Regione Emilia-Romagna

RI-ABITARE L’ENTROTERRA. Il manifesto dei giovani per le aree interne

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

In corso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2023

Anno Finanziamento

2023

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

No

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Anno di avvio

Data inizio del processo

04/03/2024

Durata (mesi)

8

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale

Il Comitato di Garanzia Locale sarà formato da tre persone: una figura che possa ben rappresentare le istanze dei giovani e della popolazione delle aree interne della Provincia di Rimini, che abbia età non superiore ai quarantacinque anni e abiti e lavori nell’entroterra riminese; una figura che abbia competenza in materia di pianificazione territoriale e urbanistica o sviluppo locale; una figura che abbia esperienza in ambito partecipativo e ingaggio della comunità o competenze di tipo educativo-pedagogico o di tipo comunicativo.I componenti del Comitato saranno soggetti indipendenti al processo del PUG.Il Comitato sarà costituito nelle fasi di avvio del progetto, in tempo utile per condividere il programma di lavoro e la manifestazione di interesse rivolta all’ingaggio dei giovani.

Comitato di Garanzia locale - Funzioni assegnate

Monitoraggio degli esiti del processo, Supervisione del corretto svolgimento del processo

Tavolo di Negoziazione

Il Tavolo di Negoziazione avrà il ruolo di coordinare e indirizzare il percorso partecipativo e potrà inoltre essere propositivo per l’organizzazione delle attività partecipate. A tal fine, il TdN svolgerà le funzioni di: validazione del percorso partecipativo proposto, definizione dei criteri di selezione e rappresentatività dei giovani, monitoraggio della realizzazione corretta del percorso. 1) Costituzione e composizione:Il primo incontro avrà come oggetto la scrittura condivisa del regolamento e funzionamento del Tavolo, gli impegni dei membri, le modalità di condivisione dei report, e delle opinioni, aggiornamenti. Un primo nucleo del TdN sarà composto dai referenti dell’Amministrazione Comunale e dai partner di progetto firmatari dell’accordo formale. Il TdN rimarrà aperto per tutta la durata del processo per dare la possibilità ad altri stakeholders di essere progressivamente inclusi, anche in funzione delle esigenze emerse. Ogni nuovo membro del Tavolo dovrà aderire alle regole di funzionamento e ai principi comuni stabiliti dal TdN. Si auspica una composizione paritaria, per età e genere, e in un numero tale da garantire l’efficacia come organo di governance.2) Funzionamento e conduzione: Nelle prime sedute il TdN definisce e condivide il programma delle attività, le regole della partecipazione, la costituzione del CdG, i ruoli degli attori coinvolti nel processo. In quelle successive il TdN monitora il corretto svolgimento del percorso, propone eventuali azioni per raggiungere gli obiettivi di partenza e affronta le questioni emerse. Nell’ultima seduta si richiederà al TdN la scrittura condivisa e l’approvazione del DocPP. All’interno del Tavolo si assegnerà a una o più persone il ruolo di coordinatore, che avrà il compito di convocare e verbalizzare le sedute, adottando strumenti e metodologie di facilitazione adattate a seconda delle condizioni operative (in digitale o dal vivo). Nella prima fase di apertura e allineamento i membri del Tavolo dovranno condividere obiettivi e fini del processo, modalità di lavoro, regole del gioco, basandosi su concetti di trasparenza e rispetto civico. I coordinatori nella prima fase stimoleranno il confronto e l’ascolto attivo e, successivamente, l’emersione di proposte e approfondimenti per strutturare le attività partecipative. Nell’ultima fase di valutazioni tecniche e chiusura, il TdN si confronterà sulle proposte emerse affinché siano realistiche e implementabili.3) Reportistica e DocPP:A seguito di ogni incontro il coordinatore dovrà redigere un report dettagliato, che dovrà essere inviato via e-mail ai membri del TdN prima della successiva seduta per integrazioni/modifiche. Una volta approvato dal TdN il verbale sarà reso pubblico nella sezione web dedicata. Nell’ultimo incontro del TdN sarà condiviso il DocPP per eventuali integrazioni/modifiche e si procederà a successive approvazione e sottoscrizione

Titolari della decisione

Comune di Gemmano

Soggetti esterni

Comune di Montecopiolo / Comune di Sassofeltrio / Comune di Talamello / PROLOCO

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Gemmano

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Potenziali effetti sul miglioramento della qualità ambientale

I ragazzi saranno coinvolti nel processo del Piano e in particolare nello sviluppo dei contenuti della Strategia per la Qualità Urbana ed Ecologico Ambientale del PUG che è il documento che identifica gli interventi necessari a migliorare la qualità del territorio anche in termini ambientali, climatici ed ecologici.

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Ri-abitare l'entroterra nasce per mettere in rete le istanze dei giovani che abitano nelle aree interne del riminese. I comuni di Gemmano, Sassofeltrio, Talamello e Montecopiolo hanno un deficit legato alla carenza dei servizi di base, in primis scuola e trasporti, molto grande. Questa condizione favorisce lo spopolamento e la discesa nei fondovalle, o nei centri più vicini alla costa, causando un progressivo abbandono di queste terre. Esistono tuttavia ragazze e ragazzi che desiderano abitare qui, desiderosi di costruire un progetto di vita etico, a forte contatto con la natura e a servizio delle comunità locali. Il Piano Urbanistico Generale unitario è un'occasione straordinaria per sviluppare politiche integrate tra i quattro Comuni affinché i giovani del territorio possano vivere in questi luoghi, attirarne altri e fare rete, come si evince da esperienze recenti. Nei recenti laboratori di partecipazione del Piano di Area Vasta che alle aree interne del riminese ha dedicato alcuni incontri nel 2022 è emersa la presenza di giovani residenti di ritorno, rientrati dopo periodi di studio e lavoro all'estero, che hanno dato vita ad associazioni per riattivare il forno chiuso del paese o riaprire il piccolo museo con attività ibride aperte per il doposcuola a supporto di famiglie, bambini e adolescenti. Ci sono poi associazioni e gruppi informali in alta Valmarecchia che organizzano incontri e dibattiti sul modello delle cooperative di comunità per sviluppare economie e servizi locali, e Pro loco e associazioni giovanili che attivano in Valconca progetti di cura e promozione delle reti sentieristiche e museali. Infine i giovanissimi del progetto ProvinceGiovani, ragazzi e ragazze under 18 residenti in alta Valmarecchia e in Valconca che nel 2021, affiancati da giovani imprenditori e artigiani del territorio, hanno manifestato l'ambizione di vivere nei loro paesi di origine e di capire come orientare le politiche di sviluppo locale per poter restare. - Ri-abitare l'entroterra si svolge in partenariato con i comuni di Gemmano, Talamello, Sassofeltrio e Montecopiolo (e con l'adesione delle associazioni locali) che - insieme alla Provincia di Rimini - stanno avviando il Piano Urbanistico Generale Intercomunale. Ri-abitare l'entroterra è un processo di pianificazione urbanistica partecipata delle aree interne dedicato ai giovani, per accompagnare le ragazze e i ragazzi che qui abitano a comprendere le dinamiche di trasformazione del territorio e ad incidere sulle scelte della pianificazione, con particolare attenzione allo sviluppo dei servizi minimi necessari alla qualità della vita in aree distanti dai centri urbani e soggette a spopolamento, all'attivazione di spazi collaborativi e progetti di riuso del patrimonio sottoutilizzato, la tutela e la conservazione degli habitat protetti e la valorizzazione del patrimonio ambientale e storico-culturale diffuso con progetti basati sull'ingaggio e il protagonismo delle comunità locali. - I Comuni di Gemmano (capofila), Talamello, Sassofeltrio e Montecopiolo, vogliono rispondere insieme alle sfide sociali e ambientali che le loro comunità dovranno affrontare attivando il laboratorio di politiche pubbliche "Ri-abitare l'entroterra", un processo dedicato alla costruzione del Manifesto dei giovani delle aree interne per la formazione del nuovo PUG, che le Amministrazioni si impegnano ad assumere per la Strategia del Piano. "Ri-abitare l'entroterra" accompagna i giovani tra i 18 e i 35 anni a comprendere le opportunità di rigenerazione delle aree interne con approcci, esperienze e strumenti innovativi, con un percorso in quattro fasi. 1) AVVIO E COSTRUZIONE CONDIVISA DEL LABORATORIO DI POLITICHE PUBBLICHE Questa prima fase del processo prevede diverse attività finalizzate a condividere tempi, modi, contenuti e soggetti coinvolti nelle attività: -costituzione del Tavolo di Negoziazione a partire dai sottoscrittori dell'accordo formale dalle adesioni raccolte e eventuali ulteriori partner -coordinamento interno e definizione del programma operativo e del piano di comunicazione con i partner -sviluppo di un piano di comunicazione e logo -apertura di una pagina web dedicata e avvio comunicazione -mappatura delle realtà da coinvolgere con particolare focus su quelle giovanili -costituzione del Comitato di Garanzia -avvio del ciclo di formazione sui temi della partecipazione rivolto ai soggetti coinvolti nel processo (dipendenti Enti pubblici e componenti TdN, altri soggetti che partecipano alle attività) -condivisione del percorso e delle attività del laboratorio di politiche pubbliche con le realtà mappate, il TdN e il CdG e i partner 2) LANCIO E ATTIVAZIONE DEL LABORATORIO DI POLITICHE PUBBLICHE Questa seconda fase del processo prevede l'avvio vero e proprio per la formazione del gruppo e prevede: -Call for interest: la scrittura e il lancio di una manifestazione di interesse, una call for for interest per i giovani tra i 18 e i 35 anni che vivono sul territorio o hanno interesse a viverci e hanno bisogni e idee che desiderano condividere; call sostenuta dalle associazioni partner, dal TdN e dalle Amministrazioni attraverso i propri canali di comunicazione e il passaparola; -Formazione del gruppo: l'individuazione dei giovani interessati a partecipare al laboratorio di politiche pubbliche e a sviluppare il Manifesto; la formazione del nucleo dei 30/40 giovani del progetto e l'organizzazione di un primo incontro conoscitivo con tutto il gruppo e la condivisione delle attività, degli strumenti e del calendario; -Mappa delle idee: la pubblicazione delle idee dei ragazzi sul sito web del progetto per condividerle da subito in modalità trasparente e open data i loro bisogni e le loro idee 3) SCRITTURA CONDIVISA DEL MANIFESTO RIABITARE L'ENTROTERRA Questa fase è quella cruciale in cui giovani fanno attività e discutono insieme del loro futuro e dei luoghi in cui abitano e prevede: -Esplorazioni in natura, conoscenze di esperti e buone pratiche e scrittura del Manifesto: attraverso la realizzazione di quattro passeggiate laboratorio, ognuna è una giornata intera immersiva sul territorio, in cui esplorare i paesi, conoscere gli artigiani, gli imprenditori e gli agricoltori locali che vi abitano, approfondire esperienze virtuose di politiche pubbliche per le aree interne e iniziare a scrivere insieme i punti cardine del Manifesto. -Laboratorio finale per la scrittura condivisa del Manifesto: I giovani sviluppano scenari di indirizzo per il PUG. Attraverso il laboratorio sarà proposto ai ragazzi e alla ragazze di immaginare azioni, progetti e politiche territoriali perseguendo criteri di inclusione, ingaggio delle comunità, sostenibilità ambientale e attivismo civico ispirandosi al percorso condiviso. Con il laboratorio - organizzato attraverso la metodologia del World Cafè - si giungerà alla stesura finale del Manifesto di indirizzo dei ragazzi e delle ragazze per la pianificazione del territorio 4) CONCLUSIONE DEL PROCESSO, L'UFFICIO DI PIANO VALUTA E ASSUME IL LAVORO DEI GIOVANI E DETERMINA L'IMPATTO SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO Questa quarta fase prevede un lavoro di confronto tra TdN e CdG con Ufficio di Piano affinché le idee e le proposte dei giovani possano diventare parte del PUG unitario e incidere sulle politiche territoriali. Si prevedono: -Incontro/i con TdN, CdG e Ufficio di Piano. I membri del CdG avranno il ruolo di valutare le proposte dei giovani e di definire scenari su come integrare i contenuti del Manifesto nella Strategia del PUG insieme all'Ufficio di Piano; -Evento di restituzione ai giovani dell'impegno con cui l'Ufficio di Piano assumerà i contenuti prodotti dai giovani all'interno del PUG e/o Evento pubblico rivolto alle comunità locali della proposta finale. L'esito del laboratorio potrà essere recepito dall'Ufficio di Piano e confluire nei contenuti del PUG. Entro i termini si scriverà, con approvazione da parte del TdN, e si consegnerà al Tecnico di Garanzia il DocPP.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Strumenti digitali utilizzati

PartecipAzioni

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Esperti della specifica materia trattata (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

World Cafè / Interviste e questionari strutturati / Consensus Building

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Il processo partecipativo ha l’obiettivo di definire contenuti per la Strategia del PUG Piano Urbanistico Generale elaborato dai quattro comuni in forma unitaria. La Strategia per la qualità urbana ed ecologico-ambientale è il documento più importante del Piano, perché contiene gli obiettivi e gli indirizzi per le politiche territoriali e locali e costituisce il quadro di riferimento per le trasformazioni complesse e gli accordi di iniziativa pubblica e privata, ovvero quegli strumenti che possono incidere sulla qualità degli spazi pubblici, la qualità dei servizi di base necessari alla vita di tutti i giorni (scuola, trasporto, negozi, etc.), la riattivazione del patrimonio dismesso, le misure di adattamento per fronteggiare la crisi climatica e l’impiego dei fondi perequativi del Piano di Area Vasta a sostegno di progetti di riuso e servizi nelle aree fragili.

Risultati Attesi

L’intento del processo è dunque quello di mettere i ragazzi e le ragazze dei quattro comuni nella condizione di conoscere l’urbanistica e i suoi strumenti e di orientare attraverso l’elaborazione di un vero e proprio Manifesto le politiche del Piano, e in particolare della Strategia, per far sì che il PUG possa concretamente migliorare la qualità della vita e dei servizi nelle aree interne a partire dalle loro istanze e da quelle dei giovani.

Decisioni pubbliche che riguardano gli esiti del processo partecipativo

I Comuni di Gemmano, Talamello, Montecopiolo e Sassofeltrio intendono lavorare con i giovani del territorio sulla Strategia del PUG, dai primi mesi del 2024 in poi, per assumere la proposta di Piano tra il 2024 e il 2025. Dal punto di vista del processo del Piano Urbanistico Generale, la Strategia si colloca nella fase di formazione del PUG. Il progetto “Ri-abitare l’entroterra” si sovrappone ai tempi di redazione della Strategia del PUG, siamo tra la redazione del Quadro conoscitivo e l’assunzione della proposta di Piano che viene assunta da ogni Giunta comunale con delibera Il comune capofila, ovvero i comuni, si impegneranno ad approvare, una volta validato, il Documento di Proposta Partecipata del progetto “Ri-abitare l’entroterra”, prima dell'assunzione della proposta di Piano. Il Piano si attua quando viene adottato e approvato. Una volta assunta e pubblicata la proposta di Piano, e con essa la Strategia, i contenuti strategici del PUG sono sostanzialmente definiti, anche se il Piano non è ancora vigente, e si apre la fase delle Osservazioni. I giovani del progetto “Riabitare l’entroterra”, coinvolti e formati in campo urbanistico, potranno verificare quanto le loro proposte sono entrate a far parte della Strategia e inviare le osservazioni per migliorare il Piano.

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Indice di partecipazione

23 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

L’avvio del processo prevede il lancio di una manifestazione di interesse abbastanza ampia e finalizzata all'ingaggio di ragazzi e ragazze.Per poter andare a segno in un territorio vasto e in cui i giovani ci sono ma non sono tanti e dispersi, con i Comuni partner si prevede di coinvolgere almeno quattro o cinque realtà locali a partire dalla mappatura dei soggetti attivi del territorio che è stata elaborata e che si potrà ampliare.L’obiettivo è di arrivare ai giovani e ampliare la loro presenza nel processo di pianificazione territoriale in termini di numeri, interesse e motivazione al tema e con i quali i partner, le Amministrazioni locali, non hanno sempre sufficienti contatti o canali aperti, soprattutto se giovani..Anzitutto saranno privilegiati i gruppi di giovani attivi sul territorio, già conosciuti dalle Amministrazioni, e le associazioni e i soggetti del terzo settore che lavorano e organizzano attività per/con i giovani nei quattro comuni di Gemmano, Talamello, Montecopiolo e Sassofeltrio.Si valuterà di ampliare i partner alle realtà di comuni vicini che operano nelle aree interne del riminese nei settori cultura, turismo, ambiente, educazione, scuola.È stata sviluppata una prima mappatura di soggetti che è indispensabile sollecitare formata da:-gli Uffici Comunali che operano con i giovani;-gli Operatori pubblici dei campi della cultura, dello sport, dell’associazionismo, del volontariato, della scuola, dei musei, delle biblioteche;-il mondo del Terzo settore strutturato, ovvero, le associazioni culturali, le compagnie teatrali, le associazioni ambientali e sportive e le guide ambientali, culturali e turistiche, non necessariamente locali, ma che operano sul territorio e nei comuni più prossimi;-il mondo della Scuola superiore con particolare attenzione ai due Istituti comprensivi che operano nei pressi dei quattro comuni, in Valconca a Morciano, per Gemmano e Sassofeltrio, in Valmarecchia a Novafeltria, per Talamello e Montecopiolo;-la Cooperative locali di comunità e le Associazioni di promozione sociale impegnate in progetti di sviluppo locale, turismo sostenibile, educazione in natura;-le Pro Loco attive sul territorio con particolare adesione dei giovani;-i CEAS Centri di educazione alla sostenibilità del territorio;-i Musei del territorio;-i giovani attivi col progetto GAE promosso dal Parco Sasso Simone Simoncello;-i giovani imprenditori aderenti alle reti dei Panificatori Agricoli Urbani, delle Terre Solidali e di Appennino l’Hub;-i festival culturali radicati nell’entroterra.A tutti sarà data la possibilità di aderire come partner, affiancando i Comuni, e di proporsi per il TdN. La formazione del gruppo garantirà equilibrio e rispetto alle differenze di genere, lingua e cultura.

Modalità di inclusione

I partner istituzionali e quelli sociali e associativi hanno un ruolo fondamentale per l'ingaggio di ragazzi e ragazze delle aree interne motivati a partecipare al progetto Ri-vivere nell’entroterra e a candidarsi alla call for interest.Si ritiene si possano raggiungere e informare bene i differenti attori attivi sul territorio grazie alla prima mappatura degli stakeholders già avviata, all’importanza data agli strumenti di comunicazione e alla volontà di arrivare a un ingaggio nel progetto di almeno quattro/cinque realtà in grado di ingaggiare i giovani provenienti da ognuno dei quattro comuni e considerando che si tratta di aree marginali vaste ma in cui molti si conoscono.Si prevedono le seguenti modalità di avviso e ingaggio:-pubblicazione sul sito del progetto per la raccolta di adesioni;-contatto del sindaco;-e-mail e chiamate mirate da parte del gruppo di progetto e dei facilitatori;-attività di outreach da parte del gruppo di progetto e dei facilitatori;-assemblea di adesione per la formazione dei partner;-eventuale adesione a chi lo richiede al TdN;Qualora si presentassero nuovi soggetti del territorio, a seguito della chiusura della formazione del gruppo dei partner, qualora interessati ai principi del progetto e rispettosi del regolamento del TdN, potranno chiedere di aderire al Tavolo di Negoziazione.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Tutto il processo di Ri-vivere l’entroterra sarà coordinato, condotto e moderato da facilitatori esperti di urbanistica partecipata. Le metodologie di facilitazione saranno adeguate agli obiettivi di ogni fase del processo. Fase 1 avvio e condivisione del percorso.:Gli incontri del TdN saranno condotti da un facilitatore con competenze di urbanistica partecipata al fine di stimolare il confronto del gruppo. Gli incontri saranno strutturati con domande guida con cui stimolare il dibattito, mentre le conflittualità saranno gestite con il “metodo del consenso”, con cicli progressivi al fine di pervenire a scelte condivise. Il ciclo formativo sulla partecipazione sarà condotto da esperti del tema e esperti facilitatori e avrà un momento di debriefing iniziale per la raccolta di spunti e idee e un momento di debriefing finale per la condivisione di risultati e suggestioni. Fase 2 svolgimento del processo:La prima parte di questa fase del processo consiste in una fase di ascolto ed esplorazione. Obiettivo di queste fasi è l’emersione dei bisogni, la definizione di un problem setting condiviso, l’esplorazione del tema e dello spazio. Per questo gli strumenti che si andranno ad utilizzare sono: 1) indagine online per la raccolta delle aspettative sul progetto da parte della comunità giovanile che vive il territorio dei comuni; 2) le esplorazioni e i trekking guidati da esperti per la conoscenza del territorio con momenti laboratoriali e di dibattito in natura. La seconda parte di queste attività consiste in una fase propositiva e di visione finalizzata alla redazione di un Manifesto. Lo strumento di facilitazione che si utilizzerà per le parti laboratoriali è il world cafè, una metodologia che consente il lavoro per tavoli e la produzione a fine incontro di un report elaborato in maniera collaborativa da ciascun tavolo. I partecipanti, stimolati da una domanda per “aprire” la conversazione, avranno il compito di analizzare insieme un tema confrontandosi sulle criticità del territorio e sulle opportunità offerte dal piano urbanistico generale. Alle attività potranno partecipare anche i funzionari dell’ufficio di Piano, il TdN e il CdG con ruolo di osservatori

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Fase 3 Impatti e assunzione impegni: In fase di assunzione della proposta emersa dalle attività laboratoriali, a seguito del confronto tra Ufficio di Piano e CdG, si utilizzerà il metodo del consenso. Qualora non si pervenga ad un esito consensuale nemmeno con tale metodo, saranno ritenute accettabili le scelte con almeno l’85% del consenso dei presenti.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

La comunicazione rivestirà un ruolo importante e costante nel processo per tutta la durata del percorso Ri-abitare l’entroterra. Si caratterizzerà per l’impiego di diversi strumenti sia di informazione, promozione, condivisione dei documenti prodotti in ogni fase e dei risultati finali, sia di ingaggio della comunità. Le azioni di comunicazione saranno affidate ad esperti di grafica e comunicazione. Il Piano di comunicazione prevederà la predisposizione di un’immagine coordinata, di un logo del processo, di un layout grafico per materiali di promozione sui canali offline, di un layout grafico per materiali di promozione su canali online. Sarà attivata una sezione sul sito del Comune di Gemmano, sarà attivato un sito web dedicato (landing page) per la buona riuscita della manifestazione di interesse e saranno utilizzati i canali social. La pagina web e i social media ufficiali, ma anche dei partner di progetto, dei membri del TdN e di tutti i portatori di interesse che vorranno contribuire in questo senso, daranno risonanza alle attività programmate.I canali offline tradizionali (materiale informativo cartaceo, comunicati stampa, locandine) supporteranno i canali online per la diffusione delle informazioni. Tutti i verbali, documenti e materiale fotografico verranno caricati in una sezione dedicata del sito comunale prevista e costantemente aggiornata. Nella medesima sessione verranno pubblicati i documenti relativi alle decisioni assunte dall’Amministrazione in merito al processo partecipativo. A fine processo, anche il documento di indirizzo prodotto dai ragazzi e il DocPP saranno consultabili negli spazi online istituzionali. Si darà inoltre invio a tutti i portatori di interesse coinvolti del percorso. Verranno realizzate grafiche e materiali visivi capaci di ingaggiare e coinvolgere attivamente il pubblico giovanile e verranno pensati hashtag dedicati e riconoscibili al fine di raggiungere una più ampia risonanza. Sarà predisposto un modulo per il consenso alla diffusione di immagini, anche di minori. In tutti i prodotti comunicativi verranno resi manifesti i loghi istituzionali nel rispetto delle indicazioni previste dal bando. Il ciclo di formazione sui temi della partecipazione del personale dell’amministrazione prevederà un modulo specificamente dedicato agli strumenti di comunicazione utili per lo sviluppo di processi partecipativi e alle modalità di condivisione/diffusione degli sviluppi del progetto.

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/208 e ai requisiti stabiliti dall’allegato 1 alla deliberazione di Giunta regionale n. 2054 del 27/11/2023.

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Coerenza complessiva rispetto agli obiettivi strategici del sistema regionale

Coerenza rispetto al contesto locale

Capacità generativa di impatto rispetto a risultati concreti

Qualità della definizione dell’oggetto del processo partecipativo

Qualità del design di processo

Innovazione sociale

Innovazione istituzionale

Innovazione digitale

Premialità Tecniche

Settore

Processi partecipativi in merito alle iniziative finalizzate alla transizione ecologica

Progetto in materia di transizione ecologica

Adesione alla piattaforma regionale PartecipAzioni

Accordo formale preventivo

Modalità del monitoraggio e indicatori

Si prevede la costituzione del CdG locale per svolgere compiti di monitoraggio.1) Monitoraggio in itinere: il CdG valuterà elementi quantitativi e qualitativi rispetto all’ingaggio della comunità giovanile. Il monitoraggio potrà essere realizzato impiegando strumenti contestuali (cartacei/in presenza) e/o online, quali: modulo di adesione alla call; 2) adesione al TdN; 3) presenze al TdN e agli incontri; 4) report.2) Monitoraggio ex post: il CdG valuterà gli esiti qualitativi del processo e il contributo dei giovani per la Strategia: In particolare, il CdG presenzierà al laboratorio partecipativo valutando: 1) partecipazione e grado di soddisfazione dei partecipanti, 2) criticità emerse. Altresì il CdG fornirà un resoconto dei contenuti salienti delle idee dei giovani per la Strategia. Indicatori di monitoraggio.Indicatori quantitativi:-n componenti del TdN;-n partner coinvolti;-n giovani coinvolti;-n attività svolte;-n riscontri da rassegna stampa (cartacea e social);-n proposte sviluppate;-n proposte inserite o assunte nella Strategia del PUG;-n proposte inserite o assunte in altri documenti del PUG.Indicatori qualitativi:-qualità e approfondimento delle proposte elaborate dai giovani per il PUG;-qualità degli impegni assunti nella Strategia del PUG e/o in altri documenti del Piano;-qualità delle relazioni tra i giovani partecipanti;-eventuale costituzione dei giovani del progetto in un gruppo di attivismo locale anche informale.

Formazione del personale

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Istanze

No

Petizioni

No

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Non prevista nel bando di riferimento

Tipologia di Soggetto proponente

Comuni in aree interne e montane

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Giovani

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 25/04/2024