Regione Emilia-Romagna

Cervia R.I.U.S.A.: Rigenerazione, Inclusività, Utilità, Sostenibilità, Attivismo

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

In corso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2023

Anno Finanziamento

2023

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

No

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Anno di avvio

Data inizio del processo

26/03/2024

Durata (mesi)

6

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale

Il CdG sarà nominato formalmente dal TdN, istituito fin dall’inizio del processo e convocato dal responsabile di progetto. Il CdG opererà in piena autonomia, avrà la possibilità di assistere al confronto e definirà il piano di monitoraggio (attività, strumenti, indicatori per le valutazioni ex post) in collaborazione con il TdN. Si propone la seguente composizione del CdG: 1 rappresentante di Hera (gestore di servizi ambientali e promotore di sperimentazioni sul riuso); 1 rappresentante di Last Minut Market (spin-off dell'Università di Bologna, attivo nella promozione dell’economia circolare e membro della piattaforma UE “contro gli sprechi”); 1 rappresentante del Centro del Riuso di Ferrara (realtà innovativa sul fronte del riuso e della promozione di un’economia etica).

Comitato di Garanzia locale - Funzioni assegnate

Monitoraggio degli esiti del processo, Supervisione del corretto svolgimento del processo

Comitato di Garanzia locale - Altre Funzioni Assegnate

contributo a definire le questioni in gioco e gli indicatori

Tavolo di Negoziazione

ATTIVAZIONE > Ad inizio processo COSTITUZIONE > Sarà convocato tramite email partendo dai sottoscrittori dell’accordo (partner e portatori di interesse). Un 1 incontro “preliminare” servirà per condividere la “mappa delle questioni e degli attori” (rappresentatività dei punti di vista), la modalità di selezione dei partecipanti, il ruolo dei facilitatori, il monitoraggio, l’iter decisionale dei risultati. L’allargamento del Tavolo sarà facilitato e promosso attraverso i contatti caldi dei partecipanti e una call to action dedicata con sottoscrizione di una scheda (scaricabile da web) dove esprimere: interesse rappresentato, impegno a far circolare le informazioni sul processo, modalità per accogliere istanze.COMPOSIZIONE > La composizione del TdN si basa sulla mappa degli attori. L’interesse ad aderire dovrà essere manifestato con la compilazione dell’apposita scheda: la composizione del TdN sarà resa pubblica (infografica sulla rappresentatività) ed esposta durante la fase di apertura del percorso per stimolare nuove adesioni. Dovrà essere garantita una rappresentanza del mondo giovanile ed equa rappresentanza di genere. OBIETTIVO > Il TdN si accorda sull’obiettivo della partecipazione. Nelle prime sedute definisce e condivide: il programma delle attività e le regole, la costituzione del Comitato di Garanzia, il coinvolgimento della comunità e le questioni in gioco relative ai temi oggetto del percorso. Nelle sedute successive valuta i contributi emersi dal confronto. Nell’ultima seduta condivide il Documento di proposta partecipata (DocPP). CONDUZIONE > Il curatore del percorso registra i partecipanti ad inizio seduta e condivide l’ordine del giorno, incoraggia lo sviluppo del confronto tra i partecipanti, propone una sintesi dei contenuti. È previsto l’impiego di tecniche per la gestione dei gruppi con facilitazione verbo-visiva e l’uso di domande guida per stimolare il dialogo. Ogni seduta terminerà con una sintesi. In caso di divergenze sarà utilizzato il “metodo del consenso” con l’obiettivo di giungere ad una decisione consensuale, espressione dell'accordo tra la maggioranza dei partecipanti ma che integri al contempo anche le obiezioni delle minoranze. REPORTING > Sarà predisposto un istant report condiviso al termine della seduta (i redattori saranno scelti tra i componenti), mentre un report dettagliato sarà redatto dal curatore e inviato via e-mail prima dell’incontro successivo per le opportune integrazioni/conferme. I report sono resi pubblici. DOCUMENTO DI PROPOSTA PARTECIPATA > Sarà redatto in progress dal curatore del percorso che si avvarrà dei report degli incontri (validati dai partecipanti e pubblicati). Il Documento sarà sottoposto alla verifica del TdN che, in occasione dell’ultima seduta, procederà alla sua approvazione e sottoscrizione. A seguito dell’approvazione il Documento di Proposta Partecipata sarà inviato all’ente responsabile della decisione e reso pubblico nelle forme più idonee alla massima divulgazione.

Titolari della decisione

Comune di Cervia

Proponente

San Vitale società cooperativa sociale ONLUS

Soggetti esterni

Associazione F.E.S.T.A. / Casa della Salute Isotta Gervasi / Un Posto a Tavola ONLUS

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Cervia

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Potenziali effetti sul miglioramento della qualità ambientale

Il processo partecipativo sottolinea l'importanza dell'impegno comune nella transizione ecologica, operando tramite il CENTRO DEL RIUSO per innalzare la qualità ambientale. L'attuazione di una PROPOSTA GESTIONALE partecipata stimola l'innovazione in termini di WELFARE ECOLOGICO e modelli di consumo responsabile, enfatizzando il ciclo vitale etico dei prodotti ed incentivando la rigenerazione anziché la semplice riutilizzazione, per transitare verso un'economia circolare sostenibile ed inclusiva

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Il tessuto socio-territoriale di Cervia, perla della Romagna dal marcato profilo turistico, si caratterizza per una vivace interazione tra il dinamismo economico e una ricca trama comunitaria. Qui, la consapevolezza collettiva riguardo l'importanza del riuso ha motivato il processo partecipativo, nato da un'esigenza concreta: trasformare il conferimento casuale di beni in un'azione etica e consapevole. La realtà cervese, abituata a un flusso costante di visitatori e a un'economia dinamica, intende riflettere su come riqualificare l'uso delle risorse, riconoscendo il valore aggiunto - economico, ambientale e sociale - che deriva dalla reintroduzione nel ciclo economico di oggetti ancora funzionali, per superare la logica dello scarto e promuovere un'economia circolare alimentata non solo da prodotti ma soprattutto da valori. L'esperienza di Cervia Social Food, il dialogo con iniziative come Last Minute Market e la collaborazione con Hera hanno già iniziato a plasmare una consapevolezza trasversale, particolarmente avvertita nei settori alimentare e della moda, dove il concetto di sostenibilità è oggi più maturo e diffuso. Inoltre, in questo contesto, "Cervia R.I.U.S.A." si inserisce come un naturale evolversi di una precedente iniziativa partecipativa "Cervia prossima", che ha gettato le basi per un coinvolgimento attivo dei cittadini nella gestione delle risorse comunitarie. Questo nuovo processo partecipativo rappresenta dunque un'opportunità per consolidare pratiche esistenti e creare nuove sinergie, stimolando una partecipazione che va oltre la semplice condivisione di obiettivi, per diventare co-creazione di un futuro sostenibile. La sfida che Cervia si appresta ad affrontare con questo processo non è solo ambientale ma anche culturale: si vuole instillare nella comunità una mentalità che privilegia il riuso come scelta primaria, innescando un cambiamento che abbia radici profonde e si ramifichi in tutti gli ambiti della vita cittadina. - Il processo partecipativo ha come oggetto il coinvolgimento della comunità nella valorizzazione del CENTRO DEL RIUSO esistente attraverso la condivisione di una PROPOSTA GESTIONALE. Si tratta di sperimentare un approccio culturale al riuso che vada oltre la logica dei mercatini dell'usato, orientandosi verso un nuovo WELFARE ECOLOGICO. Il processo mira a definire le modalità per evolvere l'operatività del centro da "raccolta e secondo utilizzo", alla "rigenerazione dei beni", dando vita a nuovi oggetti e servizi. Il percorso richiede un'adesione attiva dei cittadini, chiamati ad impegnarsi personalmente nella realizzazione di una visione gestionale che sia espressione di una comunità partecipe nel ridurre significativamente gli sprechi, promotrice di un'economia circolare etica e responsabile, fondatrice di uno sviluppo sostenibile inclusivo. Il processo decisionale si colloca a monte del processo decisionale di redazione del regolamento comunale di gestione del centro di riuso. - PREMESSA Integrando gli approcci della ricerca-azione e del community management, il design del processo si basa sull'uso di un mix di strumenti contestuali e digitali per garantire una dinamica inclusiva di scambio di saperi e idee. La scelta degli strumenti è dettata dalla volontà di innescare un'innovazione sociale ed ecologica responsabile, incoraggiare la collaborazione comunitaria e promuovere un riuso eco-creativo. L'approccio è aperto, ciclico e adattivo per garantire che ogni step sia un tassello verso la costruzione di un centro del riuso espressione viva delle esigenze e delle aspirazioni della comunità. La piattaforma PartecipAzioni, il TdN e il CdG entreranno in azione in modo trasversale, accompagnando l'intero processo e assicurando una governance trasparente: la piattaforma sarà il cuore digitale del dialogo, supportando lo scambio di idee e l'interazione continua; il TdN sarà il luogo dove i diversi punti di vista possono convergere per formulare proposte equilibrate; il CdG vigilerà sull'equità del processo, garantendo che ogni fase rispetti i principi di imparzialità e rappresentatività. MAPPATURA E SENSIBILIZZAZIONE (fase di apertura) OBIETTIVO: Identificare punti di vista e creare consapevolezza sul progetto Cervia R.I.U.S.A. DOMANDA CHIAVE: Come possiamo reinterpretare le esigenze e le aspirazioni della comunità di Cervia per innescare un'efficace transizione verso un'economia circolare basata sul riuso generativo? ATTIVITÀ (strumenti e metodi) 1)Sondaggio Comunitario: raccogliere le percezioni e i bisogni riguardanti il riuso ecologico, la rigenerazione di beni, lo sviluppo concreto di un'economia circolare | Strumenti: Survio per la raccolta di risposte on line e moduli stampati per la raccolta on site | Metodologia: sviluppo di un'indagine demoscopica che utilizza una scala Likert per misurare atteggiamenti e opinioni. 2)Sentiment analysis: valutare il clima di opinione corrente nella comunità online sui temi di progetto (riuso, rigenerazione, economia circolare, transizione ecologica) | Strumenti: piattaforme specializzati di social listening con algoritmi di I.A. e/o analisi di micro-data | Metodologia: analisi qualitativa del sentiment espressa attraverso menzioni, hashtag e trend. 3)Think Tank Virtuale: favorire il coinvolgimento dei portatori dei diversi punti di vista individuati e innesco di dialogo strategico con gli stakeholder | Strumenti: Zoom per le sessioni interattive, Slido per raccogliere domande e feedback in tempo reale | Metodologia: tecniche di brainstorming digitale, con sessioni guidate da facilitatori per esplorare temi specifici CO-PROGETTAZIONE E IDEAZIONE (fase di sviluppo) OBIETTIVO: Generare proposte concrete e fattibili per il centro del riuso. DOMANDA CHIAVE:Quali strategie e quali regole possiamo co-progettare per assicurare che il centro del riuso diventi un modello di gestione e funzionamento che incarni i principi dell'economia circolare? ATTIVITÀ (strumenti e metodi) 4)Laboratorio di micro-progettazione: sviluppare idee innovative per la gestione e il funzionamento del centro | Strumenti: gruppi di discussione fisici o virtuali | Metodologia: world café per facilitare il brainstorming e quadro logico per l'elaborazione articolata di proposte. 5)Canale di Narrazione e Azione: raccontare il progetto e lo sviluppo del confronto per generare azione civica | Strumenti: produzione di contenuti multimediali diffusi tramite social media, con spazi di interazione per il pubblico| Metodologia: storytelling digitale per illustrare casi di successo e stimolare l'imitazione positiva. 6)Laboratorio di pensiero: formare i partecipanti ad una visione organica sul rapporto fra partecipazione e transizione ecologica, ispirando l'impegno civico nello sviluppo del riuso generativo | Strumenti: seminari ibridi con presentazioni interattive e strumenti di collaborazione digitale | Metodologia: apprendimento immersivo e partecipativo (presentazione di buone pratiche, esplorazione del ruolo attivo dei cittadini nel promuovere il riuso come risorsa economica e sociale. VALUTAZIONE E CONSOLIDAMENTO (fase di chiusura) OBIETTIVO: Finalizzare le proposte e valutarne l'impatto anticipato. DOMANDA CHIAVE:Come valuteremo l'impatto delle proposte condivise sul rafforzamento della comunità e sulla promozione di un ambiente sostenibile, e come questo impatto guiderà le future politiche del centro del riuso? ATTIVITÀ (strumenti e metodi) 7)Valutazione di impatto: prevedere gli effetti della proposta partecipata sul tessuto sociale | Strumenti: interviste in profondità (singole o a piccoli gruppi), set di indicatori di impatto sociale | Metodologia: discussione guidata e analisi delle implicazioni future delle proposte. 8)Exhibit itinerante R.I.U.S.A.:condividere e valutare collettivamente le proposte emerse (linee guida e regolamento alla comunità). Strumenti: pannelli informativi e micro-eventi. | Metodologia: esposizioni in punti nevralgici della città per la raccolta di feedback

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Strumenti digitali utilizzati

La piattaforma digitale ParticipAzioni fungerà da punto di incontro e scambio.

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Mediatori (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

Exibit urbano / Focus Group / Ricerca-azione partecipata

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

SCOPO: Rendere il centro del riuso un laboratorio vivo di pratiche sostenibili dove l’ecologia va di pari passo con lo sviluppo socio-culturale: la comunità sarà co-progettista nella valorizzazione dell'oggetto recuperato e, soprattutto, della ricchezza delle relazioni create.OBIETTIVI DI PROCESSO:-Generare un dialogo proficuo tra la comunità e le Istituzioni per una governance condivisa del centro. -Catalizzare l’engagement civico per passare dal conferimento occasionale a una scelta consapevole. OBIETTIVI DEL CONFRONTO:-Sviluppare idee innovative per la rigenerazione e il riuso sostenibile dei beni.-Condividere pratiche di consumo responsabile che possano essere adottate dalla comunità.

Risultati Attesi

RISULTATI DI PROCESSO:-Incremento dell'impegno civico con alta partecipazione agli incontri.-Definizione di una visione ecologica che risuoni con la comunità. RISULTATI DEL CONFRONTO-Elaborazione di linee guida per lo sviluppo di iniziative di riuso.-Condivisione di un regolamento per la gestione innovativa del centro.IMPATTI ATTESI:-RIGENERAZIONE>Rivitalizzazione del ciclo di vita dei beni e del tessuto sociale.-INCLUSIVITÀ>Assicurazione che ogni voce sia ascoltata e che ogni proposta onori le diversità.-UTILITÀ>Valutazione dell'efficacia delle pratiche di riuso basata sul valore aggiunto sociale.-SOSTENIBILITÀ>Adozione di pratiche che garantiscano tutela ambientale di lungo termine.-ATTIVISMO>Valorizzazione del civismo per una Cervia più responsabile e ecologica

Decisioni pubbliche che riguardano gli esiti del processo partecipativo

Il processo partecipativo si colloca a monte del processo di redazione/adozione di atti normativi e gestionali. La proposta partecipata sarà formulata per influenzare direttamente la definizione delle modalità gestionali del centro del riuso di Cervia, fornendo raccomandazioni forti e argomentate per la stesura del relativo regolamento comunale (Consiglio Comunale) e delle linee guida operative (Giunta comunale). In questo contesto, il modello organizzativo del centro può essere concepito con un certo grado di autonomia dal soggetto gestore (Cooperativa San Vitale, di cui Amici di San Vitale è uno spin off). Tuttavia, anche questo aspetto può essere oggetto di accordo tra il soggetto proponente e l'ente decisore, per integrare esigenze operative, amministrative, collettive. La condivisione di linee guida per lo sviluppo di iniziative di riuso e un regolamento per la gestione innovativa del centro sono le condizioni per lo sviluppo di progettualità di più ampio respiro, le cui risorse possono essere impiegate nel prossimo biennio solo se presente una proposta gestionale forte e condivisa, capace di valorizzare il centro del riuso come dispositivo di rigenerazione socio-economico, aspetto questo sul quale le associazioni di categoria già esprimono forte sostegno.

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Indice di partecipazione

23 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Oltre alle realtà firmatarie dell’accordo preliminare, sono state già sollecitati e coinvolti tutti i soggetti attivi nel progetto “Cervia Social Food”: IAL Emilia-Romagna, Gruppo Scout AGESCI Cervia, Associazione “Cervia Buona”, Ass. “Il Focolare della Vita”, Il Mulino Soc. Coop. Sociale ONLUS, Ecomuseo del Sale e del Mare di Cervia, Atlantide Soc. Coop. Sociale, Sole Soc. Coop. Sociale, Confcommercio Imprese Ascom Cervia, Gruppo Informale “Il Ricircolo”, Romagna Antica SRL. Caritas di Cervia, Caritas di Cannuzzo, Caritas di Savio e Parrocchia Madonna della Neve sono stati interessati per fungere da antenne per trasmettere informazioni alle persone più fragili. Tra gli attori già coinvolti vi sono inoltre diverse realtà del terzo settore che lavorano sul fronte dell'assistenza e dell'educazione ambientale, i collettivi giovanili che promuovono la sostenibilità attraverso eventi e iniziative, le scuole che rappresentano un fondamentale serbatoio di visioni innovative e i Consigli di Zona. Le precedenti esperienze realizzate sul territorio hanno permesso a tutte queste realtà di avvicinarsi e familiarizzare con le pratiche partecipative, consentendo di delineare una prima mappa di interessi e aspettative sullo sviluppo di pratiche circolari ed ecologiche, nonché di raccogliere preziose intuizioni sulle dinamiche socio-culturali.Il Comune di Cervia ed Hera sono attori chiave del progetto, attraverso i quali saranno sollecitati altre realtà che direttamente o indirettamente potranno essere interessate dal progetto: tutte le associazioni di categoria e la grande e media distribuzione. Per quanto riguarda i soggetti ancora da coinvolgere, l'obiettivo è quello di raggiungere gruppi meno rappresentati o con minore accesso ai canali istituzionali, come le comunità migranti, gli anziani, i disabili e le realtà giovanili meno organizzate. L'intenzione è di sollecitarli attraverso un approccio capillare e multicanale: momenti pubblici in luoghi facilmente accessibili, sessioni informative nelle scuole e l'uso di strumenti social.Particolare attenzione sarà posta alle realtà sociali che, a causa di limitazioni fisiche o tecnologiche, non hanno accesso sufficiente ai canali tradizionali di comunicazione. Si prevede di implementare soluzioni specifiche come l'assistenza personalizzata per l'uso della piattaforma digitale, la disponibilità di mediatori culturali che possano facilitare la partecipazione delle comunità straniere e la creazione di materiali informativi in formati accessibili e tradotti ove necessario.La comunità nel suo insieme sarà sollecitata con comunicazioni multicanale: editoriali sui giornali dei Comuni, comunicati stampa, manifesti in loco, locandine presso punti significativi. Per coinvolgere maggiormente le giovani generazioni saranno sollecitati gli Istituti superiori, le associazioni sportive e i circoli ricreativi attraverso momenti ed iniziative dedicate, valorizzando al meglio la collaborazione con Radio Social Coast.

Modalità di inclusione

Il progetto "Cervia R.I.U.S.A." rimarrà sempre a porte aperte e proporrà occasioni di ingaggio diversificate per consentire la più ampia partecipazione in base alle disponibilità di ogni partecipante. Durante la fase di apertura sarà istituito il TdN coinvolgendo coloro che hanno già aderito al progetto (e-mail di invito ai sottoscrittori dell’accordo) e stimolandoli a contribuire ad una mappatura di tutti i soggetti da includere. Ogni partner di progetto sarà a sua volta incentivato a proporre altri attori da includere, creando una rete di collaborazione e responsabilità condivisa. Il soggetto promotore, il soggetto decisore insieme ai componenti del TdN saranno invitati a valorizzare i propri “contatti caldi” per stimolare l’ingaggio dei diversi portatori di interessi, portatori di risorse e, soprattutto, portatori di relazioni. Per questo ultimo target, sarà importante far emergere il ruolo dei “gatekeeper”, vale a dire i “custodi dei cancelli” attraverso i quali le informazioni passano con più efficacia. In generale, sarà data priorità all’uso di approcci diretti - email nominali e telefonate mirate – rinforzate da “call to action” tematiche per interessare il mondo organizzato in modo più puntuale. Saranno inoltre realizzati incontri mirati con le associazioni di categoria per coinvolgere le imprese. La piattaforma digitale ParticipAzioni fungerà da punto di incontro e scambio.Saranno messi in campo diversi strumenti 2.0 - con la collaborazione delle realtà del territorio - per attivare interessi, interazioni e conversazioni on line: creazione di contenuti audio-video dedicati alla transizione ecologica, alla lotta al consumismo, al riuso e all’economica circolare per dare vita ad un canale social animato da contenuti di qualità co-redatti con gli stessi partecipanti (in primis con il Tavolo di negoziazione).A questi strumenti, ne saranno aggiunti due che aprono le porte al mondo della partecipazione digitale: Sentiment Analysis e Opinion Mining. Il sentiment fornisce un’indicazione generica sulla presenza (in pagine web e social) di opinioni intese come parole che veicolano impressioni (emozioni, sensazioni) positive o negative. L’opinion mining consente di aggregare questi dati (l’insieme di parole-opinioni) approfondendo la percezione dei diversi target sulle questioni oggetto del confronto (dopo l’alluvione c’è grande attenzione mediatica sulle sfide ecologiche). Questi strumenti permettono di intercettare anche coloro che sono meno presenti fisicamente ma attivi digitalmente, fornendo una panoramica più completa e veritiera delle varie opinioni e sentimenti relativi al centro del riuso e alle sue potenzialità.Le modalità di inclusione saranno flessibili e adattabili, per rispondere alle esigenze di realtà e soggetti di diversa natura e dimensione, un approccio ritenuto necessario a garantire che il processo partecipativo rifletta la ricchezza e la diversità del tessuto comunitario e che nessuna voce rimanga inascoltata.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Il processo integrerà gli approcci di ricerca azione e community management. Le attività saranno caratterizzate da un mix di strumenti - contestuali e digitali - per consentire il più ampio coinvolgimento e per ricomporre la dimensione informativa, consultiva e ideativa del confronto: ogni appuntamento del processo dovrà al contempo consentire la circolarità di saperi, l’espressione di punti di vista sui temi, la formulazione di proposte. La scelta degli strumenti è guidata da oggetto e obiettivi di progetto: promuovere un'innovazione sociale attenta alle risorse, favorire una collaborazione attiva e vicina ai bisogni della comunità, sostenere l'economia circolare e valorizzare un riuso che sia creativo e produttivo.In ragione di ciò, saranno utilizzati i seguenti metodi: impiego di facilitatori, confronto contestuale (on site) e conversazioni digitali (on line), dialogo collaborativo strutturato con domande guida. Il processo sarà dunque caratterizzato dai seguenti strumenti: APERTURA - Strumenti quali-quantitativi: think tank e focus group dedicato a gruppi di interesse (on line con Zoom/Slido); sondaggio aperto alle comunità (distribuito in formato cartaceo e on line su Survio); analisi delle conversazioni 2.0 attive (press/web/social monitorig con strumenti ad hoc); attivazione dello spazio dedicato sulla piattaforma PartecipAzioni. PARTECIPAZIONE – Strumenti qualitativi: video narrazione e call to action condotte insieme al TdN per attivare nuove conversazioni 2.0 (attivazione di un canale social dedicato con possibilità di commento); laboratorio di micro-progettazione (con modalità world caffè) per la definizione della proposta gestionale; impiego del quadro logico e della teoria del cambiamento.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

CHIUSURA - Strumenti qualitativi: exhibit (con modalità road show ed assemblea di cittadini) aperto alle comunità per condividere linee guida e regole, valutando ex ante il possibile impatto in termini di sviluppo di una comunità pro-attiva verso una piena transizione ecologica, fondata sul valore della rigenerazione e dell’economia circolare.Durante l’intero processo, in presenza di eventuali divergenze sarà adottato l’approccio del confronto creativo. Il punto di partenza del confronto sarà la mappa delle questioni in gioco, integrata progressivamente dagli esiti. I partecipanti dovranno rispondere alla domanda “Come utilizziamo le posizioni emerse per formulare proposte efficaci, eque, stabili e sagge rispetto al tema che stiamo trattando?". Ogni soggetto formula una proposta e ne illustra le motivazioni; il facilitatore invita a individuare proposte ponte – rispondenti a più esigenze e interessi - selezionandole tra quelle emerse o riformulandone; o in caso di perplessità, la discussione procede ponendo la domanda “Cosa si dovrebbe cambiare per venire incontro alle tue preoccupazioni?". Le proposte vengono via via analizzate fino al raggiungimento di una proposta concertata che soddisfi tutte le parti in gioco.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Il progetto "Cervia R.I.U.S.A." adotterà una strategia comunicativa trasparente e accessibile. Un piano di comunicazione dedicato sarà predisposto per accompagnare le fasi del percorso partecipativo. Sarà adoperata la piattaforma PartecipAzioni per rafforzare l'engagement dei cittadini: qui saranno pubblicate tutte le informazioni rilevanti, come calendario degli appuntamenti, report degli incontri, evoluzione dell’iterazione del confronto. Il tutto sarò rilanciato attraverso la pagina web dedicata sul sito del soggeto decisore (visibile da home) e attraverso la pagina social del soggetto promotore, dove il racconto sarà arricchito da materiali multimediali. Le comunicazioni online e offline presenteranno un'immagine coordinata, che includerà logo, font e grafiche ispirate ai temi del riuso e della transizione ecologica.Per la promozione ONLINE, si utilizzeranno i media web locali e i social network più rilevanti, personalizzando i contenuti per raggiungere e coinvolgere un'ampia varietà di pubblico. Vodcast e podcast saranno sottotitolati per garantire l'inclusività.Per quanto riguarda l'OFFLINE, si produrrà materiale informativo cartaceo in quantità limitata, con un occhio di riguardo verso la sostenibilità. Si valorizzeranno il passaparola e i momenti di comunicazione informale nei luoghi di aggregazione.I risultati del processo saranno resi pubblici attraverso la piattaforma, la pagina web e i social, oltre ad un evento finale per condividere collettivamente la proposta gestionale. Iniziative locali forniranno ulteriori occasioni per diffondere i risultati conseguiti (in vista anche della stagione turistica).Gli strumenti di cornice che verranno messi in campo comprendono: -una chiara immagine coordinata per tutte le comunicazioni; -cartoline-invito progressive che riassumono le varie fasi e invogliano alla partecipazione;-fogli informativi online per aggiornamenti costanti;-video che evidenziano i momenti chiave, per dinamizzare i canali digitali;-una brochure finale che documenterà il percorso e ne promuoverà i risultati;-comunicati stampa periodici per mantenere l'attenzione sulla progressione del progetto.A questi strumenti più classici, si aggiunge anche un’azione promozionale creativa pensata ad hoc dai giovani già coinvolti nel progetto: il "DIARIO DIGITALE DEL RIUSO", un blog dove saranno pubblicate storie di oggetti riusati, con interviste video ai donatori e ai destinatari, illustrando il ciclo di vita degli oggetti e il loro impatto sulla comunità.Questa particolare iniziativa punta a coinvolgere la comunità in un dialogo profondamente personale, evidenziando come il riuso possa essere non solo utile e sostenibile, ma anche ricco di storie e di umanità.Tutte le azioni comunicative saranno discusse e condivise all'interno del TdN, con i partecipanti che saranno incoraggiati a promuovere i risultati attraverso i propri canali, sottolineando l'importanza del loro contributo al successo del progetto partecipativo

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/208 e ai requisiti stabiliti dall’allegato 1 alla deliberazione di Giunta regionale n. 2054 del 27/11/2023.

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Coerenza complessiva rispetto agli obiettivi strategici del sistema regionale

Coerenza rispetto al contesto locale

Capacità generativa di impatto rispetto a risultati concreti

Qualità della definizione dell’oggetto del processo partecipativo

Qualità del design di processo

Innovazione sociale

Innovazione istituzionale

Innovazione digitale

Premialità Tecniche

Settore

Processi partecipativi in merito alle iniziative finalizzate alla transizione ecologica

Progetto in materia di transizione ecologica

Adesione alla piattaforma regionale PartecipAzioni

Accordo formale preventivo

Modalità del monitoraggio e indicatori

Il monitoraggio sarà costante e dettagliato, sia durante che dopo il percorso partecipativo. Durante il processo, saranno raccolte adesioni e presenze alle attività, sollecitato il TdN e il CdG a fare valutazioni su qualità del confronto e rappresentatività della partecipazione. Al termine, si terranno incontri di coordinamento fra promotore, decisore, TdN e CdG per condividere gli impatti decisionali e si organizzerà un evento pubblico di restituzione dei risultati effettivi. Sarà garantita dal promotore una periodica informazione verso partecipanti e la cittadinanza sullo sviluppo del confronto/coordinamento con l’ente decisore (tramite news, post, feed, mail). L'avanzamento del progetto sarà comunicato regolarmente online e valorizzato attraverso la piattaforma PartecipAzioni. I. DI PROCESSO Engagement Civico-% di cittadini attivati rispetto al target.Partecipazione Ibrida-Aumento del contributo ideativo, integrando interazioni online e offline.Qualità delle Proposte-Indice di sostenibilità e innovazione delle idee condivise.I. DI RISULTATOOutput Documentali–N di proposte gestionali, raccomandazioni e regole elaborate.Feedback Comunitario-Valutazione del valore aggiunto sociale delle proposte.Iniziative Comunitarie–N di iniziative nate dall'impegno civico post-progetto.I. DI IMPATTO Adozione Normativa–% di proposta partec. ratificata da Giunta o Consiglio e incidenza attuativa.Esecuzione Gestionale–N di pratiche aderenti alla proposta partecipata.Rinascita Comunitaria-Frequenza di utilizzo di oggetti rigenerati ed interazione ad eventi.

Formazione del personale

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Istanze

No

Petizioni

No

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Entrambe le tipologie di soggetti (Soggetti non finanziati nell’ultimo triennio e soggetti organizzati della società civile)

Tipologia di Soggetto proponente

Enti Terzo Settore (ETS)

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Giovani

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 25/04/2024