Regione Emilia-Romagna

CO(N)DOMINIO Bolognina

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Certificato

Processo

Stato di avanzamento

Progetto

Natura Processo

Processo certificato non finanziato

Anno della certificazione

2016

Cofinanziamento altri soggetti

Si

Costo complessivo del processo

26.000,00 €

Gestione di Processo

Struttura responsabile del processo

Kilowatt soc coop

Indirizzo

Piazza Maggiore, 6, 40124 Bologna

Tavolo di Negoziazione

Parteciperanno come membri fissi i soggetti direttamente interessati alla realizzaizone delle attività, ossia: Comune di Bologna ACER Quartiere Navile Kilowatt LabGov Sicuramente

Titolari della decisione

Comune di Bologna

Partecipanti

Singoli cittadini / Soggetti privati (non specificati)

Territorio Interessato

Mappa

archive/1088_MappaImpatto.jpg
Bologna

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria

Codecisione

No

Design del processo partecipativo

Fase 1: creazione del Tavolo di Negoziazione (TdN), mappatura dei condomini e avvio del roadshow Tempi: 2 mesi (ottobre ­ novembre 2016) Obiettivo: far emergere i bisogni di welfare, accompagnamento e assistenza, educativi degli abitanti; mappare le situazioni di vulnerabilità e le relazioni esistenti; identificare le soluzioni di mutualità sorte spontaneamente ed in modo autonomo all’interno dei condomini. Descrizione attività e metodologia: un viaggio per coinvolgere gli abitanti nel percorso decisionale finalizzato all’identificazione delle caratteristiche e del ruolo che dovrà avere l'Agente Accertatore per rispondere in modo efficace ai bisogni di sicurezza, welfare, inclusione, sostegno, qualità della vita degli abitanti. L’obiettivo è far emergere i bisogni da un lato, e le situazioni di mutuo aiuto e collaborazione già esistenti dall’altro, ed identificare, insieme agli abitanti stessi, che supporto si può pensare per superare le situazioni di vulnerabilità presenti negli immobili ERP. Verranno selezionati 6 condomini gestiti da ACER, tra i 48 presenti in Bolognina, sulla base della presenza maggiore di nuclei con bambini, nuclei monogenitoriali e donne, così da poter lavorare soprattutto sui bisogni di welfare risolvibili attraverso la condivisione, la collaborazione e la mutualizzazione. La metodologia adottata sarà quella del capacity building attraverso le cultural probes (http://infodesign.com.au/usabilityresources/culturalprobes/), uno strumento tipico dello human design service per raccogliere informazioni utili sulle abitudini delle persone, senza interferire nel racconto personale di ognuno né nell’esperienza. Si tratta di una forma evoluta, divertente e più creativa del diario, che spinge le persone a prendere coscienza di attività o abitudini a volte automatiche o non problematizzate. La metodologia dei cultural probes contribuisce a progettare soluzioni progettuali che rispondono meglio alle esigenze degli utenti (Stalker­Firth 2007), poiché permettono una comprensione profonda degli utenti e delle loro attività in un tempi limitati e circoscritti (Isaacs 2013). Le cultural probes, insieme alle tecniche di design relazionale che verranno adottate, permetteranno di garantire anche un capacity building degli abitanti, che sperimenteranno una lettura e un’analisi collettiva del contesto in cui agiscono e delle conseguenze delle proprie azioni. Si prevede l’organizzazione di un incontro per ogni condominio, con tutti gli abitanti, in cui verrà spiegato il progetto e consegnato il kit necessario a ciascuno per mappare le proprie abitudini abitative, il proprio utilizzo degli spazi privati e comuni, l’interazione con gli altri nuclei familiari e condomini, per 2 settimane. La richiesta sarà sia per gli adulti che per i bambini. Dopo 2 settimane verrà organizzato un secondo incontro nei condomini per raccogliere e condividere i materiali prodotti. Questo incontro sarà strutturato come una festa/cena sociale di condominio, un momento sociale e relazionale in cui, attraverso i materiali raccolti e le storie che ciascun oggetto/abitudine può raccontare, si approfondiranno conoscenze e rapporti, utili anche per la realizzazione della graphic novel finale. Fase 2: analisi dei risultati delle cultural probes e definizione del profilo e del ruolo degli Agenti Accertatori Tempi: 1 mese ( novembre ­ dicembre 2016) Obiettivo: definire le soft skills, le competenze relazionali, le attitudini da integrare nel profilo e nelle mansioni che ACER ha stabilito per gli Agenti Accertatori Descrizione attività e metodologia: Tutto il materiale prodotto sarà analizzato da Kilowatt, restituito e discusso insieme al Tavolo di Negoziazione, al fine di: definire le caratteristiche, le attività e di conseguenza le soft skills che dovranno avere gli Agenti Accertatori. Questo sarà lil primo output del processo, in modo da permetter alla Fase 3 (ossia la selezione degli Agenti) di partire. ­ identificare gli spazi comuni/spazi pubblici e i bisogni di beni e servizi cui coprogettare nella Fase 4, insieme ad abitanti, Agenti Accertatori e, se opportuno, anche associazioni del quartiere delle soluzioni condivise e, laddove funzionale, mutualistiche. Fase 3: ricerca e selezione deli Agenti Accertatori Tempi: 2 mesi (dicembre 2016 ­ gennaio 2017) Obiettivo: scegliere le persone più adatte per coprire la figura ed il ruolo che sarà stato definito nella Fase 1 per la figura dell’Agente Accertatore. Descrizione attività e metodologia: Questa fase è di competenza di ACER, che si impegna a prendere atto del materiale prodotto ed elaborato da Kilowatt a seguito del primo ciclo di incontri nei condomini e discusso dal Tavolo di Negoziazione. E’ fondamentale che questa fase mantenga i tempi stabiliti perché gli Agenti Accertatori selezionati dovranno partecipare attivamente alla fase successiva. Fase 4: Seconda fase roadshow nel condomini e formazione per gli Agenti Tempi: 2 mesi (febbraio ­ marzo 2017) Obiettivo: questa fase ha un duplice obiettivo, da un lato presentare e favorire l’integrazione degli Agenti dentro ai condomini e dall’altro di formare gli Agenti selezionati alle pratiche dell’ascolto e della coprogettazione con gli abitanti attraverso l’esperienza diretta. Attraverso un approccio di learning by doing questi soggetti acquisiranno le competenze e l’esperienza necessarie per replicare il processo anche negli altri condomini e quartieri nei quali andranno ad operare. Descrizione attività e metodologia: la formazione degli Agenti sarà strutturata seguendo l’approccio dei capacity building, ossia facendo emergere le abilità dei singoli di valutare i contesti in cui sono inseriti, capendone i limiti ed il potenziale (Capacity Building ­ Agenda 21’s definition. UNCED, 1992), ed utilizzando questa competenza per co­progettare con gli utenti le risposte più adeguate. Infatti non crediamo esistano soluzioni pronte o precostituite che rispondano ai contesti locali o alle situazioni peculiari dei singoli condomini ERP, per cui è opportuno fornire a questi soggetti gli strumenti più adatti ad analizzare i contesti e per dialogare con gli abitanti, con la società civile, il terzo settore e il quartiere, facendo da ponte con le istituzioni per trovare, insieme, le soluzioni più efficaci. Per fare questo, il capacity building sarà impostato con una metodologia molto pratica, di learning by doing. Il percorso di formazione per gli Agenti sarà quindi strutturato attorno all’organizzazione e alla partecipazione diretta ed attiva al secondo ciclo di workshop nei condomini ERP. Questi incontri, uno per condominio, saranno dei workshop in cui, utilizzando le tecniche dello human service design, si coprogettaranno le risposte ad alcune dei bisogni più comuni emersi dai materiali raccolti dagli abitanti nella fase 2. Questo incontro sarà l’occasione per raccontare il Regolamento, analizzandolo collettivamente, disambiguando gli aspetti poco chiari e calandolo nella quotidianità di ogni condominio e di ogni nucleo familiare come occasione di tutela e non come un’imposizione. Sarà inoltre occasione per presentare la figura dell’Agente Accertatore, ed iniziare a costruire con lui/lei le relazioni basilari per una collaborazione costruttiva. Fase 5: consolidamento delle informazioni raccolte e restituzione al quartiere e alle istituzioni. Tempi: 15 giorni (marzo 2017) Obiettivo: questa fase ha l’obiettivo di sistematizzare tutte le informazioni raccolte negli incontri nei condomini e di condividerle con le associazioni e le realtà del terzo settore e della società civile attive nel quartiere Bolognina, al fine di attivare opportunità progettuali che diano risposte concrete ai bisogni emersi e che vadano anche oltre questo progetto/processo partecipativo. Descrizione attività e metodologia: Gli elementi emersi dal secondo ciclo di incontri nei condomini verranno rielaborati con due chiavi di analisi: ­ diventeranno schede progettuali su cui gli Agenti Accertatori, insieme ad ACER, al Quartiere dovranno lavorare, diventeranno elementi di arricchimento del processo di coltivazione e diffusione del metodo della collaborazione come strumento di apertura delle politiche pubbliche urbane, condotto dal Comune di Bologna e dalla Fondazione del Monte, attraverso il programma Bologna Città Collaborativa (CO­Bologna), coordinato da LUISS LabGov che vede la partecipazione di diversi altri partners scientifici, sociali e istituzionali.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

No

Numero partecipanti (stimate o effettive)

300

Presenza femminile rilevata

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

Consensus Building

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

­- coprogettare le caratteristiche, le competenze ed il ruolo che la figura dell’Agente Accertatore dovrà avere per garantire un’attuazione ed un rispetto del Regolamento che vada oltre l’approccio tradizionale coercitivo per trasformarsi in un’occasione di co­gestione degli spazi comuni e di condivisione dei bisogni e delle soluzioni; ­- condividere i contenuti e l’attuazione del Regolamento, in modo che non sia uno strumento calato dall’alto ma un’occasione di servizio, tutela, partecipazione degli abitanti alla definizione delle modalità dell’abitare che li coinvolgono in prima persona, fino a valorizzare le occasioni di mutualità auto­organizzata che esistono; ­- coprogettare insieme agli abitanti, ad ACER e ai soggetti selezionati per fare gli Agenti Accertatori, risposte concrete ai bisogni emersi, coinvolgendo anche le realtà della società civile e del terzo settore che operano nel quartiere e creando le relazioni e la base fiduciaria necessaria ad attivare processi di collaborazione per la tutela degli immobili e degli spazi comuni; ­ - mettere a disposizione gli esiti di questo percorso e di questa sperimentazione a tutti gli immobili ERP sul territorio Regionale dove si applica il Regolamento.

Risultati Attesi

­ - integrare i requisiti che devono avere i soggetti candidabili alla figura di Agente Accertatore ­ - dotare la figura dell’Agente Accertatore delle soft skills necessarie a gestire in modo partecipativo e relazionale l’applicazione del Regolamento per le modalità d'uso degli alloggi di ERP ­ - sperimentare una pratica di partecipazione e collaborazione come strumento di gestione abitativa all’interno dei condomini ERP, di emersione delle vulnerabilità e gestione comune e mutualistica di spazi e servizi, che poi può essere diffusa negli altri contesti analoghi; ­- testate una forma di applicazione partecipata del Regolamento in 6 immobili gestiti da ACER; ­ - elaborare indicazioni concrete per un ripensamento della regolazione dei condomini, siano essi pubblici che privati che possa essere non solo fonte di obblighi ma anche di opportunità di collaborazione per i condomini.

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

No

Livello di partecipazione

CONSULTAZIONE

Indice di partecipazione

14 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Le sollecitazioni da cui nasce l’esigenza di questo processo di partecipazione sono quattro: da un lato quelle discusse e riproposte spesso dai giornali, che raccontano storie di microcriminalità, danneggiamento e mancanza di cura degli spazi comuni nelle case popolari; occupazioni abusive, utilizzi non consoni degli spazi che spesso vanno a svantaggio dei più deboli, i bambini, le donne, gli anziani. Storie di emarginazione e piccole violenze domestiche, che traggono forza dalla mancanza di relazioni stabili, consolidate, forti tra le persone, e tra gli abitanti e le società che gestiscono gli immobili; dall’altro le critiche mosse dai sindacati al Regolamento di ERP che applica un approccio sanzionatorio simile a quello della strada, apparentemente lontano dai meccanismi collaborativi che generano relazioni e coesione sociale; a queste si contrappongono le iniziative ed i tentativi che ACER sta facendo per proporre nuove modalità di abitare che mettano al centro la cura, degli spazi e della relazioni, la collaborazione, che genera socialità ma anche risparmio di costi (si vedano a questo proposito il n.3 e il n. 5 del 2015 di Abito Qui allegato alla rassegna stampa); infine, la terza è una sollecitazione di tipo diretto, raccolta ed esperita dai partner del progetto durante il processo partecipativo attivato in via sperimentale in Bolognina in due immobili gestiti da ACER, e testimonia una grande distanza tra ACER, gli abitanti delle case popolari ed il resto del quartiere. Una distanza che spesso non fa emergere le esperienze molto positive di mutualità che sorgono spontanee in questi condomini, e dall’altro nasconde situazioni di malessere che generano tensioni interne ai nuclei abitativi.

Modalità di inclusione

Il progetto, sia attraverso il TdN che tramite i singoli soggetti coinvolti, cercherà una forte radicazione sul territorio (la realizzazione di una grafic novel coinvolgendo le associazioni che sul quartiere già lavorano con queste tecniche ne è un esempio) e sarà aperta ad interagire con i soggetti che si dimostreranno interessati al percorso. Come coinvolgimento attivo invece, in itinere verrà valutato il coinvolgimento di associazioni, cittadini e rappresentanti (organizzati o no) della società civile e del terzo settore attivi nel quartiere. Come già evidenziato nel progetto, il loro coinvolgimento sarà valutato sulla base delle istanze e quindi della possibilità di collaborazione e condivisione che emergeranno dagli incontri nei condomini.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Focus group, Culturale probes, Cena Sociale

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Focus group; Laboratori di prototipazione partecipata; Cena sociale

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

I risultati del progetto saranno resi pubblici in progress grazie alla loro narrazione sul blog del sito Co-Bologna, alla diffusione tramite i social network, alla documentazione per immagini degli incontri e, soprattutto, grazie alla realizzazione di una graphic novel in collaborazione con i partecipanti stessi e con un partner tecnico (associazioni di artisti/illustratori) del territorio (Bolognina). Tale prodotto editoriale verrà distribuito non solo ai partecipanti al processo, ma a tutta la cittadinanza, grazie alla digitalizzazione dello stesso e la sua diffusione sui canali di comunicazione dei partner (dai social network a strumenti editoriali come riviste o blog).

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 13 della L.R. n. 3/2010, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 979/2016

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Soggetto privato

Percentuale Cofinanziamento

23,5%

Premialità Tecniche

Settore

Politiche per le pari opportunità di genere e il contrasto ad ogni forma di discriminazione

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Modalità del monitoraggio e indicatori

La sottoscrizione di un accordo con il Comune di Bologna e ACER è una forma di controllo e di garanzia che il processo coprogettato, testato e modellizzato durante il processo verrà poi utilizzato nell’attuazione del Regolamento.

Istanze

No

Petizioni

No

Altre manifestazioni di interesse

Si

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Soggetti specifici

Non prevista nel bando di riferimento

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Allegati

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 28/01/2020