Regione Emilia-Romagna

Costruiamo Case della Comunità… digitale

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2021

Anno Finanziamento

2021

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Anno di avvio

Anno di chiusura

2022

Data inizio del processo

09/02/2022

Data fine del processo

07/10/2022

Durata (mesi)

8

Richiesta e concessione della proroga

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale

Il Comitato di garanzia. Il CdG sarà istituito come un comitato tecnico-scientifico composto da tre soggetti terzi esterni al processo che avranno il compito di monitorare tutti gli aspetti qualitativi del percorso nonché il corretto svolgimento del processo in tutte le sue fasi. I garanti saranno tre, come le aree tematiche da cui dovranno pervenire i componenti: partecipazione in ambito sanitario, transizione digitale over65 e community building in ambito medico. Questo nucleo verrà formalizzato dal TdN, sarà istituito dall’inizio del percorso ed opererà in piena autonomia con la possibilità di richiedere aggiornamenti allo stesso TdN o al referente del processo partecipativo.

Struttura responsabile del processo

Università Verde di Bologna

Indirizzo

Via Castiglione, 29, 40124 Bologna

Tavolo di Negoziazione

Il TDN è l’organo di coordinamento, controllo e condivisione degli obiettivi, dei contenuti e delle modalità di coinvolgimento del percorso, nonché uno spazio di confronto aperto a tutte le realtà ed i soggetti del territorio che manifestano il loro interesse a prendere parte al processo partecipativo nelle sue fasi organizzative. Il TDN sin dalle prime sedute sarà composto dal nucleo dei sottoscrittori dell’accordo formale e dai soggetti formali portatori di interesse sollecitati successivamente all'apertura: parteciperanno inoltre anche i referenti della Cabina di Regia in rappresentanza dell’ente decisore, del proponente e del Comune. Il TDN sarà moderato da un facilitatore che durante l’incontro di insediamento condividerà con i partecipanti alcune linee guida per la gestione dei lavori del TDN, che successivamente all’approvazione dei soggetti presenti fungerà da regolamento per l’attività. Saranno accolti nuovi soggetti previo colloquio con i referenti della Cabina di Regia e approvazione degli altri membri del TDN. Le convocazioni e gli ODG saranno pubblici, sono inoltre previsti degli inviti mirati ai componenti già inclusi nel gruppo. Tutti gli incontri saranno condotti da facilitatori con le metodologie tipiche del focus group, delle creative briefing session, del world cafè, di opera e del visual thinking. Per ogni incontro sarà aggiornato il registro presenze dedicato e al termine sarà redatto un report che sarà reso pubblico e diffuso ai partecipanti via mail. Il TDN si incontrerà con cadenza bimensile, prevedendo degli incontri aggiuntivi qualora vi fosse la necessità o venisse richiesto dai componenti. Durante la prima seduta si avvierà formalmente il processo, verranno condivise le fasi, gli obiettivi, la mappatura dei soggetti da includere, la strategia ed una prima ipotesi di calendario, verranno inoltre ricordati gli impegni ed i ruoli di ciascun componente (come definito nell’accordo formale); verrà discussa anche la composizione del Comitato di Garanzia. Il TdN intermedio avrà come obiettivo quello di verificare lo sviluppo e la coerenza del processo rispetto agli obiettivi prefissati; mentre quello conclusivo avrà come finalità la valutazione e l’approvazione delle proposte contenute nel DocPP. L'ODG, disposto dal Referente del percorso, verrà inviato per tempo al gruppo così da consentire a ciascuno di inserire le proprie proposte. Le comunicazioni tra i componenti avverranno via mail, telefono o su piattaforma digitale e saranno gestite, anche in forma individuale, dai facilitatori così da raccogliere in maniera più diretta e informale feedback e altri elementi utili. Eventuali conflitti interni saranno gestiti all’interno delle normali attività di facilitazione prevedendo l’applicazione del metodo del consenso e la CNV - comunicazione non violenta, ovvero una risoluzione che ha come obiettivo quello di pervenire a una decisione consensuale e senza contrasti. Le sedute si svolgeranno preferibilmente in presenza.

Titolari della decisione

ASL Bologna

Soggetto beneficiario dei contributi

Università Verde Bologna APS - Centro Antartide

Soggetti esterni

AIAS Bologna ONLUS / Ancescao / Associazione Informatici Senza Frontiere / CGIL / Lepida SpA / Startup Voolo

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

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Anzola Dell'Emilia / Argelato / Baricella / Bentivoglio / Bologna / Budrio / Calderara Di Reno / Camugnano / Casalecchio Di Reno / Castel D'Aiano / Castel Di Casio / Castello D'Argile / Castel Maggiore / Castenaso / Castiglione Dei Pepoli / Crevalcore / Gaggio Montano / Galliera / Granarolo Dell'Emilia / Grizzana Morandi / Lizzano In Belvedere / Loiano / Malalbergo / Marzabotto / Minerbio / Molinella / Monghidoro / Monterenzio / Monte San Pietro / Monzuno / Ozzano Dell'Emilia / Pianoro / Pieve Di Cento / Sala Bolognese / San Benedetto Val Di Sambro / San Giorgio Di Piano / San Giovanni In Persiceto / San Lazzaro Di Savena / San Pietro In Casale / Sant'Agata Bolognese / Sasso Marconi / Vergato / Zola Predosa / Valsamoggia / Alto Reno Terme

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Il processo partecipativo si articolerà in un una serie di fasi che guideranno i partecipanti in una analisi più approfondita del contesto, attraverso una mappatura dei bisogni e delle opportunità presenti sul territorio bolognese specialmente in relazione ai servizi sanitari digitali, e a seguire alla definizione e realizzazione di alcune azioni sperimentali che rappresentino la base per costruire una strategia di lungo periodo per sviluppare il protagonismo delle Case della Salute nel supporto digitale. In una prima fase di CONDIVISIONE del percorso saranno istituiti il Tavolo di Negoziazione e la Cabina di regia del progetto intersettoriale che includerà il soggetto promotore, il decisore e il Comune di Bologna. In questa fase sarà data particolare attenzione all’inclusione di nuovi soggetti strategici nel TdN, per andare poi a definire in maniera condivisa e più dettagliata cronoprogramma e modalità di svolgimento del processo. In particolare saranno mappati e coinvolti i soggetti che gravitano attorno alle quattro Case della Salute cittadine, con particolare riferimento a quelli attivi nel supporto/attività di rete/rappresentanza degli anziani e agli attori già impegnati in azioni di formazione digitale. In questa fase sarà altresì data particolare attenzione all’attività di costruzione di una rete iniziale a supporto del percorso: è fondamentale che i soggetti coinvolti nel Tdn e gli altri portatori di interesse territoriali entrino in una modalità di lavoro collaborativa e rivedano in maniera proficua le loro relazioni di interdipendenza. Nella fase di APERTURA sarà data particolare attenzione alla comunicazione del processo in ottica di trasparenza e con l’obiettivo di raggiungere la maggior parte dei soggetti interessati a questi temi, in primo luogo anziani, organizzando un primo incontro pubblico di racconto del percorso. A seguito dell’apertura il percorso si aprirà con una fase di ascolto e mappatura dei bisogni, delle opportunità sul territorio che si svolgerà in particolare attraverso il primo incontro del percorso partecipativo vero e proprio con metodologie riconducibili al word cafè, ma anche alla search conference, alla narrative medicine e al mapping: a partire dai territori più vicini alle 4 case della salute cittadine si costruiranno quindi delle mappe anche geografiche delle necessità in campo e delle buone pratiche. Saranno in parallelo messi in campo con la stessa finalità alcuni strumenti sia digitali, come un questionario online per tutta la cittadinanza, ma soprattutto analogici come delle interviste di strada nei luoghi di aggregazione dei più anziani. Un secondo incontro guiderà i partecipanti in un primo lavoro di definizione di linee guida per orientare un’azione permanente di accompagnamento, formazione e supporto degli over65 ai servizi digitali sanitari, dall’altra nell’ideazione di alcune azioni sperimentali che saranno divise in azioni di formazione e azioni di supporto. Una terza fase sarà dedicata a co-progettare e realizzare queste azioni sperimentali di supporto informale agli anziani, negli spazi delle Case della Salute e negli spazi delle Case di Quartiere, che mettano al centro dinamiche peer to peer e di comunità, creando anche occasioni di valutazione utili a impostare l’evoluzione delle Case della Salute in questo senso. La fase di CHIUSURA prevede momenti di restituzione pubblica degli esiti del percorso, che potranno avere luogo sia nell’ambito dell’attivazione delle azioni sperimentali ma anche in un appuntamento pubblico dedicato e attraverso strumenti digitali e cartacei da diffondere a tutta la collettività. Il DocPP includerà le linee guida per impostare azioni di continuità nella formazione e supporto comunitario degli over 65, redatte anche a partire dalle sperimentazioni nate sul campo, e per sollecitare l’evoluzione in quest’ottica delle Case della Salute cittadine. Il percorso, attraverso questo documento e attraverso la valutazione delle azioni sperimentali, coinvolgerà più policies aziendali e impatterà sui procedimenti decisionali dell’Azienda USL di Bologna in materia di transizione digitale degli Over65, di provvedimenti legati al diritto di accesso ai servizi sanitari dei più anziani di qualità delle cure primarie e sulle politiche di potenziamento della dimensione di comunità delle Case della Salute, andando a dare corpo a politiche intersettoriali a tutti gli effetti. Tutto il percorso sarà orientato alla massima trasparenza e all’inclusività secondo il principio della porta girevole per il quale i soggetti del territorio potranno entrare in qualsiasi momento nei lavori così come uscirne quando lo ritengono opportuno previo confronto con i curatori del percorso. L’attività intersettoriale dell'Azienda USL sarà anche finalizzata a mettere in campo strategie fattive ed efficaci di collaborazione dell’ente stesso con i soggetti del Terzo Settore con particolare riferimento anche alla cooperazione e facilitazione nelle azioni.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Strumenti digitali utilizzati

questionario online

Numero partecipanti (stimate o effettive)

180

Presenza femminile rilevata

Si

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Maschile

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Si

Figure Professionali

Facilitatori (Interni)

Tecniche di Partecipazione

Interviste e questionari strutturati / World Cafè / Future search conference / Social mapping / G.O.P.P (Goal Oriented Project Planning) / OST (Open Space Technology)

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Obiettivi Specifici - l’identificazione collaborativa di di un set di azioni sperimentali e informali di supporto digitale per gli over65 da realizzarsi grazie all’apporto della rete dei soggetti coinvolti e che vadano in particolare a supportare l’utilizzo dei servizi sanitari digitali e della telemedicina e a trasformare le Case della Salute cittadine; - il consolidamento di una rete cittadina di soggetti sensibili ai temi della transizione digitale dei più anziani; - La definizione di un set di linee guida per l’Azienda USL di Bologna finalizzati a definire strategie per favorire l’accesso della popolazione Over65 ai servizi digitali e alla telemedicina, il conseguente miglioramento della dimensione democratica di accesso ai servizi sanitari e l’alleggerimento del servizio di alcuni punti di servizio CUP o affini; - contribuire ad identificare progettualità di lungo periodo sul fronte della transizione digitale degli over 65 a partire dall’ambito sanitario; - costruire un network di relazioni a supporto delle fragilità e delle solitudini di questa fascia di popolazione attivando dinamiche peer-to-peer e di reti territoriali, anche in collegamento con le Case di Quartiere del territorio. Obiettivi Generali - Contribuire a una maggiore alfabetizzazione digitale della popolazione più anziana attraverso azioni formative, di empowerment e di supporto peer to peer Attivare azioni di formazione permanente e supporto rivolte agli Over65 sul territorio Attraverso il pretesto della formazione e del supporto digitale, costruire e consoldiare una rete di relazioni a supporto delle fragilità e delle solitudini di questa fascia di popolazione e una serie di occasioni di socialità Esplorare forme leggere per potenziare la dimensione di comunità che è parte dell'identità delle Case della Salute ed viene indicata come specifica evoluzione nel PNRR Attivare le energie civiche cittadine e abilitarle attraverso il protagonismo dell’Azienda USL di Bologna in tutte le sue componenti Avviare un lavoro di formazione interna all’Azienda orientato a potenziare strumenti orientati a stimolare la partecipazione della cittadinanza e dei soggetti del territorio alle scelte in materia socio sanitaria, con particolare riferimento alle Case della Salute L’impostazione di un lavoro di continuità per questo tipo di esperienze sia dal punto di vista dell’Azienda USL che della sollecitazione della cittadinanza La valorizzazione del capitale sociale del territorio e la costruzione di ancor più strette dinamiche di comunità attorno alle Case della Salute Lo sviluppo di progetti di transizione digitale che tengano sempre conto della sostenibilità nel tempo degli interventi. Seguendo il principio per cui un’azione che viene compiuta oggi sia positiva nell’immediato, ma lo sia ancora di più nel tempo.

Risultati Attesi

Risultati principali L’attivazione delle azioni sperimentali e l’impostazione di un lavoro di continuità legato agli spazi delle Case della Salute tra transizione digitale e comunità; L’integrazione delle politiche di transizione digitale dell’Azienda USL con una strategia e un set di strumenti di accompagnamento e supporto (oltre alla formazione) con particolare riferimento all’utenza più anziana; La creazione di reti di comunità interessate ai temi del supporto digitale agli over65 che resteranno patrimonio dell’Azienda USL di Bologna per l’azione nelle Case della Salute. Risultati generali la valorizzazione delle energie civiche territoriali e il loro coinvolgimento attivo nel dare forma al futuro del territorio il consolidamento del lavoro di rete già attivato dai Quartieri cittadini finalizzato al contrasto delle fragilità socio-sanitarie - la creazione di canali e opportunità per valorizzare e stimolare il protagonismo civico in ambito sanitario anche al di fuori delle associazioni classicamente impegnate su questo fronte -la realizzazione collaborativa e integrata dei progetti sperimentali condivisi; -la raccolta di indicazioni utili a orientare le politiche di transizione digitale mantenendo il diritto di accesso ai servizi per i più anziani -la sperimentazione di un sistema organizzativo interno all’Azienda USL che possa fare della partecipazione un tratto distintivo dello sviluppo delle cure primarie -l’individuazione di interventi e progettualità specifiche in risposta alle esigenze e bisogni emersi del percorso, da inserire nella programmazione dell’ente.

Risultati conseguiti

Il percorso è stato caratterizzato da un buon grado di efficacia nel suo svolgimento. Tra i principali risultati conseguiti: - L’attivazione delle azioni sperimentali e l’impostazione di un lavoro di continuità legato agli spazi delle Case della Salute tra transizione digitale e comunità; - L’integrazione delle politiche di transizione digitale dell’Azienda USL con una strategia e un set di strumenti di accompagnamento e supporto (oltre alla formazione) con particolare riferimento all’utenza più anziana; - La creazione di reti di comunità interessate ai temi del supporto digitale agli over65 che resteranno patrimonio dell’Azienda USL di Bologna per l’azione nelle Case della Salute. Tra i risultati generali conseguiti si individuano: - la valorizzazione delle energie civiche territoriali e il loro coinvolgimento attivo nel dare forma al futuro del territorio; - il consolidamento del lavoro di rete già attivato dai Quartieri cittadini finalizzato al contrasto delle fragilità socio-sanitarie; - la creazione di canali e opportunità per valorizzare e stimolare il protagonismo civico in ambito sanitario anche al di fuori delle associazioni classicamente impegnate su questo fronte: - la realizzazione collaborativa e integrata dei progetti sperimentali condivisi; - la raccolta di indicazioni utili a orientare le politiche di transizione digitale mantenendo il diritto di accesso ai servizi per i più anziani; - la sperimentazione di un sistema organizzativo interno all’Azienda USL che possa fare della partecipazione un tratto distintivo dello sviluppo delle cure primarie; - l'individuazione di interventi e progettualità specifiche in risposta alle esigenze e bisogni emersi del percorso, da inserire nella programmazione dell’ente.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Indice di partecipazione

30 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

L’evoluzione delle Case della Comunità prevista dal PNRR per le Case della Salute ha proprio la partecipazione del territorio come elemento distintivo accanto alle maggiori opportunità di integrazione socio-sanitaria. Gli attori già coinvolti che hanno sottoscritto l’Accordo Formale rappresentano i riferimenti ed i presidi di una rete di realtà attive principalmente sul territorio del Quartiere Porto Saragozza: hanno sottoscritto l’accordo formale il Quartiere Porto Saragozza stesso, Lepida SPA, l’Associazione Informatici Senza Frontiere, il Centro Sociale Ancescao Due Agosto APS, lo SPI CGIL, AIAS Bologna ONLUS che ha all’attivo uno sportello di supporto digitale in città, la startup Voolo. Tra gli attori interessati al processo vi sono l’Università della Terza Età di Bologna Primo Levi, la rete cittadina di Ancescao, il Comitati Consultivi Misti del Distretto di Bologna, l’AUSER, il Portico di San Giuseppe ONLUS, Nuovamente, le farmacie. Saranno inoltre sollecitate e invitate a prender parte ai momenti di discussione pubblica le realtà formalizzate e informali che operano nell’organizzazione di attività di prossimità per gli over65 e nell’assistenza agli anziani, gruppi di orticoltori, circoli del dopolavoro, ma anche i rappresentati delle reti commerciali di prossimità, i medici di base e i centri di formazione legati al digitale (scuole ma anche corsi e corsi di laurea). Per definire una prima mappatura degli attori locali verranno consultati i database dell’Azienda USL ma soprattutto verrà effettuato un lavoro di mappatura delle reti funzionali agli obiettivi del progetto partendo dagli attori formalizzati a livello cittadino e da quelli presenti nelle aree in prossimità delle quattro Case della Salute Cittadine (Borgo Reno, Navile, Porto Saragozza, San Donato e San Vitale) anche grazie al contributo dei membri del TDN. Sarà l'associazione proponente, in accordo con i membri della Cabina di Regia, a sollecitare e includere i nuovi soggetti attraverso contatti diretti telefonici, mail e incontri mirati o anche al passaparola. Gli stessi sottoscrittori dell’accordo formale fungeranno da volano per intercettare nuovi soggetti interessati. Il processo coinvolgerà con maggiore attenzione i soggetti più anziani, avendo cura di avere una opportuna rappresentanza di donne, e i soggetti attivi in ambito digitale ma sarà in ogni caso aperto a tutti i cittadini che desiderano partecipare senza distinzioni di genere, di abilità, di età, di lingua e di cultura: una specifica campagna di promozione sarà condotta sia attraverso il web ed i canali più tradizionali (manifesti, locandine, articoli e note stampa), sia con mezzi non convenzionali ed alternativi propri del guerrilla marketing e dell’ambient advertising. Il percorso impatterà in particolare sui più anziani, che sono la fascia più fragile e refrattaria ai canali di comunicazione: si tenterà di arrivare a loro attraverso i corpi intermedi che li rappresentano e soprattutto attraverso i MMG

Modalità di inclusione

In occasione dell’avvio del percorso, già dai primissimi momenti di lancio, è prevista una nuova fase di sollecitazione di altri soggetti cittadini che andranno a strutturare in maniera più completa il gruppo dei partecipanti. Verranno inviate delle comunicazioni mirate (email, telefonate, proposta di incontri dedicati) da parte dell’Associazione proponente insieme all’ente decisore ai soggetti potenzialmente interessati e a tutte le realtà che saranno incluse nella mappatura cittadina e dei territori attorno alle quattro Case della Salute che non hanno sottoscritto l’accordo formale. Il Tavolo di Negoziazione sarà anche invitato, durante l’incontro di insediamento, ad ampliare la mappatura stessa e a collaborare nel contatto ai nuovi soggetti e con la stessa finalità sarà stretta una specifica alleanza con gli Uffici Reti dei Quartieri cittadini. Particolare attenzione nel percorso sarà data al coinvolgimento dei singoli cittadini, specialmente i più anziani, avendo particolare cura ad includere almeno un 50% di donne dato che sono le più colpite dal digital divide), con attenzione alle differenze di abilità, di lingua e di cultura, appartenenza politica. In questo senso, saranno identificati dei soggetti strategici per la diffusione ed un coinvolgimento capillare, anche informale, sul territorio: saranno costruite particolari alleanze con i Medici di Medicina Generale dell’Azienda USL per diffondere la comunicazione, ma saranno anche individuati soggetti particolarmente attivi nelle realtà aggregative e associative territoriali legate agli anziani quali “opinion leader” locali per il coinvolgimento di altri coetanei. Anche insieme alle realtà già sollecitate e incluse, saranno messi in campo strumenti di comunicazione diretta (online e offline): incontri, creazione di gruppi Whatsapp e Facebook, liste broadcast, e anche interviste di strada . Sarà compito del TDN, grazie a specifici Focus Group dedicati, valutare la rappresentatività del gruppo e l’effettiva inclusione dei vari punti di vista, valutando (ove necessario) la realizzazione di specifiche azioni di engagement territoriale. Durante tutto il percorso verrà mantenuta la porta aperta e verranno organizzati anche dei semplici momenti conviviali e di socializzazione nei centri di aggregazione per gli anziani. Chiunque vorrà partecipare al percorso potrà inviare la propria adesione o presentarsi direttamente agli appuntamenti. Tutti gli appuntamenti saranno pubblicati sugli spazi web del soggetto proponente e dell’Azienda USL e diffusi anche via stampa e affissioni: si pensa in particolare a materiali per le Case della Salute, Case di Quartiere, sale di attesa dei MMG e farmacie. Si prevedono anche altre forme non convenzionali di comunicazione proprio per attirare maggiormente l’attenzione e raggiungere un pubblico più ampio (ambient advertising). Si prevede anche un presidio continuativo dei canali social in modo da intercettare anche gli anziani già più attivi nei mondi digitali.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

APERTURA: in questa fase verrà organizzato un evento pubblico di lancio aperto a tutta la cittadinanza che prevedrà la presentazione del percorso e un momento di pitching dei partecipanti. Sarà poi organizzato il primo incontro pubblico partecipativo attraverso le metodologie del world cafè, della narrative medicine e della search conference accompagnate da azioni di mapping a partire dalle esigenze del territorio. Questo appuntamento darà avvio alla fase di ascolto e mappatura dei bisogni ma anche della ricognizione dei progetti già attivi sul territorio. La parola ai cittadini verrà data anche attraverso un sondaggio e soprattutto alcune interviste di strada nei luoghi di aggregazione dei più anziani. Tutta questa fase sarà accompagnata da una comunicazione coordinata e supportata dal TdN. Parallelamente verranno realizzate delle interviste a dei testimoni privilegiati, secondo la tecnica dell’ascolto attivo e del coinvolgimento empatico.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

CHIUSURA: si realizzeranno dei momenti di restituzione pubblica dove saranno valutati gli esiti delle azioni sperimentali sia nell’ambito dell’attivazione e inaugurazione delle stesse ma anche in un appuntamento pubblico dedicato e attraverso strumenti digitali e cartacei da diffondere a tutti i soggetti, partecipanti e non. Quanto recepito da questi momenti sarà utile alla stesura delle proposte contenute nel DocPP consegnate all’ente decisore. Le divergenze verranno gestite attraverso il metodo della mediazione win-win ovvero il raggiungimento di un accordo di conciliazione che soddisfi tutte le parti, qualora si verificassero episodi significativi di conflitto si ricorrerà alla negoziazione integrativa

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Nella fase di condivisione del percorso, in accordo con Cabina di Regia e TDN, sarà predisposto un piano di comunicazione per declinare azioni e strumenti volti a comunicare con la massima trasparenza il processo in tutte le sue fasi. Il piano utilizzerà al meglio i canali e gli strumenti di cui l’ente decisore e il soggetto proponente già dispongono, prevedendo l’attivo coinvolgimento del TdN e di tutti quei soggetti che possano contribuire ad una promozione capillare. Considerata la tipologia del target e il tema del progetto si lavorerà molto anche attraverso una diffusione della comunicazione cartacea con distribuzione di volantini e locandine in alcuni punti strategici. Come primo step si realizzerà un’immagine coordinata del processo (logo, font, palette colori, impostazione dei materiali): in questo modo il percorso sarà chiaramente riconoscibile da tutti gli attori. Sarà fin dall’inizio del percorso aperta una sezione dedicata sul sito dell’Università Verde di Bologna APS collegata anche dalla home del sito dell’Azienda USL di Bologna - sezione Partecipazione: la pagina sarà via via aggiornata con tutti i materiali del percorso, la descrizione del progetto, gli appuntamenti, report, contatti, Odg, video, foto DocPP e altro. Il piano di comunicazione sarà articolato in due dimensioni, quella della comunicazione esterna (rivolta a tutto il territorio) e quella interna (rivolta ai partecipanti e le realtà coinvolte). La comunicazione esterna includerà attività di produzione news per i siti di AUSL e UniVerde, post sui social, newsletter, gruppi Whatsapp, diffusione di locandine e di flyer in alcuni luoghi di aggregazione strategici (CdS, sale di attesa dei MMG, farmacie e case di quartiere), attività dedicata di ufficio stampa, un presidio attivo dei social network accanto all’incontro pubblico di lancio del percorso. Anche i soggetti del TDN saranno coinvolti a condividere informazioni e contenuti sui loro canali, cartacei web e social e in particolare a dedicarsi al passaparola. La comunicazione interna si occuperà di tenere sempre informati e aggiornati i partecipanti e i soggetti interessati attraverso un contatto diretto tramite e-mail e chiamate. Chiunque potrà richiedere informazioni e chiarimenti contattando il responsabile o i facilitatori del percorso i cui contatti saranno pubblici. In fase di apertura e di realizzazione delle azioni sperimentali si prevede anche l’attivazione di modalità non convenzionali di comunicazione proprie del guerrilla marketing e dell’ambient advertising (installazioni sul territorio, ecc). Gli esiti del processo saranno comunicati tramite incontro pubblico di presentazione. Tutte le attività saranno utili al coinvolgimento dei cittadini e in termini di trasparenza e di accessibilità garantendo a chiunque la consultazione libera e pubblica di tutti i materiali: tutte le azioni del percorso infatti, incluse le interviste di strada, gli incontri pubblici, avranno una forte componente comunicativa.

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1769 del 02/11/2021

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Soggetto privato

Premialità Tecniche

Settore

Politiche di sostegno alla transizione digitale

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

L’attività di monitoraggio e di valutazione sarà continua, avverrà sia durante che dopo la chiusura del processo e sarà a cura del Tavolo di Negoziazione unitamente al Comitato di Garanzia con momenti aperti al gruppo ampio dei partecipanti. Sarà compito del TDN monitorare, per tutta la durata del percorso, il livello di partecipazione, il livello di rappresentatività, l’effettiva inclusione dei vari punti di vista, il clima della partecipazione ed il grado di soddisfazione dei partecipanti. Le valutazioni del Tavolo saranno condivise con il Comitato di garanzia. Il CdG sarà istituito come un comitato tecnico-scientifico composto da tre soggetti terzi esterni al processo che avranno il compito di monitorare tutti gli aspetti qualitativi del percorso nonché il corretto svolgimento del processo in tutte le sue fasi. I garanti saranno tre, come le aree tematiche da cui dovranno pervenire i componenti: partecipazione in ambito sanitario, transizione digitale over65 e community building in ambito medico. Questo nucleo verrà formalizzato dal TdN, sarà istituito dall’inizio del percorso ed opererà in piena autonomia con la possibilità di richiedere aggiornamenti allo stesso TdN o al referente del processo partecipativo. I garanti saranno invitati a prendere parte a tutti i momenti del percorso: dal TdN, agli incontri pubblici e alle azioni sul campo. Sarà compito del curatore del percorso aggiornare il CdG sulle attività in programma condividendo report e informazioni in corso d’opera. I garanti avranno inoltre il compito di verificare la redazione ed i contenuti le proposte contenute nel DocPP, documento che sarà sottoposto alla valutazione congiunta del Comitato e dei componenti del TdN durante il tavolo finale. A fine percorso saranno organizzati momenti di valutazione partecipata del percorso e delle azioni sperimentali che oltre al TDN coinvolgeranno il gruppo ampio dei partecipanti e, in momenti riservati, lo staff dell'Azienda USL, del Comune e i CCM del Distretto di Bologna. Nei 12 mesi successivi alla chiusura del percorso verranno realizzati degli incontri di aggiornamento periodici tra i componenti del TdN, CdG e l’ente decisore per condividere le decisioni che daranno seguito alle proposte contenute nel DocPP. L’Azienda USL dovrà pertanto dare un riscontro pubblico rispetto a quanto emerso da questi momenti di confronto pubblicando aggiornamenti online ed inviando comunicazioni a tutti i partecipanti del percorso che dovranno chiarire l’impatto che le proposte hanno avuto sulle decisioni dell’ente e sulla comunità. L’attività di monitoraggio dovrà inoltre considerare il rispetto degli impegni per il raggiungimento delle proposte assunti dai firmatari dell’accordo formale e dai di nuovi soggetti interessati intercettati in corso d’opera. Al termine dei 12 mesi sarà realizzato un momento pubblico per condividere gli esiti del monitoraggio e sviluppare ulteriori riflessioni sul tema delle azioni di supporto alla transizione digitale over65.

Formazione del personale

1

Descrizione delle attività di formazione

Il percorso contempla tra le proprie attività l’attivazione di un percorso di sviluppo delle competenze del personale, con particolare riferimento ai dipendenti dell’Azienda USL di Bologna, che sarà strutturato a partire dalle esigenze riscontrate dai referenti coinvolti nella Cabina di Regia. Il percorso formativo si comporrà di tre incontri affiancati da momenti di formazione sul campo. Tra gli argomenti trattati vi saranno: la legge regionale 15/2018, la partecipazione in sanità tra costruzione di reti e community building, la sanità di iniziativa, le metodologie e le tecniche per la facilitazione e la gestione dei processi di empowerment territoriale con focus legati alla salute e al digitale, gestione dei conflitti. I moduli saranno realizzati da docenti universitari, esperti del settore riconosciuti a livello nazionale e da soggetti (progettisti e amministratori) che hanno attivato processi partecipativi in ambito sanitario e di transizione digitale legata ai servizi sanitari, per condividere conoscenze, competenze, soluzioni e testimonianze su queste tematiche. Particolare attenzione sarà data al supporto nel generare il cambiamento attraverso il coinvolgimento di più policies e nel consolidamento del lavoro intersettoriale. Durante tutto lo svolgimento del processo il personale dell’ente decisore sarà accompagnato da facilitatori ed esperti che contribuiranno alle attività di analisi, di rilevamento di criticita` e di impatto sul lavoro dell’Azieda USL, un dato che è emerso come particolarmente strategico anche in precedenti esperienze dell’ente. Attraverso la realizzazione delle azioni sperimentali collaborative si lavorerà fianco a fianco anche per individuare un iter volto a supportare lo sviluppo di un modello di co-progettazione Azienda - territorio legato alle Case della Salute con un forte coinvolgimento trasversale dei settori aziendali. Particolare attenzione sarà data al coordinamento dell’esperienza e dell’attività formativa con la virtuosa esperienza degli uffici rete dell’area welfare dei Quartieri di Bologna. Ogni fase di questo percorso di empowerment e di sviluppo delle competenze non si tradurra` in un aggravio lavorativo, ma in un vero e proprio affiancamento che ha come obiettivo quello di consolidare le capacità dello staff interno all’ente. I momenti seminariali saranno realizzati in presenza, ove non possibile verranno ospitati in una piattaforma virtuale dove si potrà interagire attraverso una lavagna virtuale, la chat, e altri strumenti come mentimeter per la raccolta delle opinioni in maniera immediata. I momenti formativi saranno coordinati dal soggetto proponente e aperti anche ai soggetti del territorio e dell’amministrazione comunale interessati ai temi della democrazia partecipativa e della partecipazione in ambito sanitario e di transizione digitale. Un dipendente dell’Associazione proponente ha partecipato a una delle iniziative formative della Regione.

Istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Entrambe le tipologie di soggetti (Soggetti non finanziati nell’ultimo triennio e soggetti organizzati della società civile)

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Giovani

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Bonus integrazione settori

Allegati

01 - Scheda progetto

media/link_scheda_progetto.docx /

02 - Documento di proposta partecipata

media/link_dppp_e_allegati.docx /

03 - Relazioni intermedie e finali

media/link_relazione_finale.docx /

04 - Presa d'atto Ente Titolare della decisione

media/link_presa_d'atto.docx

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale

Dettagli o note sulle fonti utilizzate

Informazioni anche alla pagina web https://www.ausl.bologna.it/partecipazione/cccd dell'azienda ASL di Bologna
Data ultima modifica: 07/07/2023