COSTRUIRE COMUNITA', LIBERARE ENERGIE
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Processo
Stato di avanzamento
Progetto
Natura Processo
Processo certificato non finanziato
Anno della certificazione
2015
Cofinanziamento altri soggetti
No
Costo complessivo del processo
20.000,00 €
Gestione di Processo
Struttura responsabile del processo
Sindaco di Spilamberto, Assessorato all’Ambiente, Assessorato alla Partecipazione e bilancio - Responsabile Tecnico Amministrativo del Comune di SpilambertoLabsus – Il laboratorio per la sussidiarietà
Tavolo di Negoziazione
Il TdN sarà composto da rappresentanti dell' Amministrazione, da rappresentanti dei soggetti organizzati e da eventuali altri referenti particolarmente rappresentativi. Condotto con la modalità del focus group con la presenza di un facilitatore.
Territorio Interessato
Mappa
Caratteristiche
Ambito di intervento
Tematica specifica
Tipo di partecipazione
Partecipazione volontaria
Codecisione
Sì
Design del processo partecipativo
Prima fase – Predisposizione Bozza del Regolamento (tre mesi) Essendo il Regolamento sull'amministrazione condivisa uno strumento indispensabile per realizzare gli obiettivi del progetto la prima fase consisterà nel predisporre una bozza del Regolamento, attraverso il coinvolgimento e l’ascolto della cittadinanza nelle sue varie articolazioni, per arrivare infine all'approvazione dello stesso in Consiglio. Per la fase di ascolto della cittadinanza e la predisposizione del testo del regolamento frutto di un lavoro collettivo e partecipato saranno selezionate e appositamente formate le guide, cioè le persone che accompagneranno le amministrazioni ed i cittadini nella fase che precede l’approvazione del Regolamento e poi nella fase successiva, quella dell’applicazione. Queste persone potranno essere tratte dal mondo delle professioni, dell’associazionismo, del terzo settore, ma anche dall'interno delle stesse amministrazioni locali. Sul sito del comune verrà identificato uno spazio ad hoc. Seconda fase – Applicazione del regolamento (tre mesi) Inizia la fase della sua applicazione per liberare energie, promuovendo le attività di cura dei beni comuni svolte dai cittadini attivi. Verrà creato l’Ufficio comunale per l’amministrazione condivisa, che rappresenta per i cittadini attivi un “interfaccia amichevole” nel rapporto con l’ineliminabile complessità dell’apparato burocratico. Terza fase – Esiti dell’applicazione Serata in cui presentare gli esiti del processo e dell’ufficio comunale.
Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali
No
Numero partecipanti (stimate o effettive)
250
Presenza femminile rilevata
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Conciliazione tempi di vita e lavoro
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Figure Professionali
Tecniche di Partecipazione
Obiettivi e Risultati
Obiettivi
- Elaborare e sperimentare nuovi modelli gestionali che innovino processi e modelli organizzativi più attenti a forme di democrazia sempre più partecipata attraverso l’applicazione del modello dell’amministrazione condivisa e l’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale secondo quanto disposto dall’art. 118, comma 4° della Costituzione (lavorare anche a partire dalla capacità di destrutturare ciò che è rigido nel sistema e che non aiuta ad innescare nuovi processi) - Delineare una nuova rappresentazione del “prendersi cura” allargando il posizionamento del Comune verso nuove prospettive che includano una costante relazione tra sociale, ambiente e cultura, nell’ottica del bene e dei beni comuni - Mappatura della correlazione spaziale tra il fenomeno di studio e il luogo dove esso si manifesta
Risultati Attesi
La prospettiva in cui si muove il progetto è quella di lavorare insieme con i cittadini per favorire il loro impegno per la cura dei beni comuni e sistematizzarlo attraverso l’applicazione del Regolamento. Essi saranno pertanto costantemente coinvolti ed ascoltati durante le varie fasi del progetto. In particolare, le consultazioni curate dalle guide sotto la Direzione del progetto si concentreranno sull’applicazione del Regolamento nelle diverse prospettive di chi lavora nel mondo dell'associazionismo, nel commercio, nell’impresa sociale come in quella for profit etc., per capire, per esempio, quali capacità i diversi soggetti possono mettere a disposizione del proprio quartiere o quali condizioni i diversi attori urbani si porrebbero reciprocamente per la stipula dei patti di collaborazione previsti dal Regolamento. Uno dei risultati che il progetto si prefigge di conseguire consiste nel far sì che chi vi partecipa sviluppi capacità che prima di partecipare non aveva o non immaginava di poter avere. Alcune azioni di preparazione del territorio sono necessarie a introdurre la svolta culturale introdotta. Il progetto presterà dunque particolare attenzione alle azioni di formazione e informazione rivolte a raggiungere il maggior numero possibile di cittadini, cercando di capire quali sono i soggetti tradizionalmente esclusi nel panorama locale. Il progetto valorizzerà l’enorme capitale sociale inespresso delle nostre comunità costruendo un percorso capace, a partire dal regolamento e dai patti di collaborazione, di generare ulteriori risorse latenti e, sino ad oggi, inespresse. Per ottenere questo risultato è essenziale l'empowerment dei partecipanti inteso soprattutto come sviluppo di capacità progettuali collettive per la cura e la rigenerazione di beni comuni.
Documenti di proposta partecipata previsti
Sì
Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo
No
Livello di partecipazione
PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Indice di partecipazione
Requisiti per la Certificazione di Qualità
Sollecitazione realtà sociali
Nella prima fase del progetto , attraverso l’individuazione delle guide appositamente formate, verrà attivato un percorso di coinvolgimento e ascolto della cittadinanza per la migliore definizione di una proposta di Regolamento che risponda appieno alle esigenze della comunità. Il coinvolgimento e l’ascolto verrà attuato attraverso la realizzazione di incontri frontali per presentare i principi e le modalità di applicazione del Regolamento e laboratori e simulazioni legate alla sua applicazione. Soprattutto attraverso il lavoro di laboratorio sarà possibile delineare forme di valorizzazione di tutti i soggetti interessati dal processo facendo emergere le problematiche legate alle differenze, di genere, di abilità e cultura di lingua, di età. Elemento essenziale dell’amministrazione condivisa, infatti, è quello di trasformare le differenze in ricchezze, gli apparenti punti deboli in risorse della comunità e, attraverso la predisposizione di Patti di Collaborazione, si può lavorare sui tempi di vita e lavoro nella comunità, come favorire l’integrazione sociale con persone di lingua e cultura diverse ecc
Modalità di inclusione
La formazione, dopo l’avvio del processo, dei Laboratori Civici, che svolgeranno attività di formazione, comunicazione e sperimentazione nell’applicazione del Regolamento costituiscono lo strumento per l’inclusione di nuovi soggetti all’interno del processo partecipativo. Il Patto di Collaborazione costituisce l’atto attraverso cui viene garantita la partecipazione e l’inclusione dei soggetti sociali che naturalmente si costituiranno per promuovere le azioni di cura, manutenzione e rigenerazione dei beni comuni urbani. Auspichiamo che un processo di questo tipo possa portare al consolidamento e rinnovamento di gruppi sociali esistenti o anche alla nascita di nuovi soggetti che in sinergia con l’amministrazione si rendano parte attiva di processi decisionali a partire dal “Regolamento sull'amministrazione condivisa”
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura
Interviste strutturate e semi-strutturate; Focus group
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura
Mappature della correlazione spaziale tra il fenomeno di studio e il luogo dove esso si manifesta
Modalità di comunicazione dei risultati del processo
Pagine dedicate sul sito web comunale • Newsletter alla mailing list dell’Amministrazione comunale • Periodico di informazione comunale distribuito a tutte le famiglie • Social network • Incontro pubblico di presentazione del percorso
Sintesi della valutazione regionale
Progetto certificato dal Tecnico di garanzia ai sensi dell’art. 8 lettera b) della LR n. 3/2010
Requisiti previsti dal Bando Regionale
Premialità Tecniche
Settore
Qualità dell’accesso ai servizi pubblici e istituti di partecipazione
Progetto in materia di transizione ecologica
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Accordo formale preventivo
2
Modalità del monitoraggio e indicatori
I Laboratori civici , l’Ufficio per l’amministrazione condivisa, insieme con le guide e uno spazio web del sito dell’amministrazione comunale dedicato alla cittadinanza attiva, saranno gli elementi costitutivi della infrastruttura istituzionale che, ricostruendo le comunità intorno alle attività di cura condivisa dei beni comuni, permetterà agli obiettivi del progetto di realizzarsi e, soprattutto, di continuare ad essere perseguiti anche dopo che esso sarà terminato.
Istanze
No
Petizioni
No
Altre manifestazioni di interesse
Si
Zone terremotate
Non prevista come premialità nel bando di riferimento
Beni confiscati e modalità di gestione
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Soggetti specifici
Non prevista nel bando di riferimento
Tipologia di Soggetto proponente
Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti
Bonus assegnati al Processo
Bonus Parità di Genere
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Bonus Accessibilità
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Bonus staff di progetto
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Bonus integrazione settori
Non previsto come premialità nel bando di riferimento
Riserva di posti
Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento
Allegati
Crediti
Processo segnalato da
Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 29/01/2020