Regione Emilia-Romagna

Ferrara mia, persone e luoghi non comuni

Hai gestito, partecipato o hai info su questo processo? Integra le informazioni
CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Data inizio

01/12/2015

Data fine

26/07/2016

Durata (mesi)

7

Richiesta e concessione della proroga

Gestione di Processo

Soggetto beneficiario dei contributi

Comune di Ferrara

Titolari della decisione

Comune di Ferrara

Partecipanti

Associazione orto condiviso / Cittadini economia / Singoli cittadini / Un tavolo lungo un parco / Via Pitteri social street

Caratteristiche

Struttura responsabile del processo

Gabinetto del Sindaco - Urban Center Ferrara

Indirizzo

Piazza del Municipio, 2, 44121 Ferrara

Mappa di Impatto

archive/20151218656440.897.jpg

Ambito di intervento

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Numero persone partecipanti (stimate o effettive)

10000

Tra i soggetti partecipanti si registra la presenza femminile

No

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione con tempi di vita e lavoro dei partecipanti nella gestione del processo

Si

Anno di avvio

Anno di chiusura

2016

Fasi del percorso

Il percorso partecipativo, nelle sue fasi di condivisione prima e di svolgimento poi, è caratterizzato da quattro categorie di attività: le attività su campo, la progettazione interna alla p.a., la gestione di piattaforme digitali, gli incontri pubblici di discussione. Le prime due attività sono finalizzate alla conoscenza, confronto e co-progettazione con i due punti di vista privilegiati nel percorso: quello degli abitanti e portavoce delle comunità di pratiche da un lato, e quello dei tecnici dei diversi settori della p.a. dall’altro. Una serie di incontri, sopralluoghi e realizzazioni di attività sul territorio, si alterneranno ad un calendario di incontri interni al palazzo municipale con i diversi membri dell’unità intersettoriale. Il confronto e l’integrazione tra i due punti di vista avverrà attraverso i momenti di discussione organizzata: i tavoli di negoziazione vedranno il confronto tra i due gruppi e permetteranno di affrontare i momenti di presa decisionale istituzionale; nei laboratori di discussione invece i punti di vista si mescoleranno e parte dell’attenzione sarà rivolta all’emersione delle domande e delle problematicità da affrontare. Oltre agli incontri dialogici deliberativi e negoziali, sarà necessario seguire anche la gestione delle piattaforme on-line finalizzate all’informazione e al coinvolgimento indiretto dei cittadini (sito internet di progetto e data-base pubblico delle pratiche coinvolte) e affrontare lo studio di nuovi strumenti digitali per la raccolta di opinioni e proposte tali da permettere l’inclusione nel progetto di un numero maggiore di cittadini, coerentemente con l’estensione comunale del percorso. Infine, si evidenziano alcune attività preliminari che permettono l’avvio del percorso in continuità con la prima fase di Ferrara mia, attività rivolte prevalentemente all’approvazione degli strumenti normativi costruiti con i cittadini coinvolti fino ad oggi: l’ Albo del volontariato singolo, il nuovo Regolamento per l’adozione del verde pubblico, la proposta Far Filò per l’uso libero dello spazio pubblico per le attività conviviali e di socializzazione. La sperimentazione di tali strumenti permetterà di tutelare gli abitanti coinvolti e di favorire forme di collaborazione riconosciute tra pubblica amministrazione e cittadini.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche, metodologie e strumenti digitali

No

Costo del processo

11.100,00 €

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni)

Territorio Interessato

Ferrara

Tecniche di Partecipazione

Interviste e questionari strutturati / OST (Open Space Technology) / Outreach / Passeggiata di quartiere / Ascolto attivo / World Cafè

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Ferrara mia, persone e luoghi non comuni si inserisce all’interno del programma Ferrara mia che la pubblica amministrazione sta sviluppando attraverso il suo Urban Center, per favorire e tutelare le forme spontanee di riappropriazione dei beni comuni, a partire dallo spazio pubblico e ad uso pubblico. Nella seconda fase del programma, con il progetto Persone e luoghi non comuni, l’obiettivo è favorire l’incontro e la creazione di reti di cooperazione tra le comunità di pratiche spontanee e attive nel miglioramento della qualità della vita (senso civico e rispetto dei luoghi, tutela dell’ambiente, socializzazione ed economia solidale) e in micro-interventi di riappropriazione dello spazio pubblico e a uso pubblico, sperimentare e costruire modalità di collaborazione con la pubblica amministrazione per la costruzione collettiva di forme di sviluppo locale autosostenibile. Obiettivi specifici: Riconoscere la qualità dei luoghi e delle persone. Intraprendere un percorso conoscitivo degli abitanti, sia singoli che in gruppi, maggiormente coinvolti nel processo o che contribuiscono in maniera significativa alla realizzazione di attività concrete di uso e cura spontanea dei beni comuni. Osservare e studiare i luoghi nei quali i gruppi di abitanti scelti si muovono e vivono, riflettere sulle dinamiche informali che guidano la tacita sottoscrizione dell’accordo fondante ciascuna comunità spontanea e le relazioni tra queste e il corrispondente contesto di riferimento. Contribuire, attraverso il linguaggio audiovisivo, alla diffusione della conoscenza sulla molteplicità degli strumenti che utilizzano le diverse comunità spontanee di pratiche, con l’auspicio di innescare e consolidare reti informali di trasmissione del messaggio. Contribuire all’attualizzazione della macchina amministrativa. Favorire lo studio e la comprensione della bozza del Regolamento per la partecipazione nel governo e nella cura dei beni comuni tra i diversi settori del Comune. Riflettere sui possibili effetti che il Regolamento può avere sulle comunità di pratiche organizzate e spontanee, prevedendo se necessario il confronto con altre amministrazioni o la consulenza di saperi esperti locali e nazionali. Accompagnare l’attività di lavoro interna all’amministrazione con un’attività intensiva di sopralluoghi, incontri e osservazioni nei territori. Favorire la comunicazione e collaborazione tra i diversi settori e uffici della pubblica amministrazione per ottimizzare le risorse interne all’ente. Innalzare la qualità dei progetti e delle realizzazioni concrete. Elaborare e costruire modalità efficaci di inclusione dei cittadini nelle decisioni pubbliche e nei progetti di trasformazione territoriale, al fine di consolidare una metodologia di gestione dei processi che incentivi il ricorso a percorsi partecipativi. Favorire e non ostacolare l’auto-organizzazione delle comunità di pratiche. Ascoltare e comprendere le esigenze e le richieste degli abitanti coinvolti nel progetto e favorire lo sviluppo di attività autonome e auto-organizzate. Elaborare forme snelle ed efficaci di coprogettazione con i tecnici della pubblica amministrazione di micro-interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana (considerando in particolar modo le aree di verde pubblico). Aggiornare la progettazione del percorso coerentemente con le nuove idee e priorità emergenti. Sperimentare gli strumenti elaborati con le comunità di abitanti coinvolte nella prima fase del progetto e il cui iter approvativo è in corso (Albo del volontariato singolo, Nuovo Regolamento per l’Adozione del verde pubblico e Bozza del Regolamento dei beni comuni). Tutelare le persone che svolgono piccoli interventi di alterazione dello spazio pubblico attraverso i primi strumenti in via di approvazione (Albo del volontariato singolo, Nuovo Regolamento per l’Adozione del verde pubblico). Diffondere la conoscenza e l’informazione sui nuovi strumenti normativi, e sulle opportunità che questi strumenti offrono ai cittadini (Far filò, Albo del volontariato singolo, Nuovo Regolamento per l’Adozione del verde pubblico e Bozza del Regolamento dei beni comuni). Diffondere la conoscenza e l’informazione sulla creazione e aggiornamento di un data-base pubblico sulle pratiche di vivere comune spontanee e organizzate. Accrescere il numero di esperienze raccolte.

Risultati Attesi

Elaborazione della Carta delle pratiche spontanee di vivere comune, con i principi e linee guida delle pratiche rispetto ai quali il nuovo Regolamento deve essere coerente. Analisi degli indicatori di valutazione del Regolamento beni comuni. Realizzazione di micro-interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana a cura dei cittadini, essenziali e funzionali al benessere delle comunità locali. Produzione di un video dal taglio documentaristico, per raccontare, valorizzare e condividere le pratiche spontanee di vivere comune conosciute durante il processo partecipativo. Ampliamento del data-base on-line, presente nel sito dell’Urban Center, uno strumento navigabile volto alla conoscenza e alla promozione delle pratiche spontanee di vivere comune. Potenziamento di una rete informale di conoscenza e confronto tra gli abitanti dei diversi territori, soprattutto appartenenti alle realtà più periferiche, e consolidamento delle “comunità Ferrara mia”.

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Risultati conseguiti

I sopralluoghi e i ripetuti incontri nei territori hanno permesso ai tecnici della pubblica amministrazione di entrare in contatto e dialogare con molti cittadini, diverse le situazioni di conflitto e le critiche, cosi come l’incontro con gruppi di cittadini più coesi, motivati e disponibili. Il percorso ha portato alla creazione di un rapporto diretto di dialogo e collaborazione tra uno/due uffici della p.a. (Urban Center e Ufficio verde) e circa venti comunità di pratiche di differenti parti della città. L’obiettivo intangibile che si sta cercando di raggiungere è quello di rafforzare un modo di pensare e di agire propositivo e costruttivo tra cittadini e tecnici del Comune. Inoltre, all’interno della pubblica amministrazione è maturata l’esigenza di chiarire e formalizzare la macchina amministrativa responsabile della gestione nel tempo del Regolamento, improntata sull’intersettorialità e sul rapporto diretto con la cittadinanza. Diversi i micro-interventi di rigenerazione urbana realizzati in questi mesi dai cittadini, alcuni di natura estemporanea volti a favorire la socializzazione, altri di carattere permanente inerenti soprattutto il miglioramento delle aree di verde pubblico. Le variazioni del Regolamento occupazione suolo pubblico e l’introduzione di un nuovo Regolamento per la cura e riconversione del verde pubblico hanno inciso più o meno direttamente sulla possibilità di realizzazione di questi interventi. La sensazione di essere parte di una comunità collettiva di intenti e interessi comuni, e gli incontri di conoscenza e confronto tra cittadini di diverse parti della città sono stati risultati importanti del percorso.

Indice di partecipazione

26 / 30

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Documenti di proposta partecipata previsti

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Anno della certificazione

2015

Sollecitazione realtà sociali

I casi-studi sono stati individuati tra le pratiche spontanee di vivere comune conosciute nella prima fase del processo. La selezione è stata guidata da criteri prevalentemente soggettivi, privilegiando le persone dimostratesi particolarmente interessate e disponibili, tralasciando il profilo oggettivo e la sua stretta coerenza con le priorità progettuali teoriche della nuova fase.

Modalità di inclusione

La prima fase del percorso partecipativo sarà dedicata in maniera quasi esclusiva alle attività su campo di ascolto e stimolazione del territorio: osservazioni, sopralluoghi, interviste, supporto e comunicazione delle attività realizzate dalle comunità di pratiche spontanee individuate come casi-studio pilota. Nei luoghi delle comunità coinvolte saranno attivati dei punti di osservazione e ascolto e verranno realizzate diverse passeggiate, monitoraggi e sopralluoghi informali

Tavolo di Negoziazione

Il primo incontro del TdN si è già svolto nel mese di settembre ed ha portato all'approvazione dell'accordo formale, successivamente si prevedono almeno altri due incontri del TdN: nella fase iniziale di condivisione dell’analisi e delle modalità di svolgimento dei laboratori, nella fase finale di sintesi dei principi e linee guida delle pratiche spontanee di vivere comune. Gli incontri si divideranno in un due parti: la prima con un numero di partecipanti ristretto e limitato ai due punti di vista privilegiati del processo, i portavoce delle comunità e i tecnici dell’U.T.I, nella seconda parte invece, si prevede la realizzazione di una sessione plenaria allargata ad altri soggetti strategici per la riuscita del percorso: i sottoscrittori dell’Accordo Formale, i responsabili politici e tecnici, altri abitanti coinvolti nelle pratiche previo invito mirato o richiesta di adesione preventiva. In ogni caso, tutti i momenti sono pubblici, chiunque potrà assistere a qualsiasi momento dell’incontro.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Durante i sopralluoghi si utilizzerà lo strumento del monitoraggio-analisi attraverso una metodologia di rilevazione definita di “stima per strada”. La metodologia dell’ascolto attivo sarà utilizzata continuamente durante il processo: dalle attività su campo, ai laboratori e al TdN.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Gruppi di discussione condotti da facilitatori con metodo della lista delle opzioni possibili

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Il processo partecipativo sarà accompagnato in tutte le sue fasi, da un’adeguata comunicazione in grado non soltanto di aumentare la qualità e l’efficacia del percorso, ma in grado di coinvolgere attivamente i partecipanti rendendoli vettori di informazione e di conoscenza. Presenti componente statica - di documentazione del processo - e componente dinamica, che includerà tutte quelle comunicazioni che il processo attiva attraverso il territorio.

Sintesi della valutazione regionale

Progetto certificato dal Tecnico di garanzia ai sensi dell’art. 8 lettera b) della LR n. 3/2010

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Premialità settore

Qualità dell’accesso ai servizi pubblici e istituti di partecipazione

Premialità accordo formale preventivo

Si

Premialità modalità del monitoraggio

L’attività di monitoraggio e di controllo si avvierà nel mese di giugno 2016, dopo il previsto Orientamento di Giunta di accoglimento del Documento di proposta partecipata, che stabilirà la chiusura formale della seconda fase di Ferrara mia. Urban Center e le comunità di pratiche spontanee sottoscrittrici l’Accordo Formale saranno responsabili di monitorare l’impatto concreto delle proposte sugli iter amministrativi e in particolar modo sul Regolamento dei beni comuni. Si prevede il coinvolgimento ulteriore dei portavoce delle nuove comunità che emergeranno antecedentemente all’avvio del primo laboratorio di discussione organizzata. Tale gruppo operativo avrà nell’Urban Center il soggetto di riferimento per interfacciarsi con i tecnici e gli altri organi collegiali della PA, quali la giunta e il consiglio comunale.

Premialità istanze

No

Premialità petizioni

Si

Premialità altre manifestazioni di interesse

Si

Premialità zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Premialità a soggetti specifici

Non prevista nel bando di riferimento

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Beni Confiscati

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Anno Finanziamento

2015

Importo finanziato dal Bando

6.100,00 €

Tipologia di Soggetto proponente

Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti

Cofinanziamento

Si

Percentuale Cofinanziamento

45%

Allegati

01 - Scheda progetto

201511111149430.Comune Ferrara progetto Ferrara mia, persone e luoghi non comuni.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

2016851313330.Comune Ferrara DocPP.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

2016851313480.Comune Ferrara allegato al DocPP.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

2016622118310.Comune Ferrara Relazione intermedia.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

2016817155610.Comune Ferrara 2015 Relazione finale.pdf /

08 - Altra documentazione di processo

201512211057300.Delibera di avvio Ferrara mia sito.pdf /

08 - Altra documentazione di processo

2016451055330.Comune Ferrara richiesta proroga.pdf /

08 - Altra documentazione di processo

ferrara_verbale_CC_regolamento_beni_comuni.pdf

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 29/01/2020