Regione Emilia-Romagna

Monitoraggio partecipato della biodiversità in agricoltura biologica e nel territorio

Hai gestito, partecipato o hai info su questo processo? Integra le informazioni
CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2021

Anno Finanziamento

2021

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Anno di avvio

Anno di chiusura

2022

Data inizio del processo

14/02/2022

Data fine del processo

25/07/2022

Durata (mesi)

5

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale

Il CdG sarà istituito come un comitato tecnico-scientifico composto da tre soggetti terzi esterni al processo (e non facenti parte quindi né del soggetto proponente né di quello decisore) che avranno il compito di monitorare tutti gli aspetti qualitativi del percorso nonché il corretto svolgimento del processo in tutte le sue fasi.

Struttura responsabile del processo

Rete Humus – Rete Sociale per la Bioagricultura Italiana

Indirizzo

Via G.B. Bellucci, 1, 41058 Vignola

Tavolo di Negoziazione

l TDN è l’organo di coordinamento, controllo e condivisione degli obiettivi, dei contenuti e delle modalità di coinvolgimento del percorso, nonché uno spazio di confronto aperto a tutte le realtà ed i soggetti del territorio che manifestano il loro interesse a prendere parte al processo partecipativo nelle sue fasi organizzative. Il TDN sin dalle prime sedute sarà composto dal nucleo dei sottoscrittori dell’accordo formale e dai soggetti formali portatori di interesse sollecitati successivamente all'apertura: parteciperanno inoltre anche i referenti della Cabina di Regia in rappresentanza dell’ente decisore e del proponente. Il TDN sarà moderato da un facilitatore che durante l’incontro di insediamento condividerà con i partecipanti alcune linee guida per la gestione dei lavori del TDN, che successivamente all’approvazione dei soggetti presenti fungerà da regolamento per l’attività. Saranno accolti nuovi soggetti previo colloquio con i referenti della Cabina di Regia e approvazione degli altri membri del TDN. Le convocazioni e gli ordini del giorno saranno pubblici, sono inoltre previsti degli inviti mirati ai componenti già inclusi nel gruppo. Tutti gli incontri saranno condotti da facilitatori con le metodologie tipiche del focus group, delle creative briefing session, del world cafè, di opera e del visual thinking. Per ogni incontro sarà aggiornato il registro presenze dedicato e al termine sarà redatto un report che sarà reso pubblico e diffuso ai partecipanti via mail. Il TDN si incontrerà con cadenza bimensile, prevedendo degli incontri aggiuntivi qualora vi fosse la necessità o venisse richiesto dai componenti. Durante la prima seduta si avvierà formalmente il processo, verranno condivise le fasi, gli obiettivi, la mappatura dei soggetti da includere, la strategia ed una prima ipotesi di calendario, verranno inoltre ricordati gli impegni ed i ruoli di ciascun componente (come definito nell’accordo formale); verrà discussa anche la composizione del Comitato di Garanzia. Il TdN intermedio avrà come obiettivo quello di verificare lo sviluppo e la coerenza del processo rispetto agli obiettivi prefissati; mentre quello conclusivo avrà come finalità la valutazione e l’approvazione delle proposte contenute nel Documento di Proposta Partecipata. L'ordine del giorno, disposto dal Referente del percorso, verrà inviato per tempo al gruppo così da consentire a ciascuno di inserire le proprie proposte. Le comunicazioni tra i componenti avverranno via mail, telefono e saranno gestite, anche in forma individuale, dai facilitatori così da raccogliere in maniera più diretta e informale feedback e altri elementi utili. Eventuali conflitti interni saranno gestiti all’interno delle normali attività di facilitazione prevedendo l’applicazione del metodo del consenso e la comunicazione non violenta, ovvero una risoluzione che ha come obiettivo quello di pervenire a una decisione consensuale e senza contrasti.

Soggetto beneficiario dei contributi

Rete Humus

Titolari della decisione

Unione Terre di Castelli

Soggetti esterni

Università Verde Bologna APS - Centro Antartide

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

media/odp_files/unione_terredicastelli.jpg
Castelnuovo Rangone / Castelvetro Di Modena / Guiglia / Marano Sul Panaro / Savignano Sul Panaro / Spilamberto / Vignola / Zocca

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Il processo partecipativo si articolerà in una serie di fasi che guideranno i partecipanti in un’analisi più approfondita del contesto, attraverso una mappatura dei bisogni e delle opportunità presenti sul territorio dell’Unione Terre di castelli specialmente in relazione ai temi legati alla biodiversità in ambito di agricoltura biologica, e a seguire alla definizione e realizzazione di alcune azioni sperimentali che rappresentino la base per costruire una strategia di lungo periodo per sviluppare, implementare un sistema di monitoraggio partecipato volto a promuovere pratiche agricole più sostenibili e di valorizzare il capitale sociale ed economico connesso all’agricoltura biologica ed al presidio del territorio. In una prima fase di CONDIVISIONE del percorso saranno istituiti il Tavolo di Negoziazione e la Cabina di regia del progetto intersettoriale che includerà il soggetto promotore e il decisore. In questa fase sarà data particolare attenzione all’inclusione di nuovi soggetti strategici nel TdN, per andare poi a definire in maniera condivisa e più dettagliata cronoprogramma e modalità di svolgimento del processo. In particolare saranno mappate e coinvolte aziende agricole, associazioni di categoria, operatori economici del territorio ma anche istituzioni, associazioni e scuole oltre alla cittadinanza del territorio dell’Unione. In questa fase sarà altresì data particolare attenzione all’attività di costruzione di una rete iniziale a supporto del percorso: è fondamentale che i soggetti coinvolti nel Tdn e gli altri portatori di interesse territoriali entrino in una modalità di lavoro collaborativa e rivedano in maniera proficua le loro relazioni di interdipendenza. Nella fase di APERTURA sarà data particolare attenzione alla comunicazione del processo in ottica di trasparenza e con l’obiettivo di raggiungere la maggior parte dei soggetti interessati a questi temi organizzando un primo incontro pubblico di racconto del percorso. A seguito dell’apertura il percorso si aprirà con una fase di ascolto che si svolgerà in particolare attraverso il primo incontro del percorso partecipativo vero e proprio con metodologie riconducibili al word cafè, ma anche alla search conference e al mapping: si costruiranno quindi delle mappe anche geografiche delle necessità in campo e delle buone pratiche. Saranno in parallelo messi in campo con la stessa finalità alcuni strumenti paralleli sia digitali, come un questionario online per tutta la cittadinanza, sia analogici come delle interviste sul campo nei maggiori luoghi di incontro dei Comuni dell’Unione e tra le aziende locali. Un secondo momento, con il supporto di esperti tecnici agronomi ed esperti di reti sociali, guiderà i partecipanti in un primo lavoro di definizione di linee guida di implementazione e valorizzazione di un sistema di monitoraggio partecipato della biodiversità in ambito di agricoltura biologica, dall’altra nell’ideazione di alcune azioni sperimentali che saranno divise in azioni di formazione e sperimentazioni. Una terza fase sarà dedicata a co-progettare e realizzare queste sperimentazioni in alcune aziende agricole locali, creando anche occasioni di valutazione utili a impostare l’evoluzione del sistema di monitoraggio partecipato della biodiversità in agricoltura biologica e nel territorio. La fase di CHIUSURA prevede momenti di restituzione pubblica degli esiti del percorso, che potranno avere luogo sia nell’ambito dell’attivazione delle azioni sperimentali ma anche in un appuntamento pubblico dedicato e attraverso strumenti digitali e cartacei da diffondere a tutta la collettività. Il DocPP includerà le linee guida, redatte anche a partire dalle sperimentazioni nate sul campo. Il percorso, attraverso questo documento e attraverso la valutazione delle azioni sperimentali, coinvolgerà più policies locali e impatterà sui procedimenti decisionali dell’Unione Terre di castelli in materia di sostenibilità ambientale applicata ai temi della biodiversità nell’ambito dell’agricoltura biologica, andando a dare corpo a politiche intersettoriali a tutti gli effetti. Tutto il percorso sarà orientato alla massima trasparenza e all’inclusività secondo il principio della porta girevole per il quale i soggetti del territorio potranno entrare in qualsiasi momento nei lavori così come uscirne quando lo ritengono opportuno. L’attività intersettoriale dell'Unione sarà anche finalizzata a mettere in campo strategie inclusive ed efficaci di collaborazione fattiva dell’ente stesso con i soggetti agricoli locali con particolare riferimento anche alla cooperazione e facilitazione nelle azioni sperimentali.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Strumenti digitali utilizzati

questionari online e utilizzo dei canali social

Numero partecipanti (stimate o effettive)

150

Presenza femminile rilevata

Si

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Femminile

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Si

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

World Cafè / OST (Open Space Technology) / Metodologia Opera

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Obiettivi Specifici l’identificazione collaborativa di un set di sperimentazioni da realizzarsi grazie all’apporto della rete dei soggetti coinvolti, creando anche occasioni di valutazione utili a impostare l’evoluzione del sistema di monitoraggio partecipato della biodiversità in agricoltura biologica e nel territorio; il consolidamento di una rete locale di soggetti sensibili ai temi della biodiversità in ambito di agricoltura biologica; la definizione di un set di linee guida per l’Unione Terre di castelli finalizzate a definire strategie volte ad implementare e valorizzare un sistema di monitoraggio partecipato della biodiversità in ambito di agricoltura biologica; contribuire ad identificare progettualità di lungo periodo sul fronte della sostenibilità volte a promuovere pratiche agricole più sostenibili e di valorizzare il sistema sociale ed economico connesso all’agricoltura biologica ed al presidio del territorio; Obiettivi Generali Attivare le energie civiche cittadine e abilitarle attraverso il protagonismo delle Amministrazioni dell’Unione Terre di Castello; avviare un lavoro di formazione interna all’Unione orientato a potenziare strumenti volti a stimolare la partecipazione della cittadinanza e dei soggetti del territorio alle scelte in materia di agricoltura biologica; dare attuazione in maniera innovativa alle strategie UE sulla biodiversità e sull’agricoltura sostenibile; l’impostazione di un lavoro di continuità per questo tipo di esperienze sia dal punto di vista dell’Unione che della sollecitazione della cittadinanza; la diffusione di maggiore sensibilità, individuale e collettiva, rispetto ai temi dello sviluppo sostenibile applicato all’agricoltura locale; l’integrazione tra l’azione del privato e del pubblico attraverso l’attivazione di progettualità civiche supportate dall'Unione e l’empowerment della comunità in senso ampio (amministrazione e società civile) nell’individuare, costruire, attivare e realizzare azioni progettuali condivise; la promozione, all’interno dell'ente pubblico di politiche trasversali e non settorializzate per favorire lo sviluppo e l'efficienza dell’azione pubblica; la promozione di uno sviluppo cooperativo e solidale del tessuto sociale; l’avvio di un lavoro di formazione interna alla pubblica amministrazione orientato a potenziare in maniera strutturata le dinamiche di amministrazione condivisa attraverso le sensibilità individuali, l’organizzazione e la dotazione di strumenti adeguati a fare della collaborazione e della partecipazione un tratto distintivo dell’operato dell’amministrazione

Risultati Attesi

Risultati principali L’attivazione delle azioni sperimentali e l’impostazione di un lavoro di continuità legato monitoraggio partecipato della biodiversità in ambito di agricoltura biologico; definizione di un modello condiviso di monitoraggio partecipato della componente di biodiversità e di agricoltura sostenibile; La valorizzazione delle eccellenze locali in ambito di produzione e trasformazione di prodotti biologici Risultati generali la valorizzazione delle energie civiche territoriali e il loro coinvolgimento attivo nel dare forma al futuro del territorio; la creazione di canali e opportunità per valorizzare e stimolare il protagonismo civico in ambito agricolo anche al di fuori delle associazioni classicamente impegnate su questo fronte; la realizzazione collaborativa e integrata dei progetti sperimentali condivisi; la sperimentazione di un sistema organizzativo interno dell’Unione che possa fare della partecipazione un tratto distintivo dello sviluppo dell’agricoltura locale; l’individuazione di interventi e progettualità specifiche in risposta alle esigenze e bisogni emersi del percorso, da inserire nella programmazione dell’ente.

Risultati conseguiti

Grazie al percorso sono state realizzate 5 azioni sperimentali in differenti Comuni e contesti dell’Unione. Il percorso ha portato alla definizione sistema di monitoraggio partecipato della biodiversità esportabile a differenti contesti ed aree territoriali. Gli incontri pubblici sono stati un’occasione per promuovere, far conoscere e valorizzare i prodotti agricoli di eccellenza del territorio, (vino, ciliegio, castagno, ecc...).

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Indice di partecipazione

30 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

La biodiversità svolge un ruolo vitale nel fornire alle persone cibo, acqua dolce e aria pulita. È importante per il mantenimento dell'equilibrio della natura e imprescindibile per l'ambiente e per la lotta ai cambiamenti climatici. Gli attori già coinvolti che hanno sottoscritto l’Accordo Formale rappresentano i riferimenti ed i presidi di una rete di realtà attive principalmente sul territorio: Unione Terre di Castelli, Podere Prasiano, Azienda Tizzano, Azienda Agricola I Toschi e Azienda Agricola Biologica La Bifolca. La rete dei soggetti territoriali già inclusi nel percorso è intercomunale grazie al coinvolgimento dell’Unione Terre di castelli. Saranno inoltre sollecitate e invitate a prender parte ai momenti di discussione pubblica le realtà formalizzate che operano nella valorizzazione socio-culturale dell’Unione, da organizzazioni di volontariato ad associazioni, aziende agricole, realtà commerciali ed imprese, fino ai gruppi informali (collettivi, comitati e gruppi/compagnie locali). Per definire una prima mappatura degli attori locali verranno consultati i database dell’Unione e degli otto Comuni coinvolti ma soprattutto verrà effettuato un lavoro di mappatura delle reti funzionali agli obiettivi del progetto partendo dagli attori formalizzati e da quelli presenti nel territorio anche grazie al contributo dei componenti del TDN. Sarà la Rete Humus, in accordo con i membri della Cabina di Regia, a sollecitare e includere i nuovi soggetti attraverso contatti diretti telefonici, mail e incontri mirati o anche al passaparola. Gli stessi sottoscrittori dell’accordo formale fungeranno da volano per intercettare nuovi soggetti interessati. Il processo coinvolgerà con maggiore attenzione i soggetti interessati al tema dell'agricoltura biologica, ma sarà in ogni caso aperto a tutti i cittadini che desiderano partecipare senza distinzioni di genere, di abilità, di età, di lingua e di cultura: una specifica campagna di promozione sarà condotta sia attraverso il web ed i canali più tradizionali (manifesti, locandine, articoli e note stampa), sia con mezzi non convenzionali ed alternativi propri del guerrilla marketing e dell’ambient advertising.

Modalità di inclusione

In occasione dell’avvio del percorso, già dai primissimi momenti di lancio, è prevista una nuova fase di sollecitazione di altri soggetti cittadini che andranno a strutturare in maniera più completa il gruppo dei partecipanti. Verranno inviate delle comunicazioni mirate (email, telefonate, proposta di incontri dedicati) da parte della Rete Humus insieme all’ente decisore ai soggetti potenzialmente interessati e a tutte le realtà che saranno incluse nella mappatura sovracomunale che non hanno sottoscritto l’accordo formale. Il TdN sarà anche invitato, durante l’incontro di insediamento, a ragionare su come collaborare all’inclusione di nuovi soggetti. Particolare attenzione nel percorso sarà data al coinvolgimento dei singoli cittadini, con attenzione alle differenze di abilità, di lingua e di cultura, appartenenza politica. In questo senso, saranno identificati dei soggetti strategici per la diffusione ed un coinvolgimento capillare, anche informale, sul territorio: saranno costruite particolari alleanze con le associazioni di categoria per diffondere la comunicazione, ma saranno anche individuati soggetti particolarmente attivi nelle realtà aggregative e associative territoriali quali testimoni privilegiati del percorso. Si prevede ad esempio di promuovere eventi nelle aziende agricole biologiche piuttosto che nelle realtà dell’agricoltura sociale per un più ampio coinvolgimento dei cittadini e degli altri stakeholder. Anche insieme alle realtà già sollecitate e incluse, saranno messi in campo strumenti di comunicazione diretta (online e offline): incontri, creazione di gruppi Whatsapp e Facebook, liste broadcast, e anche interviste di strada. Sarà compito del TDN, grazie a specifici Focus Group dedicati, valutare la rappresentatività del gruppo e l’effettiva inclusione dei vari punti di vista, valutando (ove necessario) la realizzazione di specifiche azioni di engagement territoriale. Durante tutto il percorso verrà mantenuta la porta aperta e verranno organizzati anche dei momenti di socializzazione tra la comunità e dei workshop pratici (realizzazione interventi sperimentali). Chiunque vorrà partecipare al percorso potrà inviare la propria adesione informando il referente del percorso, tutti i contatti saranno visibili nella sezione dedicata del sito di progetto, o presentandosi direttamente agli appuntamenti. Un’ulteriore azione si svilupperà attraverso il rilancio di contenuti (calendario attività, foto, report,..) sugli spazi web dell’Unione e dei Comuni coinvolti e attraverso la comunicazione via stampa e le pubbliche affissioni. Si prevedono anche altre forme non convenzionali di comunicazione proprio per attirare maggiormente l’attenzione e raggiungere un pubblico più ampio (ambient advertising). Infine, attraverso un sistema di comunicazione interno all’ente saranno coinvolti ed informati i dipendenti comunali e dell’Unione che potranno partecipare alle diverse fasi di progetto, incontri e momenti formativi dedicati.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

In fase di apertura verrà organizzato un evento pubblico di lancio aperto a tutta la cittadinanza che prevedrà la presentazione del percorso e un momento di sollecitazione dei partecipanti. Sarà poi organizzato il primo incontro pubblico partecipativo organizzato attraverso le metodologie del world cafè, e del focus group accompagnate da azioni di mapping a partire dalle esigenze del territorio. Questo appuntamento darà avvio alla fase di ascolto e mappatura dei bisogni ma anche della ricognizione dei progetti già attivi sul territorio. La parola ai cittadini verrà data anche attraverso un sondaggio e anche attraverso alcune interviste di strada. Tutta questa fase sarà accompagnata da una comunicazione coordinata e supportata dal TdN. Parallelamente verranno realizzate delle interviste a dei testimoni privilegiati, secondo la tecnica dell’ascolto attivo e del coinvolgimento empatico. Nella fase intermedia è previsto l’utilizzo della tecnica dell’OST, sarà organizzato un secondo appuntamento attraverso il quale i partecipanti saranno guidati nell’individuare temi e priorità su cui agire in ambito di sostenibilità, biodiversità e agricoltura biologica. Un secondo incontro, condotto come laboratorio di idee, farà sì che i sottogruppi opportunamente guidati arrivino anche all’ideazione in un primo momento e alla realizzazione poi delle azioni sperimentali da realizzarsi già durante il progetto, che saranno poi valutate in maniera partecipata attraverso OPERA

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

CHIUSURA: si realizzeranno dei momenti di restituzione pubblica dove saranno valutati gli esiti delle azioni sperimentali sia nell’ambito dell’attivazione e inaugurazione delle stesse ma anche in un appuntamento pubblico dedicato e attraverso strumenti digitali e cartacei da diffondere a tutti i soggetti, partecipanti e non. Quanto recepito da questi momenti sarà utile alla stesura delle proposte contenute nel DocPP consegnate all’ente decisore. Le divergenze verranno gestite attraverso il metodo della mediazione win-win ovvero il raggiungimento di un accordo di conciliazione che soddisfi tutte le parti, qualora si verificassero episodi significativi di conflitto si ricorrerà alla negoziazione integrativa

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Nella fase di condivisione del percorso, in accordo con Cabina di Regia e TDN, sarà predisposto un piano di comunicazione per declinare azioni e strumenti volti a comunicare con la massima trasparenza il processo in tutte le sue fasi. Il piano utilizzerà al meglio i canali e gli strumenti di cui l’ente decisore, i comuni coinvolti e il soggetto proponente già dispongono, prevedendo l’attivo coinvolgimento del TdN e di tutti quei soggetti che possano contribuire ad una promozione capillare. Il piano prediligerà una diffusione della comunicazione digitale, più sostenibile ed ecologica, limitando la produzione di materiali cartacei. Come primo step si realizzerà un’immagine coordinata del processo (logo, font, palette colori, impostazione dei materiali): in questo modo il percorso sarà chiaramente riconoscibile da tutti gli attori. Sarà fin dall’inizio del percorso aperta una sezione dedicata sul sito della Rete Humus collegata anche dalla home del sito dell’Unione Terre di castelli: la pagina sarà via via aggiornata con tutti i materiali del percorso, la descrizione del progetto, gli appuntamenti, report, contatti, Odg, video, foto DocPP e altro. Il piano di comunicazione sarà articolato in due dimensioni, quella della comunicazione esterna (rivolta a tutto il territorio) e quella interna (rivolta ai partecipanti e le realtà coinvolte). La comunicazione esterna includerà attività di produzione news per i siti del soggetto richiedente e degli enti pubblici coinvolti post sui social, newsletter, gruppi Whatsapp, diffusione di locandine e di flyer in alcuni luoghi di aggregazione strategici, attività dedicata di ufficio stampa, un presidio attivo dei social network accanto all’incontro pubblico di lancio del percorso. Anche i soggetti del TDN saranno coinvolti a condividere informazioni e contenuti sui loro canali, cartacei web e social e in particolare a dedicarsi al passaparola. La comunicazione interna si occuperà di tenere sempre informati e aggiornati i partecipanti e i soggetti interessati attraverso un contatto diretto tramite e-mail e chiamate. Chiunque potrà richiedere informazioni e chiarimenti contattando il responsabile o i facilitatori del percorso i cui contatti saranno pubblici. In fase di apertura e di realizzazione degli interventi sperimentali si prevede anche l’attivazione di modalità non convenzionali di comunicazione proprie del guerrilla marketing e dell’ambient advertising (installazioni sul territorio, ecc). Gli esiti del processo saranno comunicati tramite incontro pubblico di presentazione. Tutte le attività saranno utili al coinvolgimento dei cittadini e in termini di trasparenza e di accessibilità garantendo a chiunque la consultazione libera e pubblica di tutti i materiali: tutte le azioni del percorso infatti, incluse le interviste di strada, gli incontri pubblici, avranno una forte componente comunicativa.

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1769 del 02/11/2021

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Soggetto privato

Premialità Tecniche

Settore

Politiche per lo sviluppo sostenibile

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

L’attività di monitoraggio e di valutazione sarà continua, avverrà sia durante che dopo la chiusura del processo, sarà a cura del TdN unitamente al Comitato di Garanzia con momenti aperti al gruppo ampio dei partecipanti. Sarà compito del TdN monitorare, durante il percorso, il livello di partecipazione, il livello di rappresentatività, l’effettiva inclusione dei vari punti di vista, il clima della partecipazione ed il grado di soddisfazione dei partecipanti. Le valutazioni del Tavolo saranno condivise con il Comitato di garanzia. Il CdG sarà istituito come un comitato tecnico-scientifico composto da tre soggetti terzi esterni al processo (e non facenti parte quindi né del soggetto proponente né di quello decisore) che avranno il compito di monitorare tutti gli aspetti qualitativi del percorso nonché il corretto svolgimento del processo in tutte le sue fasi. I garanti saranno tre, come le aree tematiche da cui dovranno pervenire i componenti: partecipazione e costruzione di reti sociali, bioagricoltura e sviluppo rurale, tutela della biodiversità. Questo nucleo verrà formalizzato dal TdN, sarà istituito fin dall’inizio del percorso ed opererà in piena autonomia con la possibilità di richiedere aggiornamenti allo stesso TdN o al referente del processo partecipativo. I garanti saranno invitati a prendere parte a tutti i momenti del percorso: dal TdN, agli incontri pubblici e alle azioni sul campo. Sarà compito del curatore del percorso aggiornare il CdG sulle attività in programma condividendo report e informazioni in corso d’opera. I garanti avranno inoltre il compito di verificare la redazione ed i contenuti le proposte contenute nel DocPP, documento che sarà sottoposto alla valutazione congiunta del Comitato e dei componenti del TdN durante il tavolo finale. A fine percorso saranno organizzati momenti di valutazione partecipata del percorso e delle azioni sperimentali che oltre al TdN coinvolgeranno il gruppo ampio dei partecipanti e, in momenti riservati, lo staff dell’Unione. Nei 12 mesi successivi alla chiusura del percorso verranno realizzati degli incontri di aggiornamento periodici tra i componenti del TdN, CdG e l’ente decisore per condividere le decisioni che daranno seguito alle proposte contenute nel DocPP. L’Unione dovrà pertanto dare un riscontro pubblico rispetto a quanto emerso da questi momenti di confronto pubblicando aggiornamenti online ed inviando comunicazioni ai partecipanti del percorso che dovranno chiarire l’impatto che le proposte hanno avuto sulle decisioni dell’ente e sulla comunità. L’attività di monitoraggio dovrà inoltre considerare il rispetto degli impegni per il raggiungimento delle proposte assunti dai firmatari dell’accordo formale e dai di nuovi soggetti intercettati in corso d’opera. Trascorsi i 12 mesi sarà realizzato un momento pubblico per condividere gli esiti del monitoraggio e sviluppare ulteriori riflessioni sul tema delle azioni di supporto valorizzazione della biodiversità in agricoltura biologica

Formazione del personale

1

Descrizione delle attività di formazione

Il percorso contempla tra le proprie attività l’attivazione di un percorso di sviluppo delle competenze del personale interno all'ente che sarà strutturato a partire dalle esigenze riscontrate dai tecnici coinvolti nella Cabina di Regia. Il percorso formativo non sarà rivolto solamente ai tecnici del Unione, ma sarà aperto anche agli amministratori, ai dipendenti dei Comuni coinvolti, ai cittadini che ne faranno richiesta, ovvero a tutti i soggetti del territorio interessati ai temi della democrazia partecipativa e delle strategie di sviluppo sostenibile locale in particolare rispetto alle strategie sulla biodiversità e sull’agricoltura. Sarà attivato un ciclo di tre incontri affiancati da momenti di formazione sul campo rivolti ai tecnici più direttamente coinvolti nel percorso. Tra gli argomenti trattati vi saranno: la legge regionale 15/2018, le metodologie e le tecniche per la facilitazione e la gestione dei processi di empowerment territoriale con focus legati alla sostenibilità, gestione dei conflitti, metodologie e principi per l’attivazione di interventi sperimentali. I moduli saranno realizzati da docenti universitari, esperti del settore riconosciuti a livello nazionale e da soggetti (progettisti e amministratori) che hanno attivato processi analoghi al percorso che si intende attivare, per condividere conoscenze, competenze, soluzioni e testimonianze su queste tematiche. Durante tutto lo svolgimento del processo il personale dell’ente decisore sarà accompagnato da facilitatori ed esperti che contribuiranno alle attività di analisi, di rilevamento di criticità e di impatto sul lavoro del gruppo nell’Unione. Attraverso la realizzazione degli interventi sperimentali si lavorerà fianco a fianco anche per individuare un iter volto a supportare lo sviluppo di un modello di sostenibilità e valorizzazione territoriale. Ogni fase di questo percorso di empowerment e di sviluppo delle competenze non si tradurrà in un aggravio lavorativo, ma in un vero e proprio affiancamento che ha come obiettivo quello di consolidare le capacità dello staff interno all’ente. I momenti seminariali saranno realizzati in presenza, ove non possibile verranno ospitati in una piattaforma virtuale dove si potrà interagire attraverso una lavagna virtuale, la chat, e altri strumenti come mentimeter per la raccolta delle opinioni in maniera immediata.

Istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Entrambe le tipologie di soggetti (Soggetti non finanziati nell’ultimo triennio e soggetti organizzati della società civile)

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Giovani

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Bonus integrazione settori

Allegati

01 - Scheda progetto

media/retehumus_progetto_bando2021.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

media/rete humus docpp.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

media/rete humus docpp linee guida.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

media/rete humus relazione finale per sito.pdf /

04 - Presa d'atto Ente Titolare della decisione

media/rete humus presa d'atto.pdf

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 02/07/2023