gruppi (sistema di reporting),le comunicazioni all'esterno necessarie a rendere sempre visibile il processo partecipativo, (sistema della comunicazione),le azioni che i partecipanti decideranno di intraprendere (sistema dei risultati attesi),il budget individuato in fase di progetto (sistema dell'utilizzo delle risorse) 2.strumenti di monitoraggio, quali report strutturati dopo ogni attività, relazioni e documenti specifici che i gruppi/ laboratori producono, atti deliberativi conseguenti ad accordi tra soggetti organizzati, accordi da siglati tra i soggetti/partner. 3. indicatori di monitoraggio, quale set minimo che il progetto intende identificare e mettere a disposizione del TdN e CdG Loc; ulteriori indicatori potranno emergere nella fase iniziale di presentazione del progetto, in fase di insediamento dei due organismi sopra citati. Alcuni strumenti relativi a specifiche attività (report, relazioni, documenti, atti deliberativi e accordi) sono elaborati, come resoconto puntuale delle attività svolte in funzione delle azioni che si intende intraprendere a seguito delle stesse e ai risultati attesi; gli strumenti di monitoraggio della gestione del budget sono di rendicontazione finanziaria. La documentazione prodotta sarà aggiornata costantemente in un sistema web-based (community online dei partecipanti) come comunicazione e verifica interna e ed esterna. indicatori minimi: a. indicatori di input: misurano grado di sollecitazione di soggetti a partecipare al processo partecipativo: n° soggetti che aderiscono al progetto/n° di soggetti che sono stati contattati; n° soggetti che partecipano realmente al processo partecipativo/n° soggetti che hanno aderito al progetto. b. indicatori di processo: misurano la qualità dello svolgimento del processo partecipativo in termini di coinvolgimento dei partecipanti al processo, utilizzo corretto delle procedure e metodologie: n °soggetti che si sono attivati/n° di soggetti presenti al processo (n° valutazione positive registrate dai partecipanti/n° soggetti che hanno partecipato (c. indicatori di output/outcome: misurano gli esiti del processo partecipativo rispetto ai risultati ottenuti e ai prodotti derivanti dalla partecipazione: n° risultati realmente conseguito/n° di risultati ipotizzati in progetto partecipativo d. indicatori di inclusione/implementazione: misurano il grado di inclusione del processo partecipativo di sviluppo futuro; gli impegni precisi presi: n° nuovi soggetti inclusi; n° nuovi risultati realmente conseguiti/n° di risultati ipotizzati; n° nuovi prodotti realizzati/n° prodotti previsti; n° iniziative programmate per prosecuzione dei lavori/n° prodotti realizzati; n° di iniziative programmate alla conclusione del processo partecipativo/n° di azioni concordate negli accordi stipulati dal partenariato finale

Formazione del personale

1

Descrizione delle attività di formazione

Durante il processo partecipativo sarà avviato un percorso formativo rivolto a operatori dei soggetti istituzionali partner di progetto (ASP e Comuni), al personale dei soggetti attivi che hanno firmato l'accordo o firmeranno l'accordo (associazioni, terzo settore e imprenditori), singoli cittadini partecipanti che si renderanno disponibili. Il percorso formativo verterà su aree tematiche correlate all'utilizzo di metodologie e strumenti per la progettazione, conduzione e gestione di di partecipazione attiva e di progettazione partecipata, in particolare sul co-design di servizi per l'invecchiamento attivo. Lo scopo è che la formazione riguardo tali metodologia possa fornire al personale dei vari partner le competenze per poter essere, a loro volta, promotori di modalità progettuali differenti come quella del design thinking che permetterà loro di saper co-ideare, implementare e continuamente ridisegnare i presenti e nuovi servizi rendendoli maggiormente focalizzati ed identificativi dei reali e bisogni della popolazione anziana. La formazione avrà inizio fin dal Laboratorio 1 e proseguirà per la durata dei successivi laboratori considerando una prima fase di formazione intensiva e successive fasi di formazione e sperimentazione sul campo. Gli operatori durante il percorso formativo rappresenteranno una risorsa di supporto alle attività durante tutto il percorso partecipativo e successivamente per l'implementazione della partecipazione attiva nel territorio. Un possibile sviluppo successivo di tale percorso potrebbe, infatti, essere il lancio di una formazione più strutturata la cui verifica sarà condotta nei laboratori partecipativi in termini di condizioni locali con il triplice obiettivo di rendere continua la formazione, identificare/selezionare i senior coach che implementeranno la prima sperimentazione del progetto e fornirgli le competenze e la cassetta degli attrezzi necessaria per realizzare il progetto.

Istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Non prevista nel bando di riferimento

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Allegati

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 30/11/2019