FRAbene&beni. Per un protagonismo responsabile delle Frazioni nella cura dei Beni comuni
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Processo
Stato di avanzamento
Concluso
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Natura Processo
Processo certificato e finanziato
Anno della certificazione
2016
Anno Finanziamento
2016
Importo finanziato dal Bando
18.500,00 €
Cofinanziamento altri soggetti
Si
Percentuale Cofinanziamento
35,10%
Costo complessivo del processo
28.500,00 €
Anno di avvio
Anno di chiusura
2017
Data inizio del processo
28/10/2016
Data fine del processo
14/06/2017
Durata (mesi)
8
Richiesta e concessione della proroga
Sì
Gestione di Processo
Tavolo di Negoziazione
Nelle prime sedute (fase di condivisone del percorso) il Tavolo di Negoziazione definisce e condivide le questioni in gioco, i portatori di interesse singoli e organizzati (mappa definitiva), il programma dettagliato del percorso (tempi, luoghi, strumenti di discussione, modalità), le diverse forme di coinvolgimento della cittadinanza. Nelle sedute successive (fase di svolgimento) il Tavolo di Negoziazione entra nel merito delle questioni che via via emergeranno. Nell’ultima seduta il TdN definisce i contenuti specifici del Documento di Proposta partecipata. La composizione del TdN si baserà sulla mappa dei portatori di interesse condivisa in bozza in occasione dell’incontro preliminare
Territorio Interessato
Mappa

Caratteristiche
Ambito di intervento
Tematica specifica
Tipo di partecipazione
Partecipazione volontaria regolata da Statuto o atti deliberativi
Codecisione
Sì
Design del processo partecipativo
Condivisione del percorso: Coordinamento interno. Promozione del progetto e sollecitazione delle realtà sociali. Costituzione del primo nucleo del TdN e definizione delle regole di funzionamento. Programmazione operativa del processo partecipativo. Attivazione strumenti di comunicazione per la promozione. Svolgimento del percorso: Coinvolgimento della comunità attraverso iniziative ed eventi di apertura itineranti nei territori di frazione (interviste e focus group). Costituzione definitiva del TdN. Sviluppo delle attività formative (workshop interni e momenti di confronto con best practice). Seminari informativi. Incontri di discussione strutturata (laboratori di frazione e workshop tematici). Eventi partecipativi. Chiusura del processo: Condivisione della proposta di Regolamento del TdN (indirizzi e raccomandazioni). Valutazione sulle priorità. Redazione definitiva del Documento di proposta partecipata. Impatto sul procedimento: Confronto preliminare con il soggetto decisore. Organizzazione dell’evento di presentazione degli esiti. Attivazione strumenti di comunicazione per il monitoraggio. Deliberazione dell’Ente decisore. Attuazione.
Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali
Sì
Numero partecipanti (stimate o effettive)
50
Presenza femminile rilevata
Si
Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti
Maschile
Conciliazione tempi di vita e lavoro
Si
Figure Professionali
Tecniche di Partecipazione
Obiettivi e Risultati
Obiettivi
Definizione di un nuovo modello normativo e operativo (regolamento) capace di favorire e incrementare il protagonismo responsabile delle comunità presenti nelle frazioni alla cura dei beni comuni (siano essi materiali o immateriali). Obiettivi specifici del processo partecipativo sono: sensibilizzare le realtà organizzate e i singoli cittadini di frazione sull’importanza della cura di luoghi e comunità; coinvolgere i contesti di frazione nella gestione attiva di beni comuni e nella loro valorizzazione; attivare il maggior numero di cittadini di culture e generazioni differenti; stimolare e accrescere i valori identitari e il senso di appartenenza; approfondire aspetti positivi e negativi degli attuali strumenti di partecipazione; valorizzare le realtà locali, l’attivismo e le pratiche inclusive maturate negli anni; incentivare (e semplificare) la collaborazione pubblico/privato; innovare e sperimentare pratiche, strumenti, modalità; definire le condizioni per un dialogo propositivo tra Amministrazione e cittadini; radicare la cultura della partecipazione.
Risultati Attesi
Definire un Regolamento che disciplini le relazioni con le Comunità di frazione sul tema della partecipazione alle decisioni pubbliche e sulle modalità con cui l’Amministrazione si confronta con i/le cittadini/e singoli/e e nelle loro organizzazioni sociali, per sviluppare proposte o raccogliere suggerimenti, basate non su meccanismi formali di “richiesta parere-espressione di voto”, ma su dispositivi partecipativi di ascolto, confronto, collaborazione e condivisione di responsabilità per l'attuazione di decisioni dedicate alla cura dei beni comuni. I risultati specifici attesi sono: formazione del personale comunale dedicato al progetto e volontari; confronto con casi regionali e nazionali; individuazione di strumenti e modalità dal carattere innovativo e sperimentale; avvio di pratiche almeno su almeno 3 frazioni pilota (Budrione, Cortile, Gargallo); definizione di indicatori di valutazione e monitoraggio (bilancio dei beni comuni).
Risultati conseguiti
Sicuramente questo processo, che desidera continuare a essere un percorso in itinere di ascolto e attenzione sul territorio, ha dato la possibilità ai cittadini di conoscere e comprendere meglio le modalità e tempi di risposta degli uffici, gli aspetti normativi e gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione nel rispondere alle loro richieste. In diverse situazioni questo ha diluito incomprensioni e situazioni di conflitto su alcune tematiche. Nei pochi mesi di implementazione del Progetto non si è potuto rilevare a pieno la portata dell'effettivo incremento della condivisione da parte dei cittadini delle scelte pubbliche e la disponibilità dell’amministrazione a rispondere alle istanze avanzate, ma esiste un impegno preciso a lavorare in tal senso nelle prossime settimane, per dare al processo avviato una positiva ricaduta immediata, a partire dall'approvazione di un nuovo regolamento relativo alle relazioni fra i cittadini e l'Amministrazione comunale.
Documenti di proposta partecipata previsti
Sì
Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo
Sì
Descrizione Documenti
Documento di proposta partecipata
Upload Documento finale condiviso
Livello di partecipazione
EMPOWERMENT
Indice di partecipazione
Requisiti per la Certificazione di Qualità
Sollecitazione realtà sociali
I principali attori organizzati sollecitati/coinvolti sono i sottoscrittori dell’Accordo formale, i quali rappresentano la totalità delle realtà organizzate attive nelle frazioni di Budrione, Cortile, Gargallo (scelte come casi pilota). Verranno coinvolti il Centro Servizi per il Volontariato di Modena - Sportello di Carpi e la Fondazione Casa del volontariato di Carpi. Asili nido e scuole dell’infanzia paritarie; asili nido e scuole dell’infanzia comunali; circoli ARCI; parrocchie; esercenti attivi. Enti e Istituti di formazione presenti sul territorio; associazioni di categoria presenti sul territorio; associazioni sindacali presenti sul territorio; ordini professionali presenti sul territorio.
Modalità di inclusione
Il percorso partecipativo che si intende sviluppare mira ad ampliare le possibilità di relazione tra i rappresentanti politici e i cittadini delle frazioni, organizzando e regolando attività che consentano di intercettare in modo diretto le conoscenze, le esperienze, le competenze, le consapevolezze e le responsabilità della comunità cittadina. Immediatamente dopo l’avvio del processo, per favorire l’inclusione, si propone la programmazione di incontri preliminari del tavolo di negoziazione e incontri di apprendimento/confronto collettivo aperto a tutti nell’ambito del quale sperimentare strumenti e metodi adatti a favorire il dialogo, lo scambio di informazioni e la formulazione di idee. Due gli strumenti che guideranno l’impostazione del confronto strutturato con il TdN e la comunità: la Mappa delle questioni in gioco e la Mappa dei portatori di interesse. …). Una volta definita la mappa, le eventuali realtà sociali organizzate e i singoli attori non ancora coinvolti saranno tempestivamente sollecitati. Per considerare le diverse caratteristiche della comunità sulle questioni oggetto del confronto del percorso partecipato (presenza di comitati, dibattiti consiliari, interesse dei mass media), l’approccio da adottare nel percorso è quello della “piramide”: dall’intervista, all’exhibit, passando da focus group e workshop.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura
Per mediare eventuali divergenze e giungere a proposte condivise, il curatore del percorso si avvarrà di uno o più facilitatori, oltre che di strumenti e metodi per trovare accordo tra i partecipanti. Nella fase di apertura gli strumenti qualitativi di democrazia deliberativa sono: focus group, bar camp roadshow.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura
Nella fase di chiusura gli strumenti qualitativi di democrazia deliberativa sono: logical framework; value proposition design; assemblee cittadine.
Modalità di comunicazione dei risultati del processo
In ragione dell’orizzontalità (più temi) e verticalità (più livelli decisionali), il tema della rappresentazione delle opportunità e degli esiti di progetto (Regolamento) andrà sviluppato tenendo conto dei diversi “pubblici” a cui è destinata l’informazione in esso contenuta: i referenti di opinione (coloro che vogliono sapere come alcuni argomenti vengono trattati nelle decisioni), i referenti tecnici (coloro che vogliono sapere quali possibilità di trasformazione il regolamento mette a disposizione), i referenti amministrativi (coloro che vogliono vedere come il regolamento si confronta con le diverse scelte politiche attuali e future), la collettività (destinataria degli effetti della rigenerazione delle frazioni attraverso la cura condivisa dei beni comuni). Ogni tipologia di “pubblico” è portatore di interessi, conoscenze e codici linguistici differenti. In ragione di ciò, la redazione del Regolamento seguirà le regole del “plain language” (disciplina psicolinguistica): “è un linguaggio che trasmette al lettore informazioni in possesso dello scrittore nel modo più semplice ed efficace possibile. Scrivere in plain language significa individuare tutte e solo le informazioni di cui il lettore ha bisogno, per poi organizzarle ed esporle in modo che abbia buone probabilità di comprenderle. È un linguaggio moderno, vicino all'uso, immune da espressioni gergali, dotte, desuete o rare, e coadiuvato da un'impostazione grafica che agevola la lettura”. In riferimento al percorso, esistono tre tipologie di rappresentazione da considerare: una rappresentazione “di avvio” (Mappa delle questioni in gioco, Mappa dei portatori d’interesse); una rappresentazione “di accompagnamento” finalizzata a condividere, tracciare i contributi e far maturare le opzioni di scelta; una rappresentazione “di esito” che definisce l’”oggetto” Regolamento (Diario di bordo, Reportage fotografico, Foglio di “giornale", Calepino); una rappresentazione “di verifica” che permette di valutare l’efficacia del Regolamento (Brochure/Opuscolo , Manifesto / Masterplan).
Sintesi della valutazione regionale
Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 13 della L.R. n. 3/2010, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 979/2016
Premialità Tecniche
Settore
Elaborazione di regolamenti comunali e progetti di revisione statutaria
Accordo formale preventivo
Sì
Istanze
Si
Petizioni
Si
Altre manifestazioni di interesse
Si
Soggetti specifici
Non prevista nel bando di riferimento
Tipologia di Soggetto proponente
Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti
Allegati
Crediti
Processo segnalato da
Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Dettagli o note sulle fonti utilizzate
La pagina https://www.comune.carpi.mo.it/aree-tematiche/voto-e-partecipazione/12804-partecipazione/76349-frabene-beni da cui sono state tratte le informazioni sul processo non è più disponibile
Data ultima modifica: 20/05/2024