Regione Emilia-Romagna

Cittadini al centro

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Certificato

Processo

Stato di avanzamento

Progetto

Natura Processo

Processo certificato non finanziato

Anno della certificazione

2020

Cofinanziamento altri soggetti

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale - Funzioni assegnate

Il Comitato di Garanzia locale (CdG) sarà costituito entro il mese di marzo 2021 da parte del responsabile di progetto, e sarà composto da cinque membri, di cui due dipendenti del Comune di Ferrara e 3 soggetti esterni, che verranno individuati tra i soggetti facenti parte del Tavolo di Negoziazione, e saranno quindi singoli cittadini o altri individui facenti parte degli enti/associazioni coinvolti. Il CdG si riunirà almeno una volta al mese, con l’obiettivo di prendere visione della documentazione prodotta (verbali del TdN, report degli incontri, risultati della mappatura e analisi dei bisogni, ecc) ed esaminare gli esiti del percorso partecipativo. Degli incontri del CdG verrà redatto un verbale che sarà pubblicato e disponibile per la consultazione all’interno della sezione del sito web istituzionale dedicata al progetto. I membri del CdG potranno partecipare alle sedute del TdN (per un massimo di due componenti del CdG in ciascuna seduta) e saranno invitati agli incontri pubblici che si svolgeranno sul territorio. Uno dei membri dello staff di progetto afferente al Centro di Mediazione - Ferrara avrà i seguenti compiti: - illustrare ai membri del CdG il percorso partecipativo e il relativo progetto, avendo particolare cura di sottolinearne gli aspetti strategici; - inviare ai membri del CdG i materiali necessari e funzionali allo svolgimento della funzione di garanzia per tutta la durata del progetto.

Indirizzo

Piazza del Municipio, 2, 44121 Ferrara

Tavolo di Negoziazione

Il Tavolo di Negoziazione (TdN) svolge un ruolo fondamentale all’interno del processo partecipativo, in quanto risponde alla necessità di condividere con lo staff di progetto la pianificazione operativa e gli indirizzi da dare al percorso partecipativo. Per poter rappresentare in maniera adeguata gli stakeholder e i cittadini dei territori delle frazioni, è importante che il TdN sia composto da soggetti diversi quali, ad esempio, enti pubblici, associazioni e cittadini che sono riconosciuti come riferimento all’interno delle proprie comunità, titolari di esercizi commerciali ubicati nei territori delle frazioni. Sarà fondamentale nella gestione e coordinamento del TdN la collaborazione del Centro di Mediazione - Ferrara, per le competenze maturate e le reti di relazione sviluppate nel corso degli anni, fondamentali nell'ottica di rinvigorire la partecipazione, valorizzarla e ascoltarne i suggerimenti e le richieste. Il primo TdN sarà aperto a tutte le realtà che desiderano aderire al progetto e a coloro che intendono dare il proprio contributo, e abbiano manifestato un interesse in questo senso a seguito della pubblicazione dell’avviso relativo alla prima convocazione. A seguito del primo TdN, ne verrà formalizzata la composizione e verrà adottato un documento per il suo funzionamento. Inoltre, verrà istituito un Comitato Direttivo formato da un rappresentante per ciascun soggetto che ne fa parte, per facilitare la risoluzione delle situazioni di conflitto che potranno venirsi a creare. Il TdN avrà un ruolo chiave nell’ambito del processo partecipativo, contribuendo in maniera importante alla costruzione di una rete di sostenibilità sociale che possa rispondere ai nuovi bisogni e alle nuove fragilità createsi nei territori delle frazioni, che dispongono di servizi e infrastrutture sensibilmente minori. In particolare, il TdN sarà fondamentale per la mappatura e l’analisi dei bisogni dei cittadini delle frazioni, e dunque nella condivisione con lo staff di progetto delle attività da mettere in campo per dare risposta a queste necessità. La conduzione del TdN verrà fatta avvalendosi di operatori esperti in facilitazione e mediazione dei conflitti, e gli incontri si terranno in forma plenaria. È possibile che vengano creati dei gruppi di lavoro ristretti (ad esempio, suddivisi su base territoriale o in base alla natura dell’argomento trattato), ma sempre in un’ottica di condivisione e co-creazione delle attività del processo partecipativo. Le convocazioni del TdN verranno pubblicate con un preavviso di 5 giorni sul sito istituzionale del Comune di Ferrara, all’interno della sezione dedicata al progetto partecipativo, e verranno anche condivise attraverso la newsletter dell’URP e l’invio mirato di e-mail a soggetti il cui potenziale interesse è noto.

Titolari della decisione

Comune di Ferrara

Soggetti esterni

CSV Terre Estensi (CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO TERRE ESTENSI MODENA)

Territorio Interessato

Mappa

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Ferrara

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

FASE DI CONDIVISIONE (febbraio 2021) Obiettivi: - definizione del percorso partecipativo (individuazione fasi principali e secondarie e attivazione delle risorse); - definizione dei canali e degli strumenti di ascolto; - promozione del progetto e delle modalità partecipative. Azioni: - individuazione dei soggetti esterni da attivare ai fini della gestione di talune attività di progetto; - elaborazione del piano della comunicazione; - calendarizzazione delle attività di formazione e degli incontri; - conferenza stampa. Risultati attesi: - definizione di dettaglio del progetto insieme ai partner e allo staff di progetto; - approvazione del piano della comunicazione; - avvio formale del percorso partecipativo; - costituzione e ampliamento del TdN e approvazione del suo Regolamento. FASE DI SVOLGIMENTO - APERTURA (marzo-aprile 2021) Obiettivi: - ideare forme e modalità condivise di rilevazione dei bisogni e delle nuove fragilità; - sensibilizzare la cittadinanza ai temi oggetto del progetto; - coinvolgere attivamente la cittadinanza nel processo partecipativo. Azioni: - avvio della comunicazione esterna multicanale; - attivazione della piattaforma digitale destinata al target giovani; - raccolta tramite i canali e gli strumenti individuati delle "voci" del territorio. Risultati attesi: - implementazione della pagina web dedicata e condivisione dei contenuti sui social network; - creazione delle basi per favorire il confronto e la partecipazione dei cittadini; - produzione di materiale promozionale dell'iniziativa teso ad allargare la rete informale; - seconda riunione del TdN e prima riunione del CdG. FASE DI SVOLGIMENTO – CHIUSURA (aprile-maggio-giugno 2021) Obiettivi: - analisi delle sollecitazioni pervenute attraverso gli strumenti/canali predisposti; - presentazione e disseminazione dei risultati raggiunti; - valutazione delle priorità di intervento. Risultati attesi: - redazione del piano operativo; - sensibilizzazione dei cittadini nei confronti delle tematiche del progetto. FASE DI MISURAZIONE DEGLI IMPATTI E MONITORAGGIO (giugno-luglio 2021) Obiettivi: - diffusione dei risultati del processo partecipativo; - monitoraggio degli esiti del processo partecipativo; - eventuale iter di revisione delle azioni messe in campo.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Strumenti digitali utilizzati

piattaforme telematiche di georeferenziazione per la mappatura dei bisogni

Numero partecipanti (stimate o effettive)

1300

Impatto emergenza Covid19 sul processo

Processo necessitato dall'emergenza COVID19

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

In questo contesto, emerge chiaro il bisogno di ascolto e coinvolgimento degli abitanti di queste aree nei percorsi decisionali dell’Ente, che intende creare momenti di sostegno per rilevare e gestire queste nuove fragilità. Gli obiettivi del progetto sono: - far emergere le nuove fragilità che si sono venute a creare o si sono accentuate a causa dell’emergenza Covid-19 nelle frazioni del comune di Ferrara, attraverso una fase di ascolto in cui verranno utilizzate tecniche e strumenti adeguati per includere tutte le fasce della popolazione (es. focus group, incontri, somministrazione di questionari, piattaforma digitale dedicata) - analizzare i bisogni emersi in fase di ascolto e individuare al loro interno le tematiche più rilevanti nell’area dei servizi alla persona - progettare in maniera condivisa gli strumenti da utilizzare per rispondere alle esigenze degli abitanti delle frazioni - strutturare una rete di sostegno alle nuove fragilità promuovendo forme di prossimità, reti di vicinato e integrandole con altri strumenti messi in campo dall’Amministrazione comunale che siano idonei a rispondere ai bisogni rilevati - attivare un gruppo di lavoro con i giovani delle frazioni al fine di realizzare uno screening delle percezioni e delle possibili azioni da mettere in campo a favore di questo target - valorizzare gli spazi vivi in cui l’ambito del progetto di partecipazione possa essere accolto e utilizzato - costituire gruppi informali che sostengano in maniera sistematica e strutturale tale dinamica attraverso l’elaborazione annuale di progettazioni concertate con l’Amministrazione, anche in grado di attrarre risorse e strumenti per continuare nella dinamica avanzata dal progetto partecipativo.

Risultati Attesi

I principali risultati attesi del processo partecipativo sono i seguenti: - creare un data base georeferenziato nel quale riportare tutti i dati e le informazioni significative, suddivise per frazione/quartiere (bisogni, istanze, testimoni privilegiati, attività/servizi di pubblica utilità, calendarizzazione interventi, luoghi di ritrovo, centri sociali/ricreativi, banche/uffici postali, mercati, ecc …); - formalizzare nuove modalità partecipative volte anche alla raccolta di istanze/bisogni (es. piattaforma digitale specifica per il target giovani), che integrino i sistemi tradizionali di decisione assunti dall’Ente; - organizzare specifici momenti formativi in tema di comunicazione efficace, gestione dei conflitti, tecniche di partecipazione/facilitazione destinati agli operatori dell’Ente e a soggetti esterni (associazioni, comitati, semplici cittadini, gestori servizi di pubblica utilità); - rilevare in maniera puntuale i nuovi bisogni dei territori delle frazioni, sperimentando nuove metodologie di ascolto e di dialogo che siano in grado di intercettare tutte le fasce della popolazione; - aumentare il capitale sociale delle comunità, sviluppando relazioni di vicinato positive e attivando una rete di sostegno informale; - aumentare il grado di coinvolgimento dei giovani nelle sfide del proprio territorio, attraverso comunicazioni dirette ma smart con l’Amministrazione comunale; - predisposizione del report a conclusione del percorso partecipativo; - attivazione del Tavolo di Negoziazione e del Comitato di Garanzia, comprendenti tutti i soggetti significativi e/o che verranno eventualmente coinvolti anche in seguito al percorso partecipativo; - implementazione di tutti gli strumenti di informazione/comunicazione che l’Ente metterà in campo per dare diffusione al percorso partecipativo e ai risultati che da questo deriveranno.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Indice di partecipazione

16 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

I partner territoriali saranno meglio identificati durante la fase propedeutica di mappatura, che per ciascuna frazione permetterà l’identificazione chiara e contestualizzata dei soggetti interessati o attivabili (peculiari per ogni frazione). Tutti i soggetti possono essere categorizzati a titolo esemplificativo in: Parrocchie, Circoli ARCI decentrati (afferenti al comitato provinciale di ARCI), Circoli Encap (afferenti a Legacoop), Gruppi di Controllo di Vicinato, Pro Loco territoriali, Organizzazioni di Volontariato con sede nei territori (coordinate dal Centro Servizi per il Volontariato - Ferrara), titolari delle attività di vicinato/servizi di pubblica utilità. Una volta identificati i soggetti e individuata la loro disponibilità alla partecipazione al percorso si definiranno una serie di incontri sui territori dapprima singolarmente e poi per macro aree territoriali, finalizzati alla condivisione del percorso, alla raccolta delle istanze e all’identificazione delle priorità.

Modalità di inclusione

Individuazione degli interessati: mappatura dei testimoni privilegiati, attraverso interviste ad hoc o di piccoli gruppi significativi, sulla base anche di reti già esistenti e definite nel corso di altre progettazioni che hanno visto il coinvolgimento attivo delle frazioni (es. Gruppi di Controllo di Vicinato). Coinvolgimento degli interessati: incontri sul territorio, focus group con testimoni privilegiati, sollecitazioni dirette (e-mail dirette ai rappresentanti delle associazioni), sollecitazioni indirette (comunicati stampa, avvisi su pagine web, affissione di locandine nelle attività commerciali delle frazioni). Nelle attività di individuazione e coinvolgimento degli interessati sarà strategica l’azione sinergica del Comune di Ferrara, del Centro di Mediazione - Ferrara e della Fondazione Zanotti - Ferrara per garantire la mappatura e il coinvolgimento degli interessati a 360 gradi.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Il primo step del percorso riguarda la somministrazione ai residenti delle frazioni di un breve questionario volto ad indagare le aspettative, le eventuali proposte e l’interesse a prendere parte alla progettazione partecipata. Questo tipo di indagine è un primo momento di partecipazione allargata che permette all’Amministrazione, e poi anche agli stakeholder territoriali, di concentrarsi su alcuni dati/considerazioni che giungono “dal basso”. Lo strumento di lavoro utilizzato successivamente sarà l’Open Space Technology (OST): metodo utilizzato nella ricerca sociale e che permette di trattare nuovi temi, o temi classici, con un approccio informale, che permette di ricreare una serie di micro-ambienti favorevoli al confronto creativo libero in ottica peer to peer. È un metodo che permette di far emergere il protagonismo individuale e una spontanea coesione di gruppo, molto efficace nel portare a termine gli obiettivi.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Successivo alla fase dell’OST, ci sarà uno, o più, momenti di condivisione allargata ai residenti che permetterà di condividerne gli obiettivi e le modalità operative, consentendo ai cittadini di inserire eventuali proposte e considerazioni. In questo caso la modalità operativa che con ogni probabilità verrà utilizzata sarà quella del World Cafè, che consentirà di presentare le proposte degli esperti creando dei tavoli di lavoro misti “cittadini/esperti” per un ulteriore approfondimento (in termini operativi e funzionali) della proposta. Nello specifico, la modalità di lavoro deve seguire due importanti criteri quali: - equilibrio: i gruppi devono essere composti in maniera equilibrata dai principali portatori di interesse del quartiere/frazione; - contaminazione: i partecipanti di ciascun gruppo di lavoro non devono obbligatoriamente essere esperti in quel tema, ma è importante che riescano a contribuire con il proprio bagaglio culturale confrontandosi con il gruppo.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Sito web del Comune di Ferrara – apposita sezione dedicata. Incontri sul territorio. Canali social del Comune di Ferrara. Conferenza Stampa. Piattaforma digitale dedicata.

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1616 del 16/11/2020

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti

Premialità Tecniche

Settore

Politiche in materia sociale e sanitaria, ambientale, territoriale, urbanistica e paesaggistica

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

2

Modalità del monitoraggio e indicatori

Il Comune di Ferrara, in collaborazione con il CERVAP dell’Università degli Studi di Ferrara predisporrà un kit di strumenti di “Performance Measurement” e di “Public Value Measurement” funzionali alla misurazione dello stato dell’arte e dei risultati della partecipazione, oltre che del valore pubblico co-creato dall’Amministrazione insieme alle frazioni, con attenzione anche ad aspetti agli SDGs e alla misurazione del BES. Le attività, in collaborazione con il CERVAP si svilupperanno, principalmente, lungo i seguenti step: - predisposizione del kit di strumenti di “Performance Measurement” (salute delle risorse; performance di efficienza e di efficacia; impatti esterni) per la misurazione dello stato di implementazione della partecipazione e dei risultati prodotti; - predisposizione del kit di strumenti di “Performance Measurement” e di “Public Value Measurement” (equilibrio tra impatto sociale, impatto economico, impatto ambientale) per la misurazione del valore pubblico generato; - supporto al Comune di Ferrara e alle frazioni nell’utilizzo dei kit di “Performance Measurement” e di “Public Value Measurement” ai fini del monitoraggio e del controllo dello stato di implementazione della “citizenparticipation” e dei risultati e degli impatti prodotti dalla partecipazione sulle frazioni; - supporto al Comune di Ferrara e alle frazioni nella lettura ed interpretazione delle informazioni ottenute, ai fini della riprogettazione in chiave migliorativa delle politiche e dei servizi a favore e con la partecipazione delle frazioni.

Formazione del personale

1

Descrizione delle attività di formazione

Attualmente il personale che sarà coinvolto nel processo non sta partecipando ad iniziative formative della Regione nell’ambito della L.R. 15/2018, ma l’Ente prevede di organizzare percorsi formativi ad hoc con la consulenza scientifica e la collaborazione del CERVAP dell’Università degli Studi di Ferrara. Ai sensi delle Linee Guida n. 1/2017, n. 2/2017, n. 3/2018 del Dipartimento della Funzione Pubblica, una PA crea valore pubblico quando migliora il livello di benessere economico-sociale-ambientale, (e in epoca Covid-19, anche sanitario) dei cittadini, curando e sviluppando il livello di salute dell’Ente (ad esempio, in termini di miglioramento delle competenze). Si ha co-creazione di valore pubblico quando diversi attori del territorio, pubblici, privati o semplici cittadini partecipano (Citizen Participation) alla progettazione, alla generazione, alla misurazione e alla rendicontazione del valore pubblico. Il programma formativo potrebbe avere il seguente titolo “Processi e strumenti di co-creazione di valore pubblico per le frazioni insieme alle frazioni” e verterà principalmente sui seguenti temi: - il quadro normativo: la L.R. 15/2018 e i principali strumenti regolamentari del Comune sul tema della partecipazione; - il valore pubblico e la co-creazione di valore pubblico territoriale; - inquadramento generale in relazione ai processi e strumenti di co-design, co-production e co-evaluation del valore pubblico, nonché a processi e strumenti di accountability del valore pubblico creato per le frazioni insieme alle frazioni (ai sensi delle Linee Guida 4/2019 del Dipartimento della Funzione Pubblica); - la cura della relazione: gentilezza e costruzione della fiducia; - tecniche di comunicazione, facilitazione, mediazione e gestione del conflitto, trasformazione della negatività. La metodologia formativa verterà principalmente sui seguenti punti: - breve inquadramento iniziale della cornice normativa e del framework scientifico di riferimento; - kit metodologico ai corsisti per comprendere e realizzare processi (ideazione, progettazione, attuazione, valutazione) e strumenti (Open Space Technology; World Cafè; EASW; Outreach; analisi SWOT; co-design; focus group; interviste; questionari e sondaggi) di co-creazione di valore pubblico di natura partecipativa e nell’ottica dell’accountability. Le attività di formazione si intendono programmare mirando a rispondere a diverse esigenze: - aumentare la consapevolezza e la conoscenza dei partecipanti in riferimento alle tematiche della partecipazione - arricchire e affinare le competenze dei partecipanti in materia di comunicazione, in particolare con riferimento alla facilitazione delle relazioni, alla creazione di gruppi che diventino gradualmente autonomi e non richiedano un’azione di supervisione costante da parte dell’Amministrazione.

Istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Non prevista nel bando di riferimento

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Giovani

No

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Allegati

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 21/05/2021