Regione Emilia-Romagna

FRAbene&beni. Per un protagonismo responsabile delle Frazioni nella cura dei Beni comuni

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CertificatoFinanziato

Processo

Stato di avanzamento

Concluso

Natura Processo

Processo certificato e finanziato

Data inizio

28/10/2016

Data fine

14/06/2017

Durata (mesi)

8

Richiesta e concessione della proroga

Gestione di Processo

Titolari della decisione

Comune di Carpi

Soggetto beneficiario dei contributi

Comune di Carpi

Soggetti esterni

Associazione Professionale Principi Attivi

Partecipanti

Singoli cittadini

Caratteristiche

Mappa di Impatto

archive/1055_MappaImpatto.jpg

Ambito di intervento

Tipo di partecipazione

Partecipazione volontaria regolata da Statuto o atti deliberativi

Codecisione

Numero persone partecipanti (stimate o effettive)

50

Tra i soggetti partecipanti si registra la presenza femminile

Si

Riscontro della prevalenza di genere fra i partecipanti

Maschile

Conciliazione con tempi di vita e lavoro dei partecipanti nella gestione del processo

Si

Anno di avvio

Anno di chiusura

2017

Fasi del percorso

Condivisione del percorso: Coordinamento interno. Promozione del progetto e sollecitazione delle realtà sociali. Costituzione del primo nucleo del TdN e definizione delle regole di funzionamento. Programmazione operativa del processo partecipativo. Attivazione strumenti di comunicazione per la promozione. Svolgimento del percorso: Coinvolgimento della comunità attraverso iniziative ed eventi di apertura itineranti nei territori di frazione (interviste e focus group). Costituzione definitiva del TdN. Sviluppo delle attività formative (workshop interni e momenti di confronto con best practice). Seminari informativi. Incontri di discussione strutturata (laboratori di frazione e workshop tematici). Eventi partecipativi. Chiusura del processo: Condivisione della proposta di Regolamento del TdN (indirizzi e raccomandazioni). Valutazione sulle priorità. Redazione definitiva del Documento di proposta partecipata. Impatto sul procedimento: Confronto preliminare con il soggetto decisore. Organizzazione dell’evento di presentazione degli esiti. Attivazione strumenti di comunicazione per il monitoraggio. Deliberazione dell’Ente decisore. Attuazione.

Utilizzo di piattaforme tecnologiche, metodologie e strumenti digitali

Costo del processo

28.500,00 €

Figure Professionali

Facilitatori (Esterni) / Moderatori (Esterni)

Territorio Interessato

Carpi

Tecniche di Partecipazione

Focus Group / Interviste e questionari strutturati / Logical Framework (Quadro Logico) / Barcamp / Consensus Building

Obiettivi e Risultati

Obiettivi

Definizione di un nuovo modello normativo e operativo (regolamento) capace di favorire e incrementare il protagonismo responsabile delle comunità presenti nelle frazioni alla cura dei beni comuni (siano essi materiali o immateriali). Obiettivi specifici del processo partecipativo sono: sensibilizzare le realtà organizzate e i singoli cittadini di frazione sull’importanza della cura di luoghi e comunità; coinvolgere i contesti di frazione nella gestione attiva di beni comuni e nella loro valorizzazione; attivare il maggior numero di cittadini di culture e generazioni differenti; stimolare e accrescere i valori identitari e il senso di appartenenza; approfondire aspetti positivi e negativi degli attuali strumenti di partecipazione; valorizzare le realtà locali, l’attivismo e le pratiche inclusive maturate negli anni; incentivare (e semplificare) la collaborazione pubblico/privato; innovare e sperimentare pratiche, strumenti, modalità; definire le condizioni per un dialogo propositivo tra Amministrazione e cittadini; radicare la cultura della partecipazione.

Risultati Attesi

Definire un Regolamento che disciplini le relazioni con le Comunità di frazione sul tema della partecipazione alle decisioni pubbliche e sulle modalità con cui l’Amministrazione si confronta con i/le cittadini/e singoli/e e nelle loro organizzazioni sociali, per sviluppare proposte o raccogliere suggerimenti, basate non su meccanismi formali di “richiesta parere-espressione di voto”, ma su dispositivi partecipativi di ascolto, confronto, collaborazione e condivisione di responsabilità per l'attuazione di decisioni dedicate alla cura dei beni comuni. I risultati specifici attesi sono: formazione del personale comunale dedicato al progetto e volontari; confronto con casi regionali e nazionali; individuazione di strumenti e modalità dal carattere innovativo e sperimentale; avvio di pratiche almeno su almeno 3 frazioni pilota (Budrione, Cortile, Gargallo); definizione di indicatori di valutazione e monitoraggio (bilancio dei beni comuni).

Documenti di proposta partecipata approvati al termine del processo

Descrizione Documenti

Documento di proposta partecipata

Upload Documento finale condiviso

Risultati conseguiti

Sicuramente questo processo, che desidera continuare a essere un percorso in itinere di ascolto e attenzione sul territorio, ha dato la possibilità ai cittadini di conoscere e comprendere meglio le modalità e tempi di risposta degli uffici, gli aspetti normativi e gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione nel rispondere alle loro richieste. In diverse situazioni questo ha diluito incomprensioni e situazioni di conflitto su alcune tematiche. Nei pochi mesi di implementazione del Progetto non si è potuto rilevare a pieno la portata dell'effettivo incremento della condivisione da parte dei cittadini delle scelte pubbliche e la disponibilità dell’amministrazione a rispondere alle istanze avanzate, ma esiste un impegno preciso a lavorare in tal senso nelle prossime settimane, per dare al processo avviato una positiva ricaduta immediata, a partire dall'approvazione di un nuovo regolamento relativo alle relazioni fra i cittadini e l'Amministrazione comunale.

Indice di partecipazione

27 / 30

Livello di partecipazione

EMPOWERMENT

Documenti di proposta partecipata previsti

Requisiti per la Certificazione di Qualità

Anno della certificazione

2016

Sollecitazione realtà sociali

I principali attori organizzati sollecitati/coinvolti sono i sottoscrittori dell’Accordo formale, i quali rappresentano la totalità delle realtà organizzate attive nelle frazioni di Budrione, Cortile, Gargallo (scelte come casi pilota). Verranno coinvolti il Centro Servizi per il Volontariato di Modena - Sportello di Carpi e la Fondazione Casa del volontariato di Carpi. Asili nido e scuole dell’infanzia paritarie; asili nido e scuole dell’infanzia comunali; circoli ARCI; parrocchie; esercenti attivi. Enti e Istituti di formazione presenti sul territorio; associazioni di categoria presenti sul territorio; associazioni sindacali presenti sul territorio; ordini professionali presenti sul territorio.

Modalità di inclusione

Il percorso partecipativo che si intende sviluppare mira ad ampliare le possibilità di relazione tra i rappresentanti politici e i cittadini delle frazioni, organizzando e regolando attività che consentano di intercettare in modo diretto le conoscenze, le esperienze, le competenze, le consapevolezze e le responsabilità della comunità cittadina. Immediatamente dopo l’avvio del processo, per favorire l’inclusione, si propone la programmazione di incontri preliminari del tavolo di negoziazione e incontri di apprendimento/confronto collettivo aperto a tutti nell’ambito del quale sperimentare strumenti e metodi adatti a favorire il dialogo, lo scambio di informazioni e la formulazione di idee. Due gli strumenti che guideranno l’impostazione del confronto strutturato con il TdN e la comunità: la Mappa delle questioni in gioco e la Mappa dei portatori di interesse. …). Una volta definita la mappa, le eventuali realtà sociali organizzate e i singoli attori non ancora coinvolti saranno tempestivamente sollecitati. Per considerare le diverse caratteristiche della comunità sulle questioni oggetto del confronto del percorso partecipato (presenza di comitati, dibattiti consiliari, interesse dei mass media), l’approccio da adottare nel percorso è quello della “piramide”: dall’intervista, all’exhibit, passando da focus group e workshop.

Tavolo di Negoziazione

Nelle prime sedute (fase di condivisone del percorso) il Tavolo di Negoziazione definisce e condivide le questioni in gioco, i portatori di interesse singoli e organizzati (mappa definitiva), il programma dettagliato del percorso (tempi, luoghi, strumenti di discussione, modalità), le diverse forme di coinvolgimento della cittadinanza. Nelle sedute successive (fase di svolgimento) il Tavolo di Negoziazione entra nel merito delle questioni che via via emergeranno. Nell’ultima seduta il TdN definisce i contenuti specifici del Documento di Proposta partecipata. La composizione del TdN si baserà sulla mappa dei portatori di interesse condivisa in bozza in occasione dell’incontro preliminare

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Apertura

Per mediare eventuali divergenze e giungere a proposte condivise, il curatore del percorso si avvarrà di uno o più facilitatori, oltre che di strumenti e metodi per trovare accordo tra i partecipanti. Nella fase di apertura gli strumenti qualitativi di democrazia deliberativa sono: focus group, bar camp roadshow.

Strumenti di DDDP adottati nello svolgimento del processo - Chiusura

Nella fase di chiusura gli strumenti qualitativi di democrazia deliberativa sono: logical framework; value proposition design; assemblee cittadine.

Modalità di comunicazione dei risultati del processo

In ragione dell’orizzontalità (più temi) e verticalità (più livelli decisionali), il tema della rappresentazione delle opportunità e degli esiti di progetto (Regolamento) andrà sviluppato tenendo conto dei diversi “pubblici” a cui è destinata l’informazione in esso contenuta: i referenti di opinione (coloro che vogliono sapere come alcuni argomenti vengono trattati nelle decisioni), i referenti tecnici (coloro che vogliono sapere quali possibilità di trasformazione il regolamento mette a disposizione), i referenti amministrativi (coloro che vogliono vedere come il regolamento si confronta con le diverse scelte politiche attuali e future), la collettività (destinataria degli effetti della rigenerazione delle frazioni attraverso la cura condivisa dei beni comuni). Ogni tipologia di “pubblico” è portatore di interessi, conoscenze e codici linguistici differenti. In ragione di ciò, la redazione del Regolamento seguirà le regole del “plain language” (disciplina psicolinguistica): “è un linguaggio che trasmette al lettore informazioni in possesso dello scrittore nel modo più semplice ed efficace possibile. Scrivere in plain language significa individuare tutte e solo le informazioni di cui il lettore ha bisogno, per poi organizzarle ed esporle in modo che abbia buone probabilità di comprenderle. È un linguaggio moderno, vicino all'uso, immune da espressioni gergali, dotte, desuete o rare, e coadiuvato da un'impostazione grafica che agevola la lettura”. In riferimento al percorso, esistono tre tipologie di rappresentazione da considerare: una rappresentazione “di avvio” (Mappa delle questioni in gioco, Mappa dei portatori d’interesse); una rappresentazione “di accompagnamento” finalizzata a condividere, tracciare i contributi e far maturare le opzioni di scelta; una rappresentazione “di esito” che definisce l’”oggetto” Regolamento (Diario di bordo, Reportage fotografico, Foglio di “giornale", Calepino); una rappresentazione “di verifica” che permette di valutare l’efficacia del Regolamento (Brochure/Opuscolo , Manifesto / Masterplan).

Sintesi della valutazione regionale

Conforme ai criteri di qualità tecnica di cui all’art. 13 della L.R. n. 3/2010, e ai requisiti stabiliti nell’allegato 1 alla Deliberazione di Giunta regionale n. 979/2016

Requisiti previsti dal Bando Regionale

Premialità settore

Elaborazione di regolamenti comunali e progetti di revisione statutaria

Premialità accordo formale preventivo

Si

Premialità istanze

Si

Premialità petizioni

Si

Premialità altre manifestazioni di interesse

Si

Premialità zone terremotate

Non prevista come premialità nel bando di riferimento

Bonus Parità di Genere

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Accessibilità

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Premialità a soggetti specifici

Non prevista nel bando di riferimento

Progetto in materia di transizione ecologica

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus staff di progetto

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus integrazione settori

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Bonus Beni Confiscati

Non previsto come premialità nel bando di riferimento

Riserva di posti

Riserva di posti non prevista nel bando di riferimento

Anno Finanziamento

2016

Importo finanziato dal Bando

18.500,00 €

Tipologia di Soggetto proponente

Comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti

Cofinanziamento

Si

Percentuale Cofinanziamento

35,10%

Allegati

01 - Scheda progetto

201691413930.Comune Carpi 2016 progetto.pdf /

02 - Documento di proposta partecipata

Comune Carpi DocPP.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

Comune Carpi rel.2016.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

Comune Carpi integrazione relazione intermedia.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

Comune Carpi richiesta proroga.pdf /

03 - Relazioni intermedie e finali

Comune Carpi relazione finale.pdf

Crediti

Processo segnalato da

Osservatorio partecipazione su documentazione regionale
Data ultima modifica: 10/02/2020