Regione Emilia-Romagna

Libera le idee

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2023

Anno Finanziamento

2023

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

No

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Anno di avvio

Anno di chiusura

2024

Data inizio del processo

22/03/2024

Data fine del processo

22/11/2024

Durata (mesi)

8

Richiesta e concessione della proroga

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale

Il Comitato di Garanzia Locale si costituirà durante lo svolgimento del progetto, all’interno dei TdN, e sarà composto da: - 1 componente nominato da Libera Emilia Romagna Aps - 1 componente nominato dal Comune di Castelnuovo Rangone - 1 componente nominato da Agenzia Cooperare con Libera Terra - 1 componente nominato dal coordinamento di Libera Modena - 3 o più componenti nominati nei Tavoli di Negoziazione, che rappresentano le realtà locali.

Comitato di Garanzia locale - Funzioni assegnate

Monitoraggio degli esiti del processo

Tavolo di Negoziazione

Si prevede, dopo l’avvio del percorso la costituzione di un TdN, al quale oltre ai membri dello staff potranno prendere parte anche i diversi attori sociali, civili e politici del territorio: cooperative, sindacati, associazioni di volontariato, associazioni di categoria, consulte comunali. Il tavolo sarà il luogo di discussione e negoziazione dei principali aspetti necessari. Dopo la fase di mappatura degli stakeholder, tutti gli attori verranno convocati, e potranno decidere di fare parte del Tavolo di Negoziazione. Si raccoglieranno quindi le manifestazioni di interesse da parte di cittadini in forma organizzata e non. Durante il primo TdN si prevede una fase di allineamento sul percorso. Il TdN avvierà poi una fase di co-programmazione. In questa fase il TdN deciderà come proseguire il percorso, e le attività del progetto “Libera le idee”. Il TdN potrà definire ad esempio delle prime traiettorie. Si prevede inoltre che il TdN si occupi poi della fase di coprogettazione, e con l’ausilio dello staff, e di esperti/e che cureranno le fasi di ascolto e mediazione, potrà lavorare ad una ipotesi di riuso sociale bene (es. assegnazione) e ad una proposta progettuale di funzionamento del centro (es. progetto di gestione e funzionamento del centro aggregativo). Il TdN prenderà poi parte all’evento finale di presentazione del DocPP, e potrà esprimere sino al termine ultimo del processo il suo parere. La partecipazione al TdN resta in costante aggiornamento. Sia su piattaforma Partecipazioni che sulla pagina del Comune si prevede la possibilità di compilare un form per chiedere di essere aggiunti al Tavolo e/o per offrire dei suggerimenti. I tavoli di negoziazione verranno convocati per e-mail e si terranno tutti in presenza (salvo diverse comunicazioni), per facilitare anche il lavoro di mediazione da parte degli/lle esperti/e. Tutti gli avvisi verranno poi sempre pubblicati nelle rispettive sezioni online dedicate al progetto (sito del Comune e piattaforma Partecipazioni). Ai TdN è prevista la partecipazione di esperti sui temi dei beni confiscati e di riuso sociale. Tutti i tavoli saranno condotti da facilitatori ed esperte di partecipazione e gestione dei conflitti.

Soggetto beneficiario dei contributi

Associazione Libera

Titolari della decisione

Comune di Castelnuovo Rangone

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

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Castelnuovo Rangone

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Potenziali effetti sul miglioramento della qualità ambientale

Questo processo partecipativo ha lo scopo di definire la nuova forma che assumerà il capannone confiscato che ha sede a Castelnuovo Rangone, grazie al suo riuso sociale. La decisione su come convertire questo spazio, realizzando un nuovo centro aggregativo, assume un impatto anche ambientale, soprattutto in termini di rigenerazione, riduzione della marginalizzazione e del degrado sociale e miglioramento della qualità del decoro urbano.

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

I beni confiscati sono l'attestazione più evidente dell'attività criminale sul territorio. Ma, come già sperimentato, una volta confiscati, possono diventare attivatori di partecipazione per l'intera comunità. Lo scorso anno LIBERA EMILIA ROMAGNA grazie al progetto VIA GIULIANA 32, finanziato attraverso il bando Partecipazione 2022, ha avviato ad Argenta (FE) un percorso partecipativo che ha condotto a proposte di ipotesi progettuali di riutilizzo sociale di un bene confiscato. L'esperienza maturata in occasione del percorso appena concluso, così come le conoscenze acquisite nell'ambito del progetto Raccontati Bene, finanziato nel 2021 dalla Regione, ci incoraggiano ad intraprendere percorsi anche in altri contesti. LIBERA EMILIA ROMAGNA vuole porre attenzione sul territorio di Castelnuovo Rangone, in cui già da anni con il coordinamento provinciale di LIBERA MODENA, e con il presidio territoriale "Terra dei Castelli", dedicato a Lea Garofalo, porta avanti numerose iniziative culturali, educative e di promozione della legalità e della giustizia sociale. Appena un anno fa, l'Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati ha assegnato al Comune un bene confiscato. Il capannone confiscato si trova in Via Campania 24, nella frazione di Montale, ed in passato era stato sede di un'azienda meccanica. L'intenzione dell'Amministrazione comunale sarebbe quella di trasformarlo in un centro aggregativo. Questo progetto rappresenta l'occasione per avviare un percorso partecipativo per decidere quali nuove forme possa assumere il bene, anche a seguito dei lavori di adeguamento, che partiranno nel 2024. E le tappe di questo percorso possono essere l'occasione per vivere il bene con il coinvolgimento della rete di Libera, del Comune e di tutti gli attori sociali territoriali: associazioni, sindacati, istituti scolastici, scout, imprese cooperative e in generale il Terzo Settore. - Con decreto del 10/01/2023 l'ANBSC Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati ha assegnato al Comune di Castelnuovo Rangone (MO) un capannone confiscato, che ha sede in via Campania 24. L'idea è quella di promuovere un percorso partecipativo, in collaborazione con l'Amministrazione comunale e l'Agenzia Cooperare con Libera Terra, per trovare delle soluzioni socialmente condivise, e trasformare un capannone con una storia criminale alle spalle, in uno spazio collettivo e di condivisione di buone pratiche. Le tappe di questo percorso possono essere l'occasione per vivere il bene con il coinvolgimento della rete di Libera, del Comune e di tutti gli attori sociali territoriali che prenderanno parte al percorso: associazioni, scuole, sindacati, imprese cooperative e in generale il Terzo Settore. - Il percorso proposto si sviluppa su piani differenti con l'intento di includere le migliori energie presenti sul territorio: CONDIVISIONE DEL PROGETTO - FORMAZIONE SUI METODI PARTECIPATIVI del personale interno dell'associazione, e delle associazioni partner, i dipendenti comunali, gli amministratori, affinché lo staff di progetto sia in grado di progettare, organizzare e gestire processi e inclusione. Temi da approfondire: strumenti di analisi del contesto sociale; mappa delle alleanze; strumenti di comunicazione ed ingaggio; raccolta dei bisogni e delle aspettative rispetto al percorso; focus sulla progettazione partecipata e sugli strumenti per co-progettare con differenti livelli di stakeholder, partendo dalla metodologia del future design per identificare scenari possibili in risposta ai bisogni collettivi raccolti. - MAPPATURA E COINVOLGIMENTO DEGLI ATTORI sociali, politici e civici del territorio, per contribuire alla realizzazione del progetto. Si prevede che la mappatura sia in costante aggiornamento. Il ruolo del Coordinamento di Libera Modena, dell'Amministrazione comunale e del presidio di Libera sul territorio potranno essere preziosi in questa fase. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO APERTURA - FASE DI INGAGGIO: una volta mappate le realtà che gravitano intorno al bene e che possono essere portatrici di interesse nei confronti del luogo a livello non solo di uso e gestione ma anche di frequentazione, si procederà con la fase di ingaggio. È importante, in questa fase, attenzionare la peculiarità di una frazione come Montale, che potrebbe avere dei suoi bisogni specifici e degli attori locali. Aperitivi tematici e incontri all'aperto possono essere anche le occasioni per avviare il dialogo. - COSTITUZIONE DEL TAVOLO DI NEGOZIAZIONE, che include i principali gruppi di pressione formali e informali, e che resterà aperto durante tutto il percorso. - FASE DI ASCOLTO: che si sviluppa attraverso: QUESTIONARIO DI CONSULTAZIONE da somministrare in forma cartacea e/o online ai cittadini ed alle cittadine per uno studio sui bisogni del territorio, per indagare le condizioni di partenza e per valutare l'esistenza di eventuali criticità che ostacolino la democrazia partecipativa. focus group con l'Amministrazione comunale per identificare i bisogni e le trasformazioni/direzioni che coinvolgono il contesto di Castelnuovo Rangone; focus group con la cittadinanza e le realtà ingaggiate che aderiscono al TdN. FASE DI INFORMAZIONE E APPROFONDIMENTO con percorsi laboratoriali incentrati sul tema delle mafie, sulla prevenzione e sugli strumenti di contrasto, sulla cultura dell'antimafia e della legalità democratica e sullo studio e il racconto dei beni confiscati. In questa fase è possibile, per esempio, inserire dei momenti di formazione legati al racconto del radicamento delle mafie nel territorio, e dei laboratori per ricostruire la storia criminale del bene. Si potranno anche prevedere, in accordo con il Comune, delle visite e dei sopralluoghi al bene. In questa fase, grazie alla rete attivata da Libera Emilia Romagna nei territori, è possibile coinvolgere Libera Piacenza nel racconto dell'esperienza di riuso del bene confiscato a Calendasco, il Capannone "Rita Atria". Ed è possibile inoltre in un'ottica di confronto e condivisione di buone pratiche coinvolgere l'Amministrazione di Argenta, con la quale lo scorso anno era stato avviato il progetto VIA GIULIANA 32 nella frazione di Longastrino. - FASE DI COPROGRAMMAZIONE (TdN): definire anche nell'ambito del TdN quali attività e quali eventi programmare insieme per rendere il percorso il più possibile inclusivo, accessibile e partecipato, e individuare sempre nel TdN le prime traiettorie per proseguire verso la fase di coprogettazione. - FASE DI COPROGETTAZIONE (TdN): Organizzazione di incontri per coprogettare soluzioni con cittadini cittadine ed istituzioni e con i giovani coinvolti nel percorso, insieme al TdN. CHIUSURA - REDAZIONE DEL DOCUMENTO DI PROPOSTA PARTECIPATA in cui si delinea nel TdN un indirizzo condiviso e preciso sulle forme di riuso sociale del bene, e di organizzazione del centro aggregativo. - FASE DI PROMOZIONE PUBBLICA: realizzazione di iniziative pubbliche sul bene, momenti di animazione socio-territoriale, presentazione delle idee e delle proposte alla cittadinanza. IMPATTO SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO/DECISIONALE - IMPATTO: Una volta elaborato il documento di proposta partecipata contenente le ipotesi progettuali di riutilizzo sociale del bene, il DocPP viene validato dal Tecnico di Garanzia e successivamente inoltrato ufficialmente all'Amministrazione comunale affinché questa possa dare seguito alle proposte. - MONITORAGGIO Seguirà poi la fase di monitoraggio, per valutare, tra le altre cose, l'accoglimento/non accoglimento delle proposte e per trovare modalità per proseguire nel lungo termine il percorso. Il Comitato di Garanzia locale potrà occuparsi anche del monitoraggio ex post.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Strumenti digitali utilizzati

Sarà utilizzata la piattaforma PartecipAzioni https://partecipazioni.emr.it/processes/liberaleidee

Numero partecipanti (stimate o effettive)

100

Presenza femminile rilevata

Si

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Femminile

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Si

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

Interviste e questionari strutturati / Focus Group

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Obiettivi: - Creare una maggiore consapevolezza sul tema della presenza mafiosa in Emilia-Romagna. - Aumentare l’attenzione sulla presenza dei beni confiscati e sulle modalità del loro riutilizzo a fini istituzionali e/o sociali. - Favorire e sviluppare il dialogo tra l’Amministrazione locale e le realtà sociali e civiche del territorio. - Consolidare gli strumenti di consultazione già esistenti nel Comune di Castelnuovo Rangone, e in particolare nella frazione di Montale. - Incrementare la partecipazione dei giovani e delle giovani alla vita della comunità, e favorire la loro partecipazione al percorso. - Favorire la nascita di alleanze e forme di collaborazione tra giovani, settore pubblico, imprese private e tutte le espressioni di attivismo civico

Risultati Attesi

Costruire in maniera condivisa le ipotesi progettuali di riutilizzo del bene, in coerenza con il decreto di destinazione dell’ANBSC, e lavorare con la comunità sulle forme di gestione e attivazione di un centro aggregativo; Far conoscere la storia del bene, e raccontare quali fasi stanno segnando ora il percorso di riuso sociale (la storia criminale, il sequestro, la confisca, l’assegnazione, ecc.).

Decisioni pubbliche che riguardano gli esiti del processo partecipativo

Con i lavori di ristrutturazione del capannone che partiranno nel 2024, l’amministrazione comunale vorrebbe trasformare il bene in un centro di aggregazione. In questa fase, l’Amministrazione prenderà atto del DocPP dando seguito alle proposte che potranno riguardare: - i bisogni, le esigenze e delle indicazioni di priorità emerse dai cittadini e dalle cittadine nel definire gli eventi e le attività che renderanno attivo e funzionale come nuovo luogo di condivisione di idee e buone pratiche (es. programmazione di attività); - proposta progettuale di funzionamento del centro (es. progetto di gestione e funzionamento del centro aggregativo); - intitolazione del bene (es. delibera per l’intitolazione). Il Comune ha già ottenuto un finanziamento per i lavori di ristrutturazione del capannone grazie alla L.r. 18/2016 (anno 2023). Per i lavori di adeguamento dei locali, il Comune utilizzerà anche risorse proprie per circa €40.000. Inoltre la Giunta comunale con delibera n.145 del 19/12/2023 ha assegnato il contributo ricevuto dal Ministero degli Interni come “fondo per la legalità e la tutela degli amministratori minacciati” ad iniziative e attività per la promozione della legalità.

Risultati conseguiti

Elenchiamo intanto gli obiettivi che ci siamo poste in partenza e che crediamo siano stati raggiunti: - Creare una maggiore consapevolezza sul tema della presenza mafiosa in Emilia-Romagna e aumentare l’attenzione sulla presenza dei beni confiscati e sulle modalità del loro riutilizzo a fini istituzionali e/o sociali e far conoscere la storia del bene, e raccontare quali fasi stanno segnando ora il percorso di riuso sociale (la storia criminale, il sequestro, la confisca, l’assegnazione, ecc.), grazie al racconto della storia del bene, grazie agli incontri sulla memoria, grazie alla visita al bene confiscato, grazie al coinvolgimento come partner dell’Agenzia Cooperare con Libera Terra, e grazie al percorso partecipativo che in sé ha favorito un lavoro di consapevolezza e di responsabilità collettiva nel territorio. - Favorire e sviluppare il dialogo tra l’Amministrazione locale e le realtà sociali e civiche del territorio. - Incrementare la partecipazione dei giovani e delle giovani alla vita della comunità, e favorire la loro partecipazione al percorso (alcune delle associazioni che hanno parte al percorso come l’Associazione Capanno Aps, gli scout, l’Associazione Onironautica, la Cooperativa La Porta Bella, sono realtà che lavorano con i e le giovani). Elenchiamo anche alcuni obiettivi, non attesi, che crediamo siano stati raggiunti: - una accresciuta qualificazione del personale dell’amministrazione pubblica coinvolto nel processo partecipativo (sia negli uffici che si occupano più dell’ambito associativo e culturale, sia da parte dell’ufficio tecnico).

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Indice di partecipazione

29 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

La sollecitazione delle realtà del territorio può avvenire già nei prossimi mesi con l’organizzazione di momenti di incontro e confronto, in occasione del 21 marzo GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO IN RICORDO IN RICORDO DELLE VITTIME INNOCENTI DELLE MAFIE, e della SETTIMANA DELLA LEGALITA', promossa dall’Assemblea Legislativa. Sul territorio di Castelnuovo Rangone operano diverse associazioni e realtà organizzate (es. Abito di Salomone; Scout Agesci; Agisca; Flauto Magico), in parte già mappate dagli uffici del Comune. Grazie a queste prime informazioni e ai contatti e alle informazioni di cui dispongono già il presidio "Terre dei Castelli" e il coordinamento di Libera Modena si cercherà di costruire un nuovo database dentro il quale inserire soprattutto le informazioni utili di contatto per ingaggiare gli attori sociali e per riuscire a coinvolgerli e renderli partecipi nelle varie fasi del percorso. Il database potrà essere aggiornato costantemente e terrà conto oltre che delle realtà associative, sindacali, del terzo settore, anche degli enti civili, degli enti pubblici come l’Unione dei Comuni Terre dei Castelli e istituzionali come la Prefettura e l’Asl Modena, degli enti scolastici, come l’istituto scolastico superiore di I grado I.C.G. Leopardi, dei comitati cittadini. Il progetto "Spazi di legalità e socialità – Recupero di un bene confiscato alla criminalità organizzata" (finanziato dalla L.r. 18/2016), grazie al quale si potrà anche dare seguito agli output di questo percorso, già prevede il coinvolgimento di alcuni degli attori citati. L’obiettivo è quello di garantire una partecipazione eterogenea, per intercettare bisogni probabilmente anche diversi, di diverse fasce d’età, o di gruppi di cittadini portatori di interessi diversi. Verranno valorizzati anche i ruoli dei comitati cittadini (es. comitato degli anziani; comitato di zona), che operano in forma meno organizzata, e le consulte dei giovani istituite dal Comune che operano in maniera più strutturata, come il Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi della Scuola Secondaria di I grado “G. Leopardi” che si insedia all’inizio di ogni anno scolastico. Con un lavoro che simulerà una lente di ingrandimento, partendo dalla posizione e geolocalizzazione del bene, andranno mappate tutte le realtà, partendo dalle più vicine, nella zona di Montale, frazione di Castelnuovo Rangone, che ha delle sue specificità e peculiarità. Oltre alle realtà locali potranno essere coinvolte, qualora questa fosse una necessità emersa nel tavolo di concertazione, anche altre realtà che gravitano attorno a Libera, associazione di associazioni che da anni è impegnata sui temi della legalità e della giustizia sociale e sul riuso sociale dei beni confiscati, e attorno ad Agenzia Cooperare, che raccoglie più di settanta soci tra imprese cooperative, associazioni e alcune istituzioni e si occupa di supportare le cooperative impegnate nel riutilizzo sociale dei beni confiscati.

Modalità di inclusione

Durante la prima fase del progetto si raccoglieranno le manifestazioni di interesse da parte di gruppi di cittadini e associazioni a prendere parte al Tavolo di Negoziazione. Inoltre nella fase iniziale saranno organizzati degli aperitivi tematici e degli incontri informali e formali, e iniziative in occasione della “Giornata del 21 marzo” per garantire l'ingaggio di cittadini e associazioni. Qualsiasi cittadino/a, anche singolo/a, che desideri essere informato/a sul percorso, potrà essere coinvolto/a. Anche dopo la costituzione del primo TdN, la partecipazione al Tavolo, resta in costante aggiornamento. Sia su piattaforma Partecipazioni che sulla pagina del Comune si prevede la possibilità di compilare un form online per chiedere di essere aggiunti/e al Tavolo e/o per offrire dei suggerimenti. Alcuni di questi aspetti potrebbero apparire meramente tecnici ma richiedono un coinvolgimento attivo per garantire soprattutto che le scelte operate siano riconosciute e non inficino la credibilità del successivo percorso assembleare, quando sarà attuato.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

I lavori del Tavolo di negoziazione saranno organizzati principalmente su tre fasi: 1) Fase di apertura e allineamento: In questa fase si prevedono metodi di mediazione che stimolano il confronto e l'ascolto attivo (es. focus group, lavori in plenaria) per condividere obiettivi e finalità del processo, e strumenti di lavoro per indagare su bisogni e aspettative. In questa fase possono essere inseriti incontri con altre realtà cittadine che hanno seguito percorsi co-programmazione e co-progettazioni simili per il riuso sociale di beni confiscati in Emilia Romagna (es. Comune di Argenta con il progetto “Via Giuliana 32”; Libera Piacenza con le attività al Capannone “Rita Atria” al Comune di Calendasco). 2) Fase di emersione, proposte e approfondimenti: Nella seconda fase verranno realizzate attività, anche in gruppi tematici, per favorire l'emersione delle proposte e l'individuazione degli ambiti di lavoro principali su cui costruire l’analisi. Si individuano le prime traiettorie.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

3) Fase di valutazioni tecniche e chiusura: Questa fase di valutazioni tecniche delle proposte formulate può essere supportata sia da Agenzia Cooperare con Libera Terra sia da tecnici comunali. Gli esperti potranno ascoltare le proposte e consiglieranno modifiche o miglioramenti da apportare affinché le proposte siano realistiche e implementabili.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

1. Trasparenza e informazione: Le informazioni sul percorso e tutti i dati per i quali è richiesto il costante aggiornamento e la pubblicazione (le informazioni sul percorso, gli avvisi, le convocazioni e gli appuntamenti, i verbali degli incontri del TdN, il questionario online, il documento del Comitato di Garanzia, il DocPP ecc.) verranno pubblicate ed aggiornate su: - piattaforma Partecipazioni (di questi aggiornamenti si occuperà Libera Emilia Romagna); - sezione creata ad hoc sul sito del Comune di Castelnuovo Rangone (di questi aggiornamenti si occuperà il Comune). L’obiettivo di questo piano è anche quello che la filiera del dato sui beni confiscati sia trasparente ed accessibile. Solo conoscendo le informazioni sul bene, si può progettare, programmare nuovi spazi comuni e dare spazio al protagonismo della comunità e della società civile organizzata. Questi dati verranno monitorati da Libera Emilia Romagna. 2. Comunicazione: Il progetto “Libera le idee” avrà un suo piano di comunicazione per garantire trasparenza, diffusione delle iniziative, coinvolgimento attivo della cittadinanza. Il piano prevede l’uso di strumenti di comunicazione online (sito web, social - Facebook e Instagram -, newsletter) e offline (comunicati stampa anche attraverso la stampa locale, volantini, opuscoli). Non solo canali e strumenti diversi da adeguare al target, ma anche linguaggi pensati per coinvolgere in modo trasversale e partecipativo tutta la comunità. Rispetto alle pagine social, si prevede l’utilizzo delle pagine di tutte le realtà partner (Libera, Comune e Agenzia Cooperare) in modo da raggiungere un ampio bacino di persone, a livello territoriale e regionale. 3. Elaborato finale: Durante gli incontri di approfondimento sulla storia del bene, si valuterà quale elaborato finale produrre, anche in relazione alle preferenze dei partecipanti. Si suppone intanto che si possa trattare di un video o di un podcast per dare voce sia a chi ha partecipato al percorso, per far conoscere il luogo a partire dalla sua storia criminale, attraversando la storia della sua confisca e della sua assegnazione, e per raccontare quali sono le proposte finali.

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/208 e ai requisiti stabiliti dall’allegato 1 alla deliberazione di Giunta regionale n. 2054 del 27/11/2023.

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Coerenza complessiva rispetto agli obiettivi strategici del sistema regionale

Coerenza rispetto al contesto locale

Capacità generativa di impatto rispetto a risultati concreti

Qualità della definizione dell’oggetto del processo partecipativo

Qualità del design di processo

Innovazione sociale

Innovazione digitale

Premialità Tecniche

Settore

Processi in merito alla destinazione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa di cui all'articolo 19 della legge regionale 28 ottobre 2016, n. 18

Progetto in materia di transizione ecologica

Adesione alla piattaforma regionale PartecipAzioni

Accordo formale preventivo

Modalità del monitoraggio e indicatori

Libera Emilia Romagna si impegna a monitorare, anche dopo la chiusura del percorso il recepimento da parte dell’ente decisore. Inoltre, si prevede che il Comitato di Garanzia approvi anche un documento finale, in cui definisce le attività di monitoraggio ex-post. Questo consentirà di trovare anche delle modalità per: - proseguire interlocuzione con attori che hanno preso parte al percorso; - individuare risorse, metodi e strumenti per promuovere ancora momenti di sensibilizzazione, approfondimento e confronto; - trovare anche altre forme di collaborazioni successive che diano continuità e sostenibilità al percorso. | Durante il progetto saranno monitorati alcuni INDICATORI DI PROCESSO (n. di incontri attraverso la compilazione di un registro incontri, percentuale di partecipazione attraverso la compilazione di un foglio presenze, eterogeneità dei partecipanti, percentuale di partecipazione dei giovani, scostamento rispetto ai tempi previsti), DI QUALITA’ (questionario di valutazione da parte dei partecipanti al TdN), DI DIFFUSIONE (visualizzazioni e interazioni con post e articoli). Dopo la conclusione del processo saranno monitorati gli INDICATORI DI IMPATTO (analisi degli atti deliberativi dell’ente su: assegnazione del bene, programmazione condivisa delle attività del centro di aggregazione, progettazione condivisa sull’uso e la fruizione dei nuovi spazi, intitolazione dello spazio).

Beni confiscati e modalità di gestione

Soggetti specifici

Soggetti organizzati della società civile

Tipologia di Soggetto proponente

Enti Terzo Settore (ETS)

Allegati

01 - Scheda progetto

media/21 libera emilia romagna aps.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

media/ass. libera er docpp - bando2023.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

media/ass. libera er relazione finale.pdf /

04 - Presa d'atto Ente Titolare della decisione

media/ass libera er delibera di presa d'atto.pdf

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 09/01/2025