Regione Emilia-Romagna

Officina dei saperi – verso una rete tra le comunità di pratiche

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Anno della certificazione

2016

Anno Finanziamento

2016

Importo finanziato dal Bando

14.000,00 €

Cofinanziamento altri soggetti

Si

Costo complessivo del processo

20.000,00 €

Anno di avvio

Anno di chiusura

2017

Data inizio del processo

18/10/2016

Data fine del processo

02/05/2017

Durata (mesi)

7

Gestione di Processo

Struttura responsabile del processo

èFerrara Urban Center

Indirizzo

Piazza del Municipio, 2, 44121 Ferrara

Tavolo di Negoziazione

Si prevedono tre incontri del tavolo di negoziazione: il primo in fase di condivisione del processo per la definizione congiunta delle finalità e delle macro-attività del percorso partecipativo; il secondo è un incontro preparatorio per l’evento pubblico finale, è un momento strategico per condividere il quadro generale delle proposte e la strategia di revisione del Regolamento per la partecipazione; il terzo è in fase di chiusura per l’approvazione finale del DocPP e la predisposizione dell’Officina dei saperi.

Titolari della decisione

Comune di Ferrara

Soggetto beneficiario dei contributi

Comune di Ferrara

Partecipanti

Associazione orto condiviso / Singoli cittadini / Un tavolo lungo un parco / Via Pitteri social street

Territorio Interessato

Mappa

archive/1056_MappaImpatto.jpg
Ferrara

Caratteristiche

Ambito di intervento

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria regolata da Statuto o atti deliberativi

Codecisione

Design del processo partecipativo

“Officina dei saperi, verso una rete tra le comunità di pratiche” ha portato alla definizione di un Abaco di pratiche di vivere comune, analizzate e valutate considerandone in particolar modo la sostenibilità economica e le condizioni di replicabilità, predisponendo le condizioni per la costruzione di un sistema di diffusione delle informazioni e di condivisione dei saperi rappresentativo dell’intero territorio comunale. Con l’Orientamento di Giunta del 2 maggio 2017 , termina la prima fase dell’ Officina dei saperi che ha visto l’Urban Center e le comunità di pratiche intercettate con il percorso “Ferrara mia 2014-2016”, avviarsi verso la costituzione di una Officina dei saperi intesa come un laboratorio urbano permanente per la condivisione di esperienze, competenze e relazioni per lo sviluppo di progettualità civiche nei territori. La prima fase dell’Officina ha avuto una durata complessiva di sei mesi, dal 18/10/2016 al 02/05/2017, e ha visto l’integrazione delle seguenti attività. Il Laboratorio Cittadino che ha visto il confronto e il dibattito cittadino concentrarsi sulla condivisione di proposte di variazione e integrazione di iter procedurali e norme regolamentari per la diffusione delle pratiche sul territorio comunale e la predisposizione dell’Officina. Oggetto d’attenzione è stato il Regolamento comunale per la disciplina delle forme della partecipazione popolare all’amministrazione locale che, anche alla luce degli esiti dei percorsi già promossi dall’amministrazione e della Legge regionale per la promozione di processi partecipativi, risulta essere non esaustivo delle modalità di inclusione dei cittadini nei processi decisionali pubblici attraverso forme di democrazia partecipativa. Un primo incontro pubblico è stato dedicato al tema della sostenibilità economica degli interventi, e un Tavolo di Negoziazione, con il coinvolgimento dei tecnici del Comune e dei soggetti rappresentativi delle Comunità di pratiche oggetto di accompagnamento e valutazione nel corso del progetto. Ulteriori due incontri del Tavolo di Negoziazione, interviste in profondità e ricerche su possibili avamposti territoriali sono stati i principali strumenti utilizzati per sollecitare i gruppi di cittadini già coinvolti o in avvicinamento, e per prevedere l’inclusione di nuovi soggetti interessati. Infine, un’ Unità di progetto con diversi tecnici della pubblica amministrazione per la traduzione delle riflessioni in variazioni e/o integrazioni alle normative e procedure esistenti.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche e strumenti digitali

Numero partecipanti (stimate o effettive)

300

Presenza femminile rilevata

No

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Non indicato o dato non disponibile nelle fonti consultate

Conciliazione tempi di vita e lavoro

Si

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Moderatori (Esterni)

Tecniche di Partecipazione

Focus Group / Interviste e questionari strutturati / Ascolto attivo / Town Meeting / World Cafè / Consensus Building

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Dare forza ad un percorso di riordino e revisione dell’azione amministrativa nei confronti delle pratiche di cittadinanza attiva e partecipazione civica, per un coinvolgimento dei cittadini dei processi decisionali a partire dal riconoscimento e potenziamento delle comunità di pratiche locali.

Risultati Attesi

Elaborazione quadro condiviso di proposte di variazione e integrazione dell’attuale Regolamento sulle forme di partecipazione popolare all’amministrazione locale per aumentare e migliorare le forme di inclusione dei cittadini alle decisioni pubbliche tramite gli strumenti della democrazia partecipativa. Realizzare un patrimonio informativo ed esperienziale comune e un sistema di relazioni e scambi rappresentativo del territorio comunale per la programmazione di una Officina dei saperi per la città di Ferrara. Definire una strategia di sostenibilità economica degli interventi delle comunità di pratiche sui beni comuni condivisa dall’amministrazione e dai gruppi di cittadini, attraverso l’individuazione di soluzioni prioritarie da sperimentare e sviluppare. Individuare Micro-interventi e attività diffuse sul territorio di gestione e governo dei beni comuni a cura delle comunità di pratiche coinvolte nel percorso, in collaborazione con altri gruppi di cittadini e/o con la pubblica amministrazione. Predisposizione di un abaco delle pratiche utile per la diffusione di esperienze e attività sul territorio, a partire da una valutazione condivisa del rapporto costo-benefici, delle condizioni di sostenibilità economica e di replicabilità degli interventi dei cittadini sui beni comuni. Elaborare una strategia di rete operativa tra i soggetti organizzati e le comunità di pratiche coinvolte, embrionale allo sviluppo di una Officina dei saperi con il coinvolgimento degli avamposti territoriali mappati. Predisporre linee guide informative sugli aspetti di gestione economica delle pratiche di vivere comune, a partire dalle criticità emerse dai singoli casi (es. ICA, SIAE, esigenza di procedure ad evidenza pubblica) e dalle opportunità che si possono prospettare (es. fund-raising, crowd-funding, incentivi fiscali, sponsorizzazioni e autofinanziamento, baratto amministrativo e bilancio partecipativo).

Risultati conseguiti

L’esito principale della prima fase del processo è la definizione della Programmazione delle attività di Urban Center per l’arco temporale Maggio 2017 – Dicembre 2018, come conseguenza diretta delle proposte e richieste avanzate e costruite dalle persone che hanno partecipato alle diversi iniziative realizzate: dal Laboratorio cittadino del 30/03/2017 con il relativo questionario on-line, alle iniziative di ascolto e supporto delle varie comunità di pratiche nei territori. La documentazione finale del processo consiste nel: Documento di Proposta Partecipata con l’insieme delle proposte di cittadini e tecnici del Comune; Tabella delle pratiche di partecipazione civica intercettate nel percorso (allegato come parte integrante del DocPP); Orientamento di giunta PG 49660 del 02/05/2017; Programmazione delle attività di Urban Center (allegato come parte integrante dell’Orientamento di Giunta).

Documenti di proposta partecipata previsti

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Indice di partecipazione

26 / 30

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Sollecitazione realtà sociali

Le attività del percorso partecipativo si concentreranno sulle Comunità di pratiche già coinvolte nel processo. Per permettere un efficace e concreto coinvolgimento di nuove realtà e la diffusione dei risultati del processo sul territorio, è indispensabile e prioritario elaborare specifiche soluzioni per risolvere le residue criticità dei casi già aperti, che solo in questo modo possono diventare casi-studio utili per l’elaborazione di materiale informativo e per la definizione di modalità di collaborazione civica e istituzionale replicabili su tutto il territorio. Si è scelto per tutto lo svolgimento del processo partecipativo di concentrare le energie sulle Comunità di pratiche già coinvolte. Si realizzeranno attività su campo di ascolto e stimolazione del territorio nei luoghi delle Comunità di pratiche: effettuando sopralluoghi, realizzando interviste, offendo inoltre un supporto nella comunicazione e nella promozione delle attività e delle iniziative realizzate dai gruppi di cittadini. È necessario inoltre coinvolgere i soggetti organizzati funzionali al raggiungimento degli obiettivi preposti, in particolar modo: centri civici e luoghi di incontro nelle frazioni, portatori di esperienze e conoscenze specifiche su nuovi modelli di sostenibilità economica, soggetti organizzati del centro cittadino attivi nella comunicazione e rappresentazione della città.

Modalità di inclusione

Si prevede l’inclusione dei cittadini nel processo attraverso due strategie di azione: quella del confronto dialogico e deliberativo negli Incontri di discussione organizzata, e quella pratica e operativa delle Comunità di pratiche, ispirandosi ad un modello di ricerca-azione/azione-ricerca per favorire il cambiamento e la riflessione attraverso lo sviluppo e l’impegno di abitudini e pratiche di vita quotidiana. approfondimento ristretto.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Gli strumenti utilizzati durante la fase di apertura sono: sopralluoghi informali; ascolto attivo; interviste e questionari; seminario su ispirazione della metodologia Ted. Sono previsti sia in fase di apertura, sia di chiusura laboratori di quartiere e world cafè.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Gli strumenti utilizzati durante la fase di chiusura sono: laboratori di quartiere, world cafè, gruppi di discussione coordinati da facilitatori, confronto pubblico su ispirazione del Town Meeting.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

Il processo partecipativo sarà accompagnato in tutte le sue fasi da un’adeguata comunicazione, in grado non soltanto di aumentarne la qualità e l’efficacia, ma anche e soprattutto di coinvolgere attivamente i partecipanti, rendendoli vettori di informazione e di conoscenza. Vi sarà una componente della comunicazione che possiamo definire “dinamica” dal carattere diretto, semplice e informale, che includerà tutte le comunicazioni che il processo attiverà attraverso l’azione stessa dei cittadini partecipanti, uno scambio sia nello spazio reale sia nello spazio virtuale, quest’ultimo facilitato dalla disponibilità di strumenti di interazione digitale quali i canali social e la sezione “Comunità” del sito dell’Urban Center. Si aggiunge una componente “statica” che comprenderà tutta la documentazione prodotta e connessa al processo, funzionale ad un’inclusione informata dei cittadini e alla condivisione libera dei dati accessibili.

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 13 della L.R. n. 3/2010, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 979/2016

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Tipologia di Soggetto proponente

Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti

Percentuale Cofinanziamento

30%

Premialità Tecniche

Settore

Elaborazione di regolamenti comunali e progetti di revisione statutaria

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Accordo formale preventivo

1

Istanze

Si

Petizioni

Si

Altre manifestazioni di interesse

Si

Zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Beni confiscati e modalità di gestione

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Soggetti specifici

Non prevista nel bando di riferimento

Bonus assegnati al Processo

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Allegati

01 - Scheda progetto

20169141310190.Comune Ferrara 2016 progetto.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

Comune Ferrara DocPP 2016.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

Comune Ferrara allegato docpp.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

Comune Ferrara relazione 2016.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

Comune Ferrara Relazione intermedia 2016.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

Comune Ferrara Relazione finale.pdf /

08 - Altra documentazione di processo

Comune Ferrara richiesta proroga.pdf

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 28/01/2020