Regione Emilia-Romagna

La scuola che vorrei

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

In corso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2023

Anno Finanziamento

2023

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

Si

Percentuale Cofinanziamento

16,67

Costo complessivo del processo

18.000,00 €

Anno di avvio

Data inizio del processo

29/03/2024

Durata (mesi)

8

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale

Il Comitato di Garanzia Locale sarà formato da tre persone: una figura che abbia esperienza in ambito educativo-pedagogico, una figura che abbia competenze sulla progettazione dello spazio pubblico con particolare attenzione ai temi dell’adattamento climatico applicato agli spazi aperti e scolastici, una figura che abbia esperienza nella progettazione partecipata. I componenti del Comitato saranno soggetti indipendenti al processo "La scuola che vorrei". Il Comitato sarà costituito nelle fasi di avvio del progetto.

Comitato di Garanzia locale - Funzioni assegnate

Monitoraggio degli esiti del processo, Supervisione del corretto svolgimento del processo

Tavolo di Negoziazione

Il Tavolo di Negoziazione avrà il ruolo di coordinare e indirizzare il percorso partecipativo e potrà inoltre essere propositivo per l’organizzazione delle attività partecipate. A tal fine, il TdN svolgerà le funzioni di: validazione del percorso partecipativo proposto, definizione dei criteri di selezione e rappresentatività dei giovani, monitoraggio della realizzazione corretta del percorso.1) Costituzione e composizione:Il primo incontro avrà come oggetto la scrittura condivisa del regolamento e funzionamento del Tavolo, gli impegni dei membri, le modalità di condivisione dei report, e delle opinioni, aggiornamenti. Un primo nucleo del TdN sarà composto dai referenti dell’Amministrazione Comunale e dai partner di progetto firmatari dell’accordo formale. Il TdN rimarrà aperto per tutta la durata del processo per dare la possibilità ad altri stakeholders di essere progressivamente inclusi, anche in funzione delle esigenze emerse. Ogni nuovo membro del Tavolo dovrà aderire alle regole di funzionamento e ai principi comuni stabiliti dal TdN. Si auspica una composizione paritaria, per età e genere, e in un numero tale da garantire l’efficacia come organo di governance.2) Funzionamento e conduzione:Nelle prime sedute il TdN definisce e condivide il programma delle attività, le regole della partecipazione, la costituzione del CdG, i ruoli degli attori coinvolti nel processo. In quelle successive il TdN monitora il corretto svolgimento del percorso, propone eventuali azioni per raggiungere gli obiettivi di partenza e affronta le questioni emerse. Nell’ultima seduta si richiederà al TdN la scrittura condivisa e l’approvazione del DocPP. All’interno del Tavolo si assegnerà a una o più persone il ruolo di coordinatore, che avrà il compito di convocare e verbalizzare le sedute, adottando strumenti e metodologie di facilitazione adattate a seconda delle condizioni operative (in digitale o dal vivo). Nella prima fase di apertura e allineamento i membri del Tavolo dovranno condividere obiettivi e fini del processo, modalità di lavoro, regole del gioco, basandosi su concetti di trasparenza e rispetto civico. I coordinatori nella prima fase stimoleranno il confronto e l’ascolto attivo e, successivamente, l’emersione di proposte e approfondimenti per strutturare le attività partecipative. Nell’ultima fase di valutazioni tecniche e chiusura, il TdN si confronterà sulle proposte emerse affinché siano realistiche e implementabili.3) Reportistica e DocPP:A seguito di ogni incontro il coordinatore dovrà redigere un report dettagliato, che dovrà essere inviato via e-mail ai membri del TdN prima della successiva seduta per integrazioni/modifiche. Una volta approvato dal TdN il verbale sarà reso pubblico nella sezione web dedicata. Nell’ultimo incontro del TdN sarà condiviso il DocPP per eventuali integrazioni/modifiche e si procederà a successive approvazione e sottoscrizione.

Titolari della decisione

Comune di Traversetolo

Soggetto beneficiario dei contributi

Comune di Traversetolo

Soggetti esterni

AUSER

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

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Traversetolo

Caratteristiche

Ambito di intervento

Potenziali effetti sul miglioramento della qualità ambientale

I cortili scolastici e gli spazi aperti della scuola, prevalentemente asfaltati e senza alberi, sono poco vivibili già dalla fine della primavera e invivibili in estate. Bambine e bambini e maestri e maestre saranno coinvolti nel ripensare questi spazi come veri e propri giardini e luoghi di benessere: più ombreggiati, alberati, permeabili e naturali, per essere fruiti di più in primavera e ampliare all’estate attività di scuola all’aperto, doposcuola, campi estivi, iniziative di quartiere.

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Il comune di Traversetolo ricade nella prima cintura urbana dell'area metropolitana di Parma ed è inserito all'interno del Sistema Locale di Parma Sud-Ovest, che comprende anche i comuni di Collecchio, Felino, Fontevivo, Langhirano, Lesignano, Medesano, Montechiarugolo, Parma e Sala Baganza. Il sistema economico, culturale e produttivo presenta una buona dinamicità tanto da determinare una attrattività demografica tale da determinare una costante crescita nell'ultimo trentennio fino ad arrivari ai quasi diecimila abitanti attuali. L'Istituto comprensivo di Traversetolo è composto da quattro sezioni della scuola primaria e quattro sezioni di scuola secondaria. La struttura è articolata, ricca di spazi interni e dispone di ampi spazi esterni ad uso esclusivo e risulta collegata ad un ampio parco pubblico dotato di varie attrezzature sportive e di svago. Durante il periodo pandemico sono state approntati una serie di spazi esterni ad uso didattico. Gli interventi, derivanti da necessità contingenti, hanno un ovvio carattere episodico e piuttosto precario. In particolare non sfruttano appieno l'enorme potenzialità che gli spazi connettivi, oggi ad uso ibrido e indistintamente pavimentate, offrono sia in termini di miglioramento delle condizioni ambientali, sia di vivibilità per la didattica e l'attività libera. L'esperienza condotta ha però lasciato nel corpo docente, nei docenti e, soprattutto, nelle bambine e bambini, la consapevolezza dei margini di miglioramento possibili e la forte volontà di perseguirli. Il percorso partecipativo proposto ha quindi l'obiettivo di far emergere le visioni sopite e di metterle a sistema in un quadro di ferma volontà da parte dell'Amministrazione Comunale per la loro concreta attuazione. - LA SCUOLA CHE VORREI è promossa dal Comune di Traversetolo e si svolge in collaborazione con l'Istituto comprensivo di Traversetolo, in particolare con i plessi della primaria e della secondaria di primo grado. La scuola che vorrei è un processo di progettazione partecipata degli spazi della scuola con particolare attenzione ai cortili e alle aule didattiche comuni, indoor e outdoor. La scuola che vorrei intende co-progettare con i maestri, le maestre, i bambini e le bambine gli interventi sugli spazi comuni e inutilizzati della scuola arrivando a definire le linee guida che il Comune di Traversetolo intende assumere per indirizzare il progetto di riqualificazione degli edifici e degli spazi aperti che finanzierà con il Piano Triennale delle Opere Pubbliche in coerenza con le attività di manutenzione ordinaria previste per l'efficientamento energetico e con i lavori in corso d'opera nel parco pubblico adiacente all'istituto comprensivo. - Il progetto La scuola che vorrei è pensato in cinque fasi e attività tra loro progressive: 1) LA SCUOLA CHE VORREI: CO-PROGRAMMAZIONE E AVVIO DEL PROCESSO Questa prima fase prevede: -condivisione del percorso con gli uffici comunali coinvolti nel processo e nella sua attuazione (lavori pubblici, verde, urbanistica, scuola); -costituzione del Tavolo di Negoziazione a partire dai sottoscrittori dell'accordo formale ed eventuale allargamento dei partner; -definizione del programma operativo e del piano di comunicazione con i partner; -sviluppo di un piano di comunicazione e di un logo e avvio comunicazione; -costituzione del Comitato di Garanzia; -avvio degli incontri di formazione rivolti a Comune, Scuola, TdN; 2) LA SCUOLA COM'È: INTERVISTE DI ASCOLTO Questa fase prevede: -una o più giornate di interviste dedicate a insegnanti, associazioni che operano nella Scuola in orario extrascolastico e Tavolo di negoziazione, con l'intento di capire come gli spazi scolastici vengono usati, quali criticità rilevano, se hanno idee su come gli spazi potrebbero usati a scopi educativi; -la redazione di report degli incontri e di una mappa delle criticità e delle potenzialità. 3) LA SCUOLA IDEALE: CONFERENZA SU ESPERIENZE E MODELLI PEDAGOGICI Questa fase prevede: -organizzazione e gestione di una conferenza pubblica sul rapporto tra spazio scolastico e modelli pedagogici dedicata all'amministrazione, alle insegnanti e al TdN, ma aperta alle famiglie e alla città. L'incontro avrà tre scopi: condividere l'esito delle interviste, mettendo a valore quanto emerso dalla fase di ascolto; approfondire esperienze e modelli innovativi che siano di ispirazione per il lavoro didattico che quotidianamente maestre e maestri fanno in aula coi bambini e le bambine e per i laboratori di coprogettazione e gioco; condividere gli interventi di manutenzione energetica degli edifici scolastici attesi da molto tempo e i lavori di riqualificazione del parco adiacente in fase di avvio. -la redazione di un report dell'incontro e di condivisione della sintesi delle interviste. 4) LA SCUOLA CHE VORREI: I LABORATORI UN-BOX CO-PROGETTARE GIOCANDO Questa quarta fase prevede: -l'organizzazione di due laboratori di coprogettazione e gioco rivolti a bambini e bambine delle scuole primaria e secondaria di primo grado. I laboratori sono incentrati sulla conoscenza e l'esperienza collettiva degli spazi comuni che oggi non sono utilizzati o solo parzialmente (due aule didattiche usate come attesa per l'ingresso e l'uscita da scuola, un'aula scarsamente attrezzata usata per il gioco dei bambini certificati e con sostegno, la corte con la gradonata affacciata sulla cucina, i cortili asfaltati) e la costruzione di mappe e disegni sulla scuola desiderata da bambini e bambine. I laboratori sono: 1) LABORATORIO DI PITTURA ARTISTICA / EMOZIONALE (età 8-10 anni) prevede una prima parte di esplorazione libera, un esercizio di memoria e ricostruzione delle emozioni positive e negative sugli spazi, una raccolta di disegni dello stato attuale. La seconda fase in aula di focalizzazione per deduzione e restituzione di una mappa della memoria emotiva, composta e illustrata dalle aree verdi e dai luoghi di gioco, per stimolare la creatività e le future potenzialità, in termini di benessere e socialità dei bambini e delle bambine; 2) LABORATORIO DI MODELLISMO / ANIMAZIONE DELLO SPAZIO (età 11-13 anni), in continuità con il primo vuole restituire alle emozioni e bisogni emersi, nuove prospettive e idee progettuali. Alla mappa dei bambini, una visione sovrapposta apre a discussioni, suggestioni, nuovi stimoli. Il risultato sarà l'allestimento in scala degli oggetti, arredi negli spazi della scuola e un'animazione del luogo. -redazione di un report e realizzazione di mappe di restituzione dell'esperienza dei laboratori di coprogettazione e gioco. I laboratori vedono il gioco come metodo di apprendimento e protagonismo, sviluppo e approccio alla manualità, salute e rapporto con il corpo in relazione con gli altri e con l'ambiente. Il corpo è lo strumento di occupazione dello spazio, comprensione dei limiti, movimento e dimensionamento proposto nei due format distinti che, in base all'età, restituiranno attraverso i disegni e i modelli dei bambini la loro idea di scuola. -redazione in bozza del Documento di proposta partecipata. 5) LA SCUOLA CHE VORREI: IL DOCUMENTO DI PROPOSTA PARTECIPATA E CONFERENZA FINALE Questa ultima fase prevede: -Incontro/i con TdN e CdG e Amministrazione. I membri del CdG avranno il ruolo di valutare e integrare le proposte del Documento di proposta partecipata e di giungere alla stesura finale; -Evento di restituzione con cui l'Amministrazione assumerà i contenuti delle Linee guida. Entro i termini si scriverà, con approvazione da parte del TdN, e si consegnerà al Tecnico di Garanzia il DocPP contenente gli esiti del processo partecipativo.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Strumenti digitali utilizzati

Sarà utilizzata la piattaforma regionale PartecipAzioni https://partecipazioni.emr.it/processes/lascuolachevorrei

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Figure Professionali

Esperti della specifica materia trattata (Esterni) / Facilitatori (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

Interviste e questionari strutturati / Laboratori scolastici / Metodo del consenso (Linee Guida Partecipazione RER)

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Si intende ripensare radicalmente alle dotazioni, alla forma e alle caratteristiche degli spazi esterni alla scuola quale naturale prosecuzione degli spazi interni organizzati con un insieme sistematico di interventi tesi ad eleggere tali aree a superiore rango di 'luogo' e non mero spiazzo di risulta rispetto al costruito. Il processo si concentrerà sul miglioramento ambientale ed ecologico delle aree aperte oggi indistintamente e disordinatamente percorse da tracciati veicolari.

Risultati Attesi

Daremo inoltre l'occasione, al di là degli esiti diretti, di svolgere da parte dei bambini e delle bambine, oltre al mondo che a loro gira intorno, una esperienza creativa. La nostra missione è non solo stimolare la riflessione, la progettazione e l’azione per un miglioramento della società ma anche promuovere ed educare a valori di accoglienza, partecipazione, tolleranza e solidarietà, generosità e impegno sociale. Vogliamo che le nuove generazioni possano essere abituate alla libertà del pensiero, alla magia della creatività, al desiderio di rendere possibile l’impossibile e di realizzare i propri sogni.

Decisioni pubbliche che riguardano gli esiti del processo partecipativo

Il processo instaura i propri effetti durante la fase di programmazione delle interventi costituendone gli elementi di contesto. L'adozione degli esiti conclusivi del percorso partecipativo quali contenuti, obiettivi e strategie da porre alla base dell'avvio della progettazione, rappresenta un elemento di garanzia tale da condurre all'inserimento delle conseguenti opere nel programma triennale delle opere pubbliche. L'iter tecnico-burocratico che condurrà alla realizzazione degli interventi edilizi, riconosciuto troppo spesso come lungo, periglioso e talvolta ondivago (tale da determinare spesso esiti non coerenti rispetto ai reali bisogni od aspettative), verrà invece in questo caso saldato indissolubilmente alle visioni ragionate dei cittadini e delle associazioni. Il processo partecipativo, in un’ottica di reciproca assunzione di responsabilità, sarà l'occasione per stipulare un patto fra i partecipanti e la pubblica amministrazione quale ente decisore ed attuatore, dove definire le forme di coinvolgimento e monitoraggio dello stato di avanzamento dell'iter realizzativo, non escludendo le virtuose opportunità offerte da pratiche di autocostruzione.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Indice di partecipazione

28 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

L’avvio del processo prevede l’attivazione di un partenariato ampio ed esteso a tutti i soggetti che operano a scuola o la frequentano e che possono incidere sull'attuazione delle linee guida che scaturiranno dal percorso. È stata sviluppata una prima mappatura di soggetti che è indispensabile sollecitare formata da: -gli Uffici Comunali che a vario titolo dovranno sviluppare atti e procedure di recepimento e attuazione delle linee guida e di inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche e i funzionari pubblici che seguono la scuola;-gli insegnanti;le associazioni che operano già nella scuola per l'ingresso anticipato degli studenti;-le associazioni sportive e culturali che potrebbero sviluppare azioni per il doposcuola, i campi estivi e altre attività extrascolastiche ;-la parrocchia;-i gruppi di genitori.Tutti saranno invitati per l'intervista semistrutturata e a tutti sarà data la possibilità di aderire come partner e di proporsi per il TdN. La formazione del gruppo garantirà equilibrio e rispetto alle differenze di genere, lingua e cultura.

Modalità di inclusione

I partner hanno un ruolo fondamentale per sviluppare e completare il lavoro di coprogettazione degli spazi scolastici. Si ritiene si possano raggiungere e informare bene i differenti attori attivi sul territorio grazie alla prima mappatura degli stakeholders già avviata, sviluppando le seguenti modalità di avviso e ingaggio:-pubblicazione sul sito del progetto per la raccolta di adesioni;-contatto del sindaco e della dirigente scolastica;-e-mail e chiamate mirate da parte del gruppo dei facilitatori;-attività di outreach dei facilitatori;-eventuale adesione a chi lo richiede al TdN;Qualora si presentassero nuovi soggetti del territorio interessati al progetto e rispettosi del regolamento del TdN, potranno chiedere di aderire al Tavolo di Negoziazione.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Tutto il processo "La scuola che vorrei" sarà coordinato, condotto e moderato da facilitatori esperti di progettazione partecipata dello spazio pubblico. Le metodologie di facilitazione saranno adeguate agli obiettivi di ogni fase del processo.Fase 1 avvio e condivisione del percorso:Gli incontri del TdN saranno condotti da un facilitatore con competenze di urbanistica partecipata al fine di stimolare il confronto del gruppo. Gli incontri saranno strutturati con domande guida con cui stimolare il dibattito, mentre le conflittualità saranno gestite con il “metodo del consenso”, con cicli progressivi al fine di pervenire a scelte condivise. Il ciclo formativo sulla partecipazione sarà condotto da esperti del tema e esperti facilitatori e avrà un momento di debriefing iniziale per la raccolta di spunti e idee e un momento di debriefing finale per la condivisione di risultati e suggestioni.Fase 2 svolgimento del processo:La prima parte di questa fase del processo consiste in una fase di ascolto ed esplorazione. La seconda di progettazione vera e proria. Obiettivo di queste fasi è l’emersione dei bisogni, la definizione di un problem setting condiviso, l’esplorazione del tema e dello spazio. Per questo gli strumenti che si andranno ad utilizzare sono:1) intervista semistrutturata sulla scuola oggi e fase propositiva e di visione finalizzata alla redazione delle linee guida.2) laboratori di coprogettazione e gioco. Il laboratorio UN-BOX all’interno del progetto “La scuola che vorrei” rivolto a bambini e bambine delle scuole primaria e secondaria di primo grado di Traversetolo, promuove attività di co-progettazione, condivisione e conoscenza degli spazi comuni interni, e i cortili esterni annessi alla scuola. L’obiettivo della progettazione e valorizzazione di questi luoghi, spesso di risulta e non pienamente utilizzati, è quello di adempiere alla funzione di aula gioco all’aperto, luogo ricreativo e sociale. La proposta vede il gioco come metodo per sperimentare esperienze autentiche di protagonismo, sviluppo e approccio alla manualità, salute e rapporto con il corpo in relazione con gli altri e con l’ambiente. Ed è proprio il corpo lo strumento di occupazione dello spazio, di comprensione dei limiti, movimento e dimensionamento. L’esperienza di apprendimento all’aperto è inoltre occasione di formazione per le insegnanti, e osservazione diretta di attività, potenzialità e criticità del cortile. Il ruolo centrale degli spazi aperti e naturali come luoghi da rigenerare e fruire liberamente, è quello di sensibilizzazione a partire dal coinvolgimento dei bambini nelle azioni di trasformazione.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Fase 3 Impatti e assunzione impegni. In fase di assunzione della proposta emersa dalle attività laboratoriali a seguito del confronto tra Uffici e CdG, si utilizzerà il metodo del consenso. Qualora non si pervenga ad un esito consensuale nemmeno con tale metodo, saranno ritenute accettabili le scelte con almeno l’85% del consenso dei presenti.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

La comunicazione rivestirà un ruolo importante nel processo per tutta la durata. Si caratterizza per l’impiego di diversi strumenti sia di informazione, promozione, condivisione dei documenti prodotti in ogni fase e dei risultati finali.Le azioni di comunicazione saranno affidate ad esperti di grafica e comunicazione. Il Piano di comunicazione prevederà la predisposizione di un’immagine coordinata, di un logo del processo, di un layout grafico per materiali di promozione sui canali offline, di un layout grafico per materiali di promozione su canali online. Sarà attivata una sezione sul sito del Comune e/o della Scuola e sarà utilizzata la piattaforma regionale.La pagina web e i social media ufficiali, ma anche dei partner di progetto, dei membri del TdN e di tutti i portatori di interesse che vorranno contribuire in questo senso, daranno risonanza alle attività programmate.Tutti i verbali, documenti e materiale fotografico verranno caricati in una sezione dedicata del sito comunale o della scuola. Nella medesima sessione verranno pubblicati i documenti relativi alle decisioni assunte dall’Amministrazione in merito al processo partecipativo. A fine processo, anche il documento di indirizzo prodotto dai ragazzi e il DocPP saranno consultabili negli spazi online istituzionali.In tutti i prodotti comunicativi verranno resi manifesti i loghi istituzionali nel rispetto delle indicazioni previste dal bando. Il ciclo di formazione sui temi della partecipazione del personale dell’amministrazione prevederà un modulo specificamente dedicato agli strumenti di comunicazione utili per lo sviluppo di processi partecipativi.

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/208 e ai requisiti stabiliti dall’allegato 1 alla deliberazione di Giunta regionale n. 2054 del 27/11/2023.

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Coerenza complessiva rispetto agli obiettivi strategici del sistema regionale

Coerenza rispetto al contesto locale

Capacità generativa di impatto rispetto a risultati concreti

Qualità della definizione dell’oggetto del processo partecipativo

Qualità del design di processo

Innovazione sociale

Innovazione istituzionale

Innovazione digitale

Premialità Tecniche

Settore

Processi per la realizzazione di opere, progetti o interventi previsti dall'art. 2, comma 2, lett. c) della L.R. 15/2018 (particolare rilevanza per la comunità locale o regionale, in materia sociale e sanitaria, ambientale, territoriale, urbanistica e paesaggistica, al fine di verificarne l'accettabilità sociale e la qualità progettuale)

Progetto in materia di transizione ecologica

Adesione alla piattaforma regionale PartecipAzioni

Accordo formale preventivo

Modalità del monitoraggio e indicatori

Si prevede la costituzione del CdG locale per svolgere compiti di monitoraggio. 1) Monitoraggio in itinere: il CdG valuterà elementi quantitativi e qualitativi rispetto all’ingaggio della scuola. Il monitoraggio potrà essere realizzato impiegando strumenti contestuali (cartacei/in presenza) o online, quali: 1) adesione al TdN; 2) presenze al TdN e agli incontri; 3) report - 2) Monitoraggio ex post: il CdG valuterà gli esiti qualitativi del processo e il contributo della scuola per lo sviluppo delle Linee Guida: In particolare, il CdG presenzierà ai laboratori valutando: 1) partecipazione e grado di soddisfazione di bambini e insegnanti, 2) criticità emerse. Altresì il CdG fornirà un resoconto dei contenuti salienti delle idee emerse - Indicatori di monitoraggio: -n componenti del TdN; -n maestri e maestre coinvolti; -n bambini e bambine coinvolti; -n attività svolte; -n riscontri da rassegna stampa (cartacea e social); -n proposte sviluppate; -n proposte inserite o assunte nelle Linee Guida per il Piano delle Opere Pubbliche; -n proposte inserite o assunte in altri documenti comunali; -qualità e approfondimento delle proposte elaborate ; -qualità degli impegni assunti attraverso le Linee Guida nel Piano delle Opere Pubbliche ; -qualità delle relazioni tra i partecipanti ; -eventuale costituzione di un gruppo di attivismo locale anche informale formato dalla scuola, dalle famiglie, dai residenti."

Soggetti specifici

Non sussistente

Tipologia di Soggetto proponente

Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti

Allegati

01 - Scheda progetto

media/38 comune di traversetolo.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

media/comune traversetolo docpp - bando2023.pdf /

04 - Presa d'atto Ente Titolare della decisione

media/comune traversetolo presa d'atto.pdf

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 22/07/2024