Regione Emilia-Romagna

Climax Patto locale per il clima per rendere Bertinoro un luogo ecologico, equilibrato, evolutivo

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2021

Anno Finanziamento

2021

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Anno di avvio

Anno di chiusura

2022

Data inizio del processo

15/02/2022

Data fine del processo

30/11/2022

Durata (mesi)

9

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale

COMITATO DI GARANZIA Il Comitato di Garanzia sarà nominato ad inizio processo - compito del Tavolo di Negoziazione formalizzarne l’Istituzione e accordarsi sugli strumenti/modalità di monitoraggio specifici - opererà in piena autonomia è avrà il compito di monitorare la realizzazione della proposta partecipata (patto/sperimentazione) impostando ex ante la valutazione dei CAMBIAMENTI, BENEFICI, IMPATTI attesi e il CONTRIBUTO ALL’ADATTAMENTO (gli indicatori del monitoraggio dovranno rispondere alla domanda: “stiamo diventando un territorio più resiliente?”). Il monitoraggio dovrà essere progettato dal CdG, in collaborazione con il TdN, tenendo conto dei tempi di attuazione delle decisioni assunte con l’approvazione del DocPP (delibera di Giunta). In generale il Comitato di Garanzia sarà composto da tre “garanti”, individuati tra i partecipanti dell’”Autoscuola della Partecipazione” e altre realtà che hanno sviluppato esperienze analoghe (patti per il clima e piani d’azione per lo sviluppo sostenibile): il CdG è visto sia come organo di garanzia che come opportunità di apprendimento reciproco, di approfondimento delle questioni in gioco, di contaminazione tra pratiche affini, di sviluppo di relazioni e innovazioni, di sistematizzazione di metodi e approcci. I criteri per la nomina sono: 1 componente membro dell’Unione comunale impegnata in progettualità simili (partecipazione, pianificazione, sostenibilità); 1 componente membro di realtà che hanno già redatto patti/piani; 1 componente membro di realtà che oltre ad aver già redatto patti/piani ha già potuto verificare le prime ricadute e maturare una consapevolezza maggiore su criticità e opportunità

Struttura responsabile del processo

SETTORE EDILIZIA ED URBANISTICA

Indirizzo

Piazza Libertà, 1, 47032, Bertinoro

Tavolo di Negoziazione

COMPOSIZIONE Il soggetto promotore/decisore insieme ai soggetti sottoscrittori dell’accordo rappresentano il nucleo di partenza del TdN. I sottoscrittori sono soggetti che “portano” i principali interessi in gioco sull’oggetto del percorso, selezionati tramite manifestazione di interesse (inviata ai soggetti presenti negli elenchi disponibili). Durante la fase di condivisione sarà affinata la mappa degli stakeholder e il database delle relazioni (sfruttando l’happening iniziale e i seminari per agganciare nuovi interessi). Il responsabile del progetto convoca tramite e-mail nominale i componenti del nucleo del TdN ad un incontro “preliminare” all’avvio del processo. L’esito atteso è la valutazione sulla rappresentatività della mappa/database elaborati, oltre alla condivisione delle regole del TdN, delle modalità di coinvolgimento della comunità e di aggiornamento “in progress” di mappa/database. Saranno sollecitati tutti i nuovi soggetti presenti nella mappa/database aggiornata dal TdN (invio di mail con richiesta di manifestazione di interesse). Ottenuti i riscontri, si procede alla pubblicazione della composizione del TdN con possibilità di aggiornamento: chi vuole può scaricare la scheda di adesione e manifestare il proprio interesse così da integrare col proprio punto di vista il TdN (la possibilità di nuove adesioni è lasciata “aperta” per tutta la fase iniziale del processo). La composizione del TdN definitivo è resa pubblica (web). MODALITA’ Il responsabile del progetto convoca la 1° seduta del TdN per accordarsi sull’obiettivo-risultato atteso dal processo, sugli strumenti di monitoraggio “durante il processo”, sull’istituzione/formalizzazione del Comitato di garanzia. Nelle proprie sedute, il TdN lavora collegialmente con la conduzione di un facilitatore. Il responsabile del progetto presenta l’ordine del giorno e i tempi a disposizione, ricorda le regole condivise. Al termine dell’incontro è valutata rappresentatività e grado di condivisione. Le sedute sono programmate e le convocazioni rese pubbliche. Prima di ogni seduta, sono aggiornate le pagine web dedicate con documenti utili allo sviluppo del confronto. Una e-mail della segreteria organizzativa comunica tempestivamente data, luogo, orario della seduta e l’aggiornamento delle pagine web. È tenuto un registro delle presenze. Di ogni seduta è redatto un verbale che organizza i contributi emersi rappresentando la progressione verso i risultati attesi. Il contributo del TdN integra e arricchisce il contributo propositivo dei cittadini (attività pubbliche). Al termine del percorso i verbali delle sedute del TdN e i reportage degli incontri pubblici (confermati dai partecipanti e pubblicati on-line) sono utilizzati per comporre il Documento di Proposta Partecipata, redatto dal curatore del percorso. Il DocPP è sottoposto alla verifica del TdN, il quale - in occasione della sua ultima seduta – procede alla sua approvazione e sottoscrizione.

Titolari della decisione

Comune di Bertinoro

Soggetti esterni

CNA / confartigianato / Confesercenti / Strada dei Vini e dei Sapori

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

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Bertinoro

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Partecipazione, pianificazione e adattamento ai cambiamenti climatici trovano la propria sintesi concettuale nell’espressione “resilienza urbana” che identifica come la città, attraverso le risorse della propria comunità, riesca ad essere flessibile e ad attivarsi per affrontare le difficoltà, in accordo con l’undicesimo obiettivo dell’Agenda 2030 che prevede di “rendere le città e gli insediamenti umani più inclusivi, sicuri, sostenibili”. Nel rispondere ad una sfida (attesa o imprevista), entra in gioco l’empowerment inteso come processo di potenziamento delle consapevolezze e della competenza del singolo, del gruppo e della comunità per poter agire con senso della responsabilità e nella corresponsabilità Consapevolezza, competenza, (co)responsabilità sono i valori guida per lo sviluppo del processo, articolato in un’unica fase con attività che danno ritmo ai diversi step (condivisione, svolgimento, impatto). CONDIVISIONE DEL PROCESSO Obiettivi di processo: promozione del processo e sollecitazione della partecipazione FEBBRAIO/MARZO Happening di avvio con conferenza stampa e gioco-test sui temi oggetto del percorso per testare consapevolezze e lacune informative (quali sono i rischi locali del cambiamento climatico globale? cosa significa adattarsi alle nuove sfide ambientali? quanto il singolo può fare la differenza? come può entrare in gioco una porzione di territorio? ci sono buone pratiche che possono ispirarci?) Definizione e implementazione del piano di comunicazione (progettazione dell’immagine coordinata, attivazione della pagina web dedicata, disseminazione di cartoline, locandine, manifesti). Organizzazione dell’incontro preliminare del TdN (definizione della mappa degli attori in gioco, aggiornamento del database delle relazioni, nomina del Comitato di garanzia). Sviluppo del coinvolgimento attraverso attività di ricognizione sociale (incontri interlocutori, conversazioni sul territorio, focus group) SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Obiettivi di processo: coinvolgimento della comunità nel dibattito e sviluppo del confronto Apertura APRILE/MAGGIO Realizzazione di seminari formativi “itineranti sul territorio” - dedicati allo staff di progetto, al tavolo di negoziazione, ai soggetti del territorio interessati - incentrati sui temi oggetti del percorso (partecipazione, pianificazione, adattamento, sostenibilità, resilienza) e organizzati con il coinvolgimento di portatori di competenza ed esperienza (il tavolo di negoziazione sarà interessato dalla programmazione dei seminari per condividere la scelta di contenuti e speaker). Interessamento del mondo scuola con un contest rivolto ai ragazzi (scuola secondaria di 1° grado + ingaggio indiretto delle famiglie) per sensibilizzarli al tema e stimolarli a dare un proprio contributo di idee, portando alla loro attenzione situazioni specifiche del territorio in cui abitano e le piccole/grandi sfide che vi ricorrono (modalità gaming). Sviluppo GIUGNO/SETTEMBRE 1° e 2° laboratorio di co-progettazione dedicato al tema “macro” (patto/strategie). 3° laboratorio di co-progettazione dedicato al tema “meso” (indirizzi/tattiche). Sopralluogo partecipato per una valutazione collettiva delle potenzialità delle due aree studio. 4° laboratorio di co-progettazione dedicato al tema “micro” (sperimentazioni/interventi). Chiusura OTTOBRE Exhibit conclusivo con mostra dei risultati (patto locale per il clima, interventi sperimentali sulle aree studio, esito del contest rivolto ai ragazzi/e) e condivisione delle ricadute attese di breve, medio, lungo periodo, valutando come il modello “Bertinoro” (patto locale) attua il modello “Europa” (patto globale) e impatta sugli obiettivi di contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici. Durante l’exhibit sarà rinnovato il gioco-test proposto in fase iniziale per indagare il cambio di percezione/consapevolezza prodotta dal percorso. Questo evento offrirà anche l’occasione per un gesto simbolico e potente: la firma collettiva del patto. IMPATTO DEL PROCESSO Obiettivi di processo: condivisione, approvazione, validazione, decisione NOVEMBRE Espressione pubblica del Tavolo di Negoziazione (monitoraggio in itinere/approvazione DocPP). Espressione pubblica del Comitato di Garanzia (monitoraggio in itinere/ex post). Espressione pubblica del soggetto decisore (Comune di Bertinoro). Approvazione del Patto locale per il Clima e degli interventi sulle aree campione (sperimentazione)

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Strumenti digitali utilizzati

piattaforma per incontri in videoconferenza

Numero partecipanti (stimate o effettive)

71

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

Ricerca-azione partecipata / T-Group / Focus Group

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

SCOPO OBIETTIVO SPECIFICO Costruire con la comunità un Patto locale per il Clima, per declinare a scala urbana i programmi e le azioni previsti dal Patto regionale per il lavoro e il clima, dall'Agenda 2030 Emilia Romagna, dalla Strategia per l'adattamento climatico, dalla Strategia per la Biodiversità e dalla Strategia per lo Sviluppo Sostenibile. OBIETTIVI TECNICO-CULTURALI Condividere una visione “green” (al 2030 e al 2050) avvalorata da un impegno comune per accelerare la decarbonizzazione del territorio, rafforzare la capacità di adattarsi agli impatti del cambiamento climatico, facilitare l’accesso a un'energia sicura e sostenibile. Definire i traguardi operativi (di breve, medio, lungo periodo) verso cui orientare le risorse disponibili, valutando grado di rilevanza e urgenza (dunque priorità) delle tipologie di interventi necessari per la tutela ambientale e la ripresa socio-economica. Sensibilizzare la comunità – soggetti singoli e portatori di interesse organizzati – sull’importanza di adottare strategie di adattamento climatico (condividendo conoscenze, competenze, buone pratiche, responsabilità e impegni). Migliorare le conoscenze sulle vulnerabilità del territorio per poter definire e sviluppare azioni integrate e coerenti, capaci di ridurre i rischi di medio e lungo periodo (impatti ambientali, sociali, economici di eventi estremi). OBIETTIVI DEL PROCESSO Agganciare e ingaggiare portatori di interesse, di risorse e di competenze del territorio. Interessare tutte le rappresentanze organizzate della comunità e i diversi target sociali. Ricomporre le conoscenze locali, valorizzando anche i saperi informali oltre a quelli tecnici. Stimolare la corresponsabilità collettiva nella lotta ai cambiamenti climatici. Riconoscere l’importanza del contributo “locale” all’interno delle sfide “globali”

Risultati Attesi

RISULTATO GENERALE Impegnarsi come comunità in un patto condiviso per la sostenibilità (mitigazione/adattamento). Progettare in modo partecipato due aree studio - il parco ex impianto sportivo di Bertinoro Capoluogo e la grande area verde limitrofa al complesso scolastico di Santa Maria Nuova – sperimentando nuove tecniche e metodi per la tutela della biodiversità e l'adattamento al cambiamento climatico.

Risultati conseguiti

I risultati raggiunti, ovvero il “Patto per il clima” suddiviso in manifesto, impegni, strumenti e approfondimenti, ricompone i contributi raccolti nei mesi di lavoro valorizzando la visione d’insieme così come alcuni affondi tematici (ad esempio sui parchi urbani di Santa Maria Nuova e Badia). Oltre alle questioni più di principio e ai temi-check per una cornice locale alla questione dei cambiamenti climatici, sono stati condivisi un set di impegni puntuali, correlati ad amministrazione, imprese e comunità.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Indice di partecipazione

28 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Principali attori che hanno già sottoscritto l’Accordo Si tratta di realtà sensibili all’oggetto del percorso, rappresentative di interessi organizzati, referenti per i target di progetto e portatori di competenza: Ordine degli Architetti PPC della provincia di Forlì-Cesena, Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Forlì-Cesena e Rimini, Ordine dei Periti Industriali di Forlì-Cesena, Confartigianato di Forlì Federimprese, CNA Associazione territoriale di Forlì-Cesena, Confesercenti forlivese, Strada dei Vini e dei Sapori FC - ETS Principali attori sollecitati che non hanno ancora sottoscritto l’Accordo Si tratta di realtà promotrici dell’ingaggio comunitario, stimolatrici di un’inclusione allargata, attive sul territorio: scuole, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato. Sarà dedicata particolare attenzione all’attivazione dell’interesse delle realtà promotrici delle diverse forme di tutela ambientale (WWF, FridayForFuture, Consulta provinciale degli studenti) non ancora ingaggiate. Altri attori da sollecitare Attraverso una specifica “mappa dei portatori di interesse” saranno individuati ulteriori soggetti organizzati da coinvolgere, invitandoli via mail e telefono ad un incontro (prima dell’apertura del processo). Da valutare insieme al TdN come interessare le competenze diffuse sul territorio, non aggregate attorno ad una realtà specifica. Modalità per la sollecitazione L’uso di news su pagine web dedicate, post su canali social, call e veloci sondaggi offriranno diverse possibilità per sollecitare l’interesse dei cittadini. Una informale presenza in strada di giovani animatori localidotati di pungolo culturale (vivaci gadget informativi) stimolerà ulteriormente l’attenzione dei “singoli” al processo. Fondamentale sarà il coinvolgimento di soggetti non organizzati. comunque punti di riferimento per la comunità, validi alleati nella promozione attiva del percorso “con passaparola” (bar/pub/ristoranti/pizzerie/edicole/tabacchi). Strumenti di comunicazione dedicati renderanno visibile sul territorio l’opportunità della partecipazione. I suddetti strumenti “mediati” saranno integrati con la collaborazione delle realtà locali ad oggi sollecitate. Il percorso partecipativo sarà strutturato attraverso un mix di tecniche efficace ed adeguato al contesto, all’interno di tipologie di dispositivi provenienti anche da ambiti disciplinari lontani dalla pianificazione/progettazione, per disporre di strumenti che consentano la partecipazione anche di coloro che non sono abituati ad affronatre questioni tecnici/specialistiche. Il complesso degli strumenti per la partecipazione è ampio (tecniche di discussione strutturata, modalità di osservazione dei/con gli abitanti, costruzione di scenari, tecniche di visual design) e il mix di formale/informale consentirà un più facile coinvolgimento di un pubblico variegato

Modalità di inclusione

Ad oggi sono stati sollecitati/coinvolti i soggetti organizzati che “portano” i principali interessi in gioco (e le principali competenze) sull’oggetto del percorso, offrendo una discreta varietà di punti di vista. Per definire quali ulteriori soggetti organizzati includere dopo l’avvio del processo, sarà elaborata (con l’ausilio del TdN e attraverso tecniche di analisi degli stakeholder) la mappa dei portatori di interesse, una rappresentazione che permetterà di evidenziare protagonisti/beneficiari “diretti/indiretti” ma anche singoli “opinion leader”, si baserà sulle informazioni che il Comune e il TdN detengono in merito a realtà di carattere economico, tecnico-ambientale e socio-culturale. La mappa definitiva sarà elaborata con le informazioni raccolte sul territorio attraverso interviste “esplorative” a singole persone (ricognizione sociale) e focus group dedicati ai target di progetto, raccogliendo partecipazioni. Condivisa la mappa con il TdN, sarà pubblicata on line e affissa presso bacheche pubbliche per raccogliere integrazioni e suggerimenti da tutti. Una volta definita, le eventuali realtà sociali (organizzate e non) non ancora coinvolte saranno tempestivamente sollecitate per essere incluse nel processo. Il processo è articolato in incontri del TdN, momenti informativi e formativi, momenti di confronto pubblico, momenti di approfondimento e valutazione. L’approccio inclusivo sarà caratterizzato prima da incontri con gruppi di “attenzione” (seminari formativi con focus group), per proseguire con laboratori e sopralluoghi multi-attore (per coinvolgere contemporaneamente sulla stessa questione tutti gli attori in gioco e in generale i cittadini che manifestano l’interesse a partecipare), per concludere con exhibit a porte aperte alla comunità (per presentare gli esiti del confronto e arricchire le proposte). Gli incontri si svolgeranno in spazi facilmente accessibili e senza barriere architettoniche. I momenti principali saranno organizzati itineranti sul territorio per favorire una maggiore inclusione. Sarà privilegiato il tardo pomeriggio-sera nei giorni infrasettimanali. Diverse dunque le attenzioni poste: ricognizione sociale (on site e on line) per intercettare esponenti della società civile più difficili da includere; valorizzazione dei soggetti attivi sul territorio come veicolo di informazione; conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle categorie maggiormente presenti; incoraggiamento e sostegno alla partecipazione autonoma o accompagnata di soggetti deboli (es. persone con disabilità); coinvolgimento di figure utili a portare la voce di chi non può o riesce a partecipare. Il calendario degli incontri, i contenuti in discussone e gli esiti progressivi del percorso saranno tempestivamente resi pubblici e utilizzati anche per animare le community on line che si riusciranno ad interessare

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Nella fase di condivisione viene istituito il Tavolo di Negoziazione, strumento preposto all’approfondimento delle questioni e alla sintesi o mediazione di divergenze/convergenze. La conduzione sia del TdN che dei momenti di confronto con la comunità è affidata a facilitatori esperti, esterni all'Amministrazione a garanzia di imparzialità. Compito principale dei facilitatori sarà la creazione di un setting che aiuti a creare/mantenere un clima collaborativo, capace di accogliere i diversi punti di vista, che riesca a far maturare/interpretare gli eventuali conflitti in stimoli propositivi per tutti. Qualora dovessero emergere nodi complessi, i partecipanti saranno facilitati nell’espressione del proprio punto di vista e accompagnati nel valorizzare gli argomenti delle proprie posizioni. Tutti i partecipanti disporranno di una adeguata informazione e formazione sugli aspetti oggetto del confronto, certi che la condivisione del sapere contribuisca allo sviluppo di un confronto ricco ed equilibrato. In caso mancanza di condivisione su argomenti/proposte, sarà utilizzato il metodo del consenso così come descritto nelle Linee Guida regionali: si vota esprimendo 4 opzioni (favorevole e sostenitore, favorevole non sostenitore, contrario non oppositore, oppositore); in caso di uno o più oppositori si chiede loro un intervento e altrettanti interventi sono chiesti ai sostenitori; se gli oppositori rientrano ritirando la loro opposizione, si votano nuovamente a maggioranza le posizioni rimanenti; se gli oppositori non rientrano, dichiarandosi almeno “contrari non oppositori”, allora il conduttore chiede al tavolo di votare se procedere con il voto a maggioranza o rimandare la discussione.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Nella realizzazione del processo, dalla fase di condivisione a quella di impatto, sono stati scelti metodologie-strumenti diversi, adeguate alla fase, al contesto, al numero potenziale di partecipanti. Sia nella fase di apertura che in quella di chiusura sono stati preferiti strumenti qualitativi di democrazia deliberativa: ricognizione sociale, happening, thinktank, focus group, sopralluoghi, workshop ed exhibit. In generale, gli strumenti scelti saranno contaminati dall’impiego di alcune metodologie base della conduzione di gruppi (come la Ricerca-Azione e il T-Group), della psicologia di comunità e del design motivazionale, che saranno affinate una volta emerso il numero di soggetti coinvolti, comunque orientate a favorire la partecipazione di tutti (organizzati e non) allo sviluppo e al raggiungimento di una risposta responsabile e strategica alla sostenibilità del territorio. Le scelte metodologiche saranno presentate, discusse, valutate sia con il Tavolo di negoziazione che in occasione dei momenti formativi che accompagneranno il processo.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Le attività di comunicazione del progetto sono articolate e strutturate all’interno di un piano di comunicazione (in avvio del processo, per attivare la condivisione) che darà ritmo e tono di voce al processo di “cura del coinvolgimento”. In particolare gli strumenti che saranno messi in campo sono: editoriale sul giornale del Comune, immagine coordinata, pieghevole e locandina, cartoline-invito progressive, newsletter e breaking news di aggiornamento, brochure finale (DocPP). Sarà attivata una pagina web dedicata al percorso - alla quale accedere dal menù principale del sito web del Comune - il cui link sarà in primo piano nella home page anche dei siti dei soggetti che hanno sottoscritto l’accordo formale. Le informazioni saranno disseminate on line e on site, individuando insieme al TdN i touch point più significativi (siti e social network più visitati, bacheche di urp e scuole, bar ed edicole). Tutti i contributi raccolti andranno a comporre il “quaderno dei partecipanti”: una sorta di diario di campo, reso pubblico con puntualità per dare conto del work in progress e dei risultati via via raggiunti. Prima di ogni attività, documenti e schede di lavoro utili alla discussione saranno pubblicati on line. Un promemoria della segreteria organizzativa avvertirà i partecipanti della documentazione e della logistica del prossimo incontro. Al termine di ogni attività sarà redatto/pubblicato un report. Il documento di proposta partecipata è il documento più importante del processi e sarà divulgato con diverse modalità: email a tutti i soggetti coinvolti, manifesto nelle bacheche del territorio, conferenza stampa e comunicati, informative mirate e target di interesse per lo sviluppo delle proposte. Post sui social e newsletter a liste di contatti (sia dell’Ente che dei componenti del TdN) consentiranno di aumentare la risonanza dei risultati. Gli stessi membri del TdN (in particolare gli ordini professionali) saranno stimolati a promuovere gli esiti del percorso con momenti informativi ad hoc. In generale i contenuti chiave della proposta partecipata andranno a caratterizzare una campagna info-attiva, sviluppata con una combinazione di approcci: promozione (con pubblicità), sollecitazione (animazione territoriale, caffè confronto), ingaggio (pubbliche relazioni, networking con contatti caldi), ancoraggio (cartello “cantiere partecipato” installato nelle aree studio). Con un piano editoriale specifico (a conclusione del processo, per accompagnare il monitoraggio) saranno individuati i contenuti notiziabili, le frequenze di uscita e i canali di diffusione (da condividere con il TdN e CdG). Questo strumento consentirà di integrare la comunicazione ordinaria dell’ente con la comunicazione specifica di progetto, allo scopo di mantenere viva nel tempo l’attenzione sui risultati a cui la comunità ha contribuito o sta contribuendo a raggiungere

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1769 del 02/11/2021

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti

Premialità Tecniche

Settore

Politiche per lo sviluppo sostenibile

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

MONITORAGGIO Le attività di monitoraggio che si intendono attivare accompagneranno il processo dall’inizio alla fine. Ai componenti del TdN sarà richiesto il monitoraggio della rappresentatività dei punti di vista inclusi nel processo, attraverso il confronto tra “mappa degli attori in gioco” (apertura) e “mappa degli attori ingaggiati” (chiusura) ed una valutazione sulle dichiarazioni di impegno nello sviluppo della proposta partecipata. È soprattutto dopo la conclusione del processo partecipativo (validazione del DocPP da parte del Tecnico di Garanzia Regionale e invio formale al decisore) che l’attività di monitoraggio dovrà progressivamente verificare se il processo-risultato è stato capace di generare un reale impatto in termini di policy pubblica (più olistica, più integrata, più ecologica) e di corresponsabilità collettiva (mantenimento degli impegni assunti con il patto locale). Al pieno sviluppo del PATTO e delle SPERIMENTAZIONI sarà dedicato uno specifico evento organizzato a cadenza annuale nell’ambito della Giornata MONDIALE DELL’AMBIENTE (5 giugno) per promuovere l’idea che un territorio resiliente è generato da una comunità che partecipa responsabilmente

Formazione del personale

1

Descrizione delle attività di formazione

Negli ultimi due anni, salute e clima hanno rinnovato l’attenzione sul concetto di “crisi”: un tempo usato solo in campo medico (riferito all’aggravarsi di una malattia), è solo negli anni ’30 del secolo scorso che questo termine cominciò ad essere utilizzato in relazione alla “storia” per intendere una fase di instabilità e passaggio, nell’ambito della quale si perde qualcosa del passato ma si preparano soluzioni nuove per superare disagi e difficoltà. Nel tempo crisi è diventato un concetto “ordinario” che è giunto a qualificare addirittura interi ambiti di competenza - crisis management - che a loro volta hanno aperto le porte a nuovi approcci “risolutivi”: pensiero critico e pensiero creativo, intelligenza collettiva e intelligenza connettiva, innovazione sociale e innovazione frugale, resistenza e resilienza, per citarne alcuni. Questi nuovi approcci hanno in comune la consapevolezza che le risorse individuali possano dare un contributo nel qualificare e potenziare le risposte di un gruppo e di una comunità (empowerment individuale, gruppale, comunitario). In tutto ciò, la partecipazione – largamente intesa – è dispositivo per l’innesco di processi generativi, fondamentali quando si parla di sfide complesse e complessive come i cambiamenti climatici. In questa cornice di senso si inserisce la proposta formativa di CLIMAX: 5 seminari sul territorio, incentrati sui temi portanti del processo (partecipazione, pianificazione, adattamento, sostenibilità, resilienza), coinvolgendo il TdN nell’ingaggio degli speaker in un ThinkTank itinerante (sollecitazione con call to action di portatori di competenza ed esperienza). Di ogni appuntamento sarà realizzato un video clip, aperto e chiuso da domande-stimolo per lo sviluppo del confronto partecipativo. I contenuti degli appuntamenti formativi diverranno una mini-brochure e un poster con un memorandum dei concetti principali trasmessi e un focus sul ruolo della partecipazione civica nella “pianificazione anti-fragile”. La formazione sarà rivolta al personale dell’Amministrazione, allo staff di progetto, ai membri del Tavolo di negoziazione e in generale ad Enti e Istituzioni del territorio dell’Unione che ne fanno richiesta. La formazione è collocata ad inizio del processo (nella fase di apertura) come occasione di apprendimento e riflessione utile a guidare lo sviluppo delle attività partecipative in programma

Istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Non sussistente

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Giovani

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Bonus integrazione settori

Allegati

01 - Scheda progetto

media/bertinoro_progetto_bando2021.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

media/comune bertinoro docpp.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

media/comune bertinoro relazione.pdf /

04 - Presa d'atto Ente Titolare della decisione

media/comune bertinoro presa d'atto.pdf

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 02/07/2023