Regione Emilia-Romagna

CENTRO CIVICO SAN QUIRICO. Da cantiere sociale a spazio di comunità

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

In corso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2023

Anno Finanziamento

2023

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

No

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Anno di avvio

Data inizio del processo

27/03/2024

Durata (mesi)

6

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale

Il CdG sarà un organo chiave per lo sviluppo del processo: nominato dal TdN all'avvio del progetto e convocato dal responsabile, opererà autonomamente, monitorando le diverse fasi del percorso e contribuendo alla definizione del piano di monitoraggio con attività e indicatori per le valutazioni ex ante, in itinere ed ex post. Sarà composto dai rappresentanti di due Comuni impegnati nella sperimentazione di usi temporanei in spazi da rigenerare (anch’essi beneficiari bando RU 2021) e dall'associazione Spazi Indecisi che ha seguito la prima fase del percorso partecipativo (VariEtà San Quirico). Si immagina un contributo attivo nello sviluppo del confronto, affinché il dialogo risulti costruttivo, aspetto questo essenziale per la validazione del processo e la sperimentazione degli usi.

Comitato di Garanzia locale - Funzioni assegnate

Monitoraggio degli esiti del processo, Supervisione del corretto svolgimento del processo

Comitato di Garanzia locale - Altre Funzioni Assegnate

Contributo attivo allo sviluppo del confronto

Titolari della decisione

Comune di Bagno Di Romagna

Proponente

Proloco Selvapiana

Soggetti esterni

Comune di San Cesario Sul Panaro / Comune di Sogliano Al Rubicone

Partecipanti

Singole imprese / Singoli cittadini

Territorio Interessato

Bagno Di Romagna

Caratteristiche

Ambito di intervento

Potenziali effetti sul miglioramento della qualità ambientale

Attraverso il coinvolgimento attivo e la sperimentazione di usi temporanei, si intende dare piena sostanza al processo di rigenerazione, focalizzato sulla riconversione di uno spazio pubblico importante, ora non utilizzato, allo scopo di migliorare qualitativamente l'ambiente urbano di prossimità. Questa comunanza costruttiva intende assicurare che gli interventi materiali siano non solo funzionali ma anche ecologicamente vantaggiosi (recupero di un vuoto urbano che diventerà bene comune).

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Il processo candidato è la seconda fase del processo partecipativo "Varietà al San Quirico" e rappresenta l'evoluzione diretta degli esiti (bozza di regole di ingaggio e cura condivisa dello spazio). Sono state già gettate le basi per la rigenerazione dell'ex Asilo San Quirico, localizzato nella frazione di Selvapiana: il Comune è beneficiario dei fondi del Bando RER RU 2021, mentre la Pro Loco di Selvapiana sarà il futuro utilizzatore (convenzione). Le risultanze della prima fase hanno messo in luce problematiche che richiedono attenzione: CAMPANILISMI RESISTENTI Persistono delle tensioni fra le comunità di frazione che ostacolano la coesione territoriale necessaria per lo sviluppo del progetto | PARTECIPAZIONE GIOVANILE LIMITATA È stato registrato uno scarso coinvolgimento dei giovani nella vita del progetto, un aspetto fondamentale per il suo futuro | SKEPSIS SPERIMENTALE Una certa diffidenza verso la sperimentazione di nuovi usi, seppur non generalizzata, rappresenta un ostacolo per la condivisione delle innovazioni necessarie ad una gestione sostenibile dello spazio | RINNOVAMENTO ORGANIZZATIVO Il cambio del consiglio direttivo della Pro Loco (utilizzatore convenzionato), introduce una variabile aggiuntiva con una transizione che necessita di essere supportata. Contestualmente, il CANTIERE EDILE (qualificazione fisica dello spazio) è in procinto di completamento. Questo preannuncia l'avvio imminente del CANTIERE SOCIALE: un periodo di passaggio cruciale per una comunità di piccole dimensioni che si affaccia su un orizzonte di cambiamenti significativi nella propria vita collettiva. Il momento è delicato e necessita di essere accompagnato, in coerenza anche con gli obblighi assunti nella convenzione (firmata da Comune, Pro Loco, ASP) e con la portata innovativa dell'intervento: la creazione di una sintonia collettiva sarà essenziale per la realizzazione concreta e fruttuosa del progetto e rendere il San Quirico uno spazio di comunità. - Coinvolgimento della comunità di Bagno di Romagna nello sviluppo della seconda fase del processo partecipativo VariEtà a San Quirico, che dovrà dare attuazione al CANTIERE SOCIALE e giungere a rendere l'ex Asilo San Quirico un vero e proprio CENTRO CIVICO. Questo percorso mira a rafforzare il tessuto socio-culturale, facendo leva su una rinnovata condivisione di intenti attraverso la redazione condivisa del MANIFESTO/REGOLAMENTO DEL CENTRO CIVICO e sull'attivazione di pratiche inclusive attraverso l'attuazione condivisa del PALINSESTO DEL CENTRO CIVICO. La rigenerazione che ne seguirà non sarà solo fisica, ma anche sociale e ambientale, con l'obiettivo di incrementare la coesione, promuovere l'innovazione e stimolare una gestione sostenibile delle risorse locali.Il processo si colloca a valle del progetto architettonico (cantiere edile), a monte del progetto gestionale (cantiere sociale). Gli enti coinvolti sono: Comune di Bagno di Romagna, ASP Distretto di Cesena - Valle Savio. - Il progetto rappresenta l'evoluzione naturale e l'ideale prosecuzione del percorso partecipativo "VariEtà San Quirico". La sua implementazione è dunque la seconda fase di un ampio percorso partecipativo che accompagna la rigenerazione urbana dell'ex asilo e mira a sviluppare i risultati ottenuti. Il processo è disegnato in due step: CANTIERE SOCIALE e SPERIMENTAZIONE CIVICA. Lo step 1 CANTIERE SOCIALE si configura come una fase di transizione che pone le basi per un confronto più ampio e accompagna l'ultimazione del cantiere edile. Con lo step 2 si entra nella seconda fase partecipativa (candidata al presente bando), avviando una SPERIMENTAZIONE CIVICA funzionale a generare comunanze costruttive. Cifra del progetto sono i GRUPPI TOTEM: colonne portanti dell'ingaggio sociale, incarnano principi e funzioni specifiche, presidiano la visione strategica, l'attuazione pratica e l'analisi dei risultati (in ogni gruppo sarà presente un membro diverso della Pro Loco). I gruppi totem sono: -GRUPPO TOTEM PENSO: custode degli ideali, dei valori e delle direttive teoriche questo gruppo guida l'elaborazione definitiva di manifesto e regolamento, definendo identità e condizioni operative. -GRUPPO TOTEM FACCIO: custode delle attenzioni necessarie ad accompagnare lo sviluppo concreto delle idee, si pre-occupa dell'organizzazione logistica e gestionale, assicurando il miglior utilizzo dello spazio. -GRUPPO TOTEM VALUTO: custode dell'andamento delle attività, si dedica a misurare l'impatto delle iniziative, raccogliere feedback, interpretare dati, fornendo stimoli per influenzare e adattare gli sviluppi. SEQUENZA DELLE ATTIVITA' TRANSIZIONE FRA PRIMA E SECONDA FASE DEL PROCESSO PARTECIPATIVO STEP 1: CANTIERE SOCIALE (febbraio-marzo) Obiettivo operativo: prepararsi alla seconda fase del processo partecipativo, creando fondamenta solide per manifesto/regolamento/palinsesto, promuovendo il coinvolgimento attivo della comunità. 1.1 | Avvio e Strutturazione EXHIBIT PUBBLICO: presentazione delle proposte emerse nella prima fase del percorso partecipativo, introduzione della TESSERA CANTIERE SOCIALE, attivazione della COMMUNITY WHATSAPP, selezione del LOGO, condivisione delle bozze di QUESTIONARI (per promotori e beneficiari delle attività). ATTIVAZIONE DEI GRUPPI TOTEM: promozione dell'ingaggio nei gruppi Penso, Faccio e Valuto, catalizzando l'energia sociale per alimentare il senso di appartenenza e la responsabilità collettiva verso lo spazio. SECONDA FASE DEL PERCORSO PARTECIPATIVO STEP 2: SPERIMENTAZIONE CIVICA (marzo-luglio) Obiettivo operativo: definire e testare la gestione e il funzionamento del Centro Civico, attraverso un dialogo continuo con la comunità per affinare le modalità più efficaci di rigenerazione dello spazio. 1.2 | Apertura del confronto EXHIBIT PUBBLICO: celebrazione dell'apertura dello spazio con la mostra "STORIE COMUNI", presentazione e discussione dell'ipotesi dei primi due mesi palinsesto (con invito aperto a contributi e idee), distribuzione di questionari per valutare la risposta della comunità alle attività proposte. 1 CICLO DI CONFRONTO NEI GRUPPI TOTEM Definizione e Pianificazione: Gruppo Penso - avvia la definizione degli obiettivi del Centro Civico e inizia la stesura del manifesto e del regolamento - Gruppo Faccio- organizza gli spazi e le risorse necessarie per le attività pianificate (palinsesto), basandosi sugli obiettivi stabiliti da Penso - Gruppo Valuto - sviluppa un sistema di monitoraggio e valutazione che includa indicatori specifici allineati agli obiettivi deI gruppo Penso e alle esigenze operative del gruppo Faccio. 1.3 | Sviluppo del confronto 2 CICLO DI CONFRONTO NEI GRUPPI TOTEM Attuazione e Monitoraggio: Gruppo Penso - procede con il perfezionamento del manifesto e del regolamento, integrando il feedback iniziale e raffinando la visione del progetto - Gruppo Faccio - mette in pratica le attività (palinsesto), utilizzando le direttive del gruppo Penso come guida e fornendo un feedback operativo - Gruppo Valuto - inizia la raccolta e l'analisi dei dati operativi e dei feedback dei partecipanti per valutare la corrispondenza tra attività e aspirazioni di comunità. 1.4 | Chiusura del confronto 3 CICLO DI CONFRONTO NEI GRUPPI TOTEM Riflessione e Revisione: Gruppo Penso - Riceve i report di valutazione dal 'Valuto' e li utilizza per aggiustare la direzione strategica del progetto - Gruppo Faccio - Adatta le attività operative sulla base delle valutazioni ricevute, migliorando la gestione e l'efficacia delle iniziative - Gruppo Valuto - Fornisce un'analisi complessiva dell'efficacia delle attività e suggerisce modifiche basandosi sugli esiti e sui feedback ricevuti. EXHIBIT PUBBLICO: condivisione del manifesto e del regolamento, presentazione delle attività del palinsesto realizzate, rappresentazione dei feedback ricevuti (questionari), dando spazio al racconto di criticità/opportunità, storie di successo, futura programmazione.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Strumenti digitali utilizzati

Il progetto si avvale della piattaforma PartecipAzioni. Questo spazio digitale fungerà da primo passo per un coinvolgimento attivo, ma sarà integrata da un insieme di strumenti digitali complementari. Bacheche virtuali per l'esposizione di idee (Jamboard), sistemi di raccolta feedback (Google form e/o SurveySparrow e/o User Report) e piattaforme per l'archiviazione di "Storie comuni" (Memoryscapes o Memoro) contribuiranno a creare un ecosistema digitale collaborativo.

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Mediatori (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

Interviste e questionari strutturati / Exibit urbano

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Gli OBIETTIVI generali sono: INCREMENTO DEGLI STAKEHOLDER -Espandere la rete di collaborazioni includendo nuovi partner strategici, sia pubblici che privati.COINVOLGIMENTO GIOVANILE -Attirare le giovani generazioni con iniziative attraenti e collaborare con l’ente locale per aumentare l'engagement.COESIONE SOCIALE -Ampliare la partecipazione alle frazioni di Aquapartita, Casellina, La Valle, superando i campanilismi e valorizzando lo strumento partecipativo per creare legami e condivisioni.

Risultati Attesi

I RISULTATI GENERALI sono:COMUNICAZIONE -Rafforzare il piano di comunicazione con strumenti digitali inclusivi come pagine social dedicate, un sito web e una community WhatsApp.FORMAZIONE -Sviluppare le competenze di comunità sul fronte gestionale e digitale, ponendo attenzione al management efficace del centro civico e fundraising.I RISULTATI SPECIFICI sono:MANIFESTO DEL CENTRO CIVICO -Articolare i valori comuni emersi e redigere un manifesto che rifletta la visione e la missione del nuovo centro, promuovendo l'inclusione di categorie fragili.REGOLAMENTO DEL CENTRO CIVICO -Condividere le regole per rendere il centro uno spazio di sperimentazione condivisa, mantenendo alta l'attenzione sul protagonismo civico.PALINSESTO DEL CENTRO CIVICO -Valutare e approfondire le attività condivise, affinché garantiscano piena risposta ai bisogni di comunità, per giungere ad un solido programma da co-realizzare che concorra a rendere il centro civico un vero spazio di comunità.

Decisioni pubbliche che riguardano gli esiti del processo partecipativo

ll processo partecipativo si inscrive nella fase post-progettuale e pre-gestionale del progetto di rigenerazione urbana, operando come ponte tra la conclusione del "cantiere edile" e l'apertura del "cantiere sociale". Questa fase è cruciale per assicurare che le scelte pubbliche e le procedure amministrative siano allineate con le aspettative della comunità, come previsto Contratto di Rigenerazione Urbana (Bando RU 2021) e della Convenzione per la Sperimentazione degli Usi. Gli esiti influenzeranno direttamente gli atti programmatori futuri (Documento Unico di Programmazione) e regolamentari (Regolamento Amministrazione Condivisa – Albo dei volontari). Il loro eventuale accoglimento o meno da parte del Comune determinerà la sostenibilità a lungo termine del nuovo centro civico. Per l'attuazione degli esiti del processo partecipativo, è necessario un monitoraggio continuo che valuti l'adesione alle iniziative di animazione dello spazio, l'impatto sulla coesione comunitaria e l'effettività delle politiche di inclusione. E' necessario garantire che le attività rispecchino il CRU e la Convenzione (Bando RER-RU), con attenzione al coinvolgimento giovanile nelle pratiche sperimentali. Parte delle attività del palinsesto saranno candidate al Bando Pro Loco LR 5/2016.

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Indice di partecipazione

23 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Nella prima fase del processo partecipativo (VariEtà San Quirico) sono state gettate le basi di un dialogo inclusivo e aperto, valorizzando e sollecitando il coinvolgimento di diverse componenti socio-generazionali: gli abitanti della frazione di Selvapiana, in particolare, hanno avuto il ruolo di catalizzatori dell’impegno comunitario, stimolando lo sviluppo del processo.SOGGETTI E ATTORI COINVOLTIGià attivi nel dialogo ci sono entità variegate, inclusi portatori e portatrici di interesse, associazioni di volontariato, alcuni gruppi di frazione e istituti scolastici. Questi attori sono stati coinvolti in diversi modi, come partecipanti ai gruppi di lavoro, rispondenti ai questionari o partecipanti agli eventi pubblici.SOGGETTI DA COINVOLGERE: È stata riconosciuta l'importanza di raggiungere e coinvolgere attivamente ulteriori gruppi: COMMERCIO DI PROSSIMITÀ per valutare l'impatto economico e sociale delle proposte; GRUPPI GIOVANILI per integrare nuove idee e energie; COMUNITÀ ANZIANI per intercettare le loro esigenze (es. attività di mantenimento attivo) e aspettative; PERSONE CON DIVERSE ABILITA’ (collaborando con organizzazioni dedicate e garantendo piena accessibilità) GRUPPI MULTICULTURALI (assicurando che vi sia una comunicazione efficace in diverse lingue e attraverso canali culturalmente sensibili).Per sollecitare questi gruppi, saranno divulgate comunicazioni mirate, organizzati momenti informativi itineranti ed iniziative conviviali (punti informativi sul progetto nelle feste di comunità già in programma).RILEVANZA DEI SOGGETTI SOLLECITATI:Ogni soggetto sollecitato svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo del processo: il mondo del volontariato potrà fornire un supporto nell'organizzazione di eventi, mentre il mondo scuola può fungere da hub per sviluppare ulteriormente il coinvolgimento di famiglie e ragazzi.SOLLECITAZIONE DI REALTÀ SOCIALI MENO RAPPRESENTATE:Nella consapevolezza i canali più classici non raggiungono tutti, sarà sviluppata un’azione di outreach con la distribuzione attiva di materiali informativi in loco e la collaborazione di organizzazioni che possono agire da mediatori, per assicurare un coinvolgimento ben informato. Va inoltre tenuto presente che in una comunità di piccole dimensioni come Bagno di Romagna, il "passaparola" si rivela uno strumento di sollecitazione impareggiabile: intrinseco nel tessuto sociale e nella quotidiana interazione tra i cittadini, questa forma di comunicazione organica è di vitale importanza, poiché permette di raggiungere e coinvolgere gli abitanti in modo naturale e diretto. Il valore del passaparola sta nella sua capacità di trasmettere messaggi in modo personale e credibile, spesso superando le barriere che i canali formali potrebbero incontrare. La raccomandazione da parte di un conoscente o di un membro rispettato della comunità ha il potere di motivare e mobilitare gli individui, amplificando l'engagement e la partecipazione effettiva al processo partecipativo.

Modalità di inclusione

Dopo l’avvio del processo, sarà avviato un processo mirato a individuare nuovi soggetti da coinvolgere, oltre a quelli già sollecitati, per includere non solo soggetti organizzati ma anche soggetti non organizzati. Per assicurare un'inclusione generativa, il progetto adotta una strategia integrata:-MAPPATURA COMUNITARIA - attraverso ricerche sul campo e consultazioni non-formali, si realizzerà una mappa dinamica dei soggetti attivi e dei talenti del territorio. L'obiettivo è rilevare non solo le realtà consolidate ma anche gruppi informali e iniziative spontanee che potrebbero non avere ancora una visibilità strutturata;-DIVULGAZIONE ATTIVA – saranno impiegati mezzi tradizionali e digitali, dalla piattaforma PartecipAzioni ai social network, dai bollettini locali agli incontri di frazione. La trasmissione di informazioni riguardo le opportunità di partecipazione avverrà in modo chiaro e invitante, per stimolare l'interesse e la volontà di contribuire al progetto;-INVITI PERSONALIZZATI E ORIENTAMENTO - saranno inviati inviti personalizzati ai potenziali interessati, con il duplice obiettivo di informare e coinvolgere. Saranno organizzati inoltre momenti convivali informativi (“aperichiacchiera”) dove i facilitatori illustreranno come contribuire allo sviluppo del progetto, i vantaggi dell'adesione e l'impatto potenziale sulla comunità; -PARTECIPAZIONE AI GRUPPI TOTEM - i nuovi soggetti agganciati saranno invitati a partecipare attivamente nei Gruppi Totem Penso, Faccio, e Valuto, con l'intento di garantire che ogni fase del progetto sia influenzata da una varietà di punti di vista. Questo approccio non solo fornirà ai nuovi soggetti un senso di appartenenza nel processo, ma assicurerà che le loro idee e competenze siano valorizzate;-INCONTRI PERIODICI E RETI COLLABORATIVE - gli incontri periodici tra i membri dei diversi gruppi totem faciliteranno la formazione di reti collaborative. L'obiettivo è creare un ambiente di scambio e apprendimento reciproco, dove le esperienze di ciascuno possono contribuire a un quadro collettivo ampio e rappresentativo;-MONITORAGGIO E FEEDBACK - il Gruppo Totem 'Valuto' sarà essenziale nel raccogliere e analizzare i feedback dei nuovi soggetti per monitorare l'effettiva integrazione e contribuzione di questi all'interno del progetto. I dati raccolti serviranno per affinare ulteriormente le strategie di inclusione e garantire che ogni voce sia non solo ascoltata ma anche attivamente impegnata;-REPORTING E REVISIONE CONTINUA – sarà creato un report periodico che documenti l'evoluzione delle dinamiche partecipative e l'inclusione dei nuovi soggetti, garantendo trasparenza e stimolando una revisione continua del processo di inclusione.L'obiettivo è quello di dare forma ad un processo che si distingua per la sua capacità di evolversi e adattarsi, attraverso l'implementazione di nuove idee ma anche grazie all'integrazione di nuovi attori che possano portare freschezza e innovazione al progetto.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Nella sperimentazione dell’idea di un “centro civico - spazio di comunità”, l'attenzione alla mediazione delle divergenze e alla verifica degli accordi è centrale. Durante l'intero processo sarà posta la giusta attenzione allo stabilire un clima di fiducia e apertura che incoraggi la franca espressione delle opinioni e delle preoccupazioni.Nella FASE DI APERTURA sono privilegiati strumenti qualitativi di democrazia deliberativa: 1) MOMENTI DI ASCOLTO IDEATIVO, sia durante l’exhibit che nei gruppi totem, in cui i partecipanti possono esporre liberamente le proprie idee e perplessità, con la presenza di facilitatori formati per stimolare il confronto; 2) ECOSISTEMA DIGITALE COLLABORATIVO per consentire una partecipazione ibrida, ampia e inclusiva, puntando sull’uso della piattaforma PartecipAzioni, integrata da un insieme ragionato di altri strumenti digitali (bacheche virtuali e raccolta continua di feedback); 3) DIARIO DEGLI ACCORDI, per garantire trasparenza e tracciabilità di quanto condiviso di volta in volta

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Nella fase di CHIUSURA sono ancora privilegiati strumenti qualitativi di democrazia deliberativa, ma le modalità si evolvono per consolidare i risultati e garantire che le decisioni siano rispettose di quando condiviso (diario degli accordi): 1) CONVALIDA CONSENSUALE , sia durante l’exhibit che nei gruppi totem, dove i partecipanti si riuniscono per rivedere e convalidare gli accordi su manifesto, regolamento e palinsesto, utilizzando il metodo del consenso per assicurare che tutte le voci siano state considerate e che gli accordi rispecchino la volontà collettiva 2) RISOLUZIONE DEI DISSENSI, in caso di divergenze residue, si attuano sessioni di mediazione focalizzate sul raggiungimento di un accordo consensuale, evitando di procedere a votazioni che potrebbero creare scissioni 3) FOLLOW-UP DEL CONSENSO, si istituisce un meccanismo di follow-up per monitorare come gli accordi vengono attuati e per assicurarsi che continuino a rispecchiare il consenso collettivo.Tre gli approcci base: (a) ASCOLTO IDEATIVO - nella fase di apertura sono privilegiati approcci attenti alla sfera cognitiva, sociale e culturale, con l'obiettivo di sviluppare competenze co-creative e collaborative, valorizzando lo scambio di idee, il pensiero critico, il dialogo esperienziale (b) ATTIVISMO PARTECIPATIVO - nella fase conclusiva sono privilegiate modalità pratico-relazionali per misurare con l’azione l’intento trasformativo condiviso, un agire di gruppo che valorizza le comunanze costruttive agentivanti (c) CONSENSO COLLABORATIVO - trasversalmente è privilegiata un modalità relazionale orientata a mediare le divergenze e garantire che gli accordi siano solidi, trasparenti e rispettosi dei contributi di tutti i partecipanti; si tratta di una scelta motivata dal voler costruire decisioni inclusive e collettive che riflettano la diversità e la ricchezza di prospettive all'interno della comunità, piuttosto che enfatizzare una mera maggioranza.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Il processo partecipativo per il progetto "Centro Civico San Quirico" sarà accompagnato da un piano di comunicazione (PdC) mirato a condividere informazioni, aumentare il coinvolgimento e valorizzare il protagonismo giovanile nella comunità locale. Il PdC si concentrerà sulla comunicazione interna, rivolta ai partecipanti diretti, e sulla comunicazione esterna, che coinvolgerà l'intera comunità. Specificayamenti, il PdC sarà caratterizzato da: definizione dell'immagine coordinata (logo, font, colori, stile); implementazione di una landing page per promuovere lo spazio digitale dedicato al progetto sulla piattaforma PartecipAzioni (Le informazioni sostanziali del processo saranno sulla piattaforma, mentre sulla landing page saranno presenti news e call to action ; diffusione di materiale informativo (cartoline, locandine, inviti); attivazione di "contatti caldi", presenza in strada, passaparola attivato dalle realtà coinvolte (giovani promoter); sviluppo di campagne promozionali e social curate insieme ai partecipanti; elaborazione di un poster informativo “work in progress”. Sono inoltre previsti: elaborazione del palinsesto dei micro-eventi (prima di ogni appuntamento, infografiche di recap saranno inviate ai partecipanti e pubblicate on line; una e-mail della segreteria organizzativa avvertirà i partecipanti dell'avvenuta pubblicazione on-line così come il promemoria su data, luogo e contenuti del prossimo micro-evento; per richiedere informazioni e chiarimenti in merito al percorso sarà possibile inviare una email all’indirizzo di posta dedicato). Il prodotto di esito di ogni micro-evento è una FAN-ZINE (mini-pubblicazione con testi e illustrazioni) realizzata insieme ai partecipanti dove appuntare quanto successo, valorizzare le idee e invitare con una CallToAction a dare un contributo al loro sviluppo (sarà inserito un QR Code per video registrare su il proprio video-contributo). Le attenzioni poste nel “durante” saranno mantenute anche nel “dopo” per dare continuità alla relazione partecipativa e soprattutto dare valore al protagonismo dei giovani. Proposta partecipata, impatto sulle decisioni e sviluppi pratici saranno valorizzati attraverso l’invio del DocPP a tutti i soggetti che hanno preso parte al percorso, l’elaborazione di comunicati stampa e uno o due editoriali sul giornale dell’Amministrazione. Proseguirà anche la produzione di fan-zine informative (“a che punto siamo”). Questi strumenti contestuali saranno integrati da strumenti on line: post e news pubblicati sulle pagine web e social attivate; video-racconti dedicati al punto di vista dei partecipanti; newsletter di aggiornamento.Tutti i soggetti coinvolti nel TdN saranno invitati a promuovere i risultati attraverso i propri canali web e social. Le iniziative di animazione territoriale che caratterizzano l‘estate di Bagno di Romagna rappresentano un’interessante opportunità per socializzare gli esiti con l’intera comunità.

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/208 e ai requisiti stabiliti dall’allegato 1 alla deliberazione di Giunta regionale n. 2054 del 27/11/2023.

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Coerenza complessiva rispetto agli obiettivi strategici del sistema regionale

Coerenza rispetto al contesto locale

Capacità generativa di impatto rispetto a risultati concreti

Qualità della definizione dell’oggetto del processo partecipativo

Qualità del design di processo

Innovazione sociale

Innovazione istituzionale

Innovazione digitale

Premialità Tecniche

Settore

Processi per la realizzazione di opere, progetti o interventi previsti dall'art. 2, comma 2, lett. c) della L.R. 15/2018 (particolare rilevanza per la comunità locale o regionale, in materia sociale e sanitaria, ambientale, territoriale, urbanistica e paesaggistica, al fine di verificarne l'accettabilità sociale e la qualità progettuale)

Progetto in materia di transizione ecologica

No

Adesione alla piattaforma regionale PartecipAzioni

Accordo formale preventivo

Modalità del monitoraggio e indicatori

Durante il percorso, il monitoraggio sarà affidato al CdG e al TdN, che utilizzeranno bacheche virtuali e sondaggi per raccogliere feedback in tempo reale. Si adotteranno metriche quali partecipazione alle iniziative, qualità del dibattito e diversità dei contributi. Nella fase post-partecipativa, il focus si sposterà su incontri strutturati tra promotore, ente decisore e TdN per analizzare e indirizzare gli esiti verso decisioni formali. Sarà implementato un sistema di reporting che documenti i cambiamenti e le reazioni della comunità, attraverso la piattaforma PartecipAzioni e resoconti periodici. Questi strumenti serviranno a misurare l'impatto delle decisioni, garantendo la traduzione della proposta partecipata in azioni concrete e miglioramenti tangibili per il Centro Civico. "(I=indicatore | R=risultato).INCREMENTO DEGLI ATTORI: I-N. nuovi partner pubblici/privati;R-Una collaborazione più ampia;COINVOLGIMENTO GIOVANILE:I-% adesione di giovani a iniziative;R-Un engagement più giovanile.COESIONE SOCIALE:I-N. iniziative con abitanti di diverse frazioni;R-Un coinvolgimento meno campanilista.COMUNICAZIONE:I-Traffico sul sito e interazioni sociali;R-Un piano di comunicazione efficace.FORMAZIONE:I-% adesione alle attività formative;R-Una gestione collettiva, competente e creativa.MANIFESTO:I-Completamento e pubblicazione ;R-Un manifesto che rifletta i valori condivisi. REGOLAMENTO:I-N. regole condivise e approvate;R-Uno spazio che faciliti la partecipazione.PALINSESTO:I-N. attività pianificate e corrispondenza ai bisogni;R-Un programma che risuona"

Formazione del personale

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Istanze

No

Petizioni

No

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Entrambe le tipologie di soggetti (Soggetti non finanziati nell’ultimo triennio e soggetti organizzati della società civile)

Tipologia di Soggetto proponente

Enti Terzo Settore (ETS)

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Giovani

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 25/04/2024