Regione Emilia-Romagna

Ritorno all’Astoria - un progetto partecipato di riuso temporaneo di un bene pubblico in disuso

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2021

Anno Finanziamento

2021

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Anno di avvio

Anno di chiusura

2022

Data inizio del processo

14/01/2022

Data fine del processo

23/12/2022

Durata (mesi)

11

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale

Il progetto prevede la costituzione del Comitato di Garanzia Locale, che sarà definita nelle prime sedute del TdN. Mentre il TdN è garante della partecipazione e dell’inclusione, il CdG dà garanzia sull’andamento del processo, monitorandolo. La composizione del CdG può essere ibrida e prevedere almeno un rappresentante dell’Amministrazione comunale e altri membri esperti esterni all’Ente. Questi non devono far parte del TdN nè avere altri ruoli all’interno del processo. Il CdG si incontrerà a partire dalla sua costituzione e con cadenza regolare, indicativamente mensile. Sarà informato continuamente dell’evoluzione del progetto e potrà richiedere chiarimenti o modifiche al percorso. Il TdN può sottoporre in qualsiasi momento al Comitato quesiti o richiesta di pareri. Il CdG contribuirà attivamente alle fasi di monitoraggio. Le attività di monitoraggio in itinere ed ex post del processo sono concordate e gestite dal TdN e dal CdG

Struttura responsabile del processo

Unità Organizzativa progetti europei e pari opportunità

Indirizzo

Piazza Cavour, 27, 47921 Rimini

Tavolo di Negoziazione

Il Tavolo di Negoziazione assume un ruolo di governance e di indirizzo del processo. Il processo di costituzione del TdN si allinea agli SDGs 5 e 16. Il TdN ricopre il ruolo sia di accompagnatore del percorso partecipato sia di soggetto attivo e propositivo nella fase di attuazione delle azioni pilota. A tal fine, il TdN avrà le funzioni di: , validare il percorso partecipativo proposto, definire i criteri di selezione e rappresentatività dei cittadini, monitorare la realizzazione corretta del percorso, garantire il costante allargamento della partecipazione al processo COSTITUZIONE. Ad inizio processo, si costituisce il TdN a partire dai referenti dell’Amministrazione Comunale e dai partners, rappresentando la serietà con cui il Comune prende in considerazione il progetto. Nel primo incontro si condivide la mappa degli stakeholders, le condizioni normative e l’iter decisionale, le funzioni, il monitoraggio, la costituzione e il funzionamento del gruppo sentinella. COMPOSIZIONE. Il TdN, che resterà aperto per tutto il processo, sarà composto da un referente politico dell’Amministrazione, dal responsabile del procedimento, dai Partners ed eventualmente da altri stakeholders progressivamente inclusi nel percorso in funzione delle esigenze emerse nel corso della realizzazione del progetto. Questi dovranno aderire alle regole di funzionamento e ai principi comuni stabiliti in seno al primo nucleo del TdN. Si auspica una composizione paritaria, per età e genere, e in un numero tale da garantire l’efficacia come organo di governance. FUNZIONAMENTO. Nelle prime sedute il TdN definisce e condivide il programma delle attività, le regole della partecipazione, la costituzione del Comitato di Garanzia, i temi dei gruppi di lavoro e gli eventuali ruoli. In quelle successive il TdN valuta il corretto svolgimento del percorso partecipativo, propone i correttivi necessari per il migliore raggiungimento degli obiettivi condivisi e affronta le questioni emerse, stabilisce le modalità di individuazione e costituzione del gruppo sentinella. Nell’ultima seduta il TdN condivide, modifica e approva il DocPP. CONDUZIONE. Il coordinatore convoca il Tavolo e verbalizza le sedute. Assumendo un ruolo di facilitatore stimola il confronto con tecniche per la gestione di gruppi e domande guida. In caso di conflittualità, utilizza il “metodo del consenso” per raggiungere una decisione condivisa. Al termine di ogni seduta si evidenziano i punti di divergenza e convergenza. REPORTING. Si prevede la stesura di un report dettagliato redatto dal coordinatore e inviato via e-mail prima della successiva seduta per integrazioni/modifiche. Tale verbale, approvato dal TdN, sarà reso pubblico nella sezione dedicata del sito del Comune di Rimini. DOCUMENTO DI PROPOSTA PARTECIPATA. Il DocPP sarà sottoposto alla verifica del TdN che condividerà eventuali integrazioni/modifiche per procedere a successive approvazione e sottoscrizione

Titolari della decisione

Comune di Rimini

Soggetti esterni

AGENZIA PIANO STRATEGICO Srl / Università degli Studi di Bologna

Partecipanti

Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

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Rimini

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Il processo partecipativo avrà come punto di partenza l’analisi del contesto e dei bisogni della comunità. Il riuso temporaneo sarà progettato in funzione degli esiti di questa prima fase di ascolto. Punti cardine del processo sono: - il coinvolgimento della comunità che vive intorno all’immobile nonché degli altri attori di cui si riconoscono competenze e relazioni con il luogo - la coprogettazione con la pluralità degli attori coinvolti per condividere la vocazione di riuso del bene - verificare se ci sono soggetti interessati a partecipare all’avvio delle attività e scegliere tra i vari modelli di gestione possibili - la cultura come mezzo per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione sociale e per trasformare un bene dismesso in “bene comune” favorendo forme di riuso creative. Tre fasi: 1) AVVIO E CONDIVISIONE DEL PERCORSO inizio gennaio/fine febbraio Fase volta a comunicare il progetto alla comunità. Attività: - costituzione del Tavolo di Negoziazione a partire dal nucleo ristretto dei sottoscrittori dell’accordo formale - impostazione metodologica e coordinamento interno - apertura di pagine web dedicate e avvio della campagna di comunicazione - chiamata degli stakeholders e mappatura di tutte le realtà da coinvolgere, con particolare focus su quelle culturali o giovanili, al fine di amplificare la diffusione delle attività tra cittadini e stakeholders - costituzione del Comitato di Garanzia - avvio percorsi di formazione interna rivolti ai soggetti coinvolti nel processo (dipendenti Enti pubblici e componenti TdN, altri soggetti che partecipano alle attività) 2) SVOLGIMENTO DEL PROCESSO inizio marzo/fine novembre 2.1 APERTURA inizio marzo/fine aprile Fase volta a innescare il processo. Oltre alla realizzazione di un primo evento pubblico di apertura del processo, sul tema degli Hub culturali, questa fase sarà imperniata sull'ascolto e la condivisione delle testimonianze dei cittadini. Attività: - coinvolgimento dei cittadini mediante una campagna di raccolta di foto e di storie, che anticipa l’inizio delle attività del percorso partecipato, riaccendendo i ricordi dei riminesi sullo spazio interessato e sul contesto circostante - azioni di storytelling del luogo e raccolta testimonianze/interviste; anche video e digitali - avvio della progettazione partecipata, con le realtà mappate e il TdN, di quelle che saranno le azioni di riuso temporaneo atte a far rivivere l’Astoria come centro culturale per la città - analisi dei bisogni della cittadinanza e azioni di ascolto attivo (sondaggi, interviste, focus group), realizzate con il supporto del Piano Strategico - laboratorio partecipato con tecnica dell’Open Space Technology, supportato dal CdG e dal Piano Strategico, per definire indicatori utili a valutare la fattibilità dell’Hub culturale e la sua effettiva utilità per la cittadinanza 2.2 SVILUPPO fine aprile/metà novembre Fase volta a sperimentare l’HUB ASTORIA. Si intende testare un prototipo di centro polifunzionale per la cittadinanza, trasformando l’ex cinema-teatro da spazio vuoto a bene comune e rispondendo alle istanze emerse. Attività: - secondo evento pubblico per lanciare l’Astoria come HUB culturale: informare la cittadinanza e presentare il programma, e raccogliere ulteriori suggestioni - attività di riuso temporaneo di tipo socio-culturale (incontri, mostre, concerti, flash mob, rappresentazioni teatrali e cinematografiche, laboratori formativi) - azioni di tipo “portineria di quartiere” e di sviluppo di comunità - esplorazioni urbane che accompagneranno cittadini e turisti nello spazio, raccogliendo impressioni e contributi - punto di ascolto attivo permanente - analisi di un ipotetico modello di governance dell’Hub Il processo di riuso sarà affiancato da un “gruppo sentinella” composto da community leader, tecnici comunali ed esperti di hub culturali che potranno capire e valutare, grazie alla loro esperienza e applicando gli indicatori precedentemente costruiti con la comunità, se il prototipo di HUB è funzionale a risolvere le esigenze emerse. 2.3 CONCLUSIONE metà novembre/fine novembre Sulla base di quanto emergerà dalle attività del percorso partecipativo e dal “gruppo sentinella”, l’Amministrazione valuterà le principali direttrici d’azione per la rigenerazione del bene in una logica di Community Hub. Vi sarà dunque un terzo evento pubblico, di restituzione. 3) IMPATTO SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO fine novembre/fine dicembre L’esito prodotto dal “gruppo sentinella” e dai laboratori viene portato all’attenzione del TdN e dell’Amministrazione, la quale ne terrà conto in vista dell’avvio del processo di rigenerazione urbana del bene e di restituzione alla comunità, procedendo, se del caso, ad un ulteriore approfondimento sulla governance che tale hub potrebbe avere ovvero cercando di capire quali altri usi l’immobile potrebbe avere. Entro i termini si scriverà e consegnerà al Tecnico di Garanzia il DocPP contenente gli esiti

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Strumenti digitali utilizzati

questionario on line

Numero partecipanti (stimate o effettive)

3210

Presenza femminile rilevata

Si

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Femminile

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Si

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Esperti della specifica materia trattata (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

OST (Open Space Technology) / Design Thinking / Ascolto attivo

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

L’intento è trasformare un luogo inutilizzato in un bene comune tramite un percorso di cittadinanza attiva basato sulla riappropriazione dello spazio urbano, integrando, con le attività di progetto, politiche urbanistiche, culturali, giovanili e ambientali. Obiettivo: sperimentare, coinvolgendo la cittadinanza nella progettazione partecipata, il prototipo di Hub culturale pensato dalla precedente Amministrazione e verificare se essa corrisponde alle esigenze della comunità di oggi; in caso negativo si indagherà quali ulteriori usi il bene potrebbe avere in futuro. Si intende perseguire la massima valorizzazione dei partecipanti dando continuità all’impegno delle realtà che operano sul territorio, promuovendone la partecipazione nelle attività. Sotto-obiettivi: • raccontare la storia del bene e recuperarne una memoria collettiva • ascoltare le istanze del territorio • sperimentare forme creative di riuso temporaneo sul modello degli Hub culturali, coinvolgendo la cittadinanza nella co-progettazione dello spazio come luogo polifunzionale per la comunità • far sì che più soggetti, espressione della comunità, concorrano alla creazione dei contenuti con cui “riempire” il contenitore Astoria costruendo così una ipotesi di fattibilità condivisa • mettere al centro e valorizzare l’attivazione dei più giovani e fragili come motore di cambiamento • favorire la nascita di forme di collaborazione tra giovani, cittadini, ente pubblico, imprese private, associazioni locali e tutte le espressioni di attivismo civico Inoltre, si vuole integrare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 nelle politiche locali, ponendo l’accento sul ruolo della cultura come volano per la sostenibilità. Nello specifico attraverso: • ob 4: Istruzione di qualità. Attraverso le attività di formazione per gli attori coinvolti nel processo si intende promuovere un’educazione volta ad uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile (4.7) • ob 5: Uguaglianza di genere. Si intende garantire effettiva partecipazione femminile e pari opportunità ad ogni livello decisionale (5.1) attraverso la consistente presenza di donne nello staff di progetto e si promuoverà inoltre la parità di genere (e la presenza di giovani U35) anche nel TdN e/o nel Comitato di Garanzia Locale • ob 10: Ridurre le disuguaglianze. Nell’ottica di coinvolgimento della comunità si vuole, durante tutte le fasi di progetto e nelle attività che si andranno a svolgere, potenziare e promuovere l’inclusione sociale a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro (10.2) • ob 11: Città e comunità sostenibili. Il progetto promuove la cultura come infrastruttura per lo sviluppo durevole delle comunità, sperimenta il riuso del bene per progettare nuovi mix di funzionalità, attiva nuovi spazi di relazione per sostenere iniziative dal basso e processi creativi (11.3) • ob 16: Pace, giustizia e istituzioni forti. Si intende garantire un processo partecipativo aperto a tutti, trasparente e rappresentativo in ogni sua fase (16.7), facilitando l’accesso alle informazioni pubblicando sui canali istituzionali ogni fase del progetto (16.10) Anche il digitale e l’impiego delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione hanno un ruolo cruciale per lo sviluppo di una società equa e sostenibile. Le ICT supportano il cittadino nel suo pieno diritto di essere partecipe, critico e informato. Un cittadino attivo pensa globalmente e agisce localmente intervenendo nei processi decisionali locali e contribuendo al raggiungimento degli SDGs. Il progetto intende approfondire il tema del “digitale nella cultura” coinvolgendo realtà locali che già operano in tal senso, da mappare in seno al TdN, e sviluppando attività che, utilizzando il digitale, permettono di “uscire” dai confini territoriali e sfruttare il suo potenziale comunicativo in una logica sovralocale. Inoltre, al di là delle attività che verranno co-progettate con i soggetti di cui sopra, anche le azioni “già previste” di storytelling e di ascolto del territorio potranno avere una dimensione virtuale

Risultati Attesi

I risultati attesi sono: - arrivare a coinvolgere la maggior parte della cittadinanza, in una logica inclusiva, nel processo di riuso del bene e di sperimentazione dell'hub - arrivare a definire una vocazione e un modello di gestione del bene L’avvio di un uso temporaneo dell’immobile è concepito come un passaggio importante nel processo di sua rigenerazione urbana, di recupero patrimoniale, di innovazione sociale e di sperimentazione di forme di gestione temporanea, anche come strategia per raggiungere gli obiettivi urbanistici e socio economici prefissati, come anche esplicitato dal Regolamento sui beni comuni recentemente approvato dal consiglio Comunale

Risultati conseguiti

Attraverso le tre fasi di progetto, ascolto - coprogettazione - sperimentazione dell’hub, le realtà locali hanno potuto esprimersi e, collaborando tra loro, dare vita ad un luogo di relazioni capace non solo di rispondere ai bisogni emersi, ma anche di creare ponti tra generazioni, di vedere i giovani attivi e promotori di iniziative, di suscitare senso di appartenenza e di cura per il bene comune. Anche gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 che erano stati individuati in fase di progettazione, e che vedevano porre l’accento sul ruolo della cultura come volano per la sostenibilità, sono stati raggiunti.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Indice di partecipazione

30 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

L’analisi del contesto partirà dal quartiere, molto variegato dal punto di vista sociale, ma si allargherà a tutta la città. La presenza di scuole, associazioni giovanili, oratori, centri estivi renderà più facile il coinvolgimento nelle iniziative di cittadini, anche giovanissimi, interessati alla vita comunitaria e alla progettazione dello spazio, in collaborazione con le comunità di appartenenza. Durante la fase preliminare del processo sarà realizzata una mappatura di tutte le realtà da coinvolgere, con particolare attenzione su quelle culturali o giovanili, al fine di amplificare la diffusione delle attività tra cittadini e stakeholders. Oltre ai soggetti sottoscrittori dell’accordo formale, sono già state coinvolte informalmente alcune realtà strategiche per target a cui si rivolgono e per attività che potrebbero proporre. Tali realtà, partecipando attivamente al processo, mettono a disposizione le proprie competenze per: - CiViVo; gruppi di volontariato civico: supporto nell’attività di ascolto del territorio - Città Visibili Teatro: eventi culturali teatrali - Alcantara Teatro per Giovani: attività teatrali per giovani - Movimento Centrale Danza e Teatro: attività motorie - Centro Estivo Misticanza: attività per bambini - Associazione Scuola di Fumetto Rimini: attività per bambini e ragazzi e laboratori di disegno - Università di San Marino: iniziative con gli studenti di design - Scuola di pittura Miramare: laboratori di pittura - Mare di Libri: reading, presentazioni di libri, iniziative letterarie - Associazione I Colori dell’Adozione: attività legate al tema delle politiche familiari e dell’adozione - Teatro Mulino Amleto: attività teatrali - Amarcort Film Festival: iniziative cinematografiche - Istituto Comprensivo Statale Miramare: attività per bambini - Allegrodolce: laboratori culinari e attività di catering Queste intendono portare all’interno del “contenitore” Astoria, contenuti tipici degli Hub Culturali, ma soprattutto rispondenti all’analisi dei bisogni effettuata precedentemente. Nella prima fase si intende proseguire a mappare e contattare eventuali altri portatori di interesse, stimolando il loro coinvolgimento nel processo. Ad esempio, realtà che si occupano di attività culturali (Ass culturale Motus, Ass Rimini Jazz Club, BIM Music Academy, Rimini secondo tre), di rigenerazione urbana e riuso temporaneo (Officina Meme, OvestLab), di attività per bambini e ragazzi (Casa Pomposa, Parrocchia Riconciliazione, Garden Sporting Center, Scuola elementari Giovanni Rodari, Nido infanzia do re mi, Nido dei cuccioli, Ass Are Ere Ire - cibo per giovani menti), di politiche per il welfare (Cescot Rimini, Ass culturale Humus, RiminiTerme) e in qualità di esperti, strategici per il progetto, realtà come: Planimetrie Culturali, Spazi Indecisi, Labsus, Fondazione Riusiamo l’Italia, Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo, Cooperativa Sociale Smart

Modalità di inclusione

Ad oggi sono stati sollecitati i soggetti portatori di interessi sull'oggetto del percorso, basandosi sia su una tematica di prossimità rispetto all’ex Cinema Astoria che sull’interesse rispetto ai contenuti e alle proposte. In una logica di inclusione, in seno al TdN si individueranno le realtà da intercettare al fine di estendere la mappatura dei portatori di interesse, in relazione alla piena rappresentazione di tutti i punti di vista ed al fine di sollecitare quei soggetti che ancora non hanno aderito ma che, ad oggi, sono già emersi come strategici. Gli stakeholders e i cittadini interessati a partecipare al processo partecipativo, individuati anche attraverso manifestazioni di interesse, saranno ascoltati e coinvolti nella co-progettazione, attraverso incontri con i membri del TdN ed eventualmente del Comitato di Garanzia. Il TdN potrà essere allargato, durante tutto il periodo di svolgimento del processo, ad ulteriori soggetti rappresentativi delle comunità locali. La comunità sarà ingaggiata a partecipare al processo attraverso una call to act che avrà luogo sui principali canali di comunicazione (locandine affisse, pagine web, articoli di giornale). Nella fase iniziale sarà organizzato un evento pubblico di presentazione e discussione del percorso partecipativo rivolto a tutti i cittadini, associazioni e comunità formali e informali. Per tutta la durata del percorso si effettuerà una puntuale comunicazione sugli stati di avanzamento, sui contenuti e i vari appuntamenti. Tale comunicazione verrà diffusa attraverso la pagina dedicata sul sito del Comune e i canali social. In fase di sviluppo/chiusura saranno attivate ulteriori occasioni (esplorazioni urbane, attività di riuso etc.) per coinvolgere la comunità. Inoltre, il punto di ascolto attivo presso l’Astoria servirà sia per continuare ad accogliere le istanze della cittadinanza, sia per mantenere la comunità informata sul processo e raccogliere ulteriori suggestioni o adesioni. Infine, si specifica che gli incontri si svolgeranno in spazi accessibili a tutti, in ottemperanza alle disposizioni previste per l’emergenza sanitaria COVID 19. Il calendario degli incontri, i contenuti e gli esiti progressivi del percorso saranno tempestivamente resi pubblici (on line e off line). Sarà anche attivato uno strumento online di raccolta di contributi e “osservazioni” da parte di tutti i soggetti coinvolti

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Tutti gli incontri del TdN, che verranno condotti dai coordinatori i quali si doteranno di strumenti e metodologie che saranno adattate a seconda delle condizioni in cui sarà possibile lavorare (in digitale o dal vivo), saranno organizzati principalmente su tre fasi. FASE DI APERTURA E ALLINEAMENTO Nella prima fase, individuati i soggetti da coinvolgere nel processo partecipativo, i partecipanti dovranno, attraverso attività che stimolano il confronto e l’ascolto attivo, condividere obiettivi e finalità del processo, modalità e strumenti di lavoro, bisogni, aspettative e regole del gioco, basandosi sul concetto di trasparenza e rispetto civico. FASE DI EMERSIONE, PROPOSTE E APPROFONDIMENTI Nella seconda fase verranno realizzate attività per favorire l’emersione delle proposte e l’individuazione degli ambiti di lavoro principali su cui strutturare un’attività di analisi e approfondimento, per questo scopo verranno in aiuto le metodologie dell’Open Space Technology e del Design Thinking. L’Open Space Technology (OST) è una metodologia che permette di creare gruppi di lavoro (workshop) e riunioni (meeting) particolarmente ispirati e produttivi. L’OST permette di creare un incontro/workshop di partecipazione guidato da un tema conduttore e da una domanda proposta al fine di “aprire” la conversazione: si pone quindi come un’alternativa alla discussione classica che cerca di risolvere un problema. Una volta individuate le tematiche su cui lavorare verranno organizzati gruppi di lavoro aperti che attraverso attività di “workshop scenario” approfondiranno le proposte e arriveranno a definire le proposte da realizzare all’ex cinema Astoria. In questa fase i gruppi e/o sottogruppi dei partecipanti ai tavoli di lavoro vedranno sempre attiva la figura del facilitatore nell’eventualità che sia necessaria attività di mediazione e gestione di conflitti, il confronto si avvarrà, laddove dovesse essere necessario, del metodo del consenso. I gruppi e/o sottogruppi potranno servirsi della consulenza di esperti esterni e avranno momenti dedicati di allineamento, aggiornamento e confronto con gli altri gruppi di lavoro e con il Tavolo di Negoziazione

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

FASE DI VALUTAZIONI TECNICHE E CHIUSURA Durante l’ultima fase il Tavolo di Negoziazione si confronterà con i soggetti tecnici che ascolteranno le proposte e consiglieranno miglioramenti da apportare affinché le proposte siano realistiche e implementabili, in modo da testare un prototipo di centro polifunzionale per la cittadinanza, trasformando l’ex cinema-teatro da spazio vuoto a un luogo che possa essere bene comune. In questa fase è prevista la redazione del DocPP

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

La comunicazione pubblica sarà costante, dall’inizio alla fine del processo e sarà caratterizzata dall’impiego di diversi strumenti per informare, promuovere e condividere con la collettività sia il programma delle attività che lo sviluppo del confronto, nonché i risultati finali. Si prevede di creare una sezione dedicata al percorso sul sito del Comune di Rimini e di utilizzare i canali social dello stesso. Tutte le attività programmate verranno raccontate su questi canali e sarà data risonanza a tutto il processo e condivise sulle piattaforme social e web dei partner, dei membri del TdN e di tutti i portatori di interesse che decideranno di contribuire in questo senso. Oltre ai canali on line si prevede la diffusione delle informazioni tramite i canali off line, usando strumenti già in uso dall’Amministrazione ed i principali quotidiani di interesse locale. Verrà istituita una newsletter di accompagnamento all’attuazione delle proposte, con le informazioni relative al processo partecipativo. Tutti i verbali, documenti e materiale fotografico verranno caricati in una sezione dedicata del sito comunale prevista, costantemente aggiornata. Nella medesima sessione verranno pubblicati i documenti relativi alle decisioni assunte dall’Amministrazione in esito al processo partecipativo. Un evento dedicato (comunicati o conferenze stampa) sancirà l’avvio del processo e inoltre sono previsti comunicati stampa anche in concomitanza con gli eventi di maggiore interesse pubblico che si svolgeranno durante il percorso. Le modalità di comunicazione saranno rafforzate dall’utilizzo di banner, feed e post di aggiornamento mirati sui social del Comune e su quelli degli attori coinvolti. Si punterà sul coinvolgimento della comunità, invitando i portatori di interesse a sollecitare, anche con il passaparola, i cittadini e le organizzazioni ad aderire al percorso. Verranno realizzati prodotti audio-visivi capaci di ingaggiare e coinvolgere attivamente anche il pubblico giovanile e verranno pensati hashtag dedicati e riconoscibili al fine di raggiungere una più ampia risonanza. Nel caso in cui l’emergenza sanitaria non potesse rendere possibile gli incontri pubblici in presenza, verranno organizzate dirette streaming diffuse sui canali social e web dell’Amministrazione. Dove possibile gli eventi in presenza verranno comunque registrati, nel rispetto della privacy dei partecipanti, e resi disponibili anche sulle piattaforme digitali, così da raggiungere pubblici più vasti e inaspettati. In tutti i prodotti comunicativi verranno resi manifesti i loghi istituzionali nel rispetto delle indicazioni previste dal bando. A fine processo, anche il DocPP sarà consultabile negli spazi on line istituzionali e nei siti delle realtà organizzate coinvolte. Verrà inviato a tutti i portatori di interesse coinvolti del percorso. Si prevede di realizzare, infine, un video racconto di restituzione del processo, di pochi minuti, dal valore testimoniale di ciò che è accaduto

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1769 del 02/11/2021

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Premialità Tecniche

Settore

Politiche per lo sviluppo sostenibile

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

IN ITINERE Il monitoraggio sarà svolto impiegando strumenti con modalità contestuali (cartacei/in presenza) e/o online tra cui: - modulo di adesione alle attività pubbliche per ogni singolo partecipante - scheda di adesione al TdN - registro presenze (TdN e attività pubbliche) - report degli step di avanzamento redatti dal TdN Il monitoraggio dispone di indicatori quantitativi e qualitativi che danno una misura della rappresentatività della partecipazione (numero cittadine/cittadini, fascia di età, categoria di appartenenza, numero di attività a cui ogni cittadino ha partecipato), della “cura” del processo (gradimento, senso di accoglienza, interesse, “take home message”, suggerimenti migliorativi) e dell'efficacia del riuso temporaneo (indicatori costruiti nel laboratorio partecipativo con il supporto di CdG e Piano Strategico). Gli indicatori saranno definiti durante le prime sedute del TdN e CdG. EX POST Tale monitoraggio, svolto dal gruppo sentinella e dal CdG, ha lo scopo di supportare l’Ente responsabile nella formulazione della propria decisione: l’Amministrazione infatti valuterà gli esiti elaborati nell’ambito del processo per lo sviluppo delle proprie policy. Strumenti di questa attività di monitoraggio e controllo ex post sono: - sondaggio online e/o cartaceo in chiusura al processo (gradimento, suggerimenti, aspettative future) da sottoporre alla comunità da restituire all’Ente decisore; - applicazione e verifica dei risultati degli indicatori sull’efficacia del riuso temporaneo da parte del gruppo sentinella; - informazioni, da parte del responsabile di progetto, ai partecipanti e alla cittadinanza tutta sugli esiti del confronto con l’ente decisore (tramite news, post, mail) - pubblicazione dei documenti che riguardano le decisioni dell’Ente decisore evidenziando gli impatti del processo partecipativo sulla decisione Infine, si sottolinea come il sistema di monitoraggio debba essere trasparente, dunque in capo al TdN verrà stabilita una presentazione pubblica del monitoraggio qualitativo

Formazione del personale

1

Descrizione delle attività di formazione

Nelle fasi di “Avvio e condivisione” e di “Apertura” del percorso, tra inizio gennaio e metà aprile, sono previste le attività di formazione rivolte al personale coinvolto nel processo partecipativo e, più in generale, ai dipendenti dell’Ente Pubblico e ai componenti del Tavolo di Negoziazione. La formazione, ideata sulla base delle caratteristiche del progetto, sarà tenuta da esperti e in modalità digitale. Le lezioni prevedono modalità di svolgimento dinamiche e partecipative, anche grazie all’ausilio di strumenti interattivi come Jam board, quiz e materiale video, risultando così il meno “frontali” possibile. Il percorso formativo si strutturerà in 6 incontri della durata di circa 2 ore ciascuno e verterà sui seguenti argomenti: - “Ascolto attivo e indagine dei bisogni”: verranno indagate le tecniche di ascolto attivo della comunità e di analisi dei bisogni e dei desideri - “Strumenti giuridici della partecipazione”: si approfondirà l’approccio giuridico alle prassi partecipative e di rigenerazione urbana, con un focus specifico sulle leggi regionali, le formule di co-progettazione e di partenariato pubblico-privato - “Metodologie della partecipazione”: verranno approfondite principali tecniche e strumenti utilizzati nei processi partecipativi, illustrandone differenze e punti di forza - “Rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile”: verranno approfondite le tematiche dello sviluppo sostenibile legate all’Agenda 2030 ed in particolare come la rigenerazione urbana sia uno strumento che permette di perseguire tali obiettivi - “Riuso partecipato a base culturale: esperienze a confronto”: verranno illustrati case studies di successo di esperienze partecipative di riuso temporaneo a base culturale su immobili dismessi e/o inutilizzati - “Centri Culturali e Community Hub”: verranno riportati case histories di successo di imprese sociali che attraverso pratiche condivise e partecipative gestiscono Hub Culturali o Community Hub; Tutti gli incontri formativi verranno registrati e resi pubblici, assieme alle slide, sulla pagina dedicata del Comune di Rimini. I materiali didattici verranno inviati ai partecipanti. Gli aderenti alla formazione verranno inoltre invitati a prendere parte ai corsi Regionali in materia di partecipazione, quali ad esempio il percorso “IMPARARE FACENDO INSIEME: formazione per la partecipazione.”. Infine, il percorso formativo prevede di promuovere il corso di autoformazione online ideato dalla Regione e curato da Labsus: “BENI COMUNI: DALLA TEORIA ALLA PRATICA. Approfondimento sull'amministrazione condivisa dei Beni Comuni.

Istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

No

Soggetti specifici

Non sussistente

Tipologia di Soggetto proponente

Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Giovani

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Bonus integrazione settori

Allegati

01 - Scheda progetto

media/comune rimini progetto.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

media/comune rimini docpp - bando 2021.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

media/comune rimini relazione finale sito.pdf /

04 - Presa d'atto Ente Titolare della decisione

media/comune rimini relazione presa d'atto.pdf

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 02/07/2023