Regione Emilia-Romagna

Il Parco ti accoglie: la rete dei centri visita del Parco del Delta del Po

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Certificato

Processo

Stato di avanzamento

Progetto

Natura Processo

Processo certificato non finanziato

Anno della certificazione

2021

Cofinanziamento altri soggetti

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale

Tavolo di Negoziazione e Comitato di garanzia, pur nella differenza dei propri ruoli, dovranno interagire fra di essi e sarà compito del Responsabile del progetto costruire occasioni di confronto e di scambio. I componenti dell’uno e dell’altro potranno partecipare a tutte le attività programmate e potranno avere un ruolo di promozione e di diffusione culturale del progetto.

Struttura responsabile del processo

Direzione Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità-Delta del Po

Indirizzo

Corso Giuseppe Mazzini, 200, 44022 Comacchio, FE, Italia

Tavolo di Negoziazione

Il Tavolo di Negoziazione del processo partecipativo ha il ruolo di accompagnare culturalmente lo staff di progetto nel governo del processo stesso ed avrà le seguenti caratteristiche: composizione: inizialmente verrà costituito con i sottoscrittori dell’accordo formale, ma avrà natura aperta con privilegio di rappresentanza dei soggetti strutturati, ma con possibilità di dare voce anche ai singoli disponibili ed interessati. Si farà attenzione ad una rappresentanza attenta al genere, all’età e alle fragilità. Gestione della sua conduzione: il responsabile del processo partecipativo curerà le convocazioni, gestirà la discussione, provvederà a redigere il verbale degli incontri e farà attenzione alle dinamiche emergenti. Sarà data informazione pubblica degli incontri e dei verbali. Ruolo nelle diverse fasi: ad inizio del processo il Tavolo definisce le linee generali ed attuative del progetto, stabilisce il calendario delle attività, nomina il Comitato di garanzia locale e decide come intende presidiare ed accompagnare il percorso. Nella fase finale il Tavolo di Negoziazione approva e sottoscrive il documento di proposta partecipata, che seguirà poi il suo iter formale di approvazione. Rete di collaborazioni: il Tavolo di Negoziazione collabora con il Responsabile del processo, con lo staff di progetto e con il Comitato di garanzia locale al fine di costruire un contesto complessivo coordinato e monitorato del processo

Titolari della decisione

Ente gestore della macroarea Delta del Po - Parco Regionale Delta del Po

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

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Argenta / Codigoro / Comacchio / Mesola / Ostellato / Goro / Alfonsine / Cervia / Ravenna

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Il percorso partecipativo parte da una ricognizione condivisa con le Amministrazioni coinvolte della situazione attuale e delle relative criticità, sottolineando i bisogni, gli obbiettivi e le risorse. Il processo partecipativo vero e proprio sarà invece articolato nelle seguenti fasi:-fase di condivisione con Amministratori, soggetti gestori, imprenditori e Associazioni significative mediante 4 incontri strutturati tesi a far conoscere l’operatività del processo e a raccogliere le disponibilità;-fase di apertura del processo mediante un’assemblea pubblica e l’avvio di un piano di comunicazione specifica, la predisposizione di strumenti partecipativi differenziati e la presentazione del calendario delle azioni;-fase di realizzazione del processo mediante: - 3 incontri pubblici con articolazione territoriale - 3 incontri strutturati con interlocutori istituzionali - 2 azioni online per il coinvolgimento dei turisti-fase di chiusura del processo con la costruzione di una proposta di Patto per la gestione dei servizi di accesso al Parco;-fase di restituzione pubblica del Patto quale esito del percorso partecipativo mediante una forte campagna di comunicazione. Tale Patto rappresenta la base per la programmazione e la progettazione operativa dei servizi di accesso e di promozione per l’estate 2023, su cui l’Ente di gestione sospende ogni decisione prima della definizione del Patto. Il calendario delle attività può essere sinteticamente il seguente:-febbraio/marzo: fase di condivisione con 4 incontri strutturati articolati nel territorio;-aprile/maggio: fase di apertura con un’assemblea pubblica e l’avvio della comunicazione:-giugno/luglio: fase di realizzazione con i 6 incontri pubblici e l’avvio delle azioni online;-agosto/settembre: fase di chiusura del processo e costruzione della proposta di Patto;-ottobre: fase di restituzione ai diversi interlocutori sia in presenza che online.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

No

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Impatto emergenza Covid19 sul processo

Processo non modificato

Figure Professionali

Facilitatori (Interni)

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Amministrazioni comunali per la realizzazione e la gestione dei punti di accesso al Parco del Delta, ma gli interlocutori che si vogliono coinvolgere nel processo partecipativo sono di diversa natura ed in particolare:-le Amministrazioni comunali innanzitutto, sia nel ruolo di socio dell’Ente Parco che di sede dei servizi di accoglienza;-i turisti, sia quelli presenti nell’area del Parco (visitatori già motivati) sia quelli che frequentano le aree a forte vocazione balneare a ridosso delle aree del Parco (potenziali visitatori);-gli imprenditori attivi nell’area dell’Ente di gestione sia nel settore della ricettività ed ospitalità sia nelle attività accessorie;-residenti nell’area di riferimento dell’Ente di gestione, quali soggetti portatori di cultura e di storia;-soggetti attualmente coinvolti nella gestione dei centri visita e degli altri servizi di accoglienza e di informazione, come soggetti portatori di esperienza. La pluralità degli interlocutori e la frammentazione delle esperienze comporta la necessità e l’opportunità di costruire una sintesi, partendo da percorsi differenti e con l’obbiettivo di costruire innanzitutto una cultura dell’accoglienza. Per questo il processo partecipativo si pone l’obbiettivo di costruire un Patto condiviso con i diversi interlocutori, da cui l’Ente di gestione possa dar vita a percorsi più operativi.

Risultati Attesi

La delineazione degli obbiettivi può quindi così essere descritta: - garantire un coordinamento dei punti di accesso e di accoglienza nel Parco; - assicurare una cultura comune dello stile di accoglienza da parte dei servizi e degli operatori; - introdurre strumenti di monitoraggio costante dell’attività dei punti di accoglienza sia da parte delle Amministrazioni che degli utilizzatori. Obbiettivi legati agli ambiti di intervento-sostenere una politica territoriale sovracomunale e sovraprovinciale di valorizzazione ambientale di un contesto geografico particolarmente significativo;-incrociare i diversi aspetti di sostenibilità, legati in particolare alle esigenze degli imprenditori, ai bisogni di visibilità dei residenti e ai desideri dei visitatori;-avvicinare gli operatori dei centri visita e dell’intera rete dei punti di accesso ad un utilizzo delle nuove tecnologie sia per fidelizzare i visitatori sia per ampliare l’offerta di conoscenza e di immersione nel contesto ambientale del Parco.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Indice di partecipazione

17 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

La sollecitazione a proporre un processo partecipativo sull’argomento è giunta all’Ente gestore del Parco da una corposa ricerca condotta dall’Associazione LIPU che, aggiornando un’indagine svolta alcuni anni addietro, ha evidenziato criticità legate alla mancanza di coordinamento gestionale, informativo e delle forme di accessibilità. Sulla base di tale sollecitazione, la nuova Dirigenza politica e Tecnica del Parco ha avviato una riflessione sia all’interno dei propri servizi (amministrativi ed operativi-tecnici) sia rapportandosi alle Amministrazioni pubbliche che costituiscono il Parco stesso. Il punto di partenza per l'avvio del coinvolgimento della comunità, intesa come Pubblica Amministrazione, Associazioni, imprenditori, è costituita dall'accordo formale allegato al presente progetto, la cui sottoscrizione rappresenta già un elemento di condivisione nella volontà di proseguire nell'individuazione di parametri condivisi condivisi per i servizi di accesso e di accoglienza. Il fatto che l'Ente di gestione del Parco abbia al proprio interno territori così differenziati, amministrazioni differenti e realtà imprenditoriali con vocazioni diverse legate alle economie (agricola, turistica e urbana) complica il percorso iniziale di condivisione, ma arricchisce di molto le potenzialità e i possibili protagonisti. Le diverse azioni di coinvolgimento e di consultazione saranno rivolte anche alla categoria dei visitatori e dei turisti, con attenzione a creare canali di raccolta delle adesioni e delle partecipazioni non solo nel contesto ambientale, ma anche scolastico, dei cittadini con disabilità fisica e psichica e delle persone che viaggiano sole, con interesse per la sicurezza legata alle viaggiatrici. La somma consistente che si propone di destinare alla comunicazione ha il significato di voler privilegiare la ricerca di contatti anche al di la delle relazioni più consolidate per raccogliere indicazioni e contributi non solo dei poteri forti, ma anche da tutti i possibili utilizzatori del Parco e dei suoi servizi

Modalità di inclusione

Il processo partecipativo ha fasi ben distinte che si caratterizzano per le modalità differenti di adesione/partecipazione:-fase di condivisione – si tratta di un momento in cui si privilegerà l’incontro con le rappresentanze formali, pur sempre con un approccio inclusivo;-fase di apertura del processo – si tratta di una parte totalmente a porte aperte dove la partecipazione sarà possibile per Istituzioni, gruppi e singoli in modo continuativo ed in modo sporadico, dove anche il soggetto titolare del percorso dovrà imparare a riconoscere le diverse voci;-fase di realizzazione – i diversi incontri hanno natura differente per sui mentre quelli istituzionali possono avere interlocutori già individuati, gli altri si connotano come totalmente aperti, per i quali la scelta di farli in territori differenti ha pure lo scopo di ampliare la tipologia dei partecipanti. La modalità online, scelta invece per il coinvolgimento dei viaggiatori, si connota pure per la grande potenzialità di raggiungere pubblici diversi, anche lontani;-fase di chiusura e di restituzione – sono due momenti totalmente a porte aperte sia per chi ha partecipato al processo partecipativo sia per chi può rappresentare un potenziale utilizzatore del Parco e dei suoi servizi. Il piano di comunicazione dell'intero processo partecipativo e il sito web ad esso dedicato si muovono nell'ottica di valorizzare la modalità inclusiva e della porta aperta; saranno rese pubbliche le informazioni nel calendario degli incontri, sulla modalità di contribuire online e sarà possibile conoscere gli stati di avanzamento del percorso

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Particolare attenzione sarà posta nella gestione dei Tavoli e degli incontri pubblici al fine di comprendere le dinamiche evidenti o nascoste fra i diversi partecipanti. Per questo il conduttore dovrà essere individuato per le capacità specifiche in questo contesto al fine di evitare frammentazioni e separazioni. Le azioni di mediazione possano in realtà essere rappresentate da attività di formazione e di valorizzazione delle differenze, quale contributo creativo e con un approccio del tutto inclusivo. Nella fase iniziale, il percorso formativo previsto cerca di creare una condivisione a priori sull’oggetto del percorso partecipativo proprio per evitare immediate contrapposizioni tra i territori e i diversi servizi. E così la previsione di contributi online di persone non diversamente coinvolte nell’attuale gestione si pone l’obbiettivo di alzare lo sguardo verso un futuro possibile ed inclusivo per tutte le differenze di cui si è portatori

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Nella fase finale invece, con particolare riferimento alla costruzione del documento di proposta partecipato ed in particolare del Patto, sarà necessario individuare forme di valorizzazione di tutte le istanze a vario titolo pervenute, privilegiando possibili sinergie ed una equilibrata connessione. Le competenze professionali da mettere in gioco sono la negoziazione e il coinvolgimento, mentre gli strumenti da privilegiare sono il lavoro a piccoli gruppi, la costruzione di schede di lavoro strutturate e la proposta di percorsi esperienziali

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Come si evince dal piano economico di progetto allegato, si prevede un importante investimento sulla comunicazione sia per favorire la più ampia partecipazione sia per rendere pubblico e trasparente l’andamento del percorso nonché per favorire un suo monitoraggio diffuso. Il progetto avrà pertanto un proprio logo, con cui verrà promosso e diffuso: sarà promosso nel sito dell’Ente Gestore del Parco con una pagina dedicata ed avrà una campagna di promozione cartacea nei territori delle due province e dei nove Comuni, anche mediante i servizi oggetto del percorso stesso. Questa attività di promozione e di comunicazione passerà anche mediante la produzione di mappe, di documenti e di microclip per favorire la conoscenza del contesto e l’opportunità di partecipare. Medesima attenzione verrà posta alla comunicazione interna affinché il soggetto titolare del processo sia coinvolto nella sua interezza. Responsabile del processo, eventuale curatore e staff di progetto saranno a disposizione di soggetti istituzionali e di cittadini per informazioni ed avere rispetto del processo. Tutta la documentazione inerente il processo (calendari, verbali, schede di adesione, progetto, bozze) saranno in tempo reale pubblicati sul sito, nel quale sarà anche attiva una chat per raccogliere suggerimenti e proposte

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1769 del 02/11/2021

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Soggetto pubblico diverso da Comune

Premialità Tecniche

Settore

Politiche in materia sociale e sanitaria, ambientale, territoriale, urbanistica e paesaggistica

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

L’attività di monitoraggio in itinere del processo partecipativo sarà invece curata dal Tavolo di Negoziazione, che attraverso quattro incontri articolati nei nove mesi di iniziative, accompagnerà lo staff di progetto a predisporre eventuali azioni di ritaratura del progetto stesso. L’Ente Gestore del Parco, in quanto titolare della decisione, sarà responsabile dell’approvazione formale del Patto, esito del processo partecipativo, ma soprattutto responsabile del percorso attuativo del Patto stesso, che si presuppone possa avere la durata di un biennio

Formazione del personale

1

Descrizione delle attività di formazione

Le azioni formative si svolgono, con caratteristiche differenti, nella fase iniziale e nella fase di restituzione. Nella fase iniziale il percorso formativo è rivolto alle Amministrazioni pubbliche coinvolte, alle Associazioni ambientalistiche disponibili, allo staff di progetto e ai componenti del Tavolo di Negoziazione; si svolgerà in due incontri di tre ore ciascuno ed avrà come oggetto, sulla base anche di altre esperienze nazionali ed europee, l’analisi degli standard di qualità dei punti visita. Nella fase conclusiva, in particolare in quella di restituzione, la formazione verterà sul Patto costruito nel percorso partecipativo e sarà rivolto in particolare agli operatori di Amministrazioni pubbliche e dei soggetti coinvolti nella gestione vera e propria dei servizi. I due percorsi di formazione saranno svolti, se possibile, in presenza. Verrà istituito, su proposta del Tavolo di Negoziazione, il Comitato di garanzia locale formato da 3 componenti esterni alle Amministrazioni coinvolte e scelti sulla base di esperienze analoghe svolte. Il ruolo del Comitato di garanzia sarà di presidiare la fase di avvio del processo con particolare riferimento alla definizione degli elementi di sostenibilità da monitorare e nella fase di conclusione con riferimento alla proposta di Patto, che rappresenterà l’esito finale del processo. Per garantire il monitoraggio degli esiti del processo dopo la sua conclusione, il Patto conterrà al proprio interno, norme ed indicazioni in merito al suo rispetto da parte delle diverse comunità del Parco

Istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Soggetti che non hanno ricevuto contributi dal bando partecipazione nell’ultimo triennio

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Giovani

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Bonus integrazione settori

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 27/07/2023