Regione Emilia-Romagna

Idee ricostituenti - ripartire dalle idee come antidoto alle restrizioni

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Data inizio

09/02/2021

Data fine

15/12/2021

Durata (mesi)

10

Gestione di Processo

Titolari della decisione

Unione della Romagna Faentina

Soggetto beneficiario dei contributi

Unione della Romagna Faentina

Partecipanti

Singoli cittadini

Caratteristiche

Struttura responsabile del processo

Servizio Programmazione e Controllo (Settore Finanziario) Unione della Romagna Faentina

Indirizzo

Piazza del Popolo, 31, 48018, Faenza

Mappa di Impatto

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Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria regolata da Statuto o atti deliberativi

Legge di riferimento

art. 20 del Regolamento degli istituti di partecipazione dell’Unione

Codecisione

Numero persone partecipanti (stimate o effettive)

835

Tra i soggetti partecipanti si registra la presenza femminile

Si

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione con tempi di vita e lavoro dei partecipanti nella gestione del processo

Si

Anno di avvio

Anno di chiusura

2021

Fasi del percorso

Si propone una durata del percorso di 12 mesi da una parte per consentire durante il suo articolarsi le valutazioni del Gruppo di lavoro interdisciplinare e del Tavolo di Negoziazione (verifica preliminare di ammissibilità delle proposte; verifica finale di ammissibilità delle proposte) con congrua disponibilità di tempo, dall’altra per fornire sia ai cittadini proponenti che ai cittadini votanti una finestra temporale sufficientemente ampia per poter predisporre le proprie idee progettuali e per poterle sostenere con l’espressione della propria preferenza. Il percorso “Idee costituenti” si connota come un progetto multistakeholder in cui il susseguirsi di fasi puntualmente disciplinate è funzionale a mantenere una costante informazione e coinvolgimento di tutte le parti. E’ opportuno sottolineare come i 5 sub-processi (i 5 bilanci partecipati comunali) del processo complessivo, avverranno secondo modalità e fasi sincronizzate le une con le altre. Le fasi si articoleranno come segue: 1) Attività preparatoria interna (gennaio): individuazione dei fornitori ed affidamento dei servizi di facilitazione e comunicazione; costituzione del Gruppo di lavoro interdisciplinare (costituito da dipendenti dell’Unione con adeguate competenze) per il rilascio di pareri di natura tecnica e contabile; prima riunione del TDN per condividere il cronoprogramma definitivo e i testi dei materiali da pubblicare (risultati attesi: definizione regole di ammissibilità delle idee progettuali, modalità di voto, forme di comunicazione e pubblicità, ecc.) – CONDIVISIONE DEL PERCORSO; 2) Comunicazione di avvio del progetto alla cittadinanza (febbraio): conferenza stampa di presentazione del progetto, promozione della pagina on line e pubblicazione di tutti i materiali inerenti la formulazione delle idee progettuali (risultati attesi: definizione guida scritta, video tutorial, informativa nei Consigli Comunali, ecc.) – APERTURA DEL PROCESSO; 3) Fase di presentazione delle idee progettuali (marzo – aprile): è la finestra di tempo durante la quale i cittadini possono presentare proposte (risultati attesi: sviluppo dell’attività di comunicazione, assistenza telefonica ai cittadini, assemblee in presenza, prima riunione del Comitato di Garanzia in merito alla corrispondenza del TDN e dei fornitori esterni ai requisiti di progetto); 4) Verifica preliminare di ammissibilità di tutte le proposte presentate (prima metà di maggio): consiste nel controllo della compatibilità delle proposte rispetto alle tematiche generali individuate dall’Unione e rispetto delle condizioni di ammissibilità; la verifica è condotta dal Gruppo di lavoro interdisciplinare, consultando il TDN. Risultati attesi: verrà prodotto un verbale di verifica da parte del Gruppo, previo parere espresso dal TDN; 5) Votazione dei cittadini (seconda metà di maggio – giugno): le proposte raccolte sono sottoposte al voto della cittadinanza, attraverso la piattaforma telematica (risultati attesi: pubblicazione secondo video tutorial, continuano le attività di comunicazione, attività di outreach nei vari Comuni in collaborazione con i partner di progetto); 6) Verifica finale di ammissibilità delle proposte (luglio – ottobre): chiuse le votazioni, le proposte che hanno ottenuto il maggior numero di voti tra i cittadini sono sottoposte a valutazione tecnica di ammissibilità da parte del Gruppo di lavoro interdisciplinare, con l’assistenza del TDN ed in collaborazione con gli organismi consultivi di Quartiere e di Frazione. Seconda riunione del Comitato di Garanzia in merito alla formazione della graduatoria. Informativa nei Consigli Comunali – CHIUSURA DEL PROCESSO; 7) Deliberazione (novembre - dicembre): le idee progettuali sono trasmesse alla Giunta dell’Unione e dei Comuni e vengono inserite per le successive deliberazioni consiliari negli atti di programmazione finanziaria degli enti (risultati attesi: conclusione della campagna comunicativa con racconto delle idee progettuali finanziate, predisposizione della variazione bilancio 2021 ovvero preventivo 2022) - IMPATTO SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO/DECISIONALE; 8) Rendicontazione, monitoraggio e attuazione (dicembre 2021 – …): il TDN approva il DocPP contenente la documentazione già inviata alle Giunte e riportando gli esiti del monitoraggio in itinere ed ex post svolto. Terza riunione del Comitato di Garanzia in merito all’attività di monitoraggio svolta. L’attuazione della proposta viene monitorata anche successivamente da parte dell’Unione, per garantire ai cittadini la possibilità di essere costantemente aggiornati sullo stato di attuazione dei provvedimenti adottati. L’Unione facilita l’accesso a tutti gli atti inerenti la realizzazione delle proposte progettuali approvate e garantisce l’aggiornamento delle informazioni in merito, anche attraverso il continuo aggiornamento della pagina dedicata al percorso sul sito istituzionale.

Impatto emergenza Covid19 sul processo

Processo non modificato

Utilizzo di piattaforme tecnologiche, metodologie e strumenti digitali

Descrizione strumenti digitali

piattaforma online

Costo del processo

24.398,00 €

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni)

Territorio Interessato

Casola Valsenio / Castel Bolognese / Faenza / Riolo Terme / Solarolo

Tecniche di Partecipazione

Consensus Conference / Focus Group / Ascolto attivo

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Il processo intende sposare gli obiettivi di incremento della qualità democratica nella fase di elaborazione delle politiche pubbliche (nel rispetto delle competenze attribuite ai diversi Comuni aderenti all’Unione della Romagna Faentina e della loro autonomia, come definito dallo Statuto) e di raggiungimento di una maggiore coesione sociale, attraverso la diffusione della cultura della partecipazione e la valorizzazione di tutte le forme di impegno civico, dei saperi e delle competenze diffuse fra i cittadini. Nello specifico “Idee Ricostituenti” si dà i seguenti scopi: 1) stimolare la creatività civica dei cittadini, singoli e associati, nella risposta ai nuovi bisogni evidenziati dall’emergenza sanitaria. L’iniziativa diretta tramite presentazione di idee progettuali da parte dei cittadini continua a dare sostanza, in nuove forme, al principio di sussidiarietà orizzontale sancito dall’art. 118 della Costituzione, per la quale le attività di interesse generale non sono più solo appannaggio delle autorità pubbliche; 2) coinvolgere come destinatari o protagonisti i residenti fra i 16 e i 35 anni, che più di altre fasce della popolazione sono avvezzi all’uso delle nuove tecnologie ma che al tempo stesso meno beneficiano di interventi da parte delle amministrazioni locali rispetto alla popolazione di età infantile o anziana, cui si rivolgono maggiori servizi comunali; 3) promuovere sia progettualità specifiche, sia un complessivo maggiore utilizzo, di piattaforme tecnologiche, metodologie e strumenti anche di carattere digitale, nella duplice veste di oggetto di un tema del bilancio partecipato 2021 (trasformazione e transizione digitale), sia quale necessari canali di informazione e comunicazione al servizio della partecipazione democratica, ad integrazione dei tradizionali canali informativi; 4) garantire nuove forme di integrazione dei cittadini nei processi decisionali, in un’ottica di garanzia del principio costituzionale di buon andamento. Il percorso, con i suoi elevati standard di pubblicità e di inclusione, vuole promuovere l’approccio “partecipante” del cittadino quale controllore dell’operato delle pubbliche amministrazioni, in coerenza con quanto previsto dalla normativa in maniera di trasparenza e accesso civico; 5) il progetto ha altresì l’obiettivo di promuovere sempre più la conoscenza dell’Unione presso la popolazione residente. In quanto ente non elettivo, la conoscenza diretta dei cittadini nei confronti dell’Unione avviene perlopiù in maniera indiretta attraverso la fruizione dei servizi di competenza comunale ma da essa erogati. Progettualità intercomunali, con una apposita linea comunicativa che sottolinei il ruolo di coordinamento e di messa a fattor comune svolto dall’ente di secondo livello, favoriscono la conoscenza di questa nuova realtà amministrativa e, a tendere, l’instaurarsi di una identità di Unione.

Risultati Attesi

I risultati attesi del processo riguardano principalmente i seguenti output, che verranno declinati in specifici indicatori di misurazione nelle attività di monitoraggio svolte dall’Unione prima, durante e dopo il percorso: 1) sperimentare il nuovo percorso di bilancio partecipato anche in un anno “atipico” quale sarà il 2021, utilizzando sia tecnologie digitali che momenti di coinvolgimento in presenza, portando a una messa a regime delle modalità di svolgimento da garantire anche nelle annualità 2022 – 2023 – 2024 – 2025 (valutando anche possibili revisioni da apportare al Regolamento di Unione). In questo senso la definizione al termine del percorso di una Carta del bilancio partecipato, con le indicazioni sugli aspetti da presidiare durante lo svolgimento di tale percorso, sarà un prodotto dell’edizione 2021 che resterà stabilmente nelle disponibilità dell’Ente per lo sviluppo di ulteriori progettualità in merito; 2) formulazione dei cittadini di proposte progettuale di qualità, ovvero in coerenza con i tematismi del bilancio partecipato 2021 e capaci di raccogliere un numero potenziale di partecipanti sufficientemente ampio per essere veri progetti di interesse collettivo; 3) coinvolgimento di un numero di partecipanti minimo di 1.200 persone (votanti on line a Faenza per l’elezione degli organismi consultivi di quartiere nel 2017), con un risultato ottimale stimato in 3.500 (il 5% della popolazione avente diritto al voto), di modo che la sperimentazione acquisti credibilità nei confronti degli stakeholder interni ed esterni all’amministrazione; 4) ricevere, validare e finanziare almeno 9 idee progettuali (1 per ciascun Comune minore, 5 per Faenza) che possano veicolare per le successive annualità una immagine positiva del bilancio partecipato; 5) garantire la formazione di un ulteriore “parco idee” per quanto riguarda i progetti in graduatoria ma non in posizione utile per essere immediatamente finanziati. Le amministrazioni potranno, nel rispetto della propria autonomia economica e decisionale, decidere di realizzare ulteriori progetti oltre ai primi arrivati, oppure riformularli e/o svilupparli in dialogo con i cittadini proponenti; 6) mantenere un alto livello di consensualità nelle varie fasi del percorso, sia a livello politico-amministrativo (con gli amministratori comunali, con i dirigenti e i funzionari coinvolti), sia a livello di cittadinanza in generale. Il bilancio partecipato non deve diventare causa di scontro o di dissidi all’interno delle amministrazioni e nell’ambito del dibattito pubblico, per cui massima attenzione va riservata alla prevenzione di possibili conflitti che potrebbero insorgere qualora l’iter procedurale non fosse chiaro e vi fossero ambiguità o sospetti relativamente alla sua imparzialità.

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Risultati conseguiti

Il bilancio partecipativo è uno degli strumenti previsti dal Regolamento degli istituti di partecipazione approvato dal Consiglio dell’Unione con proprio atto n. 60 del 30/10/2019: anche solo per questo motivo l’esperienza di Idee Ricostituenti non si presenta come iniziativa estemporanea ma come processo ripetibile nel tempo. D’altro canto i monitoraggi in itinere ed ex post condotti dal Comitato di Garanzia, i questionari di gradimento, la verifica interna ed esterna allo staff di lavoro (i cui verbali sono conservati agli atti del RUP), la valutazione del Tavolo di Negoziazione e, da ultimo, l’analisi SWOT condotta in chiusura di processo, sono tutte iniziative volte anche a fornire elementi di valutazione e correttivi utili per la riproposizione nel futuro prossimo del bilancio partecipativo.

Indice di partecipazione

27 / 30

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Documenti di proposta partecipata previsti

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Anno della certificazione

2020

Sollecitazione realtà sociali

Una prima fase di sollecitazione è stata effettuata preventivamente alla redazione del presente progetto, tramite diffusione di comunicato stampa, predisposizione di news e pagina web nel sito istituzionale del Comune, post sulle pagine Facebook dell’Unione e dei Comuni. A fronte di questa prima iniziativa di raccolta di interesse si sono individuati attori che, per le attività promosse e la mission statutaria, sono afferenti a tre ambiti distinti: 1) Quartieri di Faenza (Borgo, Centro Sud e Granarolo) e la Frazione di Isola a Riolo Terme, organismi consultivi istituiti dalle due amministrazioni comunali a seguito di elezione diretta (i Quartieri) o di nomina previa raccolta di disponibilità da parte di cittadini volontari (Riolo Terme). Questi organismi, composti da cittadini residenti nelle differenti zone, contribuiscono con il proprio portato conoscitivo a rappresentare i bisogni delle comunità locali, nonché assicurare ulteriori canali di comunicazione informale attraverso i propri gruppi e pagine Facebook (1.523 “mi piace”) e chat whatsapp. A ciò si aggiunga che il quartiere Granarolo e la frazione Isola insistono in aree rurali extraurbane, contribuendo ad una diffusione del percorso anche nelle zone più distanti dai centri cittadini; 2) realtà dell’associazionismo giovanile: Fronte Comune Faenza, Prometeo Faenza, Nuova Generazione Tunisina, Centro di aggregazione giovanile il Villaggio Solarolo. Si è riscontrato l’interesse a promuovere il percorso attraverso i propri canali di comunicazione dedicati agli associati. Tali associazioni potranno contribuire ad intercettare il pubblico giovane, cui si rivolge uno dei temi del bilancio partecipato 2021; 3) realtà del Terzo Settore e imprese: Amici del Senio, ANPI Castel Bolognese, MF Sano, Condens Faenza, Il lavoro dei contadini Faenza. Le realtà del Terzo Settore (organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, onlus, ecc.) rappresentano un tramite di vitale importanza con i bisogni delle comunità locali, stante soprattutto il ruolo di supporto ed integrazione svolto nei confronti dei servizi comunali specialmente durante tutta l’emergenza sanitaria. La loro partecipazione al percorso contribuirà alla qualità delle scelte assunte dal Tavolo di Negoziazione, con particolare riferimento alle idee progettuali relative agli obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Queste realtà saranno coinvolte in diverso modo a seconda della propria disponibilità, manifestata con l’adesione all’accordo formale: un nucleo maggioritario veicolerà attraverso i propri canali i contenuti del percorso relazionandosi con il coordinamento del TDN, e potrà altresì presentare suggerimenti e richieste al TDN anche in maniera informale (via telefono o via mail); un nucleo più ristretto ha invece manifestato l’interesse a partecipare attivamente alla conduzione / verifica del percorso e vedrà propri rappresentanti sedere nel TDN o nel Comitato di garanzia.

Modalità di inclusione

In coerenza con la politica della “porta aperta” applicata fin dalla fase di progettazione del percorso, anche i mesi di avvio del processo continueranno a dedicare attenzione al potenziale coinvolgimento di ulteriori cittadini, singoli e associati. In primo luogo tutte le fasi del percorso saranno orientate alla massima pubblicità ed accessibilità, avendo cura di promuovere con anticipo le modalità di riunione (anche on line) e garantendo a posteriori la redazione di verbali che riportino in sintesi le decisioni prese. Sarà inoltre confermato ed incoraggiato l’approccio flessibile del momento di progettazione: le realtà sociali, i comitati e i cittadini potranno scegliere in che modo partecipare, a seconda del proprio interesse e della propria disponibilità di tempo ed energie. La fase di avvio corrispondente ai mesi di gennaio e febbraio replicherà le iniziative comunicative svolte a dicembre, al fine di integrare la composizione del novero di realtà promotrici del progetto e/o la composizione del Tavolo di Negoziazione o del Comitato di garanzia. La prima riunione del Tavolo sarà dedicata all’individuazione di eventuali ulteriori attori o stakeholder al momento non inclusi, e successivamente i componenti del Tavolo dovranno essere pronti a cogliere gli elementi controversi, oppositivi e contraddittori che potrebbero emergere dal punto di vista di alcuni soggetti precedentemente non intercettati. Con l’inizio della fase di svolgimento di “Idee Ricostituenti”, e quindi con l’apertura del momento del voto, si svolgeranno n. 10 attività di outreach sui 5 territori coinvolti, sempre con il duplice fine di diffondere la conoscenza del percorso che di raccogliere adesioni / stimoli / suggerimenti. A tali attività parteciperanno i facilitatori del percorso e i membri del TDN, rappresentanti di alcuni attori inclusi più disponibili ad intervenire attivamente nella fase di relazione con la cittadinanza. Un altro pubblico potenzialmente interessato al percorso, in quanto parte della sfera decisionale, che verrà coinvolto una volta avviato il bilancio partecipato è quello dei consiglieri comunali (Casola Valsenio 10 consiglieri, Castel Bolognese 12, Faenza 24, Riolo Terme 12, Solarolo 12; per un totale di 70 consiglieri comunali). Il loro coinvolgimento sarà garantito con due informative dedicate durante le sedute del Consiglio Comunale, nella quale il Sindaco o un assessore dedicato relazioneranno in merito all’avvio del percorso e all’iter che si prevede per il suo svolgimento (prima informativa); e successivamente in merito ai risultati della votazione (seconda informativa). I consiglieri comunali potranno altresì partecipare al Tavolo stesso, se di loro interesse; ed è esplicitamente prevista la presenza di un consigliere di minoranza e di uno di maggioranza nel Comitato di garanzia.

Tavolo di Negoziazione

Modalità di selezione: Il Tavolo di Negoziazione si costituirà ufficialmente a gennaio, partendo a livello di composizione dai diversi attori locali che si sono autocandidati a prenderne parte durante la fase ad evidenza pubblica di redazione del progetto (membri di Quartiere Borgo, Fronte Comune, Prometeo, Condens). Il tavolo sarà coordinato dal responsabile del progetto (A. Venturelli), che garantirà il rispetto della politica della “porta aperta” descritta in precedenza e promuoverà il superamento dei particolarismi all’insegna del bene come oggetto del bilancio partecipato 2021. Ruolo durante il percorso: Il TDN rappresenterà il fondamentale nucleo organizzativo, svolgendo un primo compito di mantenimento delle relazioni fra i diversi soggetti inclusi nel percorso: attori locali che promuovono il percorso, amministratori comunali, Gruppo di lavoro interdisciplinare, con Comitato di garanzia. Il TDN si riunirà almeno 4 volte: 1) avvio del percorso (mappatura eventuali attori da includere al momento non presenti, definizione del calendario del percorso, approvazione dei materiali promozionali); 2) consulenza al Gruppo di lavoro interdisciplinare per la verifica preliminare di coerenza delle idee progettuali con i requisiti del bilancio partecipato 2021 (esame delle idee progettuali, definizione di eventuali comunicazioni ai proponenti per richiesta di modifica o rigetto motivato delle idee progettuali); 3) consulenza al Gruppo di lavoro interdisciplinare per la verifica finale di fattibilità (esame delle idee progettuali più votate, presa visione della verifica di fattibilità proposta dal Gruppo di lavoro interdisciplinare); 4) approvazione del DocPP (esame delle deliberazioni dei Comuni, esame delle risultanze del percorso formativo, proposte di eventuali modifiche al Regolamento degli Istituti di partecipazione in virtù della sua clausola valutativa). Qualora in una sola riunione non fosse possibile esaurire l’ordine del giorno, il TDN viene riconvocato al più tardi ad una settimana di distanza, al fine di salvaguardare il cronoprogramma del progetto. Modalità di convocazione e metodi di conduzione, risoluzione di conflitti: il TDN sarà convocato con avvisi scritti ai suoi partecipanti, tramite mail, e con comunicazione anticipata sulla pagina web dedicata al percorso, sulla quale sarà prontamente pubblicato il verbale di ciascuna riunione. Obiettivo di ordine generale è la costruzione del consenso sulle decisioni assunte dal TDN attraverso l’esplicitazione dei punti di vista e di eventuali divergenze, l’approfondimento delle ragioni reciproche, l’immedesimazione nel punto di vista degli altri attori, il rispetto dei requisiti di imparzialità prescritti dal progetto, la condivisione di proposte che tengano conto di tutte le posizioni o gli interessi emersi.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Il progetto propone un mix di strumenti per consentire una ampia inclusione dei diversi attori, mettendo in pratica tecniche diverse a seconda delle diverse fasi e delle esigenze manifestate nel concreto svolgimento delle attività. Un primo luogo di mediazione continua sarà rappresentato dal Tavolo di Negoziazione stesso, i cui incontri (in presenza o a distanza), attraverso la presenza di un facilitatore a guidare la discussione, vedranno l’utilizzo di tecniche quali l’ascolto attivo (quale premessa per la comprensione reciproca fra i diversi attori, garantendo l’adozione di uno sguardo esplorativo sui contenuti del percorso), del brainstorming (usando la libera associazione di idee per le fasi creative del percorso, quali la mappatura degli attori da includere – apertura)

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Consensus conference (per l’interazione con gli “esperti” del Gruppo di lavoro interdisciplinare), dell’analisi SWOT partecipata fra i membri del TDN (per la valutazione finale del percorso e formulazione eventuali modifiche al Regolamento – chiusura). Nella fase finale del percorso – in un’ottica di valutazione ex post – sarà organizzata una seconda analisi SWOT partecipata tramite focus group con i proponenti delle idee progettuali più votate (minimo 9 cittadini, più il responsabile di progetto ed eventualmente membri del Gruppo di lavoro interdisciplinare), come azione di auto apprendimento per l’Unione: tale momento sarà dedicato a verificare la percezione della sperimentazione di bilancio partecipato, al fine di identificare possibili modifiche da apportare al Regolamento o alla sua nuova realizzazione negli anni a seguire.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

I risultati del percorso saranno comunicati attivando diversi canali, fermo restando il continuo aggiornamento della piattaforma on line e della sezione del sito dedicata al percorso anche a seguito della sua conclusione formale e dell’inizio dell’implementazione delle idee progettuali più votate (da ottobre in avanti). Una volta acquisito l’esito della verifica finale di ammissibilità delle idee progettuali ne verrà data comunicazione da parte del Sindaco o dell’assessore delegato ai consiglieri comunali nella prima seduta di Consiglio utile (presumibilmente ottobre/novembre). Verrà poi realizzata a dicembre una conferenza stampa conclusiva del percorso in cui si darà informazione in merito a tutto lo svolgimento del percorso, ma in particolare relativamente alle idee progettuali più votate e ai tempi che si prospettano per la loro realizzazione entro dicembre 2022. Gli stessi contenuti saranno veicolati nei giorni successivi anche sulle pagine Facebook dei Comuni e dell’Unione. Un’ultima diffusione dei risultati del percorso avverrà con la terza pubblicazione di articoli sui periodici cartacei delle amministrazioni (“6 in Unione” “Faenza e mi paes” “Il Sole e la Torre”), verosimilmente nel numero finale del 2020 oppure nel primo del 2021.

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1616 del 16/11/2020

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Premialità settore

Politiche di sostegno alla transizione digitale

Premialità accordo formale preventivo

No

Premialità comitato di garanzia locale

Il Comitato di garanzia verrà costituito entro marzo 2021 da parte del responsabile del Settore Finanziario con determina, ove saranno indicati i membri del Comitato e la durata prevista delle sue attività. Composizione: per l’Unione della Romagna Faentina farà parte del Comitato di garanzia locale A. Piazza, che svolgerà il compito di coordinatore del CDG. Faranno parte del CDG 1 consigliere comunale di minoranza e 1 consigliere comunale di maggioranza appartenenti a Comuni diversi, oltre ad altri 2 membri che saranno individuati dal Tavolo di negoziazione fra cittadini e membri delle realtà associative coinvolte nel percorso. Modalità di azione: il Comitato di garanzia locale si riunirà in almeno tre occasioni, con incontri volti in particolare a prendere visione della documentazione inerente l’avvio del percorso (esame della composizione del Tavolo di negoziazione e della sua inclusività rispetto a tutte le realtà interessate, dei primi report e verbali degli incontri, dei requisiti professionali delle ditte affidatarie e dello staff di progetto, ecc.) e ad esaminare gli esiti del percorso prima dell’approvazione del DocPP (lettura dei report e dei verbali degli incontri, esame dei questionari di monitoraggio e controllo, valutazione della corrispondenza dei risultati agli obiettivi del percorso con particolare riferimento agli indicatori). Il CDG farà ampio uso delle checklist di controllo e di valutazione elaborate dalla Regione Emilia-Romagna. Delle riunioni sarà redatto verbale sintetico, che verrà pubblicato sulla sezione del sito dedicata. È prevista altresì la partecipazione di uno o più membri del Comitato di garanzia locale ad almeno 3 fra assemblee cittadine ed attività di outreach e ad almeno una seduta del Tavolo di negoziazione. Il responsabile del progetto invierà loro report e tutte le comunicazioni inerenti e potranno verificare la qualità del percorso (comprese le credenziali per accedere direttamente alla piattaforma on line).

Premialità modalità del monitoraggio

Le attività di monitoraggio utilizzeranno sia strumenti quantitativi (variabili ed indicatori numerici quantificabili con certezza) che strumenti qualitativi (analisi della documentazione del percorso), e l’attività di raccolta dati ed informazioni si svolgerà sia in itinere che ex post, concretizzandosi in una relazione finale parte integrante del DocPP. Gli aspetti che saranno studiati faranno riferimento a tre dimensioni. Processo ed output: si dovrà tener conto sulla capacità del percorso di raggiungere un numero congruo di cittadini (indicatore: n. votanti / n. aventi diritto totali), sulla inclusività del percorso in termini di età (indicatore: età media dei votanti) e di diverso background dei membri del Tavolo di Negoziazione (analisi della composizione), sulla capacità di fornire un sostegno alle necessità dei partecipanti (indicatore: n. ore di assistenza telefonica). Per quanto riguarda gli output, fondamentale per comprendere la capacità di ingaggio e la chiarezza dei materiali predisposti a livello comunicativo sarà il tener conto del numero e della “qualità” delle idee progettuali proposte (indicatori: n. idee presentate; n. idee ammissibili con il bilancio 2021 / totale delle idee presentate; n. idee non fattibili a seguito di verifica finale). Ulteriori informazioni utili alla riprogettazione del percorso sono relative alla sua economicità (indicatori: costo totale del percorso / n. idee ammissibili con il bilancio 2021; costo totale del percorso / n. votanti). Effetti sui partecipanti: si controllerà da una parte la presenza o meno di discussioni sulla piattaforma on line (indicatore: n. chat su idee progettuali / n. idee progettuali) ma soprattutto la percezione dei destinatari del percorso stesso, tramite analisi di 2 questionari strutturati di soddisfazione somministrati alla totalità dei proponenti e dei votanti al termine della procedura informativa di caricamento e votazione (dimensioni indagate: chiarezza, interesse sui temi proposti, comunicazione, facilità e velocità delle procedure). Infine, al termine del percorso si organizzerà un focus group con i proponenti dei progetti vincitori, nel quale si definirà una analisi SWOT in vista della riproposizione del progetto nel 2022. Impatto: sul fronte dell’effettiva implementazione delle idee progettuali, si verificherà che ciò avvenga (sì/no) e che il progetto sia riproposto nel 2022 (sì/no), ma anche sulla consistenza della platea dei cittadini beneficiari delle idee realizzate (indicatore: stima del numero di cittadini per ciascuna idea progettuale). A livello qualitativo si indagherà la eventuale coerenza delle idee progettuali con i tre filoni tematici del Piano Strategico 2030 dell’Unione (requisito non previsto dal bilancio 2021 ma elemento “di pregio” qualora si verificasse) e la consensualità interna ed esterna del percorso (se si è evitato lo svilupparsi di conflitti negli organismi del progetto stesso o negli organi istituzionali dei Comuni).

Premialità formazione del personale

Premialità istanze

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Premialità petizioni

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Premialità altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Premialità zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Premialità a soggetti specifici

Non prevista nel bando di riferimento

Bonus Giovani

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Beni Confiscati

No

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Anno Finanziamento

2020

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Tipologia di Soggetto proponente

Unione di Comuni

Cofinanziamento

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Descrizione delle attività di formazione

L’Unione della Romagna Faentina sta partecipando alle iniziative della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della legge 15/2018. Il percorso “Idee Ricostituenti” intende promuovere le seguenti forme di sviluppo delle competenze per il personale dell’Unione Fornitore esterno Facilitazione online avendo cura di disseminare nuove conoscenze su diversi fronti (conoscenze procedurali, normative, di progettazione):- sessione formativa di 3 ore da parte dei facilitatori esterni per apprendere l’utilizzo della piattaforma on line da parte del personale coinvolto nella gestione del percorso e nella moderazione dell’interazione, apprendendo da una parte i passaggi procedurali idonei a gestire il flusso di proposta-votazione, dall’altra sui principi per la più corretta moderazione del dibattito on line (5 destinatari del Settore Finanziario – da svolgere a gennaio);- sessione formativa di 3 ore di esercitazione e testing delle potenzialità della piattaforma, condotta da parte dei facilitatori esterni (5 destinatari del Settore Finanziario – da svolgere a febbraio);- sessione formativa di 2 ore per i neoassunti da parte di personale dell’ente, sessione dedicata alla conoscenza della L.R. 15/2018 (principi e obiettivi, organi preposti, modalità di assegnazione dei contributi regionali e della certificazione di qualità), agli strumenti di partecipazione dell’Unione e alle iniziative in corso nell’anno 2020 nel sistema Comuni-Unione (stima di 20 partecipanti di tutti i Settori – da svolgere a maggio);- sessione formativa di 2 ore per i neoassunti da parte di personale dell’ente, sessione dedicata alle competenze per promuovere una campagna comunicativa di un percorso complesso e multistakeholder (stima di 20 partecipanti di tutti i Settori – da svolgere a settembre);- promozione di un momento formativo e di confronto on line rivolto a dipendenti di tutti i Settori, amministratori locali e attori coinvolti nel percorso relativamente a bilanci partecipati comunali, in un’ottica di auto apprendimento, coinvolgendo responsabili di progetto e facilitatori di altri enti a livello regionale e nazionale (stima di 20 partecipanti – da svolgere a novembre).

Allegati

01 - Scheda progetto

media/unione romagna faentina progetto.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

media/unione romagna faentina docpp2020.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

media/unione romagna faentina rel.finale2020o.pdf /

04 - Presa d'atto Ente Titolare della decisione

Presa d'atto Unione della Romagna Faentina

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 29/10/2022