Regione Emilia-Romagna

SOS – SOSte Officinali SOStenibili

Hai gestito, partecipato o hai info su questo processo? Integra le informazioni
CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Data inizio

09/02/2022

Data fine

05/08/2022

Durata (mesi)

6

Gestione di Processo

Soggetto beneficiario dei contributi

Atlantide Soc. Coop. Sociale p.a.

Titolari della decisione

Comune di Casola Valsenio

Soggetti esterni

AGESCI

Partecipanti

Singoli cittadini

Caratteristiche

Struttura responsabile del processo

Atlantide Soc. Coop. Sociale P.A.

Indirizzo

Via Levico, 4, 48015 Cervia, RA, Italia

Mappa di Impatto

media/odp_files/comune_casolavalsenio.jpg

Ambito di intervento

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Numero persone partecipanti (stimate o effettive)

87

Tra i soggetti partecipanti si registra la presenza femminile

Si

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Nessuna prevalenza

Conciliazione con tempi di vita e lavoro dei partecipanti nella gestione del processo

Si

Anno di avvio

Anno di chiusura

2022

Fasi del percorso

Atlantide soc. coop. si fa promotrice, insieme al Comune di Casola Valsenio, del processo “SOS – SOSte Officinali SOStenibili. Il giardino, un’opportunità comunitaria ecomuseale e territoriale”. Un percorso di riscoperta, cura e valorizzazione del Giardino delle Erbe Officinali inteso come dispositivo non solo culturale ma anche come vero e proprio “attivatore” sociale ed economico. Il Giardino ha sempre rappresentato un importante polo identitario per la comunità di Casola Valsenio che, dal 1975, anno di inaugurazione, ha attivato molti momenti comunitari, di socializzazione e valorizzazione legati alle erbe officinali e ai “frutti dimenticati”. Un patrimonio che ha avuto ricadute positive non solo a livello sociale ma anche economico. Oggi si avverte la necessità di rendere nuovamente il Giardino protagonista, attivatore di nuove energie sociali, ispiratore di nuove modalità di fruire del territorio, possibile teatro di sperimentazioni e collaborazioni tra pubblico, privato e terzo settore. Elementi che sarà possibile sistematizzare e rendere proficui attraverso la stesura partecipativa di un patto di collaborazione su cui confrontarsi con l’Amministrazione Comunale. La possibilità di proporre patti di collaborazione e di cittadinanza attiva è presente nei Comuni dell’Unione della Romagna Faentina dal 2018. L’Unione e i Comuni che ne fanno parte, infatti, ha approvato il “Regolamento per la cittadinanza attiva e i beni comuni” come esito del processo partecipativo “Fermenti” cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Si prevede che il percorso abbia una durata di sei mesi durante i quali si susseguiranno le fasi di condivisione, svolgimento e monitoraggio. L’apertura del percorso è prevista a febbraio con l’avviarsi del processo di condivisione più strutturato. In questa fase l’ingaggio degli stakeholder locali è letto come un processo fondamentale e fondante per favorire l’attivazione di reti, il coinvolgimento di singoli cittadini portatori di competenze, saggi locali, esperti di territorio che, in alcuni casi, non fanno riferimento diretto a una singola realtà o associazione. In questa fase, così come per l’intero processo, si manterrà comunque la struttura di un processo a “porte aperte” per favorire l’inclusione di chiunque volesse partecipare. Un momento in cui si privilegerà la paziente ricucitura di rapporti che si sono andati sfilacciando durante gli anni pandemici mirando a una messa in comune di comune di competenze e disponibilità. Grande attenzione sarà rivolta in questa fase alla comunicazione selezionando media e toni informali, a partire passaparola, strumento efficace e molto “ingaggiante” nelle piccole comunità. Durante la fase di svolgimento in apertura saranno privilegiati strumenti di ascolto in profondità e riflessione come interviste o focus group. L’obiettivo sarà quello di giungere a un riconoscimento dei patrimoni materiali e immateriali del Giardino, a partire da quelli meno esplorati e conosciuti. I risultati di questo momento di autoconsapevolezza e riappropriazione saranno raccolti in una “Antologia del Giardino” intesa non come un mero elenco di patrimoni ma punto di partenza generativo di azioni di cura, valorizzazione e rigenerazione. Un processo di avvicinamento e coinvolgimento della comunità alla realtà del Giardino da realizzarsi anche attraverso azioni temporanee, compagne inform-attive all’interno del tessuto urbano di Casola Valsenio tra queste la possibilità di attivare una campagna di crowdfunding in un’ottica di promozione e visibilità all’interno dello spazio pubblico. In questa fase di sviluppo saranno privilegiati strumenti quali i workshop, round table cafè ma anche role playing per riflettere in maniera più specifica sulla proposta di patto di collaborazione in un processo di ripensamento e riflessione che spazierà dagli aspetti di animazione e promozione alla gestione. Un significativo momento di condivisione con la comunità sarà in occasione della manifestazione “Erbe in fiore” che si tiene ogni anno a fine maggio. Un evento a cui il processo intende portare il proprio contributo e condividere gli esiti di quanto raggiunto fino a quel momento attraverso un’exhibit e una passeggiata patrimoniale che metta in collegamento il giardino con il centro urbano. Per quanto riguarda il processo decisionale oggetto, obiettivi e risultati del processo partecipativo riguardano tipologie di interventi che si inseriscono nel processo decisionale di redazione e aggiornamento del DUP – Documento Unico di Programmazione. Il processo si colloca a monte del processo decisionale.

Impatto emergenza Covid19 sul processo

Processo non modificato

Utilizzo di piattaforme tecnologiche, metodologie e strumenti digitali

Descrizione strumenti digitali

piattaforme per incontri a distanza

Costo del processo

21.400,00 €

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni)

Territorio Interessato

Casola Valsenio

Tecniche di Partecipazione

Exibit urbano / Focus Group

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

OBIETTIVO SPECIFICO: Attivare la comunità in un processo di ripensamento e riappropriazione del patrimonio, materiale e immateriale, del Giardino delle Erbe Officinale attraverso il pre-testo della stesura di un patto di collaborazione. Un percorso che si interroga sugli aspetti di promozione, animazione e gestione di questo polo culturale e sociale così importante per la comunità. OBIETTIVI GENERALI: coinvolgere la comunità in un processo di riflessione sul patrimonio materiale e immateriale del Giardino delle Erbe Officinali, attivare nuove reti e sinergie che si interroghino sugli aspetti di promozione, animazione e gestione del Giardino stesso, riflettere sulle potenziali alleanze e sinergie tra pubblico, privato e terzo settore riguardo al Giardino delle Erbe Officinali, giungere alla stesura di una proposta di patto di collaborazione da sottoporre all’Amministrazione Comunale, rendere i giovani protagonisti del processo sia attraverso il coinvolgimento di associazioni giovanili che con laboratori dedicati al mondo scolastico, proseguire il confronto con le realtà vicine, come l’Ecomuseo del Paesaggio dell’Appennino Faentino di Riolo Terme, attivando percorsi di scambio e formazione, approfittare di momenti di socialità strutturati e importanti per la comunità per mantenere l’attenzione sul percorso e le sue fasi. OBIETTIVI AGENDA 2030. Dato l’importante ruolo educativo, culturale e sociale il processo contribuisce alla realizzazione dei seguenti obiettivi dell’Agenda: GOAL 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti. GOAL 8. promuovere una crescita inclusiva, favorire un turismo sostenibile che promuova la cultura locale. GOAL 12: utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili. Alla luce della ratifica delle Convenzione di Faro sul valore delle identità culturali per la società il processo si rispecchia e sposa anche i seguenti enunciati: articolo 5.b mettere in luce il valore dell’eredità culturale attraverso la sua identificazione, studio, interpretazione, protezione, conservazione e presentazione; 5.d favorire un clima economico e sociale che sostenga la partecipazione alle attività inerenti l’eredità culturale; 5.e promuovere la protezione dell’eredità culturale, quale elemento centrale di obiettivi che si rafforzano reciprocamente: lo sviluppo sostenibile, la diversità culturale e la creatività contemporanea.

Risultati Attesi

RISULTATI OPERATIVI. La comunità di Casola Valsenio si è distinta nel corso dei decenni per la valorizzazione del proprio territorio e delle proprie specificità naturali e ambientali. Una valorizzazione che è andata di pari passo con una socialità molto ricca animata da un associazionismo vivace e diversificato. In questo contesto il Giardino delle Erbe Officinali ha rappresentato un polo educativo e un attivatore di energie sociali ed economiche. Il rallentamento forzato dovuta alla pandemia ha portato a interrogarsi nuovamente sul ruolo e sulle potenzialità ancora inesplorate del Giardino sia del punto di vista culturale e educativo che come possibile teatro di sperimentazione di nuove sinergie e collaborazione tra pubblico, privato, terzo settore e singoli cittadini. Il processo intende esplorare tutte queste potenzialità attraverso un percorso collaborativo, intergenerazionale e sempre a porte aperte che ha come obiettivo la stesura di un patto di collaborazione. RISULTATI TANGIBILI: partendo dai risultati delle interviste e dei focus group realizzati ideazione e stesura di una “Antologia del Giardino” che raccolga patrimoni materiali e immateriali del Giardino ancora poco conosciuti o inesplorati (esperienze di vita, luoghi simbolici anche esterni al Giardino stesso, legami con la comunità, contributi scientifici). La scelta della denominazione “Antologia” deriva dal significato originario della parola greca, letteralmente una “raccolta di fiori (più belli)” che qui si esprimerà in una selezione dei patrimoni più significativi per la comunità. Nel corso dello svolgimento del percorso atri risultati saranno azioni temporanee di occupazione dello spazio urbano e azioni inform-attive in grado di catturare l’attenzione (esposizioni artistiche temporanee, poster, attivazione di un crowdfunding). Risultato finale è la stesura di una proposta di patto di collaborazione in cui la comunità si fa protagonista di un nuovo percorso di cura, consapevolezza e valorizzazione.

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Risultati conseguiti

RISULTATI OPERATIVI. La comunità di Casola Valsenio si è distinta nel corso dei decenni per la valorizzazione del proprio territorio e delle proprie specificità naturali e ambientali. Una valorizzazione che è andata di pari passo con una socialità molto ricca animata da un associazionismo vivace e diversificato. In questo contesto il Giardino delle Erbe Officinali ha rappresentato un polo educativo e un attivatore di energie sociali ed economiche. Il rallentamento forzato dovuta alla pandemia ha portato a interrogarsi nuovamente sul ruolo e sulle potenzialità ancora inesplorate del Giardino sia del punto di vista culturale e educativo che come possibile teatro di sperimentazione di nuove sinergie e collaborazione tra pubblico, privato, terzo settore e singoli cittadini. Il processo intende esplorare tutte queste potenzialità attraverso un percorso collaborativo, intergenerazionale e sempre a porte aperte che ha come obiettivo la stesura di un patto di collaborazione. RISULTATI TANGIBILI: partendo dai risultati delle interviste e dei focus group realizzati ideazione e stesura di una “Antologia del Giardino” che raccolga patrimoni materiali e immateriali del Giardino ancora poco conosciuti o inesplorati (esperienze di vita, luoghi simbolici anche esterni al Giardino stesso, legami con la comunità, contributi scientifici). La scelta della denominazione “Antologia” deriva dal significato originario della parola greca, letteralmente una “raccolta di fiori (più belli)” che qui si esprimerà in una selezione dei patrimoni più significativi per la comunità. Nel corso dello svolgimento del percorso atri risultati saranno azioni temporanee di occupazione dello spazio urbano e azioni inform-attive in grado di catturare l’attenzione (esposizioni artistiche temporanee, poster, attivazione di un crowdfunding). Risultato finale è la stesura di una proposta di patto di collaborazione in cui la comunità si fa protagonista di un nuovo percorso di cura, consapevolezza e valorizzazione

Indice di partecipazione

30 / 30

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Documenti di proposta partecipata previsti

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Anno della certificazione

2021

Sollecitazione realtà sociali

ATTORI GIÀ SOLLECITATI Soggetto promotore: Atlantide Soc. Coop. Sociale p.a. Soggetto decisore: Comune di Casola Valsenio Realtà che hanno già sottoscritto l’accordo: Giardino delle Erbe di Casola Valsenio, Cooperativa Montana Valle del Senio, Amici dell’Ecomuseo di Riolo Terme. ATTORI DA SOLLECITARE In una prima fase preliminare sono stati contattate e coinvolte realtà organizzate che operano sul territorio e che hanno segnalato il loro impegno a partecipare attraverso la manifestazione d’interesse. Particolare attenzione è stata dedicata in questa fase alle associazioni giovanili e a tutti quei soggetti organizzati, sociali ed economici, portatori di interesse riguardo il Giardino. Tra questi: l’Associazione Culturale Teatro Sonoro, il Gruppo Alpino Casola Valsenio, il Corpo Bandistico G. Venturi, Lo Spekietto, Agesci – Gruppo Scout Casola Valsenio, i VV.F. volontari, Spelopolis, l’Associazione Erbe e Frutti Dimenticati, Nuova Arte Danza, IC Giovanni Pascoli di Casola Valsenio. Per quanto riguarda il coinvolgimento di singoli cittadini portatori di competenze, saggi ed esperti locali si intende procedere attraverso un’attivazione delle reti degli stakeholder coinvolti e dei partecipanti al Tavolo di Negoziazione. La realtà di Casola Valsenio presenta ancora un gran numero di casolari isolati, aziende agricole lontane dal centro, piccoli gruppi di case immerse nella campagna. Una realtà in cui il “passaparola” rappresenta ancora una soluzione comunicativa efficace non solo per raggiungere la comunità ma anche per attivare la fiducia di chi viene interpellato. Particolare attenzione verrà dedicata al coinvolgimento delle realtà economiche. Per quanto riguarda il mondo giovanile si percorreranno due strade: da un lato l’incursione laboratoriale all’interno del plesso scolastico, dall’altro l’attenzione verso il mondo dei giovani adulti sia organizzati che non. L’attivazione di questi soggetti sarà perseguita attraverso una campagna di informazione e promozione sui principali media del territorio online e offline. Il processo manterrà sempre una struttura a porte aperte favorendo l’ingresso anche in corso d’opera di chiunque sia interessato

Modalità di inclusione

L’intero percorso adotterà la struttura a “porte aperte” favorendo l’inclusione di nuovi partecipanti e un confronto collaborativo per tutta la durata del percorso. Gli stakeholders coinvolti (coloro che hanno sottoscritto le manifestazioni d’interesse, i partecipanti al Tavolo di Negoziazione e l’Amministrazione Comunale) verranno incoraggiati ad attivare e coinvolgere le proprie reti e possibili soggetti interessati. Dato che il Giardino delle Erbe Officinali ha un ruolo così unico nella realtà casolana si ritiene che le ricadute del processo andrebbero a toccare, in qualche modo, vari aspetti della realtà socioeconomica casolana per questo interviste in profondità e focus group saranno dedicati alle principali realtà del territorio tra cui: realtà economiche (negozianti, aziende agricole, attività ristorative), realtà sociali, singoli cittadini impegnati nella comunità o esperti del territorio. Per quanto riguarda le fasce più giovani della comunità saranno realizzati interviste formali e informali, focus group dedicati ad adolescenti e giovani adulti sia organizzati che non. Saranno inoltre sollecitate le realtà scolastiche presenti nel Comune attraverso attività laboratoriali dedicate ai più piccoli. Il cronoprogramma degli incontri verrà comunicato ad inizio del percorso e ricordato con mail o telefonata apposita almeno una settimana prima di ogni incontro. Il report di ogni incontro verrà pubblicato sulle pagine dedicate al percorso al massimo sette giorni dopo l’incontro stesso. Le riunioni del Tavolo di negoziazione, le interviste e i focus group saranno realizzati in orari il più compatibili possibile con le necessità lavorative e famigliari dei partecipanti e in luoghi accessibili anche per le persone diversamente abili. Nel caso in cui non fosse possibile realizzare gli incontri in presenza saranno predisposti incontri online favorendo l’uso di piattaforme intuitive, gratuite e di uso comune

Tavolo di Negoziazione

Il nucleo del Tavolo di Negoziazione è composto da: soggetto promotore, soggetto decisore, soggetti che hanno già espresso la propria volontà a partecipare tramite sottoscrizione della manifestazione di interesse. Ad avvio del processo i referenti del processo invitano tramite mail dedicata tutti i soggetti precedentemente elencati. Durante l’incontro preliminare vengono condivise e discusse le regole di funzionamento del Tavolo di Negoziazione, si presenta il percorso e si invitano tutti i presenti ad attivare le proprie reti per allargare il Tavolo. Gli esiti di questo primo Tavolo, così come di tutti i seguenti, sono elaborati in un report reso pubblico sulla pagina dedicata entro sette giorni dall’incontro. Dopo il primo incontro si attendono, come minimo, quindici giorni per le altre manifestazioni di interesse che possono essere inviate via email o consegnate a mano al referente del processo. Viene comunque mantenuta aperta per tutta la durata del percorso la possibilità di nuove adesioni. Durante la seconda seduta del Tavolo di Negoziazione vengono condivisi nel dettaglio obiettivi, risultati e attività di monitoraggio che caratterizzeranno il percorso. Il Tavolo, durante tutto il processo, viene letto come un momento di riflessione e confronto sul processo e sugli esiti. I contributi dei suoi componenti integrano quando raggiunto durante gli incontri sul territorio. Tutte le sedute verranno condotte da un facilitatore. I documenti necessari ad ogni seduta verranno resi disponibili online e in forma cartacea. Si terrà un registro presenze e gli esiti di ogni incontro verranno organizzati in un report reso disponibile online. Tutti i contributi dei partecipanti al Tavolo organizzati in report contribuiranno alla stesura del Documento di Proposta Partecipata. Gli incontri verranno calendarizzati tenendo conto delle esigenze dei partecipanti sia in termini di orari che di modalità (sede o piattaforma online)

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Il processo partecipativo si basa sul concetto di sussidiarietà orizzontale che prevede la maggiore efficacia e impatto di quelle azioni messe in campo dalle realtà sociali che si attivano e promuovono la collaborazione sinergica con le istituzioni. In quest’ottica la comunità non è solo protagonista del percorso ma anche vero e proprio focus metodologico e i rapporti interni ad essa richiedono particolare cura. Per questo il processo intende utilizzare diversi strumenti che consentano non solo una paziente “ricucitura dei rapporti” nel caso in cui fosse necessaria tra i vari attori della comunità ma anche nuova presa di coscienza dell’identità e delle energie sociali presenti sul territorio. A questo focus il percorso partecipativo aggiunge quello, specifico, dei più piccoli (mondo scolastico) e dei giovani adulti portatori di nuovi interessi, visioni e aspettative molto alte e precise riguardo alla sostenibilità intesa in senso alto. Ci si attende un clima positivo e propositivo tendendo comunque presente che potrebbero emergere delle divergenze di visione sia a livello generazionale che tra i diversi soggetti coinvolti (realtà sociali, privati, Amministrazione). Per risolvere eventuali divergenze e giungere a proposte condivise il curatore del percorso si avvarrà di uno o più facilitatori, oltre che di strumenti e approcci per trovare accordo tra i partecipanti. FASE DI APERTURA Sono privilegiati strumenti qualitativi di democrazia deliberativa, in particolare focus group, interviste a piccoli gruppi, workshop.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

FASE DI CHIUSURA Sono privilegiati strumenti quali-quantitativi di democrazia partecipativa deliberativa: Exhibit, passeggiate patrimoniali, momenti di restituzione conviviale da realizzarsi in momenti precedentemente individuati come importanti per la vita della comunità. Gli strumenti individuati non vengono considerati in maniera rigida e si lascia al facilitatore la decisione di quando, e come, integrarli al fine di renderli più efficaci. APPROCCIO ALLA MEDIAZIONE Sia nella fase di apertura che di chiusura, in presenza di eventuali divergenze sarà adottato l¹approccio del confronto creativo. All’apertura del percorso il punto di partenza sarà dato da relazioni, connessioni, legami con il Giardino delle erbe, esperienze e abitudini, nuove e vecchie, da ripensare e riattivare. In ogni altra occasione verranno valorizzate le esperienze e gli insegnamenti tratti dalle fasi precedenti del percorso partecipativo. Si immagina l’utilizzo di alcune domande strategiche come: “Come utilizziamo le posizioni emerse per formulare proposte efficaci, eque, stabili e sagge rispetto al tema che stiamo trattando?" e in caso di dubbi o perplessità: “Cosa si dovrebbe cambiare per venire incontro alle tue preoccupazioni?". Le varie proposte vengono via via analizzate fino al raggiungimento di una proposta di compromesso che soddisfi tutte le parti in gioco.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Ogni fase del processo partecipativo sarà accompagnata da un piano di comunicazione predisposto appositamente. L’obiettivo è quello di sviluppare una narrazione e un dialogo interno alla comunità che la animi e favorisca l’interazione e la collaborazione con le attività del percorso, sia quelle più formali organizzative che quelle più partecipative e dialogiche. Per quanto riguarda la comunicazione interna a Tavolo di Negoziazione e Amministrazione verranno privilegiate comunicazioni dirette attraverso mail, messaggi o telefonate. Tutti gli incontri interni saranno calendarizzati e comunicati con almeno 10 giorni di anticipo, ricordando qualche giorno prima data, orario e luogo dell’incontro, fornendo materiale informativo. Dopo ogni incontro verrà preparato e pubblicato entro sette giorni un report riassuntivo che i partecipanti all’incontro potranno visionare e ridiscutere. Il report degli incontri verrà condiviso anche con tutti gli appartenenti al Comitato di Garanzia. Per gli incontri pubblici, aperti all’intera cittadinanza, invece verranno realizzati specifici piani di promozione. Il calendario degli incontri e i report saranno pubblicati sulla pagina web dedicata al Giardino delle Erbe di Casola Valsenio, nel sito www.amaparco.net, nel sito del Comune di Casola Valsenio (le pagine saranno linkate tra loro e conterranno i documenti principali, mentre nella pagina web attiva sul sito del soggetto richiedente sarà presente tutta la documentazione). Verrà valutata l’opportunità di attivare delle pagine social dedicate per predisporre una narrazione più informale e più accessibile anche per i più giovani. Verrà comunque preparata e messa in atto una campagna narrativa che attraverserà il territorio e occuperà simbolicamente lo spazio pubblico per raggiungere anche coloro non avvezzi all’uso dei social o che non hanno la possibilità di accedere alla rete internet. Saranno privilegiati canali d’informazione locale, riviste, quotidiani. In generale, per ricevere informazioni e chiarimenti in merito alle attività e al processo nel suo complesso, sarà possibile contattare direttamente il responsabile di progetto (e-mail dedicata)

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1769 del 02/11/2021

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Premialità settore

Politiche per lo sviluppo sostenibile

Premialità accordo formale preventivo

Si

Premialità comitato di garanzia locale

Il Comitato di Garanzia, in questo contesto, è immaginato come un luogo di monitoraggio qualitativo delle attività (livello di partecipazione, collaborazione e analisi dei risultati) e come portatore di buone pratiche avvenute in territori prossimi. Alcune realtà di Casola Valsenio hanno infatti già attivato dei confronti con le realtà vicine come nel caso del processo partecipativo dedicato all’Ecomuseo del paesaggio Faentino nel 2020. Il Comitato di garanzia sarà dunque composto da: un membro dell’Amministrazione Comunale di Casola Valsenio, un membro del Tavolo di Negoziazione selezionando tra i più competenti riguardo alla realtà del Giardino, da uno a tre membri portatori di buone pratiche avvenute in territori simili o prossimi a quelli di Casola Valsenio. Sarà compito dei facilitatori convocare la prima seduta del CdG nonché di aggiornare tempestivamente i membri degli sviluppi del processo (attraverso telefonata diretta o mail dedicata). I membri del CdG potranno partecipare ad ogni attività pubblica che venisse predisposta durante il percorso. Sarà loro compito contribuire alla fase finale del monitoraggio e verranno condivisi con loro non solo i report di ogni incontro che la stesura finale del Documento di Proposta Partecipata.

Premialità modalità del monitoraggio

Le azioni, le modalità e gli strumenti di monitoraggio saranno concordati tra Tavolo di negoziazione (TdN) e Comitato di garanzia (CdC) e saranno specifici per i vari momenti del percorso. Durante il processo: scheda di adesione alle attività pubbliche (con raccolta dati su singolo partecipante), scheda di adesione al TdN, registro presenze (sia per TdN che per incontri pubblici), valutazione in progress sulla rappresentatività (a cura del TdN e CdG). Le valutazioni di TdN e CdC saranno rese pubbliche. Sarà realizzata una biografia del processo (a cura del TdN, in collaborazione con il responsabile del progetto e il curatore del processo). Dopo il processo: incontri di coordinamento/aggiornamento tra componenti del TdN e l’Ente decisore per condividere lo sviluppo delle osservazioni emerse e la realizzazione delle occasioni di socialità co-progettate. Il responsabile di progetto comunicherà ai partecipanti al processo partecipativo e alla cittadinanza gli esiti del confronto/coordinamento con l’Ente decisore (tramite news, post, feed, mail). Saranno pubblicati i documenti (prevalentemente on line sulle pagine web dedicate e nelle pagine del sito istituzionale) che testimoniano la decisione presa (atti di Giunta/Consiglio, elaborati). Si immagina, un anno dopo la chiusura formale del processo, che i partecipanti al Tavolo di Negoziazione valutino lo stato “di salute” della collaborazione, verificando se è avvenuto un consolidamento o meno. Il Comitato di Garanzia, in questo contesto, è immaginato come un luogo di monitoraggio qualitativo delle attività (livello di partecipazione, collaborazione e analisi dei risultati) e come portatore di buone pratiche avvenute in territori prossimi. Alcune realtà di Casola Valsenio hanno infatti già attivato dei confronti con le realtà vicine come nel caso del processo partecipativo dedicato all’Ecomuseo del paesaggio Faentino nel 2020.

Premialità formazione del personale

Premialità istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Premialità petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Premialità altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Premialità zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Premialità a soggetti specifici

Soggetti organizzati della società civile

Bonus Giovani

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Bonus integrazione settori

No

Bonus Beni Confiscati

No

Anno Finanziamento

2021

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Tipologia di Soggetto proponente

Enti Terzo Settore (ETS)

Cofinanziamento

Si

Percentuale Cofinanziamento

29,91

Descrizione delle attività di formazione

Il personale coinvolto ha partecipato/sta partecipando ad iniziative della Regione nell’ambito della legge 15/2018, ed in particolare a “Imparare facendo insieme: programma di formazione per la partecipazione 2021”: corso base e corso avanzato “Stakeholder engagement”. Il processo partecipativo sarà accompagnato da alcuni momenti formativi che coinvolgeranno soggetti e stakeholders del territorio di Casola Valsenio e di comuni limitrofi. Gli incontri saranno dedicati alla cultura della partecipazione nel suo senso più lato, indagandone le molteplici sfaccettature: partecipazione, ingaggio collaborativo e sviluppo comunità; ecomuseo, relazione donativa e sviluppo sostenibile; focus su la partecipazione nella Convenzione di Faro e il concetto di eredità culturale. Sia lo staff di progetto che l’Amministrazione (dipendenti, amministratori interessati) saranno invitati alla formazione. Anche in questo caso, l’approccio adottato, almeno inizialmente, sarà quello delle porte aperte: il primo momento formativo può rappresentare un’importante occasione di presentazione del Giardino alle realtà organizzate del territorio. I momenti formativi saranno programmati nell’ambito del tavolo di negoziazione, valutando tempi e modi giusti per una migliore riuscita partecipativa

Allegati

01 - Scheda progetto

media/atlantide_progetto_bando2021.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

media/atlantide docpp - bando2021.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

media/atlantide relazione finale per sito.pdf

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 02/07/2023