Regione Emilia-Romagna

Nuovo Patto per la progettazione partecipata: verso una ridefinizione dei Piani di Zona insieme alla cittadinanza

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Certificato

Processo

Stato di avanzamento

Progetto

Natura Processo

Processo certificato non finanziato

Anno della certificazione

2014

Cofinanziamento altri soggetti

Si

Costo complessivo del processo

28.500,00 €

Gestione di Processo

Struttura responsabile del processo

Assessorato ai Servizi Sociali e Sanitari - Ufficio di Piano Unione delle Terre d’Argine; Settore Sociale; Settore Istruzione.

Indirizzo

Corso Alberto Pio, 91, 41012 Carpi

Tavolo di Negoziazione

Il TdN sarà il Tavolo di lavoro già presente allargato a tutti i soggetti rappresentativi del territorio, selezionati in base a criteri di rispondenza ai temi inerenti le finalità della definizione del Nuovo Patto per la progettazione partecipata dei Piani di zona territoriali. Il TdN prevede un curatore del percorso e la presenza di tre facilitatori/tutor per la conduzione dei sottogruppi

Titolari della decisione

Unione delle Terre d'argine

Partecipanti

Gruppi di cittadini (non specificati) / Singoli cittadini / Soggetti privati (non specificati)

Territorio Interessato

Mappa

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Campogalliano / Carpi / Novi Di Modena / Soliera

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

1. Condivisione del percorso - Sostegno ruolo di rappresentanza all’interno della società civile; - Stesura e definizione del Nuovo Patto – premesse per la creazione del Tavolo di Negoziazione; 2. Svolgimento del processo - Allargamento della rappresentanza della società civile quale contributo per la definizione del Nuovo Patto – Creazione del Tavolo di Negoziazione; - Apertura processo; - Chiusura processo; 3. Impatto sul procedimento amministrativo/decisionale - Approvazione del Patto; - Divulgazione del Patto alla cittadinanza.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Numero partecipanti (stimate o effettive)

190

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Altre (Esterni)

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

- Rafforzare la competenza di facilitazione della cabina di regia attraverso l’acquisizione di nuove abilità e strumenti (riconoscere le risorse esistenti, mappare il territorio, coinvolgere rappresentanti della cittadinanza significativi…); - Analizzare criticamente la documentazione amministrativa in uso per la programmazione dei piani di zona; - Ottimizzare l’impiego delle risorse umane ed economiche mappando i progetti rivisitabili e di scarsa utilità (risorse fluttuanti e risorse intoccabili); Sistematizzare i risultati del percorso svolto con i rappresentanti del mondo della scuola nella forma di un toolkit a sostegno del loro ruolo; - Utilizzare il toolkit prodotto all’interno della cabina di regia come strumento operativo per chi svolge un ruolo di rappresentanza; - Invitare i rappresentanti della scuola a far parte della cabina di regia allargata (tavolo di negoziazione) mettendo a frutto l’esperienza maturata dentro al percorso partecipativo dell’anno scolastico 2013-2014; - Invitare interlocutori significativi considerati rappresentanti della società civile per allargare il tavolo di negoziazione affinché essi possano portare il loro contributo nella scelta dei contenuti del patto (in base alle conoscenze e al processo di negoziazione dei soggetti che costituiscono la cabina di regia allargata); - Favorire la partecipazione al processo di soggetti con fragilità riconducibili alla questione di genere, al fenomeno immigratorio, agli effetti della crisi economica, all’appartenenza a forme famigliari diverse da quella tradizionale; - Individuare dei possibili temi da inserire nella futura programmazione dei piani di zona pluriennali e da sviluppare secondo le modalità del Patto; - Favorire lo sviluppo di azioni integrate tra servizi educativi-sociali e del volontariato-terzo settore (ad esempio in merito alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro, forme di solidarietà diffusa, creazione di reti di protezione, integrazione di piattaforme culturali…); - Favorire la diffusione di pratiche elaborative delle politiche sociali che vadano oltre i target tradizionali (includendo la possibile trasformazione dei servizi); - Presentare il Nuovo Patto alla cittadinanza attraverso nuove forme di attivazione di gruppi e reti sociali, dando al contempo visibilità ai piani di zona.

Risultati Attesi

- Approvazione dell’atto amministrativo “Nuovo Patto per la progettazione partecipata” che stabilisce i criteri e le modalità per la programmazione dei Piani di Zona in un’ottica di welfare partecipativo; - Aumento della partecipazione dei cittadini nelle scelte inerenti le politiche per il welfare e la coesione sociale; - Aumento delle competenze nell’ intercettare le fragilità all’interno della società civile; - Maggiore conoscenza dei piani di zona all’interno del territorio (cittadinanza, servizi pubblica amministrazione ed enti gestori); - Consapevolezza del ruolo del rappresentante attraverso l’utilizzo di strumenti concreti (toolkit); - Assunzione di corresponsabilità innanzi alle scelte di allocazione delle risorse economiche dell’amministrazione pubblica.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Indice di partecipazione

20 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Inviti personalizzati per incontri informativi e ricreativi, anche attraverso la Consulta per l’integrazione dei cittadini stranieri e la commissione pari opportunità; - Diffusione di cartoline informative (anche tradotte in lingua) presso nidi e scuole d’infanzia e primarie attraverso i rappresentanti; - Diffusione di poster e volantini tradotti in lingua presso negozi e bar in diversi luoghi del territorio.

Modalità di inclusione

Mappatura soggetti, inclusione secondo le metodologie che si sperimenteranno nell’ambito del percorso Community Lab

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Saranno utilizzati strumenti qualitativi di democrazia deliberativa come, laboratori, interviste, visite di studio

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Saranno utilizzati strumenti qualitativi di democrazia deliberativa come Stima di impatto sociale nel Tdn o Exhibit urbano o road show (assemblea cittadina, esposizioni di elaborati in spazi pubblici) negli incontri aperti

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Pagine dedicate nel sito dell’Unione Terre d’Argine. Sarà richiesta inoltre l’attivazione di un corso nel portale Self della Regione Emilia Romagna nella sezione Cittadini/internauti a cui potranno accedere tutti coloro che avranno preso parte al processo e chi interessato. Questo spazio in particolare sarà redatto e curato anche da componenti del TdN. Tutti i contributi raccolti nel corso del processo saranno condivisi nella piattaforma e resi pubblici nel sito dell’Unione Terre d’Argine e attraverso ogni altro strumento ritenuto valido dal TdN.

Sintesi della valutazione regionale

Progetto certificato dal Tecnico di garanzia ai sensi dell’art. 8 lettera b) della LR n. 3/2010

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Unione di Comuni

Percentuale Cofinanziamento

30%

Premialità Tecniche

Settore

Politiche per le pari opportunità di genere e il contrasto ad ogni forma di discriminazione

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

Le modalità di monitoraggio e controllo saranno definite all’interno del Nuovo Patto con sezione dedicata. L’ufficio di Piano avrà il compito di farsi da garante rispetto a quanto definito coadiuvato dal Consiglio dell’Unione. I componenti del Tavolo di Negoziazione, a loro volta, saranno considerati soggetti esercitanti una funzione di controllo in rappresentanza della cittadinanza.

Istanze

No

Petizioni

No

Altre manifestazioni di interesse

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Soggetti specifici

Non prevista nel bando di riferimento

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 31/01/2020