Regione Emilia-Romagna

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Certificato

Processo

Stato di avanzamento

Progetto

Natura Processo

Processo certificato non finanziato

Anno della certificazione

2022

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale

l Comitato sarà istituito ad avvio di percorso con il coinvolgimento di un dipendente comunale dedicato all’attività di coordinamento, affiancato da altri due membri individuati da ASP e dal TDN, al fine di garantire imparzialità e rappresentanza di tutti gli attori coinvolti. Un membro del Comitato di Garanzia sarà individuato in qualità di esperto di processi partecipativi, con la finalità di fornire un punto di vista competente in merito alle scelte metodologiche attuate. Il Comitato di Garanzia si coordinerà autonomamente, garantendo almeno 3 occasioni di confronto per stimolare gli strumenti di valutazione ad avvio percorso e monitorare la reportistica delle attività. Il Comitato di Garanzia si raccorderà con la Cabina di Regia e il TDN tramite il team di facilitatori individuato. Nella sua costituzione saranno garantiti criteri di parità di genere (almeno 60% di donne) e sollecitata la presenza di giovani. Complessivamente, le attività saranno monitorate tramite la redazione di report su struttura predefinita, raccogliendo dati che possano fare luce sugli aspetti significativi ai fini della valutazione di percorso, individuando indicatori relativi a: capacità di sollecitazione (rapporto tra piano mezzi di comunicazione e ritorno di partecipazione), inclusività degli incontri (numero di partecipanti, tipologia, fasce di età, attivazione di nuovi soggetti…), qualità del processo (coerenza tra strumenti, aspettative e risultati), impatto della partecipazione sulla programmazione locale (maggiore empowerment, alimentazione della fiducia, proposte innovative in termini di servizi, soddisfazione percepita, capacità di stimolare percorsi integrativi, produzione di patti civici…). Le attività saranno accompagnate da rilevazioni nella soddisfazione dei partecipanti, sia in merito alle metodologie sia in merito alla percezione di empowerment e di possibilità di incidere sulle politiche locali.

Tavolo di Negoziazione

A garanzia del processo di partecipazione, viene istituito il TDN per coinvolgere i principali attori sensibilizzati ai temi correlati al progetto. Il TDN sarà costituito in prima battuta dai firmatari dell’Accordo Formale, già sollecitati in fase iniziale, da soggetti che si autocandideranno nelle fasi iniziali di avvio delle attività, nonché da ulteriori soggetti individuati in fase di mappatura dalla cabina di regia. All’avvio delle attività, i membri del TDN proporranno eventuali candidati ulteriori da coinvolgere, garantendo costantemente un approccio della “porta aperta”. Il numero ideale di partecipanti per la buona conduzione del tavolo è individuato in 15 persone, ma tale numero non costituisce un limite all’adesione di nuovi soggetti. Si prevede un’adesione di attori organizzati (associazioni, rappresentanti di istituzioni, ecc.), ma non si esclude l’apertura a rappresentanze di cittadini interessati al percorso ma non costituiti in associazioni, purché si riveli un manifesto interesse al tema oggetto del percorso. Il TDN si riunirà almeno 4 volte durante il percorso, garantendo coordinamento tra gli attori locali e presidio comune sul percorso di partecipazione. Il primo incontro sarà di avvio, con funzioni di condivisione della strategia, dell’agenda e dell’identità di percorso, nonché di sollecitazione ulteriore delle realtà locali. I due o più incontri successivi saranno cadenzati in modo da verificare gli step di avanzamento del percorso, condividendo report di output intermedio realizzati da facilitatori e membri della cabina di regia, potendo così intervenire sull’indirizzo del percorso e suggerendo ulteriori azioni di outreach. Un incontro conclusivo sarà dedicato all’approvazione del DocPP, contenente gli esiti del percorso, basato sui report di attività sistematizzati dalla cabina di regia e da facilitatori terzi. Il TDN avrà il compito di accompagnare tutte le azioni del progetto, indirizzando le azioni complessive dell’attività progettuale. Qualora emergessero situazioni di criticità e conflitto, saranno affrontate da facilitatori professionisti con tecniche adeguate di negoziazione integrativa. Ogni incontro sarà convocato dalla cabina di regia e condotto con tecniche di facilitazione, al fine di garantire al TDN capacità operativa e di proficuo confronto. I partecipanti saranno convocati con tempistiche e modalità adeguate, tramite coinvolgimento diretto, condividendo l’ordine del giorno e gli orari di inizio e fine dell’incontro. Qualora vi fosse materiale di lavoro utile, questo sarà condiviso anticipatamente coi partecipanti al Tavolo. A conclusione di ogni incontro, un report degli esiti sarà condiviso con i membri. I Tavoli prevedono, oltre alla partecipazione degli attori, anche la presenza delle autorità locali (sindaco o assessore), dei referenti di ASP e di facilitatori, nonché la partecipazione di ospiti esterni, tecnici ed esperti di settore, qualora possa essere utile ad approfondire i temi di lavoro.

Titolari della decisione

Comune di Russi

Proponente

Asp Ravenna Cervia Russi

Soggetti esterni

Pubblica Assistenza Città di Russi ODV

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

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Russi

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Il percorso inclusivo è costruito su tre fasi: una iniziale interna, di condivisione e cabina di regia, una di apertura agli attori locali e una di chiusura, cui fa seguito l’adozione politica degli esiti del percorso partecipativo. In ogni fase sono previsti momenti inclusivi al fine di coinvolgere tutti i portatori di interesse locali per il raggiungimento degli obiettivi di progetto: azioni di outreach e scouting per individuare gli attori da attivare come moltiplicatori, mappatura dei bisogni, individuazione degli obiettivi di welfare di comunità da raggiungere, disseminazione del percorso, raccolta di proposte e stimolazione dell’engagement di genere. Gli attori da coinvolgere saranno individuati richiamandosi ai principi di stakeholders engagement, partendo dai più interessati o impattati dai temi oggetto del percorso, ovvero associazioni, reti di welfare, istituzioni socio-sanitarie sul territorio, opinion leader sui temi delle questioni di genere e femminili, per poi allargarsi a tutti gli interlocutori potenzialmente attivabili. Il percorso manterrà l’approccio della “porta aperta” per lo svolgimento delle attività in programma, accogliendo ad ogni step del percorso chi manifesterà la volontà di partecipare portando il proprio contributo. Le metodologie che si andranno ad utilizzare mirano a favorire il confronto e l’emersione di bisogni, idee e priorità da parte dei partecipanti, con l’obiettivo di armonizzare le proposte producendo una strategia condivisa di intervento per rispondere ai bisogni di genere, stimolare la partecipazione femminile e sviluppare azioni di welfare di comunità. Nei mesi di febbraio e marzo si svolgerà la fase iniziale di CONDIVISIONE. Questa fase prevede il completamento dell’analisi di scenario e l’attivazione dei gruppi di lavoro intersettoriali (welfare, pari opportunità, economia e lavoro, sicurezza, cultura, famiglia, sostenibilità…). Si costituirà la cabina di regia che seguirà operativamente tutto lo svolgimento del percorso partecipato, definendo il cronoprogramma delle attività e predisponendo il piano partecipativo e comunicativo. Sarà realizzato e condiviso con la cabina di regia, e successivamente con il Tavolo di Negoziazione, il logo di progetto; l’immagine coordinata aiuterà il percorso ad ottenere una propria riconoscibilità anche attraverso la creazione di una pagina web dedicata nel sito del Comune e di ASP, oltre che su tutti gli altri strumenti di comunicazione che saranno realizzati a supporto degli step successivi. In questa fase sarà attivato il coinvolgimento dei firmatari dell’Accordo Formale accompagnato dalla mappatura degli attori rilevanti, adottando tecniche di stakeholder analysis, e attivazione del Tavolo di Negoziazione. La fase di APERTURA, che si svilupperà tra marzo e giugno, prevede il coinvolgimento diretto del target femminile attraverso importanti azioni promozionali e di comunicazione diretta e massiva, con due filoni di azione: in primo luogo un’INDAGINE sulla visione femminile delle politiche e della loro condizione socio-economica, adottando una metodologia di ricerca che prevede lo svolgimento di interviste e la somministrazione di questionari. I risultati saranno analizzati e raccolti in un Report che potrà servire ad orientare le azioni successive di partecipazione e a fare da guida nella pianificazione delle politiche di genere e dei servizi erogati da parte dell’amministrazione comunale, costruendo una canvas di orientamento per definire i temi strategici da sviluppare nella seconda fase di attività. La seconda azione riguarda il COINVOLGIMENTO delle donne nella lettura del territorio, nell’analisi delle criticità di genere e quindi nella formulazione di proposte e scelte progettuali per intervenire sui temi chiave, quali le politiche di welfare, con l’attenzione alla dimensione di caregiver largamente in capo alle figure femminili nelle famiglie del territorio, puntando ad azioni di welfare di comunità perseguendo gli obiettivi strategici di ASP. Saranno attivati workshop tematici e forme di consultazione integrativa utilizzando le opportunità degli strumenti digitali. Tutte le attività che si andranno a proporre sono pensate in modo ibrido, modulabili sia in presenza sia online con l’obiettivo di favorire la massima inclusività per tutti i target e in ottica di conciliazione di tempi di vita e lavoro, con la massima accessibilità degli ambienti di lavoro. La scelta delle metodologie sarà calata sulle emergenze rilevate durante la prima fase e visualizzate nella canvas operativa: si prevedono sia azioni di tipo consultivo sia progettuale, richiamandosi a metodologie quali il world café per affrontare temi specifici in modo condiviso, l’OST per sperimentare proposte innovative dal territorio al fune di soddisfare i bisogni rilevati, forme di action planning e EASW per costruire risposte collettive strutturate in base ad una lettura degli scenari possibili. La fase di CHIUSURA, prevista per luglio 2023, vedrà la restituzione alla cittadinanza degli esiti del percorso: si prevede un’attività di restituzione aperta a tutti, con il coinvolgimento diretto delle partecipanti al percorso, al fine di condividere la reportistica finale e consegnare gli esiti al TDN per l’approvazione del DocPP. A completamento del percorso, e a garanzia di un corretto recepimento delle indicazioni ricevute da parte dell’amministrazione e di ASP, saranno previste azioni di monitoraggio in merito all’attivazione di azioni di welfare di comunità, coinvolgendo la rete di soggetti attivata durante il percorso

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

No

Presenza femminile rilevata

Si

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Si

Impatto emergenza Covid19 sul processo

Processo non modificato

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Esperti della specifica materia trattata (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

Focus Group / Action Planning / EASW (European Awarness Scenario Workshop) / Interviste e questionari strutturati / World Cafè / OST (Open Space Technology)

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Obiettivo prioritario del percorso di partecipazione è contribuire a FARE EMERGERE E VALORIZZARE LA VOCE DELLE DONNE affinché le loro idee, visioni ed esigenze siano tradotte in azioni concrete da utilizzare nella pianificazione delle politiche di genere, nel governo e nella gestione dei servizi rivolti alle famiglie e alle donne, in ottica di WELFARE DI COMUNITÀ. Tale obiettivo si può concretizzare nell’’INDIVIDUAZIONE DI PROGETTI SPECIFICI da realizzare sul territorio comunale, in coordinamento con i servizi socio-sanitari, dando avvio ad un processo di sperimentazioni locali che creino le condizioni di miglioramento nella qualità della vita dei cittadini, con focus prioritario sulle donne, razionalizzando l’uso delle risorse e delle competenze del territorio, avviando forme di collaborazione tra enti territoriali e cittadinanza in ottica intersettoriale di corresponsabilità nel generare benessere per la comunità. In quest’ottica, si presterà attenzione a coinvolgere anche la fascia più giovane della popolazione femminile, attivando un coinvolgimento continuativo nel tempo che dia risposte a medio/lungo termine. Il periodo di emergenza sanitaria ha isolato le persone e allentato le reti sociali: il progetto mira quindi a RIMETTERE LA COMUNITÀ IN CONTATTO, avvicinando le istituzioni alla lettura dei bisogni e alla coprogettazione degli interventi. Oltre agli obiettivi strettamente connessi al contesto locale e all’oggetto del percorso che si propone, sarà monitorato il perseguimento di OBIETTIVI DI PROMOZIONE DELLA CULTURA PARTECIPATIVA, quali il miglioramento complessivo della qualità dell’azione progettuale del Comune e di ASP, grazie all’attivazione di un dialogo inclusivo e collaborativo con la comunità locale e l’adozione di strategie di indirizzo territoriale che mettono al centro la persona e in particolare la donna nella scelta e nell’attuazione delle stesse. Inoltre, si persegue l’obiettivo di VALORIZZARE LE REALTÀ DEL TERRITORIO, sia stimolando un dialogo intergenerazionale e di genere, sia prevedendo azioni di inclusione di soggetti attivi nelle scelte culturali, sociali e di programmazione territoriale, sia cercando di ampliare il bacino di cittadini sensibili alla partecipazione applicata all’adozione di scelte di impatto sulla comunità locale, sia, infine, cercando di avvicinare le giovani generazioni alle forme di democrazia partecipativa. Infine, si persegue l’obiettivo di stimolare la cittadinanza attiva in ottica di AMMINISTRAZIONE CONDIVISA, attivando competenze locali e una maggiore consapevolezza in merito alle dinamiche di cooperazione tra cittadini e amministrazione. Quale ultimo obiettivo si persegue una PROMOZIONE DELLA CULTURA INCLUSIVA ALL’INTERNO DELLE ISTITUZIONI, incentivando la diffusione delle conoscenze e competenze in materia con azioni formative e di coinvolgimento intersettoriale sul tema della partecipazione e della democrazia partecipativa

Risultati Attesi

La restituzione alla cittadinanza degli esiti del percorso; l’approvazione del DocPP. Infine, a completamento del percorso, e a garanzia di un corretto recepimento delle indicazioni ricevute da parte dell’amministrazione e di ASP, saranno previste azioni di monitoraggio in merito all’attivazione di azioni di welfare di comunità, coinvolgendo la rete di soggetti attivata durante il percorso

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Indice di partecipazione

23 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Il processo partecipato è progettato e sarà gestito in modo tale da consentire la più ampia ed inclusiva partecipazione del target femminile, oggetti principale del percorso, dando larga diffusione alle informazioni e integrandole con un’attività di outreach (telefonate e inviti mirati, coinvolgimento delle reti attive, coordinamento con le scuole per la genitorialità e con i servizi socio-sanitari del territorio, realizzazione di incontri aperti in presenza e di attività su piattaforme online), in modo da promuovere massimamente il processo. I soggetti considerati di rilevanza dall’amministrazione in quanto direttamente coinvolti in relazione all’oggetto del percorso partecipato sono stati invitati direttamente attraverso la sottoscrizione di un Accordo Formale iniziale, che impegna i firmatari ad attivarsi direttamente per la promozione e lo svolgimento delle attività previste dal percorso. I soggetti firmatari sono i seguenti: •il Comune di Russi è stato scelto in quanto ente decisore di politiche di welfare per il territorio di riferimento del progetto e collabora per l’erogazione di alcuni servizi alla persona. –l’Associazione Centro Sociale Culturale Porta Nova ha esperienza ventennale in attività di prevenzione di situazioni di isolamento ed emarginazione e organizza da sempre iniziative di carattere ludico e aggregativo per gli anziani e non solo. – l’Associazione di Volontariato Pubblica Assistenza lavora da sempre a fianco delle persone per rispondere ai bisogni dei cittadini -Consiglio Islamico Russi è un comitato che collabora con il Comune e altre associazioni del territorio per una cultura della pace e confronto religioso costruttivo. -il sindacato C.G.I.L. si occupa di politiche di genere e delle Pari Opportunità e si battono per rendere vere le politiche sulle pari opportunità, a partire dalle differenze salariali a parità di mansioni e dall’assegnazione dei ruoli nei posti di dirigenza. Il nucleo di base di soggetti firmatari dell’Accordo Formale sarà integrato con azioni di sollecitazione diretta alle realtà organizzate presenti sul territorio, con un’ottica di attivazione orientata al coinvolgimento diretto degli stakeholders potenzialmente interessati dalle conseguenze del percorso. Per questo si realizzerà, con gli uffici competenti in ottica intersettoriale, una mappatura delle realtà aggregative con le tecniche di stakeholder analysis. Si prevedono azioni che integrino, tra le altre, politiche di welfare, pari opportunità, famiglia, cultura, lavoro, sport, sicurezza, sostenibilità: su questa ampia base saranno individuati soggetti associativi o del terzo settore da coinvolgere con contatto diretto

Modalità di inclusione

La centralità del progetto nelle dinamiche aggregative e solidaristiche a livello di reti sociali, con impatto sui rapporti tra amministrazione, ASP e realtà territoriali, e valutata inoltre la rilevanza delle azioni in termini di potenziale collaborazione tra attori locali in ottica di welfare di comunità, si prevede la costante sollecitazione della “voce femminile” sia in forma singola sia in forma associata, adottando la filosofia della “porta aperta”, svolgendo costanti azioni informative e sviluppando interventi di coinvolgimento a cerchi concentrici, ovvero ampliando le reti inclusive grazie alla funzione di cassa di risonanza del primo nucleo di soggetti attivati. A seguito dell’avvio del progetto, il processo partecipativo mantiene un approccio “aperto” al coinvolgimento di eventuali nuovi candidati a prendere parte al percorso partecipato o a sedere al TDN, oltre al cerchio dei primi soggetti firmatari dell’Accordo Formale. Gli incontri di cabina di regia e di attivazione del TDN prevedranno una fase di individuazione di ulteriori attori idonei a partecipare alle attività del percorso, che saranno sollecitati con contatto diretto. In particolare, saranno avviate attività mirate di coinvolgimento sia per le fasce più giovani, sia per le fasce anziane, cercando di stimolare ponti di confronto intergenerazionali. Saranno poi realizzate iniziative informative e predisposto materiale promozionale del percorso da utilizzare per il contatto diretto sfruttando spazi di contatto quali uffici, scuole, spazi pubblici, sportivi e culturali. Attenzione particolare sarà data al coinvolgimento delle comunità straniere, al fine di ascoltare l’approccio delle donne inserite in contesti culturali altri; il coinvolgimento avverrà mobilitando i canali presenti sul territorio, con attenzione alle particolari realtà di caregiver presenti localmente. Il presidio continuativo sui canali di comunicazione previsto (attivando non solo canali informativi ma anche di interazione sociale) mira a garantire massima trasparenza e circolazione delle informazioni, al fine di intercettare eventuali nuovi interessati, in forma singola o associata, ai temi del percorso di partecipazione. Gli eventi saranno organizzati in coerenza con le norme sanitarie e in spazi accessibili anche da parte di target fragili.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Il percorso di partecipazione prevede il coinvolgimento di un team di progettisti e facilitatori professionisti. La strategia prevista prevede azioni di coinvolgimento delle comunità locali, con centralità sul target donna, attivando iniziative mirate e sviluppando percorsi di coinvolgimento quanto più possibile virali, utilizzando le figure di maggiore engagement per allargare la cerchia di reti attivabili. APERTURA: si prevede un EVENTO di avvio, con presentazione dei temi e delle metodologie, promosso su tutta la comunità, i media e le associazioni. Seguirà una fase di INDAGINE dedicata al tema “vivere al femminile”, che prevede sia la somministrazione di un QUESTIONARIO da predisporre digitalmente e promuovere sia online sia offline con l’ausilio di QR code, sia lo svolgimento di INTERVISTE e FOCUS GROUP, integrando strumenti quantitativi e qualitativi, per esplorare il punto di vista femminile in merito alle politiche e alla percezione in tema di welfare e condizione socio-economica. Le attività si accompagneranno da azioni di SCOUTING, coinvolgendo le reti e gli attori più attivi in materia di pari opportunità per coinvolgere opinion leader locali e disseminare il progetto su ampia scala. Seguiranno WORKSHOP in presenza e CONSULTAZIONI online dedicati alla partecipazione femminile alle politiche locali, al fine di coinvolgere le donne nella lettura delle priorità territoriali e nella formulazione di proposte e indicazioni progettuali intersettoriali, con particolare accento sul tema del welfare di comunità. Le attività potranno essere integrate da LABORATORI di coprogettazione dei servizi, qualora emergano priorità condivise atte ad essere sviluppate già in questa fase inclusiva. Il percorso si arricchisce di azioni FORMATIVE rivolte al personale della PA ma aperte ad altri attori del territorio o cittadini interessati. Inoltre, qualora durante il percorso partecipato si rilevassero significative divergenze di posizione tra i partecipanti non risolvibili con gli strumenti individuati e tali da inficiare i risultati del percorso partecipato, verranno attivate metodologie di gestione dei conflitti orientate alla negoziazione integrativa.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

CHIUSURA: l’attività di TDN porterà alla sintesi degli esiti, da restituire alle comunità attivate e agli attori pubblici coinvolti, al fine di condividere quanto raccolto e ultimare la stesura del DocPP.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

L’articolazione delle attività di partecipazione sarà accompagnata e supportata da un piano di comunicazione, in modo da articolare strategia, contenuti, strumenti, piano mezzi e azioni di monitoraggio in funzione dei target da sollecitare, con obiettivi di informazione, trasparenza, promozione e accountability sugli esiti. Il cronoprogramma sarà definito dalla cabina di regia e dallo staff di comunicazione che si intende attivare, con almeno competenze in materia di ufficio stampa, graphic design e social media management. Le attività previste nel Piano di comunicazione comprendono le seguenti azioni. 1) LOGO E IMMAGINE COORDINATA. Logo e un naming del percorso partecipato mirano a dare identità al progetto e renderlo riconoscibile da tutta la comunità locale, garantendo continuità tra le azioni cadenzate nel corso dei mesi di coinvolgimento della comunità. 2) ELABORAZIONE MATERIALI GRAFICI. Saranno sviluppati prodotti dal taglio informativo, promozionale o di rendicontazione, realizzati con grafica coordinata e utilizzabili online e offline. L’azione prevede la realizzazione di locandine, flyer, cartoline da diffondere sul territorio, presso le strutture comunali e tramite la rete di associazioni del territorio; la predisposizione di banner, testate, copertine, animazioni e altri contenuti ad uso digitale, per pagine social, sito web, gruppi whatsapp, questionario, comunicazioni e inviti email; totem o vele mobili, da usare durante le iniziative; strumenti di lavoro per gli eventi partecipati (cartelline, schede, poster, mappe, ecc.). 3) AREA WEB DEDICATA. L’area partecipazione del sito comunale sarà arricchita con il nuovo progetto, manterrà attenzione all’usability e alla trasparenza, raccogliendo tutta la documentazione di progetto, la reportistica e i materiali grafici. Il sito di ASP ospiterà a sua volta tutto il materiali informativo dedicato. 4) PRESIDIO SOCIAL NETWORK. I contenuti del percorso saranno diffusi anche tramite la pagina Facebook già attiva del Comune di Russi, per sfruttare la fanbase già presente e realizzare attività di promozione degli incontri e delle attività e la condivisione delle esperienze. 5) PRESIDIO UFFICIO STAMPA. Si istituisce un presidio delle attività rivolte ai media, realizzando una conferenza stampa di avvio e almeno 4 comunicati stampa durante il percorso, in occasione delle attività pubbliche e della restituzione finale del percorso. 6) INCONTRI INFORMATIVI. L’amministrazione prevede incontri mirati e contatti diretti con opinion leader e portatori di interesse interessati, al fine di promuovere il progetto e invitare la disseminazione dei materiali e dei contenuti dello stesso presso i relativi contatti e associati

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica, di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1842  del 02/11/2022

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Soggetto pubblico diverso da Comune

Premialità Tecniche

Settore

Politiche in materia sociale e sanitaria, ambientale, territoriale, urbanistica e paesaggistica

Progetto in materia di transizione ecologica

No

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

L’attività di monitoraggio e di controllo sarà attivata già in fase progettuale, individuando indicatori quali-quantitativi utili a monitorare l’andamento del percorso, gli output di lavoro e le ricadute a livello di outcome e outgrowth, ovvero la capacità di generare un cambiamento nella percezione delle politiche pubbliche grazie all’approccio partecipativo. Si intende infatti valorizzare la valutazione quale parte integrante del processo inclusivo stesso, facendone uno strumento di condivisione con gli attori coinvolti nel percorso. Per tale ragione, l’introduzione di elementi legati alla valutazione degli esiti sarà oggetto di confronto nei tavoli di coordinamento, cabina di regia e TDN in primis, con un ruolo centrale in capo al Comitato di Garanzia locale. I

Formazione del personale

1

Descrizione delle attività di formazione

Al fine di promuovere e incentivare l’acquisizione di competenze nel campo della partecipazione, si prevede di sviluppare un ciclo formativo con attività seminariali e di accompagnamento alle attività, rivolto in primis al personale coinvolto, eventualmente aperto alla rete di sottoscrittori dell’Accordo Formale e ai partecipanti al TDN interessati. La diffusione della conoscenza delle pratiche e degli strumenti della democrazia partecipativa e deliberativa rappresenta un arricchimento per gli attori locali, disseminando approcci innovativi di relazione tra decisore e stakeholders. L’attività di formazione si struttura in 4 temi che accompagneranno il personale durante il percorso di partecipazione. 1) PARTECIPAZIONE E DEMOCRAZIA: l’obiettivo è fornire ai partecipanti una cornice socio-politica di riferimento, per inquadrare il rapporto tra democrazia rappresentativa e diretta, comprendendo l’origine delle esperienze e delle metodologie, interpretando l’evoluzione nell’empowerment delle comunità. 2) LA NORMATIVA: si approfondirà l’evoluzione della normativa di settore, con un approfondimento dedicato alla Regione Emilia-Romagna (legge, bando, ruoli, opportunità). Si conosceranno gli altri modelli normativi regionali, evidenziando affinità e divergenze. Si approfondiranno i temi della sussidiarietà orizzontale (art. 118 Cost.) e dell’amministrazione condivisa, e la normativa in termini di Dibattito Pubblico (DPCM 76/18). 3) GLI STRUMENTI DELLA PARTECIPAZIONE: modulo dedicato alla pianificazione strategica di un percorso di partecipazione (fornendo una cassetta degli attrezzi utile alla progettazione) e alle principali metodologie in uso, presentandone le caratteristiche e gli specifici obiettivi. L’attività sarà accompagnata da simulazione progettuale con i partecipanti. Ampio spazio di lavoro sarà dedicato al tema delle comunità energetiche. 4) LA GESTIONE DEI CONFLITTI: saranno forniti approcci e tecniche utili allo scioglimento di situazioni di impasse decisionale. La formazione verterà sulla trasformazione dei conflitti da una negoziazione di tipo posizionale o distributiva a una di tipo integrativo o creativo. Una simulazione di gruppo aiuterà a completare l’attività. Il personale interessato sarà inoltre coinvolto nelle attività di organizzazione e gestione degli incontri, affiancando i facilitatori per prendere dimestichezza con le metodologie e con gli aspetti logistici e di predisposizione delle attività. Saranno inoltre condivisi con i partecipanti i materiali di lavoro e le presentazioni, una bibliografia e sitografia di riferimento, modelli di strumenti operativi quali checklist di controllo e di valutazione, ecc.

Istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Soggetti che non hanno ricevuto contributi dal bando partecipazione nell’ultimo triennio

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Bonus Giovani

Bonus Accessibilità

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 11/07/2023