Regione Emilia-Romagna

Patto sociale per il Comune di Parma

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Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo non certificato

Anno di avvio

Anno di chiusura

2023

Durata (mesi)

12

Gestione di Processo

Indirizzo

Strada Repubblica, 1, 43121 Parma

Titolari della decisione

Comune di Parma

Soggetti esterni

ASL Parma / CGIL / CISL / UIL / Università degli Studi di Parma

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

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Parma

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Il “Patto sociale per il Comune di Parma” è un patto partecipato che vede coinvolti Comune, Università degli Studi, Aziende Sanitarie, rappresentanti del Terzo Settore, sindacati, mondo associativo ed economico della città di Parma per affrontare in modo innovativo ed efficace le sfide legate al sociale a fronte delle nuove povertà ed alle criticità, acuite della pandemia, dalla guerra in Ucraina e dai conseguenti rincari energetici. Il nuovo “Patto sociale per Parma” è stato il frutto di una programmazione partecipata che ha visto tra gli elementi di maggiore novità l’istituzione di un Osservatorio del Welfare, di una Cabina di Regia, e di cinque Gruppi di Lavoro. Anche la comunità di Parma si trova ad affrontare nuovi e impellenti problemi: l’aumento delle disuguaglianze socio-economiche, nuove forme di discriminazione e ritiro sociale, inediti fenomeni migratori, invecchiamento della popolazione, incremento della disabilità cognitiva anche in età infantile, denatalità e scadente senso di appartenenza a una comunità. Il Comune di Parma, per affrontare e vincere queste sfide, guidando e non subendo i cambiamenti, ha deciso di ingaggiare e riconnettere la propria comunità territoriale di riferimento, chiamandola alla stipula del “Patto Sociale per Parma”. Il Patto Sociale per Parma unisce il lavoro di tecnici qualificati del settore socio-sanitario, la visione politica dell’Amministrazione e la progettualità e le idee del Terzo Settore, della cooperazione sociale e dei cittadini. Costruire un Patto per la salute e il benessere di comunità vuol dire difendere l’esistente che funziona, pur cogliendone i punti critici e di miglioramento e valorizzare l’importanza di ogni singolo componente del sistema per promuovere la salute come bene comune della città. Il Patto Sociale per Parma, quindi, intende essere punto d’incontro di operatori del pubblico e del privato, di pazienti e familiari, di cittadinanza attiva, delle diverse forze istituzionali, sociali, economiche, culturali e associative della città, per costruire una sinergia capace di rigenerare senso collettivo attorno al tema della salute. Oltre 120 persone hanno lavorato per la costruzione del Patto Sociale per Parma. Il metodo di costruzione e attuazione del Patto, infatti, si basa sul principio della programmazione partecipata, attraverso una “Cabina di regia” (presieduta dall’Assessore alle Politiche Sociali Ettore Brianti e composta da rappresentanti delle Direzioni delle Aziende Sanitarie, del Comune, del terzo settore, della cooperazione e delle organizzazioni sindacali), l’istituzione di un Osservatorio per il Welfare dell’Università di Parma per lo studio del contesto e il monitoraggio periodico quali-quantitativo dei risultati e Tavoli tecnici integrati tra sociale, sanitario e cooperazione/Terzo Settore. Le tematiche iniziali affrontate dai Tavoli tecnici nel percorso partecipato del Patto Sociale hanno riguardato: Case di Comunità; Dimissioni difficili e protette; Famiglia e genitorialità; Disturbi di Salute Mentale (DSM) e disabilità; Disturbi di Salute Mentale (DSM) e fragilità. Ciascun tavolo ha effettuato una revisione della normativa attuale, delle prassi esistenti, delle criticità e delle ipotesi di miglioramento e ha identificato progetti prioritari sui quali si potrà lavorare già dai prossimi mesi. Il patto è frutto di un cammino di molti mesi basato sull’impegno e il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse, attraverso una sinergia operativa trasversale che ci ha portato al risultato che presentiamo oggi: un Patto fondato sull’integrazione socio – sanitaria e l’innovazione sociale che è aperto al contributo e alla partecipazione di tutti

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

No

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Figure Professionali

Esperti della specifica materia trattata (Esterni) / Facilitatori (Esterni)

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

- stipulare un nuovo patto sociale, che metta al centro il benessere delle persone in senso ampio (fisico, abitativo, lavorativo, ambientale, sociale, sportivo, culturale), in un momento storico che ha visto stravolte molte delle misure tradizionali di assistenza, per sostenere in particolare le categorie più fragili, generando nuove opportunità per i giovani e migliorando la rete di supporto ai cittadini in difficoltà, disabili, con disturbi cognitivi in tutte le età della vita e ai loro caregivers; - mettere a punto politiche di rigenerazione sociale che vedano lo strumento della partecipazione attiva dei cittadini come metodo centrale, grazie anche al sostegno al mondo dell’associazionismo in una logica di restituzione sociale, sia in termini assistenziali che di iniziative legate alla rivitalizzazione e cura degli spazi pubblici; - favorire una sempre migliore appropriatezza nell’uso delle importanti risorse economiche nazionali, regionali e comunali destinate al welfare (sul Bilancio Comunale, si tratta complessivamente di quasi 51 milioni di euro, che provengono da fonti di finanziamento nazionali, regionali e comunali, che servono per garantire servizi residenziali e domiciliari per persone non autosufficienti, servizi per minori e famiglie, grave emarginazione e povertà, servizi sperimentali per disabili e anziani, così come interventi a livello territoriale in collaborazione con il Terzo Settore) per intercettare precocemente i nuovi bisogni, consolidare gli interventi esistenti e programmare gli sviluppi futuri con il metodo della programmazione partecipata; - dare impulso all’avvio di rapporti di partenariato con le realtà economiche-produttive del territorio, per il reperimento di risorse da destinare a progetti specifici, in un rapporto di collaborazione intesa in termini di partnership e di sussidiarietà.

Risultati Attesi

Redazione partecipata di un Patto fondato sull’integrazione socio – sanitaria e l’innovazione sociale

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Indice di partecipazione

18 / 30

Premialità Tecniche

Bonus assegnati al Processo

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio Partecipazione
Data ultima modifica: 01/07/2023