Stamoto e Perotti, a Bologna due caserme contro l’emergenza abitativa
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Processo
Stato di avanzamento
In corso
Natura Processo
Processo non certificato
Gestione di Processo
Caratteristiche
Indirizzo
Piazza Maggiore, 6, 40124 Bologna
Mappa di Impatto
Ambito di intervento
Tematica specifica
Tipo di partecipazione
Partecipazione volontaria
Codecisione
Sì
Tra i soggetti partecipanti si registra la presenza femminile
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Conciliazione con tempi di vita e lavoro dei partecipanti nella gestione del processo
Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate
Anno di avvio
Fasi del percorso
La riqualificazione delle ex caserme STA.MO.TO e Perotti a Bologna sono al centro di due protocolli d’intesa firmati dall’Agenzia del Demanio e dal Comune, con l’obiettivo di favorire e accelerare la rigenerazione urbana della città. I progetti di recupero delle due strutture militari sono stati presentati oggi nel corso della conferenza stampa organizzata dal Comune, alla presenza del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore e l’Assessore Raffaele Laudani. I beni, in corso di dismissione dal Ministero della Difesa, rappresentano un’importante occasione di crescita per il territorio che potrà così fruire di spazi rigenerati e nuovi alloggi per gli studenti e servizi per tutta la cittadinanza. L’operazione si inserisce in un quadro più ampio, che vede l’Agenzia del Demanio, in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, impegnata nella selezione di immobili ed aree da riconvertire in residenze universitarie, grazie a progetti di rigenerazione urbana da avviare immediatamente d’intesa con, MUR, Enti Territoriali e Università. L’ex STA.MO.TO, un tempo utilizzata come stabilimento per la riparazione dei veicoli militari, comprende un totale di 29 edifici su un’area di oltre 130 mila mq tra le vie del Parco, Castelmerlo e Felsina, in un quadrante semicentrale e strategico della città. Il progetto di recupero dell’intera struttura militare prevede quindi la realizzazione di alloggi per gli studenti, residenze, servizi sportivi e culturali e ampi spazi verdi anche attraverso una significativa opera di desigillazione. Con la firma del protocollo, l’Agenzia del Demanio si impegna a riprendere in consegna l’intera struttura dal Ministero della Difesa per affidarla contestualmente al Comune di Bologna. Si avvieranno subito usi temporanei, a cominciare dai due grandi parcheggi presenti nell’area, che accompagneranno tutte le fasi di rigenerazione dell’area. Si prevedono usi misti, da definire anche attraverso l’ascolto e il coinvolgimento dei cittadini. Assoluta priorità verrà data all’individuazione dell’area da destinare alle residenze universitarie per fronteggiare la carenza di alloggi per gli studenti universitari fuori sede. Per quanto riguarda l’ex Caserma Perotti, è stata già oggetto di un percorso di valorizzazione avviato nel 2019 per il recupero della prima parte della struttura (circa 30 mila mq) che sarà destinata ai nuovi uffici dell’Agenzia delle Entrate. Con la firma di oggi, si dà invece avvio ad uno scenario di trasformazione urbana anche per la restante porzione che si estende per un totale di circa 6 ettari. In questa parte della ex caserma, non più utile ai fini della Difesa, verranno realizzate residenze universitarie e private, in grado di offrire una concreta risposta alla crescente richiesta di alloggi nell’area cittadina. L’Agenzia del Demanio e il Comune di Bologna, si impegnano a individuare lo strumento più idoneo a realizzare l’intervento di riuso e rigenerazione del bene. Di comune accordo si è deciso di candidare l’area, come già avvenuto per le area ferroviarie dell’ex-scalo Ravone, al prossimo bando “Reinventing Cities” di C40, un circuito internazionale che promuove città a zero emissioni, sostenibili, intelligenti e resilienti.
Impatto emergenza Covid19 sul processo
Processo non modificato
Utilizzo di piattaforme tecnologiche, metodologie e strumenti digitali
No
Territorio Interessato
Obiettivi e Risultati
Obiettivi
Dare un nuovo impulso alla rigenerazione delle grandi aree dismesse e offrire una concreta risposta alla crescente richiesta abitativa nella città di Bologna
Risultati Attesi
Il progetto di recupero delle due strutture militari prevede la realizzazione di nuovi alloggi per gli studenti e residenze, oltre a spazi verde e usi pubblici
Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo
No
Indice di partecipazione
Livello di partecipazione
PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Crediti
Processo segnalato da
Osservatorio Partecipazione
Data ultima modifica: 07/06/2023