Regione Emilia-Romagna

Un cuore per Igea. Ripensare insieme il centro della Città

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Certificato

Processo

Stato di avanzamento

Progetto

Natura Processo

Processo certificato non finanziato

Gestione di Processo

Titolari della decisione

Comune di Bellaria-Igea Marina

Partecipanti

Singoli cittadini

Caratteristiche

Mappa di Impatto

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Ambito di intervento

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Tra i soggetti partecipanti si registra la presenza femminile

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione con tempi di vita e lavoro dei partecipanti nella gestione del processo

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Fasi del percorso

Per la conduzione del processo partecipativo si propone l'istituzione temporanea di un Laboratorio Urbano, ovvero di uno spazio di lavoro e apprendimento collettivo aperto a tutti nell’ambito del quale sperimentare strumenti e metodi adatti a favorire il dialogo, lo scambio di informazioni e la formulazione di idee: attraverso incontri di analisi inventiva e incontri di esplorazione progettuale saranno ascoltate esigenze e aspettative, raccolti dati e saperi, espresse opinioni e punti di vista, definiti criteri e argomenti per valutare diversi scenari progettuali. Il primo anno di apertura e attività del “Centro Culturale Vittorio Belli: Arte, Musica e Ambiente” ha permesso di far riaffiorare attorno al Piazzale Santa Margherita - luogo oggetto del processo partecipativo - una comunità viva ed operosa ma quasi invisibile. Per questa ragione il processo intende partire proprio dall’analisi contestuale e dall’ascolto delle esigenze di abitanti e fruitori del luogo perché è da qui che ha inizio un percorso di rigenerazione urbana che abbia nell'inclusione e nell’accessibilità un riferimento, un’attenzione al territorio e alle diverse anime che lo compongono nel rispetto delle relazioni che ciascuno intrattiene o ha intrattenuto con il luogo. Di seguito le tre fasi che compongono il processo partecipativo: 1.CONDIVISIONE DEL PERCORSO - Febbraio/Marzo Durante questa fase iniziale si intende comunicare l’avvio del processo alla comunità attraverso: -attivazione di un Tavolo di Negoziazione (TdN) in cui saranno coinvolti in prima istanza i partner dell’accordo ma che mira ad una composizione ancora più ampia; -attivazione del Comitato di garanzia locale; -formazione dello staff di progetto e implementazione del piano di comunicazione. Il TdN, datosi un metodo, procederà nell’individuazione delle realtà presenti sul territorio potenzialmente coinvolgibili, attività culturali, economiche, giovanili, scolastiche pubbliche e private, dell’associazionismo e volontariato che a vario titolo possono rientrare tra gli stakeholders del processo. Individuati gli stakeholders avrà inizio la campagna comunicativa volta a diffondere il processo attraverso l’utilizzo di pagine web e profili social dedicati appositamente alla comunicazione dello stesso. 2.1 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO | APERTURA - Marzo/Metà Maggio L’ascolto delle potenzialità e criticità, l’individuazione di questioni in gioco avverranno attraverso un evento pubblico, l’apertura dello Sportello al Belli e le interviste. -Evento pubblico: l’avvio del processo si manifesta attraverso la realizzazione di un evento pubblico di presentazione del processo da cui prende avvio il coinvolgimento della comunità, grazie alla collaborazione del Laboratorio di documentazione e ricerca sociale con il suo “Album di Bellaria Igea Marina – Centro di documentazione multimediale sulla storia e la memoria della Città”. In questa primissima tappa del processo, la cittadinanza è chiamata a partecipare ad una raccolta di foto, testimonianze, aneddoti e ricordi in appuntamenti definibili come “le chiacchierate del ricordo”. Da questi incontri informali si intende recuperare il passato del luogo e accendere nella popolazione sì la fiaccola dei ricordi ma anche smuovere un interesse collettivo per Piazzale Santa Margherita, luogo certamente ricco di potenzialità; -Sportello al Belli: sarà operativo uno sportello sia fisico (al Centro Belli), sia online in cui verranno accolti suggerimenti, contributi ed impressioni, sia per monitorare il successo e l’andamento di tutte le iniziative sia per calibrare le caratteristiche sia per cogliere spunti per eventuali future progettazioni. Il ruolo dello sportello sarà fondamentale anche al fine di produrre materiale utile alla terza fase del processo (impatto sul procedimento amministrativo/decisionale). -Le interviste: a seguito dell’evento pubblico ha inizio la progettazione partecipata con interviste in profondità a testimoni privilegiati (storici e sociologi del posto, imprenditori innovativi, gestori di servizi, l'associazione albergatori, ecc.) per identificare, raccogliere ed elaborare le differenti posizioni di attori istituzionali e non, al fine di costruire una base di conoscenza condivisa e complessiva su temi conosciuti che difficilmente emergono in contesti plenari | 5-8 interviste approfondite; 2.2 SVOLGIMENTO | SVILUPPO - Fine Maggio/Metà Luglio L’esplorazione di scenari alternativi si realizzerà attraverso Workshop e Focus Group: -Workshop: saranno attivati 4 workshop di cui 3 dedicati a confrontare scenari progettuali sociali, economici e ambientali sviluppando le tematiche e le questioni emerse dalle interviste e dai focus group e uno di sintesi, dedicato alla valutazione complessiva degli scenari emersi. -I Focus Group per categorie omogenee (decisori pubblici, realtà associative, economiche, ordini professionali, ecc.) con l’obiettivo di alimentare un confronto specifico su almeno 5 domande guida | 4-6 focus group. 2.3 SVOLGIMENTO | CONCLUSIONE - Metà Luglio/Fine Ottobre A chiusura del periodo di riferimento, verranno presi in esame gli esiti della progettazione realizzata. In particolare si ripercorreranno le fasi cruciali del processo partecipativo per valutare se i risultati hanno risposto alle esigenze emerse e seguito il percorso dal processo delineato. Verrà organizzato un evento conclusivo finale di restituzione al pubblico e alla cittadinanza. Per quanto possibile, parte del materiale prodotto ed utilizzato, verrà riutilizzato ed allestito negli spazi del Centro Belli in vista di un seguito dell’iniziativa o, comunque, di base di partenza da cui delineare altre. -Exhibit urbano: luogo di condivisione per eccellenza, la piazza rappresenta il centro nevralgico attorno al quale è possibile l’incontro, lo scambio e lo sperimentare idee e fantasie. Si realizzerà una giornata di condivisione ed animazione con attività semi-strutturate, organizzata con il coinvolgimento diretto di quanti hanno aderito, finalizzata a presentare gli esiti del confronto con momenti dedicati al racconto, all’ascolto e alla riflessione sullo scenario “ottimale” per la rigenerazione del cuore di Igea. Verranno utilizzate alcune tecniche innovative di presentazione come il “Pecha Kucha” (massimo 20 slide, ciascuna delle quali è esposta per non oltre 20 secondi per un totale massimo di 6 minuti e 40″) e di discussione sui risultati ottenuti come il “World Cafè” (metodologia di facilitazione con cui si crea l’atmosfera informale per innescare conversazioni costruttive). 3. IMPATTO SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO/DECISIONALE | Fine Ottobre-Fine Novembre A fine novembre si arriverà all’approvazione del Documento di proposta partecipata da parte del Tavolo di Negoziazione; avverrà la condivisione della valutazione del Comitato di garanzia locale. L’Amministrazione terrà conto in vista dello sviluppo della strategia di rigenerazione urbana

Impatto emergenza Covid19 sul processo

Processo non modificato

Utilizzo di piattaforme tecnologiche, metodologie e strumenti digitali

No

Costo del processo

15.000,00 €

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Esperti della specifica materia trattata (Esterni)

Territorio Interessato

Bellaria-Igea Marina

Tecniche di Partecipazione

Focus Group / Exibit urbano / World Cafè

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

L’obiettivo generale del processo partecipativo è il coinvolgimento della comunità nella definizione di una strategia di rigenerazione urbana per rendere il centro storico un luogo più vitale ossia un “insediamento inclusivo, sicuro, duraturo, sostenibile” affinché la popolazione si riappropri dello spazio urbano, trasformando un luogo desolato in un centro vitale ed inclusivo in cui realizzare attività che possono integrare diverse politiche quali quelle culturali, giovanili, urbanistiche ma anche ambientali e legate al tema della sicurezza. -OBIETTIVI GENERALI: 1. Stimolare e raccogliere idee e azioni relativamente al centro storico, superando visioni frammentate, politiche settoriali, responsabilità selettive; 2. Coinvolgere la comunità e creare una Community, valorizzando i differenti punti di vista (residenti, operatori, fruitori, turisti); 3. Individuare le preferenze collettive (sociali, ambientali, economiche) per una collaborazione strategica verso uno sviluppo sostenibile. -OBIETTIVI SPECIFICI: 1. Raccogliere argomenti, attenzioni, preferenze all’interno di una matrice di criteri condivisi per la valutazione di scenari; 2. Valutare scenari alternativi per la rivitalizzazione e riqualificazione del centro; 3. Sintetizzare in una proposta condivisa. -OBIETTIVI DI PROCESSO: 1. Valorizzare la presenza di generazioni e culture differenti; 2. Condividere saperi, significati, evoluzioni, bisogni ed esigenze; 3. Sperimentazione di forme creative di riappropriazione del bene comune; 4. Stabilizzare la conoscenza sia tecnica che comunitaria all’interno di quadri condivisi; -OBIETTIVI SOSTENIBILI: 1. Obiettivo 4: Istruzione di qualità e in particolare il 4.7: attraverso le attività di formazione si intende sostenere un’educazione volta ad uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile; 2. Obiettivo 5: Uguaglianza di genere e in particolare il 5.5: il processo garantisce piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica; 3. Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze e in particolare il 10.2: il processo mira anche a promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro; 4. Obiettivo 11: Città e comunità sostenibili. Il processo intende (11.3): potenziare un’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile; (11.4) potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale; 5. Obiettivo 16: Pace, giustizia e istituzioni forti e in particolare il 16.7: il progetto intende garantire un processo decisionale responsabile, aperto a tutti, partecipativo e rappresentativo a tutti i livelli, (16.10) garantendo un pubblico accesso all’informazione.

Risultati Attesi

La rigenerazione del Piazzale Santa Margherita è un processo che non ha regole e modalità predefinite, essa dovrà adattarsi al caso concreto e specifico ma intendiamo raggiungere: 1. Il massimo coinvolgimento possibile della popolazione interessata, soprattutto tra le giovani generazioni fino a giungere alla creazione di una “Mappa di Comunità” che contenga le questioni relative al “centro storico”; 2. Un processo di profonda attenzione al miglioramento del contesto sociale e ambientale valorizzando spazi, patrimoni, abitudini, rituali, aspirazioni, risorse e facendo emergerei punti di forza/debolezza, le opportunità/criticità; 3. Un rilancio cittadino sia nel suo aspetto urbanistico ed estetico, sia dal punto di vista culturale, economico e sociale; 4. Una sperimentazione di forme di gestione temporanee come sostegno allo sviluppo sostenibile di un territorio.

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Indice di partecipazione

20 / 30

Livello di partecipazione

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Documenti di proposta partecipata previsti

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Anno della certificazione

2022

Sollecitazione realtà sociali

Le realtà sociali potenzialmente interessate sono numerose. L’analisi partirà da quelle che vivono questo territorio quotidianamente: Centro Culturale e Scuola di musica comunale del Centro Vittorio Belli, Parrocchia di Igea ed oratorio, Scuola dell’infanzia “Don Bosco, attività economiche e ricettive operanti, IAT, Guardia medica. Durante la fase preliminare del processo di partecipazione verrà realizzata un’indagine per riconoscere tutte le realtà da coinvolgere, con particolare attenzione a quelle culturali e giovanili formali ed informali al fine di ramificare la diffusione delle attività tra i diversi stakeholders. Oltre ai soggetti sottoscrittori dell’accordo formale, saranno coinvolti diversi attori che, a vario titolo, potranno mettere in campo le proprie competenze nel relativo campo d’azione: I.C. di Igea Rete Arca degli istituti culturali della città che comprende oltre al Centro Belli e la scuola di musica, il Centro Giovani, il Teatro, la Biblioteca, i Musei, Bellaria Film Festival Pro Loco di Bellaria Igea Marina Kiklos: attività sportive e di centri estivi Attraverso la stakeholder analysis, sarà definita una mappa di portatori di interesse per assicurarsi l’individuazione di tutti i punti di vista rappresentativi: realtà che si occupano di materie urbanistiche, associazioni di categoria, associazioni sportive, gruppi di volontariato presenti sul territorio ed interessate a portare il proprio contributo al processo. Un’attenzione particolare sarà rivolta al coinvolgimento di Fondazione Verdeblu per la sua attività di promozione turistica e ottimo veicolo di promozione e comunicazione, all’Associazione degli Albergatori e a Turismo Hotels. Inoltre saranno sollecitati testimoni privilegiati (figure conosciute e riconosciute dalla comunità), saggi locali (soggetti che detengono saperi e anziani portatori di memorie), esperti di quotidianità (edicolante, tabaccaio, barista, farmacista, parroco...), giovani. Possiamo contare su un rapporto consolidato e di collaborazione con le realtà associative come Cooperativa Sociale Luce sul Mare che lavora con persone con disabilità e che da fine 2021 frequentano una volta a settimana il Centro Belli. Sarà importante giungere a persone con una diversa cultura di origine – collaborazione con le realtà associative che si occupano di integrazione e mediazione culturale. Si utilizzeranno strumenti di comunicazione integrati tra loro: impiego di strumenti tradizionali: comunicazioni porta a porta, comunicazioni mirate, osservazione partecipante e conversazioni informali, pieghevoli/locandine/manifesti presso le bacheche di zona e punti di incontro, ecc.; impiego di strumenti del web, quali post e feed su social network, presenza su piattaforme di “conversazione; attività “interattive” realizzate in collaborazione con i soggetti aderenti e con quanti progressivamente manifestano l’interesse ad essere parte del Tavolo di Negoziazione

Modalità di inclusione

In una logica di inclusione, il TdN individuerà le realtà con le quali entrare in contatto così da ampliare i segmenti di popolazione interessata al processo. Chiunque potrà collaborare ed esprimere i propri contenuti nel pieno rispetto del diritto alla libertà d’espressione e di opinione, compresa quella di essere adeguatamente informato. Gli stakeholders e tutta la comunità interessata a partecipare al processo partecipativo, saranno ascoltati e coinvolti nella progettazione condivisa, attraverso incontri con il TdN. Il TdN, inoltre, potrà accogliere anche altri soggetti durante tutto l’arco di svolgimento del processo che emergeranno a mano a mano. Il metodo attraverso il quale saranno coinvolti sarà quello della chiamata a partecipare attraverso i principali canali di comunicazione (locandine affisse, pagine web, profili social). Ma non solo, per una maggiore capillarizzazione dell’intervento si intende anche produrre questionari da somministrare grazie alla collaborazione del Laboratorio di documentazione e ricerca sociale. Nella fase di apertura dello svolgimento del processo, sarà organizzato un evento pubblico di presentazione e discussione del percorso partecipativo aperto alla cittadinanza e lungo tutta la durata del progetto verranno messi a disposizione materiali e comunicazioni attraverso i medesimi canali divulgativi. Situato strategicamente negli spazi del Centro Belli, la presenza dello Sportello di ascolto garantirà l’accoglienza di tutte le istanze che si presenteranno in itinere così come la diffusione di risultati, contenuti e informazioni nei confronti dell’intera comunità. A livello operativo si creerà una Mappa dei portatori d’interesse diretti e indiretti definendo i campi di forza attivati sulle questioni in gioco e definiti da ruoli e pesi, interessi e risorse, bisogni e attese, relazioni e conflitti. La Mappa prende avvio da informazioni che il Comune detiene sarà integrata da informazioni raccolte dal territorio con interviste esplorative; sarà pubblicata online e affissa presso bacheche del territorio (3 nel Piazzale in oggetto) per raccogliere integrazioni e suggerimenti dei cittadini che potranno consegnare allo Sportello al Belli. Le tecniche impiegate saranno quelle dell’ascolto attivo e della ricerca sociale partecipata. Nell’ambito del percorso sono previsti sia momenti circoscritti ai membri del TdN, sia momenti di interazione e apprendimento collettivo allargati alla cittadinanza, denominati “workshop”. Il confronto nei “Workshop” sarà caratterizzato da un approccio a “piramide”: si parte dall’incontro con il singolo portatore di interesse, si passa a successivi incontri con gruppi di “attenzione”; si prosegue attivando incontri con gruppi di lavoro; infine si arriva ad incontri con la comunità. Gli incontri si svolgeranno al Centro Belli che è uno spazio accessibile e con vetrine visibili dalla strada. Sarà privilegiato il tardo pomeriggio-sera nei giorni infrasettimanali e il fine settimana

Tavolo di Negoziazione

COSTITUZIONE. Il Tavolo di Negoziazione all’inizio del processo sarà composto dai soggetti promotori e decisori, partendo dai referenti dell’Amministrazione Comunale e dai partners. Nella fase di condivisione saranno inclusi altri soggetti emersi dall’incontro pubblico di presentazione del lavoro di mappatura e invito. Dal principio si prevede un primo incontro all’interno del quale avviene: mappatura degli stakeholders; definizione delle norme alle quali il tavolo intende attenersi; definizione del percorso decisionale che si intende percorrere; definizione delle funzioni, compiti e modalità di monitoraggio; costituzione dello sportello d’ascolto e definizione del suo funzionamento. COMPOSIZIONE. Ferma restando la possibilità di inserire membri tra gli stakeholders interessati durante la durata del percorso ed in relazione alle diverse esigenze emerse, Il TdN avrà una durata permanente per tutto il periodo del processo e comprenderà i seguenti membri: un referente politico dell’Amministrazione; il responsabile del procedimento; rappresentanti dei Partners; referente sportello di ascolto. I membri si impegneranno a seguire le regole di funzionamento che ci si è dati nonché i principi e gli obiettivi prefissati al momento della costituzione del TdN. Nella scelta delle persone che rappresentano soggetti organizzati all’interno del TdN sarà tenuto conto del criterio di rappresentatività dei generi, delle generazioni, delle culture e delle diverse abilità. FUNZIONAMENTO. Il TdN ha il compito di definire e condividere il programma delle azioni, le modalità di partecipazione, la mappatura dei soggetti da coinvolgere, la definizione del Comitato di Garanzia. Durante lo svolgimento del processo partecipativo il TdN ne verifica il corretto svolgimento ed interviene in caso di necessari aggiustamenti volti a perseguire nel migliore dei modi il raggiungimento degli obiettivi condivisi. Ad esso compete anche il controllo delle attività di monitoraggio svolte dallo sportello di ascolto e affronta le istanze da esso raccolte, garantisce il costante allargamento della partecipazione al processo . Al termine del processo il TdN condivide, corregge, integra e approva il DocPP. La conduzione del Tavolo è affidata ad un coordinatore che come in assemblea convoca il Tavolo e ne verbalizza le sedute. Il verbale è assunto anche quale strumento di report di monitoraggio delle attività del TdN e sarà cura del coordinatore inviare ai membri del Tavolo tale report al termine di ogni seduta e comunque prima di quella successiva così da dare tempi e modi per integrazioni e verifiche da parte di ognuno. Il report sarà reso pubblico e accessibile insieme a tutti i materiali prodotti durante il progetto. Il coordinatore ha anche il ruolo di moderatore e facilitatore gestendo il confronto e indirizzando il gruppo verso il conseguimento degli obiettivi dettati dall’ordine del giorno anche gestendo l’eventuale nascita di conflittualità

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

L’organizzazione delle attività del percorso sarà caratterizzata dalle seguenti modalità: CONDIZIONI -Laboratorio (spazio di lavoro e apprendimento collettivo aperto a tutti); -Lavoro di gruppo e momenti di interazione plenari; -Facilitatore e/o facilitatore visuale. MODALITÀ -Dialogo Strutturato (uso di domande guida per lo sviluppo del confronto); -Design thinking (promuovere un processo di progettazione che prevede l’identificazione del problema e quindi dell’obiettivo; l’identificazione del contesto, definendo dati e attori chiave; l’analisi e ricerca delle opportunità; l'ideazione, prototipazione, test e validazione; la realizzazione del servizio). Per approntare le decisioni saranno utilizzati prevalentemente strumenti quali-quantitativi di democrazia deliberativa (Focus group, workshop, ecc.) più appropriati all’oggetto in discussione. FASE DI APERTURA DEL PROCESSO: Strumenti qualitativi di democrazia deliberativa -Interviste strutturate e semi strutturate per l’emersione di questioni latenti; -Focus group per l’approfondimento dei punti di vista; -Problem statement canvas, uno strumento utile per riformulare il quesito perché suggerisce domande provocatorie per esaminare la complessità del problema. FASE INTERMEDIA: Vaglio delle proposte In questa fase saranno messe in atto azioni atte a far scaturire le proposte e le idee indirizzandole negli ambiti di riferimento. Saranno attivati workshop e riunioni per il confronto, lo scambio e l’individuazione di punti di incontro. All’interno dei gruppi di lavoro verranno create le condizioni, attraverso l’aiuto di un moderatore, per garantire l’avvio di una discussione mirata all’individuazione di aree tematiche specifiche. La presenza del moderatore sarà costante e necessaria per rispondere con efficacia ad eventuali problematiche e conflitti che potrebbero presentarsi. Potrà essere necessaria la presenza di tecnici (figure esperte esterne) per consulenze al fine di adattare al meglio le proposte emerse.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Strumenti qualitativi di democrazia deliberativa -Value proposition design, ovvero uno strumento pratico per progettare e implementare servizi ai cittadini e che permetterà la valutazione di scenari alternativi; -“Quadro logico” per l’approfondimento di priorità e logiche d’intervento. Utilizza strumenti che rendono esplicito il modo in cui potrà realizzarsi il cambiamento che si vuole produrre attraverso uno specifico intervento. Il suo ruolo è quello di rendere espliciti i punti di forza e di debolezza. -Exhibit per la condivisione. Durante l’ultima fase il TdV si confronterà con i soggetti tecnici coinvolti, con i referenti dei gruppi tematici al fine di valutare la fattibilità delle proposte e il loro effettivo impatto sull’obiettivo generale del processo, quello cioè del riappropriamento da parte della popolazione dello spazio urbano secondo i principi di uno sviluppo sostenibile. In questa fase finale è prevista la prima stesura del DocPP.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

La comunicazione del processo ha inizio con l’avvio del processo stesso. Il piano di comunicazione sarà costante per tutta la durata del processo e utilizzerà canali diversi con i seguenti obiettivi: informare, coinvolgere, agevolare la partecipazione degli stakeholder; informare e coinvolgere i cittadini residenti; sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni; tenere informati, secondo prassi di trasparenza e semplicità, il territorio e i portatori di interesse riguardo gli eventi pubblici e i resoconti degli incontri. Il tutto avverrà con modalità di comunicazione integrata e l’utilizzo di: materiale informativo da distribuire presso esercenti, punti di interesse maggiormente frequentati dell’area per entrare in contatto con la cittadinanza meno digitalizzata (flyer e locandine del processo e degli eventi); a tal fine verranno scelti momenti in cui ci sono eventi pubblici (Es Sant’Apollonia, San Valentino, fiere di primavera, Festival della Borgata che danza, ecc.) per dare visibilità al processo. Si prevede l’attivazione di una casella di posta elettronica per chiarimenti sul percorso partecipativo e creazione di una mailing list con i contatti dei partecipanti alle diverse fasi del processo; la creazione di una pagina Facebook sulla quali veicolare informazioni video e di servizio, rivolta al pubblico più digitalizzato, con sondaggi per l’engagement di stakeholder pubblici e privati, con conquista del traffico organico attraverso operazioni di targetizzazione della comunicazione. Il coinvolgimento della cittadinanza ha un ruolo strategico per questo si prevede il coinvolgimento delle realtà locali mappate (associazioni, quartieri, ecc. ) per una promozione diretta verso le proprie reti attraverso il passaparola. Si prevede di creare una sezione dedicata al processo partecipativo: sul sito del Comune di Bellaria Igea Marina; i canali social del Comune e quelli dei partner coinvolti; durante lo svolgimento del processo anche gli stakeholders e tutti coloro che vorranno contribuire alla diffusione delle attività del progetto saranno invitati ad ospitare la comunicazione sui loro canali di riferimento, siano essi newsletter, siti web e profili social. Tutti i verbali, il materiale fotografico ed i documenti saranno resi accessibili attraverso il caricamento in una sezione dedicata del sito comunale in costante aggiornamento. Qui troveranno spazio anche i documenti prodotti dal TdN. Si punterà anche sul coinvolgimento della comunità cercando di rendere essa stessa parte integrante del processo comunicativo, attraverso il passaparola e le modalità informali talvolta particolarmente efficaci. Anche il DocPP, come già detto, sarà consultabile negli spazi online istituzionali e sarà reso disponibile a chiunque voglia averne accesso. Si prevede, inoltre, la realizzazione di un breve video racconto di restituzione finale del processo

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica, di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1842  del 02/11/2022

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Premialità settore

Politiche per lo sviluppo sostenibile

Premialità accordo formale preventivo

No

Premialità comitato di garanzia locale

Il Comitato di Garanzia sara` istituito ad inizio processo per la corretta e imparziale conduzione del percorso partecipato. I garanti coadiuveranno il TdN nello sviluppo del monitoraggio durante tutte le fasi del processo. Per la composizione dei Comitato si prevede la selezione di 3-5 membri tra le seguenti tipologie di soggetti: Ordine professionale degli architetti di Rimini, Storici e Sociologi esterni al Comune. A conclusione del proprio operato il Comitato redigera` un report valutativo (popolazione degli indicatori) sottolineando punti di forza e di debolezza del percorso

Premialità modalità del monitoraggio

Il progetto prevede la costituzione dello “Sportello al Belli” di ascolto previsto durante la prima fase del processo. Esso rappresenta un presidio permanente di monitoraggio sull’intero andamento delle attività ed è situato negli spazi del Centro Culturale Vittorio Belli. Si ipotizza una composizione ibrida in modo da garantire la pluralità delle capacità di ascolto e verifica. Trattandosi dell’organo che accoglie le istanze e i suggerimenti della cittadinanza, esso rappresenta anche il soggetto ideale per monitorare l’andamento e l’iter del processo. Un referente dello sportello è membro del TdN poiché dovrà ad ogni seduta relazionare in merito all’andamento di verifica e controllo che gli compete e perché dovrà costantemente aggiornare il TdN perché esso possa prendere accorgimenti riparativi qualora si rendano necessari. I componenti dello sportello avranno incontri calendarizzati in modo da garantire l’efficacia del proprio lavoro. Tutta l’attività di monitoraggio deve adottare il criterio di trasparenza ed accessibilità. MODALITÀ DI MONITORAGGIO IN ITINERE L’attività di monitoraggio avverrà attraverso l’impiego di strumenti cartacei e online - definiti e resi pubblici dal TdN - e terrà conto di indicatori quantitativi e qualitativi che in grado di rendere espliciti i seguenti aspetti di rappresentatività della partecipazione: -numero cittadine/cittadini partecipanti; -fasce di età coinvolte; -categoria di appartenenza/ motivazione di partecipazione; -numero e tipologia di attività di partecipazione di ogni cittadino. Al quadro di rappresentatività si aggiunge quello di gradimento: -grado di accoglienza e coinvolgimento; -grado di interesse; -parere di efficacia e utilità delle iniziative; -suggerimenti e migliorie. MODALITÀ DI MONITORAGGIO EX POST Tale monitoraggio ha lo scopo di valutare gli esiti del processo, la condivisione degli stessi con i tecnici esperti esterni anche in previsione di una replicabilità ed uno sviluppo delle policy dell’Ente. -sondaggio in chiusura al processo in grado di raccogliere gradimento, suggerimenti, aspettative future; -comunicazione e diffusione dei risultati ai partecipanti e a tutta la comunità tramite canali di comunicazione utilizzati durante tutta la durata del processo; -pubblicazioni di eventuali decisioni dell’Ente decisore evidenziando gli impatti del processo partecipativo sulla decisione.

Premialità formazione del personale

No

Premialità istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Premialità petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Premialità altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Premialità zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Bonus Parità di Genere

Bonus Accessibilità

Premialità a soggetti specifici

Soggetti che non hanno ricevuto contributi dal bando partecipazione nell’ultimo triennio

Bonus Giovani

Progetto in materia di transizione ecologica

No

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Bonus Beni Confiscati

No

Tipologia di Soggetto proponente

Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 20/03/2023