VICINI SI DIVENTA Sperimentazione di patti e di un protocollo d'intesa per l'accesso e la convivenza
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Processo
Stato di avanzamento
Concluso
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Natura Processo
Processo certificato e finanziato
Anno della certificazione
2019
Anno Finanziamento
2019
Importo finanziato dal Bando
15.000,00 €
Cofinanziamento altri soggetti
Si
Percentuale Cofinanziamento
16,67%
Costo complessivo del processo
18.000,00 €
Anno di avvio
Anno di chiusura
2021
Data inizio del processo
08/01/2020
Data fine del processo
04/01/2021
Durata (mesi)
12
Richiesta e concessione della proroga
Sì
Gestione di Processo
Comitato di Garanzia locale
Modalità di costituzione: il Comitato di garanzia locale verrà costituito entro marzo 2020 da parte del responsabile del Settore Servizi alla Comunità tramite apposita determina dirigenziale, ove saranno indicati i membri del Comitato e la durata prevista delle sue attività. Composizione: per l'Unione della Romagna Faentina faranno parte del Comitato di garanzia locale Andrea Piazza (Servizio Affari Istituzionali) e Andrea Venturelli (Servizio Programmazione e controllo). Altri n. 2 membri saranno individuati dal Tavolo di negoziazione fra cittadini e membri delle realtà associative coinvolte nel percorso. Modalità di azione: il Comitato di garanzia locale si riunirà con incontri propri in almeno tre occasioni, con riunioni volte in particolare a prendere visione della documentazione inerente l'avvio del percorso (esame della composizione del Tavolo di negoziazione e della sua inclusività rispetto a tutte le realtà interessate, dei primi report e verbali degli incontri, dei requisiti professionali dello staff di progetto, ecc.) e ad esaminare gli esiti del percorso prima dell'approvazione del Documento di Proposta Partecipata da parte della Giunta (lettura dei report e dei verbali degli incontri, esame dei questionari di monitoraggio e controllo, valutazione della corrispondenza dei risultati agli obiettivi del percorso). Delle riunioni sarà redatto verbale sintetico, che verrà conservato agli atti e pubblicato sulla sezione del sito dedicata al percorso. È prevista altresì la partecipazione di uno o più membri del Comitato di garanzia locale ad almeno 3 incontri partecipativi e ad almeno una seduta del Tavolo di negoziazione. I componenti del comitato saranno riconosciuti dal Tavolo di Negoziazione, parteciperanno liberamente alle sue riunioni e agli incontri pubblici (focus group, world café). Per facilitare il loro lavoro avranno a disposizione un operatore che invierà loro report e tutte le comunicazioni inerenti e potranno verificare la qualità del percorso.
Struttura responsabile del processo
Servizio Minori e famiglia
Indirizzo
Piazza del Popolo, 31, 48018, Faenza
Tavolo di Negoziazione
La creazione del Tavolo di Negoziazione (TdN) sarà una delle prime informazioni veicolate dal progetto, e il primo invito operativo che si farà ai potenziali partecipanti.
Territorio Interessato
Mappa
Caratteristiche
Ambito di intervento
Tematica specifica
Tipo di partecipazione
Partecipazione volontaria
Codecisione
Sì
Design del processo partecipativo
Si propone una durata di 12 mesi visto che il processo si svolgerà in concomitanza alle elezioni regionali e alle amministrative di Faenza. Si prevede infatti per la cittadinanza un periodo di particolare impegno, per i media locali di attenzione molto concentrata sugli eventi elettorali, per gli amministratori un periodo di intensa attività e di silenzio elettorale. In secondo luogo, in particolare per quanto riguarda Faenza (la città più grande dell'Unione), si ritiene utile realizzare il processo coinvolgendo sia l'attuale amministrazione comunale sia la futura, anche prevedendo per la futura giunta un adeguato tempo per conoscere, partecipare al processo per poi implementare e rendere esecutivi i risultati e le decisioni che saranno prese rispetto ai temi e ai documenti prodotti dal processo. FASE DELLA CONDIVISIONE DEL PERCORSO (Gennaio - Febbraio 2020) Obiettivi: - Predisposizione percorso e attivazione delle risorse - Condivisione ed implementazione progetto con i partner - Promozione progetto e modalità partecipative Azioni: - Individuazione professionalità esterne per facilitazione e comunicazione - Pianificazione operativa: calendario delle attività, piano della comunicazione, realizzazione della grafica di progetto, piano della formazione - Incontri di formazione per il personale interno - Prima riunione del Tavolo di Negoziazione - Indagine sugli stakeholders da coinvolgere e contatto tramite azioni di outreach - Conferenza stampa Risultati attesi: - Definizione di dettaglio del progetto insieme ai partner e ai facilitatori - Approvazione del piano della comunicazione - Avvio formale del percorso partecipativo - Costituzione e ampliamento del Tavolo di Negoziazione e del suo regolamento SVOLGIMENTO DEL PERCORSO: APERTURA (Febbraio-Marzo 2020) Obiettivi: - Sensibilizzare ai temi dell'inclusione sociale, dialogo, rispetto delle leggi e norme, e piena interazione fra cittadini finalizzata alla rigenerazione di spazi comuni - Coinvolgere attivamente la cittadinanza nel processo partecipativo - Individuare i contesti nei quali sperimentare i "patti di abitazione" Azioni: - Avvio della comunicazione esterna multicanale - Organizzazione di 1 evento di presentazione percorso e esperienze pregresse di vicinato collaborativo e di co-gestione di beni comuni urbani - Incontri di outreach Risultati attesi: - Pagina web dedicata e attivazione social network - Creazione delle basi per favorire il confronto e la partecipazione dei cittadini - Ampliamento della platea dei partecipanti (200 persone coinvolte nelle attività) - Seconda riunione Tavolo di Negoziazione e prima riunione Comitato di Garanzia SVOLGIMENTO DEL PROCESSO: CONSULTAZIONE (Aprile 2020) Obiettivi: - Conoscere le percezioni e le istanze degli stakeholders rispetto ai temi del progetto - Promuovere la città come bene comune, quindi il diritto di ogni cittadino di esprimere la propria visione ed essere attore attivo nelle azioni di inclusione sociale, coesione, cura dei beni comuni urbani Azioni: - Incontri di outreach con assegnatari, assemblee condominiali, visite domiciliari - Realizzazione di 6 World Café nei contesti individuati in precedenza - 1 riunione Tavolo di Negoziazione, 1 riunione del Comitato di Garanzia Risultati attesi: - Raccolta di istanze utili alla predisposizione di "patti di abitazione" e per la revisione del regolamento d'uso degli alloggi di e.r.p. - Elaborazione prima bozza di protocollo d'intesa per l'applicazione di pratiche di welfare generativo tra Unione, ASP e ACER FASE DELLO SVOLGIMENTO DEL PROCESSO: CHIUSURA (Mag. - Giu. 2020) Obiettivi: - Sottoscrizione dei primi "patti di abitazione" e le persone coinvolte nei diversi contesti - Presentazione e disseminazione dei risultati raggiunti - Valutazione del progetto Azioni: - Realizzazione di 3 laboratori per elaborazione partecipativa dei "patti di abitazione" - Evento presentazione risultati raggiunti e del Documento di Proposta Partecipata Risultati attesi: - produzione del Documento della Proposta Partecipata contenente i primi "patti di abitazione"; il protocollo d'intesa per l'applicazione di pratiche di welfare generativo tra Unione - ASP - ACER, la raccolta ragionata di proposte per la revisione del regolamento d'uso degli alloggi di e.r.p./ers - Sensibilizzazione dei cittadini nei confronti delle tematiche del progetto - Disseminazione dei risultati - Miglioramento della convivenza nei contesti coinvolti FASE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO (Ottobre - Dicembre 2020) Obiettivi: - Valutazione tecnico-amministrativa del DocPP e - Una riunione con TdN e C. di G. prima dell'approvazione definitiva Risultati attesi: - Approvazione del protocollo d'intesa per applicazione di pratiche di welfare generativo tra URF- ASP- ACER - Documento di analisi e valutazione della raccolta ragionata proposte revisione regolamento uso alloggi ERP-ERS. Per ragioni dovute alla pandemia Covid19, la Giunta regionale con propria delibera n. 734 del 25 giugno 2020 ha prorogato di complessivi 83 giorni il termine per la chiusura di tutti i processi partecipativi finanziati con il Bando 2019 approvato con delibera n. 1247/2019 (https://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/news/normali/news-2020/novita-per-i-progetti-finanziati-dal-bando-2019).
Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali
Sì
Strumenti digitali utilizzati
Social network; formazione a distanza
Numero partecipanti (stimate o effettive)
300
Presenza femminile rilevata
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Conciliazione tempi di vita e lavoro
Si
Impatto emergenza Covid19 sul processo
Processo modificato
Modifiche intervenute a causa della situazione di pandemia COVID19
Era stata programmata per il 5 marzo un’assemblea condominiale di presentazione di Vicini Si Diventa ed era iniziata anche l’organizzazione dell’evento di presentazione pubblica previsto per il 4 aprile ma le misure regionali prima e nazionali poi di contenimento del Covid-19, ci hanno costretto a fermare tutte queste attività. Anche la formazione si è dovuta interrompere: durante il mese di marzo abbiamo dovuto cercare nuovi relatori che potessero fornire le loro attività a distanza. Inoltre, anche l’impegno giornaliero si è dovuto adeguare alle modalità di fruizione: abbiamo quindi spezzato l’impegno richiesto davanti il pc e programmato 3 lezioni da 2 ore ciascuna, tenute poi fra maggio e giugno. A marzo abbiamo inoltre dovuto affrontare – a distanza – delle difficoltà nate all’interno di un’area di progetto che potrebbero richiedere la rimodulazione delle attività di Vicini Si Diventa in edificio. Le attività di outreach si sono dovute inizialmente interrompere e quando il periodo di maggiore emergenza e incertezza è passato, quindi da aprile, le abbiamo riprese cambiandone però la modalità: anziché visitare gli edifici oggetto di progetto e conoscere di persona gli abitanti, siamo stati costretti prima a creare un video introduttivo diffuso tramite le chat whatsapp del vicinato, poi a fare interviste telefoniche agli abitanti. Anche i contenuti di queste ultime sono state rimodulate, con lo scopo di ottenere informazioni sugli effetti delle misure di emergenza sanitaria nella vita quotidiana degli abitanti degli alloggi erp/ers/emergenza abitativa, sui loro nuovi bisogni e sulle iniziative di solidarietà di quartiere eventualmente messe in campo. Formazione a distanza; video introduttivo al progetto diffuso tramite whatsapp; telefonate al posto dei sopralluoghi e delle visite domiciliari in fase di outreach; laboratori partecipativi presso gli edifici oggetto di progetto seguendo le regole di distanziamento fisico e sanitarie (predilezione di spazi all’aperto, predisposizione delle sedute e dei tavoli che favorissero il distanziamento, utilizzo personale di penne/pennarelli, snack imbustati singolarmente al posto dei buffet, scelta di un incaricato per gruppo che trascriva report e parole-chiave su cartelloni, anziché scrittura condivisa).
Figure Professionali
Tecniche di Partecipazione
Obiettivi e Risultati
Obiettivi
Promuovere le forme di vicinato collaborativo e la diffusione di pratiche concrete come la co-gestione dei Beni Comuni Urbani applicata agli spazi condominiali e di quartiere. - Mappare la presenza di spazi di proprietà comunale inutilizzati o sotto utilizzati, i bisogni sociali dei partecipanti e i possibili progetti di co-gestione di questi beni comuni urbani. - Promuovere nell'erp/ers e nei quartieri la figura dei referenti condominiali, l'auto-aiuto tra vicini di casa, le forme di vicinato collaborativo, il Regolamento dei Beni Comuni recentemente approvato. - Formare il personale dell'Unione della Romagna Faentina alle pratiche partecipative, ai metodi del welfare generativo e alla relazione e collaborazione con l'utenza. - Promuovere e sperimentare "patti di abitazione" sottoscritti tra gli abitanti di contesti di erp/ers/emergenza abitativa e il vicinato e finalizzati a migliorare la convivenza e i rapporti di vicinato. - Raccogliere e discutere proposte per la revisione del regolamento d'uso degli alloggi di e.r.p. e la convenzione tra i Comuni, Acer e ASP per la gestione degli immobili di erp, ers ed emergenza abitativa. - Elaborare una proposta di protocollo di collaborazione per l'applicazione di pratiche di welfare generativo e la co-gestione di beni comuni urbani con gli assegnatari e la cittadinanza attiva tra Unione, ASP e ACER.
Risultati Attesi
Maggiore conoscenza da parte della popolazione e in particolare dei partecipanti delle pratiche di rigenerazione e co- gestione dei beni comuni urbani, di alcuni esempi concreti già realizzati e delle modalità di collaborazione con gli enti pubblici per perseguirle. - Diffusione di un elenco di immobili di proprietà comunale e/o di ASP sotto utilizzati o inutilizzati e potenzialmente disponibili per riusi temporanei, gestioni partecipative e riqualificazioni. - Creazione di un clima collaborativo tra assegnatari di erp/ers, servizi sociali e vicinato. - Realizzazione di esperienze di mediazione sociale in contesti connotati da conflitti di vicinato. - Sottoscrizione di almeno 3 "patti di abitazione" tra vicini di casa per migliorare la convivenza, riqualificare e co-gestire spazi comuni, strade e parchi. - Redazione collaborativa di un documento con proposte per la revisione del regolamento d'uso degli alloggi di e.r.p. e la convenzione tra i Comuni, Acer e ASP per la gestione degli immobili di erp, ers ed emergenza abitativa. - Redazione di una bozza di protocollo di collaborazione per l'applicazione di pratiche di welfare generativo e la co-gestione di beni comuni urbani con gli assegnatari e la cittadinanza attiva tra Unione, ASP e ACER. - Redazione partecipativa del Documento di Proposta Partecipata contenente gli ultimi 3 punti e una sintesi del percorso partecipativo. - Attivazione e aggiornamento di una pagina web dedicata al progetto. - Attivazione del Tavolo di Negoziazione e del Comitato di Garanzia, comprendenti persone coinvolte anche in seguito alla partenza del processo. - Realizzazione di incontri di formazione per il personale dell'URF con acquisizione di nuovi spunti e metodi di lavoro. - Coinvolgimento di 500 persone negli incontri del progetto e nei laboratori partecipativi.
Risultati conseguiti
Gli Enti titolari delle decisioni, preso atto del lavoro svolto dagli inquilini e dagli operatori del welfare coinvolti nei laboratori partecipativi, si impegnano ad analizzare e valutare tutte le proposte presentate in questo documento e a redigere un Protocollo d’Intesa sottoscritto unitariamente dagli Enti coinvolti entro giugno 2021.
Documenti di proposta partecipata previsti
Sì
Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo
Sì
Descrizione Documenti
Documento di proposta partecipata
Upload Documento finale condiviso
Livello di partecipazione
EMPOWERMENT
Indice di partecipazione
Requisiti per la Certificazione di Qualità
Sollecitazione realtà sociali
Gli attori già coinvolti e sottoscrittori di accordo formale sono 14: i Comuni di Faenza, Castel Bolognese, Brisighella, Casola Valsenio, Solarolo e Riolo Terme (che sono i proprietari degli immobili di erp nei quali saranno attivati gli incontri e le esperienze di riqualificazione e co-gestione di beni comuni urbani); gli organismi consultivi di Quartiere Borgo, Centro Sud, Centro Nord, Reda e Granarolo (comitati consultivi che rappresentano la cittadinanza del territorio faentino); ASP Romagna Faentina (proprietaria di immobili e gestione di edifici di ers); ACER Ravenna (gestione erp e mediazione sociale); Prometeo Faenza aps. (associazione che condivide uno spazio di erp e che ha proposto la realizzazione di orti comunitari insieme agli assegnatari). Si ritiene prioritario coinvolgere le famiglie assegnatarie di erp/ers: saranno invitate con lettere e appendendo presso gli ingressi comuni le convocazioni, come normalmente si fa per le assemblee. L'adesione agli incontri sarà facilitata anche da servizi di supporto da individuare in base al bisogno come l'animazione per bambini, la presenza di mediatori culturali ecc. E' previsto l'utilizzo di diverse modalità partecipative per intercettare e coinvolgere gli stakeholders. Saranno privilegiati incontri e momenti di confronto e discussione organizzata. Il progetto si avvarrà di strumenti informatici (es. questionari on line, comunicazione social) per la comunicazione e per la raccolta di contributi alla discussione. Tuttavia, vista la composizione sociale delle famiglie affidatarie di alloggi di e.r.p. e la scarsa propensione in particolare di anziani ed immigrati verso l'uso di internet, si intende investire maggiormente su altre modalità comunicative di prossimità. Per lo stesso motivo si intende dedicare particolare impegno attraverso i metodi dell'outreach per incontrare gruppi informali di assegnatari o singoli, attraverso la presenza in assemblee condominiali e negli spazi condominiali anche attraverso piccole iniziative di animazione sociale. Incontrare gli assegnatari presso i loro condomini riteniamo sia la forma più efficace per poter dare la possibilità di partecipare anche ad anziani soli, madri con figli, immigrati, persone con disabilità: tutte persone che solitamente faticano a prendere parte ai percorsi partecipativi. Infine ci si avvarrà della rete dei referenti condominiali di Acer e di ASP, ove presenti, per arrivare il più capillarmente possibile a coinvolgere il più ampio numero possibile di persone.
Modalità di inclusione
Per affrontare i nodi conflittuali, tutte le parti in gioco avranno la possibilità di esprimere il proprio punto di vista e la propria posizione, tutte le parti disporranno di una adeguata informazione e formazione sugli aspetti sui quali si dibatte. Per prendere decisioni ed orientamenti pur con idee contrastanti verrà utilizzato il metodo del consenso, secondo il quale tutte le parti in gioco si impegnano a raggiungere una "soluzione" che rappresenti in particolare l'opinione più diffusa, ma che tenga in considerazione e/o adotti integrazioni e sia accettata anche dalle "minoranze". E' importante che fin dalla fase di promozione del processo e di outreach si adottino accorgimenti adatti a prevenire e a gestire conflitti. Si intende quindi in particolare dedicare tempo all'ascolto attivo delle persone e/o dei comitati territoriali generalmente più critici nei confronti dell'Amministrazione rispetto alle politiche sociali e dell'inclusione. Il processo sarà un'occasione per ascoltare attentamente e riconoscere le loro istanze. Nel processo e in particolare nei world café saranno applicati i metodi di mediazione sociale affinché le conflittualità urbane emergano in quanto conflitti per essere poi gestite concretamente, evitando il rischio delle sterili contrapposizioni sui "massimi sistemi" per affrontare i bisogni concreti delle persone.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura
In fase di apertura saranno attuati metodi che facilitano il processo di indagine e consultazione, soprattutto in riferimento ai numeri elevati di cittadini che si desidera coinvolgere e all'estensione del territorio su cui si struttura il processo: World Caffé diffusi sui territori, dai quali emergerà un quadro conoscitivo rispetto ai temi della convivenza tra culture diverse e le diverse istanze degli stakeholders. I report dei world café analizzeranno gli elementi di accordo e gli elementi di disaccordo raccolti.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura
Nella fase di chiusura, dedicata alla scrittura partecipativa dei "patti di abitazione", della proposta di revisione del Regolamento d'uso e della proposta di "protocollo di collaborazione tra Unione, ASP e ACER verso l'applicazione di metodi di welfare generativo nei settori dei servizi sociali e casa" saranno organizzati workshop di scrittura collaborativa nei quali sarà applicato il metodo del consenso per arrivare alla scrittura degli articoli. Il Comitato di Controllo sarà investito del ruolo di controllare la presenza di tutte le istanze nel DocPP.
Modalità di comunicazione dei risultati del processo
Nella fase di condivisione del progetto sarà impostato e implementato con gli aderenti al TdN il piano della comunicazione, finalizzato a: informare la cittadinanza rispetto al progetto e ai temi di interesse pubblico inerenti stimolare la partecipazione attiva all'ideazione della consulta ed elaborazione del regolamento, facendo leva sull'interesse per il proprio territorio far conoscere il documento di proposta partecipata e gli impegni assunti dal Comune Per assicurare la comprensione del progetto e delle concrete opportunità che intende produrre per i cittadini e gli assegnatari si ritiene strategico attivare fin dalle prime fasi del percorso partecipativo una campagna di comunicazione sul territorio comunale per: - spiegare con termini semplici il processo e le sue finalità - promuovere le esperienze di riqualificazione urbanistica e sociale dei beni comuni urbani, primi tra tutti quelli nell'erp ed ers - promuovere la possibilità di ideare congiuntamente e co- gestire immobili di proprietà comunale Il processo sarà veicolato attraverso uno storytelling delle iniziative, delle idee dei partecipanti e dei risultati conseguiti. Saranno inoltre presentate le buone pratiche già attive in città rispetto ai temi dell'interazione culturale, della convivenza e coesione sociale. Strumenti: Produzioni grafiche: logo e immagine coordinata del progetto Pagina web dedicata, inserita all'interno del sito comunale sulla quale verranno inserite le news, le documentazioni, le cartografie Materiale informativo sul processo partecipativo, distribuito negli uffici del Comune con afflusso pubblico (es. anagrafe, sedi decentrate, Informagiovani) Social network dei Comuni dell'Unione Newsletter di progetto Alcune attività descritte in precedenza avranno particolare impatto a livello comunicativo: Organizzazione di un evento di presentazione del processo Chiusura del processo con un evento finale
Sintesi della valutazione regionale
Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1247 del 22/07/2019
Premialità Tecniche
Settore
Modelli collaborativi per lo sviluppo sostenibile e per la progettazione e riqualificazione di spazi urbani pubblici o privati ad uso pubblico, anche improntati alla cooperazione e co-gestione dei beni comuni urbani
Accordo formale preventivo
Sì
Modalità del monitoraggio e indicatori
Le attività di monitoraggio e di controllo si articoleranno in indagini sia durante lo svolgimento del percorso, sia successivamente alla sua conclusione. Le dimensioni indagate si concentreranno sul livello di inclusività del percorso (capacità di agganciare una molteplicità di soggetti), sul livello istituzionale (da intendersi come coerenza del percorso rispetto alle decisioni adottate dall'ente proponente e dai partner di progetto) e sul livello gestionale (inteso qui come cambiamento organizzativo ed aumento delle competenze interne all'ente). Le principali attività si possono riassumere come segue: INCLUSIVITA' DEL PERCORSO. In itinere: capacità del percorso di includere una platea ampia di soggetti ed in particolare i residenti negli immobili coinvolti (indicatore: numero di realtà associative ed enti coinvolti, rilevati tramite registri delle presenze) (indicatore: numero di persone coinvolte, rilevati tramite registri delle presenze) (indicatore: totale degli appartamenti che partecipano almeno una volta ad attività del percorso sul totale degli appartamenti potenzialmente raggiunti, rilevati tramite registri delle presenze ed intervista a personale ACER / ASP); capacità di generare empowerment e cambiamenti di senso per chi partecipa al percorso (strumento: questionari strutturati che rilevino l'eventuale aumento della comprensione da parte dei partecipanti sui temi oggetto del percorso). Ex post: inclusione di punti di vista differenti ed arricchimento del confronto e della fiducia fra i partecipanti al percorso (strumento: questionari strutturati che rilevino le opinioni dei partecipanti in merito a come è avvenuto lo svolgimento del percorso) (strumento: intervista a n. 3 partecipanti al percorso esterni all'Unione della Romagna Faentina). LIVELLO ISTITUZIONALE. In itinere: capacità del percorso di stimolare la nascita di nuove progettualità / interventi nell'ambito dell'housing sociale e del vicinato collaborativo (indicatore: numero di progettualità / interventi proposti durante gli incontri, rilevati tramite i report periodici) Ex post: impatto del percorso in termini di efficacia (indicatore: numero di progettualità / interventi effettivamente realizzati a 12 mesi dalla conclusione del percorso). LIVELLO GESTIONALE. In itinere: capacità di includere più Settori nei momenti di formazione interna e di soddisfare le esigenze conoscitive dei partecipanti (indicatore: numero di Settori partecipanti ai momenti formativi organizzati / totale dei Settori dell'ente) (indicatore: numero di dipendenti partecipanti ai momenti formativi organizzati) (strumento: questionari strutturati da somministrare al termine degli incontri) Ex post: capacità di applicare le conoscenze apprese durante gli incontri formativi (strumento: questionario semi- strutturato da somministrare a 12 mesi dalla conclusione del percorso).
Formazione del personale
Sì
Descrizione delle attività di formazione
L'Unione della Romagna Faentina sta partecipando alla "Autoscuola della Partecipazione: imparare facendo assieme" (iniziativa predisposta dalla Regione Emilia-Romagna ai sensi della legge 15/2018). Stanno frequentando il corso di formazione i dipendenti Pierluigi Fallacara (Servizio Mobilità e decoro urbano), Andrea Piazza (Servizio Affari Istituzionali), Andrea Venturelli (Servizio Programmazione e Controllo). Il progetto "Vicini si diventa" propone la realizzazione delle seguenti attività formative: realizzazione di un incontro formativo della durata di circa 2 ore da rivolgere alla generalità dei dipendenti dell'ente, volto a presentare i principali contenuti della legge 15/2018 (principi e obiettivi, organi preposti, modalità di assegnazione dei contributi regionali e della certificazione di qualità) e gli strumenti regolamentari di cui recentemente si è dotata l'Unione della Romagna Faentina (Regolamento per la cittadinanza attiva e i beni comuni, che consente l'approvazione di patti di collaborazione sulla base del modello Labsus del Comune di Bologna; Regolamento degli istituti di partecipazione, che prevede al proprio interno sia disposizioni volte ad includere i cittadini nell'attività degli organi istituzionali dell'Unione, sia a strutturare percorsi di partecipazione e esperienze di bilancio partecipato). In particolare, l'incontro si presuppone la finalità di includere i dipendenti dei Settori dell'ente che maggiormente potranno applicare le modalità partecipative nelle proprie attività di servizio: Lavori Pubblici, Territorio, Servizi alla Comunità, Cultura e Sviluppo Economico. Sono inoltre previste altre 8 ore di formazione rivolte in particolare al settore dei Servizi alla Comunità, e in particolare alle assistenti sociali al fine di presentare loro il welfare generativo di comunità: filosofia, strumenti, metodi di lavoro, esperienze concrete. I "patti di abitazione" si innestano in questo innovativo metodo di lavoro che richiede specifiche competenze ed azioni, e possono avere concreto seguito anche in seguito alla fine del processo se esso sarà adottato dal personale dei servizi sociali dell'Unione, di ASP e di ACER.
Soggetti specifici
Non prevista nel bando di riferimento
Tipologia di Soggetto proponente
Unione di Comuni
Allegati
Crediti
Processo segnalato da
Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Dettagli o note sulle fonti utilizzate
Le informazioni su modifiche causa COVID19 sono tratte dal progetto regionale Ri-partecipiamo e dalla documentazione di processo
Data ultima modifica: 21/12/2022