Regione Emilia-Romagna

Disegnare il giardino che non c'è (Un giardino, uno spazio della comunità)

Hai gestito, partecipato o hai info su questo processo? Integra le informazioni
Certificato

Processo

Stato di avanzamento

Progetto

Natura Processo

Processo certificato non finanziato

Anno della certificazione

2022

Costo complessivo del processo

19.000,00 €

Gestione di Processo

Indirizzo

Piazza del Municipio, 2, 44121 Ferrara

Tavolo di Negoziazione

Il Tavolo di Negoziazione (TDN) verrà attivato a livello di componenti a partire dai partner progettuali, unitamente ovviamente ad un rappresentante della Cooperativa sociale Integrazione Lavoro , con ruolo di conduttore e promotore degli incontri (e anche di verbalizzatore e di diffusore degli esiti emersi anche agli altri soggetti coinvolti) e del Comune di Ferrara. I primi componenti sopra citati sono stati scelti rispetto al loro coinvolgimento storico e per il loro attivismo all’interno della frazione di Baura, la loro capacità di raggiungere la quasi totalità dei residenti. Il TDN si darà un proprio Regolamento di funzionamento, avrà un ruolo fondamentale a livello di coordinamento complessivo del progetto e del suo monitoraggio, ma anche con funzione di mediazione di eventuali criticità dovessero emergere o all’interno degli interventi partecipativi o anche tra i propri componenti. Le convocazioni del TDM, per dare la massima trasparenza al percorso ma anche la massima inclusività, saranno pubbliche, alla pari dei verbali delle decisioni assunte. Essendo incontri la cui convocazione è pubblica, sarà cura e compito dello stesso TDN valutare e deliberare relativamente alle richieste che potranno essere presentate da cittadini o da soggetti organizzati di essere ammessi in qualità di uditori o di essere invece inseriti in qualità di membri effettivi del TDN stesso. Tale punto, ovvero i criteri e i requisiti per l’ammissione, sarà contenuto all’interno del Regolamento di funzionamento da adottare

Titolari della decisione

Comune di Ferrara

Proponente

Integrazione Lavoro Società Cooperativa Sociale

Soggetti esterni

PROLOCO

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

media/odp_files/comune_ferrara.jpg
Ferrara

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Partecipazione e collaborazione sono i processi che assicurano una buona “governabilità”, intesa come convivenza di un territorio. L’attenzione alla società civile, alle iniziative che vi si verificano, agli attori che via via emergono e l’invito alla partecipazione e alla assunzione di responsabilità da parte dei cittadini, non possono sminuire il ruolo delle istituzioni democratiche alle quali, alla fine, spetta il compito di tutelare i diritti fondamentali di tutti. Le Istituzioni democratiche forti, rappresentano il punto di riferimento dei processi collaborativi e partecipativi. La partecipazione e la collaborazione non possono essere ridotte ad una questione di tecnologia e di ingegneria sociale: in questi processi c’è una forte “questione di senso”, una forte “questione etica e politica”, sulle quali non si può sorvolare. Al tempo stesso, però, partecipazione e collaborazione non possono rimanere enunciati teorici. C’è bisogno di percorsi, di opportunità, di condizioni, di strutture e di modelli che rendano concreti questi processi. La dimensione locale appare quella più appropriata per la realizzazione di questi processi. Assistiamo, in questo momento, ad un crescente interesse per la comunità locale e ai temi ad essa collegati, come la partecipazione e la collaborazione, da parte di molti soggetti istituzionali e non. Una grande attenzione e un grande interesse vengono riservati ai temi della collaborazione e della partecipazione dagli attori di Terzo Settore oltre che dalle Istituzioni e del sistema dei servizi sociali e sanitari. Alcune ragioni di tale interesse possono essere schematicamente riassunte come segue: -esigenza di bilanciare e contrastare il processo di globalizzazione, riportando l’attenzione alla dimensione locale e alle specificità connesse a questa dimensione, al “particolare” da contrapporre al “globale”; -creare intese e relazioni fiduciarie a livello locale per affrontare i problemi della post-modernità, E ciò sia per la complessità dei problemi oggi sul tappeto che richiede il coinvolgimento coordinato di più attori, sia perché sempre più spesso emergono problematiche o aree di problemi – ad esempio la qualità della vita, il tema della sicurezza, il tema energetico, la qualità della vita, temi che non ricadono nella sfera di competenza di un solo attore e costruire reti o coalizioni diviene essenziale per affrontarli con qualche probabilità di successo; -la comunità locale o la società civile, le associazioni, i gruppi e le reti informali divengono risorse preziose e insostituibili per la tutela sociale e per dare risposte adeguate ad un crescente numero di problemi in una prospettiva di ridefinizione dello Stato Sociale; -bilanciare libertà individuali e responsabilità sociali, per evitare il rischio della frammentazione sociale che sarebbe una conseguenza inevitabile dell’individualismo; -per affrontare i temi dello sviluppo economico, dell’esclusione sociale, della coesione sociale e non si può prescindere dal “radicamento” e dal senso di responsabilità rispetto al proprio territorio; -appare sempre più diffusa la consapevolezza della necessità di formare intese che includano una molteplicità di soggetti sociali. Leggi regionali e nazionali che vincolano i finanziamenti a intese territoriali inducono i diversi attori a progettare congiuntamente e a gestire in modo coordinato progetti, servizi ed iniziative; -sempre più spesso si fa riferimento a strategie di “sviluppo di comunità” che vedono nell’empowerment della comunità un obiettivo ed uno strumento per risolvere specifici problemi e, per migliorare la qualità della vita. Attivazione, connessione e partecipazione, animazione ed organizzazione dei membri della comunità sono i pilastri su cui si basa lo sviluppo di comunità. Collaborazione: come sforzo congiunto che più attori compiono per raggiungere un obiettivo comune. Nella comunità locale essa può prendere la forma della rete, della coalizione, dei patti territoriali, ecc. Partecipazione: La partecipazione è il contributo che ciascun attore dà alla definizione del processo di orientamento e alla sua concreta attuazione. Comunità locale: Il contesto al quale questi concetti vengono riferiti e nel quale divengono processi sociali concreti è la comunità locale, urbana o rurale che sia, intesa come l’insieme delle persone che vivono su un determinato territorio, delle relazioni che intercorrono fra queste e delle istituzioni che li governano. Seguendo le motivazioni, ma anche gli assunti metodologici sopra esposti, il percorso prevederà tre macro-fasi principali, ovvero: 1)Condivisione del percorso: tale fase sarà di fondamentale importanza per la riuscita dell’intero percorso successivo, e dunque verrà dato particolare spazio anche a livello temporale per coinvolgere adeguatamente la comunità interessata. Si procederà nella maniera seguente: 1a) Incontri preparatori, di spiegazione dell’idea progettuale e di raccolta dei primi feedback, con il TDN (Tavolo di Negoziazione); 1b) Organizzazione di alcuni pomeriggi di presenza presso la piazza del paese di Baura, con furgone aperto informativo, presenza di operatori della Cooperativa e azioni comunitarie (animazione, teatro, ecc). attraverso le quali spiegare il progetto e coinvolgere la comunità; 1c) Organizzazione di tre assemblee in momenti e orari diversi (mattina, pomeriggio e sera) a Baura con i cittadini; 1d) Ritorno / chiusura con il TDN, per raccogliere gli esiti ed impostare la fase successiva. 2) Svolgimento del processo: tale azione sarà suddivisa in sotto-azioni, quali: 2a) Apertura: si svolgeranno laboratori ed incontri presso l’area della Zanetta con tutti i partner di progetto e i cittadini interessati, grazie ai quali si procederà con la costruzione partecipata del giardino, utilizzando metodologie (World Cafè) che mettano al centro il protagonismo e l’attivazione diretta dei cittadini. 2b) Condivisione del “prodotto” da consegnare al procedimento decisionale: attraverso una specifica Assemblea, si giungerà – attraverso votazioni delle ipotesi alternative emerse nella fase 2° - a decidere la mappa del “Giardino di comunità” che il TDN – in rappresentanza di tutti i soggetti e cittadini coinvolti – consegneranno fisicamente all’Amministrazione comunale per la successiva fase decisionale. A seguito della fase 2b, il percorso partecipativo si “sospenderà”, per lasciare spazio alla terza fase. 3) Procedimento amministrativo-decisionale: tale fase avrà luogo successivamente alla consegna della proposta definitiva del “Giardino di Comunità” prodotta dal percorso partecipativo, la Giunta comunale verrà convocata direttamente presso la sede del Fienile di Baura all’interno dell’area della “Zanetta”, dove delibererà l’adozione del progetto di realizzazione. 4) A seguito di tale fase decisionale, avrà luogo una ulteriore fase di chiusura del percorso, con l’attivazione dei laboratori di partecipazione comunitaria di realizzazione e costruzione del giardino

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

No

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Impatto emergenza Covid19 sul processo

Processo non modificato

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Esperti della specifica materia trattata (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

World Cafè / Lego Serious Play / Interviste e questionari strutturati

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Per la situazione di contesto esposta al precedente punto, che rappresentano in larga misura anche la situazione della frazione di Baura, tale progetto di rivitalizzazione assume una importanza centrale nelle politiche di riattivazione comunitaria delle frazioni dell’Amministrazione comunale di Ferrara, per creare azioni di sviluppo attraverso la crescita di occasioni, servizi e socialità in territori che in tale maniera possono diventare maggiormente appetibili ed attrattivi, in previsione anche per l’insediamento di nuove imprese, oltre che di nuovi cittadini, e quindi più vive e in questo modo anche più sicure.

Risultati Attesi

Il risultato atteso del processo partecipativo è in primo luogo ovviamente la realizzazione del nuovo giardino a disposizione della Comunità, ma anche una nuova consapevolezza per i cittadini dovuta al fatto che sarà visibile un riavvicinamento al principio e al senso democratico, reso possibile dalla costruzione partecipata del prodotto e alla sua deliberazione da parte del massimo organo decisionale della città. Un ulteriore prodotto quindi legato ad una rinnovata fiducia non solo nelle Istituzioni locali, ma anche nella possibilità di essere coinvolti direttamente nel cambiamento e nella ideazione della propria comunità di riferimento, come strategia di riavvicinamento agli organi democratici in un periodo di aumento dell’indifferenza.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Indice di partecipazione

21 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Il progetto prevede non solo la sollecitazione, ma anche il lavoro vero e proprio di costruzione partecipata di diverse realtà associative che già da diverso tempo vivono la comunità di Baura a vario titolo, e che attraverso la riattivazione di un coordinamento stabile – dopo quello già attivo all’inizio degli anni 2000 e che poi si era interrotto – potranno anche essere in grado di aumentare – moltiplicandole – le progettualità e le iniziative. A questo riguardo saranno quindi coinvolte le seguenti realtà istituzionali ed associative: Comune di Ferrara – Centro Idea, Pro Loco di Baura, Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, Agesci Ferrara, Aias Ferrara, Associazione Fiumana Aps, Consorzio Bonifica di Ferrara, ASP Ferrara, Spal Ferrara, Parrocchia della Natività di Maria Vergine di Baura. Oltre alle realtà sopra citate, anche se di piccola dimensione comunque organizzate, il progetto prevederà necessariamente invece azioni per il coinvolgimento, anche se non per forza all’interno del TDN, dei cosiddetti “personaggi nevralgici” della frazione, ovvero quelle persone singole (ad esempio il barista, il farmacista, il medico di base, i Carabinieri, ecc), che spesso sono tra le più attive sul campo a livello quotidiano, le più ascoltate e che riescono anche maggiormente a trascinare le altre in attività, eventi ed iniziative. Inoltre, sono certamente da coinvolgere gli anziani residenti, come memoria storica e patrimonio di conoscenze ed esperienze da ascoltare e da cui partire per progettare (ad esempio il forno del pane)

Modalità di inclusione

Rispetto alle strategie per il coinvolgimento, rispetto ai potenziali interessati, si è previsto di operare nel modo seguente: a)Coinvolgimento attraverso invio di mail e telefonata a seguire dei soggetti partner; b)Raccolta, anche attraverso database specifico, di tutti i contatti e le richieste di iscrizione successive che giungeranno attraverso i vari canali attivati; c)Varie iniziative, quali assemblee di strada ed interviste dirette presso i luoghi di riferimento dei “personaggi nevralgici” della frazione, per coinvolgere nuove persone all’interno del percorso partecipativo

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Rispetto alla metodologia di conduzione degli interventi partecipativi che verranno organizzati, si utilizzerà – anche grazie all’intervento di facilitatori formati – il “World Cafè”, processo di conversazione strutturato volto a facilitare una discussione aperta ed intima. Tale metodologia collega le idee all’interno di un gruppo più ampio per accedere alla “intelligenza collettiva” dei partecipanti e per capire / apprendere da più punti di vista. Il focus è sulla esplorazione e innovazione dei temi, con un format pensato per facilitare il pensiero creativo e aperto e non adatto agli scenari in cui esiste già una risposta e soluzione predeterminata. Verrà utilizzata come modalità per combinare diversi punti di vista sul tema affrontato, progettare in maniera condivisa un piano di azione, sviluppare strategie di intervento insieme, attivare suggerimenti per il miglioramento di quanto emerso. La preparazione dell’evento partecipativo avrà tre fasi: -Preliminare -Dell’implementazione -Del wrap-up (ovvero dell’analisi e della riflessione sull’utilizzo dei risultati)

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Rispetto ai laboratori invece della costruzione e realizzazione concreta degli arredi e della disposizione degli stessi all’interno del “Giardino di comunità”, si utilizzerà anche la metodologia del “Lego serious play”, metodo finalizzato a sviluppare il pensiero, la comunicazione e la risoluzione di problemi complessi attraverso l'impiego del gioco di costruzioni Lego. Obiettivo è favorire il pensiero creativo con attività basate sull'utilizzo di mattoncini LEGO per creare metafore della propria identità e immaginazione. I partecipanti lavorano attraverso scenari immaginari utilizzando i mattoncini LEGO, per questo motivo questo tipo di attività viene definito "gioco serio”. Il metodo è "un processo appassionato e pratico per costruire fiducia, impegno e comprensione" e si basa sull'idea che un apprendimento che coinvolga l'uso di attività mentali e manuali produca una comprensione più profonda e più significativa del mondo e delle sue possibilità, con i partecipanti che sviluppano le capacità di comunicare in modo più efficace, di far ricorso all’immaginazione più facilmente e di affrontare il proprio lavoro con maggiore fiducia e impegno. Ai partecipanti verrà fornito un sommario sui motivi dell’evento, sul / i target e sul perché dovrebbero partecipare, seguito da data e luogo. Verrà inviato circa quattro settimane prima dell’evento, con un reminder da mandare una settimana prima e il giorno stesso. Si utilizzeranno sia canali tradizionali (inviti via lettera, affissione in locali e luoghi pubblici), ma anche tramite mail, newsletter, siti web e social media, oltre ad un canale sperimentale Telegram. Attraverso questi canali si fornirà un resoconto degli eventi ed interventi svolti, come follow-up da inviare al massimo entro tre giorni dagli incontri, per darne la massima diffusione e aumentare il possibile coinvolgimento di nuovi cittadini interessati alla partecipazione

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Verrà data grande attenzione alla parte comunicativa del progetto, seguendo il piano di comunicazione messo a punto dall’ufficio preposto della Cooperativa (formato da un esperto informatico, una grafica e una esperta di comunicazione). La documentazione che verrà prodotta in ogni fase del percorso verrà messa a disposizione dei partecipanti e dei cittadini attraverso un blog specifico del progetto che verrà attivato, unitamente a strumenti social (You Tube, Instagram e Facebook) per ampliare la diffusione dei contenuti e degli esiti. Oltre a tali strumenti verranno attivate collaborazioni con i media tradizionali locali (sia cartacei che online, ovvero Il Resto del Carlino, La Nuova Ferrara, Estense.com), ma anche con radio e tv locali (Radio Sound, Telestense), molto più utilizzati dalle persone anziane anche per la loro presenza gratuita in consultazione nei locali pubblici. Verranno anche stampati appositi volantini di spiegazione del percorso, sia in fase iniziale come presentazione che in fase successiva per spiegare gli esiti e i prodotti realizzati, unitamente anche a locandine in formato A3 e manifesti 70x100 da affiggere

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica, di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1842  del 02/11/2022

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Enti Terzo Settore (ETS)

Premialità Tecniche

Settore

Politiche in materia sociale e sanitaria, ambientale, territoriale, urbanistica e paesaggistica

Progetto in materia di transizione ecologica

No

Accordo formale preventivo

2

Modalità del monitoraggio e indicatori

Il monitoraggio del progetto verrà svolto in primo luogo attraverso gli incontri del TDN, che avrà il compito di analizzare e verificare gli incontri partecipativi svolti e ritarare eventualmente quelli successivi. In secondo luogo verrà messo a punto e sottoposto ai partecipanti dei laboratori e degli eventi partecipativi un questionario di soddisfazione, grazie al quale riuscire a raccogliere elementi di verifica, analisi e riflessione importante per raggiungere successivamente gli obiettivi prefissati. Sarà comunque il TDN, una volta concluse le attività del laboratorio di costruzione del prodotto del “Giardino di comunità”, a confezionare il documento di proposta da inviare alla Giunta del Comune di Ferrara per il successivo atto deliberativo di sua competenza

Formazione del personale

0

Descrizione delle attività di formazione

Verrà attivata specifica attività formativa per il personale interno, aperta però anche ai componenti del TDN, come accompagnamento ai percorsi partecipativi, e verranno svolte sia all’’interno della Corte “La Zanetta” di Baura ma anche presso la Fattoria Didattica “Zia Isa” in via dell’Ansa a Viconovo. Il programma prevederà le seguenti attività, tematiche e moduli: PRIMO APPUNTAMENTO: Cenni storici sul luogo in cui sorge la Fattoria Didattica, la Corte “La Zanetta” e le motivazioni SECONDO APPUNTAMENTO: Le piante e gli animali: caratteristiche, proprietà e leggende: osserviamo la natura con occhi nuovi TERZO APPUNTAMENTO: I giochi, le attività e le variabili in un incontro con i bambini QUARTO APPUNTAMENTO: La simulazione di diverse attività da parte dei corsisti

Istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Entrambe le tipologie di soggetti (Soggetti non finanziati nell’ultimo triennio e soggetti organizzati della società civile)

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Bonus Giovani

No

Bonus Accessibilità

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 01/07/2023