Regione Emilia-Romagna

FOSCATO BENE COMUNE. La Comunità si prende cura del Quartiere

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Certificato

Processo

Stato di avanzamento

Progetto

Natura Processo

Processo certificato non finanziato

Anno della certificazione

2015

Cofinanziamento altri soggetti

Si

Costo complessivo del processo

23.300,00 €

Gestione di Processo

Struttura responsabile del processo

sindaco - Area Competitività e innovazione sociale - Politiche per il Protagonismo e la città intelligente Comune di Reggio Emilia

Indirizzo

Piazza Prampolini, 1, 42121 Reggio Emilia

Tavolo di Negoziazione

Il progetto partecipativo prevede la costituzione di un Tavolo di Negoziazione, composto dai principali soggetti attivi sul territorio e da alcuni referenti del quartiere Foscato.

Titolari della decisione

Comune di Reggio Nell'Emilia

Partecipanti

Gruppi di cittadini (non specificati) / Singoli cittadini / Soggetti privati (non specificati)

Territorio Interessato

Mappa

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Reggio Nell'Emilia

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

No

Design del processo partecipativo

FASE DI APERTURA DEL PROCESSO Fase 1 (primo mese) – kick off fase di lancio del progetto aperta a tutti i cittadini, nella quale verrà condiviso il percorso partecipativo, i suoi obiettivi e le modalità di partecipazione, verrà progettato e realizzato il lancio del concorso sulla campagna di comunicazione. Obiettivo: creare le premesse, costituendo un gruppo di lavoro e definizione specifica dei soggetti e delle realtà da agganciare. Outreach - ascolto informale (Fasi 1-2): questa azione verrà svolta durante le prime fasi del percorso, per avvicinare la comunità del quartiere e sensibilizzarla al progetto. In particolare si attiveranno momenti non strutturati di ascolto per entrare in contatto con i gruppi più deboli e far emergere criticità e esigenze che nei momenti ufficiali del percorso potrebbero non palesarsi. Fase 2 (secondo mese) – ascolto, ispirazione Laboratori dell’ottimismo: durante questi momenti di confronto l’obiettivo sarà quello di lavorare in sintonia per affrontare le difficoltà nel quartiere, le paure e i disagi e condividere soluzioni ai problemi. Attraverso questi laboratori si instaurerà un rapporto diretto informale con gli abitanti del Foscato e andranno ad appianarsi inquietudini e tensioni vissute da molti residenti del quartiere. Obiettivi: a) stanare e attivare le risorse umane presenti nel quartiere b) costituire una rete di “mentori del quartiere” Fase 3 (terzo mese) – raccontiamo il quartiere Obiettivi: a) ingaggiare e rendere protagonisti i cittadini del quartiere (canonicamente esclusi sul prendere parola rispetto a ciò che davvero li riguarda), risvegliando il concetto di politeia b) offrire uno strumento pratico, semplice e concreto per rendere visibili le criticità e le proposte del quartiere Fase 4 (quarto mese) – preparazione del Festival del quartiere Obiettivi: a) aggregare cittadini incontrati nelle fasi precedenti, la Rete dei mentori, i portieri sociali e gli operatori del territorio intorno alle tematiche emerse dalle istanze proposte dai cittadini e rispetto alla progettazione del Festival del quartiere b) progettare, allestire e strutturare il Festival del quartiere. Fase 5 (quinto mese) – Festival del quartiere Festival di Quartiere: momento di aggregazione che mette al centro le persone con la creazione di uno spazio per la raccolta di proposte progettuali per il quartiere. Obiettivi: a) allestire un momento di aggregazione, che si svilupperà indicativamente su 2 giornate, mettendo al centro le persone, valorizzando la voce dei cittadini e fornendo laddove emerse delle concrete proposte di utilità sociale b) creare uno spazio e un momento dove, raccolte le suggestioni e le sollecitazioni dei mesi precedenti, progettare con i cittadini una concreta traduzione delle idee, dei bisogni e delle proposte avanzate Open Space Technology: l’open space technology è una modalità di ascolto interattivo che permetterà ai partecipanti di avanzare proposte creative per rendere il Foscato un quartiere più ospitale e più sicuro. L'OST è per sua natura inclusivo, non esiste un programma prestabilito, si fa leva sulla responsabilità individuale, sull'interesse e la passione dei partecipanti. Innesca un clima di discussione spontaneo e informale, ciascuno infatti è libero di proporre un tema, di intervenire e di cambiare di posto affinché la giornata sia produttiva. Fase 6 (sesto mese) – stabilizzazione ed orientamento al futuro Workshop finale: creazione di un laboratorio aperto a tutto il quartiere dove consolidare la rete dei cittadini maturata nel corso del processo e nel contesto del festival e sostenere una progettualità di orientamento al futuro. Obiettivi: far convergere le energie, stimolando l’assunzione da parte di mentori e delle persone più ingaggiate della continuità del processo sul quartiere. Stabilire un coordinamento permanente dei partners “formali” e “informali” per concretizzare le proposte emerse nelle Fasi 2-5.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

No

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

OST (Open Space Technology)

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

OBIETTIVO GENERALE In risposta alle caratteristiche del contesto e alle problematiche esposte, FOSCATO BENE COMUNE si pone l’obiettivo generale di ingaggiare la comunità del Foscato al fine di favorire la nascita di reti di socialità, volte soprattutto al superamento delle vulnerabilità delle diverse forme famigliari (madri sole, giovani, anziani). L’intento è quello di promuovere la creazione di reti stabili di solidarietà capaci di migliorare la vivibilità del quartiere, rendendolo un luogo di relazione sicuro, vissuto, accogliente. OBIETTIVI SPECIFICI A. Ingaggiare i cittadini e gli attori organizzati sul territorio nella ricerca di una nuova visione condivisa del quartiere, come luogo di relazione, sicuro, vivace, accogliente; B. favorire la comunicazione e lo scambio di conoscenze, sollecitare l’ideazione di nuovi progetti solidali e monitorare le attività esistenti; C. rendere la comunità autonoma nel gestirsi, rafforzando le reti di socialità e imparando a prendersi cura del proprio quartiere; D. incentivare lo sviluppo di azioni volte al sostegno delle pari opportunità di genere, lavorando per il supporto dei gruppi sociali più deboli (in particolare madri sole, giovani e anziani); E. promuovere la creazione e la messa in valore di relazioni di vicinato e di mutuo-aiuto, al fine di superare situazioni di vulnerabilità famigliare e di genere.

Risultati Attesi

RISULTATI ATTESI A. Generare motivazione e interesse nei residenti per il proprio quartiere per imparare a prendersene cura; B. creare un network informale di cooperazione tra i residenti, le associazioni e diversi attori organizzati del quartiere; C. favorire la riappropriazione del quartiere da parte dei residenti, valorizzando i luoghi di relazione esistenti, ma al momento non vissuti, anche coinvolgendo i cittadini nella promozione e nel miglioramento degli spazi di socialità. RISULTATI FINALI A. Realizzazione di un servizio di portierato sociale attraverso una presenza più continuativa del personale di ACER, dei fornitori di servizi di manutenzione e degli abitanti volontari di riferimento, rilanciando il tema della autogestione ; B. individuazione di pratiche collaborative e servizi permanenti capaci di favorire l’inclusione sociale, durature nel tempo e capaci di autoalimentarsi e crescere; C. avvio di attività scaturite dal dialogo tra Amministrazione comunale e cittadini, che siano presidio e animazione del quartiere. D. formazione di reti informali di attori solidali basate su scambi e interazioni quotidiane, capaci di mettere in rete i giovani e gli anziani, le madri sole e le giovani famiglie.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

CONSULTAZIONE

Indice di partecipazione

14 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Le modalità di sollecitazione sono state pensate in modo da raggiungere il maggiore numero di cittadini e non, con particolare attenzione verso i soggetti più difficilmente raggiungibili (in particolare i giovani, le madri sole, gli stranieri e gli anziani). La sollecitazione avverrà in maniera integrata attraverso un mix di attività di ingaggio, ascolto attivo, animazione territoriale e comunicazione. Il progetto prevede di fare partecipe fin dalla fase di avvio tutti i residenti del quartiere Foscato, al fine di coinvolgere da subito anche le fasce sociali più deboli (anziani, madri sole, ragazzi, immigrati). Attraverso azioni di comunicazione mirate, descritte nei paragrafi successivi, si raggiungeranno tutti i potenziali partecipanti al processo partecipativo. Una particolare attenzione verrà posta alla partecipazione di genere, verranno in tal senso proposte degli orari per le interviste e le assemblee dalle 18.00 in poi e durante i fine settimana, cercando, se possibile, di garantire uno spazio per le donne con bambini, creando attività e spazi anche per i più piccoli. All’avvio del processo saranno coinvolti inoltre testimoni privilegiati del quartiere, ossia figure che non hanno un riconoscimento formale ma che, attraverso le proprie conoscenze e competenze specifiche, rivestono un ruolo chiave per la comprensione di situazioni particolarmente problematiche e capaci di tessere relazioni di buon vicinato e di collaborazione solidale fornendo interpretazioni sulle dinamiche sociali del quartiere.

Modalità di inclusione

L’azione di ingaggio dei residenti del quartiere nella predisposizione della campagna comunicativa del progetto ha l’obiettivo di coinvolgere il numero massimo di persone, attivando gli stessi residenti del quartiere nella preparazione dei materiali e nella divulgazione del progetto. Questa azione, dall’alto valore strategico e interattivo consentirà, a chiunque fosse interessato, di essere coinvolto e di poter partecipare durante tutte le fasi del processo. Questa operazione è stata progettata per andare incontro alla difficoltà di ingaggio dei residenti del quartiere, che faticano a relazionarsi e a comunicare i loro desideri e i loro bisogni.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Kick off (Fase1): fase di lancio del progetto aperta a tutti cittadini, nella quale verrà condiviso il percorso partecipativo, i suoi obiettivi e le modalità di partecipazione, verrà progettato e realizzato il lancio del concorso sulla campagna di comunicazione. Outreach - ascolto informale (Fasi 1-2): questa azione verrà svolta durante le prime fasi del percorso, per avvicinare la comunità del quartiere e sensibilizzarla al progetto. In particolare si attiveranno momenti non struttrati di ascolto per entrare in contatto con i gruppi più deboli e far emergere criticità e esigenze che nei momenti ufficiali del percorso potrebbero non palesarsi. Laboratori dell’ottimismo (Fase 2): durante questi momenti di confronto l’obiettivo sarà quello di lavorare in sintonia per affrontare le difficoltà nel quartiere, le paure e i disagi e condividere soluzioni ai problemi. Attraverso questi laboratori si instaurerà un rapporto diretto informale con gli abitanti del Foscato e andranno ad appianarsi inquietudini e tensioni vissute da molti residenti del quartiere. Festival di Quartiere (Fase 5): momento di aggregazione che mette al centro le persone con la creazione di uno spazio per la raccolta di proposte progettuali per il quartiere. Open Space Technology (Fase 5): l’open space technology è una modalità di ascolto interattivo che permetterà ai partecipanti di avanzare proposte creative per rendere il Foscato un quartiere più ospitale e più sicuro. L'OST è per sua natura inclusivo, non esiste un programma prestabilito, si fa leva sulla responsabilità individuale, sull'interesse e la passione dei partecipanti. Innesca un clima di discussione spontaneo e informale, ciascuno infatti è libero di proporre un tema, di intervenire e di cambiare di posto affinché la giornata sia produttiva

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Workshop finale (Fase 6): creazione di un laboratorio aperto a tutto il quartiere dove consolidare la rete dei cittadini maturata nel corso del processo e nel contesto del festival e sostenere una progettualità di orientamento al futuro.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

I risultati del processo partecipativo saranno comunicati in modo da raggiungere il più ampio numero di persone, attraverso: - un momento pubblico di festa in cui il gruppo di lavoro presenta i risultati del percorso (Festival di quartiere). - la redazione di un documento di sintesi che verrà pubblicato sulla pagina web e nella pagina Facebook del percorso e sul strumenti istituzionali del Comune. Il materiale conclusivo del percorso sarà presentato e distribuito a tutto il quartiere; inoltre sarà inviato via mail a tutti i partecipanti che avranno lasciato il proprio indirizzo di posta elettronica. Lo stesso materiale sarà disponibile in download tramite l’home page dello spazio internet dedicato al percorso. Presentazione di una selezione dei prodotti video realizzati nel corso del percorso partecipativo nel contesto del “Reggio Film Festival” (ottobre 2016).

Sintesi della valutazione regionale

Progetto certificato dal Tecnico di garanzia ai sensi dell’art. 8 lettera b) della LR n. 3/2010

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti

Percentuale Cofinanziamento

15%

Premialità Tecniche

Settore

Politiche per le pari opportunità di genere e il contrasto ad ogni forma di discriminazione

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

FOSCATO BENE COMUNE rappresenta il proseguimento di un programma di azioni sul quartiere Foscato che l’Amministrazione Comunale ha avviato nel 2013 e che ha intenzione di sviluppare nei prossimi anni in collaborazione con i residenti del Foscato e i principali attori organizzati. Il tavolo di negoziazione conclusivo prevede la sottoscrizione di un accordo che certifichi l’impegno degli attori nella realizzazione e prosecuzione dei risultati finali. Il monitoraggio relativo alla prosecuzione ed effettiva attuazione delle azioni progettuali scaturite dalla FASE 5 – FASE 6, verrà attuato all'interno del Laboratorio di cittadinanza dei quartieri “Regina Pacis, Bell'Albero, Orologio, Foscato”. Come già specificato al Punto G, i Laboratori sono il luogo di assunzione di co-responsabilità da parte dell'Amministrazione Comunale e degli stakeholders territoriali, riguardo ai progetti di cura della città e di cura della comunità. Nell'Accordo di cittadinanza (il documento, prodotto del Laboratorio, nel quale questi impegni sono sanciti), saranno previsti in modo dettagliato gli impegni reciprocamente presi dagli attori territoriali e i modi e le forme del monitoraggio.

Istanze

No

Petizioni

No

Altre manifestazioni di interesse

Si

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Soggetti specifici

Non prevista nel bando di riferimento

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 22/04/2020