Regione Emilia-Romagna

CESENA CITTÀ EDUCANTE: l'educazione dei giovani e il loro inserimento in esperienze di formazione al lavoro al centro di un'azione partecipativa della città

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Certificato

Processo

Stato di avanzamento

Progetto

Natura Processo

Processo certificato non finanziato

Anno della certificazione

2015

Cofinanziamento altri soggetti

Si

Costo complessivo del processo

24.000,00 €

Gestione di Processo

Struttura responsabile del processo

Sindaco del Comune di Cesena - Scuola Superiore di Facilitazione; Gruppo G.L. Agnese Bertello, Associazione Ascolto Attivo, Gruppo "Progetto Giovanili – Cesena Gruppo Pedagogisti CDE - Cesena

Tavolo di Negoziazione

Il Tavolo di Negoziazione avrà origine da tappe ben precise che coinvolgeranno tutti i vari attori in riflessioni tale da far emergere le differenze, senza sottovalutare nessuna idea ma facendo in modo che le varie idee trovino sbocco in enunciati chiari e proponibili. In questa fase i vari facilitatori agiranno per facilitare la comunicazione e valorizzare anche voci apparentemente secondarie. Sarà applicato continuamente l'ascolto attivo per aiutare tutti i membri a elaborare il proprio pensiero e ascoltare gli altri. Visto il numero dei partecipanti sarà importante far coinvolgere le idee in un OST vero e proprio, da cui potranno emergere forme più rielaborate di programma. In questa fase è molto importante far emergere la creatività dei soggetti coinvolti, in un'atmosfera che valorizzi l'invenzione. Da questa fase emergeranno rappresentanti, idee, ruoli.

Comitato di Pilotaggio

Previsto

Titolari della decisione

Comune di Cesena

Partecipanti

Gruppi di cittadini (non specificati) / Singoli cittadini / Soggetti privati (non specificati)

Territorio Interessato

Mappa

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Cesena

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

No

Design del processo partecipativo

A dicembre 2015 verrà istituita la tavola rotonda per stimolare le partecipazioni e sarà delineato il Comitato di Pilotaggio. Si inizierà inoltre il coinvolgimento all'interno di tutte le scuole del territorio affinché possano includere nella ricerca i genitori ed illustrarne le finalità. Si raccolgono i primi sondaggi e si attiva il Comitato di Pilotaggio. Si attivano le pagine web atte a supportare la rete comunicativa. In questa fase prenderà avvio anche il lavoro del TdN. Da gennaio 2016 a marzo 2016 verrà avviata la fase più operativa del progetto, attraverso attività di ricerca e di sondaggio nel territorio: in particolare saranno stimolate nella partecipazioni le aziende, le associazioni, le cooperative e l'università. Si organizza e si attiva l'Open Space Tecnology e si organizzano gli incontri del TdN. Nei mesi di aprile e maggio 2016, si terranno tutte le riunioni conclusive del TdN e verrà stilato il documento di proposta partecipato (DPP). La relativa documentazione di questa fase sarà resa accessibile a tutta la cittadinanza attraverso una piattaforma web. Nei mesi di maggio e giugno 2016 saranno organizzati eventi pubblici e occasioni di dialogo per illustrare le riflessioni e i nuovi orizzonti scaturiti. Seguirà poi un evento pubblico più adatto a coinvolgere la popolazione per far conoscere tutte le fasi del processo partecipativo, le sue conclusioni e consegnare la documentazione a tutti gli attori che hanno partecipato

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

No

Numero partecipanti (stimate o effettive)

30000

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Mediatori (Esterni) / Moderatori (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

OST (Open Space Technology)

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

- Porre la questione educativa al centro dell'attenzione di tutta la cittadinanza, condividere con il numero maggiore possibile di cittadini l'idea che educare non è un fenomeno relegato a "pochi specialisti", ma è una questione pubblica in quanto asse portante del futuro possibile; - Riconoscere che la formazione non è racchiusa solo all'interno della scuola, ma che è diffusa, viva in tutti i centri culturalmente attivi e che la cultura non è solo legata ai libri, ma è un fenomeno più complesso che si mette in moto positivamente quando sa legarsi con il passato per poi percepire e concretizzare le spinte del futuro migliore per tutti i cittadini. - Favorire un dialogo costruttivo tra le varie Istituzioni scolastiche, le Associazioni, le Imprese della città. Da questi legami ci si augura che sfocino diversi modi di collaborazione e di condivisione anche di Progetti Europei. - Intercettare le emergenze educative contemporanee, condividerle con la cittadinanza, in primo luogo con organizzazioni e professionisti responsabili dei processi educativi. - Facilitare il dialogo e la collaborazione paritaria tra genitori, insegnanti, studenti, avanzando progetti che rendano visibili l'interscambio tra le parti e il loro spazio di partecipazione

Risultati Attesi

- Pur nel rispetto della finalità di ogni singola scuola, creare una rete trasversale che sappia vedere finalità comuni per condividere progetti, spazi, formazioni, laboratori: - Far nascere progetti reali di co-progettazione dove far emergere le esperienze condivisibili "dal basso", collegandole con altre realtà di altre cittadinanze italiane/europee: una rete che apra nuove prospettive per le scuole, l'educazione, il lavoro, tutta la cittadinanza. - Creare piattaforme di condivisione in rete, dove genitori, studenti, insegnanti possano accedere con facilità per proporre, far conoscere, mostrare, entrare in connessione tra loro, conoscere altre realtà (scolastiche e non). - Sostenere i progetti di "scuole aperte" con la reale accessibilità degli spazi scolastici alla cittadinanza, come ad esempio reinventare lo spazio della biblioteca in funzione di una sua fruizione del quartiere: porre la scuola al centro di collegamenti su tutto il territorio. - Progettare percorsi innovativi di "scuola diffusa". dove aziende, artigiani, enti, associazioni, centri culturali siano concepiti come portatori di cultura e dunque collaborino realmente alla formazione dei giovani con progetti formativi che possono far trovare agli studenti non solo esperienze gratificanti, ma stimolanti e motivanti verso lo studio e/o il lavoro

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

CONSULTAZIONE

Indice di partecipazione

14 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Prevista e basata sulle esperienze partecipative pregresse sviluppate dal Comune

Modalità di inclusione

Si pensa di coinvolgere in modo attivo tutte le organizzazioni sorte in questi ultimi anni per il riconoscimento di piena cittadinanza dei cittadini di altra nazionalità ma che tendono ad agire separatamente, disperdendo energie e contributi; - Si mira a far emergere le difficoltà reali degli studenti di altra nazionalità ad essere inclusi pienamente a scuola e si pensa di trovare idee per progetti d'inclusione sul territorio; - C'è l'obiettivo di coinvolgere le Imprese della città attorno al tema educazione/formazione, in uno scambio diretto con le scuole.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Strumenti qualitativi come: il Focus group, il gruppo di discussione, il sondaggio deliberativo, il dibattito pubblico, il brainstorming; b) strumenti quanti-qualitativi come questionari, sondaggi, assemblee, votazioni on line; Nella fase centrale del P.P.: a) strumenti qualitativi come: l'EASW (European Awareness Scenario Worshop), l'Open Space Tecnology, i laboratori di discussione;

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Strumenti di democrazia deliberativa partecipativa come il town meeting, i sondaggi e l'assemblea pubblica dei cittadini.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

L’inizio del processo partecipativo sarà comunicato attraverso gli organi di stampa, la Tv, le ma il, i social network e in particolare sarà curata l'informazione con quei settori della cittadinanza che non si occupano specificatamente di educazione, come le aziende, le associazioni sindacali, l'università, ecc. Durante lo svolgimento del processo partecipativo, sarà nostra cura far conoscere le varie tappe, mettere in evidenza le varie proposte, non dimenticandone nessuna, appunto per valorizzare al massimo il ventaglio di idee e la varietà di esse. Per far questo ci si servirà anche di "semplificatori" della comunicazione, come i facilitatori visuali che sanno proporre sintesi in modo allettante, non convenzionale, mettendo in luce, attraverso il disegno, i concetti e la rete di connessione degli stessi. Si curerà inoltre la realizzazione di brevi filmati e molte fasi del processo partecipativo (come lo svolgimento del tavolo di negoziazione) saranno collegate in videoconferenza. La fase terminale pel processo prevede un'ampia comunicazione (vedi quanto detto sopra) che non solo vada a far conoscere nei dettagli i risultati, ma metta in luce gli sforzi collettivi e i passaggi partecipativi che hanno portato ai risultati. Come dire, un processo partecipativo non è solo importante perché fa costruire insieme un percorso, ma è di rilevanza appunto perché mostra un modo nuovo di agire nel pubblico, una forma vera di partecipazione della cosa pubblica, e questo è importante oltremodo perché lo mostra attorno all’argomento "educazione", ribadendone l'appartenenza sociale della responsabilità educativa.

Sintesi della valutazione regionale

Progetto certificato dal Tecnico di garanzia ai sensi dell’art. 8 lettera b) della LR n. 3/2010

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti

Percentuale Cofinanziamento

16,67%

Premialità Tecniche

Settore

Politiche per le pari opportunità di genere e il contrasto ad ogni forma di discriminazione

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

2

Modalità del monitoraggio e indicatori

Le scelte effettuate alla fine del processo partecipativo saranno accompagnate per tutta la loro attuazione, in particolare si pensa di: - creare un gruppo permanente di "osservazione" del percorso, formato dai vari rappresentanti dell'azione partecipata; - istituire un punto di incontro stabile, come un blog, in modo da continuare a raccogliere le istanze dei cittadini; - continuare la "rendicontazione pubblica" delle azioni effettuate, attraverso un incontro annuale aperto a tutta la cittadinanza e la relativa pubblicazione sul sito del comune; - proseguendo la realizzazione di reti tra i vari attori, promuovere la spinta rinnovatrice attorno alle nuove proposte avanzate.

Istanze

No

Petizioni

No

Altre manifestazioni di interesse

No

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Soggetti specifici

Non prevista nel bando di riferimento

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Allegati

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 14/04/2022