LWP- Laboratorio Welfare Partecipante
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Processo
Stato di avanzamento
Concluso
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Natura Processo
Processo certificato e finanziato
Anno della certificazione
2019
Anno Finanziamento
2019
Importo finanziato dal Bando
10.000,00 €
Cofinanziamento altri soggetti
Si
Percentuale Cofinanziamento
30,07%
Costo complessivo del processo
14.300,00 €
Anno di avvio
Anno di chiusura
2021
Data inizio del processo
11/01/2020
Data fine del processo
11/03/2021
Durata (mesi)
14
Richiesta e concessione della proroga
Sì
Gestione di Processo
Comitato di Garanzia locale
Durante il percorso di presentazione del processo di partecipazione e nella documentazione distribuita ai partecipanti sarà dedicata particolare attenzione al ruolo Comitato di Garanzia locale che verrà costituito ad inizio processo. Il Comitato di Garanzia Locale per il Processo Partecipativo che porterà a costituire e regolamentare la Consulta del Welfare a Fiscaglia sarà composto da tre componenti con il compito di verificare, secondo quanto previsto dalla Legge Regionale 15/2018 il rispetto dei tempi, dei modi e delle azioni previste dal percorso di partecipazione. I componenti, secondo le indicazioni approvate nell'accordo formale saranno scelti secondo i criteri seguenti: •l membro, esperto di tematiche del welfare e di processi partecipativi, che porterà il Punto di Vista ESPERTO e da individuare tra i docenti universitari o professionisti indipendenti. La scelta sarà sempre fatta dal TdN. Il membro selezionato dal TdN, portatore del punto di vista ISTITUZIONE, da scegliere tra funzionari di altri Comuni. Il membro selezionato dal TdN portatore del punto di vista Comunità e Cittadinanza attiva, da individuare tra i soggetti partecipanti al forum del terzo settore. I componenti del Comitato possono partecipare liberamente, in gruppo o in forma singola, alle riunioni organizzative, agli incontri pubblici ed agli incontri del TdN. Il ruolo e i componenti del Comitato di Garanzia sono pubblici. Il Comitato di Garanzia può mettere in atto tutte le azioni che ritiene necessarie rispetto ai propri compiti di verifica (tempi, metodo, imparzialità, azioni). Il lavoro del Comitato è svolto su base volontaria e proseguirà per almeno 12 mesi dopo la conclusione del processo per concorrere al monitoraggio delle attività della Consulta.
Struttura responsabile del processo
Ufficio servizi sociali e alla persona
Tavolo di Negoziazione
Il TdN si costituirà nella fase iniziale con i soggetti firmatari dell'accordo formale, referenti tecnici e politici dell'ente decisore, soggetto curatore del procedimento ed eventuali soggetti rilevanti del territorio con l'obiettivo di avviare una mappatura più ampia che porterà dopo il primo incontro pubblico ad un allargamento del TdN ai nuovi soggetti emersi (portatori di competenze o informazioni utili, promotori di specifiche progettualità o disponibili a curare alcuni aspetti della proposta). Sarà cura del responsabile del processo e del soggetto curatore garantire la massima rappresentatività del TdN in termini di provenienza geografica, di tipologia di interessi e competenze, di genere e di generazioni.
Territorio Interessato
Mappa

Caratteristiche
Ambito di intervento
Tematica specifica
Tipo di partecipazione
Partecipazione volontaria
Codecisione
Sì
Design del processo partecipativo
Fase I -CONDIVISIONE Avvio del TdN composto da ente decisore, tecnici, soggetti firmatari dell'accordo formale, curatore del processo e altri soggetti rilevanti. All'interno di questo primo nucleo verranno condivise le modalità operative del processo (calendario, mappatura dei portatori d'interesse, definizione degli strumenti da utilizzare, comunicazione, indicatori di impatto del processo).Contestualmente verrà avviata la campagna di comunicazione e svolto il primo momento formativo rivolto ai dipendenti comunali. Risultati attesi: -condivisione e commitment dei soggetti interni -informazione e sollecitazione dei cittadini sull'avvio del processo partecipato Fase II- APERTURA: i diversi partecipanti saranno incontrati in piccoli gruppi eterogenei per tipologia di soggetto (pubblico/privato) ma affini per oggetto d'interesse in modo da raccogliere informazioni riguardo a opportunità e criticità che il sistema di welfare locale sta vivendo. Oggetto del processo sarà il valore aggiunto che la partecipazione della comunità può apportare in termini di informazione, di competenze e di risorse. L'identificazione degli ostacoli e delle difficoltà del processo partecipato sarà parte importante dell'attività del TdN. Gli incontri saranno anche un momento di promozione dell'incontro pubblico della fase successiva Risultati attesi: -la conoscenza e la curiosità sul processo -scouting tra i soggetti singoli o aggregati che possono essere in modo particolare delle risorse per il welfare locale -consapevolezza di criticità e opportunità, potenzialità e bisogni -prima interazione e integrazione tra i diversi soggetti coinvolti (eterogenei per provenienza geografica, ruolo, identità) Fase III - MOMENTO CENTRALE. Organizzazione di un momento pubblico di condivisione di quanto emerso dai focus e di definizione partecipata delle linee d'indirizzo (CARTA DEI VALORI DELLA CONSULTA) per l'elaborazione del modello operativo e del modello normativo (Redazione del Regolamento della Consulta) aperto a dirigenti ed operatori pubblici e privati che operano nei servizi, politici, referenti del terzo settore, associazioni e singoli cittadini. L'evento potrebbe utilizzare la tecnica dell'Open space tecnology o strumento affine e sarà anche l'occasione per sollecitare nuovi membri del Tavolo di Negoziazione. Il momento pubblico avrà una doppia finalità di ingaggio, verso i soggetti già coinvolti nel TdN -che dovranno lavorare insieme nell'organizzazione e che avranno un ruolo attivo nella gestione della giornata- e verso gli altri soggetti coinvolti per la prima volta nel processo. Risultati attesi: -individuazione dei valori della Consulta e delle linee guida per la stesura del regolamento -individuazione dei soggetti maggiormente motivati/ rappresentativi/competenti che intendono partecipare alla stesura del regolamento -individuazione delle prime proposte progettuali nelle quali la partecipazione della comunità potrebbe sostanziarsi e relativi gruppi di lavoro Fase IV- PROPOSTA. Il TdN,allargato ai nuovi soggetti inclusi dopo l'evento pubblico, con il supporto di personale tecnico competente, provvederà alla stesura della proposta di regolamento e delle modalità operative della Consulta nonché di progettualità sperimentali di costituzione di un welfare di comunità. In questa fase è possibile che siano necessari ulteriori incontri in piccoli gruppi con i portatori di interesse. Risultato atteso: -DocPP contenente la CARTA DEI VALORI DELLA CONSULTA e la proposta di Regolamento della Consulta. -Prime progettualità sperimentali con indicazione di fattibilità, sistema di monitoraggio ex post e referenti. Fase V-CHIUSURA La proposta elaborata sarà pubblicata sul web e presentata ufficialmente durante un incontro pubblico. Sarà il momento per far conoscere a tutta la comunità questa nuova opportunità e per raccogliere eventuali suggerimenti e proposte di modifica. Tenendo conto di quanto emerso il TdN provvederà alla stesura definitiva del Regolamento e delle proposte progettuali emerse che costituiranno il DocPP. FaseVI-PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO e MONITORAGGIO SULLA IMPLEMENTAZIONE ED ESECUZIONE DELLA DECISIONE. Si dovrà procedere all'approvazione entro il 2020 del Regolamento della Consulta da parte del Comune. La CARTA DEI VALORI e il Regolamento della Consulta saranno oggetto di un secondo momento formativo del personale amministrativo: verrà valutato come recepire -all'interno degli uffici e dei processi connessi all'erogazione dei Servizi Sociali- le indicazioni scaturite dal processo di partecipazione. L'Ufficio alla Persona del Comune si confronterà - durante il processo e nei 12 mesi successivi alla sua chiusura- con il Comitato di Garanzia così da ottimizzare il recepimento delle indicazioni ricevute. Il documento di monitoraggio sarà reso pubblico nella pagina web del progetto ed inviato a tutti i partecipanti. Per ragioni dovute alla pandemia Covid19, la Giunta regionale con propria delibera n. 734 del 25 giugno 2020 ha prorogato di complessivi 83 giorni il termine per la chiusura di tutti i processi partecipativi finanziati con il Bando 2019 approvato con delibera n. 1247/2019 (https://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/news/normali/news-2020/novita-per-i-progetti-finanziati-dal-bando-2019)
Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali
Sì
Strumenti digitali utilizzati
Sondaggi on line, app comunale (già esistente); piattaforme per videoconferenza
Numero partecipanti (stimate o effettive)
554
Presenza femminile rilevata
Si
Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti
Nessuna prevalenza
Conciliazione tempi di vita e lavoro
Si
Impatto emergenza Covid19 sul processo
Processo modificato
Modifiche intervenute a causa della situazione di pandemia COVID19
A fronte del DPCM in vigore dal 4 maggio sulla Fase 2 della convivenza con il virus Covid-19, le modalità di svolgimento di ogni focus group sono cambiati e si sono svolti online sulla piattaforma Zoom
Figure Professionali
Tecniche di Partecipazione
Obiettivi e Risultati
Obiettivi
Obiettivi specifici del Processo -Definizione dei principi con cui costituire un Organo Consultivo -Definizione del metodo con cui costituire un Organo Consultivo: procedure trasparenti, adeguate al tema, strutturate in maniera chiara e condivise attraverso una riflessione attenta dei partecipanti -Elaborazione di un Regolamento che avvicini i cittadini ai principi di democrazia, preveda l'integrazione delle competenze delle cittadine e dei cittadini nell'iter decisionale politico -Programmazione partecipata dei Servizi di Welfare -Migliorata qualità dell'Amministrazione Pubblica resa più efficace ed efficiente (aumento della trasparenza decisionale e gestionale, miglioramento del servizio, maggiore coordinamento tra i funzionari e tra i funzionari e le realtà che operano nel sociale, percorso di programmazione condivisa) Obiettivi generali -Rafforzamento dell'equità sociale -Maggiore coinvolgimento di gruppi di Cittadine e Cittadini poco partecipi al dibattito di comunità e migliore integrazione delle minoranze sociali -Maggiore sensibilizzazione e consapevolezza delle realtà organizzate, delle Associazioni e dell'intera cittadinanza sulle problematiche sociali, economiche e sulle fragilità del territorio -Valorizzazione delle diverse realtà di volontariato - organizzato e non -, dell'attivismo e delle pratiche inclusive -Incentivazione e semplificazione nella collaborazione tra pubblico e privato, tra volontariato e istituzioni attive nel sociale -Innovazione e sperimentazione di pratiche, strumenti e modalità partecipative -Cultura della partecipazione più radicata e sviluppata: miglioramento della cultura politica, miglioramento del rapporto di fiducia tra amministrazione e comunità, sviluppo dei processi di apprendimento collettivo -Attivazione delle diverse competenze locali -Sollecitazione e crescita del valori di solidarietà e del senso di appartenenza ad un'unica realtà, ad un unico territorio superando i campanilismi esistenti e valorizzando la condivisione delle criticità e la capacità di proporre risposte coordinate e condivise -Promozione del dialogo tra le parti e la risoluzione dei conflitti in essere e/o latenti -Formazione del personale amministrativo affinché operi nella condivisione degli obiettivi della Consulta, ne diventi un interlocutore -Formazione dei volontari e dei cittadini e delle cittadine coinvolti nel processo partecipativo con l'obiettivo di o sviluppare un "linguaggio condiviso" tra Istituzioni ed Enti che si occupano di servizi socio-assistenziali e volontariato o supportare Enti e Istituzioni ad individuare tempestivamente le situazioni di vulnerabilità e di fragilità
Risultati Attesi
Elaborazione di linee guida condivise per lo sviluppo del percorso partecipato che porterà a istituire e normare la Consulta del Welfare di Fiscaglia: definizione di regole e ruoli, scelta consapevole di modalità e strumenti per l'informazione, il coinvolgimento e l'inclusione -Formazione ed aggiornamento dei funzionari e del personale dell'Amministrazione Pubblica -Maggiore consapevolezza e maggiore conoscenza nella Cittadinanza delle reali necessità del territorio e delle scelte da attuare per raggiungere obiettivi condivisi: questo contribuirà a migliorare il rapporto tra le istituzioni e i Cittadini, incrementando l'integrazione tra democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa. -Istituzione della Consulta del Welfare -Regolamento Operativo della Consulta del Welfare
Risultati conseguiti
Definizione di regole e ruoli, scelta consapevole di modalità e strumenti per l'informazione, il coinvolgimento e l'inclusione. Formazione ed aggiornamento dei funzionari e del personale dell'Amministrazione Pubblica Maggiore consapevolezza e maggiore conoscenza nella Cittadinanza delle reali necessità del territorio e delle scelte da attuare per raggiungere obiettivi condivisi, questo contribuirà a migliorare il rapporto tra le istituzioni e i Cittadini, incrementando l'integrazione tra democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa. istituzione della Consulta del Welfare Regolamento Operativo della Consulta del Welfare di Fiscaglia
Documenti di proposta partecipata previsti
Sì
Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo
Sì
Descrizione Documenti
Documento di proposta partecipata
Upload Documento finale condiviso
Livello di partecipazione
EMPOWERMENT
Indice di partecipazione
Requisiti per la Certificazione di Qualità
Sollecitazione realtà sociali
Si ritiene importante che il Progetto Consulta del Welfare e gli incontri partecipativi che porteranno alla sua istituzione siano pubblici, condivisi e aperti a tutte le persone interessate in modo da accogliere e dare la parola a tutti i punti di vista. Il percorso di inclusione dei diversi soggetti nel Processo Partecipato, deve protrarsi sino agli incontri in cui si strutturerà la redazione vera e propria dell'Atto normativo di istituzione della Consulta. Questo implica che le prime fasi del percorso partecipato saranno strutturata attraverso momenti "aperti", organizzati in modo da garantire l'interazione e l'apporto di idee dei partecipanti, momenti di dialogo e "design thinking" in cui emerga il valore del progettare insieme. A questo scopo si lavorerà per approntare la mappa dei portatori d'interesse partendo prima dalle informazioni possedute dal Comune sulle diverse realtà presenti nel territorio ed integrandola, attraverso interviste esplorative ed incontri con l'aiuto dei soggetti già sollecitati e in via di sollecitazione. Quindi tutta la fase di informazione, formazione connessa alla definizione della Mappa dei Portatori d'interesse sarà aperta, trasparente ed inclusiva. La Mappa sarà condivisa con i soggetti già coinvolti e quindi resa pubblica e continuamente aggiornata per integrazioni e/o suggerimenti. Sarà pubblicata una Manifestazione d'Interesse a partecipare. Gli incontri saranno strutturati per favorire l'inclusione - non solo nei tempi individuati e nelle modalità scelte per condurli - ma anche nella scelta dei luoghi in cui svolgerli. La criticità del Comune frutto di una fusione ma in cui si sente ancora molto la distanza dal Centro Amministrativo va tenuta presente e i momenti di interazione devono essere itineranti sul territorio così da essere inclusivi per le piccole frazioni, per i diversi gruppi etnici presenti sul territorio, per le persone con disabilità. Anche l'informazione sui luoghi degli incontri, sui contenuti e sugli esiti delle discussioni deve essere costantemente aggiornato, pubblicizzato e condiviso.
Modalità di inclusione
I diversi portatori d'interesse avranno la possibilità di esprimere la loro posizione e tutti i partecipanti al TdN disporranno di una adeguata informazione e formazione sugli aspetti su cui si dibatte. Si lavorerà con l'aiuto dei mediatori utilizzando il metodo del consenso: tutte le parti in gioco si impegnano a raggiungere una soluzione che oltre ad avere "consenso" tenga in considerazione e/o adotti integrazioni e sia accettata anche dalle minoranze. Viste le problematiche territoriali, gli argomenti del processo (parlare di welfare significa anche parlare dei criteri con cui si eroga assistenza, solidarietà e sostegno economico) e la necessità di aprire il processo -e la futura Consulta- anche a persone critiche nei confronti dell'inclusione di alcune categorie "fragili" (pensiamo a migranti o soggetti affetti da dipendenze) si prevede che, durante tutto l'iter partecipativo, le pratiche di mediazione saranno determinanti. Sarà quindi attivato un percorso di selezione per un soggetto esterno che sia facilitatore ma abbia anche competenze nella mediazione sociale.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura
Nella fase di apertura si lavorerà, attraverso focus group, per arrivare ad identificare le criticità del territorio e rendere i diversi portatori d'interesse consapevoli delle peculiarità e delle problematiche altrui.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura
Nelle fasi successive si ricorrerà a metodi concordati con il TdN che indicativamente potrebbero essere: Focus group, World cafè o Open Space Technology. L'oggetto del processo partecipato è quello di istituire e regolamentare la Consulta del Welfare: si dovrà arrivare a scrivere una "CARTA DEI VALORI DELLA CONSULTA". Questo strumento darà indicazioni sulle finalità della Consulta, sui valori condivisi dai partecipanti al processo e da chi, poi, ne farà materialmente parte. A chiusura del processo partecipativo dovremo avere un momento di confronto con la Comunità in cui verrà illustrato il percorso e sarà presentata alla cittadinanza la Consulta ed il suo Regolamento: sarà un momento di condivisione pubblica e allargata in cui l'Amministrazione Pubblica esporrà anche come sarà recepita l'istituzione della Consulta nel Regolamento Comunale. In questa fase è prevista una vera e propria raccolta di pareri e commenti attraverso il Feedback Frames e/o sondaggi online per monitorare come la cittadinanza sta valutando il percorso partecipativo e l'istituzione della Consulta.
Modalità di comunicazione dei risultati del processo
Nel mese di Gennaio è previsto un evento di presentazione del processo partecipativo e del ruolo che hanno Consulte, già esistenti in altri Comuni dell'Emilia Romagna, operanti in ambiti attinenti al welfare. Sarà l'occasione per presentare e iniziare una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini. Tutti gli incontri del TdN saranno preceduti da momenti di informazione che sfrutteranno particolarmente la pagina web dedicata al processo, i social e la operatività della app FiscagliApp con più di 2000 persone connesse. Il Piano di Comunicazione ha l'obiettivo di mantenere l'attenzione della Comunità sul percorso e sul suo stato d'avanzamento. Si cercherà di utilizzare momenti ludici e ricreativi -già conosciuti e calendarizzati (sagre, eventi, manifestazioni storiche e rievocative, etc.) e che sono di richiamo per un vasto pubblico- per diffondere le informazioni sul processo ma anche per sollecitare la partecipazione. Il materiale cartaceo prodotto (pieghevoli, locandine, brochure) verrà distribuito nelle sedi comunali aperte al pubblico, nelle biblioteche, negli spazi di aggregazione, nelle sale civiche, nelle Associazioni, nei principali punti di ritrovo e negli esercizi commerciali in tutto il territorio comunale. Brevi video e fotografie, realizzati da DestinationFilm, saranno invece utilizzati per la campagna di comunicazione sui canali social. Sul web sarà disponibile, sempre aggiornata, tutta la documentazione prodotta e la pubblicazione sarà diffusa anche attraverso i canali social. Sul web sarà disponibile, sempre aggiornata, tutta la documentazione prodotta e la pubblicazione sarà diffusa anche attraverso i canali social, media locali, notiziari digitali. Al termine del percorso il Regolamento della Consulta verrà presentato in un evento di chiusura in cui sarà illustrato anche l'intero percorso partecipativo e sarà presentato anche il DocPP.
Sintesi della valutazione regionale
Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1247 del 22/07/2019
Premialità Tecniche
Settore
Politiche di welfare e socio-sanitarie volte al sostegno delle pari opportunità di genere e al contrasto di tutte le forme di discriminazione diretta o indiretta nei confronti delle persone
Accordo formale preventivo
Sì
Modalità del monitoraggio e indicatori
Il Tavolo di Negoziazione e il Comitato di Garanzia, in modo autonomo e distinto, opereranno per monitorare l'attività del Comune di Fiscaglia sui tempi e le modalità di definizione del Regolamento Ufficiale della Consulta, la trasparenza e la correttezza dell'informazione, la procedura di promozione per l'adesione alla Consulta di persone, associazioni, istituzioni, etc., l'andamento operativo della Consulta stessa per almeno 12 mesi. Il Comune supporta le attività del TdN attraverso l'uso gratuito di spazi, la segreteria organizzativa e il cofinanziamento del Progetto.
Formazione del personale
Sì
Descrizione delle attività di formazione
Si prevedono due momenti formativi del personale. Un primo momento di introduzione ai processi partecipativi e sulla legge regionale 15/2018 è previsto all'inizio del processo. Un secondo momento formativo sarà invece in accompagnamento alle ultime fasi del processo sotto forma di un workshop con l'obiettivo di identificare l'impatto del processo, l'adozione ufficiale del Regolamento della Consulta, monitorare l'efficienza e l'efficacia dei processi operativi ad esso connessi.
Soggetti specifici
Non prevista nel bando di riferimento
Tipologia di Soggetto proponente
Comune nato da fusione
Allegati
Crediti
Processo segnalato da
Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 04/06/2021