Regione Emilia-Romagna

MOBILITIAMO

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2018

Anno Finanziamento

2018

Importo finanziato dal Bando

15.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

No

Costo complessivo del processo

15.000,00 €

Anno di avvio

Anno di chiusura

2019

Data inizio del processo

11/01/2019

Data fine del processo

02/08/2019

Durata (mesi)

7

Gestione di Processo

Struttura responsabile del processo

RicercAzione Società cooperativa sociale arl

Indirizzo

Piazza del Popolo, 31, 48018, Faenza

Tavolo di Negoziazione

La realizzazione del processo prevede la creazione di un Tavolo di Negoziazione. Per la sua costituzione si intende innanzi tutto coinvolgere i firmatari dell ‘accordo formale. Il primo incontro, convocato dal responsabile del percorso, sarà ‘preliminare ‘ all ‘avvio del processo e ha l ‘obiettivo di condividere: la modalità di selezione dei partecipanti al TdN, oltre ovviamente i firmatari dell ‘Accordo formale; il funzionamento del TdN (calendario incontri, suddivisione compiti, ‘) modalità di realizzazione del monitoraggio e programmazione attività. Dopo l ‘incontro preliminare, i successivi incontri del TdN si svolgeranno, con cadenza regolare durante lo svolgimento del processo partecipativo, anche per individuare, definire, approfondire, valutare la partecipazione di nuovi soggetti anche sulla base delle modalità con cui i partecipanti si faranno portavoce sul territorio dell ‘andamento del percorso e degli strumenti che utilizzeranno per cogliere feed back dal territorio sulle proposte. Il ruolo principale del TdN resta quello di trovare accordi sulle proposte in merito alla mobilità verso le aree artigianali e industriali e i partecipanti al TdN sono invitati a definire i contenuti del documento di proposta partecipata. Il TdN sarà per questo il luogo di mediazione degli scenari emergenti, con l ‘obiettivo di fare sintesi ed elaborare una proposta condivisa mediando gli eventuali conflitti. Lo scenario condiviso sarà l ‘oggetto della terza fase del processo partecipativo, ovvero quella del confronto creativo; se condiviso verrà adottato dal DocPP. Il TdN prevede un curatore del percorso che avrà cura di convocarlo nelle modalità che si definiranno (mail, telefono, ‘. ) sulla base del calendario definito, di monitorare le presenze, di condurre gli incontri svolgendo il ruolo di facilitatore nello svolgimento degli incontri e mediatore nelle situazioni discordanti e inconciliabili. Il lavoro del TdN sarà pianificato e condotto attraverso materiali preparatori; per ogni incontro verrà realizzato un report che dovrà essere condiviso dai partecipanti; in questo modo i report potranno comporre il DocPP che il curatore del percorso avrà cura di redigere privilegiando, nella stesura, una modalità che ne faciliti la lettura e la comprensione (ad esempio utilizzando elementi grafici) nonché le logiche delle discussioni. Una volta redatto il DocPP sarà sottoposto alla verifica del Tavolo di Negoziazione, il quale, in occasione della sua ultima seduta, procederà alla sua approvazione e sottoscrizione. In seguito il DocPP sarà presentato all'Unione della Romagna Faentina, quale ente titolare della decisione e reso pubblico.

Soggetto beneficiario dei contributi

Cooperativa sociale RicercAzione

Titolari della decisione

Unione della Romagna Faentina

Soggetti esterni

Cooperativa sociale LIBRA / Inpiazza soc.coop. / Tavolo degli imprenditori

Partecipanti

Anfass / Singoli cittadini

Territorio Interessato

Mappa

archive/unione_romagna_faentina.jpg
Brisighella / Casola Valsenio / Castel Bolognese / Faenza / Riolo Terme / Solarolo

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tematica specifica

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

Design del processo partecipativo

Il processo partecipativo prevede tre macro-fasi di realizzazione: 1.Attività propedeutica; 2.Definizione scenari attuali e co-costruzione scenari futuri; 3.Confronto creativo Attività propedeutica ‘ gennaio Questa fase prevede: l’attivazione del gruppo di progetto; la costituzione del gruppo di progetto del TdN; la pianificazione e programmazione operativa del processo partecipativo; la progettazione degli strumenti operativi per la realizzazione delle fasi successivi (ad esempio questionario); lancio del processo partecipativo; Definizione scenari attuali e co-costruzione scenari futuri ‘ da febbraio a aprile Questa fase costituisce il cuore del processo partecipativo e prevede l’informazione, la consultazione e il coinvolgimento dei destinatari nella definizione degli scenari attuali e la co-costruzione di quelli futuri. Le azioni prevedono: rilevazione degli spostamenti casa-lavoro (febbraio): la rilevazione degli spostamenti casa-lavoro consente una individuazione puntuale dello scenario attuale coinvolgendo i cittadini del territorio dell’URF. I questionari saranno somministrati via web e la compilazione sarà promossa e sollecitata nelle modalità previste dalle attività di comunicazione come precedentemente illustrato e dai partner del progetto. I questionari saranno poi elaborati e forniranno elementi fondamentali per la definizione dello scenario attuale; creazione e animazioni hot spot (marzo ‘ aprile): gli hot spot sono luoghi che offrono la possibilità di acquisire informazioni, raccoglierne (somministrando il questionario) e sensibilizzare chi accede al processo partecipativo in atto, alle sue tempistiche e modalità di partecipazione. Gli hot spot si basano su un libero accesso nei luoghi dove sono posizionati; per ogni hot spot creato (6 nei territori e 4 nelle imprese) è previsto un momento di animazione funzionale a promuovere il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori e lavoratrici al progetto; focus group con gli stakeholder strategici (marzo - aprile): associazioni di categoria, imprese, associazioni di volontariato. Il punto di partenza sarà costituito dalla analisi dello studio sugli spostamenti casa lavoro che contribuiranno alla definizione dello scenario attuale; i focus group saranno realizzati con la tecnica del Future Lab ‘‘; Confronto creativo ‘ maggio - giugno L’ultima fase del processo partecipativo consiste in azioni di confronto sulle proposte degli scenari futuri emersi nella fase precedente. Sono previste 3 azioni sul territorio complessivo dell'Unione di confronto andando a definire i territori dell’URF in cui realizzarli; saranno momenti aperti ai cittadini in cui il confronto avverrà sugli scenari futuri e su possibili proposte. Saranno realizzati attraverso la metodologia del world cafè. Il World cafè è una metodologia che si ispira ai vecchi caffè per creare un ambiente di lavoro che invita i partecipanti ad una discussione libera ed appassionata; la sua particolarità è quella di stimolare discussioni autogestite dai partecipanti all’interno di un quadro comune e sotto la guida di alcune domande di riferimento. Al termine delle azioni di confronto sul territorio il TdN elaborerà il DocPP che sarà poi ufficialmente presentato alla URF.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Strumenti digitali utilizzati

Pagina Facebook per raccolta opinioni

Numero partecipanti (stimate o effettive)

1200

Presenza femminile rilevata

Si

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Nessuna prevalenza

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Si

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Esperti della specifica materia trattata (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

Future Lab / Focus Group / World Cafè

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Con la presente proposta RicercAzione intende: proporre, attraverso un percorso partecipativo, all’URF un piano di interventi e azioni mirate a supportare, favorire e promuovere una mobilità rispettosa dell’ambiente e della salute nei percorsi di l raggiungimento delle aree artigianali e industriali anche attraverso la riduzione utilizzo dell’automobile e l’incremento dell’utilizzo mezzi pubblici, sharing fra lavoratori, utilizzo di biciclette. In particolare, si intende: -valorizzare la partecipazione della comunità in tutto il territorio dell’URF; -diffondere in maniera capillare i temi oggetto del percorso partecipato attraverso una efficace comunicazione diretta e indiretta, attenta a non penalizzare le fasce più fragili della popolazione -sollecitare valutazioni da diverse prospettive e produrre idee rispetto alle problematiche oggetto del processo e possibili strategia di risposta; -coinvolgere cittadini e stakeholder strategici nel percorso partecipativo per la definizione di scenari attuali e la co-costruzione di scenari futuri; -promuovere una maggiore consapevolezza e informazione sui temi della mobilità sostenibile nei cittadini; -avviare un confronto con le imprese artigianali e industriali del territorio sui temi della mobilità sostenibile anche in un’ottica di responsabilità sociale di impresa; -avviare un dialogo con le associazioni del territorio sui bisogni di mobilità di persone con disabilità; -effettuare una rilevazione sugli spostamenti casa-lavoro nel territorio dell’URF; -realizzare interventi e azioni di animazione e coinvolgimento dei cittadini sul territorio dell’URF di confronto sulle proposte future da presentare -diffondere e condividere le metodologie e i risultati del percorso.

Risultati Attesi

La formulazione di un documento di proposte di interventi nell’ambito della mobilità sostenibile negli spostamenti verso le aree artigianali e industriali. I risultati che ci si attende dal processo partecipativo sono riferibili a diversi livelli: Rispetto alle attività da realizzare: 1 focus group con associazioni di categoria 1 focus group con associazioni disabili 2 focus group con le imprese di due aree artigianali e industriali individuate come sperimentali 4 animazioni degli hot spot rivolti ai lavoratori e lavoratrici da realizzare in via sperimentale all’interno di 4 aziende 6 animazioni degli hot spot rivolti ai cittadini da realizzare in un luogo pubblico di ogni Comune dell’Unione 1 rilevazione degli spostamenti casa lavoro, costruzione data base e elaborazione dati 3 azioni di confronto pubbliche sulle proposte di azioni e intervento da presentare all’URF 1 stesura di un piano di comunicazione del processo partecipativo Rispetto al coinvolgimento: 1 focus group con il Tavolo degli imprenditori: almeno 8 partecipanti 1 focus group con associazioni disabili: almeno 6 partecipanti 2 focus group con le imprese di due aree artigianali e industriali individuate come sperimentali: almeno 15 partecipanti 4 animazioni degli hot spot rivolti ai lavoratori e lavoratrici da realizzare in via sperimentale all’interno di 4 aziende: almeno 100 contatti/partecipanti 6 animazioni degli hot spot rivolti ai cittadini da realizzare in un luogo pubblico di ogni Comune dell’Unione: almeno 450 contati/partecipanti 1 rilevazione degli spostamenti casa lavoro, costruzione data base e elaborazione dati: almeno 600 questionari 3 azioni di confronto pubbliche sulle proposte di azioni e intervento da presentare all’URF: almeno 80 partecipanti Destinatari comunicazione - coinvolgimento non quantificabile attraverso i social - Rispetto ai prodotti: Logo e linea grafica percorso partecipativo Materiali cartacei e totem informativi per hot spot Documenti sugli esiti degli incontri sia del Tavolo di negoziazione sia dei focus group Monitoraggio andamento hot spot Analisi statistica spostamenti casa lavoro Documento di proposta partecipata Rispetto all’impatto: Mobilità negli spostamenti casa-lavoro per le aree artigianali e industriali più rispettosa dell’ambiente e della salute; Riduzione dell’utilizzo dell’auto privata come singolo passeggero/conducente grazie alle soluzioni alternative emerse dal percorso partecipativo; Inserimento da parte delle imprese della mobilità sostenibile nelle proprie politiche di rsi; maggiore autonomia per i lavoratori e le lavoratrici con disabilità nel raggiungimento delle aree artigianali e industriali quale luogo di lavoro; un maggior coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte della propria comunità.

Risultati conseguiti

Il progetto Mobilitiamo ha consentito di diffondere e promuovere il tema della mobilità sostenibile nel territorio, questo sia in riferimento all’oggetto specifico del processo partecipativo – spostamento casa lavoro – sia in generale rispetto alla mobilità cittadina, accrescendo la consapevolezza delle questioni che la mobilità in un territorio comporta e del ruolo che ognuno può giocare. Una delle criticità principali su cui è accresciuta la consapevolezza riguarda il piano culturale e la scarsa conoscenza delle opportunità, delle alternative e delle soluzioni. Il principale impatto riguarda proprio la maggiore sensibilità che si manifesta anche nel volere mantenere alta l’attenzione su questo tema sia da parte dei cittadini sia da parte delle imprese attraverso l’adesione e partecipazione ad altri proposte sul tema della mobilità presenti nel territorio. Un altro aspetto importante riguarda la volontà di continuare il confronto su questo tema attraverso modalità che si fondano sul coinvolgimento e la partecipazione.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Indice di partecipazione

30 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Soggetto richiedente: RicercAzione società cooperativa sociale arl Saranno coinvolte nel processo partecipativo gli attori organizzati sottoscrittori dell'Accordo formale: 1)soggetto titolare della decisione: Unione della Romagna Faentina; 2)le associazioni di categoria attraverso il Tavolo degli imprenditori che possono esprimere una voce importante e contribuire al coinvolgimento delle proprie associate e dei loro lavoratori e delle lavoratrici residenti nel territorio dell ‘URF. Il Tavolo degli imprenditori agisce a livello territoriale ed è composto dalle associazioni di categoria: Coldiretti, Cia, Legacoop Romagna, Confcooperative Ravenna ‘ Rimini, Confartigianto, Confcommercio, Confindustria Romagna, Confimi, CNA, Confesercenti. 3)le associazioni che si occupano di disabilità: il ruolo delle associazioni di volontariato è in questo caso particolarmente significativo perché consente di coinvolgere una fascia di popolazione con bisogni specifici e particolari, portando attenzione alle differenze di abilità e consentendo di ragionare di mobilità in maniera inclusiva e di mobilità veramente sostenibile per tutti; 4)gli organismi consultivi di quartiere del Comune di Faenza: quartiere Borgo, quartiere Centro Nord, quartiere Centro Sud, quartiere Granarolo, quartiere Reda. Tali organismi sono realtà già sensibili ai temi della mobilità che affrontano regolarmente negli incontri con i cittadini e costituiscono interlocutori fondamentali per promuovere il coinvolgimento della cittadinanza. Si intende inoltre coinvolgere altre realtà sociali del territorio durante la realizzazione del processo che potranno avere funzioni di contatto, coinvolgimento e inclusione di partecipanti: 1)le imprese con particolare attenzione a quelle che operano nelle aree artigianali e industriali; 2)associazioni impegnate sui temi della sostenibilità ambientale; 3)associazioni impegnate sui temi della partecipazione; 4)consulta dei cittadini stranieri; 5)gruppi di vicinato; Si intende inoltre coinvolgere attori non organizzati da sollecitare e coinvolgere con minor immediatezza per difficoltà logistiche, diversità di lingua, cultura, non esperienza alla partecipazione. Per queste categorie si utilizzeranno specifici accorgimenti nell ‘organizzazione delle attività di partecipazione (ad esempio, orari per facilitare la conciliazione fra lavoro e famiglia, assenza di barriere architettoniche, ecc ‘). Il coinvolgimento e l ‘attivazione dei contatti di queste realtà sarà fondamentale per la promozione del processo partecipato e per una proposta che tenga in considerazione i numerosi bisogni, necessità e punti di vista sul tema della mobilità. Si presterà particolare attenzione all ‘ascolto e alla comprensione dei soggetti che hanno più difficoltà a lasciarsi coinvolgere nei momenti di partecipazione e che nutrono in essi scarsa fiducia condividendo gli elementi che caratterizzano i processi partecipativi.

Modalità di inclusione

Si intende coinvolgere nel processo anche eventuali nuovi soggetti che sorgono dopo l ‘avvio del processo. Per questo, sarà fondamentale mappare nella maniera più esaustiva possibile, anche grazie alla collaborazione con i soggetti sottoscrittori dell'Accordo Formale, i portatori di interesse per individuare in modo mirato quali ulteriori soggetti coinvolgere dopo l ‘avvio del processo. Per la realizzazione della mappatura, si intende procedere per step in cui ad una fase di stesura (attraverso i materiali e la documentazione già esistente ed eventualmente confronti informali ed esplorativi) segue quella di confronto con il Tavolo di negoziazione in cui la mappatura realizzata può essere verificata e arricchita. La fase di verifica verrà realizzata durante tutto lo svolgimento del processo, proprio perché data la dinamicità dei territori potrebbero ‘ anche ad hoc ‘ costituirsi soggetti da coinvolgere nel progetto. Nel caso in cui si evidenzino soggetti che non sono stati sollecitati verranno contattati e coinvolti in maniera mirata nel progetto. Le attività di comunicazione renderanno visibile il progetto e fornirà tutte le informazioni e gli elementi per avvicinare il progetto, i suoi referenti e inserirsi attivamente nelle attività di partecipazione e coinvolgimento previste. meno dei cittadini di origine straniera, sarà sollecitato l ‘intervento di un mediatore culturale. Il processo partecipativo si basa comunque sulla apertura e la possibilità di accedere di tutti coloro che ne manifestino l ‘interesse, sia come soggetti organizzati non inclusi nella fase iniziale, sia come soggetti organizzati nati dopo l ‘avvio del processo sia come singoli cittadini. Sarà fondamentale garantire a tutti la possibilità di partecipare al processo, per questo è stato pensato per facilitare la partecipazione anche dei soggetti che possono avere difficoltà ad accedere ai momenti previsti per ‘barriere ‘ linguistiche, digitali, architettoniche, legate alla disponibilità di tempo ad esempio per esigenze di conciliazione fra lavoro e famiglia. Le opportunità di partecipazione sono state pensate diversificandole in modo da consentire a tutti almeno un ‘opportunità di acceso.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Si definiranno gli strumenti DDDP specifici da utilizzare per gli incontri pubblici di discussione organizzata, la proposta è quella di utilizzare strumenti di partecipazione con tecniche codificate ma adattate ai diversi bisogni, e più in generale, un approccio misto in grado di combinare e sperimentare le diverse tecniche. Si preferiranno tecniche di conduzione della discussione dirette e informali, in modo da garantire un clima sereno e disteso per il confronto e l ‘elaborazione di idee.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Si definiranno gli strumenti DDDP specifici da utilizzare per gli incontri pubblici di discussione organizzata, la proposta è quella di utilizzare strumenti di partecipazione con tecniche codificate ma adattate ai diversi bisogni, e più in generale, un approccio misto in grado di combinare e sperimentare le diverse tecniche. Si preferiranno tecniche di conduzione della discussione dirette e informali, in modo da garantire un clima sereno e disteso per il confronto e l ‘elaborazione di idee.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Si continuerà a garantire aggiornamenti anche dopo la conclusione del processo partecipativo, soprattutto in merito agli interventi attuativi che conseguiranno al processo in atto e alle decisioni dell’URF, attraverso: - l’invio dei contributi raccolti ai partecipanti e ai soggetti interessati; - aggiornamento sul web nei siti che avevano pagine dedicate e dei social; - articoli, inserti o approfondimenti dedicati al percorso nelle principali testate giornalistiche locali; - conferenza stampa di chiusura.

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 17 della L.R. n. 15/2018, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1763/2018

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Enti Terzo Settore (ETS)

Premialità Tecniche

Settore

Sviluppo di progetti attinenti la sostenibilità ambientale, in tutte le sue dimensioni quali: mobilita' sostenibile, economia circolare, qualità dell'aria, sicurezza del territorio

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

A conclusione del processo partecipativo si intende avviare una serie di attività per accompagnare il DocPP stilato dal TDN. Il primo momento sarà la presentazione dell’DocPP all’URF con cui sarà necessario condividere il percorso della decisione, la valutazione di come rendere protagonisti della decisione i soggetti interessati durante il processo (es. presentazione in Consiglio/Giunta dei singoli Comuni e quindi nel Consiglio/Giunta dell'Unione). Successivamente verranno pubblicati i documenti che testimoniano la decisione presa (atti di Giunta/Consiglio dei Comuni e dell'Unione, elaborati) e come verranno attuati, dando particolare evidenza di come sono stati considerati i contributi del processo nelle scelte dell’Ente.

Istanze

No

Petizioni

No

Altre manifestazioni di interesse

Si

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Soggetti specifici

Non prevista nel bando di riferimento

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Allegati

01 - Scheda progetto

ricercazione_coop_sociale_progetto_2018.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

ricercazione docpp.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

ricercazione relazione finale.pdf

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 22/05/2021