DAD GENERATION: un Patto per la comunità educante di Cavriago
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Processo
Stato di avanzamento
Concluso
Logo
Natura Processo
Processo certificato e finanziato
Anno della certificazione
2021
Anno Finanziamento
2021
Importo finanziato dal Bando
15.000,00 €
Cofinanziamento altri soggetti
Non prevista come premialità nel bando di riferimento
Costo complessivo del processo
15.000,00 €
Anno di avvio
Anno di chiusura
2022
Data inizio del processo
24/01/2022
Data fine del processo
20/06/2022
Durata (mesi)
5
Gestione di Processo
Comitato di Garanzia locale
Comitato di garanzia locale. Sarà composto da:-un pediatra e responsabile dell’assistenza neonatale e dei consultori del distretto sanitario di Montecchio Emilia;-una psicoterapeuta, esperta della teoria dell’attaccamento -un/a giovane del territorio tra i 18 e i 25 anni, nominato dal TdN appena dopo la sua nomina In fase di realizzazione, il Comitato di garanzia sarà costantemente aggiornato, attraverso specifiche comunicazioni, sull’andamento del processo partecipativo al fine di garantirne il corretto svolgimento sia per quanto concerne i tempi di realizzazione sia con riferimento alle strategie attivate. Sarà invitato a tutte le riunioni del TdN, i cui partecipanti potranno richiederne l’intervento in caso di divergenze non risolvibili all’interno del tavolo
Struttura responsabile del processo
Centro Studio e Lavoro La Cremeria srl
Tavolo di Negoziazione
COMPOSIZIONE DEL TAVOLO Il Tavolo di Negoziazione coinvolgerà le realtà locali che costituiscono la comunità educante e che si occupano di educazione e formazione dei ragazzi adolescenti e dei giovani nel territorio cavriaghese. Sono membri del TdN tutti coloro che hanno sottoscritto l’accordo formale (oltre al Centro Studio e Lavoro La Cremeria, il Comune di Cavriago, il Tavolo Educare, l’Istituto Comprensivo Don Dossetti, l’ASP Carlo Sartori, la Consulta dello Sport, il Circolo Arci Kessel, il Gruppo scout CNGEI, il Centro Culturale Archè Familiare). Nella fase di condivisione del percorso, si coinvolgeranno altri soggetti, in primis l’Unità Pastorale San Giovanni, e le Società sportive e varrà comunque il principio della porta aperta: chi intende partecipare al TdN potrà candidarsi contattando il Centro Studio e Lavoro La Cremeria, o scrivendo una richiesta alla mail dedicata. COMPITI DEL TAVOLO Il TdN avrà il compito di guidare il processo partecipativo, indicando allo staff di progetto le principali linee di indirizzo rispetto alla gestione del percorso. Nella fase di condivisione, il Tavolo approva finalità, modalità, esiti del processo, acquisisce un linguaggio condiviso attraverso la formazione, collabora alla realizzazione del Profilo di comunità, partecipa alla definizione dei temi guida che declineranno Patto e Manifesto della comunità educante Nella fase di svolgimento, sviluppa insieme ai cittadini, nei workshop e nell’hackathon, i contenuti di Patto e del Manifesto. Nella fase di chiusura elabora la versione finale del Patto e del Manifesto e favorisce la partecipazione all’Assemblea finale del più ampio numero di cittadini. Nella fase di impatto è coinvolto nelle azioni di monitoraggio dell’implementazione degli interventi. FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO Il TdN è presieduto da un rappresentante del Centro Studio e Lavoro La Cremeria, che ha il compito di convocarlo. Gli incontri e i momenti di lavoro del TdN sono facilitati da consulenti esperti di partecipazione, che avranno il compito di fare sintesi delle singole posizioni, ricomponendo eventuali divergenze secondo i metodi della democrazia partecipativa e deliberativa. Nella sua prima seduta il TdN definisce le regole del processo partecipativo nel suo complesso, per poi esporle durante la prima Assemblea pubblica. In caso di divergenze per le quali non sia possibile trovare alcuna mediazione, si ricorrerà al voto di maggioranza. In caso di conflitti rispetto alla gestione del processo, il TdN può scegliere di convocare il Comitato di Garanzia Locale che a sua volta potrà formulare un proprio parere non vincolante rispetto alla risoluzione del conflitto.Le convocazioni del TdN saranno effettuate tramite email e verranno condivise sul sito internet del Comune di Cavriago per dare la possibilità a tutte le realtà interessate di partecipare.Il Tavolo si riunirà almeno due volte: -la prima, ad avvio del percorso, in fase di condivisione;-la seconda in chiusura della fase di svolgimento
Territorio Interessato
Mappa
Caratteristiche
Ambito di intervento
Tematica specifica
Tipo di partecipazione
Partecipazione volontaria
Codecisione
Sì
Design del processo partecipativo
Il Patto della comunità educante, stipulato tra Comune, scuole e altri soggetti pubblici e privati che costituiscono la comunità educante, si configura come un accordo quadro entro il quale sviluppare concreti progetti educativi e didattici per la prevenzione e il contrasto delle povertà educative, sociali, economiche, con particolare riferimento agli adolescenti e ai giovani. Il Manifesto della comunità educante ne rappresenta la sintesi ed è l’oggetto per promuovere costantemente e pubblicamente gli impegni comuni. Il processo partecipato di elaborazione e di adozione del Patto e del Manifesto si sviluppa come di seguito descritto. Condivisione del percorso La fase di condivisione e preparazione è finalizzata: -a consolidare il gruppo di lavoro del Tavolo di Negoziazione, costituito dagli attori della Comunità educante che intendono contribuire attivamente al processo, condividendo sia il percorso partecipato (finalità, modalità, esiti), sia un linguaggio comune; -a elaborare un Profilo di comunità educante, attraverso una mappatura partecipata che coinvolga la Comunità educante locale nel far emergere i bisogni del territorio. La mappatura consisterà nella realizzazione di sei focus group e di alcune interviste rivolte a giovani, adolescenti e attori della Comunità educante. Attraverso questo percorso sarà possibile intercettare i possibili partecipanti al percorso; -a delineare in maniera condivisa i temi guida che declineranno Patto e Manifesto. Si prevede: -l’attivazione del Tavolo di Negoziazione attraverso un incontro ad hoc (gennaio 2021); -la formazione del Tavolo di Negoziazione e degli operatori pubblici direttamente coinvolti nell’impatto amministrativo/decisionale del processo (febbraio 2021); -la mappatura partecipata per delineare il Profilo di comunità (gennaio, febbraio, marzo 2021); -l’illustrazione del Profilo di comunità e la definizione condivisa dei temi guida di Patto e Manifesto nel corso di un’assemblea pubblica dei giovani e della comunità educante (marzo 2021). Svolgimento del processo - Apertura La fase di apertura è indirizzata: -a elaborare in modo partecipato i contenuti del Patto e del relativo Manifesto; -a definire almeno tre Progetti concreti realizzabili, coerenti con il Patto. Si realizzeranno: -sei workshop di elaborazione e di scrittura partecipata del Patto e del Manifesto: i sei workshop declineranno i principali contenuti messi a punto nel corso della fase di condivisione e preparazione e in particolare dell’assemblea pubblica; i workshop, pubblici, aperti e promossi, vedranno l’incontro tra gli adolescenti, giovani e diversi attori della comunità educante che potranno sviluppare confronti elaborativi a partire da differenti ruoli e punti di vista; i sei workshop verranno realizzati nel corso di una due giorni di lavoro ampiamente pubblicizzata e in orari diversi (mattina, pomeriggio, sera), atti a garantire la partecipazione di pubblici con esigenze differenti (aprile 2021); -un hackathon di progettazione di almeno tre Progetti concreti: una giornata di lavoro, pubblica e aperta, nell’ambito della quale almeno tre gruppi di giovani e adulti e soggetti della comunità educante, disponibili a spendersi per un impegno concreto per la comunità, sviluppano altrettanti progetti concreti da realizzare in accordo con il Comune e con gli altri attori coinvolti (maggio 2021). Svolgimento del processo - Chiusura La fase di chiusura del processo prevede: -un lavoro desk realizzato dal Tavolo di negoziazione, finalizzato alla elaborazione formale del Patto e del Manifesto; l’elaborazione dei due documenti verrà realizzata valorizzando e portando a sintesi tutte le sollecitazioni raccolte nel corso dell’assemblea e dei sei workshop di elaborazione e di scrittura partecipata (aprile - giugno 2021); -Assemblea pubblica e Tavolo di Negoziazione per l’approvazione del Patto e del Manifesto e per la presentazione dei Progetti realizzabili (giugno 2021); -Chiusura formale del processo (luglio 2021). Impatto sul procedimento amministrativo/decisionale La fase di impatto sul procedimento consente di valorizzare il lavoro svolto inserendolo nel processo amministrativo e decisionale del Comune di Cavriago. A seguito della chiusura del processo, l’Amministrazione comunale si impegna, ai sensi del nuovo Regolamento comunale dell’amministrazione condivisa dei beni comuni, che nel frattempo sarà approvato, a: -adottare il Patto della comunità educante e il relativo Manifesto come Accordo di comunità formali; -siglare con gli attori chiave dei Progetti elaborati altrettanti Patti di collaborazione per la loro realizzazione. Il Tavolo di Negoziazione monitora l’adozione del Patto della comunità educante e dei relativi Patti di collaborazione.
Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali
Sì
Strumenti digitali utilizzati
zoom, MIro, Google Drive
Numero partecipanti (stimate o effettive)
160
Presenza femminile rilevata
Si
Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti
Femminile
Conciliazione tempi di vita e lavoro
Si
Impatto emergenza Covid19 sul processo
Processo necessitato dall'emergenza COVID19
Modifiche intervenute a causa della situazione di pandemia COVID19
Una delle finalità è prevenire e contrastare le povertà educative, sociali, economiche delle ragazze e dei ragazzi, degli adolescenti con particolare riferimento agli effetti della pandemia
Figure Professionali
Tecniche di Partecipazione
Obiettivi e Risultati
Obiettivi
Il processo partecipativo risponde ai seguenti obiettivi:-mettere al centro della comunità educante la “dad generation”, ossia la generazione di adolescenti e giovani che hanno dovuto cambiare le proprie abitudini sociali a causa della pandemia. Il percorso intende dotare la comunità educante degli strumenti necessari per affrontare le nuove sfide che riguardano il mondo dei giovani e degli adolescenti;-attivare i giovani e i ragazzi nell’affrontare le sfide della pandemia, coinvolgendoli nell’elaborare proposte e progettualità rivolte alla loro fascia d’età, rendendoli protagonisti della riflessione collettiva. Vogliamo costruire una comunità educante che lavori con e non su i giovani;-pensare la comunità educante nella sua relazione ai temi globali dello sviluppo sostenibile e agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio dell’Agenda 2030, intesi come punto di riferimento imprescindibile d’azione, facendo riferimento in particolare ai seguenti SDGs: -1) “Porre fine alla povertà in tutte le sue forme ovunque” (Goal 1); -2) “Assicurare una qualità dell’istruzione inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti” (Goal 4); -3) “Ridurre le diseguaglianze all’interno e tra i paesi” (Goal 10) -4) “Promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile, fornire accesso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli” (Goal 16); -valorizzare la comunità educante, intesa come comunità informale composta da tutti gli attori del territorio che si occupano di educazione a vario titolo e aperta alla partecipazione e collaborazione degli adolescenti e dei giovani. L’obiettivo è quello di rendere manifesta tale comunità, di consolidare il senso di appartenenza dei suoi membri e di attivarla e renderla capace di co-progettare azioni concrete
Risultati Attesi
Il processo partecipativo è indirizzato a realizzare i seguenti prodotti: Patto della comunità educante È un accordo tra Comune, Scuola, Enti del Terzo Settore, altri soggetti pubblici e privati e singoli cittadini giovani e adulti, che contribuiscono a vario titolo a costituire la comunità educante locale, con la finalità di prevenire e contrastare le povertà educative, sociali, economiche delle ragazze e dei ragazzi, degli adolescenti con particolare riferimento agli effetti della pandemia. Il Patto è:-una cornice che delinea il senso dell’azione comune;-una mappa delle linee guida d'azione condivise; -un catalogo di idee concrete che potranno essere sviluppate;-uno strumento per monitorare l’andamento della comunità educante. Il Patto è in continua evoluzione e adattamento: è strumento di condivisione di obiettivi, di elaborazione progettuale, di verifica e di riprogettazione.Profilo di comunità Rappresenta un allegato del Patto e, posto all’inizio del percorso, serve per dare profondità alle proposte emerse e fare emergere quali sono i nuclei problematici centrali che riguardano giovani e adolescenti del territorio. In questo senso diventa lo strumento attraverso cui identificare le tematiche degli workshop del processo partecipativo: gli esiti della mappatura saranno strumento fondamentale per la discussione e l’elaborazione delle piste progettuali. Manifesto della comunità educante Il Manifesto sintetizza e comunica pubblicamente gli impegni principali del Patto. Il Manifesto, ampiamente diffuso nei luoghi pubblici, nelle sedi associative e negli spazi degli attori delle comunità educante di Cavriago, rappresenta: -uno strumento di comunicazione: per informare; per presentare, promuovere, ricordare gli impegni della comunità educante; per testimoniare; per dar conto di cosa è stato fatto e per rendere manifesto cosa si potrà fare; -uno strumento di facilitazione: per animare momenti di verifica degli impegni assunti tra gli attori della comunità educante; per favorire coinvolgimento e raccogliere osservazioni e proposte di miglioramento e di sviluppo; per individuare nuovi temi e campi di intervento, per fissare idee e spunti di innovazione; -uno strumento di co-progettazione: per alimentare il confronto ideativo, per dare sostanza agli impegni assunti; per accompagnare gruppi di lavoro che intendono elaborare progetti concreti a partire dagli impegni comuni assunti. Progetti concreti e realizzabili I progetti, elaborati da gruppi di cittadini e organizzazioni che intendono contribuire attivamente e concretamente alla loro realizzazione, si configurano come proposte immediatamente realizzabili, basate sulla collaborazione tra attori della comunità educante, compreso il Comune di Cavriago.Come già detto, i prodotti esito del processo partecipativo saranno inseriti nel processo amministrativo e decisionale del Comune di Cavriago.Il Patto corredato del Profilo e il Manifesto verranno adottati come Accordi di comunità formali. I Progetti verranno siglati in quanto Patti di collaborazione, anche questi ai sensi del nuovo Regolamento comunale dell’amministrazione condivisa dei beni comuni
Risultati conseguiti
Sono stati realizzati tutti i risultati che ci si era preposti ad inizio della progettazione: - La scrittura di un Patto della comunità educante - La redazione di un Manifesto della comunità educante - La stesura di un Profilo di comunità - La individuazione di 5 progetti concreti (l’obiettivo era di selezionarle almeno 3) sui quali concentrarsi nei prossimi mesi Infine si è sicuramente evidenziata una maggiore consapevolezza nel personale della pubblica amministrazione rispetto alla gestione di processi partecipativi, e in particolare rispetto allo strumento dei Patti di collaborazione e degli Accordi di comunità previsti dal Regolamento beni comuni. Questo vale in particolare per i dipendenti amministrativi del settore Affari Istituzionali che hanno colto e appreso il significato e le procedure per rendere operativi questi strumenti.
Documenti di proposta partecipata previsti
Sì
Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo
Sì
Descrizione Documenti
Documento di proposta partecipata
Upload Documento finale condiviso
Livello di partecipazione
EMPOWERMENT
Indice di partecipazione
Requisiti per la Certificazione di Qualità
Sollecitazione realtà sociali
All’interno del percorso si intende andare a sollecitare tutti gli attori della comunità educante del Comune di Cavriago. In particolare sono stati coinvolti nell’accordo formale e faranno parte del Tavolo di Negoziazione: -CSL “La Cremeria” srl: Ente di formazione professionale che offre corsi per studenti delle superiori, ma anche adulti e giovani adulti, con l’obiettivo di offrire uno sbocco professionale; -Tavolo “Educare è una questione di comunità”: composto da rappresentanti di associazioni, enti e cittadini, si occupa di organizzare iniziative di crowdfunding per finanziare progetti in ambito educativo sul territorio, nell’ottica di promuovere e consolidare la presenza di una comunità educante; -Comune di Cavriago: saranno impegnati nella gestione del percorso il settore Affari Generali, tramite lo Staff Comunicazione e l’Ufficio Progetti Trasversali, il settore Cultura, attraverso l’Ufficio Giovani ubicato presso il Multiplo Centro Cultura, e i Servizi Sociali Territoriali; -Istituto Comprensivo “Don Dossetti”: suddiviso in una Scuola Primaria e una Scuola Secondaria di Secondo Grado; -ASP “Carlo Sartori”: Azienda Pubblica di Servizi alla Persona, si occupa di minori per conto dei Servizi Sociali dell’Unione Val d’Enza. Gestisce i progetti “Isola” e “Isoletta” nel territorio comunale di Cavriago, rivolti a ragazzi e ragazze seguiti dal Servizio Territoriale; -Consulta dello Sport: organo nel quale siedono i rappresentanti di tutte le società sportive presenti sul territorio; -Circolo ARCI “Kessel”: è il soggetto gestore del Centro Giovani del Comune di Cavriago, che ne ha fatto un locale per gli eventi di musica live che è un punto di riferimento a livello locale, regionale e nazionale. -Gruppo scout CNGEI Cavriago: Nato pochi anni fa come uno dei pochi gruppi scout presenti nella provincia al di fuori della città capoluogo, si è costruito nel tempo un ruolo da punto di riferimento per il paese; -Centro culturale Archè Familiare: associazione che si occupa di mediazione familiare, scolastica e di comunità, promuove da più di un decennio attività di counseling psicologico gratuito a volontari di associazioni e famiglie cavriaghesi. Nella fase di condivisione del percorso sarà necessario intercettare altri attori chiave della comunità educante, quali l’Unità Pastorale San Giovanni e le società sportive del paese, che ad ora sono state ingaggiate solamente ad un livello informale. Anche a questi soggetti organizzati sarà richiesto di partecipare al Tavolo di Negoziazione. Diverso, invece, sarà l’ingaggio relativo ad altri attori quali giovani e adolescenti, genitori, docenti, educatori, psicologi scolastici, pediatri, commercianti e altri potenziali soggetti della comunità educante per i quali i contatti a disposizione del soggetto promotore e dell’ente titolare sono meno diretti. In questo caso saranno previste azioni mirate di outreach, comunicazione e coinvolgimento meglio descritte nel paragrafo successivo.
Modalità di inclusione
Azioni trasversali: Fin dall’inizio del percorso verrà attivata una sezione sul sito istituzionale del Comune, due pagine social (Facebook e Instagram), e una casella di posta elettronica, a cui sarà associata una newsletter del progetto. In qualunque fase del percorso sarà data piena pubblicità degli incontri del TdN, delle assemblee, dei workshop e dell’hackathon, e sarà sempre possibile chiedere di partecipare al percorso e iscriversi alle iniziative che lo riguardano utilizzando questi canali. Inoltre, subito dopo il primo incontro del TdN, verrà avviata la fase di mappatura e redazione del Profilo di comunità, che avrà l’obiettivo non solo di individuare le principali risorse e criticità che riguardano la “dad generation”, ma anche di intercettare potenziali partecipanti da coinvolgere nei workshop e nell’hackathon di co-progettazione. Durante la mappatura un team condotto da un ricercatore dell’Università di Parma e composto da studenti della Laurea Magistrale in Servizio Sociale condurrà sei focus group e alcune interviste a giovani, adolescenti e leader significativi della comunità educante. Azioni specifiche: Oltre alle azioni trasversali ai differenti target precedentemente descritte, verranno messe in campo anche delle azioni specifiche rivolte ad alcuni soggetti in particolare: -giovani e adolescenti: L’obiettivo è quello di coinvolgere non solo i ragazzi cavriaghesi, ma anche quelli che vivono il paese anche senza abitarci, dato che Multiplo, Cremeria e Kessel sono punti di attrazione anche per i giovani dei territori limitrofi. L’intento è quello di intercettare queste fasce d’età attraverso: a) i contatti della rete di partenariato; b) attività di volantinaggio presso i centri di ritrovo, Multiplo, Cremeria, Kessel, le scuole medie e quelle superiori dei territori limitrofi, gli autobus di linea; c) la comunicazione social attraverso la creazione di due pagine social, e la costituzione di una redazione di giovani nella sua gestione (vedi piano comunicazione); d) l’utilizzo della banca dati dei giovani tesserati presso il Centro Culturale Multiplo, che permette di recuperare contatti e-mail e telefonici suddivisi per età. -genitori: Il coinvolgimento sarà promosso attraverso le reti comunicative dei partner del progetto che partecipano al TdN e tramite la comunicazione social, nonchè attraverso le newsletter dell’Istituto Comprensivo, Cremeria, e Multiplo; -docenti, educatori, psicologi scolastici, pediatri e medici di base, commercianti: si intende coinvolgere innanzitutto educatori e docenti che prestano servizio presso i soggetti che fanno parte del TdN. Sarà però importante sfruttare le relazioni istituzionali dei partner per coinvolgere anche altri soggetti del territorio, e in particolare pediatri, psicologi scolastici e i docenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado. A Cavriago, infatti, non vi sono istituti scolastici superiori, che invece si trovano nei comuni confinanti di Montecchio Emilia e Reggio Emilia.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura
Svolgimento del processo - Apertura Workshop I sei workshop per l’elaborazione partecipata di Patto e Manifesto sono orientati a favorire la partecipazione e il confronto aperto tra ambiti, settori e generazioni differenti. Si utilizzano strumenti di elaborazione e scrittura a più mani come “Guizzo”, “Diamante” e “Quadrante di sintesi”. Hackathon L'hackathon è una maratona di progettazione, una giornata aperta a gruppi di lavoro intergenerazionali che intendono sviluppare progetti che diano concretezza al Patto. I gruppi sono abilitati all'elaborazione progettuale a più mani attraverso un “Canvas” opportunamente realizzato per sviluppare progetti che prevedono la collaborazione di cittadini, Pubblica Amministrazione e Enti del Terzo Settore.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura
Fase dello svolgimento del processo - Chiusura Lavoro desk In questa fase il Tavolo di negoziazione fa tesoro di tutto quanto raccolto nel corso dell’assemblea e dei sei workshop ed elabora il testo del Patto e del Manifesto utilizzando Miro e Google Drive come strumenti di elaborazione e scrittura partecipativa. Assemblea pubblica e Tavolo di Negoziazione Patto, Manifesto e Progetti sono presentati e approvati (eventualmente con voto a maggioranza) nel corso di un’assemblea pubblica conclusiva che darà spazio di parola alle persone che si sono maggiormente ingaggiate nel processo e favorirà un confronto conclusivo aperto a tutti
Modalità di comunicazione dei risultati del processo
Il piano di comunicazione è strutturato in modo da accompagnare il progetto lungo tutte le sue fasi e svolge sia una funzione di rendicontazione trasparente di quanto prodotto nel corso del processo, sia una funzione attivante rispetto alla cittadinanza. Condivisione del percorso Verranno prodotti - 1 locandina (digitale e cartacea); - 1 cartolina digitale; - comunicato stampa di lancio e presentazione del progetto; - verrà aperta una sezione dedicata sul sito del Comune; - verrà aperta una casella di posta dedicata del progetto; - verrà avviata una newsletter del progetto Rispetto all’utilizzo dei social network: - verrà aperta una pagina Facebook dedicata; - verrà creato un profilo Instagram dedicato; - verrà costituita una redazione composta da almeno 4 giovani e ragazzi del territorio che, in collaborazione con l’ufficio comunicazione del Comune e di Cremeria contribuirà alla produzione di contenuti e alla gestione delle pagine social; - la comunicazione social avrà principalmente il compito di intercettare il target di giovani e adolescenti, anche attraverso il ricorso ad un linguaggio comunicativo più adeguato a queste fasce d’età; - tutti i contenuti saranno condivisi anche sulle pagine istituzionali dell’ente e del soggetto promotore, e sarà chiesta condivisione anche ai partner, in modo da raggiungere anche le fasce d’età più adulte. Fase dello svolgimento del processo Per ogni evento organizzato verranno prodotti i seguenti materiali: - 1 cartolina digitale; - post sui social; - un reminder via newsletter; - pubblicazione di contenuti relativi al progetto sul sito del Comune; - condivisione online delle versioni provvisorie del Patto educativo di comunità e del Manifesto Fase di impatto - produzione del Manifesto della comunità educante in un formato grafico accattivante e sua distribuzione capillare nelle diverse infrastrutture sociali pubbliche e private di Cavriago; - post di restituzione del percorso sui social; - newsletter di aggiornamento; - condivisione online del Patto della comunità educante e del Manifesto - comunicato stampa di condivisione degli esiti del percorso; - video di restituzione realizzato da un videomaker professionista in collaborazione con la redazione di giovani che ha cura comunicazione social network Sezione dedicata al processo sul sito www.comune.cavriago.re.it Al fine di favorire la diffusione di tutta la documentazione riguardante il processo e promuovere la partecipazione, verrà predisposta una sezione dedicata al processo sul sito del Comune di Cavriago (www.comune.cavriago.re.it). Nella sezione verranno condivisi: - gli obiettivi e il programma di lavoro del processo di partecipazione; - il calendario degli appuntamenti; - il resoconto delle attività partecipative e i relativi verbali; - gli output di processo: Patto della comunità educante, Profilo di comunità, Manifesto della comunità educante, Progetti concreti e realizzabili.
Sintesi della valutazione regionale
Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1769 del 02/11/2021
Premialità Tecniche
Settore
Politiche per lo sviluppo sostenibile
Accordo formale preventivo
Sì
Modalità del monitoraggio e indicatori
Monitoraggio del percorso.Al fine di assicurare il corretto rispetto dei tempi e delle azioni previste dal progetto, si prevede: -la condivisione del dettaglio delle azioni e del cronoprogramma tra TdN e staff di progetto; -la realizzazione di riunioni periodiche di coordinamento tra i componenti dello staff di progetto e i consulenti; -il raccordo periodico con i componenti del Comitato di Garanzia che saranno aggiornati in tutte le fasi del percorso e in particolare nel caso si rilevano criticità nel suo svolgimento. Le attività saranno monitorate inoltre attraverso la raccolta di dati specifici sulla partecipazione: n. di partecipanti, genere e età, associazioni coinvolte in ogni evento. Monitoraggio per l’accompagnamento dell’attuazione della decisione.Dopo la validazione del Patto della comunità educante da parte del Tecnico di Garanzia Regionale e la sua adozione da parte del Comune di Cavriago ai sensi del nuovo Regolamento comunale per l’amministrazione condivisa dei beni comuni, il TdN si impegna a sviluppare le seguenti attività di monitoraggio e di controllo. A) Attività di monitoraggio e controllo relative al Patto della comunità educante.A cadenza annuale verrà realizzata un’Assemblea pubblica del TdN per una verifica e un confronto rispetto allo sviluppo del Patto della comunità educante, che sarà anche l’occasione per un eventuale aggiornamento e adeguamento annuale del Patto. Una volta concluso il percorso, il TdN sarà coordinato e convocato dal Tavolo “Educare è una questione di comunità”. Ai partner sarà chiesto di aderire al Tavolo Educare, nell’ottica di una promozione duratura della comunità educante.B) Attività di monitoraggio e controllo relativa ai Progetti concreti.Il TdN, congiuntamente agli operatori pubblici direttamente coinvolti nell’impatto amministrativo/decisionale del processo, monitoreranno il percorso di evoluzione dei Progetti concreti elaborati in veri e Propri Patti di collaborazione siglati secondo quanto previsto dal nuovo Regolamento comunale per l’amministrazione condivisa dei beni comuni, il quale prevede l’individuazione dei tempi e dei modi per l’effettuazione del monitoraggio da parte dei soggetti sottoscrittori.
Formazione del personale
Sì
Descrizione delle attività di formazione
Alcuni membri dello staff di progetto hanno partecipato nel corso del 2021 ai corsi di formazione promosse dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della legge 15/2018, frequentando in particolare: -Ri-Partecipiamo: corso di formazione sulla partecipazione ibrida online-offline; -Corso Base di Progettazione Partecipata. Il processo prevede un percorso formativo, di due incontri, rivolto agli operatori pubblici direttamente coinvolti nell’impatto amministrativo/decisionale del processo e rivolto al Tavolo di Negoziazione. La formazione è innanzitutto finalizzata a condividere un linguaggio comune sui temi della comunità educante e del Regolamento dei beni comuni. La formazione rappresenta anche un’occasione per dare vita a una comunità di apprendimento sui medesimi temi e per creare le basi per una comunità di pratica di attori locali in grado di accompagnare altri processi analoghi a seguito della conclusione del presente progetto. I due incontri vertono su: -La comunità educante e i Patti educativi di comunità: finalità, contenuti, elaborazione, casi, testimonianze. -Il Regolamento comunale per l'amministrazione condivisa dei beni comuni, gli Accordi di comunità e i Patti di collaborazione: finalità, contenti, elaborazione, casi, testimonianze. I due temi verranno affrontati fornendo alcuni elementi di cornice generale e contestualizzandoli sul piano locale.
Soggetti specifici
Entrambe le tipologie di soggetti (Soggetti non finanziati nell’ultimo triennio e soggetti organizzati della società civile)
Tipologia di Soggetto proponente
Soggetto privato
Bonus assegnati al Processo
Bonus staff di progetto
Sì
Bonus integrazione settori
Sì
Allegati
Crediti
Processo segnalato da
Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Dettagli o note sulle fonti utilizzate
Al progetto è dedicata anche la pagina https://www.comune.cavriago.re.it/news/dad-generation/ nel sito del Comune di Cavriago
Data ultima modifica: 27/07/2023