PARTECIPANZA SONORA, verso un ecomuseo del paesaggio della Partecipanza Agraria di Cento
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Processo
Stato di avanzamento
In corso
Natura Processo
Processo certificato e finanziato
Anno della certificazione
2023
Anno Finanziamento
2023
Importo finanziato dal Bando
15.000,00 €
Cofinanziamento altri soggetti
No
Costo complessivo del processo
15.000,00 €
Anno di avvio
Data inizio del processo
30/03/2024
Durata (mesi)
10
Gestione di Processo
Comitato di Garanzia locale
Il Comitato sarà costituito da Mario Turci, antropologo e architetto, vice-presidente di Simbdea (Società italiana per la museografia e i beni demoetnoantropologici), direttore del Museo Ettore Guatelli (Ozzano Taro) e LAECM, Laboratorio permanente di Etnografia della Cultura Materiale - UniPg, presso la quale insegna scenografia e allestimento museale. Ha progettato tra gli altri il Museo del Sale (Cervia), il Museo del mondo rurale (San Martino in Rio), il MUPAC Museo dei Paesaggi di terra e di fiume (Colorno).Il Comitato si confronterà con i partner e il team di progetto sull’ avanzamento del percorso in coerenza con obiettivi, gantt, metodologie. In particolare, offrirà un contributo critico alla definizione dei “pilastri” teorico-pratici dell’ecomuseo presso la Ca’ Ciapadora.
Comitato di Garanzia locale - Funzioni assegnate
Monitoraggio degli esiti del processo
Comitato di Garanzia locale - Altre Funzioni Assegnate
Supervisione scientifica processo di definizione pilastri dell’ecomuseo paesaggio della Partecipanza
Tavolo di Negoziazione
Il Tavolo di Negoziazione è lo strumento di governance collettiva del percorso partecipativo. Attraverso tre incontri (ouverture, entanglement, epilogo) il Tavolo di Negoziazione dà forma all’imprevedibilità del processo partecipativo e della creazione artistica incarnando il potere rigenerativo (cfr. Judith Butler, Perdita e rigenerazione. Ambiente, arte, politica, trad.it. Isabella Pasqualetto, Venezia, Marsilio, 2023). Il Tavolo di Negoziazione è uno spazio di poiesis collettiva, uno “spazio di apparenza” dove il nuovo emerge dallo scarto tra le persone, dallo spazio della differenza (cfr. Hannah Arendt, Vita Activa, trad.it. Sergio Finzi, Milano, Bompiani, 2017). Se lo “spazio di apparenza” è uno spazio in cui le persone che collaborano per creare qualcosa e decidono insieme quali pratiche di governance utilizzare, allo stesso modo anche il Tavolo di Negoziazione, che inizialmente coinvolge i 4 partner di progetto, è sempre aperto all’ingresso di nuovi membri “cammin facendo” e utilizza metodi di conduzione non gerarchici (es. Open Space Technology). “Così pensato lo spazio di apparenza è una zona estetica, in quanto spazio che si produce nel momento in cui si dà vita a opere sensibili, tangibili. L’ opera appare e contemporaneamente si crea lo spazio di apparenza. Emergono all’unisono. Forse lo spazio di apparenza è ascrivibile alla tradizione filosofica dell’idealismo: sembra sorgere da condizioni materiali, sostituendo luoghi reali con spazi, immaginando le condizioni in cui si può dare vita a qualcosa di completamente nuovo” (Judith Butler, Ibidem, pag.13).
Territorio Interessato
Mappa

Caratteristiche
Ambito di intervento
Tematica specifica
Potenziali effetti sul miglioramento della qualità ambientale
Il paesaggio centese, plasmato dai “partecipanti” che dal XII sec ottennero concessioni “ad meliorandum” per bonificare paludi e “addomesticare” boschi, è caratterizzato da un agro-ecosistema fragile e da una complessa rete idraulica: Reno, Panaro, torrente Samoggia, canalizzazioni, idrovore, chiuse. Le regole della cura secolare della Partecipanza hanno bisogno di un rinnovato patto di comunità per ravvivare l’eredità di care-giver nella permacrisi ambientale e geopolitica che stiamo vivendo.
Tipo di partecipazione
Partecipazione volontaria
Codecisione
Sì
Design del processo partecipativo
Il centese è un paesaggio fragile fondato sulla matrice dell'acqua, modellato nel corso dei secoli dall'intrecciarsi del mutare dell'alveo dei fiumi con l'opera di terraformazione e canalizzazione della Partecipanza. Le sfide climatiche che stiamo attraversando mettono sempre più a rischio il delicato equilibrio tra terra e acqua, ambiente e attività antropica di questo agro-ecosistema. Al fondamentale ruolo svolto dalla Partecipanza è necessario affiancare una rinnovata consapevolezza collettiva del lavoro di cura che questa antica istituzione svolge, coinvolgendo soprattutto le comunità giovanili autoctone e alloctone. Nelle più recenti rilevazioni condotte da Eurobarometro per il parlamento Ue è emerso come un giovane italiano su due consideri l'ambiente una delle principali priorità per le politiche pubbliche dei prossimi anni (il 46% degli intervistati indica la lotta al cambiamento climatico e la tutela ambientale tra le 3 priorità principali, contro il 39% della media europea). Da una rielaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat 2021, emerge come a fronte di una quota media della popolazione attiva nell'associazionismo ecologico e per i diritti inferiore al 2%, la percentuale si attesta sul 2,7% tra le ragazze e i ragazzi di 14-17 anni, mentre il 4,4% dei 18-19enni hanno partecipato a riunioni in associazioni ecologiche e per i diritti nel 2020, contro una media della popolazione pari all'1,7%. Un'istituzione che da secoli opera per mantenere in equilibrio il paesaggio locale, come la Partecipanza, può essere capace di intercettare la mobilitazione dei giovani per la lotta contro i cambiamenti climatici e per la tutela dell' ambiente? Pensiamo che per farlo sia necessario esplorare nuovi campi come i sound studies che, adoperando il suono come metodo di ricerca e il soundscape come pratica di resistenza, focalizzano l'attenzione intorno a sfide attuali senza ignorare la legacy del passato e l'agency della memoria individuale e collettiva. - Elaborazione di una mappa sonora di comunità dei paesaggi della Partecipanza agraria di Cento, che, comunicando il sistema di informazioni culturali e naturali di questo ecosistema rurale-urbano e affermando nuovi significati e valori per le azioni di cura e terraforming che l'istituto collettivo della Partecipanza porta avanti da secoli, sia il fulcro di un patto per una rinnovata collaborazione tra la cittadinanza e i "capisti" che custodiscono la matrice agricola del paesaggio centese, e l'asse portante di un progetto di ri-significazione territoriale che conduca alla costituzione presso la Ca' Ciapadora di Renazzo di un ecomuseo. I terreni della Partecipanza di Cento occupano circa un terzo dell' intera superficie comunale. Si tratta di un fenomeno territoriale maturato nei secoli (a partire dal XII sec) e profondamente radicato nella cultura e nelle tradizioni locali. Oggi si presenta come un geometrico reticolo di lotti coltivati (1/2 ha in media) separati da stradelli. - A partire dalla costruzione dell'albero dei problemi e obiettivi è stato formulato uno schema di progetto basato sul quadro logico (Logical Framework Approach). Questo metodo, utilizzato a scala internazionale, permette un monitoraggio costante di tutte le fasi dalle azioni preliminari alla comunicazione in itinere ed ex post. Il progetto si svilupperà nell'arco di 10 mesi coinvolgendo esperti di sound studies (Nicola di Croce, direttore centro ricerca IUAV SSH! e Leandro Pisano, co-founder Sound Studies Forum) per elaborare una mappa di comunità sonora, sviluppare 2 focus group e, a sottolineare lo stretto legame tra città e campagne, realizzare un'installazione di paesaggio sonoro aumentato in centro città e una performance a cura del coreografo e danzatore Virgilio Sieni nel "capo" a Renazzo de la Ca' Ciapadora. Il percorso partecipativo e agli artefatti prodotti saranno materia generativa di un ecomuseo del paesaggio della Partecipanza agraria di Cento. Gli ecomusei sono identità progettuali che si propongono di mettere in relazione usi, tecniche, colture, produzioni, risorse di un ambito territoriale omogeneo con i beni culturali che vi sono contenuti. Ciascun ecomuseo racconta i percorsi di crescita culturale delle comunità locali, creativi e inclusivi, fondati sulla partecipazione attiva degli abitanti e la collaborazione di enti e associazioni. In particolare la creazione di una mappa di comunità sonora e di un'installazione sonora costituiranno i primi artefatti dell'ecomuseo del paesaggio della Partecipanza agraria di Cento. Il Documento di Proposta Partecipata, documento conclusivo del percorso, riporterà i "pilastri" fondativi di un ecomuseo del paesaggio della Partecipanza agraria di Cento presso la Ca' Ciapadora di Renazzo. Tali pilastri saranno alla base del documento che successivamente, nelle forme e nei modi definiti dalla Partecipanza, verrà predisposto per un possibile accreditamento regionale dell'ecomuseo. Di seguito si riporta la struttura del progetto che è possibile interrogare sia in chiave tematica, raggruppando i work package per fasi di sviluppo cronologico del processo partecipativo, Fase I, II, II, IV, sia per tipologia di azioni: azioni preliminari, A; azioni principali (core), B; azioni di monitoraggio progressione e impatto e outreach, C; azioni di comunicazione e disseminazione del progetto e dei suoi risultati, D; project management, Project management, E. A. Azioni preliminari [A1] T0.1 Ricognizione con partner progetto sul tema; [A2] T0.2 Individuazione soggetti per erogazione attività di progetto e beneficiari; [A3] T0.3 Incarico per erogazione attività progetto. B. Core actions [B1] T1.1 Focus group adolescenti; [B2] T1.2 Focus group comunità alloctone, donne straniere; [B3] T2.1 Residenza artistica Leandro Pisano e Nicola di Croce e sound recording paesaggi Partecipanza; [B4] T2.2 Realizzazione mappa sonora di comunità; [B5] T2.3 Installazione sonora in centro a Cento, Piazza Guercino; [B6] T3.1 Workshop e performance "Di fronte agli occhi degli altri" presso Ca' Ciapadora a Renazzo con il coinvolgimento diretto delle famiglie di "capisti" della Partecipanza. C. Monitoraggio progressione e impatto azioni e outreach utenti [C1] T4.1 Monitoraggio progressione e impatto azioni, outreach e rischi a cura del Comitato di Garanzia; [C2] T4.2 Monitoraggio progressione azioni, impatto, outreach e rischi a cura del team di progetto; D. Comunicazione e disseminazione del progetto e dei suoi risultati [D1] T5.1. Co-creazione identità visiva e Piano Editoriale (PED) di progetto; [D2] T5.2 Pianificazione ed esecuzione della dissemination delle azioni durante lo svolgimento; [D3] T5.3 Pianificazione ed esecuzione della dissemination dei risultati. E. Project management [E1] T6.1 Gestione azioni da parte del team di progetto; [E2] T6.2 Riduzione impronta ecologica delle azioni di progetto; [E3] T7.1 Tavolo di Negoziazione, ouverture, kick off di progetto e approvazione identità visiva, moodboard e PED; [E4] T7.2 Tavolo di Negoziazione, entanglement, report intermedio e valutazione azioni e rischi; [E5] T7.3 Tavolo di Negoziazione, epilogo, valutazione azioni e approvazione Documento di Proposta Partecipata. Per quanto riguarda il cronoprogramma il progetto questo si sviluppa attraverso azioni trasversali e 4 fasi di avanzamento del percorso partecipativo: I. Fase preliminare: mese 1 [A1], [A2], [A3], [E3]; [D1] II.Fase di ingaggio e correlazione [entanglement]: mesi 1-3 [B1] [B2] [B3][E4] III.Fase di raccolta [harvest] e sintesi mesi 3-9 [B4] [E5 ] IV.Fase conclusiva mesi 9-10 [B5], [B6], [E5] Azioni trasversali: [C1], [C2], [D2], [D3], [E1], [E2]
Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali
Sì
Strumenti digitali utilizzati
In complementarietà all'utilizzo del portale PartecipAzione è previsto l'impiego del sito www.bassoprofilo.org per promuovere le attività del percorso, raccogliere in un repository il materiale funzionale allo svolgimento delle stesse, gestire l’iscrizione gratuita alle diverse attività del processo partecipativo (sezione “Partecipa” del sito Basso Profilo). Per quanto riguarda la Mappa sonora di comunità verranno implementate, con il coinvolgimento di figure esperte, soluzioni open source
Presenza femminile rilevata
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Conciliazione tempi di vita e lavoro
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Figure Professionali
Tecniche di Partecipazione
Obiettivi e Risultati
Obiettivi
Il progetto intende rispondere a 4 obiettivi specifici. Da un lato rafforzare l'agentività (agency) della Partecipanza agraria di Cento [Obiettivo 1], cioè quel senso di responsabilità e partecipazione verso il bene collettivo, migliorando la capacità della Partecipanza di leggere le sfide del presente e individuare azioni e modalità di mutuo supporto. Il secondo obiettivo specifico è quello di migliorare l'outreach della Partecipanza agraria, in particolare attraverso il coinvolgimento di nuovi soggetti pubblici come le comunità giovanili e le comunità alloctone [Obiettivo 2]. Ulteriori obiettivi di progetto sono quelli di migliorare la consapevolezza (awareness) della comunità centese rispetto al valore del paesaggio della partecipanza agraria e la sua eredità (legacy) [Obiettivo 3] rafforzare l'attrattività turistica del paesaggio agrario della partecipanza centese [Obiettivo 4]
Risultati Attesi
Grazie alle azioni di progetto la Partecipanza metterà in campo un'agentività più interazionale e relazionale (co-agency) [Risultato 1] . In risposta a questa sfida, il percorso partecipativo messo in campo attraverso il progetto "Partecipanza sonora"produrrà uno sviluppo del pubblico (audience development) della Partecipanza agraria di Cento e dei suoi paesaggi [Risultato 2] in termini non solo quantitativi, cioè incrementare il numero di frequentatori, ma anche qualitativi, ovvero una crescita nel rapporto con il pubblico. Miglioramento della consapevolezza (awareness) della comunità centese rispetto al valore del paesaggio della partecipanza agraria e la sua eredità (legacy). [Risultato 3]. Rafforzamento dell'attrattività turistica del paesaggio agrario della partecipanza centese [Risultato 4].
Decisioni pubbliche che riguardano gli esiti del processo partecipativo
La Partecipanza ha completato nel 2011 il restauro della Ca’ Ciapadora a Renazzo per realizzare una casa museo della storia e cultura del territorio centese. Secondo lo Statuto una Ca’ ciapadora è un fabbricato rurale costruito a spese del partecipante entro l’area del “capo” come abitazione e ricovero di animali e non più soggetta al sorteggio ventennale. A inizio ‘800 se ne contavano 2000. Con deliberazione di Magistratura n. 8 del 22/01/2024 la Partecipanza si è impegnata, entro la finestra di accreditamento regionale del 2025, a decidere circa la costituzione di un ecomuseo alla Ca’ Ciapadora di Renazzo, da strutturare secondo i “pilastri” esito del percorso partecipativo in oggetto. Della decisione e della mappa di comunità verrà data pubblicità da Partecipanza e Comune di Cento. In Italia non esiste una Legge che regolamenti l’istituzione di ecomusei. Ciascuna Regione, quindi, procede in maniera autonoma. In Emilia Romagna è previsto annualmente l’accreditamento con durata triennale al Sistema museale regionale dei musei, previa compilazione di un questionario che certifichi i Livelli uniformi di qualità (LUQ). Tale accreditamento è il primo passo obbligatorio per le istituzioni museali non statali ai fini dell’adesione al Sistema Museale Nazionale.
Documenti di proposta partecipata previsti
Sì
Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo
No
Livello di partecipazione
PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Indice di partecipazione
Requisiti per la Certificazione di Qualità
Sollecitazione realtà sociali
Strade Associazione di Promozione Sociale, partner di progetto, è una delle principali realtà territoriali impegnate nel sociale e che dal 2019 opera in termini di coinvolgimento partecipativo di persone e comunità spesso ai margini in termini di fruizione, pianificazione e partecipazione ai processi decisionali. L’attenzione rivolta a comunità alloctone, straniere e migranti economici che vivono orami in maniera stabile il nostro territorio e i cui figli rappresentano ormai 2 o addirittura 3 generazioni, è da sempre al centro dell’operato di Strade e della rete di ETS con la quale progetta ed eroga attività gratuite di supporto scolastico, laboratoriale per minori dai 4 ai 16 anni e processi di orientamento, formazione, empowerment linguistico per giovani adulti e donne straniere con corsi di italiano L1 e crescita digitale per contrastare fenomeni di povertà educativa e digitale. Partecipazione e prossimità sono i due concetti chiave sui quali il Centro socioeducativo aperto nel quartiere popolare CERES di Cento opera quotidianamente e da cui si irradiano azioni di educativa itinerante sui territori frazionali di Cento, caratterizzato da distanze dal capoluogo e sacche di invisibile esclusione soprattutto nelle campagne isolate. L’azione di mediazione di STRADE potrà agevolare processi di avvicinamento a comunità straniere, il coinvolgimento di giovani già attivamente coinvolti da piattaforme di partecipazione civica o da coinvolgere attraverso metodologie non formali, laboratoriali che caratterizzano le competenze degli operatori di Strade. Focus significativo i gruppi di donne straniere attualmente partecipanti ai percorsi di autonomie di Strade ovvero circa 80 donne a bassa media alfabetizzazione provenienti da contesti sociali marginali e fragili che sono già coinvolte in visite esperienziali del territorio e scoperta e fruizione del patrimonio culturale, paesaggistico e tradizionale del territorio Centopievese, regionale e nazionale. Focus group sviluppati nell’ambito del progetto: Focus group I, GIOVANI (13-16 anni): 2 escursioni esperienziali con laboratoriali preparatori durante le attività pomeridiane presso il Centro educativo Strade a Cento. Da Cento capoluogo alla scoperta dei territori della Partecipanza delle frazioni e visita alla Ca’ Ciapadora di Renazzo oggetto del percorso sonoro e sperimentale. Il Gruppo Adolescenti seguito da Strade si compone di circa 15-18 minori di Cento, molti dei quali di seconda generazione; Focus group II, COMUNITÀ ALLOCTONE, DONNE STRANIERE ( 18-60 ANNI) 2 momenti di raccolta di testimonianze in aula e orientamento al territorio + 1 visita esperienziale congiunta di due gruppi (con particolare attenzione alle donne straniere) alla Ca’ Ciapadora di Renazzo.
Modalità di inclusione
La rete di soggetti sociali operanti sul territorio di implementazione del progetto, capoluogo e frazioni, è ricca di realtà organizzate che valorizzano elementi inclusivi e di fruizione del patrimonio culturale, paesaggistico e che promuovono impegno e cittadinanza attiva. Dalle Proloco alle parrocchie ed enti del terzo settore che coltivano interessi strettamente legati al territorio coinvolgendo molti volontari, essi potranno vedere un coinvolgimento attraverso incontri diffusi di presentazione delle finalità del progetto e sessioni partecipative di valorizzazione del proprio ruolo nella cornice locale. Esiste una mappatura, ad esempio, dei soggetti del terzo settore sviluppata dall’Ufficio di Piano di Distretto Ovest, capofilato dal Comune di Cento, che prevede già incontri itineranti e tavoli di lavoro settoriali sui Piani di Zona, il Tavolo Adolescenti ai quali poter narrare e proporre azioni “inclusive” e partecipative generate dal progetto. Le realtà associative sono spesso sportelli di ascolto e coinvolgimento di utenti e cittadini lontani e poco raggiunti da informative mainstream. Tenendo presente fin dall’inizio del processo la necessità di “aprire” la conoscenza della ricca storia e ruolo della Partecipanza soprattutto verso le generazioni non centesi sarà di per sé un elemento di forte attenzione all’inclusività, cercando di rendere “attrattivo” e di interesse una realtà fortemente radicata nell’immaginario e DNA autoctono, ma non conosciuta ad esempio alle giovani generazioni e comunità straniere, poiché non posseggono le conosce antropologiche e storiche tramandate da storytelling e a forte carattere famigliare. Le modalità di coinvolgimento e apertura verso nuove realtà sociali, soggetti singoli o gruppi informali incontrati sul cammino progettuale sarà garantita da azioni fortemente esperienziali e che utilizzano il non formale, le arti performative, il suono, per andare oltre barriere di carattere linguistico (anche dialettale), culturale e rendere dunque il processo partecipativo inclusivo e trasversale.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura
Basso Profilo si occupa di welfare culturale da un’idea orizzontale della cura: pratiche che si sviluppano in uno specifico tempo, luogo e società ma all’interno di una fitta rete di inter-relazioni. Facciamo partecipazione e mediazione investendo nell’aspetto sociale della creatività. I nostri progetti sono una forma di un-design che, per gestire la complessità e rispondere alle sfide della permacrisi, rinuncia ai confini disciplinari in favore della contaminazione; l’un-design permette di cogliere “ciò che è tessuto insieme”, il complesso. Superando la netta distinzione tra produttori e fruitori, misuriamo l’impatto della mediazione nel modo in cui agisce sul bagaglio cognitivo dei soggetti coinvolti, convocando artiste/i, designer, architetti, attiviste, curatrici e curatori. Partecipanti e artiste/i verranno coinvolti nella definizione di una mappa sonora comunitaria dove il suono è strumento di indagine critica (critical device), l’ascolto è azione di ingaggio col paesaggio e la raccolta di suoni sul campo (field recording) è pratica critica (critical practice), occasione non gerarchica per entrare in contatto con un luogo tramite una pratica di ascolto aumentata. La performance “Di fronte agli occhi degli altri” del danzatore Virgilio Sieni verrà eseguita dal vivo nel “capo” della Ca’ Ciapadora di Renazzo. La performance, incentrata sull’incontro tra persone e comunità, si articolerà in una trasmissione diretta tra Sieni e alcuni esponenti delle famiglie di “capisti” della Partecipanza Agraria che verranno coinvolti in danze composte in maniera differente rispetto alle singole identità: si attingerà al vissuto di ciascuno e al “gioco del tatto” per riaffermare la necessità di condivisione.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura
Per sviluppare il percorso partecipativo PARTECIPANZA SONORA abbiamo coinvolto: - Nicola Di Croce, artista sonoro e ricercatore, dottore di ricerca presso lo Iuav e McGill University di Montreal. Il suo lavoro amplifica il potere e l’azione di una scelta individuale, rendendone tangibile l’impatto su altri soggetti, commutando il clima sonoro di uno spazio comunitario.- Leandro Pisano è curatore, scrittore e ricercatore interessato alle intersezioni tra arte, suono e tecnocultura: si occupa di ecologia politica dei territori rurali e marginali. Fondatore e direttore di festival, è coinvolto in progetti di elettronica e sound art. Evoca le radici del suono come forma di comunicazione con l’altro e con l’ambiente ricollocando il piacere personale del fatto acustico in una prospettiva esistenziale di adattamento ed evoluzione. - Virgilio Sieni è danzatore e coreografo attivo in ambito internazionale per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei, fonda la sua ricerca sull’idea di corpo come luogo di accoglienza delle diversità e spazio per sviluppare la complessità archeologica del gesto. Crea un linguaggio dal concetto di trasmissione e tattilità, interessato alla dimensione aptica e multisensoriale del gesto e dell’individuo.
Modalità di comunicazione dei risultati del processo
Il progetto aderirà alla sperimentazione della piattaforma PartecipAzioni e vedrà il coinvolgimento di professionisti del settore della comunicazione, Salgemma srls, per sviluppare le migliori soluzioni per comunicare le idee e le azioni progettuali e definire il piano editoriale (PED) di PARTECIPANZA SONORA. Un fotografo, Matteo Cattabriga, e un regista, Bruno Leggieri, documenteranno il processo partecipativo in tutte le sue fasi. Particolare importanza sarà riservata alla co-creazione e declinazione dell’identità visiva del progetto, prodotta da graphic designer professionisti con il coinvolgimento di tutti i partner. La strategia di comunicazione sarà ATTRAVERSO LA LINEA (Through The Line - TTL). Un approccio che ibrida azioni di comunicazione SOPRA LA LINEA (Above The Line - ATL) del fruitore (es.pubblicità su media tradizionali e digitali e riviste e portali di settore, diffusione di campagne su social network, direct email), cioè azioni con lo scopo di aumentare la notorietà e la considerazione di un soggetto o prodotto, e l’acquisizione di un primo contatto ( visita, richiesta di informazioni, etc), con azioni di comunicazione SOTTO LA LINEA (Below The Line - BTL) del fruitore, cioè che hanno a che fare direttamente con la fidelizzazione dei propri utenti o l'acquisizione di nuovi (es. newsletter, SMS e Telegram, pubblicità Pay per click su Google AdWorks, cartellonistica locale, sponsorizzazione in eventi di settore). Un esempio di azione di declinazione della strategia di Comunicazione TTL può essere rappresentato da una pubblicità su una rivista o portale di settore (ATL) che invita l’utente a registrarsi a una newsletter o una community per poi raggiungerlo attraverso messaggi diretti (BTL). Gli esiti del processo saranno comunicati sulla piattaforma regionale PartecipAzioni, sul sito della Basso Profilo, della Partecipanza Agraria di Cento e del Comune di Cento.
Sintesi della valutazione regionale
Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/208 e ai requisiti stabiliti dall’allegato 1 alla deliberazione di Giunta regionale n. 2054 del 27/11/2023.
Requisiti previsti dal Bando Regionale
Coerenza complessiva rispetto agli obiettivi strategici del sistema regionale
Sì
Coerenza rispetto al contesto locale
Sì
Capacità generativa di impatto rispetto a risultati concreti
Sì
Qualità della definizione dell’oggetto del processo partecipativo
Sì
Qualità del design di processo
Sì
Innovazione sociale
Sì
Innovazione digitale
Sì
Premialità Tecniche
Settore
Processi per la realizzazione di opere, progetti o interventi previsti dall'art. 2, comma 2, lett. c) della L.R. 15/2018 (particolare rilevanza per la comunità locale o regionale, in materia sociale e sanitaria, ambientale, territoriale, urbanistica e paesaggistica, al fine di verificarne l'accettabilità sociale e la qualità progettuale)
Progetto in materia di transizione ecologica
Sì
Adesione alla piattaforma regionale PartecipAzioni
Sì
Accordo formale preventivo
Sì
Modalità del monitoraggio e indicatori
Tutte le azioni (tavoli, focus group, mappatura sonora, performance, co-progettazione) del percorso partecipato saranno accompagnate da un’attività di valutazione "aperta” che riguarderà sia il monitoraggio dell’efficienza del processo "cammin facendo” (somministrazione di questionari, redazione di verbali) e sia gli esiti del progetto stesso (condivisione “Pilastri” dell’ecomuseo). L’efficacia del processo verrà valutata attraverso specifici indicatori in risposta dei singoli obiettivi di progetto. Obiettivo 1: rafforzare agentività Partecipanza ; Indicatore 1: n. collaborazioni attori locali attivate. gol: incremento del 20 per cento/anno. Ob2: migliorare outreach Partecipanza: coinvolgimento adolescenti e comunità alloctone; Ind2: n. di adolescenti e n. stranieri; gol.: 40 adolescenti (13-16 anni) e 30 stranieri (18-60 anni). Ob3: migliorare consapevolezza comunità centese rispetto alla Partecipanza; Ind3: grado consapevolezza comunità centese rispetto a Partecipanza gol.: incremento risposte esatte del 20 per cento, rif. questionari somministrati ex ante ex post. Ob4: rafforzare l'attrattività turistica del paesaggio della Partecipanza; Ind4: n. articoli sui paesaggi Partecipanza su riviste/quotidiani a diffusione extralocale; gol: incremento 20 per cento/anno.
Soggetti specifici
Soggetti organizzati della società civile
Tipologia di Soggetto proponente
Enti Terzo Settore (ETS)
Allegati
Crediti
Processo segnalato da
Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Dettagli o note sulle fonti utilizzate
Si veda anche https://bassoprofilo.org/2024/07/10/partecipanza-sonora-call-to-action-questionario-suoni/
Data ultima modifica: 22/07/2024