Regione Emilia-Romagna

EDUs Loci Per una governance partecipativa del patrimonio educante tra luoghi, saperi e aspirazioni

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2018

Anno Finanziamento

2018

Importo finanziato dal Bando

10.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

Si

Costo complessivo del processo

19.896,00 €

Anno di avvio

Anno di chiusura

2019

Data inizio del processo

13/12/2018

Data fine del processo

02/08/2019

Durata (mesi)

8

Gestione di Processo

Comitato di Garanzia locale - Funzioni assegnate

Il Comitato di Garanzia ha lo scopo di "verificare il rispetto dei tempi, delle azioni previste, dell'applicazione del metodo e il rispetto del principio d'imparzialità dei conduttori e con funzioni di monitoraggio dell'esito del processo". Le modalità di costituzione sono: - 2 soggetti nominati dal Consiglio Comunale (1 maggioranza, 1 minoranza) - 1 soggetto nominato dal Tavolo di Negoziazione Il Comitato di Garanzia è istituito fin dall'inizio del processo, opera attraverso: - Incontri propri di coordinamento - audizioni dal/al Tavolo di Negoziazione - audizioni dal/allo staff di progetto - partecipazione in qualità di uditore alle attività del processo partecipativo - elaborazione del questionario di valutazione da sottoporre ai partecipanti (ex ante, in itinere, ex post) - presentazione pubblica degli esiti della valutazione

Struttura responsabile del processo

Assessore con delega a Servizi scolastici ed educativi, Qualità ambientale, Sviluppo sostenibile e innovazione, Politiche per l'inclusione, Politiche europee e accesso ai fondi UE

Indirizzo

Piazza Ganganelli, 1, Santarcangelo di Romagna, RN, Italia

Tavolo di Negoziazione

L'Istituzione del TdN inizia dalla convocazione - con lettera nominale/fax/mail a cura della segreteria organizzativa - di soggetto richiedente/decisore, partner, responsabile del progetto, soggetti che hanno sottoscritto l'accordo, realtà organizzate del mondo educativo, curatore del percorso (nucleo di partenza del TdN). L'incontro è "preliminare" all'avvio del processo e ha l'obiettivo di condividere la mappa delle risorse educative del territorio,la modalità di selezione dei partecipanti al TdN, le regole del TdN, gli indicatori di monitoraggio del percorso. Dopo l'incontro preliminare, i successivi incontri del TdN si svolgeranno al termine dei momenti pubblici di confronto con la cittadinanza e avranno l'obiettivo di definire, approfondire, valutare, selezionare. Il TdN dovrà accordarsi sulla visione di Comunità Educante. Nelle prime sedute (fase di condivisone del percorso) il TdN definisce e condivide le questioni in gioco (quali valori ispirano l'idea di Comunità educante ‘ Quali sono le risorse educative ‘ Quali relazioni ‘), il programma dettagliato del processo, le diverse forme di coinvolgimento della cittadinanza. Nelle sedute successive (fase di svolgimento) il TdN entra nel merito delle questioni. Nell'ultima seduta il TdN definisce i contenuti specifici del DocPP. La composizione del TdN si basa sulla mappa delle risorse educative condivisa in bozza in occasione dell'incontro preliminare. La mappa è pubblica e rimane esposta per integrazioni. Con apposita lettera nominale si invitano quanti elencati nella mappa ad aderire. I soggetti che esprimono la propria intenzione ad esser parte del TdN devono compilare una manifestazione di interesse indicandola risorse educativa di cui sono portatori. La composizione del TdN è poi resa pubblica e lasciata "aperta" alla possibilità di nuove adesioni durante la fase di apertura del percorso. Gli incontri del TdN hanno una loro specifica organizzazione. Il responsabile del progetto presenta l'odg e i tempi a disposizione, ricorda le regole del TdN. Il facilitatore conduce il confronto. Ogni incontro è caratterizzato da domande guida. Di ogni incontro è tenuto un registro presenze. Al termine dell'incontro sarà valutato insieme ai partecipanti l'indice di rappresentatività della discussione. Sarà cura del facilitatore fare una sintesi delle convergenze e delle divergenze. Gli incontri sono calendarizzati. Prima di ogni attività, documenti utili ai partecipanti saranno pubblicati on line. Una e-mail avvertirà i partecipanti dell'avvenuta pubblicazione così come il promemoria su data, luogo e odg.Di ogni incontro è redatto un report. I report degli incontri (confermati dai partecipanti e pubblicati on-line) confluiscono nel DocPP. Il curatore del percorso compone il DocPP privilegiando sintesi e infografiche. Il DocPP sarà sottoposto alla verifica del TdN, il quale - in occasione della sua ultima seduta - procederà alla sua approvazione e sottoscrizione.

Soggetto beneficiario dei contributi

Comune di Santarcangelo Di Romagna

Titolari della decisione

Comune di Santarcangelo Di Romagna

Soggetti esterni

Associazione Professionale Principi Attivi / Comune di Poggio Torriana / Fo.Cu.S. Fondazione Culture Santarcangelo / Unione di Comuni Valmarecchia

Partecipanti

A.S.D. AG23 / A.S.D. ATLETICO SANTARCANGELO / Associazione culturale Chiocciola la casa del nomade / Coop. soc. Il Millepiedi / Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

archive/comune_santarcangelodiromagna.jpg
Santarcangelo Di Romagna

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Condivisione del percorso (Dicembre - Gennaio 2018/19) Descrizione - Impostazione metodologica e coordinamento interno. - Promozione del progetto e sollecitazione delle realtà locali. - Costituzione del primo nucleo del TdN e definizione delle regole di funzionamento. - Programmazione operativa del processo partecipativo. - Attivazione strumenti di comunicazione. - Lancio della call for poster Obiettivi e Risultati Strumenti di comunicazione (informazione/promozione) Svolgimento del percorso (Febbraio - Maggio 2019) Apertura del processo Descrizione - Coinvolgimento della comunità attraverso interviste e focus group. - Costituzione definitiva del TdN. - Composizione della Mappa delle risorse educative Obiettivi e Risultati Mappa delle risorse educative del territorio(conoscenza) Sviluppo del processo Descrizione - Workshop di sviluppo della discussione. - Eventi partecipativi (passeggiate esperienziale) - Laboratorio Consiglio dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze. Obiettivi e Risultati Album delle figure educative (ri-conoscenza) Chiusura del processo - Condivisione della proposta di modello collaborativo per la CET del TdN. - Redazione definitiva del Documento di proposta partecipata. - Organizzazione evento conclusivo (modello CET e brand EDUs LOCI) Obiettivi e Risultati Documento di proposta partecipata (evidenza) Impatto sul procedimento(Maggio-Giugno 2019) - Confronto preliminare con il soggetto decisore. - Attivazione strumenti di comunicazione per il monitoraggio. - Deliberazione dell'Ente decisore e avvio fase attuativa Obiettivi e Risultati CET e brand EDUs Loci(sviluppo) Monitoraggioe Controllo(Settembre 2019 - Settembre 2020 - Presentazione delle decisioni assunte. - Aggiornamento sugli step decisionali/attuativi - Valutazione dell'impatto sociale prodotto Obiettivi e Risultati Valore Aggiunto Sociale(valutazione)

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

No

Numero partecipanti (stimate o effettive)

92

Presenza femminile rilevata

Si

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Nessuna prevalenza

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Si

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Esperti della specifica materia trattata (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

Logical Framework (Quadro Logico) / Focus Group / Interviste e questionari strutturati / Value proposition design / SROI (Social Return on investiment)

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Obiettivi generali - Innovare e rigenerare l'idea di Comunità Educante Territoriale, promuovendo l'ingaggio della comunità per una collaborazione attiva del patrimonio locale di luoghi e saperi. - Organizzare e potenziare in modo sinergico l’offerta formativa di comunità, creando sinergie (evitando sovrapposizioni) tra le diverse opportunità di conoscenza, riflessione, confronto, ricerca, sperimentazione promosse dal/nel territorio. - Promuovere il brand (identità) di "Comunità Educante Territoriale", rilanciando l'affiliazione degli altri comuni dell'Unione Valmarecchia. Obiettivo specifico - Attivare la Comunità nel suo ruolo Educante, condividendo le modalità di collaborazione più efficaci per migliorare (nel breve periodo) e accrescere (medio periodo) le opportunità di conoscenza, riflessione, confronto, ricerca, sperimentazione che il territorio può offrire (beneficiari diretti: bambini 0-6 anni - beneficiari indiretti: insegnanti, genitori, educatori, operatori sociali, operatori culturali)

Risultati Attesi

Risultato generale - Definizione del modello collaborativo di co-gestione del patrimonio(materiale/immateriale) della Comunità Educante Territoriale Risultati specifici - Elaborazione della Mappa delle risorse educative del territorio - Composizione dell'Album delle figure educative(ruoli e relazioni possibili) - Attivazione dell'Ecosistema narrativo funzionale al lancio del brand EDUs Loci - Definizione degli indicatori di Valore Aggiunto Sociale (metodologia SROI) Ricadute - Valorizzazione degli spazi urbani pubblici e ad uso pubblico come dispositivo pedagogico - Promozione della pedagogia del bene comune

Risultati conseguiti

Il percorso partecipativo consegna una rinnovata idea di comunità educante, animata dalla partecipazione di tutti, capace di stimolare una riflessione collettiva sui temi cruciali dello stare assieme e di generare un nuovo modo di vivere gli spazi e le relazioni. Una comunità educante che supera i confini di scuola e famiglia entro i quali viene troppo spesso ricondotta per divenire luogo di crescita per tutti: spazio della partecipazione e della cultura diffusa che permette di generare una nuova idea di città animata da valori condivisi, che supera i limiti di spazio pubblico e privato. C’è stato un miglioramento dei rapporti con i cittadini, che sentendosi riconosciuti e coinvolti, sentendosi attori sociali, hanno condiviso idee, proposte e valori sperimentando che il loro originale contributo veniva messo al servizio della comunità per fini costruttivi. Il processo partecipativo ha permesso ai cittadini di incrementare il senso di appartenenza alla comunità e il senso di responsabilità, le differenze sono state messe in dialogo, generando una pluralità di soluzioni possibili.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Indice di partecipazione

27 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Principali attori organizzati già coinvolti Che hanno già sottoscritto l'Accordo formale Si tratta di realtà che rappresentano le principali risorse educative del territorio Principali attori organizzati da coinvolgere Che non hanno ancora sottoscritto l'Accordo formale Istituzioni culturali Direzione didattica 1° circolo - Scuole dell'Infanzia: "Il Drago", "Il Flora", "La Margherita", "Il Giardino Incantato" - Scuole Primarie: "M. Pascucci", "L. Ricci", "M. Della Pasqua" Direzione didattica 2°circolo - Scuole dell"Infanzia: "Biancaneve", "Peter Pan", "Sant'Agata Canonica", "Pollicino" - Scuole Primarie: "M. Moretti", "Giovanni XXIII", "F.lli Cervi", "Intercomunale Camerano" - Scuole dell"Infanzia private convenzionate con il Comune Scuole Secondarie 1° grado - "T.Franchini" sede centrale e succursale - "N.Pazzini" Istituto Comprensivo Per sollecitare e stimolare il coinvolgimento dei diversi soggetti, organizzati e non, saranno utilizzati strumenti di comunicazione integrati tra loro: - Comunicazioni porta a porta (lettera a tutti i cittadini). - Comunicazioni mirate (lettera dedicata a realtà organizzate) - Pieghevoli/Locandine/Manifesti presso le bacheche di zona e punti di incontro - Comunicati stampa. - News, post, feed sulle pagine web dedicate. - Ascolto attivo e interviste volanti in strada. I suddetti strumenti "mediati" saranno integrati con alcune attività "interattive" realizzate in collaborazione con i soggetti aderenti e con quanti progressivamente manifestano l'interesse ad essere parte del Tavolo di Negoziazione. Altri attori organizzati ancora da coinvolgere e importanti nel raggiungimento degli obiettivi preposti sono gli enti del terzo settore che condividono nel proprio statuto i fini educativi e formativi verso la comunità (dai più piccoli ai più grandi). Tali realtà sono facilmente raggiungibili attraverso il contatto mail e i canali offerti in generale dal web. Sarà lanciata nella fase preliminare all'avvio del processo una call for poster: si tratta di una chiamata pubblica per sollecitare la comunità ad interrogarsi sul proprio essere risorsa educativa del territorio. Chi è interessato a partecipare dovrà sottoscrivere una apposita scheda specificando le proprie generalità oltre alla risorsa educativa di cui sente di essere portatore. Particolare attenzione sarà dedicata al coinvolgimento di persone che esprimono particolari esigenze nella fruizione dei luoghi come dispositivi pedagogici, e di persone che sono risorse "dormienti", ad oggi non attive per diversi motivi (es. anziani, gli stranieri, i giovani che non hanno canali comunicativi forti con il Comune).Per la sollecitazione e inclusione di queste persone si prevede: - l'attivazione dei servizi socio-sanitari-educativi per una comunicazione "a persona", - l' "andare incontro" entrando in quei luoghi "protetti" che oggi accolgono soggetti con diverse abilità o diverse fragilità, ascoltando/interagendo "in sede" per facilitare l'attivazione dello scambio.

Modalità di inclusione

Immediatamente dopo l'avvio del processo, per favorire l'inclusione, si propone la programmazione di incontri preliminari del tavolo di negoziazione e incontri di apprendimento/confronto collettivo aperto a tutti nell'ambito del quale sperimentare strumenti e metodi adatti a favorire il dialogo, lo scambio di informazioni e la formulazione di idee. Lo strumento che guiderà l'impostazione del confronto strutturato con il TdN e la comunità è la mappa delle risorse educative. La mappa in bozza sarà basata sulle informazioni dell'Amministrazione ed è integrata con le informazioni fornite dai cittadini, attraverso l'ascolto attivo sul/del territorio (interviste in strada) e la call for poster. La mappa sarà pubblicata sul web per raccogliere le ultime integrazioni e suggerimenti dai cittadini. Una volta definita la mappa, i soggetti non ancora coinvolti saranno tempestivamente sollecitati. In considerazione del diverso grado di attenzione sarà adottato un approccio integrato: - Interviste in profondità a testimoni privilegiati - per raccogliere ed elaborare le differenti posizioni degli attori istituzionali e non, oltre a costruire una base di conoscenza condivisa. - Interviste a gruppi di attenzione (Focus group per target) - per comporre il confronto tra più interlocutori considerando il loro differente profilo. È importante operare dei raggruppamenti per interesse accumunati dalle stesse modalità comunicative. - Passeggiata esperienziale - per fare esperienza diretta dei luoghi che sono possono essere dispositivo pedagogico con lo scopo di far emergere prospettive inedite. - Laboratorio - per comporre il punto di vista del Consiglio dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze. - Workshop - per lo sviluppo del dibattito. E' il momento cardine del processo e saranno caratterizzati da: -introduzione al tema in discussione, -domande guida di supporto e gestione della discussione, -confronto e dibattito (condotto da uno o più facilitatori), -sintesi delle convergenze e divergenze. Per una migliore gestione logistica degli incontri, a cittadini interessati a partecipare è richiesta un'iscrizione preventiva attraverso la sottoscrizione di una scheda scaricabile anche da web. Gli strumenti quali-quantitativa di democrazia deliberativa (sondaggi/call, interviste, focus group, passeggiate esperienziali, workshop, laboratori) sono i appropriati all'oggetto in discussione. Gli incontri si svolgeranno in spazi facilmente accessibili. I momenti di maggiore interazione e socializzazione saranno organizzati itineranti sul territorio per favorire l'inclusione delle comunità più distanti dal centro. Sarà privilegiato il tardo pomeriggio-sera nei giorni infrasettimanali, la mattina-pomeriggio nel fine settimana. Il calendario degli incontri, i contenuti in discussone e gli esiti progressivi del percorso saranno tempestivamente resi pubblici (on line e off line).

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Nella fase di apertura sono utilizzati strumenti quantitativi e qualitativi di democrazia deliberativa: Sondaggi (call for poster), Interviste, Focus group.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Nella fase di chiusura sono utilizzati esclusivamente strumenti qualitativi di democrazia deliberativa: Workshop, Value Proposition Design, Assemblee

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Le principali indicazioni contenute nel Documento di Proposta Partecipata saranno diffuse in occasione delle principali iniziative pubbliche in calendario nel territorio (manifesti, flyer, newsletter). - Il Documento di Proposta Partecipata sarà consultabile negli spazi off line e on line istituzionali, nei siti delle realtà organizzate coinvolte, sarà inviato via mail a tutti i partecipanti, sarà pubblicato sul giornalino comunale (distribuito a tutte le famiglie). - Saranno diffuse tramite i canali di comunicazione sopracitati le posizioni espresse dalla Giunta/Consiglio sulle indicazioni emerse dal Documento di proposta partecipata. - Un evento dedicato sancirà l'avvio del processo di attuazione delle proposte del Documento di Proposta Partecipata accolte nelle decisioni (CET e brand EDUsLOCI). - Un cartello-logo identificativo sarà posto nei luoghi "partecipanti" alla CET (spazi urbani che sono anche dispositivo pedagogico).

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1763/2018

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti

Percentuale Cofinanziamento

49,74%

Premialità Tecniche

Settore

Modelli collaborativi per lo sviluppo sostenibile e per la progettazione e riqualificazione di spazi urbani pubblici o privati ad uso pubblico, anche improntati alla cooperazione e co-gestione dei beni comuni urbani

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

Incontro di coordinamento e aggiornamento proposti dal responsabile del progetto al Tavolo di negoziazione per condividere il timing della decisione (dal Documento di proposta partecipata all'attuazione del modello collaborativo per la CET). - Presentazione dalla CET a tutti i Comuni dell'Unione della Valmarecchia per sollecitare l'adesione formale ed estendere il raggio d'azione. - Informativa ai componenti del TdN/attori organizzati/comunità sui momenti di dibattito (interni ed esterni all'Amministrazione) dedicati alla CET - Pubblicazione dei documenti che testimoniano le decisioni assunte (atti di Giunta/Consiglio) e/o il suo avvicendarsi verso l'attuazione (adesione allargata alla CET da parte delle "risorse educative") evidenziando con un testo di accompagnamento in che modo i contributi sono stati considerati nelle scelte dell'Amministrazione e condivisi con gli attori del territorio interessati al tema. - Aggiornamento del sito web (sezione news dedicata agli sviluppi della decisione). - Manifesti rappresentativi degli step di avanzamento della decisione (work in progress) - Newsletter periodica di accompagnamento all'attuazione delle proposte - Presentazione pubblica (periodica, 1 volta all'anno) del monitoraggio qualitativo: le decisioni sono state assunte’ Si/No. Le proposte sono state accolte’ Si/No/Perché. Il programma (insieme di attività, interventi, progetti proposti) è stato attuato’ Si/No. Qual è l'Impatto sociale che si sta generando rispetto all'idea di Comunità Educante’ (SROI Social Return On Investiment’). ‘Nella metodologia SROI il monitoraggio è fatto solo outcome delle proposte attuate: significa non solo monitorare gli output (fatto/non fatto) ma valutare l'impatto sui beneficiari, chiedendosi se... "La Comunità Educante per come l'abbiamo intesa e attuata attraverso il modello collaborativo ideato contribuisce davvero a renderci più consapevoli, competenti, solidali, etici, partecipativi, democratici, ecc...’" Il monitoraggio (e lo SROI) è sviluppato dal Tavolo di Negoziazione. Il monitoraggio del processo decisionale è attuato dal Comitato di Garanzia

Istanze

Si

Petizioni

No

Altre manifestazioni di interesse

Si

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Soggetti specifici

Non prevista nel bando di riferimento

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Allegati

01 - Scheda progetto

scheda_progetto_santarcangelodiromagna_edusloci.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

comune santarcangelo 2018 docpp.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

comune santarcangelo relazione finale.pdf

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 24/05/2021