Partecipazione attiva e condivisione degli obiettivi per la tutela della natura e lo sviluppo sostenibile nel Parco Regionale dello Stirone e del Piacenziano
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Processo
Stato di avanzamento
Progetto
Natura Processo
Processo certificato non finanziato
Anno della certificazione
2013
Cofinanziamento altri soggetti
Si
Costo complessivo del processo
20.000,00 €
Gestione di Processo
Struttura responsabile del processo
Comitato esecutivo dell'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale
Indirizzo
loc. Scipione Ponte, 1 Salsomaggiore Terme
Tavolo di Negoziazione
Non sono puntualmente indicate le modalità di selezione dei partecipanti
Territorio Interessato
Mappa
Caratteristiche
Ambito di intervento
Tematica specifica
Tipo di partecipazione
Partecipazione volontaria regolata da Statuto o atti deliberativi
Codecisione
No
Design del processo partecipativo
La prima fase avrà la durata di un mese e si prevede che possa concludersi a metà del mese di febbraio 2014. La seconda fase avrà la durata di quattro mesi, da febbraio 2014 a maggio 2014. La terza fase seguirà tutto il periodo del percorso partecipativo e avrà la conclusione con l’approvazione dei documenti di pianificazione da parte del Comitato Esecutivo dell’Ente di Gestione per i Parchi e Biodiversità Emilia Occidentale (“Macroarea”). La prima fase prevede da un lato un’azione puntuale di contatto e di coinvolgimento delle associazioni locali finora rimaste fuori dal processo partecipativo; dall’altro lato la definizione del programma operativo del percorso insieme a tutti i soggetti che hanno aderito e promosso questa iniziativa. In questa fase prende avvio il piano di comunicazione e di informazione dei cittadini residenti. L’obiettivo è quello di raggiungere tutta la comunità locale dei portatori di interesse e il risultato atteso è quello di una piena rappresentanza degli interessi locali al percorso partecipativo ed in particolare alle attività della seconda fase. La seconda fase del percorso prevede l’organizzazione di un tavolo di negoziazione articolato su tre sezioni e di confronto con gli stakeholder locali. La prima sezione del Tavolo riguarderà la zonizzazione dell’area del Piacenziano e l’eventuale ampliamento dell’area protetta. Interesserà i soli comuni del Piacenziano: Carpaneto Piacentino, Castell’Arquato, Lugagnano Val d’Arda, Gropparello e Vernasca. Questa fase di lavoro prevede l’organizzazione di dieci incontri e di cinque sopralluoghi sul territorio per favorire il confronto diretto con le modifiche che si apporteranno. L’obiettivo è quello di condividere la nuova zonizzazione e la revisione dei confini; il risultato atteso sarà un chiaro mandato al Comitato esecutivo della Macroarea a procedere all’approvazione del Piano Territoriale e alla richiesta di modifica dei confini alla Regione Emilia-Romagna. La seconda sezione del Tavolo riguarderà la condivisione del Regolamento generale del Parco e del Regolamento di pesca sportiva. Interesserà tutti gli otto comuni del Parco (Regolamento generale) e i soli Comuni interessati all’attività di pesca (Regolamento di pesca sportiva) e sarà strutturato in due incontri per Comune. Nel primo incontro verrà discussa la bozza dei Regolamenti, mentre nel secondo si dovrà approvare una decisione da trasmettere al Comitato Esecutivo della Macroarea. L’obiettivo è la condivisione dei due regolamenti; il risultato atteso sarà un chiaro mandato al comitato esecutivo della Macroarea a procedere all’approvazione del Regolamento Generale. La terza sezione del Tavolo riguarderà l’accordo agroambientale e coinvolgerà le associazioni di categoria agricole e in generale gli agricoltori dell’area. Il tavolo sarà unico per tutta l’area del Parco e prevederà l’organizzazione di due incontri: un primo di discussione della bozza di documento e un secondo di approvazione e di mandato al Comitato Esecutivo della Macroarea a trasmettere il documento alla Regione Emilia-Romagna. Nel corso della seconda fase sarà anche attivo un blog di discussione con i cittadini, che potranno via via portare alla condivisione della comunità le proposte di pianificazione. La terza fase del percorso partecipativo dura sei mesi e segue tutto l’iter: dalla prima comunicazione all’approvazione dei documenti. Si tratta dell’importante attività di comunicazione, confronto tra la Comunità del Parco e il Comitato Esecutivo della Macroarea; segnatamente all’Accordo Agroambientale vi sarà un ruolo molto importante anche delle associazioni di categoria agricole. Questi due importanti organi sono responsabili della presentazione ufficiale dei documenti di Piano e dell’approvazione degli stessi. Il loro coinvolgimento sarà determinante per la finale approvazione, che dovrà avvenire a sei mesi dall’inizio del processo partecipativo.
Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali
No
Numero partecipanti (stimate o effettive)
1500
Presenza femminile rilevata
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Conciliazione tempi di vita e lavoro
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Figure Professionali
Tecniche di Partecipazione
Obiettivi e Risultati
Obiettivi
Condividere le bozze dei regolamenti e stipulare un accordo con cittadini e associazioni sull’articolato del Regolamento generale del Parco e del Regolamento di pesca sportiva; condividere con le associazioni agricole e con le istituzioni provinciali e regionali competenti della gestione del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) la bozza di Accordo Agroambientale e stipulare un accordo da accompagnare al processo di approvazione; condividere con cittadini e associazioni la revisione della zonizzazione del Parco, alcune modeste rettifiche di perimetri ed eventuali ampliamenti dei confini del Parco.
Risultati Attesi
Accordo sugli indirizzi della prossima politica di sviluppo rurale nell’area e definizione condivisa dell’articolato dell’Accordo Agroambientale del Parco. Accordo sulla nuova zonizzazione del Parco. Accordo sulla rettifica/adeguamento di alcuni perimetri oltre che sull’eventuale ampliamento dei confini del Parco, soprattutto in quei Comuni che ne hanno fatto richiesta. Il risultato ultimo del processo partecipativo sarà l’approvazione da parte del Comitato Esecutivo dell’Ente di gestione del Piano, dei Regolamenti e dell’Accordo Agroambientale condivisi nel corso del processo partecipativo.
Documenti di proposta partecipata previsti
Sì
Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo
No
Livello di partecipazione
CONSULTAZIONE
Indice di partecipazione
Requisiti per la Certificazione di Qualità
Sollecitazione realtà sociali
La gestione del vincolo ambientale e della conservazione della natura comporta l’incontro tra culture che spesso partono da visioni del mondo contrapposte. Il processo partecipativo dovrà accompagnare la costruzione di una visione comune dello sviluppo dell’area. Si tratta di un processo che il Parco da anni sta portando avanti. Il processo partecipativo sarà un momento di ulteriore attenzione alla costruzione di una visione comune. La visione comune e la partecipazione sono particolarmente importanti in questa fase storica dei parchi, caratterizzata dalla forte riduzione dell’impegno di spesa del settore pubblico, che dovrà essere assolutamente sostituito dalla partecipazione de cittadini e del volontariato in uno spirito di reciprocità. Le associazioni dell’area saranno contattate una per una e singolarmente sarà stimolata la loro partecipazione al processo. L’avvio del progetto sarà presentato alla stampa locale e comunicato attraverso il blog del progetto e i siti istituzionali dei comuni dell’area e delle due province di Parma e Piacenza.
Modalità di inclusione
Nel contatto con i responsabili delle associazioni, che come si è detto sarà diretto e specifico per ognuna di esse, sarà sollecitata la motivazione connessa alla tutela e alla costruzione del bene comune costituito dalla natura, dallo sviluppo sostenibile e dalla partecipazione. Il tema della conservazione della natura ha una valenza di carattere sociale, connessa con il concetto di equità intergenerazionale: questo valore solleciterà il rafforzamento dei contatti con le associazioni che costituiscono LIBERA e che già collaborano con il Parco per iniziative di sensibilizzazione e formazione ai valori della tutela e dell’equità. Il Piano Territoriale costituirà un’occasione per promuovere progetti legati all’agricoltura sociale e all’inserimento di soggetti svantaggiati in iniziative di manutenzione e di recupero da attivare a tutela degli ecosistemi naturali.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura
All’inizio di ogni incontro di partecipazione il gruppo di lavoro proporrà il complesso di argomenti che si potranno affrontare. I partecipanti agli incontri voteranno la scala di priorità e pertanto la discussione, il confronto e l’approfondimento dei temi seguiranno quest’ordine di priorità.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura
Data la complessità degli argomenti oggetto di valutazione, non sarà possibile sottoporre i temi di dibattito a votazione. Si preferirà quindi, come detto in precedenza, la redazione finale di un documento, sottoscritto da tutti i partecipanti, che conterrà le diverse posizioni sui diversi argomenti, che costituiranno uno strumento di valutazione da parte del Comitato Esecutivo dell’Ente in fase di approvazione dei documenti di piano.
Modalità di comunicazione dei risultati del processo
Sarà dato spazio informativo sul progetto in tutti i siti istituzionali dei Comuni dell’area. All’inizio del progetto e alla fine di ogni fase di lavoro saranno presentati alla stampa locale le attività da svolgere e quelle svolte, con i risultati perseguiti.
Sintesi della valutazione regionale
Progetto certificato dal Tecnico di garanzia ai sensi dell’art. 8 lettera b) della LR n. 3/2010
Requisiti previsti dal Bando Regionale
Tipologia di Soggetto proponente
Soggetto pubblico diverso da Comune
Percentuale Cofinanziamento
15%
Premialità Tecniche
Settore
Politiche di sostenibilità ambientale
Progetto in materia di transizione ecologica
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Accordo formale preventivo
1
Modalità del monitoraggio e indicatori
L’obiettivo finale del processo partecipativo è l’approvazione dei documenti di Piano condivisi dai portatori di interesse e dai cittadini. Questa approvazione dovrà avvenire entro i sei mesi dell’avvio del progetto. A tal fine sarà stabilito sin dall’inizio uno stretto rapporto con il Comitato Esecutivo della Macroarea: nei primi quattro mesi del percorso sarà organizzato un incontro o un contatto informativo con cadenza mensile, mentre negli ultimi due i responsabili tecnici del progetto e il Comitato Esecutivo stabiliranno un calendario di incontri che dovrà portare alla conclusione del progetto. Il Tecnico di Garanzia della Partecipazione sarà informato mensilmente sullo stato di avanzamento dell’approvazione dei documenti di Piano.
Istanze
Si
Petizioni
No
Altre manifestazioni di interesse
Non prevista come premialità nel bando di riferimento
Zone terremotate
Non prevista come premialità nel bando di riferimento
Beni confiscati e modalità di gestione
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Soggetti specifici
Non prevista nel bando di riferimento
Bonus assegnati al Processo
Bonus Parità di Genere
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Bonus Accessibilità
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Bonus staff di progetto
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Bonus integrazione settori
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Riserva di posti
Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento
Allegati
Crediti
Processo segnalato da
Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 09/01/2020