Regione Emilia-Romagna

PERCORSO PARTECIPATIVO "SPAZIO MONTALTO " - GIOVANI E NATURA PER UN RESPIRO GLOBALE

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Certificato

Processo

Stato di avanzamento

Progetto

Natura Processo

Processo certificato non finanziato

Gestione di Processo

Titolari della decisione

Comune di Vezzano Sul Crostolo

Partecipanti

Singoli cittadini

Caratteristiche

Struttura responsabile del processo

Staff del Sindaco

Indirizzo

Piazza della Libertà, 1, 42030 Vezzano Sul Crostolo, RE, Italia

Mappa di Impatto

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Ambito di intervento

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Tra i soggetti partecipanti si registra la presenza femminile

Si

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione con tempi di vita e lavoro dei partecipanti nella gestione del processo

Si

Fasi del percorso

Fase 1: condivisione del percorso (30 giorni); Intervista alla componente politica e alla componente tecnica (Giunta comunale, Uffici tecnici, servizi sociali, sportivi e culturali, etc…). Seminario di aggiornamento sulle metodologie partecipative della durata di una mezza giornata. Interviste e focus group esplorativi per far emergere esigenze, disponibilità, possibili idee strategiche e innovative e eventuali ostacoli futuri. Inoltre i momenti serviranno per incrementare i componenti del TDN. Co-elaborazione della Stakeholders map. Primo incontro del TDN Fase 2: svolgimento del processo (90 giorni); Incontro dialogico e deliberativo di presentazione del percorso alla comunità e di discussione per dare ampia visibilità alle realtà sociali/gruppi di cittadini/soggetti strategici coinvolti nella futura co-progettazione dell’intervento e illustrare ai partecipanti il materiale informativo che mostrerà le possibilità di intervento rispetto l’edificio sito in Via Lolli n. 70 e n. 72 e le sinergie con gli enti coinvolti nel processo di valorizzazione. Incontro specifico rivolto alle nuove generazioni. Secondo incontro del TDN. Il patto di gestione: tavolo per circostanziare le possibili responsabilità dei soggetti privati e pubblici per definire un accordo di collaborazione tra le istituzioni e i partecipanti. A seguito della decisione presa dal gruppo di partecipanti verrà condivisa una bozza dell’accordo di collaborazione tra le istituzioni e i partecipanti in cui saranno specificati compiti e ruoli delle Istituzioni e dei cittadini e associazioni coinvolti e le attività che si impegneranno ad attivare, chi ne beneficerà e le eventuali risorse già disponibili o di facile attivazione. Fase 3: chiusura del processo Terzo incontro del TDN Al termine del processo verrà organizzato un nuovo incontro pubblico di discussione pubblica per condividere una sintesi dei risultati del processo e definire una priorità delle possibili proposte

Impatto emergenza Covid19 sul processo

Processo non modificato

Utilizzo di piattaforme tecnologiche, metodologie e strumenti digitali

Descrizione strumenti digitali

Piattaforme e strumenti : ZOOM, TOUTRIBE, JAMBOARD, MIRO, FACEBOOK.

Costo del processo

15.500,00 €

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni)

Territorio Interessato

Vezzano Sul Crostolo

Tecniche di Partecipazione

Appreciative Inquiry / OST (Open Space Technology) / World Cafè / Consensus workshop

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Per ampliare il clima di trasparenza e fiducia, viene proposto un modello di gestione degli incontri che mira a promuovere la comunicazione consapevole e non violenta. Per meglio attivare tale modalità sarà dato particolare rilievo all’approccio dell’Appreciative Inquiry, ovvero un'indagine sui momenti di successo. In questa fase si limitano le riflessioni al problema e l’attenzione viene concentrata sulle cose che nella realtà presa in esame funzionano, su ciò che va bene e su eventuali esperienze di successo passate o presenti. Il processo partecipativo sarà un percorso di discussione rispondente ai principi della partecipazione aperta a una coesione inclusiva negoziata, che sia attenta alla rappresentatività delle diverse posizioni e solleciti la responsabilizzazione dei soggetti coinvolti. Per risolvere eventuali divergenze e giungere a proposte condivise i facilitatori useranno metodi e strumenti per trovare accordo tra i partecipanti. Obiettivi generali - avviare una nuova governance territoriale, in grado di portare a valore, responsabilizzare e coinvolgere i cittadini di Vezzano, gli attori istituzionali, i privati e le associazioni del territorio rispetto all’intervento oggetto del progetto partecipativo, - sostenere il senso di appartenenza verso i beni pubblici, la loro conversione e rigenerazione; - promuovere lo sviluppo di servizi innovativi e coinvolgendo le nuove generazioni; - definire con la comunità di Vezzano un progetto di ampio respiro che coinvolga l’ente Parco, i giovani e offra un servizio che possa attirare fruitori dai territori limitrofi - creare una rete di cittadini giovani, sia singoli che rappresentanti di organismi e associazioni, mediante la creazione di azioni che valorizzino la capacità propositiva e progettuale dei giovani, - Sviluppo della sensibilizzazione rivolta ai giovani - Informare rispetto l’importanza del territorio in relazione alla valenza paesaggistico naturalistica Obiettivi specifici - definire con la comunità di Vezzano destinazioni d’uso e attività per la riqualificazione dell’immobile sito in Via Lolli n.72; -- immaginare nuovi servizi, opportunità e attività ricreative in relazione all’edificio di Via Lolli n.72; - generare un indotto economico a livello locale, in particolare rendendo protagoniste le giovani generazioni nell’attivazione e gestione dei processi di valorizzazione economica; - costruire un sistema integrato di supporto alla partecipazione locale di Montalto e Vezzano (referenti, associazioni, organismi); - diffondere e condividere un percorso che possa essere replicato in altri contesti simili dell’Unione Colline Matildiche; - sviluppare strumenti di coinvolgimento dei giovani (target 18-25 anni) nell’ambito del volontariato, quali ad esempio;

Risultati Attesi

Il processo partecipativo mira a coinvolgere la comunità locale nella co-definizione dei possibili usi e nelle attività di co- gestione dell’edificio in Via Lolli n. 70-72 a Montalto, frazione di Vezzano sul Crostolo

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Indice di partecipazione

25 / 30

Livello di partecipazione

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Documenti di proposta partecipata previsti

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Anno della certificazione

2021

Sollecitazione realtà sociali

Principali attori organizzati sollecitati/coinvolti (sottoscrittori dell'Accordo formale): - Associazione Polisportiva Montalto, sensibile ai temi oggetto del percorso e da tempo impegnata in azioni di valorizzazione socio economica della frazione di Montalto del comune di Vezzano sul Crostolo e del territorio dell’Unione Colline Matildiche; - Il C.A.I. sezione di Reggio Emilia; I sottoscrittori dell’Accordo Formale, in sinergia con l’Amministrazione comunale si impegnano ad informare e a coinvolgere attivamente nel processo tutte le realtà locali organizzate e non attive sul territorio. Principali attori organizzati sollecitati/coinvolti (in seconda battuta): Si tratta di realtà già sensibili ai temi oggetto del percorso, che avranno funzioni di contatto, coinvolgimento e inclusione di partecipanti: - Associazioni di volontariato - Associazioni sportive - Centri sociali - Valore aggiunto: associazione di volontariato che organizza attività rivolte ai disabili e fornisce supporto per gli spostamenti degli stessi; Attori organizzati da sollecitare/coinvolgere (attraverso canali tradizionali): - Sindacati, - Coldiretti, - CIA, - Conf-Commercio, - Conf-Industria, -Aziende agricole del territorio comunale, Attori non organizzati da sollecitare/coinvolgere (coinvolgibili con minor immediatezza per difficoltà logistiche, diversità di lingua, cultura, non esperienza alla partecipazione). Queste categorie richiederanno specifici accorgimenti, quali incontri informativi personalizzati, in orari appropriati, azioni di sensibilizzazione graduale alla partecipazione tramite la collaborazione con realtà associative locali che costituiscono un punto di riferimento per queste categorie: - in particolare sarà dato risalto alla componente dei giovani quali rappresentanti del futuro del territorio, e principali interessati rispetto le azioni condivise nel processo (prevedendo diverse tecniche di partecipazione, e l’uso di tecnologie digitali), - persone che sono riconosciute dalla comunità come un riferimento e sono pertanto testimoni privilegiati di diverse realtà, - soggetti, in particolare anziani, che conoscono lo storia locale, le abitudini e le tradizioni locali, - soggetti che in virtù della professione che svolgono sono esperti della quotidianità, - soggetti diversamente abili che, in quanto tali costituiscono osservatori speciali del territorio e in quanto tali possono cogliere elementi normalmente trascurati, - i gruppi etnici portatori di diverse culture. Nella scelta degli orari e dei luoghi di incontro avranno priorità le esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro della categoria di partecipante maggiormente strategica a quell’incontro. Particolare attenzione sarà riservata all’accessibilità fisica dei luoghi, sarà valutata non soltanto la presenza di barriere architettoniche, ma soprattutto la possibilità di raggiungere le aree in autonomia da parte di persone portatrici di handicap

Modalità di inclusione

Attraverso la stakeholder map realizzata con i soggetti sottoscrittori dell'Accordo Formale sarà elaborata la mappa dei portatori di interesse per individuare in modo mirato quali ulteriori soggetti organizzati coinvolgere dopo l’avvio del processo. La mappa degli stakeholders sarà incrementata durante lo svolgimento del processo stesso, grazie alla fase di interviste e ai contributi del tavolo di negoziazione. Elementi di attenzione per favorire l’inclusione · Sarà sempre possibile per nuovi gruppi di cittadini candidarsi e proporsi come soggetti “partecipanti” alle attività. Le candidature saranno possibili per tutta la fase di apertura del percorso. · Per approfondire la mappatura, mediante la tecnica dell'ascolto attivo verranno individuati i soggetti deboli ed esponenti di realtà difficili (immigrati o altre minoranze non integrate, anziani, disabili) in riferimento all’abito di intervento del processo partecipativo. ∙ Inclusione di genere: nella scelta degli orari e dei luoghi di incontro si cercherà di conciliare i tempi di vita e di lavoro della categorie maggiormente presenti a ciascun incontro. L’organizzazione delle attività di inclusione e co-progettazione prevedranno l’utilizzo di strumenti quali-quantitativi di democrazia deliberativa, in particolare: - Intervista in profondità: intervista della durata di circa 1 ora realizzata in presenza, telefonica o online che segue una traccia di questionario concordata preventivamente con i referenti del percorso partecipativo e il tavolo di negoziazione e che affronta aspetti specifici del percorso partecipativo. - Focus group: gruppo di persone (generalmente inferiore alle 15) invitato a parlare, discutere e confrontarsi riguardo uno specifico tema; le domande sono fatte in modo interattivo e i partecipanti al gruppo sono liberi di comunicare con gli altri membri, condotti e guidati da un facilitatore. Saranno previsti focus group che coinvolgeranno categorie omogene di cittadini (ad es giovani) e eterogene (ad es giovani e istituzioni locali). - Open space technology: metodologia di con la quale nella prima parte si discute in maniera informale, cominciando a conoscere i vari punti di vista, nella seconda parte si discute approfonditamente del tema in questione, nella terza parte si prendono le decisioni; il tutto in un clima non giudicante. - World cafè: metodologia che si ispira ai vecchi caffè letterari per creare un ambiente di lavoro che invita i partecipanti ad una discussione libera ed appassionata; la sua particolarità è quella di stimolare discussioni autogestite dai partecipanti all’interno di un quadro comune e sotto la guida di alcune domande “guida”. Il calendario degli incontri, i tempi e le modalità di partecipazione saranno condivisi in occasione delle prime sedute del TdN.

Tavolo di Negoziazione

Per creare e istituire il Tavolo di Negoziazione (TdN) si procederà alla convocazione tramite invio di lettera /mail o telefonata dedicata: - responsabili del progetto - soggetti che hanno sottoscritto l’Accordo formale - i facilitatori del percorso I soggetti sopra elencati rappresentano il nucleo di partenza del TdN. Nel primo incontro l’obiettivo è di condividere: - i nominativi dei portatori di interesse (potenziali attori del processo), - l’iter decisionale del procedimento amministrativo, - la modalità di selezione dei partecipanti al TdN, - il funzionamento del TdN. Dopo l’incontro preliminare, i successivi incontri del TdN si svolgeranno al termine dei momenti pubblici di confronto con la cittadinanza e avranno l’obiettivo di definire, approfondire, valutare e selezionare le decisioni prese ed eventuali altri soggetti che intendo fare parte del TDN. I partecipanti al TdN sono invitati a fornire contributi fattivi per contribuire alla proposta finale da inserire nel DOCPP, tra cui ad esempio: - i soggetti che hanno dato disponibilità ad essere parte attiva nelle fasi di implementazione del progetto; - le proposte concrete da attivare nel breve e medio periodo, se possibile inserendo un criterio in relazione alla fattibilità delle stesse. Gli incontri del TDN saranno calendarizzati preventivamente (almeno 3 incontri). Prima di ogni incontro sarà inviata una mail di promemoria con data, ora e luogo. Successivamente ad ogni incontro sarà predisposto e inviato un report di sintesi (il report conterrà i principali argomenti di discussione, le domande, le decisioni prese e l’elenco dei partecipanti)

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Metodi Role play e cambio di punto di vista: -un primo partecipante esprime il proprio punto di vista rispetto la tematica controversa; -un secondo partecipante (di posizione opposta a quella del primo) ripete il punto di vista ascoltato dal primo partecipante; - l’operazione viene ripetuta invertendo i ruoli; - ogni partecipante descrive “cosa lo ha colpito” rispetto l’ascolto della propria posizione; -ad entrambi i partecipanti viene chiesto di ribadire la propria posizione e se si è discostata da quella iniziale. Metodo del consenso (così come descritto nelle Linee Guida della Regione ER): - si vota esprimendo 4 opzioni (favorevole e sostenitore, favorevole non sostenitore, contrario non oppositore, oppositore); - in caso di uno o più oppositori si chiede loro un intervento e altrettanti interventi sono chiesti ai sostenitori; - se gli oppositori rientrano ritirando la loro opposizione, si votano nuovamente a maggioranza le posizioni rimanenti; - se gli oppositori non rientrano, dichiarandosi almeno “contrari non oppositori”, allora si chiede al tavolo di votare se procedere con il voto a maggioranza o rimandare la discussione. Entrambi i metodi saranno condivisi nel corso del primo incontro del TDN ed applicato, qualora emergano, più opzioni su cui non vi è accordo. Sia nella fase di apertura che di chiusura saranno utilizzati strumenti qualitativi di democrazia diretta deliberativa e partecipativa (DDDP). Fase 1: Saranno utilizzati strumenti di partecipazione adattati ai diversi bisogni e categorie dei soggetti a coinvolti durante il percorso. I focus group saranno organizzati con l’approccio dell’ascolto attivo e dell’Appreciative Inquiry. Fase 2: incontro di presentazione del percorso alla comunità e di discussione dal carattere dialogico e deliberativo organizzato con plenaria di apertura e raccolta di contributi, domande e integrazioni in fase di chiusura. La discussione prevederà la suddivisione dei partecipanti in piccoli gruppi di approfondimento su specifiche tematiche relative alla proposta di intervento presentata. Per questo incontro e quello rivolto ai giovani sarà utilizzata la metodologia del world café o dell’OST , le più adatte in relazione alla composizione dei partecipanti e per facilitare il confronto tra i giovani e gli adulti. Dopo queste fasi di identificazione dei bisogni, delle priorità progettuali e organizzative, sarà indetto un secondo incontro in cui si attiverà un tavolo per circostanziare le possibili responsabilità dei soggetti privati e pubblici (il patto di gestione). Questo tavolo agirà attraverso l’approccio dell’Appreciative Inquiry. Fase di chiusura del progetto: incontro di discussione pubblica per condividere una sintesi e una priorità delle possibili proposte (utile per integrare una prima bozza del DocPP) da svolgersi con l’utilizzo di tecniche idonee a far emergere e affrontare diverse opzioni alternative (brainstorming, analisi multi-criteria,1-2-4-to all/liberating structures).

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Incontro di discussione pubblica per condividere una sintesi e una priorità delle possibili proposte (utile per integrare una prima bozza del DocPP) da svolgersi con l’utilizzo di tecniche idonee a far emergere e affrontare diverse opzioni alternative (brainstorming, analisi multi-criteria,1-2-4-to all/liberating structures)

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

In un processo decisionale inclusivo nel quale è essenziale il livello di coinvolgimento e la efficacia della interazione tra gli attori, la comunicazione costituisce un momento costitutivo dell’azione. Una comunicazione mirata riguarderà l’istituzione di una mailing list ad hoc per i membri del TDN e i possibili soggetti da invitare all’incontro di apertura. Gli strumenti di comunicazione previsti sono dunque destinati ad informare sulle attività in corso, a documentarne i risultati, a garantire la trasparenza e la qualità del processo, a coinvolgere i cittadini. Sul piano pratico gli strumenti informativi da utilizzare per attuare le attività di comunicazione previste nel processo sono: 1.Identità visiva. La creazione di un logo finalizzata a rafforzare l’identità del progetto e a renderlo maggiormente riconoscibile nell’immaginario della cittadinanza. 2. Ufficio stampa. Sarà creata una struttura ad hoc, che collaborerà con gli uffici stampa già attivi delle varie istituzioni coinvolte, al fine di coordinare i diversi momenti di comunicazione. 3. Pagina internet e newsletter. Sarà attivata una pagina istituzionali dedicata al progetto. 4. Social network. Saranno attivate comunicazioni periodiche nei profili informativi e interattivi dedicate al percorso partecipativo sui principali social network già in uso dall’Amministrazione (ad es. face book). Dal profilo sarà possibile ricevere informazioni sugli incontri, come partecipare attivamente, scaricare i documenti informativi e i report degli incontri pubblici. 5. Comunicati stampa: saranno diffusi dei comunicati pubblici attraverso l’Ufficio Stampa 6. Mailing list: sarà creata e implementata una mailing list a partire dai soggetti di cui sopra 7. L’affissione di manifesti sulle bacheche pubbliche presenti sul territorio; Sarà attivato uno specifico livello comunicativo dedicato alle figure interne all’Amministrazione per tenere sempre informati e aggiornati i dipendenti dell’Amministrazione, anche non strettamente connessi all’oggetto del percorso partecipativo. Poiché a causa della Pandemia è molto probabile che molte attività siano in un futuro prossimo organizzate in remoto, sarà valutato l’utilizzo di una serie di strumenti di facilitazione a distanza. La facilitazione virtuale può portare risultati importanti in quanto consente una più semplice partecipazione, la possibilità di lavorare in modo asincrono prima, durante e dopo ogni workshop e in modo sincrono durante lo stesso. Gli strumenti: _Il questionario on line usualmente viene divulgato utilizzando i canali attivati dal percorso partecipato, oltre al sito, le piattaforme online ed ai canali social attivati. Il questionario può avere finalità di attivatore del percorso e di engagement degli stakeholders, e/o può essere utilizzato nelle attività di monitoraggio e raccolta feedback del processo. Piattaforme e strumenti : ZOOM, TOUTRIBE, JAMBOARD, MIRO, FACEBOOK.

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1769 del 02/11/2021

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Premialità settore

Politiche in materia sociale e sanitaria, ambientale, territoriale, urbanistica e paesaggistica

Premialità accordo formale preventivo

Si

Premialità modalità del monitoraggio

AI termine del processo partecipativo i materiali esito del processo verranno spediti ai partecipanti tramite la mailing list dedicata e saranno caricati sulla pagina web dedicata al progetto (con creazione di una sezione dedicata agli sviluppi della decisione, e pubblicazione di relative news nella home page del sito istituzionale) e un presidio informativo periodico sarà garantito anche dopo la conclusione del processo partecipativo, anche attraverso l’istituzione di una newsletter periodica dedicata al processo decisionale e al suo decorso verso l’attuazione delle proposte e delle relative azioni. Il Documento di proposta partecipata stilato dal Tavolo di Negoziazione sarà oggetto di un incontro di coordinamento e aggiornamento per condividere il timing della decisione e valutare dove/come rendere protagonisti della decisione i soggetti interessati al/dal processo. La comunicazione pubblica degli esiti del percorso sarà affiancata dalle risultanze derivanti dal monitoraggio

Premialità formazione del personale

Premialità istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Premialità petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Premialità altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Premialità zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Premialità a soggetti specifici

Soggetti che non hanno ricevuto contributi dal bando partecipazione nell’ultimo triennio

Bonus Giovani

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

No

Bonus integrazione settori

No

Bonus Beni Confiscati

No

Tipologia di Soggetto proponente

Comune con popolazione inferiore a 5.000 abitanti

Cofinanziamento

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Descrizione delle attività di formazione

L’approccio formativo proposto si fonda sull’idea che pratiche di progettazione hanno veramente successo solo se gli attori che sono coinvolti dall’azione, se vengono interessati da un processo di empowerment che li porti a far proprie le informazioni contenute nello strumento di piano ma anche le abilità tipiche che si sviluppano a seguito della progettazione partecipata. Per questo poniamo grande attenzione alla dimensione dell’apprendimento, nell’ottica di far crescere, attraverso la diffusione di tecniche e strumenti, anche il capitale umano e sociale delle comunità. Questo approccio alla costruzione di processi partecipati consente almeno due vantaggi: •Una conoscenza più diffusa degli strumenti e delle metodologie che utilizziamo facilita, attraverso processi di passa parola, la comunicazione e l’informazione sui contenuti ed il coinvolgimento dei diversi attori del processo di pianificazione; •Rende, in prospettiva, le comunità in cui interveniamo autonome rispetto a questi processi, avendole messe in condizione di acquisire almeno parte del know how di cui disponiamo e pertanto capaci di avviarsi in un percorso di organizzazione e gestione autonoma di iniziative ed eventi di progettazione partecipata. Questo approccio consente di: •mobilitare un ampio spettro di soggetti della comunità locale; •rappresentare i diversi punti di vista degli attori coinvolti; •coinvolgere e dar voce a soggetti che normalmente hanno minori occasioni di dialogo con le pubbliche amministrazioni; •aprire un dibattito creativo tra gli attori; •mettere in rete gli attori e creare nuove forme di relazione tra di essi; •creare un senso di comune appartenenza, di collaborazione e concreto co-protagonismo tra i diversi attori nella costruzione degli interventi. Il seminario di formazione e aggiornamento sulle metodologie partecipative sarà rivolto ai dipendenti pubblici, della durata di una mezza giornata, per innescare un processo di riflessione e di condivisione all’interno della macchina comunale, offrendo una panoramica su strumenti ed abilità tipiche dell’ascolto attivo e della progettazione partecipata in relazione ai metodi e alle tecniche che verranno utilizzate durante il percorso rivolto alla comunità. La formazione metterà in luce, in particolare, chi coinvolgere e attraverso quali livelli di partecipazione; come strutturare l’interazione, affinché sia limitata nel tempo e finalizzata a risultati concreti, come motivare il gruppo, quali esiti possiamo aspettarci da percorsi di tipo partecipativo o negoziale e come gestire il “dopo partecipazione”. Durante il seminario verrà presentata la struttura del percorso partecipativo e saranno descritti i risultati attesi per ogni fase. L’obiettivo è di raccogliere dagli stessi partecipanti un contributo attivo durante lo svolgimento del processo, sia come attori protagonisti, sia nell’identificare eventuali stakeholders che nel fornire supporto per la più ampia divulgazione del processo.

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 08/07/2023