Regione Emilia-Romagna

Disegniamo insieme le Case della Salute del Distretto di Carpi

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Certificato

Processo

Stato di avanzamento

Progetto

Natura Processo

Processo certificato non finanziato

Anno della certificazione

2021

Cofinanziamento altri soggetti

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Costo complessivo del processo

17.000,00 €

Gestione di Processo

Struttura responsabile del processo

Area Servizi Sociali - Servizio Ufficio di Piano

Indirizzo

Corso Alberto Pio, 91, 41012 Carpi

Tavolo di Negoziazione

Il Tavolo di Negoziazione avrà diverse declinazioni: -tavolo della governance (proponenti) che avrà anche funzione di garanzia e di monitoraggio-tavolo allargato in base ai bisogni emersi e alle progettualità che si intendono sviluppare. Potrà avere declinazioni tematiche o territoriali (es. referenti del Patto per la scuola, referenti delle consulte, …) Il Tavolo di Negoziazione avrà dei componenti fissi che costituiscono il tavolo della governance, l’Unione delle Terre d’Argine nelle diverse declinazioni territoriali (Direttivo d’Area), l’AUSL nella persona del Direttore del Distretto, il Comitato Consuntivo Misto e il Centro Servizi Volontariato, e verrà integrato con altri portatori di interesse che emergeranno durante il percorso. L’istituzione del TdN inizia dalla convocazione a cura delle segreteria organizzativa di:-soggetto richiedente/decisore (Assessori alle Politiche Sociali dei 4 comuni, Assessore dell’Unione,)-responsabile del progetto-soggetti che hanno aderito al progetto-facilitatore del percorso Fasi del Tavolo di Negoziazione:-durante un incontro preliminare verranno definiti i portatori di interesse (che si aggiungeranno al Tavolo), il funzionamento del tavolo stesso, il programma del percorso (tempi, luoghi, strumenti di discussione, modalità), le diverse forme di coinvolgimento della comunità, i metodi con i quali il Tavolo si farà portavoce sul territorio dei risultati del percorso, gli strumenti da utilizzare per cogliere i riscontri sul territorio e gli indicatori del monitoraggio. Durante il percorso il Tavolo si incontrerà al termine dei momenti di confronto per entrare nel merito delle questioni che emergeranno. La fine del percorso prevede la redazione del documento di proposta partecipata DocPP che verrà approvato con un Delibera di Comitato di Distretto. La composizione del TdN si baserà sulla mappa dei portatori di interesse condivisa durante gli incontri preliminari. A quanti manifestano la volontà di far parte del TdN verrà chiesto di compilare la manifestazione di interesse che verrà pubblicata sui siti istituzionali del quattro comuni e dell’Unione, indicando il target che rappresenta, le modalità con le quali farà da portavoce ai soggetti che rappresenta, l’impegno a diffondere il lavoro svolto. La composizione del TdN verrà resa pubblica e il Tavolo verrà lasciato aperto a possibili nuovi innesti durante tutto il percorso. Alla fine del percorso il TdN redigerà un Patto partecipativo che verrà sottoscritto dai componenti del Tavolo stesso, dalle associazioni che hanno preso parte al percorso e dai sindaci dei Consigli Comunali dei Ragazzi

Titolari della decisione

Unione delle Terre d'argine

Soggetti esterni

ASL Modena / CSV Terre Estensi (CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO TERRE ESTENSI MODENA)

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

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Campogalliano / Carpi / Novi Di Modena / Soliera

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

L’apertura di tre nuove Case della Salute rappresenta una sfida che il Distretto di Carpi ha deciso di cogliere e affrontare attraverso un percorso di programmazione partecipata per la definizione di interventi integrati di carattere sociale e socio sanitario in grado di far fronte ai cambiamenti che hanno contraddistinto l’ultimo decennio, non da ultimo il Covid, che ci ha costretti a cambiare in modo repentino il modo di pensare ai servizi. Gli assunti di tale scelta sono molteplici:-Innanzitutto la scelta politica di andare verso un welfare di comunità,-La consapevolezza della ricchezza del patrimonio di conoscenze e di esperienze delle diverse realtà che operano nella nostra comunità al cui benessere queste contribuiscono,-La complessità della situazione attuale che pone problematiche nuove e complesse, spesso di carattere multiproblematico,-La consapevolezza della necessità di fare rete per affrontare tale complessità. Il processo partecipato descritto in questo progetto prevede le seguenti fasi: 1.condivisione del percorso: la prima fase del progetto prevede la costituzione del Tavolo di Negoziazione, inizialmente composto da Unione, AUSL, CCM, CSV che potrà essere implementato in ogni fase del percorso e che avrà una composizione a porte girevoli. Si darà risalto all’inizio del processo partecipativo attraverso una serata di presentazione per ogni territorio condotta da un facilitatore aperta alla cittadinanza, agli operatori socio sanitari e al Terzo settore, e ad una campagna promozionale mirata (lettere per le realtà organizzate, pieghevoli e locandine nei punti di interesse, comunicato stampa, post sulle pagine web dedicate) e si inviteranno la cittadinanza, l’associazionismo e il mondo della scuola a diverse giornate di approfondimento. 2.svolgimento del processo: il lavoro di costruzione del percorso di programmazione prevede diversi livelli di progettualità: -con i volontari delle Associazioni di Promozione Sociale e alle Organizzazioni di Volontariato sono previsti 2 incontri in ogni territorio (quindi 8 complessivamente). Nel corso del primo incontro ci si concentrerà sulla mappatura dei bisogni, nel secondo su quanto ciascuno dei soggetti coinvolti è in grado di mettere in campo per dare valore alle Case della Salute. Tutti gli incontri saranno mediati dalla presenza di un facilitatore.-nelle scuole primarie e secondarie di primo grado si prevede il coinvolgimento degli alunni attraverso i Consigli Comunali dei Ragazzi nei territori di Carpi, Campogalliano e Novi di Modena, mentre a Soliera dove il CCR non è presente verrà coinvolta la Fondazione Campori che promuoverà il progetto all’interno del doposcuola. Ai ragazzi verranno proposte attività laboratoriali sulla loro idea di Casa della Salute del futuro, attraverso l'utilizzo della metodologia del Future Lab.-coinvolgimento degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Carpi (frequentate per lo più da ragazzi provenienti dai territori dell’Unione) attraverso il Patto per la scuola. Il percorso prevede il coinvolgimento dei peer e la realizzazione di interventi laboratoriali volti a raccogliere le aspettative dei ragazzi con riferimento alla prevenzione della salute. Parallelamente verrà intrapreso un lavoro di costruzione del percorso di programmazione partecipata e di formazione laboratoriale per gli operatori sanitari e socio-sanitari con il supporto dell’Agenzia regionale socio sanitaria, al fine di elaborare risposte concrete ai bisogni emersi in una logica di contaminazione reciproca. È previsto un incontro finale di restituzione su ogni comune, aperto a tutta la cittadinanza, nel quale le analisi, le idee e le proposte prodotte nel corso degli incontri verranno elaborate e portate a sintesi dal facilitatore. Il contenuto del documento di sintesi degli incontri partecipati su entrambi i livelli (con l’associazionismo e con il mondo della scuola) verrà tradotto in un Patto Partecipativo che verrà sottoscritto dai componenti del TdN, dalle associazioni che hanno preso parte al percorso, dai sindaci dei CCR e dai rappresentanti degli studenti delle scuole di secondo grado coinvolte: l’analisi partecipata dei bisogni e l’analisi partecipata delle risorse del territorio permetteranno di individuare una o più progettualità che andranno integrate con il percorso effettuato in parallelo dagli operatori sanitari e socio-sanitari. Il patrimonio di informazioni che si intende acquisire in questo percorso rappresenta indubbiamente un valore aggiunto e la consapevolezza di questa ricchezza spinge a rendere permanente questi momenti di confronto allargato come sistema di monitoraggio del buon funzionamento della struttura anche quando queste saranno a regime come a Novi di Modena. 3.impatto sul procedimento amministrativo: redazione del DocPP delle quattro Case della Salute e conseguente predisposizione di una delibera di Comitato di Distretto con allegato il documento che entrerà a farà parte del nuovo PdZ

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

No

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Si

Impatto emergenza Covid19 sul processo

Processo non modificato

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

Consensus Building / Future Lab

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Le Case della Salute rappresentano un’importante opportunità per attivare processi di empowerment individuale e di comunità attraverso la piena partecipazione di diversi attori quali Aziende Sanitarie, Enti locali, professionisti, pazienti, caregiver, associazionismo e singoli cittadini in tutto quello che è una presa in carico a 360°. La Casa della Salute rappresenta un contenitore di servizi e un collettore di professionisti, un attivatore di idee e di risorse del territorio. Può, quindi, diventare il luogo di partecipazione e innovazione dei percorsi di cura in chiave preventiva e comunitaria. Non essendo sufficiente una semplice riorganizzazione dei servizi ma essendo fondamentale una vera e propria rivoluzione nel modo di intenderli con lo scopo ultimo di fare comunità, risulta necessario coinvolgere l’intera comunità. In tale contesto assume un ruolo chiave il volontariato, in quanto può fungere da promotore culturale e di informazione della Casa della Salute e dei servizi territoriali, accoglienza e orientamento ai servizi, sostegno attivo a progetti che riguardano la cronicità e la fragilità. In questo modo viene esplicitato l’intento di promuovere, stimolare e sostenere l’innovazione dei processi decisionali rispetto allo sviluppo delle politiche sociali e socio sanitarie a livello locale e vengono valorizzate le risorse del territorio, che nell’associazionismo locale trovano la più ampia rappresentatività. Pertanto, gli obiettivi specifici che si pone tale progetto sono:-fornire informazioni fruibili e facilmente riconoscibili sul contenuto e sul ruolo delle Case della Salute. I contenuti verranno costruiti dai referenti del Tavolo di Negoziazione e potranno/dovranno essere differenziati in base ai diversi target (cittadini, giovani, associazioni). Ogni referente del tavolo potrà coinvolgere in tale percorso altri stakeholder nella logica del tavolo aperto a porte girevoli. -Coinvolgere i diversi soggetti nell’analisi dei bisogni, in modo da definire le risposte co-costruite a tali bisogni. Attraverso l’ascolto dei cittadini, per il tramite del tessuto associativo, sarà possibile indagare la percezione di cosa essi si aspettano da una Casa della Salute, questo anche al fine, in fase di monitoraggio, di elaborare strumenti di rilevazione di customer satisfaction.-Co-progettare insieme sviluppi della rete delle Case della Salute definendo percorsi diffusi in grado di integrare la rete territoriale e di dare risposte concrete ai bisogni sociali e sanitari e di avviare percorsi di prevenzione.-Superare l’idea della Casa della Salute come semplice luogo fisico (che cosa c’è dentro? quali sono gli spazi?) e farne un luogo diffuso in grado di permeare la comunità.-Far interagire i professionisti sociali e sanitari fra loro (con il percorso che partirà parallelamente a tale progetto) e spingerli alla definizione di soluzioni co-costruite frutto di esperienze laboratoriali che partono dai bisogni concreti segnalati nel percorso partecipativo

Risultati Attesi

I risultati attesi sono pertanto:-informazione diffusa (produzione materiale cartaceo e social)-mappatura dei bisogni-condivisione e sottoscrizione di un Patto partecipativo-definizione di un modello di rete delle Case della Salute diffuse e integrate con la rete dei servizi.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Indice di partecipazione

23 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Alla base del processo partecipativo c’è la volontà di favorire il contributo dei diversi attori del territorio per attuare una programmazione strettamente connessa alle esigenze della comunità. Il processo partecipativo per essere efficace deve non solo basarsi sul confronto e sul coinvolgimento degli attori locali, ma APPARTENERE ai soggetti coinvolti ed essere sentito da tutti i partecipanti. Risulta fondamentale arricchire la partecipazione con tutti i possibili punti di vista utili allo sviluppo di un modello innovativo di governance. A questo scopo verranno coinvolti diversi attori:-le Associazioni di Promozione Sociale e le Organizzazioni di Volontariato (per il tramite del Comitato Consultivo Misto e del Centro Servizi Volontariato)-gruppi informali che si sono sostituiti in modo spontaneo-organizzazioni sindacali-studenti delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado (attraverso il Consiglio Comunale dei Ragazzi nei territori di Carpi, Campogalliano e Novi di Modena e attraverso la Fondazione Campori a Soliera)-studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Carpi (nelle quali confluiscono la maggior parte dei ragazzi che abitano in Unione)-consulte comunali, consulta stranieri Ognuno, in virtù del lavoro che svolge, della scuola che frequenta, del ruolo all’interno dell’associazionismo o delle fragilità che presenta, può offrire un punto di vista privilegiato. Attraverso la stakeholder analysis verrà definita una mappa di portatori d’interesse pertinenti all’oggetto del percorso per assicurarsi l’individuazione di tutti i punti di vista rappresentativi. Modalità di coinvolgimento dei partecipanti:-Presentazione diffusa con l’organizzazione di una iniziativa di lancio: costruzione indirizzario condiviso per inviti, presentazione in tutti i luoghi istituzionali e non in cui i proponenti hanno accesso (es. Patto per la scuola, consulte, incontri già programmati dal CSV, tavoli di lavoro, …).-Gli incontri successivi saranno organizzati secondo un calendario precedentemente fissato e modellato sulle esigenze dei partecipanti, prestando particolare cura a conciliare i tempi di vita e di lavoro delle categorie maggiormente presenti. Durante gli incontri il facilitatore deciderà gli strumenti di democrazia diretta, deliberativa o partecipativa (DDDP) da utilizzare e illustrerà le regole di conduzione del gruppo. Per favorire la partecipazione prima di ogni incontro verrà mandata una mail per ricordare l’appuntamento e verranno inoltrati eventuali materiali utili. Inoltre, sempre via mail, sarà garantita la restituzione dei contenuti dei vari incontri (condivisi anche tramite canali digitali e con il coinvolgimento dell’attività di comunicazione dei partecipanti stessi). I calendari degli incontri verranno pubblicati sui canali sociali

Modalità di inclusione

I tavoli resteranno sempre aperti al potenziale coinvolgimento di ulteriori partecipanti. Le manifestazioni di interesse saranno possibili per tutta la durata del percorso e si cercherà di favorire il coinvolgimento mirato dei soggetti che si pensano possano dare un valore aggiunto ma che ancora non hanno aderito al percorso. Alle Associazioni di Promozione Sociale e alle Organizzazioni di Volontariato verrà chiesto di promuovere la partecipazione agli incontri sui loro canali social e attraverso le loro mailing list e, una volta ottenuta dal facilitatore la sintesi di ogni incontro (è prevista una restituzione costante dei contenuti condivisi), di inoltrarla via mail ai propri iscritti, in modo da mantenere viva l’attenzione al percorso anche dopo il suo avvio. Verranno organizzati momenti di raccolta di stimoli nei luoghi dove i cittadini che appartengono ad un determinato target si ritrovano (ad esempio i Centri anziani) e si cercherà di identificare e coinvolgere in via indiretta altri potenziali interessati (ad esempio chi è già inserito in un percorso può motivare che tipologia di servizi integrati avrebbe voluto ricevere durante il proprio percorso all’interno dei servizi). Verranno organizzati dei focus group con particolare attenzione:-alla scelta di orari e luoghi che possano favorire la conciliazione vita/lavoro -all’accessibilità fisica dei luoghi (assenza di barriere architettoniche) e alla collaborazione con le realtà associative del territorio che si occupano di disabilità-all’eventuale presenza di un mediatore culturale in caso di bisogno e alla collaborazione con le realtà associative del territorio che si occupano di integrazione e mediazione culturale (ove richiesto verranno tradotti i materiali informativi in lingua) Parallelamente, occorrerà prestare attenzione anche a chi decide di abbandonare il percorso prima del termine e di chi, nonostante sia stato intercettato, non ha voluto aderire ai tavoli in quanto è critico rispetto alle attività previste o, in generale, al percorso nel suo insieme. Anche per quanto riguarda il mondo della scuola, gli incontri del Consiglio Comunale dei Ragazzi sono sempre aperti a nuovi partecipanti, e dopo ogni sessione di lavoro verrà mandato via mail agli studenti una mappa dei principali punti trattati, di modo che, condividendola in un secondo momento con gli amici, con il gruppo classe o con i docenti, si possano agganciare nuovi ragazzi. Il coinvolgimento delle scuole avverrà anche tramite il Patto per la scuola di modo da prevedere interventi e iniziative specifiche all’interno degli istituti anche attraverso interventi già in essere (progetto prevenzione dell’AUSL, sportelli, …) sia attraverso la definizione di nuovi progetti

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Per garantire la reale partecipazione di tutti gli attori e fare sì che essi discutano costruttivamente è necessario dare a tutti la possibilità di esprimersi. A questo scopo verranno utilizzate le varie tecniche di facilitazione esistenti, che sono orientate a fare in modo che tutti dispongano di informazioni adeguate, che provino ad ascoltarsi reciprocamente e a capirsi, che siano messi in condizione di arrivare, quanto possibile, a soluzioni condivise o comunque ad affrontare apertamente i conflitti. Nodo cruciale di questo processo inclusivo è farlo funzionare riuscendo ad integrare punti di vista differenti, valorizzando posizioni diverse e coinvolgendo attori che molto difficilmente avrebbero avuto la possibilità di confrontarsi. Per ottemperare in modo puntuale a queste indicazioni verrà incaricato un facilitatore che sceglierà gli strumenti di democrazia diretta, deliberativa o partecipativa DDDP più corretti da utilizzare in base ai partecipanti al Tavolo.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Qualora le divergenze dovessero rimanere si procederà con il metodo del consenso: Si vota esprimendo 4 opzioni (favorevole e sostenitore, favorevole non sostenitore, contrario non oppositore, oppositore). In caso di uno o più oppositori si chiede loro un intervento e altrettanto viene chiesto ai sostenitori. Se gli oppositori ritirano la loro opposizione si votano nuovamente a maggioranza le posizioni rimanenti. Se la posizione non viene ritirata almeno con il voto “contrario non oppositore” il facilitatore chiede al tavolo di votare se procedere con il voto a maggioranza o se rimandare la discussione.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

La comunicazione verrà realizzata tenendo conto dei molteplici target che afferiscono alla Casa della Salute, tenendo conto che ognuno di essi è portatore di interessi, conoscenze e codici linguistici differenti. Per sollecitare e stimolare il coinvolgimento dei diversi soggetti organizzati e non saranno utilizzati strumenti di comunicazione integrati tra loro: -In primo luogo verranno esposte delle locandine e dei pieghevoli che promuovano l’incontro di presentazione del processo partecipativo. Le locandine verranno esposte nei principali punti di interesse dei comuni coinvolti (ospedale, poliambulatori, medici di medicina generale, pediatri, CUP, sportello sociale, centri di aggregazione sociale, associazioni di volontariato e sede odierna della Casa della Salute di Novi di Modena).-L’immagine coordinata verrà utilizzata anche per le comunicazioni via web, che prevedono l’invio dell’invito via mail da parte del Comitato Consuntivo Misto e del Centro Servizi Volontariato che a loro volta ne daranno diffusione alle associazioni del territorio, e per le comunicazioni attraverso i canali social istituzionali.-Verranno attivate pagine web istituzionalizzate dedicate al percorso alle quali accedere dal menu principale dalla home page dei quattro comuni e dell’Unione, contenente pagine informative, news attinenti, calendario e report degli incontri, eventuali reportage audio e video degli incontri. Verranno pubblicati post, feed e news sulle pagine web istituzionali dei quattro comuni e dell’Unione.-Verrà indetta una conferenza stampa che dia risalto all’avvio del progetto, di modo che il maggior numero di persone possibili possano prendere parte all’incontro di presentazione, e una al termine del processo, in modo da rendere ampia diffusione al Documento di proposta partecipata.-Nel corso del percorso verrà creata una newsletter che il Tavolo utilizzerà per inviare i report periodici e i materiali utili in preparazione dei vari incontri.-Una volta che il percorso sarà terminato si redigerà una brochure che promuova i contenuti condivisi durante il percorso con una veste grafica accattivante e che agevoli la lettura

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1769 del 02/11/2021

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Unione di Comuni

Premialità Tecniche

Settore

Politiche in materia sociale e sanitaria, ambientale, territoriale, urbanistica e paesaggistica

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

La valutazione di un processo accompagna tutta l’attuazione del progetto, e non solamente la fine del processo stesso. Pertanto, i partecipanti non sono gli oggetti dell’osservazione ma soggetti attivi sia in fase di progettazione che di realizzazione e valutazione. In tal senso il monitoraggio rappresenta un presupposto di qualsivoglia attività valutativa. Il monitoraggio è a cura del Tavolo di Negoziazione nella sua parte di governance e si tratterà di un processo in itinere per il quale verranno utilizzati i seguenti indicatori: -numero di persone coinvolte-eterogeneità dei partecipanti e dei punti di vista rappresentati-quali e quante categorie di soggetti sono rappresentati-quanti sono i firmatari dell’accordo formale-sono inclusi nuovi punti di vista che non erano stati previsti-numero di azioni svolte e di contributo raccolte Per effettuare tali rilevazioni verranno utilizzati i seguenti strumenti: -raccolta delle presenze attraverso un registro (per gli incontri sui quattro comuni)-questionari di gradimento da somministrare ai partecipanti dopo ogni incontro-documentazione prodotta nel corso e al termine del processo (verbali e report)-feedback sui canali social Al termine del percorso i documenti che testimoniano le decisioni assunte (es. deliberazione di Comitato di Distretto) verranno pubblicati sul sito istituzionale dell’Unione delle Terre d’Argine e verrà creato un apposito link sui siti istituzionali dei quattro comuni

Formazione del personale

1

Descrizione delle attività di formazione

Parallelamente allo sviluppo del progetto, per il personale sanitario e socio-sanitario è previsto un percorso laboratoriale connesso alle attività del progetto Comunity Lab RER a cura dell’Agenzia regionale socio-sanitaria con lo scopo di promuovere un percorso locale e realizzare a cascata un pool di facilitatori di reti e processi locali di gestione dei gruppi. I laboratori con i professionisti rappresentano una modalità di formazione “a cascata”, finalizzata all’acquisizione da parte dei professionisti, di competenze utili anche alla gestione dei gruppi in una prospettiva di integrazione multi professionale e multi disciplinare. Nei laboratori si lavorerà per la realizzazione di una costruzione di senso sulle Case della Salute come contesti organizzativi attraverso la condivisione di una visione strategica da cui partire per individuare problemi e possibili aree di intervento. I laboratori saranno lo spazio di sperimentazione e di coinvolgimento dei professionisti rispetto al percorso partecipativo avviato e garantiranno ai professionisti coinvolti uno spazio di riflessione su strumenti e competenze necessarie per gestire le azioni intraprese, coerenti con i principi ei valori della normativa regionale sulle Case della Salute, e funzionali all’integrazione multi professionale: -ruoli e funzioni dei referenti di area-strategie di partecipazione (empowerment) della comunità alla Casa della Salute, -strumenti e modalità organizzative per l’accoglienza e la valutazione integrata del bisogno complesso-funzioni di leadership situazionale, -strategie e tecniche di comunicazione, -gestione delle dinamiche di gruppo interne ed esterne

Istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Soggetti che non hanno ricevuto contributi dal bando partecipazione nell’ultimo triennio

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Giovani

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Bonus integrazione settori

No

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 08/07/2023