Regione Emilia-Romagna

CONNETTERE VISIONI, PLASMARE SPAZI. Un percorso per i Centri Giovanili del futuro

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

In corso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2023

Anno Finanziamento

2023

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

No

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Anno di avvio

Data inizio del processo

29/03/2024

Durata (mesi)

6

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale

Il Comitato di Garanzia Locale viene in questo progetto inteso non solo come organo di controllo ma anche come spazio per un migliore indirizzo delle attività: per questo si pensa di coinvolgere in questa sede esperti che possano portare sensibilità e competenze relative ai 4 ambiti di rilievo del progetto: partecipazione, politiche giovanili, riflessione pedagogica e attivismo giovanile sulla transizione ecologica. Il comitato sarà composto da Daniele Donati, docente dell’Università di Bologna esperto in partecipazione, sussidiarietà e collaborazione civica, da Elena Salvucci de La Casa del Cuculo (in attesa di conferma), esperta in partecipazione dei giovani, da Pasquale Pagano di Extintion Rebellion e da un pedagogista del territorio.

Comitato di Garanzia locale - Funzioni assegnate

Monitoraggio degli esiti del processo, Supervisione del corretto svolgimento del processo

Indirizzo

Viale Risorgimento, 1b, 40065 Pianoro

Tavolo di Negoziazione

I primi soggetti ad essere inseriti nel TDN saranno i sottoscrittori degli accordi di partenariato e i rappresentati degli uffici dell’Unione competenti (Politiche Giovanili). Questo gruppo, ampliato da nuovi soggetti portatori di interesse che saranno individuati contestualmente al lancio del percorso, saranno convocati nel mese di marzo per l’Istituzione del Tavolo di Negoziazione del processo, ad oggi non ancora esistente.Nel TDN verranno inclusi per tutta la durata del progetto soggetti le cui visioni e contributi siano rilevanti per le finalità del progetto e che per organizzazione o per tipologia di attività possano portare in questo gruppo una visione di Unione, sia per quel che riguarda i 3 Comuni in cui sono presenti i CAG che per i restanti 2 Comuni. I nuovi soggetti anche a percorso avviato verranno inclusi nel tavolo sulla base di questo criterio, la cui valutazione verrà esplicitata dallo staff di progetto a tutti i restanti membri del TDN ascoltando anche pareri degli stessi. I soggetti le cui attività dovessero essere rilevanti ai fini del progetto ma il cui raggio di azione dovesse limitarsi a un livello Comunale saranno invece orientati alla partecipazione agli incontri locali del percorso. Il Tavolo di Negoziazione, come descritto nell’accordo formale, infatti avrà un ruolo di:- Condivisione e perfezionamento di dettaglio delle modalità e finalità del percorso partecipativo, delle sue fasi. Nello specifico i membri del TDN collaboreranno a definire e condivideranno: il programma dettagliato (tempi, luoghi, strumenti di discussione, modalità) e le diverse forme di coinvolgimento dei giovani e degli stakeholder locali e della cittadinanza, - Prima elaborazione delle tematiche oggetto del percorso, delle necessità in campo e delle opportunità presenti sul territorio..- Supervisione dello svolgimento del processo complessivo dell’Unione dei Comuni Savena Idice.- Collaborazione nell’impostazione e sviluppo delle azioni di comunicazione del progetto e allargamento della rete.- Valutazione dei passaggi strategici del percorso, dell’esito degli incontri territoriali.- Collaborazione nell’individuazione e risoluzione di possibili problemi durante il percorso o di particolari opportunità.- Analisi delle proposte nate sul territorio e delle azioni sperimentali.- Validazione delle Linee Guida e del DocPP a fine percorso.- Monitoraggio del percorso durante il suo svolgimento e successivamente alla sua conclusione.Il Tavolo sarà condotto da facilitatori che, a seconda dei temi oggetto dell’incontro, utilizzeranno diverse metodologie: 4 ws, Problem Tree e world cafè nelle prime fasi di messa a fuoco delle tematiche, Visual Thinking, Fishbowl per le parti di individuazioni di strategie collaborative sui diversi fronti di progetto. Verranno via via valutate necessità di facilitazione relative a eventuali conflitti. il TDN si incontrerà a cadenza bimestrale, e in ogni occasione in cui sarà necessario un confronto sui temi del percorso.

Titolari della decisione

Unione Savena-Idice

Soggetti esterni

Associazione Libera / CEFAL

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Loiano / Monghidoro / Monterenzio / Ozzano Dell'Emilia / Pianoro

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Potenziali effetti sul miglioramento della qualità ambientale

Il processo porterà a un graduale miglioramento della qualità ambientale all'interno degli spazi dei Centri Giovanili stessi a partire dalle proposte di ragazzi/ragazze e stakeholder. In particolare potranno essere valorizzate proposte legate ai temi dell’ecologia, dell’economia circolare e del riuso.

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Nella programmazione dei CAG, l'ascolto attivo dei giovani è cruciale per comprendere le loro esigenze, desideri e difficoltà con gli spazi fisici e virtuali che li vedono protagonisti, al fine di fare emergere visioni, idee e progetti. E' fondamentale infatti plasmare spazi che garantiscano ai giovani di essere protagonisti, sceneggiatori e non solo spettatori delle scelte culturali e sociali delle loro comunità, offrendo loro canali per rappresentare i loro punti di vista, tra cui la cosiddetta "ecoansia", che spesso restano fuori dalla vita pubblica di comunità. I Comuni dell'Unione Savena-Idice hanno una tradizione di attenzione alle generazioni giovani. Nel 2004, la comunità di giovani pianoresi fece nascere il "Pianoro Factory" tramite un processo partecipativo pionieristico; la scelta di creare luoghi dei e per i giovani è stata adottata anche dai Comuni di Ozzano e Monghidoro. Nonostante l'impegno storico, negli ultimi anni gli spazi hanno vissuto un cambiamento nelle modalità di partecipazione e aggregazione giovanile, osservando una maggiore resistenza nella partecipazione attiva dovuta a un diffuso malessere, che attraversa tutti gli ambiti di vita dei giovani. Anche attraverso le attività del progetto BEE NEXT, che ha realizzato e sta approfondendo momenti di ascolto di ragazzi e ragazze del territorio, è emerso con chiarezza (dagli oltre 500 questionari e dai momenti di outreach) come gli under 19 prediligano spazi di incontro liberi e non presidiati, elemento che rende ancor più complicata la costruzione di un'offerta per i centri. Stimolare un coinvolgimento più attivo è essenziale, affinché la discussione sui giovani includa effettivamente le voci dei giovani stessi. L'esperienza positiva del "Pianoro Factory" dimostra il potenziale di successo di un approccio partecipativo, ma il mutamento nei comportamenti giovanili richiede un adeguamento delle strategie, anche a tutela del fatto che i CAG esistenti restino spazi vissuti da tutti e per tutti. - L'oggetto del percorso partecipativo è l'elaborazione di una nuova programmazione delle attività dei Centri di aggregazione giovanile (CAG) dell'Unione, grazie al coinvolgimento dei giovani del territorio (14- 29 anni) e di altri soggetti chiave delle comunità di riferimento tra cui gli Istituti Comprensivi e gli Istituti di Istruzione Superiore del Territorio. Il processo partecipativo andrà a definire la programmazione delle attività dei Centri di Aggregazione Giovanile, che l'Unione dei Comuni ha la responsabilità di definire annualmente insieme ai soggetti gestori degli spazi. L'avvio del processo coinvolgerà in maniera particolare i tre Comuni dell'Unione che ospitano i Centri Giovanili esistenti: Pianoro, Ozzano dell'Emilia e Monghidoro. Un focus particolare è posto sulla riflessione riguardo alla transizione ecologica, incoraggiando il protagonismo dei giovani su temi come quelli promossi da movimenti come "Fridays For Future". - La strutturazione del processo di partecipazione si articolerà su due binari, ciascuno finalizzato a interessare un target diverso: - un primo binario sarà rappresentato da un'azione partecipativa volta a coinvolgere i/le giovani tra i 14 e i 29 anni del territorio sulle finalità del progetto - un secondo si tradurrà in un'azione che metterà al centro le comunità educanti dell'Unione intese in senso lato: istituti scolastici ma anche associazioni, società sportive e altri soggetti che lavorano a contatto quotidiano con ragazze e ragazzi di questa fascia di età. Questo secondo target sarà coinvolto sia per attivare momenti di ascolto e di engagement di questi soggetti ma anche per arrivare attraverso azioni dedicate in maniera capillare al primo gruppo. Il percorso, anche grazie alle attività di comunicazione, sarà comunque aperto a tutti i cittadini e soggetti interessati del territorio. Le diverse fasi in cui si articola il processo saranno sviluppate in coerenza con quanto previsto dalla Legge regionale sulla partecipazione: nella fase iniziale sarà istituito il Tavolo di Negoziazione del progetto con il quale sarà condivisa la struttura del percorso e la sua organizzazione. In questa fase sarà data particolare attenzione all'inclusione di nuovi soggetti strategici nel TdN, a consolidare il rapporto con gli IC e gli IIS del territorio per andare poi a definire in maniera condivisa e più dettagliata cronoprogramma e modalità di svolgimento del processo a livello di Unione. In particolare sarà aggiornata la mappa degli stakeholder dei diversi territori dell'Unione già delineata nell'ambito del progetto Bee Next con la metodologia dello Stakeholder Ecosystem Map. In questa fase sarà dato avvio al piano di comunicazione anche con una serie di momenti di lancio nei singoli comuni: incontri con gli stakeholder, azioni sul territorio secondo le modalità dell'ambient advertising e infine la diffusione di un breve questionario rivolto a tutti i cittadini adulti finalizzato a mettere in luce come le comunità vedono i giovani del territorio. Sarà anche realizzato un questionario dedicato per gli insegnanti che lavorano sul territorio volto a indagare il loro punto di vista e ad avviare un loro coinvolgimento attivo sul progetto. Come citato in premessa un questionario per i ragazzi è già stato diffuso negli scorsi mesi grazie al progetto di Bee Next. Il percorso si articolerà poi in 3 sotto processi, uno per ciascuno dei Comuni che vede la presenza di un CAG. Per ogni Comune il percorso si articolerà in: 1 - Una fase di contatto, attraverso incontri diretti in presenza e da remoto, con gli stakeholder del Comune che saranno invitati a un incontro di lancio in presenza in cui, attraverso le metodologie del mapping, si realizzerà una mappatura partecipata delle opportunità esistenti per i giovani sul territorio, dei luoghi di aggregazione. 2- Una fase di contatto con ragazzi e ragazze del territorio che prevede momenti di Outreach/interviste sul campo nei loro luoghi di aggregazione/passaggio/incontro 3- L'attivazione di alcuni strumenti di partecipazione digitali e contatto pensati per favorire l'interazione con ragazzi finalizzati a raccogliere proposte su cui i giovani possano impegnarsi direttamente 4 - Un momento di incontro per ragazzi e ragazze che sarà facilitato con un adattamento delle metodologie del World Cafè e dell'OST finalizzato ad aggiornare il quadro delle necessità ereditato del progetto Bee Next, a individuare possibili cause e soluzioni dei problemi esistenti, immaginare scenari futuri e progettare attraverso le metodologie del Design Thinking alcune proposte di natura collaborativa che vedano il protagonismo di giovani e giovanissimi in particolare in relazione ai Centri Giovanili territoriali. 5 - Un momento di incontro misto di confronto tra stakeholder e giovani partecipanti sulle proposte emerse e prima definizione delle linee guida 6 - La realizzazione di alcune prime azioni tattiche sperimentali (una per Comune) Infine si organizzerà un incontro a livello di Unione per condividere l'esito delle azioni sperimentali e le linee guida che avranno una declinazione a livello di Unione e un set di specifiche per ogni Comune in cui sia stato attivato il percorso partecipativo. Il DocPP includerà le linee guida, redatte anche a partire dalle sperimentazioni nate sul campo, che impatteranno sulla programmazione delle attività dei Centri Giovanili già dall'A.S 2024/2025 e, a partire dai temi emersi, su possibili policies parallele. Tutto il percorso sarà orientato alla massima trasparenza e inclusività.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Strumenti digitali utilizzati

L’utilizzo di strumenti digitali si articolerà su 3 livelli: 1. interazione rivolta a tutti i cittadini nella prima fase diprogetto che sarà rappresentato da breve questionario digitaleutile a indagare gli atteggiamenti delle comunità dell’Unioneverso i giovani. 2 PartecipAzioni in cui saranno coinvolti gli stakeholder territoriali e le comunità educanti.3 strumenti in via di sviluppo pensati per i più giovani (Instagram,Telegram, Kahoot)

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Esperti della specifica materia trattata (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

OST (Open Space Technology) / World Cafè / Future search conference / Design Thinking / Metodologia Opera / Focus Group / Interviste e questionari strutturati

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Gli obiettivi del processo partecipativo si articolano su più livelli.- Rinnovare il coinvolgimento delle comunità giovanili nella vita della propria comunità a partire dall’ascolto delle loro necessità e visioni.- Creare una programmazione condivisa e inclusiva per i CAG del territorio, promuovendo una visione di corresponsabilità nella gestione degli spazi pubblici e il protagonismo di ragazzi e ragazze.- Plasmare spazi fisici e virtuali che riflettano le visioni, le abitudini e i desideri dei giovani (negli ultimi anni in rapida evoluzione).- Formare comunità più sensibili alle loro esigenze.- Coinvolge la comunità educante per una migliore comprensione delle necessità giovanili, promuovendo un'interpretazione attiva e migliorando la convivenza a tutti i livelli.- Dare spazio alle istanze dei giovani che riguardano la transizione ecologica nei CAG e sul territorio.- Attraverso occasioni di protagonismo e autogestione accompagnata, costruire occasioni di empowerment per ragazzi e ragazze

Risultati Attesi

Tra i risultati che si intende raggiungere:- La creazione partecipata di una programmazione del CAG in tutti i loro aspetti, che vanno dalla strutturazione degli spazi a quelli delle attività.- La strutturazione di momenti permanenti di ascolto e protagonismo per le giovani generazioni nel territorio dell’Unione.- La strutturazione di reti di stakeholder cittadini che collaborino attivamente con i referenti delle Politiche Giovanili e gli educatori dei centri.

Decisioni pubbliche che riguardano gli esiti del processo partecipativo

Gli esiti del processo partecipativo saranno tradotti in un set di Linee Guida e proposte che porranno le basi della programmazione dei Centri Giovanili di Pianoro, Ozzano e Monghidoro per l’anno scolastico 2024-25. La definizione della programmazione delle attività nei CAG è responsabilità del Servizio Politiche Giovanili e viene normalmente costruita in dialogo con gli operatori dei Centri. Può, in alcuni casi, prevedere una o più determinazioni dirigenziali nei casi in cui sia necessario prevedere impegni di spesa specifici. Inoltre, gli esiti saranno fondamentali nella stesura delle future progettazioni che riguarderanno le attività proposte dal Servizio Politiche Giovanili nei CAG. Il coinvolgimento attivo degli utenti del CAG nella strutturazione di parte o della maggioranza delle attività è già attualmente la prassi nei CAG dell’Unione che prevedono la possibilità per i/le giovani di portare e realizzare proposte. In questo senso il percorso partecipativo però lavorerà per tradurre le istanze di un gruppo più ampio rispetto agli utenti in questi spazi, mappando le disponibilità delle comunità e dando un input radicale alle attività degli educatori sul territorio

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Indice di partecipazione

23 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Il target dei giovani del territorio dai 14 ai 19 anni è per sua natura una categoria che non ha canali di comunicazione con l’Unione o i Comuni (al di fuori di CAG non esistono in questo momento esperienze come Consulte o CCCR) e il cui coinvolgimento, che si intende senza distinzioni di genere, abilità, lingua e cultura, è quindi centrale per il presente percorso.Anche a partire dall’individuazione dei partner di progetto e da alcune manifestazioni di interesse e sollecitazioni ricevute negli scorsi mesi, è stata data particolare attenzione all’individuazione e coinvolgimento delle realtà sociali del territorio che potessero accompagnare questo percorso e partecipare ai suoi momenti. Nello specifico sono stati coinvolti e hanno confermato il loro interesse nel percorso in qualità di partner Cefal, Libera Bologna, Arci Uisp Ozzano, Coop La Carovana, Seacoop. In particolare il progetto è stato condiviso con le scuole del territorio, sia IC che IIS con i quali periodicamente il Serv. Politiche Giovanili lavora alla programmazione didattica ma che in questo contesto verranno coinvolti in una riflessione funzionale all’orario extra scolastico. In un contesto di abitudini di tempo libero particolarmente eterogenee, gli istituti scolastici sono tra i pochi luoghi a frequentazione quotidiana del target individuato, che avviene senza distinzioni di genere, abilità, provenienza. Questi soggetti sono quindi di particolare rilevanza non solo per arrivare ai ragazzi ma anche per l’attività non strettamente didattica che svolgono sui territori.Gli ETS coinvolti nel progetto sono soggetti che attualmente gestiscono sul territorio CAG e Centri Ricreativi Culturali (Arci Ozzano, La Carovana, Seacoop) o che sono da molti anni attivi sul territorio nell’organizzazione di attività di impegno pubblico a favore di giovani e giovanissimi (Libera Bologna).Si ritiene necessario coinvolgere nel percorso anche un set di soggetti più ampio: si tratta di realtà organizzate che, anche se non sono quelle abitualmente deputate allo sviluppo delle politiche giovanili istituzionali, hanno un ruolo fondamentale nel fornire proposte, attività e spazi a ragazzi e ragazze. Saranno infatti sollecitate e coinvolte nel processo: le società sportive territoriali, le associazioni culturali che offrono corsi o altre attività, associazioni giovanili dove presenti, parrocchie, ma anche i gestori di bar, esercizi commerciali o locali di riferimento per il tempo libero, fondamentali in questi territori periferici in cui, specialmente per chi non ha autonomia di trasporto, si trascorre il tempo in luoghi di prossimità. Si lavorerà anche a un coinvolgimento dell’Azienda di Tper e dei soggetti attivi sui temi della transizione ecologica sul territorio per poter dare poi supporto ad eventuali proposte e azioni dei ragazzi su questi temi.Questi soggetti, parzialmente già mappati nel progetto Bee Next, verranno coinvolti attraverso un’attività di mailing, call e incontri dedicati.

Modalità di inclusione

Tutto il percorso fin dall’avvio prevede la sollecitazione dei soggetti del territorio rilevanti per i temi del percorso, in particolare quelli che vedono la presenza come gestori o utenti al loro interno di giovani e giovanissimi: si tenterà in questo senso di dare spazio alle varie comunità del territorio dell’Unione in maniera differenziata tra i vari Comuni.Ai fini dell’individuazione e inclusione di eventuali nuovi soggetti:- Il progetto sarà presentato ai consigli comunali del 5 Comuni in modo da poter coinvolgere amministratori e consiglieri in una nuova fase di individuazione di potenziali interessati cui far seguire un momento coordinato di contatto, avviso e proposta di nuovo coinvolgimento. - Sarà data comunicazione dell’avvio del percorso a tutti i soggetti organizzati dell’Unione e dei cinque comuni (ETS, OdV, sindacati, associazioni di categoria) a partire dai database esistenti e attraverso i canali di comunicazioni abituali (mailing, ecc), ampliando dove necessario questa mappatura con la collaborazione dei soggetti già coinvolti.- Attraverso forme di comunicazione interna saranno raggiunti tutti i dipendenti comunali, non solo quelli facenti parte dello staff, che potranno essere aggiornati e prendere attivamente parte al processo, in particolare gli Uffici Comunicazione, Scuola e Cultura.- Accanto alle attività di comunicazione istituzionale, saranno anche identificati soggetti strategici per un coinvolgimento più capillare sul territorio come ad esempio i rappresentanti scolastici dei genitori, le organizzazioni giovanili presenti (anche Universitarie nel caso di Ozzano dell’Emilia), gli allenatori e gli animatori parrocchiali, il gruppo ampio degli insegnanti e una serie di opinion leader locali.L’inclusione di nuovi soggetti sarà inoltre uno dei punti chiave delle prime fasi del piano di comunicazione: con questa finalità saranno messi in campo strumenti di comunicazione diretta, incontri a distanza o in presenza a cura dello staff di progetto o dei facilitatori, canali Whatsapp e Social con target di riferimento giovanile. Il questionario previsto nella prima fase di progetto e rivolto a tutti i cittadini sarà un primo strumento di contatto che vedrà al suo interno anche modalità per l’inclusione, così come per le interviste sul campo pensate per i giovani. Durante tutto il percorso verrà mantenuta la porta aperta e per facilitare ed incoraggiare la partecipazione delle persone, che generalmente non partecipano a questo tipo di processi, verranno organizzati anche dei semplici momenti conviviali e di socializzazione. Chiunque potrà partecipare comunicando la propria adesione (scrivendo o telefonando) ai referenti incaricati dell’ente, tutti i contatti saranno visibili nella sezione dedicata del sito comunale. Per ogni soggetto si valuterà se indirizzarlo alla partecipazione al TDN o se invece orientarlo agli incontri veri e propri del percorso.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Il processo sarà progettato e animato da facilitatori in tutte le sue fasi; la gestione del TDN, la progettazione e moderazione degli incontri con i partecipanti, ma anche l’attivazione e moderazione di strumenti di engagement digitali e a distanza. Nell’utilizzo di metodi di facilitazione il presente progetto fa anche riferimento alla cornice teorica del progetto URBACT: di tutti gli strumenti proposti saranno valutati specifici adattamenti per fare in modo che siano efficaci per il target 14-19 anni quando presente. La fase di apertura sarà finalizzata alla creazione di rete, al coinvolgimento e alla conoscenza. In questa fase con riferimento al target 14-19 anni verranno utilizzate le metodologie dell’Outreach e interviste sul campo (individuali e in piccoli gruppi) e alcuni strumenti digitali di coinvolgimento pensati per i più giovani sfruttando piattaforme come Kahoot, GoogleForm, Telegram e/o piattaforme private in modalità anonima e rispettosa della privacy dei minori.Per quel che riguarda il target degli stakeholder saranno utilizzate le metodologie dello stakeholder ecosystem map, e, durante gli incontri, del mapping (per attivare a un quadro delle opportunità presenti sul territorio per i giovani) mentre per la cittadinanza e gli insegnanti si farà riferimento alle metodologie della ricerca sociale attraverso un’indagine leggera su piattaforma digitale.Nella fase di svolgimento (degli incontri in presenza) in particolare con i giovani, per arrivare a un quadro condiviso delle necessità e delle opportunità in campo saranno utilizzati adattamenti delle metodologie del World Cafè e dell’OST. Saranno coinvolti i partecipanti nell’individuare possibili cause e soluzioni dei problemi esistenti attraverso le metodologie del Problem Tree e delle 4ws, nell’immaginare scenari futuri attraverso la metodologia del Newspaper of Tomorrow e della Future Search Conference, mentre per progettare azioni collaborative da realizzare sui territori e attorno ai CAG saranno utilizzate le metodologie del Design Thinking (Opera, Action Table, Coaching Circles momenti di co-progettazione guidata).

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

In fase di chiusura, riguardo alle proposte che emergeranno e che prevedono il protagonismo del target di progetto 14-19, si immagina di attivare 3 azioni sperimentali sui 3 territori con la metodologia del “tatticismo”, partendo cioè già dai primi mesi di percorso a realizzare piccole azioni pilota a basso costo e ad alta realizzabilità per verificarne in tempo reale l’efficacia e soprattutto l’effettiva disponibilità al coinvolgimento dei ragazzi/e e la capacità di dare supporto degli stakeholder territoriali. Il DocPP sarà validato attraverso le metodologie del Focus Group e di OPERA. Per tutte le fasi verrà fatta una valutazione più specifica delle metodologie da utilizzare insieme ai facilitatori durante lo svolgimento del processo. Non è previsto l’utilizzo di strumenti di democrazia diretta ma saranno attivati strumenti propri dell’amministrazione condivisa.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Si prevede di dettagliare un piano di comunicazione a supporto del percorso partecipativo che, intrecciandosi strettamente con le diverse attività previste, sarà utile sia al coinvolgimento dei target interessati che alla trasparenza e accessibilità di tutti i materiali alla cittadinanza ampia. Il piano utilizzerà al meglio le risorse, i canali e gli strumenti esistenti che già l’Unione utilizza abitualmente (sito dell’Unione e siti dei 5 Comuni, newsletter, social di Unione @Youlab, Comuni e dei CAG esistenti) affiancato da alcuni strumenti ed azioni immaginate ad hoc. La comunicazione in secondo luogo prevederà l’attivo coinvolgimento e collaborazione dei membri del Tavolo di Negoziazione e degli altri soggetti strategici in modo da dare visibilità al percorso e in particolare di attivarsi per stimolare la partecipazione agli appuntamenti previsti nel percorso specialmente del target 14-19 anni.Nello specifico il piano prevede: l’ideazione di un logo di progetto e relativa immagine coordinata che sarà di taglio particolarmente accattivante per i giovani, con produzione di materiali di comunicazione cartacei e digitali da diffondere nei luoghi strategici del Comune, specialmente quelli frequentati dal target di progetto. Il progetto aderirà alla piattaforma regionale PartecipAzioni: si immagina di creare sulla piattaforma la pagina di progetto che terrà traccia dei materiali, documenti, contatti ma anche appuntamenti del percorso e azioni di partecipazione digitale per gli stakeholder. Questa pagina sarà poi collegata in maniera visibile al sito dell’Unione, a quello dei Comuni dell’Unione sia in maniera statica che attraverso le news del percorso, che saranno prodotte in occasione del lancio, della chiusura e dei momenti strategici di incontro/eventi.L’invito agli appuntamenti pubblici avverrà attraverso mailing diretto, newsletter, social dell’Unione e Comuni e da parte dei membri del TDN. Si individueranno anche alcuni canali privilegiati informali (pagine Instagram a vocazione territoriale/giovanile, gruppi Whatsapp tematici, ecc…) limitatamente all’invito ai singoli appuntamenti; si prevede di realizzare anche strumenti di ambient advertising collegati a piattaforme digitali da inserire in alcuni luoghi strategici per l’aggregazione dei ragazzi (biblioteche, parchi, locali e bar). Anche le iniziative sperimentali diventeranno fondamentali occasioni di comunicazione del progetto e delle proposte che ne scaturiranno. Un incontro pubblico si svolgerà alla conclusione del percorso e avrà la finalità di comunicare gli esiti del percorso stesso alla cittadinanza e agli stakeholder e raccogliendo il loro impegno a collaborare: DoCPP e altri documenti/progetti relativi all’esito del percorso saranno disponibili sulla pagina del progetto, sul sito del Comune e comunicati attraverso tutti canali attivati e descritti sopra.

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/208 e ai requisiti stabiliti dall’allegato 1 alla deliberazione di Giunta regionale n. 2054 del 27/11/2023.

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Coerenza complessiva rispetto agli obiettivi strategici del sistema regionale

Coerenza rispetto al contesto locale

Capacità generativa di impatto rispetto a risultati concreti

Qualità della definizione dell’oggetto del processo partecipativo

Qualità del design di processo

Innovazione sociale

Innovazione istituzionale

Innovazione digitale

Premialità Tecniche

Settore

Processi per la realizzazione di opere, progetti o interventi previsti dall'art. 2, comma 2, lett. c) della L.R. 15/2018 (particolare rilevanza per la comunità locale o regionale, in materia sociale e sanitaria, ambientale, territoriale, urbanistica e paesaggistica, al fine di verificarne l'accettabilità sociale e la qualità progettuale)

Progetto in materia di transizione ecologica

No

Adesione alla piattaforma regionale PartecipAzioni

Accordo formale preventivo

Modalità del monitoraggio e indicatori

Il progetto prevede attività di monitoraggio sia in corso di svolgimento che dopo la conclusione.Il monitoraggio durante lo svolgimento del processo sarà svolto in maniera partecipata, attraverso la metodologia OPERA, coinvolgendo i componenti di TDN e CDG nel valutare punti di forza e limiti dell’efficacia dei metodi di engagement adottati, il numero dei soggetti via via coinvolti e la qualità dell’esito dei momenti partecipativi. In parallelo verranno svolte delle interviste ai partecipanti dei diversi incontri, in particolare per il target 14-29 per valutarne la soddisfazione.A conclusione, con un gruppo misto di soggetti tra TDN, partecipanti e amministrazioni locali, si valuterà l’impatto del processo e la sua capacità di generare esiti concreti e relazioni durature sul territorio. Il progetto prevede attività di monitoraggio sia in corso di svolgimento che dopo la conclusione.Il monitoraggio durante lo svolgimento del processo sarà svolto in maniera partecipata, attraverso la metodologia OPERA, coinvolgendo i componenti di TDN e CDG nel valutare punti di forza e limiti dell’efficacia dei metodi di engagement adottati, il numero dei soggetti via via coinvolti e la qualità dell’esito dei momenti partecipativi. In parallelo verranno svolte delle interviste ai partecipanti dei diversi incontri, in particolare per il target 14-29 per valutarne la soddisfazione.A conclusione, con un gruppo misto di soggetti tra TDN, partecipanti e amministrazioni locali, si valuterà l’impatto del processo e la sua capacità di generare esiti concreti e relazioni durature sul territorio.

Formazione del personale

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Istanze

No

Petizioni

No

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Soggetti che non hanno ricevuto contributi dal bando partecipazione nell’ultimo triennio

Tipologia di Soggetto proponente

Unione di Comuni

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Giovani

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 25/04/2024