Regione Emilia-Romagna

Welfare e agenda digitale locale

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2021

Anno Finanziamento

2021

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Anno di avvio

Anno di chiusura

2022

Data inizio del processo

01/02/2022

Data fine del processo

23/12/2022

Durata (mesi)

10

Richiesta e concessione della proroga

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale - Funzioni assegnate

Il Comitato sarà istituito ad avvio di percorso con il coinvolgimento di un dipendente dell’Unione dedicato all’attività di coordinamento, affiancato da altri due membri a nomina del TDN, al fine di garantire imparzialità e rappresentanza degli attori territoriali interessati al processo di partecipazione. Un membro del Comitato di Garanzia sarà individuato in qualità di esperto di processi partecipativi, con la finalità di fornire un punto di vista competente in merito alle scelte metodologiche attuate. Il Comitato di Garanzia si coordinerà autonomamente, garantendo almeno 3 occasioni di confronto per stimolare gli strumenti di valutazione ad avvio percorso e monitorare la reportistica delle attività. Il Comitato di Garanzia si raccorderà con la Cabina di Regia e il TDN tramite il team di facilitatori individuato. Nella sua costituzione saranno garantiti criteri di parità di genere (almeno 60% di donne) e sollecitata la presenza di giovani.

Struttura responsabile del processo

Ufficio di Piano

Indirizzo

Via Don Pasquino Borghi, 12, 42027 Montecchio Emilia

Tavolo di Negoziazione

A garanzia del processo di partecipazione, viene istituito il TDN per coinvolgere i principali attori sensibilizzati ai temi correlati al progetto. Il TDN sarà costituito in prima battuta dai firmatari dell’Accordo Formale, già sollecitati in fase iniziale, da soggetti che si autocandideranno nelle fasi iniziali di avvio delle attività, nonché da ulteriori soggetti individuati in fase di mappatura dalla cabina di regia. All’avvio delle attività, i membri del TDN proporranno eventuali candidati ulteriori da coinvolgere, garantendo costantemente un approccio della “porta aperta”. Il numero ideale di partecipanti per la buona conduzione del tavolo è individuato in 15 persone, ma tale numero non costituisce un limite all’adesione di nuovi soggetti. Si prevede un’adesione di attori organizzati (associazioni, rappresentanti di istituzioni quali la scuola, comitati, ecc.), ma non si esclude l’apertura a rappresentanze di cittadini interessati al percorso ma non costituiti in associazioni, purché si riveli un manifesto interesse al tema oggetto del percorso. Il TDN si riunirà almeno 4 volte durante il percorso, garantendo coordinamento tra gli attori locali e presidio comune sul percorso di partecipazione. Il primo incontro sarà di avvio, con funzioni di condivisione della strategia, dell’agenda e dell’identità di percorso, nonché di sollecitazione ulteriore delle realtà locali. I due o più incontri successivi saranno cadenzati in modo da verificare gli step di avanzamento del percorso, condividendo report di output intermedio realizzati da facilitatori e membri della cabina di regia, potendo così intervenire sull’indirizzo del percorso e suggerendo ulteriori azioni di outreach. Un incontro conclusivo sarà dedicato all’approvazione del DocPP, contenente gli esiti del percorso, basato sui report di attività sistematizzati dalla cabina di regia e da facilitatori terzi. Il TDN avrà il compito di accompagnare tutte le azioni del progetto, indirizzando le azioni complessive dell’attività progettuale. Qualora emergessero situazioni di criticità e conflitto, saranno affrontate da facilitatori professionisti con tecniche adeguate di negoziazione integrativa. Ogni incontro sarà convocato dalla cabina di regia e condotto con tecniche di facilitazione, al fine di garantire al TDN capacità operativa e di proficuo confronto. I partecipanti saranno convocati con tempistiche e modalità adeguate, tramite coinvolgimento diretto, condividendo l’ordine del giorno e gli orari di inizio e fine dell’incontro. Qualora vi fosse materiale di lavoro utile, questo sarà condiviso anticipatamente coi partecipanti al Tavolo. A conclusione di ogni incontro, un report degli esiti sarà condiviso con i membri. I Tavoli prevedono, oltre alla partecipazione degli attori sociali anche la presenza delle autorità locali con delega specifica e di facilitatori, nonché la partecipazione di ospiti esterni, tecnici ed esperti di settore, qualora possa essere utile ad approfondire i temi di lavoro.

Titolari della decisione

Unione Val d'Enza

Soggetti esterni

Regione Emilia-Romagna

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

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Bibbiano / Campegine / Cavriago / Canossa / Gattatico / Montecchio Emilia / San Polo D'Enza / Sant'Ilario D'Enza

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Il progetto di partecipazione è costruito fondamentalmente su tre fasi: una fase iniziale di condivisione e lavoro di cabina di regia interna, una fase di apertura ed una fase di chiusura. Per ciascuna fase sono previsti momenti inclusivi al fine di coinvolgere tutti i portatori di interesse locali per il raggiungimento degli obiettivi di definizione di azioni e ambiti prioritari di intervento relativamente all’adozione dell’Agenda Digitale Locale, per consegnare alle generazioni future un territorio in grado di rispondere tecnologicamente ai bisogni di partecipazione, sviluppo, inclusione, sostenibilità, occupazione, democrazia, uguaglianza, etica e giustizia, con un approccio focalizzando sulla dimensione del welfare locale. Al fine di raggiungere tali obiettivi, saranno coinvolti tutti i soggetti (cittadini singoli o organizzati, imprese e loro rappresentanze) direttamente interessati alle tematiche oggetto del percorso. Oltre a questi soggetti sarà coinvolta l’intera comunità locale, con un’attenzione particolare per le nuove generazioni ed i giovani adulti. Le metodologie che si andranno ad utilizzare mirano a favorire il confronto e l’emersione di bisogni, idee e priorità da parte di tutti i partecipanti, senza perdere di vista l’obiettivo di esplorare le principali dimensioni in cui si declina l’Agenda Digitale, individuando in modo condiviso priorità di indirizzo di azione e di intervento. La fase iniziale di CONDIVISIONE prevede il completamento dell’analisi di scenario locale, l’attivazione della cabina di regia intersettoriale, la programmazione delle attività e delle metodologie, il coinvolgimento dei firmatari dell’Accordo Formale accompagnato dalla mappatura degli attori rilevanti adottando tecniche di stakeholder analysis e attivazione del TDN. Questa fase prevede la realizzazione di un Metaplan con i sindaci, al fine di costruire la griglia di priorità da condividere con la comunità locale nelle azioni successive. In questa fase si attiveranno le relazioni con i referenti dell’Agenda Digitale Regionale, per la predisposizione del Profilo Digitale Locale e lo sviluppo di azioni mirate in chiave sperimentale e strategica insieme alla Regione Emilia-Romagna. La fase di APERTURA prevede il coinvolgimento diretto della comunità locale, e si articola in attività inclusive organizzate in modo da raggiungere con strumenti adeguati i diversi target, in funzione degli interessi condivisi e del contributo potenziale al percorso, in ottica di trasversalità e con un approccio di coinvolgimento a cerchi concentrici. Si apriranno le attività con un evento pubblico e conferenza stampa di presentazione; seguiranno azioni di tipo quantitativo tramite un questionario alla cittadinanza promosso su diversi canali online e un questionario rivolto alle scuole presenti sul territorio, in coordinamento con l’Istituto scolastico. Cuore del percorso sarà l’organizzazione di tavoli tematici guidati da facilitatori (in forma di World Café) a cui parteciperanno portatori di interesse o cittadini, al fine di individuare bisogni e proposte dal territorio. I tavoli che si attiveranno in linea generale saranno: Tavolo scuole, per i temi legati alla diffusione delle competenze digitali nei diversi livelli scolastici; Tavolo associazioni, per affrontare i temi di impatto sul terzo settore e sul sistema welfare; Tavolo imprese, per un confronto in merito alle priorità strategiche dal punto di vista del comparto produttivo in ottica welfare; Tavolo operatori del settore digitale, per ascoltare l’opinione competente di comunità di pratiche, coworking e spazi digitali presenti sul territorio; Tavolo PA servizi socio-sanitari, formazione e giovani, per individuare le priorità di settore; Tavolo PA servizi informativi, con attenzione particolare ai temi data manager, formazione, smartworking, SIT, servizi digitali ai cittadini. Il Tavolo di Negoziazione avrà una funzione di indirizzo, controllo e verifica costante sul percorso. Durante questa fase saranno realizzate le attività formative previste. Tutte le attività che si andranno a proporre sono pensate per essere modulabili sia in presenza che a distanza, al fine di non compromettere la possibilità di avanzamento del percorso qualora si verificassero situazioni di emergenza sanitaria. La fase di CHIUSURA vedrà la restituzione alla cittadinanza degli esiti del percorso: si prevede un evento pubblico di restituzione alla comunità, accompagnato da un’elaborazione interna da parte della cabina di regia degli esiti e dalla loro approvazione in sede di TDN. La definizione del DocPP rappresenta la conclusione del percorso e la traccia di Agenda Digitale Locale per l’Unione. A completamento del percorso, e a garanzia di un corretto recepimento delle indicazioni ricevute da parte dell’amministrazione, saranno previste azioni di monitoraggio in merito all’IMPATTO del percorso sulle scelte di adozione dell’Agenda Digitale

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Strumenti digitali utilizzati

Piattaforme on line per incontri in videoconferenza, questionari on line

Numero partecipanti (stimate o effettive)

350

Presenza femminile rilevata

Si

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Femminile

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Si

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Esperti della specifica materia trattata (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

World Cafè / Metaplan / Focus Group

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Obiettivo prioritario del percorso di partecipazione è l’individuazione, attraverso strumenti e metodologie inclusive, degli assi portanti e delle priorità strategiche per la DEFINIZIONE E ADOZIONE DELL’AGENDA DIGITALE LOCALE PER IL WELFARE, progetto che mette in dialogo amministrazioni locali, attori del territorio, terzo settore, imprese, istituzioni e cittadinanza, in coerenza con la strategia regionale e con gli obiettivi dell’Unione. Obiettivo trasversale è il COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI PORTATORI DI INTERESSE, in un percorso che renda gli attori sociali i protagonisti nella definizione dei bisogni e delle priorità strategiche di risposta alle sfide digitali del prossimo futuro per la tenuta del contesto sociale. Si promuoverà il COINVOLGIMENTO ATTIVO E PARTECIPE DELLE FASCE GIOVANI, definendo priorità e azioni legate ai temi dello sviluppo di competenze e all’orientamento scolastico, attivando un coinvolgimento calato sui bisogni del target di riferimento. Centrale nel percorso di partecipazione è l’ATTIVAZIONE DEL PERSONALE PUBBLICO, promuovendo la cultura inclusiva e incentivando la diffusione delle conoscenze e competenze in materia con azioni formative e di coinvolgimento intersettoriale sui temi della transizione digitale. Oltre agli obiettivi strettamente connessi al contesto locale e all’oggetto del percorso che si propone, sarà monitorato il perseguimento di OBIETTIVI DI PROMOZIONE DELLA CULTURA PARTECIPATIVA, quali il miglioramento complessivo della qualità dell’azione progettuale dell’Unione, grazie all’attivazione di un dialogo inclusivo e collaborativo con la comunità locale e l’adozione di strategie di indirizzo territoriale che mettono al centro le persone nella scelta e nell’attuazione delle stesse. Inoltre, si persegue l’obiettivo di VALORIZZARE LE REALTÀ DEL TERRITORIO, stimolando un dialogo con gli attori impegnati in ambiti settoriali diversi, ma accomunati dall’impatto della transizione digitale.

Risultati Attesi

Definizione del DocPP del percorso e della traccia di Agenda Digitale Locale per l’Unione. A completamento del percorso, e a garanzia di un corretto recepimento delle indicazioni ricevute da parte dell’amministrazione, saranno previste azioni di monitoraggio in merito all’IMPATTO del percorso sulle scelte di adozione dell’Agenda Digitale.

Risultati conseguiti

Il principale esito del processo, in coerenza con quanto auspicato in fase di avvio attività, riguarda la raccolta di indicazioni da parte dei vari attori sul territorio in termini di aspettative e priorità per quanto concerne la transizione digitale locale, declinata in ambito welfare. Inoltre, tale obiettivo era affiancato da quello di attivare e alimentare reti collaborative con i portatori di interesse locali, che settorialmente potessero contribuire agli aspetti prioritari che si andavano definendo per quanto concerne l’individuazione di azioni strategiche in ambito di Agenda Digitale. Tali obiettivi sono stati raggiunto con la costituzione dei tavoli di lavoro e la stesura di un documento strategico nella forma dell’Agenda Digitale Locale di ampio spettro e precisa operatività. L’organizzazione di focus group facilitati professionalmente con attori locali, insieme ad amministratori, tecnici dell’Unione e personale di ADER ha portato ad una collaborazione positiva, disseminando idee e proposte, contaminando i settori e raccogliendo stimoli in modo strutturato per dare vita ad un documento organico e condiviso. Alcune priorità sono emerse durante il percorso, incontrando l’interesse trasversale degli amministratori locali già dalle fasi di discussione, quali ad esempio il tema relativo alle IOT e fragilità, grazie alle esperienze condivise dal personale di ADER.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Indice di partecipazione

30 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Il processo è progettato per consentire una partecipazione significativa dei principali attori del territorio dando diffusione alle informazioni e integrandole con attività di outreach (telefonate, inviti mirati, coinvolgimento delle scuole e dei più giovani, realizzazione incontri in presenza e su piattaforme), in modo da raggiungere tutti i target individuati. I soggetti considerati di rilevanza in quanto direttamente coinvolti in relazione all’oggetto del percorso partecipato sono stati invitati direttamente attraverso la sottoscrizione di un Accordo Formale iniziale, che li impegna ad attivarsi direttamente per la promozione e lo svolgimento delle attività previste. I soggetti firmatari sono: -Azienda Pubblica Servizi alla Persona “Carlo Sartori”: Azienda dell’Unione che gestisce Serv. sociale minori, Ufficio giovani, Centro Famiglie, servizi socio sanitari per anziani. E’ stato chiesto all’Azienda di partecipare per le importanti letture dei bisogni che derivano dal contatto con un’utenza varia e diversificata e per il successivo coinvolgimento nelle azioni che scaturiranno dal progetto; -Soc. Coop.va Creativ CISE - via Rosmini 1 Reggio Emilia, gestisce nel distretto servizi educativi domiciliari rivolti a famiglie con minori e con disabili e l’Ufficio giovani (per conto di ASP); promuove autonomamente molteplici iniziative rivolte a questa fascia di cittadini; -Centro formazione professionale CIOFS / FP- Bibbiano (RE) Via Venturi, 142: è punto di riferimento essenziale nella traduzione delle politiche rivolte ai giovani, particolarmente efficace anche quando è necessario raggiungere fasce con maggiori esigenze di inclusione; ha ramificate relazioni con le realtà produttive e le imprese del territorio; -Coop.va sociale Dimora d’Abramo - Reggio Emilia, via Normandia 26: opera nell’ambito dell’inclusione delle categorie fragili e può garantire una loro più ampia ed effettiva partecipazione ai percorsi progettuali. Il nucleo di base di soggetti firmatari sarà integrato con la sollecitazione diretta alle realtà organizzate presenti sul territorio, con un’ottica orientata al coinvolgimento diretto degli stakeholders potenzialmente interessati dalle conseguenze del percorso. Per questo si realizzerà, con gli uffici competenti in ottica intersettoriale, una mappatura delle realtà aggregative con tecniche di stakeholder analysis. Il percorso partecipativo verte sui temi della transizione digitale e del welfare, con una visione allargata e ricadute multisettoriali che stimolano il coinvolgimento di attori locali provenienti da associazionismo, volontariato, cultura, sport, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, mondo imprenditoriale, ecc. L’approccio della “porta aperta” prevede la sollecitazione di target non strutturati o di realtà organizzate non conosciute da sollecitare con azioni specifiche di comunicazione mirata, sia mediatica (ufficio stampa), sia online (social network), sia tramite i canali informativi istituzionali.

Modalità di inclusione

In linea generale, l’approccio per il reclutamento dei partecipanti è quello della “porta aperta”, svolgendo costanti azioni informative e sviluppando interventi di coinvolgimento a cerchi concentrici, ovvero ampliando le reti inclusive grazie alla funzione di cassa di risonanza del primo nucleo di soggetti coinvolti. Saranno inoltre attivate azioni, in coordinamento con le scelte del TDN, per aprire a candidature di soggetti interessati al percorso, adottare azioni specifiche per raggiungere realtà sociali che dimostreranno maggiore difficoltà a partecipare; individuare scelte di orari e sedi che vada incontro alle esigenze dei tempi di vita e di lavoro dei partecipanti, integrare i partecipanti con un campione rappresentativo di cittadini suddiviso per età, sesso ed estrazione sociale e culturale, favorendo la fascia delle giovani generazioni. A seguito dell’avvio del progetto, il processo partecipativo mantiene un approccio “aperto” al coinvolgimento di eventuali nuovi candidati a prendere parte al percorso partecipato o a sedere al TDN, oltre al cerchio dei primi soggetti costituiti dai firmatari dell’Accordo Formale. Gli incontri di cabina di regia e di attivazione del TDN prevedranno una fase di individuazione di ulteriori soggetti idonei a partecipare alle attività del percorso, che saranno sollecitati con contatto diretto. In particolare, saranno avviate attività mirate di coinvolgimento dei diversi target in base ai temi di lavoro attribuiti ai Tavoli da attivare, mobilitando le reti comunicative e divulgative adeguate per ciascun target. Attenzione sarà prestata ai giovani, con anche il coinvolgimento degli Istituti scolastici. Inoltre, saranno realizzate iniziative informative e sarà predisposto materiale promozionale del percorso da utilizzare per il contatto diretto con i frequentatori degli uffici e spazi pubblici. Altra attività riguarderà il coinvolgimento delle società sportive, ampliando il bacino di partecipanti in fasce di età giovanile. In fase di svolgimento, qualora emergessero associazioni, comitati o singoli cittadini interessati al tema a seguito dell’avvio del processo di partecipazione, spetterà al Tavolo di Negoziazione decidere in che forma coinvolgere tali soggetti, se includendoli direttamente al suo interno o raccogliendo le loro osservazioni e suggerimenti adottando le tecniche della DDDP ritenute di volta in volta più idonee. Il presidio continuativo sui canali di comunicazione previsto (attivando non solo canali informativi ma anche di interazione sociale) mira a garantire massima trasparenza e circolazione delle informazioni, al fine di intercettare eventuali nuovi interessati, in forma singola o associata, ai temi del percorso di partecipazione. Gli eventi saranno organizzati in coerenza con le norme sanitarie e in spazi accessibili anche da parte di target fragili.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Il percorso di partecipazione prevede il coinvolgimento di un team di progettisti e facilitatori professionisti. La strategia prevista integra azioni di informazione e sollecitazione della comunità con iniziative mirate a target di settore, da coinvolgere in modo trasversale nelle attività dei Tavoli tematici. APERTURA: si prevede un EVENTO di avvio, con presentazione dei temi e delle metodologie, promosso su tutta la comunità, i media e le associazioni. Seguirà la realizzazione di un Metaplan coi Sindaci dell’Unione, per definire gli assi portanti della strategia condivisa al fine di orientare il percorso di partecipazione. La comunità sarà attivata con la somministrazione di un QUESTIONARIO da predisporre digitalmente e promuovere sia online sia offline con l’ausilio di QR code. Un ulteriore QUESTIONARIO sarà realizzato in coordinamento con le scuole e rivolta agli studenti, con attenzione ai temi delle competenze e alle materie STEAM. L’attività di partecipazione principale si concentra sull’attivazione dei TAVOLI DI LAVORO TEMATICI, workshop condotti come Word Café per esplorare il tema della transizione digitale nelle sue declinazioni settoriali, mantenendo comunque il cappello delle 8 sfide dell’AD regionale e l’obiettivo di esplorare le ricadute sulla dimensione di welfare locale. I tavoli tematici ospiteranno gli attori della scuola, dell’associazionismo, delle imprese, degli operatori del digitale, dei servizi socio-sanitari, formazione e giovani e dei servizi informativi della PA. Il percorso si arricchisce di azioni FORMATIVE rivolte al personale della PA (Unione e Comuni), ma aperte ad altri attori del territorio o cittadini interessati. Inoltre, qualora durante il percorso partecipato si rilevassero significative divergenze di posizione tra i partecipanti non risolvibili con gli strumenti individuati e tali da inficiare i risultati del percorso partecipato, verranno attivate metodologie di gestione dei conflitti orientate alla negoziazione integrativa.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

CHIUSURA: l’attività di TDN porterà alla sintesi degli esiti, da sottoporre alla comunità con azioni di divulgazione e comunicazione, al fine di sistematizzare gli stimoli e gettare le basi per la stesura definitiva del DocPP. In questa fase finale, un ulteriore WORKSHOP facilitato con i Sindaci porterà alla condivisione del percorso e alla definizione del programma di adozione dell’Agenda Digitale Locale.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

L’articolazione delle attività di partecipazione sarà accompagnata e supportata da un piano di comunicazione, in modo da declinare strategia, contenuti, strumenti, piano mezzi e azioni di monitoraggio in funzione dei target da sollecitare, con obiettivi di informazione, trasparenza, promozione e accountability sugli esiti. Il cronoprogramma sarà definito dalla cabina di regia e dallo staff di comunicazione che si intende attivare, con competenze multiple in materia di ufficio stampa, graphic design e social media management. Le attività previste nel Piano di comunicazione comprendono le seguenti azioni. 1) LOGO E IMMAGINE COORDINATA. Logo e un naming del percorso partecipato mirano a dare identità al progetto e renderlo riconoscibile da tutta la comunità locale, garantendo continuità tra le azioni cadenzate nel corso dei mesi di coinvolgimento della comunità. 2) ELABORAZIONE MATERIALI GRAFICI. Saranno sviluppati prodotti dal taglio informativo, promozionale o di rendicontazione, realizzati con grafica coordinata e utilizzabili online e offline. L’azione prevede la realizzazione di locandine, flyer, cartoline da diffondere sul territorio, presso le strutture comunali e tramite la rete di associazioni del territorio; la predisposizione di banner, testate, copertine, animazioni e altri contenuti ad uso digitale, per pagine social, sito web, gruppi whatsapp, questionario, comunicazioni e inviti email; totem o vele mobili, da usare durante le iniziative; strumenti di lavoro per gli eventi partecipati (cartelline, schede, poster, mappe, ecc.). 3) AREA WEB DEDICATA. Il sito dell’Unione verrà arricchito con un’area dedicata alla partecipazione, strutturata in modo da agevolare la navigazione dei contenuti, nel quale saranno raccolti in particolare: documentazione amministrativa e tecnica relativa al processo di partecipazione; calendario delle attività di partecipazione; reportistica e contenuti emersi dal processo di partecipazione; materiali grafici. L’area web sarà raggiungibile dalla homepage attraverso un banner dedicato. 4) PRESIDIO SOCIAL NETWORK. I contenuti del percorso saranno diffusi anche tramite le pagine Facebook già attive dell’Unione e dei Comuni associati, in modo da sfruttare la fanbase esistente per promuovere gli eventi e condividere gli esiti. 5) PRESIDIO UFFICIO STAMPA. Si istituisce un presidio delle attività rivolte ai media, realizzando una conferenza stampa di avvio e almeno 4 comunicati stampa durante il percorso, in occasione delle attività pubbliche e della restituzione finale del percorso. 6) INCONTRI INFORMATIVI. L’amministrazione prevede incontri mirati e contatti diretti con opinion leader e portatori di interesse interessati, al fine di promuovere il progetto e invitare la disseminazione dei materiali e dei contenuti dello stesso presso i relativi contatti e associati.

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1769 del 02/11/2021

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Unione di Comuni

Premialità Tecniche

Settore

Politiche di sostegno alla transizione digitale

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

L’attività di monitoraggio e di controllo sarà attivata già in fase progettuale, individuando indicatori quali-quantitativi utili a monitorare l’andamento del percorso, gli output di lavoro e le ricadute a livello di outcome e outgrowth, ovvero la capacità di generare un cambiamento nella percezione delle politiche pubbliche grazie all’approccio partecipativo. Si intende infatti valorizzare la valutazione quale parte integrante del processo inclusivo stesso, facendone uno strumento di condivisione con gli attori coinvolti nel percorso. Per tale ragione, l’introduzione di elementi legati alla valutazione degli esiti sarà oggetto di confronto nei tavoli di coordinamento, cabina di regia e TDN in primis, con un ruolo centrale in capo al Comitato di Garanzia locale. Il Comitato sarà istituito ad avvio di percorso con il coinvolgimento di un dipendente dell’Unione dedicato all’attività di coordinamento, affiancato da altri due membri a nomina del TDN, al fine di garantire imparzialità e rappresentanza degli attori territoriali interessati al processo di partecipazione. Un membro del Comitato di Garanzia sarà individuato in qualità di esperto di processi partecipativi, con la finalità di fornire un punto di vista competente in merito alle scelte metodologiche attuate. Il Comitato di Garanzia si coordinerà autonomamente, garantendo almeno 3 occasioni di confronto per stimolare gli strumenti di valutazione ad avvio percorso e monitorare la reportistica delle attività. Il Comitato di Garanzia si raccorderà con la Cabina di Regia e il TDN tramite il team di facilitatori individuato. Nella sua costituzione saranno garantiti criteri di parità di genere (almeno 60% di donne) e sollecitata la presenza di giovani. Complessivamente, le attività saranno monitorate tramite la redazione di report su struttura predefinita, raccogliendo dati che possano fare luce sugli aspetti significativi ai fini della valutazione di percorso, individuando indicatori relativi a: capacità di sollecitazione (rapporto tra piano mezzi di comunicazione e ritorno di partecipazione), inclusività degli incontri (numero di partecipanti, tipologia, fasce di età, attivazione di nuovi soggetti…), qualità del processo (coerenza tra strumenti, aspettative e risultati), impatto della partecipazione sulla programmazione locale (maggiore empowerment, alimentazione della fiducia, proposte innovative in termini di servizi, soddisfazione percepita, capacità di stimolare percorsi integrativi, produzione di patti civici…). Le attività saranno accompagnate da rilevazioni nella soddisfazione dei partecipanti, sia in merito alle metodologie sia in merito alla percezione di empowerment e di possibilità di incidere sulle scelte e sull’organizzazione dell’Ente.

Formazione del personale

1

Descrizione delle attività di formazione

Il personale dell’Unione non ha partecipato ad iniziative formative della Regione; questa prima esperienza di partecipazione vuole essere l’occasione per candidare i dipendenti coinvolti alla frequentazione dei corsi previsti in sede regionale nel 2022. Al fine di promuovere e incentivare l’acquisizione di competenze nel campo della partecipazione, si prevede di sviluppare un ciclo seminariale rivolto al personale dell’Unione coinvolto nel percorso, e aperto a dipendenti interessati (dell’Unione e dei Comuni associati) e alla rete di sottoscrittori dell’Accordo Formale e ai partecipanti al TDN. La diffusione della conoscenza delle pratiche e degli strumenti della democrazia partecipativa e deliberativa rappresenta un arricchimento complessivo per gli attori locali, disseminando approcci innovativi di relazione tra decisore e portatori di interesse. L’attività di formazione si struttura in 4 incontri che accompagneranno il personale durante il percorso di partecipazione. 1) PARTECIPAZIONE E DEMOCRAZIA: l’obiettivo è fornire ai partecipanti una cornice socio-politica di riferimento, per inquadrare il rapporto tra democrazia rappresentativa e diretta, comprendendo l’origine delle esperienze e delle metodologie, interpretando l’evoluzione nell’empowerment delle comunità. 2) LA PARTECIPAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA: si approfondirà l’evoluzione della normativa regionale, approfondendo gli aspetti caratterizzanti l’approccio emiliano-romagnolo e analizzando gli elementi qualitativi per la progettazione. Si conosceranno gli altri modelli normativi regionali presenti in Italia, evidenziando affinità e divergenze. 3) GLI STRUMENTI DELLA PARTECIPAZIONE: incontro dedicato agli strumenti e alle metodologie più diffuse (focus group, OST, world café, metaplan, EASW, ecc.), calandole sui settori principali di attivazione (urbanistica, lavori pubblici, cultura, welfare, ecc.). Di ciascuna metodologia saranno presentate le caratteristiche e gli specifici obiettivi, Durante l’attività sarà inoltre approfondita l’attività di pianificazione strategica, al fine di fornire una cassetta degli attrezzi utile a progettare un percorso di partecipazione coerente. L’attività sarà accompagnata da simulazione progettuale con i partecipanti. 4) LA GESTIONE DEI CONFLITTI: saranno forniti approcci e tecniche utili allo scioglimento di situazioni di impasse decisionale. La formazione verterà sulla trasformazione dei conflitti da una negoziazione di tipo posizionale o distributiva a una di tipo integrativo o creativo. Una simulazione di gruppo aiuterà a completare l’attività.

Istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Soggetti che non hanno ricevuto contributi dal bando partecipazione nell’ultimo triennio

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Giovani

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Bonus integrazione settori

Riserva di posti

Unioni di Comuni

Allegati

01 - Scheda progetto

media/unione_vandenza_progetto_bando2021.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

media/unione comuni val d'enza docpp.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

media/unione val d'enza relazione finale sito.pdf /

04 - Presa d'atto Ente Titolare della decisione

media/unione val d'enza relazione presa d'atto.pdf

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 02/07/2023