AMPIO: Accessibilità, Motivazione, Partecipazione, Inclusività, Opportunità
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Processo
Stato di avanzamento
Progetto
Natura Processo
Processo certificato non finanziato
Anno della certificazione
2024
Cofinanziamento altri soggetti
No
Costo complessivo del processo
15.000,00 €
Gestione di Processo
Indirizzo
Via Fariselli, 4, 40016 San Giorgio di Piano
Tavolo di Negoziazione
La costituzione del Tavolo di Negoziazione (TdN) è elemento necessario, previsto dalla l. regionale 15/2018, del progetto partecipativo. Sin dalle fasi iniziali del processo di partecipazione verrà costituito un Tavolo di Negoziazione composto da soggetti istituzionali, rappresentanti delle categorie economiche e del Terzo Settore, cui l’Unione richiederà l’adesione volontaria. Al Tavolo siederanno soggetti con esperienza e conoscenza delle diverse realtà ed interessi del territorio, in modo che venga garantito un approccio olistico e con un’ampia visione e che possa avere una compagine in grado di mobilitare risorse culturali, economiche e politiche. Le caratteristiche richieste ai componenti del Tavolo di negoziazione sono: la volontà di sposare il progetto e condividerne gli obiettivi, essere attivi sul territorio, essere aperti al pensiero critico, essere pro attivi e dare il proprio contributo mettendo a disposizione le risorse il loro possesso. Dovranno inoltre condividere e credere in valori quali la socialità, l’inclusione, la condivisione e la cura del bene comune. Il TdN avrà il compito di incontrarsi periodicamente per svolgere le seguenti funzioni: 1. partecipazione attiva: condividere il processo partecipativo e proporre scenari sui quali i componenti possano trovare una mediazione e un accordo su uno scenario condiviso, 2. monitoraggio: monitorare l’andamento del processo partecipativo e il corretto coinvolgimento di tutte le parti interessate, 3. facilitatore di istanze: valutare e riportare le istanze provenienti dall’esterno raccolte tramite mail dedicata, 4. verbalizzante: dirigere per la pubblicazione i report degli incontri in ottemperanza al principio di trasparenza, 5. condivisione: con le autorità e gli stakeholder delle fasi di strutturazione del percorso, 6. personalizzazione del percorso: le modifiche al progetto possono riguardare ad esempio le modalità di svolgimento degli strumenti partecipativi e le modalità di coinvolgimento degli individui, i criteri di selezione per l’accesso aperto dei partecipanti allo strumento partecipativo (luogo, orari, ecc.), gli eventuali servizi forniti in occasione di eventi partecipativi (es. baby sitting, navette). Gli incontri del Tavolo di Negoziazione verranno organizzati in modalità mista (in presenza e online), ad orari congrui a garantire la conciliazione dei tempi e una quanto più completa partecipazione dei soggetti coinvolti.
Territorio Interessato
Mappa

Caratteristiche
Ambito di intervento
Tematica specifica
Tipo di partecipazione
Partecipazione volontaria
Codecisione
Sì
Design del processo partecipativo
L’intero processo partecipativo sarà costruito a partire dal quadro teorico dell’innovazione trasformativa, che avviene quando non ci occupiamo di risolvere un bisogno attraverso un’attività, un servizio o uno scambio, ma interveniamo a cambiare un sistema che non funziona più o non risponde più ai problemi attuali, sulla base di missioni cross-settoriali. Una missione traduce una sfida in un macro-obiettivo con finalità di cambiamento indicato (impatto), su un sistema e con un termine temporale misurabile. Lavorare con questo approccio vuol dire: - lavorare in modo intersettoriale e con sistemi multi-attoriali; - considerare risorse/opportunità/leve strategiche esistenti come punti di innesco: il territorio è considerato come il capitale (territoriale) di valore utile a risolvere le missioni. In aggiunta, la metodologia di riferimento si compone di un set di tecniche di co-design che si rifanno al System Thinking e al Design strategico. Il Design strategico è utile per la costruzione di scenari futuri e di connessioni. Attraverso una visione sistemica e di ricostruzione di un senso condiviso, interviene per individuare leve di attivazione, nodi critici, inneschi di cambiamento e strategie emergenti, costruire allineamenti interni e alleanze negli ecosistemi multi-attoriali per la co- definizione di direzioni strategiche, oggetti di sviluppo e cantieri di sperimentazione. L’approccio sistemico consente di osservare e affrontare i problemi complessi, assumendo l’interconnessione dentro i sistemi e tra i sistemi come un dato di fatto e come strategia per trasformare le dinamiche esistenti, facendo leva sulle connessioni tra i nodi. A declinazione degli approcci sopra delineati, si prevede di strutturare il processo di partecipazione in due fasi: FASE 1 | MAPPATURA L’analisi dei bisogni del territorio sarà portata avanti attraverso la tecnica dell’intervista semi-strutturata. Questa tecnica offre il vantaggio di un rapporto one-to-one che consente di raggiungere più velocemente e in profondità le questioni chiave, sondare opinioni e motivazioni, cogliere esperienze personali che permettono di ottenere informazioni rilevanti sulle tematiche di interesse. Il metodo utilizzato per svolgere le interviste sarà quello dell’appreciative inquiry, un modello che facilita il cambiamento proattivo da parte degli attori coinvolti, in base a cui la capacità di generare impatto non dipende tanto dall’individuazione di ostacoli e problemi quanto piuttosto degli elementi positivi che già esistono. Questo modello permette di identificare le caratteristiche migliori di un dato contesto e di immaginare le possibilità di crescita future attraverso l’utilizzo di storie e racconti estratti durante interviste o tavoli di lavoro. Nello specifico, si prevede di effettuare 8-10 interviste semi- strutturate a rappresentanti politici, tecnici e stakeholder del Distretto Pianura Est, finalizzate alla messa in luce di bisogni, leve, nodi, e aspirazioni del territorio, in vista della individuazione di una cornice di senso comune per la co- design del processo definizione delle politiche territoriali. Nell'elaborazione delle interviste sarà utilizzato un approccio all'innovazione trasformativa applicato alla pianificazione strategica territoriale. Per quanto riguarda l’individuazione dei bisogni del territorio, sarà privilegiata una metodologia volta alla messa in luce dei problemi di sistema connessi agli stessi, vale a dire inerenti al sistema complessivo e non ad un fattore isolato, tenendo conto al contempo delle interconnessioni con altri sistemi, a partire dal presupposto che un bisogno è la manifestazione di un problema sistemico in un dato target e in uno specifico contesto di riferimento. Durante questa fase di mappatura sarà possibile utilizzare anche strumenti digitali come questionari online e/o piattaforme interattive, per la raccolta dei fabbisogni e per favorire la partecipazione. FASE 2 | INCONTRO DI RESTITUZIONE E LANCIO A seguito dell’analisi dei dati raccolti - attraverso la tecnica della thematic analysis - seguirà un incontro di restituzione degli esiti, insieme ai rappresentanti politici e tecnici coinvolti nello step precedente, per la validazione ed eventuale integrazione di quanto emerso, nello specifico in merito alle sfide cross-settoriali e missioni di sistema che si intendono perseguire. In tal occasione, sarà organizzato un laboratorio di co-design. I laboratori sono spazi di confronto e di sperimentazione in cui agire diversamente dal quotidiano e in cui si riflette su come l’intelligenza collettiva e l’apertura possono aiutare ad innovare e a risolvere alcune sfide concrete del territorio. Si tratta di un approccio non competitivo al cambiamento del contesto orientato alla collaborazione per un proposito comune. Durante i laboratori verranno alternati momenti teorici e momenti pratici di lavoro interattivo, sperimentando gli strumenti e l’approccio su sfide concrete.
Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali
Sì
Strumenti digitali utilizzati
Questionari online e/o piattaforme interattive per favorire: - la partecipazione di una platea più ampia e diversificata, con particolare riferimento alle giovani generazioni; - l'emersione degli interessi sottorappresentati, anche attraverso la compilazione anonima, per evitare e/o gestire conflitti; - una mappatura dei soggetti coinvolti e dei loro fabbisogni. - l’accessibilità a persone con disabilità-valorizzare i diversi metodi di apprendimento e comprensione
Presenza femminile rilevata
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Conciliazione tempi di vita e lavoro
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Figure Professionali
Tecniche di Partecipazione
Obiettivi e Risultati
Obiettivi
Attraverso un percorso strutturato di dialogo e confronto, il processo partecipativo ha l’obiettivo di co-costruire un orizzonte di senso condiviso, attraverso la lettura partecipata di bisogni e priorità per costruire un ingaggio consapevole e un coinvolgimento duraturo. Il rispetto della lettura dell’altro (altre istituzioni, cittadini, terzo settore, stakeholder economici), del portato esperienziale come leva per la co-costruzione di possibili strade per affrontare le priorità che ci si è dati è l’elemento per introdurre innovazione nella definizione delle politiche
Risultati Attesi
Il risultato che si intende ottenere è un insieme di indicazioni ed esigenze su cui innestare la costruzione di un regolamento di co-programmazione. L’impatto è la presenza di luoghi costanti di costruzione delle politiche del Distretto, che accompagnino l’elaborazione dei processi programmatori e ne supportino la valutazione. Il processo partecipativo intende coinvolgere una compagine eterogenea e quanto più rappresentativa del territorio, capace di “dotare gli individui e i gruppi di nuove capacità per agire e partecipare, responsabilizzando persone e collettività/contesti, contribuendo consapevolmente al mutamento culturale attraverso la testimonianza della propria azione”. In tal modo, “le organizzazioni generative investono contributivamente in nuove infrastrutture sociali e rigenerano beni comuni, significati condivisi, identità collettive, capacità individuali, forme sostenibili di lavoro e produzione”.
Decisioni pubbliche che riguardano gli esiti del processo partecipativo
Il processo partecipativo si colloca nella fase iniziale del processo decisionale ed è finalizzato a costruire raccomandazioni e linee guida per la successiva definizione di un regolamento di co-programmazione distrettuale. Opera come ponte per la realizzazione di un percorso più ampio finalizzato alla costruzione di un nuovo modello di welfare territoriale fondato sulla corresponsabilizzazione e la partecipazione di tutti i nodi – stakeholder e assettholder - del sistema. È una fase essenziale per assicurare che le scelte pubbliche siano in linea con le aspettative e i bisogni della comunità di riferimento. L’accoglimento degli esiti del processo partecipativo determinerà la capacità di orientare le future programmazioni e atti secondo bisogni, esigenze, indicazioni e competenze portati.
Documenti di proposta partecipata previsti
Sì
Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo
No
Livello di partecipazione
PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Indice di partecipazione
Requisiti per la Certificazione di Qualità
Sollecitazione realtà sociali
Per lavorare con un approccio mission-oriented è necessario favorire un sistema multi-attoriale capace di una visione sistemica che intervenga per individuare leve di attivazione, nodi critici, inneschi di cambiamento e strategie emergenti co- definite. Oltre ai rappresentati politici e tecnici dei 15 comuni del Distretto Pianura Est, per la co-definizione delle politiche territoriali verranno coinvolti associazioni di volontariato, di categoria, scuole e organizzazioni private che possano garantire un’ampia e completa rappresentazione degli interessi in gioco e dei punti di vista, soprattutto di quelli meno rappresentanti. In questa fase iniziale è necessario coinvolgere organizzazioni che siano in grado di rappresentare gli stakeholder e che, con le proprie competenze, possano catalizzare proposte e fungere da cassa di risonanza per idee e proposte. Saranno quindi coinvolti dai Comuni: soggetti del terzo settore come soggetti rappresentanti delle questioni sociali (anzianità, disabilità, ecc.) e di welfare, soggetti profit in quanto rappresentanti dell’imprenditoria, scuole/parrocchie/altre organizzazioni pubbliche o private o del privato sociale, piccoli esercenti commerciali, gruppi giovanili per intercettare e integrare nuove idee e competenze, gruppi interculturali assicurando una comunicazione semplice ed efficace in diverse lingue. È necessario raccogliere un ampio coinvolgimento dei portatori di interesse mappati, soprattutto considerando la complessità e la molteplicità dei bisogni dei cittadini in un distretto, il Distretto Pianura Est, che è secondo per ampiezza e numero di abitanti dell’ambito metropolitano bolognese.
Modalità di inclusione
Verrà garantita la possibilità di partecipazione ai soggetti che vogliano apportare beneficio al processo. Nelle fasi di condivisione del percorso le organizzazioni interessate, anche su loro richiesta, devono poter essere incluse per garantire la tenuta della "porta aperta" fino alla definitiva strutturazione del percorso. L'inclusione dei soggetti sociali organizzati in associazioni o comitati sarà possibile durante tutto il periodo di realizzazione del processo, in modo da renderlo uno spazio aperto a tutti, rappresentativo e condiviso. I potenziali interessati verranno individuati tramite la mappatura dei soggetti rappresentanti e appartenenti le diverse categorie di cittadinanza attraverso ricerche empiriche, database in possesso dell'Unione, e consultazioni informali. Verranno raggiunti grazie alla realizzazione di un piano di comunicazione integrata che preveda l'utilizzo di strumenti digitali e relazionali. L'inclusione non solo sarà possibile, ma sarà incentivata tramite: (1) la libera iniziativa dei partecipanti nel segnalare ulteriori realtà da coinvolgere - anche per integrare la mappa degli stakeholder precedentemente disegnata, (2) piattaforme web (siti istituzionali e social) con promozione di materiale informativo in formato digitale per promuovere l'interesse e la partecipazione, (3) invio di inviti personalizzati ai potenziali interessati, (4) monitoraggio e feedback per valutare l'effettiva integrazione e il contributo dei soggetti entranti, utili a porre eventuali correttivi all'interno delle strategie di inclusione e garantire che ogni interesse sia rappresentato e ascoltato.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura
Come evidenziato, il Distretto Pianura Est è un territorio molto complesso, soprattutto per la differenza al proprio interno del contesto socio-economico, con problematiche eterogenee tra aree più centrali e aree più periferiche. Tale complessità richiede metodi efficaci di mediazione in grado di allineare in un progetto comune i diversi interessi portati. È necessario garantire che gli accordi siano solidi, rispettosi dei contributi di tutti i partecipanti, e che riflettano la diversità e la ricchezza di prospettive all’interno dei Comuni anziché enfatizzare una maggioranza. I laboratori di co-design si configurano come spazi di confronto e di sperimentazione in cui l’approccio non competitivo orienta alla collaborazione per un proposito comune.
Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura
Qualora emergano posizioni divergenti, è compito dei facilitatori mediare la situazione, riportando il focus della discussione. A supporto potranno essere utilizzati ulteriori strumenti, quali: l’intervento di un esperto sul tema oggetto della controversia, organizzazione e diffusione di materiale informativo che abbia come focus l’oggetto del dibattito, e l’organizzazione di momenti pratici di lavoro interattivo che contribuiscano alla collaborazione dei diversi attori coinvolti e valorizzino lo scambio di idee, il pensiero critico e il dialogo esperienziale.
Modalità di comunicazione dei risultati del processo
Il piano di comunicazione assicura la promozione del processo partecipativo e favorisce la partecipazione delle parti interessate, inclusa la società civile. Le azioni di comunicazione sono concentrate sul raggiungimento di due obiettivi prioritari: (1) accrescere negli stakeholder la consapevolezza delle modalità di partecipazione di cui possono avvalersi e facilitarne l'effettivo esercizio, (2) sostenere l'informazione sulle politiche a sostegno della partecipazione. La scelta degli strumenti di comunicazione viene effettuata tenendo conto delle modalità e condizioni più idonee e incisive per veicolare i messaggi a seconda dei soggetti che si intende raggiungere. In particolare, l'Unione intende usufruire di: editoria digitale, comunicazione diretta (email) e comunicazione on line (sito web istituzionale, canali social, ecc.). L'attenzione particolare che viene rivolta alla comunicazione on line deriva dalla consapevolezza che questi media risultano gli strumenti più efficaci ed economici, essendo capaci di raccogliere e diffondere messaggi velocemente, raggiungendo la più ampia fetta di stakeholder. La comunicazione utilizzerà una terminologia accessibile anche a chi non dovesse possedere particolari competenze giuridiche e tecniche. Saranno monitorati, in aggiunta, i suggerimenti e le osservazioni provenienti dai commenti online, volendo esercitare anche la funzione di "sistema di ascolto" della comunicazione.
Sintesi della valutazione regionale
Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1194 dell'11/6/2024
Requisiti previsti dal Bando Regionale
Coerenza complessiva rispetto agli obiettivi strategici del sistema regionale
Sì
Coerenza rispetto al contesto locale
Sì
Capacità generativa di impatto rispetto a risultati concreti
Sì
Qualità della definizione dell’oggetto del processo partecipativo
Sì
Qualità del design di processo
Sì
Innovazione sociale
Sì
Innovazione digitale
Sì
Premialità Tecniche
Settore
Politiche in materia sociale e sanitaria, ambientale, territoriale, urbanistica e paesaggistica
Adesione alla piattaforma regionale PartecipAzioni
Sì
Accordo formale preventivo
Sì
Modalità del monitoraggio e indicatori
Il progetto non prevede un Comitato di Garanzia, ma per garantire un corretto andamento del processo partecipativo, lo Staff di progetto metterà in atto le seguenti attività, suddivise nel seguente schema: Durante il processo: 1. riunioni periodiche dello staff di progetto e del TdN per verificare l’evoluzione del procedimento e la pubblicazione di tutti gli atti e dei documenti necessari, anche in rispetto agli obblighi di trasparenza delle informazioni; 2. comunicazione periodica ai partecipanti, dedicata al processo decisionale e ai suoi sviluppi; 3. aggiornamento della pagina web del processo. Conclusione del processo: organizzazione di uno o più momenti pubblici per ufficializzare l'avvio del processo di attuazione delle proposte del DocPP accolte nelle decisioni dell'ente. Per effettuare un'efficace valutazione d'impatto, che segua il modello dell'appreciative inquiry e allo stesso tempo permetta un monitoraggio del processo partecipativo, verranno utilizzati i seguenti indicatori, correlati ai rispettivi risultati attesi: Indicatori: 1. %presenze dei partecipanti a tutti gli incontri 2. coinvoglimento dei vari attori del sistema (istituzioni, terzo settore, operatori economici e cittallini) 3. utilizzo degli strumenti digitali indicati 4. n. di interviste semi-strutturate Risultati attesi: 1.almeno 80% di presenze .coinvolgimento di almeno un attore per categoria in ogni incontro 3. diffusione di almeno un questionario online per raccolta dei fabbisognil mappatura 4. almeno 8 interviste semi-strutturate
Soggetti specifici
Soggetti che non hanno ricevuto contributi dal bando partecipazione nell’ultimo triennio
Tipologia di Soggetto proponente
Unione di Comuni
Allegati
Crediti
Processo segnalato da
Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 22/10/2024