SITYn - Sit in & city: so-stare attivamente in città
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Processo
Stato di avanzamento
Concluso
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Natura Processo
Processo certificato e finanziato
Anno della certificazione
2019
Anno Finanziamento
2019
Importo finanziato dal Bando
15.000,00 €
Cofinanziamento altri soggetti
Si
Percentuale Cofinanziamento
50%
Costo complessivo del processo
30.000,00 €
Anno di avvio
Anno di chiusura
2020
Data inizio del processo
09/12/2019
Data fine del processo
09/10/2020
Durata (mesi)
10
Richiesta e concessione della proroga
Sì
Gestione di Processo
Comitato di Garanzia locale
Previsto dalla LR 15/18, il Comitato di garanzia locale ha l'obiettivo di verificare il rispetto dei tempi, dei modi e delle azioni previste dal percorso partecipativo, con un'attenzione particolare al rispetto del principio di imparzialità da parte dei conduttori, al monitoraggio di esiti e impatti del processo (durante e dopo la conclusione). In relazione soprattutto all'oggetto del processo - "COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ in una riflessione progettuale su un MODELLO di FRUIZIONE ATTIVA dei beni comuni urbani e GENERATIVA di diverse qualità" - e ai risultati/impatti attesi dal processo, è stata accordata la seguente composizione: - 1 componente sarà nominato dal Tavolo di Negoziazione come punto di vista del territorio-comunità - 1 componente sarà nominato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore e svilupperà una propria valutazione sugli Impatti del processo implementando l'Indice di Resilienza (definito in esito ad una precedente progettazione regionale) con la valutazione del valore aggiunto sociale - 1 componente rappresenterà uno sguardo esterno, individuato nel Comune di Santarcangelo di Romagna, che nel corso degli ultimi anni ha attivato pratiche partecipative affini: "FARE BENE" avente come oggetto proprio la cura collettiva di spazi verdi ed "EDUs LOCI" incentrato sull'attivazione della comunità educante. I componenti del CdG saranno formalmente nominati dal TdN ad inizio processo. Al CdG sarà assegnato il compito di monitorare la realizzazione della proposta partecipata con VALUTAZIONE di CAMBIAMENTI, BENEFICI, IMPATTI e, soprattutto, il VALORE AGGIUNTO per i promotori, per i beneficiari, per la comunità tutta. Specificatamente, sarà realizzata una specifica indagine sviluppando l'INDICE di RESLIENZA Il CdG opererà in modo autonomo ed auto- organizzato; potrà prendere parte alle attività pubbliche e richiedere audizioni al Tavolo di Negoziazione.
Indirizzo
Piazza Cavalli, 2, 29121 Piacenza
Tavolo di Negoziazione
Per creare e istituire il TdN si procederà ad una convocazione mirata (invio di lettera/fax/mail a cura della segreteria organizzativa). Soggetto richiedente/decisore e sottoscrittori dell'accordo rappresentano il nucleo di partenza del TdN. L'incontro è "preliminare" all'avvio del processo e ha l'obiettivo di condividere: - mappa dei portatori di interesse - modalità di selezione dei partecipanti al TdN - regole del TdN - indicatori/ strumenti del monitoraggio del processo (in itinere) In ragione di quest'ultimo punto sarà convocato all'incontro anche il Comitato di Garanzia. La composizione del TdN si baserà sulla Mappa dei portatori di interesse (individuazione di tutti i punti di vista in gioco).
Territorio Interessato
Mappa
Caratteristiche
Ambito di intervento
Tematica specifica
Tipo di partecipazione
Partecipazione volontaria
Codecisione
Sì
Design del processo partecipativo
FASE 1) CONDIVISIONE DEL PROCESSO Durata: 2 mesi (dicembre-gennaio 2020) OBIETTIVO - Co realizzare con la comunità la Mappa dei beni comuni componendo e correlando diversi livelli di informazioni: spazi pubblici o ad uso pubblico significativi, abitudini sociali di fruizione e animazione collettive, relazioni formali e informali attive, cambiamenti attesi, valori di prossimità. Focus: coinvolgere la comunità di quartiere (singoli cittadini) RISULTATI PRINCIPALI - Mappa dei beni comuni di quartiere ATTIVITÀ' PARTECIPATIVE - Realizzare un sondaggio on line (e-mapping) e off line (ricognizione in strada) - Auto- Organizzare iniziative di self mapping - Condurre Interviste e focus group con realtà pubbliche, private, terzo settore FASE 2) SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Durata: 3 mesi (febbraio 2020 - aprile 2020) OBIETTIVI - Condividere i valori della collaborazione plurale alla cura dei beni comuni riconosciuti da promotori, beneficiari del/nel quartiere, comunità di Piacenza e correlati a cambiamenti, benefici, impatti di interesse generale - Definire il modello-patto di ingaggio comunitario (indicazioni su ruoli e responsabilità, condizioni e azioni, cambiamenti e impatti) nella rigenerazione di uno spazio pubblico di quartiere (co-analisi, co- progettazione, co-realizzazione di meta-interventi di urbanismo tattico). Focus: coinvolgere la comunità di quartiere (realtà organizzate e target sociali) Focus: coinvolgere la comunità di Piacenza (realtà organizzate e giovani) RISULTATI PRINCIPALI - Modello-Patto (meta-intervento di urbanismo tattico su uno spazio). - Reti e alleanze - 3 workshop / 2 iniziative-eventi ATTIVITÀ' PARTECIPATIVE - Co-organizzare con le realtà sociali di quartiere una "gita scenica" tra gli spazi pubblici emersi come significativi (itinerante con bus-navetta) - APERTURA DEL PROCESSO - Realizzare la riflessione progettuale con la comunità attraverso 3 workshop per la definizione del modello- patto - Ingaggiare (con call creative e attivanti) i cittadini di quartiere (soprattutto giovani) nella sperimentazione del modello-patto (meta-intervento) - Co-organizzare con le realtà culturali della città un evento pubblico di sensibilizzazione ("Pratiche visioni" - rassegna spot di docufilm ispirati a/da pratiche partecipative) - CHIUSURA DEL PROCESSO FASE 3) IMPATTO SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO Durata: 1 mese (maggio 2020) OBIETTIVI - Sottoscrivere il Documento di proposta partecipata - Presentare gli esiti del percorso e allargare la condivisione - Accompagnare la decisione RISULTATI PRINCIPALI Approvazione del Documento di proposta partecipata da parte del Tavolo di Negoziazione Accoglimento del Documento di proposta partecipata con delibera della Giunta Comunale Adozione del modello-patto la rigenerazione dei beni comuni urbani ATTIVITÀ' PARTECIPATIVE - Co-organizzare con l'Amministrazione comunale un incontro pubblico - Presentare pubblicamente il modello-patto alla Giunta comunale e/o Consiglio Comunale (seduta in loco, in uno degli spazi pubblici emerso come prioritari) FASE 4) MONITORAGGIO Durata: 12 mesi (maggio 2020-maggio 2021) OBIETTIVI - Sviluppare il piano di monitoraggio - Aprire una sezione web/ social dedicata agli sviluppi operativi del modello-patto - Valutare in itinere gli impatti sociali degli interventi Parallelamente alle tre fasi saranno implementare tre campagne di comunicazione (promozionale. motivazionale, responsiva) e attività formative dedicate. Per ragioni dovute alla pandemia Covid19, la Giunta regionale con propria delibera n. 734 del 25 giugno 2020 ha prorogato di complessivi 83 giorni il termine per la chiusura di tutti i processi partecipativi finanziati con il Bando 2019 approvato con delibera n. 1247/2019 (https://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/news/normali/news-2020/novita-per-i-progetti-finanziati-dal-bando-2019).
Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali
Sì
Strumenti digitali utilizzati
Mappa on line dei beni comuni, pagine social
Numero partecipanti (stimate o effettive)
92
Presenza femminile rilevata
Si
Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti
Femminile
Conciliazione tempi di vita e lavoro
Si
Impatto emergenza Covid19 sul processo
Processo modificato
Modifiche intervenute a causa della situazione di pandemia COVID19
Prima dell'inizio dell'emergenza e della sospensione di tutte le attività, sono state effettuate le prime attività di partecipazione "pubbliche": la "Giornata di co-mapping: interviste e focus group" il 16 gennaio (vedi resoconto a questo link) e il primo dei tre "laboratori per costruire assieme il patto di comunità" il 13 febbraio (vedi resoconto a questo link): i due successivi, previsti immediatamente dopo, sono stati "rimandati". È stata mantenuta l'attività di sintesi attività effettuate (ad esempio è stato realizzato e divulgato questo video promozionale/motivazionale) e sono proseguiti i contatti, gli incontri via mail/videoconferenza con lo staff di progetto per il ripensamento dei tempi e delle attività. I propositi di cercare di mantenere viva l'attenzione sul progetto, con stimoli e proposte "virtuali" si è scontrata con la dura realtà della situazione, per cui tali attività sono state rimandate di qualche mese. Ripensamento/adattamento dello "spirito" del progetto, senza cambiare l'obiettivo e le finalità, ma cercando di stimolare la riflessione anche sulle nuove esigenze attuali. Contatti con altre associazioni/realtà/progetti vicini o simili al nostro, sia per confronto, sia per cercare di allargare la mappatura del territorio per valutare l’impatto sociale e culturale dei luoghi ad alto potenziale educativo. Ricalendarizzazione delle attività pubbliche/partecipate
Figure Professionali
Tecniche di Partecipazione
Obiettivi e Risultati
Obiettivi
In relazione all'oggetto del processo partecipativo - "COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ in una riflessione progettuale su un MODELLO di FRUIZIONE ATTIVA dei beni comuni urbani e GENERATIVA di diverse qualità - lo sviluppo del processo partecipativo mira a concorrere al raggiungimento di determinati scopi, obbiettivi di coinvolgimento, obiettivi di processo, obiettivi di sviluppo sostenibile. SCOPO Attuare l'art. 26 del "Regolamento per la partecipazione" del Comune di Piacenza definendo un modello collaborativo per promuovere il principio della sussidiarietà e affermare l'importanza dell'autonoma iniziativa dei cittadini nello svolgimento di attività sostenibili e solidali : è attraverso il proprio dono di tempo e di attenzione che si può rigenerare la comunità, contribuendo ad aumentare legami sociali e alleanze territoriali, capacità di riconoscersi gli uni con gli "altri", possibilità di rendere un bene "pubblico" e percepirlo come "comune" attraverso una reale gioia civica. Obiettivi relativi al coinvolgimento della comunità LINEA DI INTERVENTO Auto-mappatura collettiva per una ricognizione plurale degli spazi di vita comune: - conoscere il rendimento sociale degli spazi pubblici presenti nel quartiere - approfondire gli aspetti positivi e negativi delle attuali pratiche partecipative LINEA DI INTERVENTO Esplorazione creativa degli spazi più significativi per attivazioni pro-sociali: - sperimentare nuove modalità e strumenti, di interazione sociale attiva - condividere il valore aggiunto sociale della collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore LINEA DI INTERVENTO Design collaborativo per la rigenerazione sostenibile, solidale, sussidiaria di un luogo: - indicare le condizioni per una relazione innovativa tra Amministrazione e Cittadini - progettare e attivare l'ingaggio responsabile e collaborativo alla cura di uno spazio pubblico Obiettivi complessivi del processo partecipativo - Includere il maggior numero di cittadini di culture e generazioni differenti - Sensibilizzare le realtà organizzate e i cittadini sull'importanza della cura di luoghi e comunità - Promuovere le realtà locali, l'attivismo e le pratiche inclusive maturate negli anni - Valorizzare i saperi locali e i talenti sociali presenti nella comunità - Ispirare il protagonismo delle comunità di frazione alla cura dei beni comuni - Stimolare il senso di appartenenza accrescendo la cultura della partecipazione. Obiettivi di sviluppo sostenibile Rispetto agli Obiettivi dell'Agenda 2030, il processo partecipativo concorre al raggiungimento dei seguenti obiettivi di sviluppo sostenibile (relativi resilienza del territorio/qualità dell'ambiente): - OB 11 Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili - OB 12 Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo - OB 13 Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico - OB 16 Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile
Risultati Attesi
RISULTATI e PRODOTTI (generati durante o al termine del processo - breve termine) LINEA DI INTERVENTO Auto- mappatura collettiva per una ricognizione plurale degli spazi di vita comune) RISULTATO Mappa dei beni comuni co-realizzata con la comunità componendo e correlando diversi livelli di informazioni: spazi pubblici o ad uso pubblico significativi, abitudini sociali di fruizione e animazione collettive, relazioni formali e informali attive, cambiamenti attesi, valori di prossimità. PRODOTTI - 1 Data base costituito. - 1 Mappa dei beni comuni (on line e off line) realizzata. - Presìdi sociali individuati e sensibilizzati. LINEA DI INTERVENTO Esplorazione creativa degli spazi più significativi per attivazioni pro-sociali): RISULTATO Valori della collaborazione plurale alla cura dei beni comuni riconosciuti e condivisi da promotori, beneficiari del/nel quartiere, comunità di Piacenza e correlati a cambiamenti, benefici, impatti di interesse generale PRODOTTI - (almeno) 5 Realtà sociali del quartiere coinvolte in un'iniziativa comune - (almeno) 5 Realtà culturali della città coinvolte in un evento comune - Reti e alleanze costituite. LINEA DI INTERVENTO Design collaborativo per la rigenerazione sostenibile, solidale, sussidiaria di un luogo) RISULTATO Modello-Patto di ingaggio comunitario (indicazioni su ruoli e responsabilità, condizioni e azioni, cambiamenti e impatti) nella rigenerazione di uno spazio pubblico di quartiere definito attraverso co-analisi, co- progettazione, co-realizzazione di interventi di urbanismo tattico PRODOTTI - 1 album dei talenti sociali. - Buone pratiche locali/ regionali/nazionali individuate e discusse. - 1 meta-progetto (tra modello collaborativo e patto operativo) di urbanismo tattico avviato. BENEFICI (generati dopo la conclusione del processo - medio/lungo termine) IN GENERALE Più spazi pubblici significativi del quartiere rigenerati attivamente dalla comunità NELLO SPECIFICO Qualità sostenibili - Sensibilità alla cura sostenibile dei beni di comunità aumentata - Fragilità sociali e urbane di quartiere agganciate e superate Qualità solidali - Inclusione attiva di giovani e stranieri potenziata - Senso di appartenenza alla comunità e dote solidale del territorio pienamente espressa Qualità sussidiarie - Talenti sociali (abilità e disponibilità della/nella comunità) valorizzati - Buone pratiche di urbanismo tattico apprese, condivise, attivate
Risultati conseguiti
Risultati attesi e conseguiti: Data base delle relazioni. Mappa dei beni comuni; Realtà sociali coinvolte. Reti e alleanze costituite; Album dei talenti sociali. Buone pratiche individuate. Specificatamente, l’album dei talenti sociali è stato oggetto di confronto. In esito al percorso sono emerse proposte per una sua maggiore e più efficace articolazione (in corso di sviluppo)
Documenti di proposta partecipata previsti
Sì
Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo
Sì
Descrizione Documenti
Documento di proposta partecipata
Upload Documento finale condiviso
Livello di partecipazione
EMPOWERMENT
Indice di partecipazione
Requisiti per la Certificazione di Qualità
Sollecitazione realtà sociali
Sarà elaborata (con l'ausilio del TdN) la Mappa dei portatori d'interesse attraverso la consolidata stakeholder analysis, per distinguere i portatori "diretti" (collettivi/privati) da quelli "indiretti" (con attenzione particolare gli interessi/risorse di engagement e di empowerment). Nella mappa saranno collocati gli "opinion leader" territoriali/digitali, indagati secondo il punto di vista dei giovani. La mappa in bozza si baserà sulle informazioni ad oggi disponibili (database pubblici, contatti già sviluppati, web audit). La mappa definitiva è elaborata con le informazioni raccolte sul/dal territorio durante le attività di ricognizione sociale (fase di condivisione del percorso) attraverso: sondaggi on line, self mapping, interviste e focus group. Il risultato atteso è: elaborare in modo integrato la mappa dei portatori di interesse e la mappa dei beni comuni (tema- target "spazi di vita comune" + tema-target "relazioni significative del territorio"). Condivisa la Mappa con il TdN, sarà divulgata on line e sul territorio, per integrazioni e suggerimenti. Si aggiungerà una call pubblica. La volontà di partecipare andrà palesata sottoscrivendo una scheda di adesione, specificando generalità e una frase motivazionale "per me è importante partecipare perché.." (le risposte saranno rese pubbliche in forma anonima sulle pagine social come promozione). Realtà e attori non ancora coinvolti saranno sollecitati in modo mirato (lettera-invito) Sono previsti momenti circoscritti ai membri del TAVOLO DI NEGOZIAZIONE (in sessione plenarie con facilitatore per una discussione strutturata) e momenti di CONFRONTO CON LA COMUNITÀ' (abitanti del luogo, realtà organizzate), caratterizzati da un approccio sensibile ai "gradi di attenzione". L'inclusione sarà favorita da tecniche di conduzione dei gruppi e di facilitazione verbale/visuale. Condizioni garantite: - spazio di lavoro e apprendimento collettivo aperto a tutti i punti di vista - mix equilibrato tra lavoro individuale e di gruppo - presenza di facilitatori - dialogo strutturato con questioni-guida - progettazione CON con le persone, non solo per le persone. Saranno utilizzati strumenti quali-quantitativi di democrazia deliberativa (interviste, focus group, workshop) più appropriati all'oggetto in discussione (questione aperta). Logistica generale: - spazi facilmente accessibili (senza barriere) e (se possibile) con vetrine visibili da strada - momenti di interazione sul territorio per favorire una maggiore inclusione - traduzioni delle informazioni in più lingue Nella definizione dei tempi della partecipazione sarà privilegiato il tardo pomeriggio-sera nei giorni infrasettimanali, la mattina-pomeriggio nel fine settimana. Se richiesto sarà organizzato un servizio di babysitteraggio comune. Il calendario degli incontri (aperti a tutti, anche a realtà sorte dopo l'avvio del processo), i contenuti in discussione e gli esiti progressivi del percorso saranno tempestivamente resi pubblici (on e off line).
Modalità di inclusione
Lo sviluppo del processo partecipativo è accompagnato da facilitatori, con il compito di condurre gli incontri adottando strumenti e metodi per trovare accordo sia all'interno del tavolo di negoziazione che nel confronto pubblico con la comunità. Mediazione e gestione dei conflitti 1° Metodo del confronto creativo Il punto di partenza è la Mappa dei Beni Comuni rispetto alla quale si mette a fuoco le "aspirazioni" correlate alle qualità sostenibili, solidali, sussidiarie da generare in moto attivo negli spazi urbani assunti come beni comuni. La sfida è di trarre profitto da complessità e divergenze (non dunque la singola posizione, ma l'insieme delle posizioni): - ogni gruppo di lavoro formula proposte e ne illustra le motivazioni; - il facilitatore invita i partecipanti a individuare le proposte ponte -rispondenti a più esigenze e interessi - selezionandole tra quelle emerse o riformulandone/ componendone alcune; - in caso di perplessità/non accordo, si pone la domanda "Cosa potremmo cambiare per andare incontro a queste preoccupazioni?" per formulare proposte positive cumulative (i pro/contro sono utilizzati per indagare meglio le ragioni e le proposte e moltiplicare le opzioni). Le opzioni così moltiplicate (proposte originarie, proposte ponte, proposte cumulative) sono poi composte in opzioni oggetto di valutazione "concertata" (sulla base di criteri condivisi). Il momento dell'invenzione (moltiplicazione di opzioni) è ben distinto dal momento della scelta (valutazione delle opzioni/ scelta ottimale). 2° Metodo del consenso Se le divergenze permangono (non si è riusciti a definire proposte positive cumulative), sarà adottato il seguente metodo: - si vota esprimendo 4 opzioni (favorevole e sostenitore, favorevole non sostenitore, contrario non oppositore, oppositore); - a ciascun oppositore si chiede un intervento, altrettanti sono chiesti ai sostenitori; - se gli oppositori rientrano ritirando la loro opposizione, si votano nuovamente le posizioni rimanenti; - se gli oppositori non rientrano, dichiarandosi almeno "contrari non oppositori", il facilitatore chiede al tavolo di votare se procedere con voto a maggioranza o rimandare la discussione.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura
Strumenti quali-quantitativi di democrazia deliberativa - Interviste e Focus group per individuare le questioni in gioco relativamente al tema-target "spazi di vita comune" + tema-target "relazioni significative del territorio". - Sondaggio online e Self mapping per definire la mappa dei beni comuni e integrarla con la mappa dei portatori di interesse (strumenti utili ad orientare l'aggancio sul territorio di talenti sociali e attori/beneficiari in generale)
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura
Strumenti qualitativi di democrazia partecipativa/deliberativa - Valutazione di impatto sociale (ultimo workshop di co- progettazione) - Assemblea-Evento di sensibilizzazione alle pratiche partecipative di cura dei beni comuni e per la condivisione allargata dei risultai del processo
Modalità di comunicazione dei risultati del processo
I risultati del processo partecipativo saranno resi pubblici tramite diverse modalità, per raggiungere il maggior numero possibile di utenti e soggetti interessati: - nelle pagine web di "PiacenzaPartecipa" (sito Comune) e nelle pagine social attivate saranno inseriti tutti i materiali che testimoniano i risultati del processo e anche l'evidenza delle ricadute (cambiamenti, benefici, impatti) - i materiali saranno resi disponibili per la consultazione anche in formato cartaceo presso alcuni presidi del territorio (ad esempio scuole, parrocchie, bar) - il DocPP sarà inviato a tutti i partecipanti con indizione di un mini-contest che premierà chi saprà diffondere con maggiore originalità ed efficacia i risultati nei propri gruppi o community digitali - sarà organizzata una conferenza stampa di presentazione dei risultati (+ comunicati stampa) - la divulgazione/promozione dei risultati avverà anche tramite format cre-attivi per evolvere lo storytelling in storydoing - nello spazio in cui la comunità si attiverà per realizzare le proposte condivise sarà installato un cartello manifesto dell'intervento rigenerativo in corso, valorizzando il contributo della comunità. Comunicare pubblicamente l'ingaggio può stimolare il senso di appartenenza, aumentare il coinvolgimento ed essere di ispirazione. Nel tempo, la mappatura realizzata ad inizio processo si arricchirà anche dei luoghi-azione gener-attivi qualificandoli come "luoghi ad alta intensità educativa", un concetto che rintracciamo nelle esperienze di altre zone periferiche italiane: il Punto Luce di Bari (quartiere Libertà) e il Punto Luce di Roma (zona Torre Maura) rappresentano presidi comunitari che catalizzano diverse realtà sociali-educative, attraverso una rete territoriale che si consolida e si rinforza con incontri periodici, attivazioni di collaborazioni e sinergie che ricompongono i diversi interventi in favore dei giovani, affermando la propria centralità come cardine di comunità educanti attive.
Sintesi della valutazione regionale
Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1247 del 22/07/2019
Premialità Tecniche
Settore
Modelli collaborativi per lo sviluppo sostenibile e per la progettazione e riqualificazione di spazi urbani pubblici o privati ad uso pubblico, anche improntati alla cooperazione e co-gestione dei beni comuni urbani
Accordo formale preventivo
Sì
Modalità del monitoraggio e indicatori
Durante il processo partecipativo il TdN monitorerà lo sviluppo e le ricadute delle attività attraverso la mappa dei portatori di interesse, il registro presenze, un questionario di valutazione ai partecipanti e a un gruppo di controllo (cittadini che non hanno partecipato): l'insieme dei tre strumenti consentirà di valutare rappresentatività dei punti di vista e qualità delle proposte deliberative. Successivamente alla conclusione del processo partecipativo (validazione del DocPP e invio formale al decisore), le attività di monitoraggio e di controllo messe in atto saranno: - incontri di coordinamento tra componenti del TdN, il soggetto promotore del processo e l'Ente decisore, durante il quale saranno dettagliati i tempi di attuazione delle decisioni assunte relativamente al DocPP, la trasformazione del modello- patto in un concreto ingaggio della comunità nella realizzazione delle proposte e la promozione di partnership con soggetti pubblici, soggetti privati, soggetti del terzo settore - l'esito degli incontri di coordinamento sarà comunicato alla cittadinanza, tramite e-mail, news, post, feed - le decisioni assunte dal decisore saranno rese pubbliche con evidenza delle motivazioni - Newsletter e comunicati periodici "presidieranno" il focus di attenzione politico-sociale sullo sviluppo della proposta partecipata. Al pieno sviluppo della proposta e alla diffusione del modello-patto (con ingaggi delle comunità di altri quartieri nella proposta/realizzazione di interventi di cura di diversi beni comuni urbani) sarà dedicato uno specifico evento organizzato a cadenza annuale (nell'ambito della Settimana Europea della Democrazia Locale): esso rappresenterà il momento in cui poter informare, ispirare, promuovere condividendo via via risultati e ricadute. Al CdG sarà assegnato il compito di monitorare la realizzazione della proposta partecipata con VALUTAZIONE di CAMBIAMENTI, BENEFICI, IMPATTI e, soprattutto, il VALORE AGGIUNTO per i promotori, per i beneficiari, per la comunità tutta. Specificatamente, sarà realizzata una specifica indagine sviluppando l'INDICE di RESILIENZA elaborato in una precedente progettazione regionale (bando LR 14/2008). L'indice contempla e integra in un'unica valutazione i fattori: - Micro- INDIVIDUO: la consapevolezza delle risorse, l'autostima, la gestione delle emozioni, l'ottimismo e la fiducia nel futuro - Meso-GRUPPO: il senso di appartenenza, la coesione, la collaborazione, il senso di responsabilità - Macro-COMUNITÀ: il grado di coinvolgimento delle famiglie, la collaborazione tra le famiglie, la rete tra i servizi, la rete con gli enti istituzionali. Il monitoraggio può portare, nel tempo, a considerare la possibilità di istituire il BILANCIO DEI BENI COMUNI per indagare dove, come, chi/con chi, quando e quanto la partecipazione dei cittadini alla cura dei beni comuni porta a cambiamenti, benefici, impatti significativi per la qualità sostenibile, solidale, sussidiaria della città e nella policy pubblica.
Formazione del personale
Sì
Descrizione delle attività di formazione
Saranno organizzate e sviluppare attività formative mirate: 3 incontri per un totale di 9 ore (3 ore/cad), 9-15 persone da formare (di cui 3-5 amministratori/dipendenti pubblici, 3-5 educatori/genitori/negozianti, 3-5 volontari dell'associazione/ soggetto proponente). Lo scopo della formazione è accrescere le competenze correlate alla ideazione, progettazione, attuazione, valutazione di un processo partecipativo, partendo dai dettami della LR 15/2018. Sarà alternata la parte meramente teorica con una parte più pragmatica, incentrata sull'auto-analisi e auto-valutazione da parte del gruppo in formazione di alcuni esempi di processi partecipativi sviluppati in regione. Gli argomenti oggetto della formazione saranno presentati al Tavolo di Negoziazione per una loro migliore definizione/selezione in base alle necessità. I partecipanti alla formazione saranno individuati dal Tavolo stesso, inviati con lettera personale accompagnata da un semplice test di ingresso per valutare il livello di consapevolezza dei partecipanti e adeguare al meglio il registro narrativo della formazione. Di seguito una lista dei possibili argomenti: - Emilia Romagna LR 15/2018: la partecipazione nella cornice delle decisioni pubbliche. - Informare, consultare, partecipare, codeliberare, delegare: quali differenze nella costruzione di un processo inclusivo. - Coinvolgere, includere, ingaggiare: tra animazione pro-sociale, laboratori di progettazione e co-realizzazioni generative. Dote narrativa della partecipazione: - brand boarding di processo/ progetto (partire dal perché) - contributi long time/real time - reporting e feed back Nei tre incontri/momenti formativi sono previste alcune "pillole": - gli strumenti di partecipazione attivi a Piacenza (a cura del Comune) - le buone pratiche di cura dei beni comuni già realizzate - buone idee di altri
Soggetti specifici
Non prevista nel bando di riferimento
Tipologia di Soggetto proponente
Soggetto privato
Allegati
Crediti
Processo segnalato da
Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Dettagli o note sulle fonti utilizzate
Le informazioni su modifiche causa COVID19 sono tratte dal progetto regionale Ri-partecipiamo e dalla relazione finale del processo
Data ultima modifica: 21/12/2022