Fuoricampo
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Processo
Stato di avanzamento
Concluso
Logo
Natura Processo
Processo certificato e finanziato
Anno della certificazione
2021
Anno Finanziamento
2021
Importo finanziato dal Bando
15.000,00 €
Cofinanziamento altri soggetti
Si
Costo complessivo del processo
21.943,00 €
Anno di avvio
Anno di chiusura
2022
Data inizio del processo
10/02/2022
Data fine del processo
08/09/2022
Durata (mesi)
7
Gestione di Processo
Comitato di Garanzia locale
Nell’ambito del TdN verrà costituito il Comitato di garanzia locale. Il CdG è autonomo rispetto agli altri attori del Processo e espressione dei diversi punti di vista di questi ultimi (Cittadini, Tecnici, Decisori) è pertanto costituito da un esperto in partecipazione, un amministratore e un cittadino. Nessuno di questi sarà un elemento dello staff di progetto. E’ nominato a maggioranza dal TdN e vigila sulle modalità di svolgimento previste dal processo di partecipazione. In particolare valuta il ritmo delle attività, la giusta condotta tecnica-relazionale nell’ingaggio dei partecipanti, la giusta opportunità di l’ascolto e la composizione di punti di vista diversi e plurimi. Inoltre valuta le modalità con cui i risultati del Processo vengono tradotti in materiale di valore per il PUG e gli interessi comuni dei cittadini. I membri del Comitato partecipano liberamente ai lavori del TdN e a tutti gli eventi di partecipazione. Possono offrire suggerimenti rispetto allo svolgimento del processo e si esprimono su eventuali conflitti che non hanno trovato soluzione nell’ambito del TdN. Nell’ambito del TdN sarà individuato uno specifico gruppo di monitoraggio, cui sarà affidato il controllo del recepimento delle indicazioni contenute nel Documento tecnico conclusivo , da parte dell’ente responsabile (comune di Vergato) nelle fasi di programmazione successive alla conclusione del Processo.
Struttura responsabile del processo
Sportello Unico Edilizia - SUE
Indirizzo
Piazza Capitani della Montagna, 1, Vergato, BO, Italia
Tavolo di Negoziazione
Il processo prende avvio dal primo incontro del TdN, che comprende i partner firmatari dell’accordo formale e altre realtà sociali del territorio interessate alle dinamiche di sviluppo sociale, ambientale ed economico del territorio. La costituzione e l’organizzazione del TdN rappresenta l’elemento cruciale per l’efficacia del processo: trasferire alla pianificazione estesa alle 4 comunità gli elementi di indagine e le risultanze di azioni pilota che si svolgono a Vergato, verificando via via l’opportunità di disseminare in modo più ampio le iniziative, ponendo a verifica e rivedendo elementi del programma. Il TdN è custode dell’obiettivo primario della proposta. Saranno invitati al TdN esponenti delle altre 3 amministrazioni coinvolte nella nuova pianificazione, al fine di integrare le policies nei processi di definizione della proposta partecipata. Il Tavolo rimarrà aperto a ulteriori soggetti organizzati, integrati dai responsabili del progetto partecipativo. Dovranno essere portatori di interessi comuni, aderenti all’obiettivo del processo che resta quello della costruzione di un primo quadro degli obiettivi del nuovo PUG intercomunale. Una delle prime attività del Tavolo sarà la costruzione condivisa di un Regolamento di funzionamento, che comprenda luoghi e tempi di incontro, modalità di condivisione dei report, e delle opinioni, aggiornamenti o altri elementi che si ritengono salienti. Il ruolo del Tavolo nella condivisione e svolgimento prevede: -verifica progressiva del programma del percorso, in riferimento ad attività (laboratori, incontri, microallestimenti), tempi, luoghi, modalità operative e strumenti di coinvolgimento della cittadinanza -verifica delle modalità di svolgimento in relazione allo sviluppo del gruppo partecipante -verifica della compagine di attori coinvolti e della necessità di sollecitare ulteriori realtà sociali, anche in relazione alle attività via via sviluppate -sviluppo degli argomenti di discussione e dei punti salienti emersi, con riferimento alle posizioni condivise e anche contrastanti, elaborando e affrontando i nodi conflittuali -valutazione degli output del processo, messi a disposizione dell’amministrazione proponente in relazione all’oggetto che ne è alla base -nomina del Comitato di Garanzia Locale e regolamento Il TdN sarà gestito da facilitatori e condotto con tecniche di DDDP diverse a seconda del numero di partecipanti (incontri plenari, suddivisione in gruppi, sondaggi deliberativi e consensus conference). La conduzione modulabile segue metodi strutturati e organizzati. Nell’eventualità di nodi conflittuali, i facilitatori saranno chiamati ad individuare le modalità più adatte a comporre il contrasto. Il TdN sarà convocato mensilmente con comunicazione pubblica (via web) e contestuale mail ai membri già inclusi. Gli incontri potranno essere svolti in presenza o in modo virtuale. Contestualmente al primo incontro preliminare del TdN si costituirà il Comitato di Garanzia Locale.
Territorio Interessato
Mappa
Caratteristiche
Ambito di intervento
Tematica specifica
Tipo di partecipazione
Partecipazione regolata da norme di settore
Normativa di riferimento
l.r. 24/2017
Codecisione
Sì
Design del processo partecipativo
La programmazione territoriale futura vuole rispondere alle diffuse fragilità, leggibili anche attraverso analisi qualitative e statistiche disponibili, con servizi e strutturazione di luoghi urbani comuni, Nuove Centralità e strategie di prossimità (Città dei 15 minuti). Il progetto, mantiene interconnessi i due ambiti programmatici, luoghi e servizi e diviene Processo di innesco di una rigenerazione stabile e inclusiva, fornisce basi utili per la programmazione e cerca di intercettare energie latenti, volano di risorse esterne. Vede la partecipazione degli attori firmatari dell’Accordo formale, di altri attori da coinvolgere a seguito di una azione di sollecitazione della cittadinanza, invitata a partecipare ai momenti laboratoriali e di presentazione plenaria. Il processo si articola in una serie strutturata di momenti di ascolto e confronto con la cittadinanza: incontri, microcantieri, laboratori ed azioni performative capaci di coinvolgere le componenti sociali in modo trasversale, per recuperare radici e identità, sfruttando competenze e valori presenti, con particolare attenzione a quelli oggi trascurati. Viene costituito il Tavolo di Negoziazione, volto alla condivisione del percorso partecipativo con gli attori. Le azioni, fondate sull’attivazione intensa di luoghi e persone, si svolgono nel capoluogo in particolare nei luoghi dismessi o sotto utilizzati, teatro di nuove dinamiche urbane, cercando un rapporto città/fiume Reno quale possibile Nuova Centralità, secondo queste fasi: 1.Attività preliminari Formazione del personale dell’amministrazione Costruzione Immagine coordinata (guiderà le azioni di disseminazione: landing page Fuoricampo su siti e social dei partner e degli stakeholder, e-mail, poster) e Piano di comunicazione. A Casa-Base (edificio dismesso, punto di riferimento) bacheca informativa in costante aggiornamento 2.Condivisione del percorso Incontro preliminare con i partner di progetto e altri attori interessati o potenzialmente interessati. Avvio Tavolo di Negoziazione Inviti alla cittadinanza diffusi via web, mailing list, locandine, social 3.Svolgimento del processo Apertura: festa di strada con docufilm (ad esempio evocativo delle potenzialità del territorio, portatore di stimoli al confronto) e forum di presentazione del progetto. Presentazione e invito ai laboratori. Ascolto-Coprogettazione: incontri, laboratori e microcantieri. Fuoricampo prevede il coinvolgimento trasversale ed elastico di soggetti molteplici: giovani, cui fornire occasioni e luoghi di protagonismo, famiglie residenti, anche monogenitoriali e di origine straniera, anziani, tra cui reperire testimonianze di storie e qualità nascoste, imprenditori e artigiani sui microcantieri, scuole, stakeholder locali, cui indicare possibili ambiti di attività. Si prevede l’articolazione di 3 laboratori intrecciati di fotografia, teatro/narrazione e sport/movimento urbano guidati da un gruppo di esperti. Questi laboratori saranno campo di stimolazione di bisogni, idee, risorse rispetto a funzioni, luoghi, attività, identità che potranno emergere grazie all’attitudine all’ascolto e alla stimolazione degli esperti coinvolti nella loro gestione. I responsabili del Processo partecipativo dovranno vitalizzare gli scambi e registrarne gli esiti. A questi si affianca un’attività costante di micro co-progettazione e micro autocostruzione di allestimenti estesi a luoghi concatenati, in disuso o degrado, nell’asse città/fiume, che verranno proposti e condivisi nell’ambito del TdN, verso un nuovo scenario intermittente fondato su installazioni grafiche, leggere, amovibili ma capaci di impatto sul paesaggio urbano. L’intreccio è tra fotografia e movimento urbano custodito da mediatori teatrali e sportivi. Si individua una forma espressiva composta da persone e immagini che veste progressivamente i luoghi di intervento con il diretto coinvolgimento della fisicità dei partecipanti e di riproduzioni in forma di pannelli pubblicitari che assumono il ruolo di quinta. Da un semplice progetto di riappropriazione di spazi al margine o inespressivi, si avvia un processo di identità, protagonismo e fiducia, anche con l’inclusione delle generazioni più giovani e delle fasce più deboli dei cittadini. Parallelamente alcuni momenti di incontro, da sviluppare attraverso focus group (massimo 3) o uno/due momenti di Open Space Technology. Gli strumenti DDDP da attivare saranno proposti e condivisi nell’ambito del TdN con i responsabili del Processo Partecipativo. Chiusura: festa di strada e forum di resoconto del progetto 4.Impatto sul procedimento amministrativo/decisionale Redazione di Documento tecnico, sintesi dei risultati prodotti dal processo partecipativo, utili alla successiva lettura innovativa e implementazione del Quadro conoscitivo del PUG intercomunale. Il Documento sarà approvato e recepito dagli organi amministrativi competenti, costituendo una delle basi per il monitoraggio dell’attuazione del PUG
Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali
Sì
Strumenti digitali utilizzati
piattaforma incontri in videoconferenza
Numero partecipanti (stimate o effettive)
60
Presenza femminile rilevata
Si
Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti
Nessuna prevalenza
Conciliazione tempi di vita e lavoro
Si
Figure Professionali
Tecniche di Partecipazione
Obiettivi e Risultati
Obiettivi
Fuoricampo agisce su un territorio con poca esperienza partecipativa e si confronta con una comunità sofferente per molteplici fragilità. Questo impone un modello facilmente riconoscibile e replicabile, potenziale apripista di analoghe esperienze in altri contesti, la cui efficacia sta nella semplicità di approccio: un mosaico di attività dialoganti in modo spontaneo con la comunità, già appartenenti alla sfera di ciascuno e in cui ciascuno può trovare occasione di scambio. Il dialogo, strumento flessibile fondato su relazioni fisiche e testimoniali, prevede il coinvolgimento di bisogni e sentimenti quotidiani e comuni. Il dato propulsivo risiede nel lavoro di coordinamento e intreccio creativo fornito dallo staff di esperti in collaborazione con i responsabili della partecipazione, che progressivamente nei 6 mesi mette in forma un nuovo scenario di comunità, in cui ciascuno può via via riconoscersi. Il processo vuole includere e sollecitare le diverse realtà sociali del territorio, per questo si svolge in luoghi aperti e direttamente percepibili, con modalità espressive inconsuete e accattivanti, con mediatori abituati al coinvolgimento diffuso, con modalità comunicative di impatto a scala urbana/di strada (banner/cartelloni), inoltre propone tematiche sulla lettura delle tradizioni del territorio e dei principali elementi valoriali (artigiani, artisti, paesaggio), capaci di riallacciare dialoghi e affezioni, suggerire legami con altre culture, generazioni. Il processo intende perseguire obiettivi di ordine generale e specifici. Obiettivi generali -la comunità si riconosce nella visione e contribuisce alla sua riuscita -interpretare le qualità nascoste di luoghi e persone verso la qualità diffusa dello spazio pubblico -sperimentare forme e usi inediti di luoghi orfani di urbanità -creare valore: micro-startup di persone, iniziative, riusi -promuovere il protagonismo giovanile, contrastando l'isolamento e il ritiro sociale -promuovere il coinvolgimento dei settori operativi dell'Amministrazione, quali soggetti proattivi: il comune è un cittadino -generare coesione tra gli stakeholder presenti, capaci di veicolare cultura e buone pratiche Il progetto prevede una forte interazione tra l’Amministrazione, che intravede l’innesco della rigenerazione a lungo termine del paese (affidata alla futura pianificazione e ad altre contemporanee progettualità di ampia scala) e il gruppo di partner coinvolti, che abbraccia in modo diffuso, flessibile e attrattivo la comunità. Improntate alla velocità di produzione e costruzione di progressive micro-trasformazioni e momenti aggregativi, le attività vedono cittadini e stakeholder quali protagonisti, proprietari e futuri custodi della trasformazione in atto. La presenza attiva di esperti nelle diverse discipline, che per loro attitudine sono portatori di processi di mediazione efficaci, offre ulteriori opportunità ottimizzando le risorse disponibili e lavorando per attirarne dai finanziatori, in una logica di cooperazione progettuale ed economica virtuosa tra i diversi enti. Obiettivi specifici La costituzione e l’organizzazione del TdN rappresenta l’elemento cruciale per l’efficacia del processo che intende trasferire alla pianificazione estesa alle 4 comunità gli elementi di indagine e le risultanze di azioni pilota che si svolgono a Vergato, verificando via via l’opportunità di disseminare in modo più ampio le iniziative, ponendo a verifica e rivedendo elementi del programma. Il TdN rappresenta in questo quadro uno strumento di assoluta importanza quale custode dell’obiettivo primario della proposta. Saranno invitati al TdN esponenti delle altre 3 amministrazioni coinvolte nella nuova pianificazione, al fine di integrare le policies nei processi di definizione della proposta partecipata.
Risultati Attesi
I temi che si intende indagare, fornendo basi di programmazione alle amministrazioni nell’ambito del PUG, sono: -Integrazione ambito urbano/ambito rurale/ambito naturale (promozione territoriale, integrazione sociale) -Contrasto alle fragilità diffuse -Nuove centralità da costruire, elementi su cui fondare le progettualità -Altri ambiti di intervento per la promozione territoriale in senso ampio (istruzione, sanità, servizi, attività economiche, identità, intercultura, …) -Strategie da perseguire e bisogni a cui rispondere per il raggiungimento dell’obiettivo esteso alle 4 comunità di Città dei 15 minuti -Strategie di riuso temporaneo spazi in disuso/in degrado -Individuazione ambiti di rigenerazione, possibili funzioni mancanti o desiderate/attese dalla città -Individuazione gruppi che hanno maggiori difficoltà di uso della città e possibili strategie per loro inclusione -Individuazione risorse, progettualità da accogliere nelle previsioni della pianificazione o programmazione comunale (orti urbani, sport emergenti, luoghi di incontro appetibili per i più giovani/i più deboli, spazi a verde attrezzato o no, qualificazione margine sul fiume, integrazione altri progetti
Risultati conseguiti
Si sono riscontrati i seguenti risultati, coerenti con gli obiettivi del progetto: - coinvolgimento della popolazione di Vergato, seppure limitata ad alcuni gruppi e singoli residenti o frequentatori del comune; a fine percorso si è potuta apprezzare una maggiore consapevolezza di questi processi, del loro potenziale e della possibilità di fornire indicazioni e suggerimenti rispetto al proprio contesto abitativo, economico, culturale, sociale; - coinvolgimento della componente tecnica e amministrativa del comune, e sollecitazione rispetto all’utilità di processi come quello attivato, con la consapevolezza che quella di Vergato una comunità ancora impreparata e quindi necessariamente diffidente; il processo ha invece fatto intravvedere come, se ben impostato e modulato, possa contribuire alla positiva crescita della comunità stessa, facendo incontrare gruppi e singoli diversi, portatori di esigenze e contributi utili se portati avanti in modo condiviso; - coinvolgimento degli uffici tecnici ed amministratori degli altri comuni interessati dal PUG, verso una comprensione della necessità di procedere con una strategia sovracomunale per una reale efficacia delle progettualità future in particolare in termini di servizi e di collegamenti (viabilità lenta, trasporti pubblici, punti di interscambio).
Documenti di proposta partecipata previsti
Sì
Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo
Sì
Descrizione Documenti
Documento di proposta partecipata
Upload Documento finale condiviso
Livello di partecipazione
EMPOWERMENT
Indice di partecipazione
Requisiti per la Certificazione di Qualità
Sollecitazione realtà sociali
Il progetto vede il coinvolgimento di soggetti, portatori di interesse e firmatari dell’Accordo formale. -Amministrazione di Vergato -Appennino 4 Trek -Pro loco -Vergato Arte e Cultura -Istituto di Istruzione Superiore Fantini Prevede l’inclusione nel TdN, sin dal suo avvio, di rappresentanti degli altri 3 comuni interessati dal PUG, coinvolti direttamente dal promotore (chiamata diretta). Prevede inoltre il coinvolgimento di realtà sociali, che negli anni hanno dimostrato interesse a possibili azioni di promozione del territorio e attivazione di funzioni non presenti o insufficienti, che saranno invitate sin dalle fasi preparatorie del processo (chiamata diretta, mail). È già disponibile una mappatura degli attori che sarà ulteriormente integrata in fase di avvio e svolgimento del processo. Responsabile della condivisione è il TdN. Si lavorerà inoltre attivamente al coinvolgimento di tutti i cittadini residenti non organizzati o strutturati in gruppi, con modalità e secondo diversi livelli di sollecitazione, con attenzione a rappresentare le differenze di età, genere, competenza, lingua e cultura. Il soggetto proponente sarà capofila di questa attività, con la collaborazione degli attori coinvolti. Si presterà particolare attenzione a quei gruppi o singoli rappresentativi di target differenti, con riferimento alle maggiori fragilità. Gli strumenti di sollecitazione saranno quelli consueti (inviti via web e mail, piattaforme social, messaggistica, locandine) ma anche passaparola e contatti diretti, affidati ai diversi attori coinvolti. A questi si affianca, anche con ruolo di agente di innesco e sollecitazione, un programma di laboratori aperti alla cittadinanza, rivolti a tre ambiti e tre target individuati tra quelli maggiormente fragili: anziani, giovani, persone di origine straniera, in particolare donne e persone di recente immigrazione coinvolte attraverso il mediatore culturale di riferimento. La strutturazione del processo prevede molteplici momenti di ascolto informale e istantaneo, anche su supporto social, ed è volta per sua natura al coinvolgimento diffuso della cittadinanza. Si svolge principalmente in luoghi aperti e/o direttamente percepibili, con modalità espressive accattivanti, mediatori abituati ad allargare il coinvolgimento anche a persone solitamente refrattarie a momenti partecipativi, con modalità comunicative di impatto a scala urbana / di strada. Individua tematiche fondate sulla lettura delle tradizioni del territorio e dei principali elementi valoriali (artigiani, artisti, paesaggio), capaci di riallacciare dialoghi e affezioni, suggerire legami con altre culture, generazioni. Le realtà sociali che si prevede abbiano un impatto sulla decisione, e che si giudica siano al momento difficilmente coinvolgibili, sono in particolare le famiglie e i singoli di recente immigrazione o appartenenti a gruppi culturalmente chiusi (es. donne straniere), le persone in stato di disoccupazione, gli anziani, i gruppi giovanili
Modalità di inclusione
Durante le prime fasi di attivazione del processo (attività preliminari e condivisione del percorso) si attiveranno molteplici strategie volte all’inclusione di quelli che dimostrino interesse al progetto e a sollecitare la partecipazione di quelle realtà che si ritenga possano portare contributi al suo svolgimento e arricchimento. Un riferimento iniziale è costituito dalla mappatura già disponibile, sulla base della quale partirà una campagna di informazione e invito via mail. A questo scopo la prima azione in assoluto riguarderà la creazione di una efficace immagine coordinata, affinché il programma sia riconoscibile sin dalle fasi preliminari. Si intende estendere l’informazione ad una serie di soggetti non necessariamente radicati sul territorio, ma che con esso abbiano stabilito, o possano farlo, legami proficui e letture inedite. Sarà compito dei gestori del processo, e del TdN, mantenere attiva l’attenzione e aperto l’ascolto rispetto ad eventuali altri portatori di richieste o interesse, e di consentirne l’integrazione anche in itinere. Sarà anche durante i previsti momenti di ascolto più o meno strutturato (interviste lampo, focus group e/o Open Space Technology) che potranno emergere istanze, competenze, contributi o richieste di partecipazione attiva ai momenti decisionali. Ciascun soggetto potrà portare dentro al processo specifici punti di interesse, che rappresenta e custodisce. Sarà compito dei facilitatori e del coordinatore del processo partecipativo registrare tramite report sintetici e puntuali gli sviluppi, riportandoli al TdN in modo sufficientemente chiaro, stimolando modulazioni progressive della sua stessa struttura.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura
Il processo di partecipazione sarà condotto e moderato da esperti facilitatori durante tutte le fasi. Anche gli esperti chiamati a coordinare i laboratori FotoLab, SportLab e TeatroLab sono figure con spiccata attitudine alla conduzione di momenti partecipativi, pur nell’ambito di attività disciplinari specifiche. Di seguito si fa un elenco preliminare delle tecniche di facilitazione e mediazione che potranno essere attivate, che potranno essere modulate anche rispetto allo sviluppo dei gruppi coinvolti e delle loro reazioni. 1.Attività preliminari 1.1 Giornata di formazione del personale dell’amministrazione: giornata di lavoro condotta da esperto facilitatore 1.2 Costruzione Immagine coordinata e piano di comunicazione: creazione di Landing page e altri strumenti comunicativi sulla base di una precisa immagine coordinata, gestita da Esperto in Comunicazione e grafica con l’affiancamento del Responsabile del progetto partecipativo 2.Condivisione del percorso Incontro preliminare esteso ai partner di progetto e agli altri attori interessati o potenzialmente interessati. Avvio del Tavolo di Negoziazione: presentazioni e dibattiti gestite dal facilitatore Il TdN sarà gestito con tecniche di DDDP diverse (incontri plenari, suddivisione in gruppi, sondaggio deliberativi e consensus conference) 3.Svolgimento del processo 3.1 Apertura: festa di strada con proiezione di docufilm e forum di presentazione del progetto: presentazione e invito ai laboratori, gestite dal facilitatore 3.2 Ascolto-Coprogettazione. Laboratori: gestiti da specifici esperti, coordinati da facilitatori Microcantieri: gestiti da specifici esperti, coordinati da facilitatori Momenti di ascolto informale con interviste libere, brevi sondaggi strutturati in forma di questionario, videoclip. Eventuali incontri più strutturati (Focus Group, OST) in relazione ai gruppi coinvolti nel corso del processo. Gli strumenti DDDP da attivare in casi specifici e in relazione allo sviluppo del processo saranno proposti e condivisi nell’ambito del TdN con i responsabili del Processo Partecipativo. 3.3
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura
Chiusura: festa di strada con forum di resoconto del progetto: presentazione in plenaria, gestita dal facilitatore I report prodotti in relazione ai singoli momenti previsti verranno riportati regolarmente al TdN. I metodi indicati saranno adattati alle esigenze della videoconferenza o lavoro a distanza, in caso di impossibilità di eventi in presenza causa Covid-19, mediante costituzione di stanze virtuali per i gruppi, oltre che alla stanza principale virtuale per l’evento in plenaria
Modalità di comunicazione dei risultati del processo
Si affida ad esperti di grafica e comunicazione, con spiccata esperienza nel campo del communitiy building, la costruzione di un Piano di comunicazione che prevede: -Logo -Immagine coordinata -Creazione di Landing page sul sito istituzionale -Banner di rilancio sui siti degli attori coinvolti -Pagina Face Book, Pagina Instagram -Layout locandina tipo/cartolina tipo/calendario tipo Questa attività sarà la prima azione del processo, e sarà condivisa in prima istanza dal soggetto proponente e responsabile e dal progettista e coordinatore del progetto. L’immagine con cui verrà allestita la Landing page e verranno diffuse le prime informazioni e inviti è il primo elemento essenziale per la riuscita del programma e la sua corretta diffusione e condivisione. La comunicazione del processo avverrà in modo fluido e trasparente e farà capo in modo privilegiato e prioritario alla pagina web dedicata, che sarà aperta sin dall’avvio del processo. La giornata di formazione del personale dell’amministrazione prevedrà un modulo specificamente dedicato alle modalità di condivisione /diffusione degli sviluppi del progetto. Sarà predisposto un modulo per il consenso alla diffusione di immagini, anche di minori. La comunicazione avverrà attraverso tutti i canali istituzionali già ora disponibili, e sulle piattaforme dedicate (Face Book, Instagram). Verrà creata una mailing list dedicata. Gli esiti del processo – intermedi e finali - saranno comunicati attraverso la pagina web dedicata e le pagine di rilancio ad essa collegate, una comunicazione estesa a tutte le mailing list e alle piattaforme social. Presso la Casa base sarà mantenuta aggiornata la Bacheca, e saranno diffusi poster e locandine/avvisi via via aggiornati rispetto agli sviluppi e agli appuntamenti. Gli stessi laboratori e momenti di incontro saranno sempre accompagnati da una breve presentazione di aggiornamento del processo, e da un rilancio degli appuntamenti futuri/paralleli. Al termine del processo verrà redatto il Documento tecnico conclusivo, in cui sono sintetizzati i risultati prodotti dal processo partecipativo consegnandoli alle fasi successive di costruzione del Documento di indirizzi per la Strategia della qualità urbana ed ecologico ambientale prevista dal PUG. Il Documento dovrà essere impaginato nel rispetto dell’Immagine coordinata e diffuso sia in forma di album, sia in forma di Manifesto, in cui gli elementi di contenuto saranno opportunamente sintetizzati e resi espressivi anche mediante infografica o elementi grafico/pittorici. Lo stesso Manifesto sarà disponibile e scaricabile su diverse piattaforme, anche non ricomprese nei supporti utilizzati durante il processo, anche con l’intento di allargare la riflessione oltre lo specifico contesto territoriale. Si tratterà di un elemento/testimone, particolarmente espressivo delle attività svolte e degli obiettivi di sviluppo territoriale connessi
Sintesi della valutazione regionale
Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1769 del 02/11/2021
Requisiti previsti dal Bando Regionale
Tipologia di Soggetto proponente
Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti
Percentuale Cofinanziamento
31,64
Premialità Tecniche
Settore
Politiche per lo sviluppo sostenibile
Progetto in materia di transizione ecologica
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Accordo formale preventivo
1
Modalità del monitoraggio e indicatori
Il gruppo di lavoro dovrà farsi carico di valutare e monitorare l’effettivo impatto sul processo decisionale degli esiti del Processo, anche al fine di comprendere quali eventuali correttivi potrebbero essere utili nella progettazione di futuri processi partecipativi. In particolare dovrà essere verificato il recepimento del Documento tecnico conclusivo, in cui sono sintetizzati i risultati prodotti dal processo partecipativo consegnandoli alle fasi successive di costruzione del Documento di indirizzi per la Strategia della qualità urbana ed ecologico ambientale prevista dal PUG. Il Documento dovrà essere approvato e recepito dagli organi amministrativi competenti, costituendo una delle basi per il monitoraggio dell’attuazione del PUG. A questo scopo si prevede la costituzione del Comitato di garanzia locale, attivo durante lo svolgimento del processo, e il Gruppo di monitoraggio, attivo sin dalla sua conclusione e nel corso della programmazione successiva connessa alle fasi di elaborazione del PUG. Nell’ambito del TdN sarà individuato uno specifico gruppo di monitoraggio, cui sarà affidato il controllo del recepimento delle indicazioni contenute nel Documento tecnico conclusivo, da parte dell’ente responsabile (comune di Vergato) nelle fasi di programmazione successive alla conclusione del Processo. Il monitoraggio si manterrà attivo durante le fasi di elaborazione del PUG intercomunale. In caso di evidenti discostamenti o mancato recepimento/approfondimento degli indirizzi forniti, il Gruppo di monitoraggio informerà i componenti del TdN e i membri del CdG con comunicazione mail.
Formazione del personale
1
Descrizione delle attività di formazione
Il processo sarà l’occasione per i dipendenti del Comune, per acquisire e/o migliorare le loro competenze, mediante la collaborazione con gli esperti e un corso dedicato, che seguirà il metodo di “learning by doing”. Il corso, oltre alla parte teorica offrirà l’opportunità di sperimentare le competenze "sul campo" nei diversi momenti del processo con il supporto dei facilitatori esperti. Il corso sarà seguito dallo staff di progetto e anche da altri dipendenti e amministratori interessati ai temi della partecipazione, costituiti in un gruppo di lavoro. ll corso seguirà tutte le fasi del percorso: dalle attività preliminari, alla fase di condivisione del percorso, durante il suo svolgimento, fino al monitoraggio dell’impatto sul procedimento amministrativo/decisionale. In particolare il gruppo di lavoro dovrà supportare organizzativamente il percorso, scegliendo le modalità opportune per accogliere il processo all’interno dell’Amministrazione. Dovrà valutare, durante lo svolgimento le metodologie di coinvolgimento della cittadinanza più efficaci e coadiuvare gli esperti nella redazione dei documenti di sintesi intermedi e conclusivi
Istanze
Non prevista come premialità nel bando di riferimento
Petizioni
Non prevista come premialità nel bando di riferimento
Altre manifestazioni di interesse
Non prevista come premialità nel bando di riferimento
Zone terremotate
Non prevista come premialità nel bando di riferimento
Beni confiscati e modalità di gestione
No
Soggetti specifici
Soggetti che non hanno ricevuto contributi dal bando partecipazione nell’ultimo triennio
Bonus assegnati al Processo
Bonus Parità di Genere
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Bonus Giovani
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Bonus Accessibilità
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Bonus staff di progetto
Sì
Bonus integrazione settori
Sì
Riserva di posti
Comuni in aree interne e montane
Allegati
Crediti
Processo segnalato da
Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Dettagli o note sulle fonti utilizzate
Informazioni sul processo sono presenti anche nella pagina web del sito istituzionale del Comune: https://www.comune.vergato.bo.it/informazioni/fuori-campo-processo-partecipativo-pug
Data ultima modifica: 02/07/2023