WelCom Novellara Laboratorio di Welfare di Comunità e Innovazione sociale
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Processo
Stato di avanzamento
Progetto
Natura Processo
Processo certificato non finanziato
Anno della certificazione
2019
Cofinanziamento altri soggetti
No
Costo complessivo del processo
15.000,00 €
Gestione di Processo
Tavolo di Negoziazione
I partecipanti sono "soggetti organizzati" (portatori di interessi o attori del territorio), cioè rappresentanti di organizzazioni, associazioni, comitati, o anche di gruppi di cittadini informalmente organizzati, i titolari di diritti reali coinvolti nella questione in discussione, imprese in attività, in corso di insediamento o di trasferimento. Indicare in che misura e in base a quali "regole" vengono inclusi nuovi attori nel TdN.
Territorio Interessato
Mappa
Caratteristiche
Ambito di intervento
Tematica specifica
Tipo di partecipazione
Partecipazione volontaria
Codecisione
Sì
Design del processo partecipativo
FASE 1 - CONDIVISIONE 15/01/2020 - 10/02/2020 Obiettivi FASE DI AVVIO: E' la fase propedeutica al percorso partecipato, nella quale si costruisce la rete di attori rappresentativi del territorio che parteciperanno alle attività di partecipazione e/o al tavolo di negoziazione. La raccolta dei dati, la mappatura e le attività di comunicazione sono condotte da un gruppo guida cui partecipano funzionari a vario titolo e consulenti esterni esperti di strumenti e tecniche partecipative. Il gruppo di lavoro avvia il percorso e cura tutti gli aspetti logistici e di raccordo tra i soggetti coinvolti. Particolare attenzione verrà posta nella mappatura e coinvolgimento degli attori più "deboli" e di quelli che, per diverse ragioni, più raramente hanno occasioni di dialogo con altre parti della società e con la Pubblica Amministrazione. La mappatura sarà quindi uno strumento utile a quantificare la vitalità sociale e civica e per individuare le forme e i modi per un mirato coinvolgimento degli attori mappati. FASE OPERATIVA: E' la fase in cui si procederà ad: a) Informare, attivare e coinvolgere nel percorso partecipativo gli attori territoriali e i singoli cittadini interessati al percorso: l'obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza al tema della partecipazione civica, facendo sperimentare direttamente strumenti di partecipazione e metodi di lavoro collaborativo che possano dare l'idea di cosa vuol dire "partecipare" alle decisioni della propria amministrazione; b) Mappatura degli attori: a partire dai partner di progetto e con la loro collaborazione si individuerà, insieme a tecnici e funzionari della PA, gli attori più rappresentativi, valutando per ognuno: l'interesse in relazione al progetto / piano, l'effetto del progetto sull'interesse dell'attore, il possibile ruolo dell'attore nelle varie fasi del progetto, il livello di collaborazione con l'ente e con gli altri attori. c) Istituire il Tavolo di Negoziazione: definire i partecipanti al tavolo con particolare attenzione anche alla rappresentanza delle diversità di genere, cultura, abilità, età, lingua; d) Condividere con i partecipanti al processo obiettivi, metodologie, attività e tempi di realizzazione del percorso Attività La fase di condivisione prevede la realizzazione di attività di informazione, sollecitazione e attivazione mirata delle realtà territoriali, in particolare con l'organizzazione delle seguenti iniziative: - La "Giornata della partecipazione" - Assemblea cittadina e costituzione del Tavolo di Negoziazione: - Attivazione della piattaforma partecipativa "Welfare 2030": - Comunicazione delle attività del progetto, attraverso campagne a mezzo stampa e online. FASE 2 - SVOLGIMENTO DEL PROCESSO 11/02/2020 - 30/05/2020 Obiettivi In questa fase, sono previsti anche momenti formativi rivolti al personale del Comune e dell'Azienda Speciale sui temi del coinvolgimento dei portatori di interesse, delle tecniche e degli strumenti di facilitazione e co-progettazione: Attività di formazione a tecnici e funzionari della PA riguardo a metodi e tecniche di partecipazione_ L'attività di formazione consisterà in una giornata di lavoro, durante la quale un esperto in tecniche e metodi di partecipazione illustrerà i principi della partecipazione, gli strumenti della DDDP (strumenti di Democrazia Diretta, Deliberativa, Partecipativa - DDDP), le tecniche di facilitazione e di mediazione di conflitti. Presenterà poi una serie di best practices; infine i partecipanti saranno chiamati a svolgere un'attività di role playing formativo sulle metodologie e gli strumenti precedentemente acquisiti. I tecnici e i funzionari saranno selezionati in modo da coprire la maggior parte dei settori della struttura comunale FASE 3 - CHIUSURA DEL PROCESSO e impatto sul procedimento amministrativo 30/05/2020 - 30/06/2020 Obiettivi - Assicurare che gli obiettivi scaturenti dal processo partecipativo venga recepito dalle amministrazioni competenti RISULTATI: - Il Consiglio del Comune e il CDA dell'Azienda approverà il progetto nei rispettivi documenti di programmazione; FASE 4 - MONITORAGGIO E CONTROLLO SULLA IMPLEMENTAZIONE ED ESECUZIONE DELLA DECISIONE: dalla fase di condivisione fino al monitoraggio dell'andamento dei patti di collaborazione 01/05/2019 - 13/07/2019 Obiettivi - Avviare forme sperimentali di monitoraggio civico per seguire l'avanzamento dei processi.
Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali
Sì
Strumenti digitali utilizzati
Adozione di piattaforme digitale specifiche per le persone anziane
Figure Professionali
Obiettivi e Risultati
Obiettivi
OBIETTIVO MACRO: attivare una rete di supporto [portale WEB e altro] pensato per gli over 65, rendendo così più semplice e immediato l'accesso ai servizi, attivando azioni di prevenzione e monitoraggio e cercando di favorire lo sviluppo di un contesto comunitario che faciliti la permanenza e la cura dell'anziano nel proprio domicilio, dando priorità alla qualità delle vita e al benessere psicofisico delle persone. Di fronte alle sfide poste all'invecchiamento, le strategie europee individuano una prospettiva di intervento basata su due elementi sinergici: la digitalizzazione e l'attivazione di legami comunitari; grazie alla digitalizzazione, infatti, è possibile una presa in carico continuativa della persona anziana e l'attivazione immediata della sua rete sociale in caso di necessità; ma tutto ciò richiede consapevolezza e cambiamento delle politiche. Nel documento frutto di questo lavoro (Blueprint to innovate health and care in Europe, European Commission) la strada indicata consiste in due livelli di azioni: - digitalizzare i processi di cura nell'home care, introducendo soluzioni per assistere e seguire la cura delle persone a distanza; - valorizzare il potenziale di informazioni e di conoscenza dei segnali di criticità, legati alle variazioni dello stato di salute, grazie all'attivazione della rete informale che circonda la persona anziana costituita dai familiari, dal vicinato, dagli amici e dal volontariato, evitando così l'automatico ricorso ai servizi emergenziali sanitari altamente costosi e spesso incongrui rispetto all'entità dei bisogni della persona. Si tratta quindi di investire sullo spazio d'azione che si apre non appena si registra la comparsa di alcuni deboli segnali di variazione dello stato di salute dell'anziano, che, se opportunamente rilevati, possono prevedere una risposta celere e flessibile, resa possibile dalle nuove tecnologie, organizzando una presa in carico che eviti l'aggravarsi delle fragilità della persona, consentendone il permanere più a lungo a casa propria all'interno di ciò che viene definito l'indipendent living. Implementare questo cambiamento di approccio è senz'altro difficile, anche a causa delle resistenze dello stesso sistema dei servizi. Allo stesso tempo però, in questo momento storico, le tecnologie digitali che potrebbero aiutare nella risposta agli emergenti bisogni sociali sono in pieno sviluppo. Innovazioni come la robotica, l'internet of things, l'intelligenza artificiale, le tecnologie indossabili, i data analytics e le "case intelligenti" potranno avere un ruolo centrale nel garantire ai cittadini europei una migliore qualità di vita ed un invecchiamento più sereno. In particolare, queste tecnologie, supportate da adeguati modelli di intervento, potranno permettere alla popolazione che invecchia di rimanere più a lungo presso la propria abitazione, conservando un maggior grado di autonomia.
Risultati Attesi
Come risultato atteso, vi si immagina che al centro di tale innovazione vi è, nei progetti prima sommariamente richiamati e in altri analoghi, una triade di soggetti: l'anziano nel suo contesto domiciliare; "l'intorno sociale" dato dai caregivers informali, i vicini e altri soggetti con i quali l'anziano è in relazione; il care manager. Tali attori, in questa strategia, sono connessi tramite apparecchi elettronici quali tablet, smartphone e altri rilevatori di dati clinici capaci di acquisire e scambiare informazioni via internet o tramite un portale informativo dedicato che possa raccogliere tutte le informazioni e dare risposte immediate. È così possibile conseguire alcuni importanti miglioramenti rispetto alle modalità consolidate di servizi domiciliari: - riduzione del numero di ricoveri ospedalieri: la possibilità di intercettare segnali deboli di decadimento psico- fisico o di comparsa di alcune patologie consente di anticipare e orientare le scelte di care in modo maggiormente appropriato, congruo e conveniente. - un modello assistenziale più vicino al "Pro Active Care" ovvero ad una modalità di investimento di energie, tecnologie e approcci volti a modificare positivamente il processo di invecchiamento. In termini di percezioni e vissuti degli anziani si determina: - un consistente incremento del benessere emotivo dell'anziano legato al maggior senso di sicurezza e protezione percepito - una migliore abilità e padronanza nel gestire le proprie condizioni di salute, che risulta essere tra gli aspetti maggiormente significativi e che si sostanzia in un maggior senso di controllo della propria vita, della salute e delle relazioni sociali. In tal senso la possibilità di ricevere un telemonitoraggio da parte dei professionisti della salute risulta essere un elemento di empowerment personale altamente valorizzato. Il tutto si traduce in importanti economie cost-saving per i servizi socio sanitari; ciononostante, per rendere tali soluzioni adottabili su larga scala facendole divenire un nuovo standard di offerta di servizi proponibili dagli erogatori di cura, restano da risolvere i seguenti aspetti critici: - superamento del "digital divide" ovvero della scarsa competenza digitale tuttora esistente sia tra i professionisti della salute, sia tra gli anziani e i loro familiari. - miglioramento dell'usabilità della tecnologia. Essa rimane ancor oggi ideata per un target di persone giovani e adulte, senza considerare i bisogni di semplificazione ergonomica e di logica d'utilizzo normalmente agiti dalle persone anziane che hanno meno confidenza con i dispositivi tecnologici. - facilitare la condivisione informativa tra i diversi attori pubblici e privati che intervengono nel territorio a favore della persona anziana.
Documenti di proposta partecipata previsti
Sì
Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo
No
Livello di partecipazione
PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Indice di partecipazione
Requisiti per la Certificazione di Qualità
Sollecitazione realtà sociali
Nella fase di condivisione del percorso tutte le organizzazioni interessate, anche su loro richiesta, devono poter essere incluse; si tratta di tenere la "porta aperta" fino alla definitiva strutturazione del percorso. Nelle modalità di selezione indicare come vengono individuati e avvisati i potenziali interessati. Esempi possono essere forme di comunicazione diretta via posta elettronica a tutte le organizzazioni del territorio (associazioni di volontariato, comitati, associazioni di categoria, sindacati.), mentre per i soggetti non organizzati (soggetti che possono essere sollecitati anche nella fase successiva, dunque non necessariamente nella condivisione del percorso) sono possibili, sempre a titolo di esempio, indagini con interviste in profondità o focus group effettuati ad esempio tra i frequentatori di una struttura o area urbana, interviste di strada con i ragazzi che frequentano un'area gioco, e individuazione di uno o più leader degli stessi per la partecipazione ad un laboratorio di progettazione partecipativa.
Modalità di inclusione
GESTIONE DEI NODI CONFLITTUALI Per la risoluzione di eventuali nodi conflittuali si utilizzeranno i metodi delle DDDP e in particolare il Metodo del Consenso: 1. Discussione aperta: il tema è discusso al fine di condividere le informazioni e individuare i diversi pareri. 2. Definizione di una prima proposta: sulla base della discussione, viene elaborata in modo formale una proposta di soluzione del problema. 3. Verifica del consenso: il facilitatore chiede a ogni membro del gruppo se concorda con la proposta. 4. Identificazione e definizione delle obiezioni: se il consenso non è raggiunto, ciascun dissenziente presenta la propria obiezione alla proposta, che può essere accettata o può far partire un altro ciclo di discussione per affrontare e chiarire l'obiezione. 5. Ridefinizione della proposta: la proposta è modificata, riformulata o riscritta, nel tentativo di affrontare le obiezioni. 6. Ulteriore verifica del consenso che dovrebbe costituire una sintesi condivisa dei pareri iniziali e delle obiezioni e contro-obiezioni sorte in seguito. Il percorso partecipativo si compone di diverse attività volte a coinvolgere in prima istanza un numero ampio di persone, individuare alcune tematiche prioritarie di discussione, approfondirle attraverso momenti di dialogo ristretto e strutturato, verificarne la validità mediante un'attività di co- progettazione, identificare principi e linee guida quanto più condivisi per il Nuovo Documento per la Partecipazione e la Collaborazione. Perché tutti questi punti si realizzino, il percorso prevede l'alternarsi di attività di ampio coinvolgimento quali concorso video, forum pubblici e cartografia partecipata (approccio a porta aperta), a attività più ristrette per le quali è prevista la prenotazione (World café e Workshop di co- progettazione), ad altre ancora (focus group) per le quali verrà selezionato un gruppo rappresentativo di partecipanti (approccio "a campione"). Il percorso di suddivide in una prima fase propedeutica di condivisione del percorso, in una di svolgimento (cui sottendono le fasi di apertura e di chiusura del percorso) e un'ultima fase di recepimento degli esiti del percorso da parte dell'Ente decisore.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura
Il progetto non distingue fra strumenti di apertura e chiusura
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura
Il progetto non distingue fra strumenti di apertura e chiusura
Modalità di comunicazione dei risultati del processo
I risultati del progetto verranno comunicati al pubblico attraverso: a) la piattaforma partecipativa "WELFARE 2030" sulla quale verranno condivisi - il Documento redatto nel percorso - il "Quaderno delle idee" risultante dalle proposte per il territorio raccolte durante il percorso - una relazione finale che illustrerà il processo e i suoi risultati - tutta la documentazione e gli atti inerenti il percorso b) I siti istituzionali del Comune e dell'Azienda; il quaderno delle idee e la relazione verranno inoltre condivisi sui siti dei Comuni dell'Unione e la notizia della loro pubblicazione sarà diffusa su social network ufficiali. c) Giornali locali: verrà convocata una conferenza stampa per illustrare il percorso svolto e i risultati raggiunti. L'esito del processo sarà diffuso su quotidiani locali stampati e online.
Sintesi della valutazione regionale
Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1247 del 22/07/2019
Requisiti previsti dal Bando Regionale
Premialità Tecniche
Settore
Realizzazione di progetti che abbiano come scopo la diffusione dell'ICT a beneficio di tutti i cittadini e che siano volti a garantire i diritti di cittadinanza digitale: diritto di accesso alle reti tecnologiche, diritto all'informazione e alla conoscenza, diritto ai servizi alla persona e alle imprese, diritto di accesso ai dati
Progetto in materia di transizione ecologica
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Accordo formale preventivo
1
Modalità del monitoraggio e indicatori
A chiusura del processo, sulla piattaforma verrà attivata l'area relativa al monitoraggio, dove l'amministrazione e i cittadini potranno informare ed essere informati sui progetti vincitori e sulla loro realizzazione. In particolare, per ognuno dei progetti vincitori sarà disponibile una sezione per il "monitoraggio partecipato" in cui Amministrazione, soggetti proponenti, stakeholder coinvolti e i cittadini in generale potranno inserire informazioni e documentazione (sotto diverse forme: documenti testuali e audiovisivi) inerenti lo stato di avanzamento dei lavori. La sezione consentirà in particolare di monitorare i tempi e le modalità di realizzazione e gestione degli interventi e le fasi di avanzamento degli investimenti. I componenti del TdN e le associazioni firmatarie dell'accordo si impegnano a partecipare al monitoraggio civico dei progetti.
Formazione del personale
1
Descrizione delle attività di formazione
Partecipazione ad Autoscuola della Regione
Istanze
Non prevista come premialità nel bando di riferimento
Petizioni
Non prevista come premialità nel bando di riferimento
Altre manifestazioni di interesse
Non prevista come premialità nel bando di riferimento
Zone terremotate
Non prevista come premialità nel bando di riferimento
Beni confiscati e modalità di gestione
No
Soggetti specifici
Non prevista nel bando di riferimento
Tipologia di Soggetto proponente
Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti
Bonus assegnati al Processo
Bonus Parità di Genere
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Bonus Accessibilità
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Bonus staff di progetto
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Bonus integrazione settori
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Riserva di posti
Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento
Allegati
Crediti
Processo segnalato da
Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 01/12/2019