Regione Emilia-Romagna

"DIVENTIAMO GENITORI. FIOCCO AZZURRO O FIOCCO ROSA?". Percorso partecipativo per contrastare gli stereotipi di genere

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Certificato

Processo

Stato di avanzamento

Progetto

Natura Processo

Processo certificato non finanziato

Anno della certificazione

2014

Cofinanziamento altri soggetti

No

Costo complessivo del processo

20.000,00 €

Gestione di Processo

Struttura responsabile del processo

ASP "DISTRETTO DI FIDENZA"

Indirizzo

Via Berenini, 151, 43036, Fidenza

Tavolo di Negoziazione

Disponibilità dei soggetti firmatari in forma rappresentativa, come pure i soggetti altri che verranno coinvolti e i cittadini rappresentanti (i genitori). - - In caso di numero superiore a 20 verranno nominati rappresentanti per categorie omogenee come suggerito nella Guida.

Comitato di Pilotaggio

previsto

Titolari della decisione

ASP "Distretto di Fidenza"

Partecipanti

Gruppi di cittadini (non specificati) / Singoli cittadini / Soggetti privati (non specificati)

Territorio Interessato

Mappa

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Fidenza / Fontanellato / Fontevivo / Noceto / Polesine Parmense / Roccabianca / Salsomaggiore Terme / San Secondo Parmense / Soragna / Zibello / Sissa Trecasali

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

No

Design del processo partecipativo

1) CONDIVISIONE DEL PERCORSO: Obiettivi: coinvolgere i principali soggetti del territorio nel percorso Risultati: si crea un Tavolo di Negoziazione rappresentativo che nomina un Comitato di Pilotaggio e allarga la partecipazione il più possibile. Entrambi gli organismi definiscono, ognuno in base alla sua funzione, tempi, modalità e strumenti operativi, nonché i contenuti del percorso formativo e il piano di comunicazione. Attività: - assemblee nei 5 Comuni referenti delle zone di suddivisione del Distretto di Fidenza - incontri con i neo-genitori e i futuri genitori - focus-group/interviste con gli operatori - mappatura stakeholder - invio mail - informazioni sui siti/social network – deplian poster - attivazione del TdN e CdP - costruzione del sito e di una newsletter multilingue - preparazione del percorso formativo. Tempi: 1-2 mesi (novembre - dicembre 2014) 2) SVOLGIMENTO DEL PROCESSO: 2.1) apertura Obiettivi: esplorare le soluzioni possibili e condivise sul tema degli stereotipi e approfondirle. Risultati: emergono alcune proposte di vario genere per la prevenzione degli stereotipi. Attività: - proseguimento degli incontri del CdP e delle attività di comunicazione - laboratori sui generi nei 5 Comuni referenti (3 mezze giornate) - corso di formazione ai metodi partecipativi accreditato ECM/ECS - Teatro-Forum nei 5 Comuni, sulla base dei laboratori e interviste/focus group precedenti - discussione dei risultati e delle proposte nel TdN e produzione di una lista di proposte Tempi: 2-3 mesi (gennaio - febbraio - marzo 2015) 2.2) chiusura Obiettivi: coinvolgere la comunità più vasta per scegliere la proposta maggiormente condivisa. Risultati: si arriva a una proposta condivisa per ASP che si faccia portatrice delle esigenze dei vari partecipanti. Si verifica se tale proposta è gradita al gruppo più vasto del TdN tramite strumenti partecipativi ad hoc. Attività: - proseguimento degli incontri del CdP e delle attività di comunicazione - sondaggio su Internet - assemblee nei 5 Comuni referenti dove presentare e votare le proposte - Teatro-Forum centrale dove presentare il problema e verificare le soluzioni proposte. - seminario finale e spettacolo teatrale sul tema degli stereotipi di genere Tempi: 1-2 mesi (marzo - aprile 2015) 3) IMPATTO SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO/DECISIONALE Obiettivi: elaborare il Documento di Proposta Partecipata (DocPP). Risultati: il DocPP viene elaborato sulla base delle indicazioni emerse dalla fase precedente e inviato all'ente responsabile della decisione. Tempi: 1 mese. Attività: - Proseguimento degli incontri del CdP e delle attività di comunicazione - Proseguimento degli Incontri del TdN. Tempi: 1 mese (aprile 2015)

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

No

Numero partecipanti (stimate o effettive)

300

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Si

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

Ascolto attivo / Teatro dell'oppresso

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

1. Condividere la tematica degli stereotipi di genere 2. Costruire nuovi modi e strumenti che verranno definiti nel documento di progettazione partecipata 3. Favorire il confronto tra soggetti diversi, istituzionali, terzo settore e cittadini (famiglie) sul tema degli stereotipi di genere 4. Garantire alle coppie che sono in attesa di un figlio la possibilità di riflettere sull'influenza degli stereotipi di genere 5. Stimolare negli ambiti delle pubbliche amministrazioni, dei servizi socio sanitari e del terzo settore l'impegno per contrastare gli stereotipi di genere con azioni specifiche 6. Favorire il confronto tra i futuri genitori e le scuole per l'infanzia su questa tematica 7. Facilitare il confronto culturale con i cittadini di diverse nazionalità sugli stereotipi di genere 8. Sollecitare la conoscenza sui processi di partecipazione attiva 9. Fare uso degli strumenti per sensibilizzare il maggior numero possibile di persone sul tema degli stereotipi di genere

Risultati Attesi

Aumento della consapevolezza dei soggetti e dei cittadini coinvolti nel processo, di genere e sulle necessità di lavoro per "una nuova cultura" di rispetto delle identità e dei generi dei singoli; Aumento delle competenze relative al metodo partecipativo

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

CONSULTAZIONE

Indice di partecipazione

16 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

E' intenzione sollecitare la partecipazione del maggior numero di realtà sociali, pertanto si terranno in considerazione aspetti/elementi che possano favorire l'adesione dei cittadini, garantendo il rispetto e la comprensione delle diverse necessità. Si sceglieranno ad esempio orari adatti per i futuri genitori e neo genitori che non confliggano con gli impegni lavorativi. In caso di necessità verrà istituito un servizio di baby sitteraggio. Gli ambienti per gli incontri saranno adatti all'accesso di cittadini disabili e anziani. Il metodo teatrale metodo prevalente nel processo partecipativo, è stato scelto per la sua capacità di coinvolgere delle persone, limitando le barriere d'età, linguaggio e cultura. In ogni caso è indispensabile che anche le comunicazione e la disseminazione del progetto e del processo partecipativo siano espresse in termini chiari e di facile comprensione.

Modalità di inclusione

Gli incontri saranno svolti con metodi classici (discussione di gruppo regolata, votazioni, lavori di gruppo), e tecniche più attive di chiarificazione delle opinioni come quelle del training nonviolento o del Teatro dell'Oppresso di Boal o esercizi di comunicazione in caso di difficoltà di reciproca comprensione, desunti da vari approcci - E' previsto anche un laboratorio teatrale sugli stereotipi di genere per raccogliere i vari punti di vista degli operatori socio-sanitari ed educativi, del volontariato e delle stesse famiglie. - Sarà presente in tutti gli eventi pubblici oltre che al TdN e CdP un facilitatore incaricato dell'attuazione del percorso che potrà essere coadiuvato da assistenti nel caso di lavoro a sotto-gruppi.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Essendo l'Ente attuatore/consulente una realtà esperta nel metodo del Teatro dell'Oppresso e trovandone verificata l'efficacia nella sua ventennale esperienza, anche in progetti con la Regione Emilia-Romagna, si propone di usare in particolare il Teatro-Forum come strumento di dibattito sulle divergenze che emergeranno e come apertura della discussione pubblica. Le tecniche del Teatro dell'Oppresso di Augusto Boal, sono indicate da varie ricerche come utili in tutte le fasi della ricerca-azione (Conrad 2010, Hawkins and Georgakopolous 2010, Kaptani and Yuval-Davis 2008, Senor 2004, Branca e Colombo 2003 e 2008) (nota 1) nonché per l'empowerment (nota 2). In particolare potrebbe essere utilizzato il Teatro-Forum e il TeatroImmagine, sia nella fase di pubblicizzazione e sondaggio iniziale, che in quella di riflessione e dibattito successiva, che nella parte finale di approvazione del documento di proposte partecipato.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

In linea generale verrà utilizzato l'approccio della "porta aperta", quindi una campagna di informazione, nella quale vengono indicati gli appuntamenti degli incontri e tutti gli interessati possono partecipare. - Dal lato tecnico, premesso che verranno scelti dal TdN, oltre gli strumenti suggeriti dal TdG, si prevede un'assemblea pubblica e un "voting online", con l'aggiunta, in fase di chiusura, del Teatro dell'Oppresso che può essere utile per mostrare i risultati in una serata teatrale e quindi rituale, leggera, ma non banale o anche come verifica dell'apprezzamento della proposta prima dell'approvazione finale.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

I risultati del processo partecipativo saranno resi visibili attraverso tutti gli strumenti di comunicazione utilizzati nei siti istituzionali di Partner e soggetti organizzati, in particolare verrà data adeguata visibilità al Documento. Inoltre, al termine del percorso si prevede di effettuare un incontro del Comitato di Distretto aperto alla cittadinanza, durante il quale verrà presentato tutto il percorso svolto e il documento finale.

Sintesi della valutazione regionale

Progetto certificato dal Tecnico di garanzia ai sensi dell’art. 8 lettera b) della LR n. 3/2010

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Soggetto pubblico diverso da Comune

Premialità Tecniche

Settore

Politiche per le pari opportunità di genere e il contrasto ad ogni forma di discriminazione

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

Alla fine del percorso, dopo l'approvazione della delibera di Asp "Distretto di Fidenza", il Comitato di Pilotaggio resterà attivo per un periodo minimo di sei mesi, o fino all'attuazione della delibera stessa - Il CdP deciderà autonomamente le modalità di monitoraggio che potranno consistere in incontri coi responsabili dell'ASP, interviste e osservazioni sul luogo. - Il CdP informerà i cittadini dello stato di avanzamento della decisione con gli appositi canali già usati per il progetto o altri decisi autonomamente.

Istanze

No

Petizioni

No

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Soggetti specifici

Non prevista nel bando di riferimento

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Allegati

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 30/01/2020